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Semprerossoverde

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  1. Semprerossoverde

    verso ternana-bari

    Come si fa? si mostra o c'è un lettore di QR?
  2. Semprerossoverde

    verso ternana-bari

    scusate la domanda stupida, ma è la prima volta che faccio un biglietto vivaticket E' necessario stampare il biglietto oppure si può accedere con il QR code sullo schermo del telefonino? Grazie
  3. Se stiamo calmi ed evitiamo quello che è successo con la partenza difficile il primo anno di B, ho la sensazione che quest'anno possiamo toglierci qualche soddisfazione
  4. Non si tratta di essere ottimisti o pessimisti, ma solo di dare il giusto peso alle cose. Come ho scritto più volte per me una società solida e seria è più importante della categoria nel lungo termine. Quindi se il prezzo da pagare fosse una retrocessione per avere per i prossimi 20 anni una prospettiva diversa io sarei disposto ad accettare. Mi pare che ci siano molti esempi illustri che dimostrano che questa strategia ha pagato. Se pensi che noi siamo andati dalla B ai dilettanti (sul campo) senza neppure migliorare il nostro futuro penso ci possa stare. E poi per favore basta con questo pensiero unico di santificazione dell'attuale proprietà. È stato cosi per agarini e persino per Bandecchi. Io non li rimpiango di certo e avessimo fatto qualche domanda in più all'inizio magari non saremmo passati per pecoroni dopo, almeno quello. Le proprietà si giudicano dai fatti e dai risultati. Quello sportivo è quello più evidente, ma solo uno tra altri altrettanto importanti. Vedremo con il tempo. E basta anche con questa stupida gara a chi è più tifoso. Nessuno si augura il male della ternana. Qualcuno può essere più entusiasta qualcun altro più controllato. Questo nel bene e nel male. Penso che la tifoseria sia già abbastanza divisa senza cercare ulteriori motivi di polemica
  5. Non conosco la persona, ma ottimo passo nella giusta direzione. Ora tempo di organizzare il resto e poi il salto di qualità (in qualsiasi categoria saremo)
  6. Semprerossoverde

    CALCIOMERCATO ESTIVO 2023/2024

    È cominciata l'era del newcastle
  7. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Ovviamente non posso rispondere visto che non conosco I contratti e i conti della ternana. Non so, per esempio, quanto siano costate le transazioni con tagliavento e andreazzoli, quanto costi il contratto di leone, quanto costi l'intervento sul manto erboso, dove siano finite le plusvalenze di palumbo e partipilo realizzate dalla precedente proprietà. E parliamo di sole poste straordinarie. Quello chenso è che con un monte ingaggi intorno ai 6 milioni diviso per 25 giocatori parliamo di 240.000 euro a testa premi compresi. Poi c'è lo staff tecnico, il settore giovanile, Capozzucca, i dipendenti corporate e i costi generali. Così più o meno stai in pareggio. Nel mondo reale 240k non sono pochi, purtroppo nel calcio professionistico si. Puoi farcela? Si trovando 14-15 giocatori buoni che guadagnano ora meno del loro potenziale (dicesi prospetto). Il fatto è che quando tratti i prospetti è normale una percentuale di fallimento. Quindi prima che riesci a trovarne una decina buoni devi sbagliare qualche anno. Questo si chiama investimento (in senso sostanziale e non contabile). Per non retrocedere accosti ai prospetti qualche giocatore già collaudato che però ha uno stipendio fuori budget. E nel primo anno di costruzione più di uno. Quindi una squadra solo prospetti non si fa il primo anno in serie B. Ora a fine mercato vedremo quale sarà il mix scelto da Capozzucca e faremo i conti degli ingaggi (se avremo le informazioni). Per adesso forza fere
  8. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    non sbagli. I costi erano fuori controllo (guida è partito da li) e per riportarli in quasi ordine hai dovuto sacrificare (giustamente) la parte più qualitativa della squadra. Ora l'unica vera plusvalenza sembra (sottolineo sembra) quella di partipilo. Molti hanno cambiato senza praticamente corrispettivo per la ternana (se non il risprmio degli stipendi). Altri "indesiderati" li hai ancora a libro paga per almeno 1 anno (tra cui Leone). Hai molti giocatori che dovrai rimpiazzare tutti insieme spendendo molto meno. E' molto difficile che indovini tutte le scelte. Capisci che è un lavoro enorme che non è facile. Lo fai in emergenza e questo ti distoglie dal costruire in modo sano il futuro. Ma se stai affondando la prima cosa che fai metti una toppa e speri di arrivare in porto.
  9. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Faccio il mio ultimo post in questo topic fino a quando non emergeranno sostanziali novità riguardo all'aspetto societario. So che questa è la stagione del "sacro" calciomercato e del pallone che "cuzzura" virtualmente, quindi senza riscontri oggettivi. In altre parole il momento ideale nel quale tutti possono dire tutto ed il suo contrario senza possibilità di smentita. E' il momento magico del 1 vale 1 e del trionfo del nazional popolare che ha fatto grande, seguito e ricco questo sport. Però ho letto alcuni commenti (anche in topic diversi) che secondo me meritano alcune precisazioni. Ho già espresso qui alcune mie riserve sulla nuova gestione. Riserve non vuol dire critiche, vuol dire che ci sono dei punti al momento (a me) non chiari che potrebbero diventare fattori di rischio concreti per la società a medio termine. Anche qui in mancanza di riscontri potremmo dire tutto e il contrario di tutto. Però io preferisco aspettare e vedere, insieme a tutti voi, quale sarà l'evoluzione dei fatti. Spero, ovviamente, la migliore possibile per la Ternana Calcio. Tuttavia, e questo è il tema del post, c'è o no il diritto di evidenziare queste potenziali criticità? Si può provare, non a essere scomodi, questo lo riserviamo alle cose più serie, ma semplicemente a essere un po' più lungimiranti e porsi qualche domanda che non sia solo "chi avemo comprato oggi"? Oppure, scampato il pericolo della passata gestione, dobbiamo solo vivere il momento onirico della presunta rinascita? Perché qui non si tratta di chiedere a Guida dove prende i soldi come scritto da qualcuno. Giustamente questi non sono fatti nostri. Neppure si tratta di chiedergli quanti soldi abbia. Anche questo non sono fatti nostri. Però possiamo chiedergli qual è il programma a medio termine per la ternana calcio? Possiamo chiedergli qual è il fabbisogno finanziario che lui ha ipotizzato per la società nei prossimi 5 anni e come intende coprire questo fabbisogno? Perché, vedete, se io, Semprerossoverde, mi alzassi la mattina e facessi una offerta ad Arvedi per l'acciaieria e, per qualche strano motivo, fosse accettata, il giorno dopo i sindacati verrebbero da me a chiedermi: come pensi di sostenere una impresa da oltre 1 miliardo di fatturato con le tue disponibilità economiche? Mi immagino cosa direbbero se gli rispondessi "non sono fatti vostri" oppure, specularmente, "sono fatti miei". Mi immagino gli investor relator di ENI, Enel o Unicredit che nei road show rispondono alle domande degli annalisti finanziari con una serie di "fatevi i fatti vostri" oppure "sono cavoli miei". Chiaro che la Ternana non sta chiedendo soldi al mercato, ma visto che Guida dice che la Ternana è dei tifosi e lui è solo il presidente, mi sento legittimato a chiede lumi sul futuro della "mia" società. E' facile fare stime. Se hai una ottima gestione e cominci dai dilettanti, cresci in modo sano. Tieni bassi i costi operativi, selezioni i migliori prospetti, fai plusvalenze e scali le categorie restando in equilibrio economico. Se sei molto bravo matti da parte ogni anno qualcosa e fai anche gli investimenti infrastrutturali. Se invece parti da zero dalla serie B, con una gestione precedente fallimentare, senza strutture, senza settore giovanile, senza struttura societaria ne per la parte sportiva ne per quella corporate, con costi fuori controllo, diventa difficile conseguire risultati economici positivi immediatamente. Bisogna necessariamente mettere in preventivo perdite per alcuni anni se vuoi mantenere la categoria. Se invece perdi la categoria le cose potrebbero complicarsi ulteriormente, se non hai preso impegni economici che già mettono in conto questa possibilità (prestiti, contratti brevi, contratti poco onerosi che possono essere riconfermati in categoria inferiore etc.). Tutto ciò senza contare gli investimenti in persone (rete di osservatori, marketing, settore giovanile, staff medico etc.) e strutture (stadio, centro sportivo, centro medico, accomodation per i giovani etc.). Il tema è tutto qui. Può essere che si riesca a mantenere la categoria senza perdite economiche a fine anno. E' difficile ma non impossibile. E', però, molto probabile che non avrai acquisito nulla di tuo come patrimonio giocatori a fine anno. Quindi hai solo rimandato all'anno successivo una ennesima scommessa. Va sempre bene? Io spero sempre che Guida ci presenti (prima o poi) un bel piano a medio termine per la valorizzazione della ternana e che ci spieghi come sarà finanziato (che è diverso dal chiedere dove lui prende i soldi). Oppure, cosa di altrettanto valore, che sia un presidente alla Gianni, senza però lasciarci in mano a un nuovo Agarini. Per il restro apprezzo il look, lo standing e l'educazione della persona. Sicuramente è un imprenditore più sano di chi lo ha preceduto e già questo è un valore di per se. Ma le nozze con i fichi secchi.... E che adesso lu pallò cuzzuri....
  10. Semprerossoverde

    Capozucca

    Quando una società viene venduta tutti i rapporti in essere attivi o passivi continuano. Il titolare dei rapporti è la persona giuridica società, che non cambia con un passaggio di proprietà. Quello che cambia è solo la titolarità delle quote. Neppure il cda decade. Di solito ci sono le dimissioni per evitare che sia l'assemblea (i nuovi soci) a decretarne la revoca anticipata. La vendita di palumbo è avvenuta prima del cambio di proprietà, quindi chi era titolato a rappresentare il club in fase contrattuale era il rappresentante (procuratore) di allora, Leone. Come più volte detto, se questa cessione, come le altre perfezionate durante la trattativa per il passaggio di proprietà del club, fosse stata conclusa senza il consenso degli acquirenti allora sarebbe una conferma dell'approssimazione con cui Guida ha gestito l'intero affare. Più probabile che Guida fosse al corrente e che queste operazioni abbiano trovato compensazione, in un modo o nell'altro, nel prezzo di acquisto della società.
  11. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Prendo spunto da questo intervento per rispondere una volta per tutte a questo tipo di obiezioni. I club sportivi professionistici hanno un potenziale direttamente proporzionale alla base tifosi (clienti) e alla loro propensione alla spesa. Gli investimenti in infrastrutture e nel capitale umano (giocatori) sono unicamente finalizzati a massimizzare questi due fattori, nulla più. Con il player trading, invece, riesci ad aggiungere una fonte di ricavo importante slegata dal potenziale della piazza, dipendente solo dalle capacità gestionali del club, che ,in qualche modo, può livellare le differenze di potenziale tra piazze diverse. Ora paragonare il potenziale della Ternana con Empoli, sassuolo, cittadella, sud tirol, albinoleffe, frosinone, monza, carpi e compagnia cantante è ovviamente fuori luogo. Così come, per motivo opposto, sarebbe paragonare il potenziale della Ternana con quello del Bari, Palermo, Cagliari, Catania e compagnia cantante. Quindi Terni, come Perugia, salerno, livorno, brescia avrebbe il potenziale per avere un club in grado di fare il calcio professionistico a livelli medio-alti in maniera stabile, finanziare gli investimenti in infrastrutture e giocatori e garantire un ritorno agli investitori a patto, ovviamente, che il club venga gestito in modo competente e professionale. A quel punto le propretà cambiano esattamente come cambiano in tutte le altre aziende del mondo. Non certo una volta ogni 5-6 anni, ma con un mercato che viene sostenuto dalla competitività del club. Anche in questo caso l'esempio è l'atalanta che da Bortolotti a Percassi a Pagliuca non solo ha sempre trovato acquirenti, ma ha sempre trovato acquirenti più ricchi. Questo perché chi ha venduto ha sempre aggiunto valore al club, non come da noi che, ogni cessione, è stata sempre seguita da una necessaria rifondazione.
  12. Sempre dopo avergli chiesto come fa una persona con attività note per un giro di affari complessivo intorno ai 30 milioni di euro a gestire una club che ne assorbe oggi 12 e se va bene il prossimo anno 5 di milioni
  13. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Ormai è passato qualche giorno dall'inizio dell'era Guida e quindi un commento un po' più ponderato è possibile. Però vista la mia alta propensione al rischio (di figure di cacca) voglio lanciarmi anche in qualche previsione, consapevole che sia del tutto prematuro dare giudizi definitivi. Però sarà divertente, in ogni caso, rileggere queste righe tra qualche mese. Iniziamo dalla fine: personalmente ho alcune riserve su questa gestione che non mi fanno essere del tutto tranquillo ne fiducioso sul futuro della Ternana. Volendo semplificare, ci sono 3 fattori fondamentali che fanno di una impresa una storia di successo: 1) le qualità umane dei proprietari/manager: su questo punto mi pare di aver capito che possiamo essere tranquilli. Io non conosco Guida, però leggo solo commenti positivi da parte di chi lo ha conosciuto. Persona seria, pacata, onesta che predilige i fatti alle chiacchiere. Si diceva anche di Agarini, poi sappiamo come è andata. Cmq, anche in base ad una doverosa presunzione di serietà, questo aspetto è sicuramente la base sui cui poggia ogni storia di successo, ma, così come non si vive nelle fondamenta dei palazzi, che pur sono essenziali alla stabilità di ogni costruzione, così sulla base della serietà è necessario poggiare gli altri fattori critici di successo in mancanza dei quali avremo solo magnifiche.... fondamenta 2) quindi il secondo aspetto è la capacità. Capacità non significa saper far tutto, ma anche sapere i propri limiti e aggiungere in squadra le competenze necessarie per competere con successo. Qui iniziano i miei primi dubbi. Questo affare (il passaggio di proprietà) è stato sicuramente gestito male. Ovviamente le parti sono 2 e perciò è difficile identificare responsabilità univoche. Tuttavia Guida si è presentato chiaramente impreparato alla transazione e quello che vediamo oggi è molto probabilmente un piano B, sempre che non si tratti di una mera rincorsa degli eventi senza alcuna pianificazione. Quale fosse il piano originale di Bandecchi e Guida forse lo sapremo tra qualche anno, forse mai. Resta il fatto che Guida si è presentato senza soci, senza le competenze per gestire la società acquisita e chissà se senza le necessarie risorse economiche. La scelta di Lucarelli appare solo come quella più semplice, non avendo preparato altro, più che quella più desiderata. Poi c'è il capitolo Capozucca. Non mi è chiaro come sia entrato Capozucca nella vicenda. La sensazione è che a un certo punto sia stato coinvolto per cercare nuovi soci quando la trattativa pianificata era saltata. Da qui poi, allo stesso modo di Lucarelli, Guida ha confermato il rapporto, anche in questo caso, non avendo niente altro di pianificato e pronto (o quello che c'era era saltato insieme al piano A). E' chiaro che la mia è solo una ipotesi. Però la scelta di Capozucca è, a mio avviso, un passo falso. Il dirigente ha sicuramente all'attivo affari importanti, alcune promozioni e qualche retrocessione/esonero. Ma ha anche all'attivo una gestione economica dissennata della Ternana di Agarini (che l'ha portata al fallimento), una "scorrettezza", come da lui definita, verso la stessa ternana nel momento del caos societario e 5 anni di squalifica per illecito sportivo l'anno seguente. Ha subito anche 2 condanne penali a 4 mesi di detenzione poi annullate in cassazione per inutilizzabilità delle intercettazioni, ma questo è un dettaglio. Ora io, francamente, non capisco la differenza tra Ferrero e Capozucca. quello che capisco bene, invece, è ila propensione dell'ambiente ternano per la scarsa ambizione. Pur di vedere calcio ci facciamo andare bene tutto. C'era chi idolatrava Agarini, chi ringraziava Longarini con la sciarpa al collo, chi osanna(va) Bandecchi e anche chi era disposto ad accettare Ferrero. Figuriamoci come sia stato facile il processo di rimozione e memoria selettiva per Capozucca. Processo di rimozione che, a onor del vero, hanno sperimentato prima di noi a Cagliari e Frosinone. Quindi siamo in buona compagnia. Riassumendo finora non mi pare che Guida abbia "guidato" questa acquisizione, mi pare che sia stato piuttosto trascinato dagli eventi. E questo non è un buon indicatore di capacità. Le campagne acquisti saranno in mano a un esperto DG/DS, ma la società sarà sempre in mano a Guida. E se la gestirà nello stesso modo in cui si è presentato a questa trattativa, qualche preoccupazione sul lungo termine mi resta. Magari non ha esperienza dell'industria, ma imparerà. 3) infine ci vogliono le risorse. Ovviamente io non sono il commercialista di Guida. Ma, a occhio, non mi pare questa una proprietà in grado di far fare il salto di qualità alla ternana. Anche qui dobbiamo intenderci: qual è l'ambizione della piazza? Ho sentito citare il Cittadella e il SudTirol come modelli a cui tendere. Eccolo di nuovo il maledetto tarlo della scarsa ambizione. Non potremo mai raggiungere obiettivi che non abbiamo mai sognato. Certo possiamo diventare un nuovo cittadella o un nuovo sud tirol. Club che mantengono la categoria con relativa facilità, ben gestiti da un punto di vista economico e finanziario, in grado di autofinanziarsi e quindi essere appetibili anche sul mercato dei capitali. Aziende normali insomma, che nel calcio è l'eccezione. Con la differenza, però, che i maggiori azionisti del Sud Tirol sono la Forst (circa 200 mln di fatturato pre-covid) e Duka circa 100 mln di fatturato. Poi hanno anche i bilanci in ordine, ma volendo fare degli investimenti (anticipare risorse per un guadagno futuro) la proprietà Sud tirol potrebbe farlo, mentre Guida chissà. Perchè il nodo è questo. Si può fare una B dignitosa con relativamente poche risorse, con un club ben gestito e con grandi capacità manageriali e competenze nella gestione dei giocatori. Si può anche guadagnare, altro che rimettere. Si può diventare il nuovo Cittadella e, voglio esagerare, il nuovo Frosinone. Ma potremo mai diventare, non dico la nuova Atalanta, ma almeno la nuova Udinese o il nuovo Sassuolo? Secondo me con (solo) Guida no (il sud tirol invece si). E' una questione di ambizioni, ma anche di risorse disponibili. E' una questione di quei famosi 100 mln di euro in 10 anni da investire nel club che penso questa proprietà non abbia e non sia in grado di acquisire. Magari Guida mi sorprenderà. Detto ciò non è tutto male, ovviamente. E qui veniamo alla previsione (speranza più che altro) ottimistica. Potrebbe anche essere che questa sia una proprietà di transizione che assolve ad un compito fondamentale: riportare la Ternana Calcio nell'ambito della normalità, sulla traiettoria giusta per essere competitiva non in campionato, ma sul mercato dei capitali e diventare un investimento attrattivo. Dopo oltre 20 anni di lato oscuro dell'affarismo nazionale, sarebbe un successo clamoroso (che io baratterei anche con una categoria). Questo si, aprirebbe le porte a una nuova era per il calcio a terni. Con buona pace dell'ambiente che sperimenterebbe anche il sapore del volare alto dopo tanto strisciare. Ma ci si abitua a tutto, anche alle altezze. Che Guida sia il nostro Gianni Nardi.
  14. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Ti ha risposto pure pochesci il vate. Vedi tu
  15. Che cosa dovrebbe dire esattamente? Escludi a priori la verità...
  16. Perché no? Basta che nel contratto è chiaro il QUANDO glieli dai. Perché il SE non è in discussione. Guarda che moltissimi affari si fanno così. Cerca Colaninno su google.
  17. Non mi sono spiegato Guida promette un prezzo di 12 Paga 10 e prende la Ternana con 2 in cassa attraverso una newco di sua proprietà Fanno il closing con un debito della newco verso bandecchi di 2 La Ternana presta 2 alla newco con un prestito da controllata a controllante (Ora è di proprietà della newco) La newco usa i soldi per dare i 2 che restano a bandecchi Tutto legale e niente gdf È solo teoria cmq
  18. Mi sembra che vi perdete in un bicchiere d'acqua La ternana al momento è di unicusano Vende dei giocatori i soldi finiscono in cassa della ternana calcio Prima della vendita a) l'assemblea (unicusano) delibera un dividendo straordinario per i soci (unicusano) se ha capienza sufficiente b) provvede a pagare ad Unicusano dei compensi per prestazioni di beni e/o servizi forniti c) li presta alla NewCo con cui Guida compra la Ternana per essere rigirati nel prezzo etc
  19. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Prendo spunto da queste considerazioni per un piccolo supplemento di analisi della situazione attuale 1) Per quanto riguarda la frase in grassetto, io sono sempre qua. Quando vuoi se passi da Terni o Milano ti offro un caffè e ti spiego in dettaglio perchè siamo una piazza appetibile. Porto io carta e penna così ci facciamo 4 conti e poi, numeri alla mano, tiriamo le conclusioni. 2) Ma se siamo una piazza appetibile (e lo siamo) perché siamo ridotti così? Il perché è semplice: le diverse proprietà cedenti in questi ultimi 25 anni potevano attrarre solo loro simili. Mi spiego: il primo passaggio è nato da un fallimento abbastanza importante, quello di TAD. Ovviamente le attività lucrative e con un valore potenziale elevato hanno preso delle strade "normali". La ternana calcio, che anche allora era gestita, diciamo, allegramente e con nessuna capacità di essere autoconsistente (è sempre quello il problema), ha invece preso la strada dei Longarini. Come Longarini sia finito nel fallimento TAD resta per me un mistero, ma sicuramente nel forum c'è qualcuno che, superata la fase di reticenza omertosa, potrebbe spiegarlo. Il gruppo Longarini è un altro caso di imprenditoria, diciamo così, al di fuori degli schemi. La ternana è finita in un altro fallimento (quello della società editrice), è stata gestita con finalità e metodologie non propriamente di tipo industriale e ha continuato ad essere non autoconsistente. Quando Longarini (per motivi suoi) ha deciso che era venuto meno il motivo di tenere il club tra le sue proprietà, chi poteva subentrare? Chi prendeva una società vuota, praticamente senza pubblico, generatrice di perdite a chissà a quali condizioni? Bandecchi. Perché dico chissà a quali condizioni? Questo è un tema ricorrente. Bandecchi ha sempre affermato che ha preso la società senza debiti più o meno a zero euro. Siamo sicuri? Siamo sicuri che tutta la pantomima del fondi trapiantato non sia stata generata da un travaso di risorse della vendita di giocatori verso la proprietà uscente? Siamo sicuri che non ci siano stati clausole contrattuali, diciamo così, particolari che hanno accompagnato la cessione della ternana? Ecco, in questo caso, un investitore normale, soprattutto un fondo, ma anche un imprenditore serio, si tiene alla larga da quella trattativa. Non è questione di potenziale, ma questione di prezzo (magari troppo alto, anche se mascherato), di rischio e tempi di rientro dell'investimento (non tutti vogliono cominciare in serie B con una scatola vuota assumendosi il rischio di retrocedere e aver pagato per squadra di B un club potenzialmente nella serie inferiore) oppure di una struttura dell'operazione non coerente con i principi dell'acquirente. Questi aspetti, mi pare, si stanno ripetendo in questo terzo passaggio di mano (il dna è quello). La ternana ha comunicato che la transazione è avvenuta dietro un corrispettivo di 10 milioni. Siamo sicuri? Diciamo meglio: quando io compro una società qualsiasi, se la trattativa è complessa e richiede tempo, una volta condiviso il valore di massima e in attesa del closing per raffinarlo, redigo un contratto preliminare dove introduco senz'altro, tra le altre, delle clausole di stand still. MI pare strano che dopo aver addirittura versato un acconto di 5 milioni, si lasci alla proprietà uscente non solo l'ordinaria amministrazione, ma anche la piena gestione degli asset societari (senza peraltro affiancare alla dirigenza uscente uomini di fiducia dell'acquirente esperti della materia, semplicemente perché non li ha a disposizione nonostante abbia teoricamente deciso di spendere 10 milioni per un investimento). In altre parole vendere i giocatori migliori da parte della stessa dirigenza uscente implica una azione di disposizione del valore della società che non può non essere stata condivisa con l'acquirente. E se l'acquirente, in teoria, potrebbe delegare al venditore le azioni di ristrutturazione, per acquistare poi una società "sana", facendo fare ad altri il lavoro sporco (cessione giocatori con contratti pluriennali, risoluzioni e rinegoziazioni), difficilmente delegherebbe al venditore la realizzazione di plusvalenze (Partipilo, Diakitè, Corrado etc.). Anche perché, così facendo, non si capisce qual è l'apporto di valore di questa nuova proprietà, se non, forse, che i 10 milioni non sono tutto il prezzo pattuito e quindi si ricorre a un buy out (anche questo anomalo, perché gestito dal venditore, mentre è una delle fonti di valore dell'acquirente). Questo spiegherebbe come mai Guida fatichi così tanto a trovare un socio: semplicemente perché nessuno acquisterebbe la ternana a un prezzo reale oltre i 12 milioni. Senza contare rischi e tempi di rientro, come specificati sopra, e altri aspetti contrattuali che non conosciamo, che potrebbero essere ad esempio: Guida mette il 20% dell'investimento totale, ma vuol fare il presidente, oppure Unicusano vuole mantenere in qualche modo una capacità di incidere o beneficiare delle scelte sociali, oppure Guida non da affidamento per la sua capacità economica (neppure pro quota) di sostenere piani che non siano di mero mantenimento del professionismo, oppure ... aggiungete a piacere. Chiaramente a queste condizioni, nessun investitore serio si avvicina (neppure come socio di Guida) e quindi si pesca nel sottobosco, che a sua volta, se dovesse andare in porto questa cessione, produrrà una situazione simile alla prossima cessione. Detto ciò, invito ancora una volta chi non è del mestiere a riflettere prima di sparare sentenze sul potenziale della piazza. Molte cose non le sappiamo e sono tutte cose che tengono alla larga gli investitori che tutti noi vorremmo. Ma nessuna di queste cose riguarda i tifosi, la città, o l'ambiente in senso lato.
  20. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Sicuramente c'è dell'altro che non conosciamo. Per mia forma mentis presuppongo sempre che "l'altro" che non conosciamo faccia parte di un piano studiato a tavolino. Con questi personaggi mi sto convincendo sempre più che "l'altro" in grande misura sia frutto di carenze di programmazione e si sviluppi in base agli eventi che si susseguono. Ad esempio presentarsi ad acquistare una società calcistica, soprattutto in caso di buy out, senza uno staff tecnico di fiducia già predisposto per condurre la società post acquisizione mi sembra da dilettanti allo sbaraglio (magari anche qui qualcosa ci siamo persi) C'è la possibilità che Guida davvero volesse la Ternana e abbia cominciato la trattativa pensando di trovare i soldi (e le competenze) strada facendo, o all'interno della ternana stessa, o tra i suoi conoscenti (o quelli di Bandecchi). Poi si sono accorti che per un progetto instabile i soldi o non si trovano, o possono provenire solo da ambienti altrettanto instabili. Anche noi scopriremo le cose strada facendo, come loro. Ma la cosa importante è capire che da questa modalità di gestione difficilmente possono uscire soluzioni sane. Solo uno shock potrebbe portare la Ternana ad incanalarsi nella giusta direzione. Tuttavia i miracoli ogni tanto accadono. Solo che, trattandosi di miracoli, la frequenza e probabilità di realizzazione sono quelle proprie del fenomeno
  21. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    A diverse settimane dalla "vendita" della Ternana Calcio, si possono fare alcune considerazioni sull'operazione, sempre, è bene ricordarlo, sulla base delle informazioni pubbliche allo stato disponibili 1) il prezzo: la Ternana calcio ha comunicato che la cessione del club è avvenuta per un controvalore di € 10M. Ok il prezzo è giusto! Quando l'ex presidente Bandecchi disse di aver rinunciato a 30 milioni di euro per amore della ternana, qualche dubbio sulla cifra fu da me sollevato. In particolare, in una delle trasmissioni di Che Calcio Vuoi, avevo indicato un valore di € 12 milioni come più adeguato alla transazione. Evidentemente ho sopravvalutato il valore dell'operazione. 2) l'operazione: questa è chiaramente una operazione nata male. Quello che sembra ormai appurato è che Guida ha avviato una trattativa senza avere la necessaria disponibilità di risorse. Una prima ipotesi è quella che le parti si siano accordate per un buy out. In questo caso, evidentemente, il valore stimato da estrarre dalla società e girare al venditore, in aggiunta alla somma resa disponibile dall'acquirente, è stato sopravvalutato. Certamente per un buy out di successo di una società calcistica, l'acquirente deve avere in casa una grande competenza di player trading (il vero valore apportato dall'acquirente nella transazione) in grado di estrarre sufficiente valore dall'attività di compravendita di giocatori sia per remunerare il venditore che per mantenere il valore (la categoria) dell'asset acquistato. Fino ad ora sembra che Guida non abbia avuto a disposizione queste competenze, lasciando spazio a una diversa ipotesi: Guida ha avviato l'operazione contemporaneamente alla ricerca di soci che lo supportassero. Anche in questo caso il livello di approssimazione risulterebbe incredibilmente alto, poiché, normalmente, prima si stabilizza la compagine sociale e si garantiscono le risorse, poi si lancia una operazione di acquisto su una società target. Da un punto di vista strettamente tecnico quello a cui stiamo assistendo è un insieme di dilettanti allo sbaraglio muniti di scarsa liquidità. Il perchè delle persone si facciano coinvolgere in queste situazioni resta per me un grande mistero 3) futuro: possiamo, con buona approssimazione, affermare che la cessione della Ternana Calcio non sia ancora stata perfezionata. Non tanto perché manchi il "closing", che è una attività di natura tecnica finalizzata a definire i dettagli dell'operazione e a predisporre i documenti finali, quanto perché al momento non esistono le risorse sufficienti per concluderla (senza uccidere la società target). Chiaramente, visto il livello dei protagonisti, è probabile che si stia cercando una soluzione puramente finanziaria. Purtroppo, poiché la finanza ha SOLO la capacità di spostare nel tempo e nello spazio dei valori monetari senza creare nuovo valore, questo è indice di un futuro tutt'altro che roseo per la Ternana Calcio, indipendentemente da come dovesse concludersi la vicenda. La speranza è che spunti dal cappello una soluzione INDUSTRIALE, l'unica in grado di creare il valore necessario a chiudere l'operazione di cessione E garantire il futuro del club. Purtroppo, da oltre 20 anni non vediamo operazioni industriali intorno alla Ternana, con i risultati che abbiamo oggi sotto gli occhi. Per chi, come me, è stato critico e scettico riguardo all'ingresso di Bandecchi nella Ternana già 7 anni fa, non è una sorpresa. Era ovvio sin da subito che quella non fosse una operazione industriale, anche se ancora non se ne percepiva la ratio. La squadra della ricerca non poteva che essere una boiata funzionale, al massimo, ad aumentare di qualche unità gli iscritti a Unicusano. In ogni caso una operazione costruita per essere subordinata e funzionale ad un business principale, con il quale, però, le sinergie industriali erano minime. Quindi necessariamente un business a perdere nel momento in cui i vantaggi indiretti della proprietà (qualunque fossero) sarebbero cessati. E cosi è stato. Guida, ad oggi l'unico nome certo tra gli acquirenti, non mi pare possa offrire una alternativa maggiormente solida in termini di progetto industriale di quanto non lo sia stata quella di Bandecchi. Per di più avendo meno disponibilità finanziaria. 4) conclusioni: per svariati motivi resta al momento improbabile che la Ternana non cominci il prossimo campionato di serie B. Paradossalmente, dall'ambiente di sottobosco che si sta interessando alle sorti della ternana, potrebbe anche spuntare una soluzione finanziariamente sufficientemente solida per proseguire l'attività nei prossimi anni, magari anche mantenendo la categoria con una gestione persino più efficiente di quella passata (ci vuole poco a dire la verità). Tuttavia, da quell'ambiente molto difficilmente potrebbe uscire una soluzione industriale sana, in grado di garantire il futuro a lungo termine del club. Quindi, chiunque gioirà della prossima novità, qualunque essa sia, se in continuità con quanto finora visto, oltre al tradizionale striscione di ringraziamenti, prepari pure, sin da ora, l'altrettanto tradizionale comunicato stampa per la prossima crisi
  22. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Scusate in questi giorni sono stato un po assente. Mi potete fare un riepilogo? 1) guida si/no? 2) ferrero si/no? 3) closing si/no? 4) unicusano si/no? 5) castori si/no? 6) nuovo ds/dg si/no? 7) ritiro si/no? 8 )contestazione si/no? 9) varie ed eventuali si/no? Grazie
  23. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Adesso lo sopravvaluti tu?
  24. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    per ora hai ragione tu
  25. Semprerossoverde

    Il futuro della Ternana Calcio

    Sempre con la doverosa premessa che non ho informazioni privilegiate e che ogni considerazione è solo frutto dell'interpretazione logica degli eventi noti, una possibile spiegazione di quanto sta avvenendo potrebbe essere la seguente. Bandecchi acquista la Ternana calcio con l'idea di utilizzarla per supportare il suo business principale, cioè l'università. A suo tempo già mi espressi sulla criticità di avere una proprietà che consideri la squadra di calcio solo in quanto funzionale al successo della sua attività core e non creatrice di valore in se. Una volta verificato che la Ternana Calcio non era poi cosi sinergica per Unicusano si è cercato di trovare altre leve di valore che giustificassero le perdite consistenti che questa attività comportava per il gruppo. E' nato quindi il progetto stadio clinica, che resta, a mio avviso, il vero asset della ternana calcio e unico motivo per Bandecchi per continuare nella sua avventura calcistica. A un certo punto sono intervenuti due fatti nuovi: i rilievi della guardia di finanza e la decisione di entrare in politica (questa scelta secondo me non era stata programmata dall'inizio, ma è maturata durante l'iter di presentazione del progetto stadio clinica) Il primo fatto imprevisto ha reso meno agevole il necessario trasferimento di capitali da unicusano alla ternana (il che, a sua volta, ha generato la necessità impellente di trovare nuovi capitali di rischio), il secondo, di segno opposto, ha reso necessario il mantenimento del ruolo di proprietario della squadra di calcio della città nella quale ha deciso di avviare la sua carriera politica pur in assenza di nuovi investitori ed in presenza di risultati sportivi ed economici negativi. La risposta logica a questi eventi sarebbe stata quella di rendere la ternana calcio una società efficiente, sfruttando il valore dei progetti presentati, riducendo i costi, migliorando l'attività di player trading e programmando un miglioramento dei risultati sportivi al fine di raggiungere un aumento dei ricavi tale da portare la società in utile. Ovviamente questa attività presuppone investimenti, sia per i progetti immobiliari che per la inevitabile asincronia tra azioni di risanamento/miglioramento e produzione di risultati economici. Con l'impossibilità per unicusano di apportare ulteriori risorse, era necessario aprire la compagine sociale a nuovi investitori, con i quali però si sarebbero dovuti condividere anche i benefici ed il controllo del progetto stadio clinica. Il fatto che non sia stato possibile trovare nuovi soci può avere 2 motivazioni: una possibilità è che il business della sanità sia stato già "promesso" a qualche partner specializzato e quindi non potesse essere condiviso con eventuali nuovi soci della ternana calcio, rendendo così il club meno appetibile ai nuovi entranti. L'altra ipotesi è che non ci fossero effettivamente soggetti interessati a una quota di minoranza (quella che voleva cedere bandecchi) e quindi, dovendo comunque mantenere il controllo dei progetti di investimento (ricordo a tutti che il concessionario nel progetto stadio clinica sarebbe sempre la Ternana Calcio) peri motivi sopra esposti, non sia stata possibile alcuna soluzione che prevedesse la cessione totale della società. A questo punto forse Bandecchi ha pensato che potesse andare avanti da solo, magari riducendo le ambizioni della Ternana e contenendo i costi. E' sorto, però, il terzo ed ultimo imprevisto: l'incompatibilità. Qui ho difficoltà anche a fare ipotesi, poiché di imprevisto, in realtà, non si tratta. Comunque sia andata è possibile che, a questo punto, Bandecchi abbia elaborato un piano B. Ottenuta la disponibilità di posti da convenzionare, ora, il progetto clinica può essere svincolato da quello stadio. Uscendone persino bene, dando la colpa alle opposizioni, dopo averle date alla guardia di finanza. SI acquistano terreni in altri comuni, si ottengono le necessarie autorizzazioni edilizie e si procede. Resta ora una attività (la ternana) in perdita e bisognosa di investimenti consistenti (prima squadra, settore giovanile, centro sportivo e stadio) con ritorni a lungo termine. Anche in questo caso le possibili soluzioni sarebbero molte. bandecchi pare aver scelto la più semplice
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