Bellimbusto

Si, grande Venezia, ció. Ma in fase difensiva il Palermo vale gli ultimi posti.

Alla luce dei fatti oggi può sembrare una previsione strampalata, ma tre giorni fa le premesse erano differenti. Non potevo immaginare gli effetti da sindrome premestruale di de Minaur, con Zverev ha dato il peggio di sé, dopo due mesi di ottimo tennis.

Alla fine avremo la semi tanto desiderata e pronosticata, e sarà epica. Pronosticata magari non da me, che accreditavo De Minaur capace di ribaltare il bancone. Ma l'australiano ha deciso di incartarsi sul più bello contro l'imbarazzante Zverev di questi giorni, perdendo a mio parere una bella possibilità. Alcaraz ha liquidato il galletto amburghese senza se e senza ma, prendendosi un unico spavento quando le api lo hanno attaccato. Per il resto, avendo ritrovato ritmo e gioco ha scherzato uno Zverev nemmeno lontanamente antagonista. Dice che Carotone vs. Infante è la vera finale: calma, penso che lo stesso credito lo meriti Medvedev, che fino a prova contraria all'aperto, sul cemento, rasenta la perfezione. Difficile prevedere come andrà a finire, ma posso già immaginare una sfida stellare perché entrambi stanno bene, conoscono limiti e pregi dell'avversario, hanno ben chiari i piani di gioco principali ed alternativi. Per il murciano è l'occasione migliore per fermare Sinner ed il suo tentativo di portargli via il secondo posto Atp: già a Miami, quando i due saranno comunque nr.1 e 2 del tabellone, ci saranno condizioni più gradite a Jannik. Certo che se Sinner dovesse riuscire a portare a casa anche questo torneo, nel circuito si scatenerebbe il panico. E c'è già qualche avvisaglia. I bookmakers danno vincente Carotone 1.5-1.6, Alcaraz è quotato 2.2, non una grande differenza, ma nemmeno impercettibile. Se ho imparato a conoscere un po' il roscio, so che in queste situazioni di grande pressione ormai ci sguazza allegramente, negli ultimi mesi la forza interiore che gli è cresciuta lo sta rendendo incredibilmente solido e impermeabile alle difficoltà. Quindi mi allineo alla quotazione degli allibratori. Meddy la spunterà su Paul, ma a sua volta non avrà un compito facile. Battere l'americano in quelle condizioni ambientali non è facile: il cammino ad Indian Wells di Tommy rende giustizia anche alla prova di Nardi, battuto si ma capace di tenere il campo con totale dignità. A Phoenix, dopo l'interruzione per pioggia, Berrettini tenterà la rimonta stasera, dopo le 21:30. Vedremo se gli andrà di lusso come a Wimbledon contro Sonego, in quel caso il match fu spalmato addirittura su 3 giorni. Come temuto, tuttavia, Matteo ha sofferto la mobilità e l'aggressività di Cazaux.

I tempi in cui inciampava nei vari Altmaier o Cerundoli sono passati. Per fermarlo ci deve essere da una parte il suo contributo, o quello del caso, e poi devi avere un pedigree al di fuori di ogni discussione. L'essenza di Jannik è tutta nella richiesta al suo angolo, poco dopo la metà del secondo set, di prenotare un campo per proseguire una seduta di allenamento che Lehecka ha reso insoddisfacente. Controllo totale degli eventi in campo, cultura del lavoro senza pari.

Beh, Lehecka si è presentato con le credenziali di uno che poteva scassare la minchia a Sinner. Non dico batterlo, ma dargli un bel po' di fastidio, sì. Invece è successo quello che è successo a tutti quelli che gli si sono parati davanti negli ultimi quattro mesi, è passato nella tramoggia del più forte. Il ceco ha semplicemente ciccato il piano di battaglia, l'ha messa sulla sfida muscolare, e l'ha presa nei denti, sbagliando l'inimmaginabile.. Per Carotone è stata una delle sfide più facili di questa serie. E non c'è altro da aggiungere. Dall'altro deserto, quello dell'Arizona, giunge notizia di un doppio 6/1 col quale Vukic ha vaporizzato Fognini. Che due buone di fila non le fa da una vita.

L'ha mandato fuori Jiri!

Aereo, aereo: bastava anche una Mustang del '78.

Stanotte Rune ha battuto Fritz, rimontando un set ed annullando un match-point sul proprio servizio al 10.mo gioco del secondo. La differenza di classe e talento fra i due è appena evidente, una volta che organizzerà le cose nella propria testa il Sirenetto sarà definitivamente un problema per tutti. Posto che già non lo sia. Si è dunque completato il quadro dei quarti di finale, previsti tutti in serata ed in nottata. Questo il tabellone: Paul - Ruud Medvedev - Rune Sinner - Lehecka Alcaraz - Zverev Torneone, che altro dire. Volendo escludere la sfida fra i due placidoni del circuito (ma non è detto), le altre tre sono tanta roba. Sinner - Lehecka sarà la prima partita nello Stadium 2, con inizio alle 11 locali, le nostre 19 (in California domenica scorsa è scattata l'ora legale, quindi ora il gap è di 8 ore). A seguire, sullo stesso campo, Paul - Ruud. Nello Stadium 1, Zverev - Alcaraz inizierà dopo le 23, il tostissimo Medvedev - Rune dopo le 2 di notte. Sinner ha incontrato Lehecka in un Challenger, ad Ostrava, nel 2019: precedente insignificante alla luce dell'evoluzione dei due giocatori. I progressi del n.22 ceco sono stati più lenti, ma costanti. Quest'anno ha già guadagnato 4 posizioni, viene da due nettissime vittorie su Rublev e Tsitsipas, che saranno pure le controfigure degli ottimi giocatori conosciuti ma l'impressione di solidità e continuità mostrata da Jiri fa impressione. Il combo cemento ruvido - palle pesanti - vento - sole sembra graditissimo a Lehecka, perciò gli ingredienti per un incontro bello tosto ci sono tutti. A Phoenix sono saltate già al primo turno le prime quattro teste di serie (Eubanks, Ofner, Safiullin e Hanfmann). Fognini e Berrettini tornano in campo rispettivamente contro Vukic (20:30) e Cazaux (alle 3 di notte). Il Fogna ce l'ha dura di default, essendo lui stesso il primo avversario da abbattere. Il Berretto deve vedersela con uno che salta e corre come un grillo, forse l'opposto più opposto a lui che si possa concepire. Serve un Matteo migliore di quello un po' impacciato visto contro Gaston.

Basta la tranquilla gestione del match da parte di Paul per fermare la marcia di Nardi. Il pesarese perde perché sbaglia di più e quasi mai chiude gli scambi, anche quelli condotti con criterio. Nei quarti resta dunque il solo Sinner, che giocherà alle 19.30 contro Lehecka. Fuori anche Bolelli/Fognini, avanti di un set e con un match-point nel secondo set. Sono invece finiti al super-tiebreak, nel quale hanno inseguito dall'inizio. Unico successo quello di Fognini, in 2 set. Avrà Vukic. Berrettini giocherà invece contro Cazaux.

In compenso tanta roba almeno due delle tre sfide di stasera (magari anche Nardi-Paul...) e i due quarti di domani. Se tutto va come da pronostico, potremmo avere un Alcaraz-Sinner da orgasmo collettivo mondiale.

La sorella Ortenzia. Basterebbe questo.

Temo che alla fine prevarrà l'articolo quinto, co gà i schei gà vinto. La tentazione è quella, da tempo, Gaudenzi sta guidando il carrozzone in quella direzione. Temo inoltre che ci saranno spaccature e che il quadro sarà di una generale confusione. Poi le vedete le ragazze sculettare a Ryad per il Master 1000 e per le Finals?

Zverev se gioca come ieri non avrà speranze contro Alcaraz. De Minaur l'ha graziato, iniziando a sbagliare l'impossibile, dopo aver preso saldamente il controllo degli scambi. Il dritto dello schiaffeggiatore seriale è stato definito imbarazzante più volte dai commentatori, ed anche il servizio gli è stato meno d'aiuto del solito. Alla fine ha vinto ed ha ragione lui, ma così non può accampare speranze contro chi gli sta davanti in classifica. A stracci pure Tsitsipas, che contro Lehecka ha pensato bene di privarsi anche del dritto, ossia l'unico colpo che gli garantisce una presenza fra i migliori. Ciò non toglie che la prestazione del giovane ceco sia stata superba: mettere sotto nettamente due come Rublev e Apollo, per quanto lontani dalla condizione migliore, lo porta per la prima volta nei quarti di un 1000. E' uno Shelton meno potente ma più costante e acuto nella scelta delle giocate, quindi a suo modo più pericoloso dell'americano, per Sinner. Stasera, dopo le 20:30, ritocca a Nardi, che tenta l'impresa anche con Tommy Paul. Battere Djokovic deve essere stato sconvolgente, di certo è un evento che ti può svuotare dentro, nell'immediato. Paul nel campetto di casa è una bestiola dura da affrontare, quindi il pronostico pare proprio chiuso. Esattamente come alla vigilia del match con Nole. Alle 21:30 toccherà a Bolelli/Vavassori cercare l'ennesima finale di questo esaltante inizio di stagione. Ci sono i soliti Granollers/Zeballos, che hanno appena mostrato a Sinny&Sonny che il doppio è cosa da... doppisti. Dopo il discreto esordio di stanotte a Phoenix, Berrettini attende l'avversario del secondo turno. Verso le 22 esordirà invece Fognini, contro la caramella Mmoh. Questo torneo è uno dei pochi coperti da SupertennisTV.

Sinner schiva anche i proiettili del tiratore Shelton e va ai quarti, prenotando un'altra sfida con un talento in gran spolvero, Lehecka. Partita durissima quella di stanotte, ma solo nel primo set, che Carotone poteva probabilmente chiudere prima del tiebreak (era sul 5/3). Vinto a 4 il game chiave, tutto è stato più facile, anche perché il break nel secondo set è arrivato immediatamente. Il vento ha infastidito molto, procurando qualche errore di troppo da parte di entrambi. Shelton ha cercato di spingere, quando ha potuto, ma ancora una volta è stata la solidità complessiva di Sinner ad impedire che le piccole crepe nella sua prestazione permettessero all'americano di fare troppi danni. Attacco respinto, quindi, e solita impressione di concretezza e solidità anche e soprattutto quando la partita si fa caldissima. Cose che di solito fanno bene quelli bravi. La frustrazione di Shelton nel secondo set è l'immagine emblematica di cosa significhi oggi affrontare il figlio della Drava. A Phoenix, Berrettini è tornato finalmente in campo dopo tanto tempo. Ha battuto in tre set il francese Gaston, senza strafare, ma salendo poco a poco nel corso del match. Non gli si chiedeva altro. Ora l'australiano Walton o il francese Cazaux, due sbarbini in rampa di lancio. Tornando a Indian Wells, Bolelli/Vavassori hanno conquistato la semifinale (terza sfida a Granollers/Zeballos dopo i successi di Baires e Rio) battendo gli americani Lemmons/Withraw 7/6 6/1. Altra partita di spessore del nostro migliore doppio. Si è invece fermata la corsa di Apecar, battuta dalla Potapova in 3 set. Peccato, era un'occasione ghiotta per procedere nel tabellone e blindare la propria posizione nella race. Jasmine è parsa a tratti scarica, e comunque non ha saputo fare muovere la russa, una che se può colpire sul posto sa essere letale.

Palermo Venezia 1 Brescia Catanzaro 1 Como Pisa 2 Feralpisalo Parma 2 SudTirol Cremonese 2 Reggiana Spezia 1 Bari Sampdoria 2 Cittadella Modena 2 Ascoli Lecco 1 Sinner Shelton 1

A onor del vero, per gli addetti ai lavori la vera anomalia era che Nardi non fosse ancora sbocciato. A 14 anni le suonava regolarmente a Rune, per dire. Ma si sa che le traiettorie di crescita sono le più imprevedibili ed anche uno dotato di grande talento (e a lui ne viene attribuito molto di più che a Cobolli, Arnaldi e Zeppieri) può salire con lentezza. Occorre anche fortuna e sto giro lui ne ha avuta. Era il terzo in lista fra i lucky loser, ma al momento del forfait di Etcheverry era l'unico rimasto ad Indian Wells. Gli altri erano già volati via.

In realtà si è appurato che sia stato lo stesso Nardi a volersi scusare per l'episodio strano del quarto game del secondo set: Nole gli ha semplicemente detto che non c'è alcun problema. Goditi il successo.

Da un certo punto di vista, per Djokovic è stato meglio uscire contro un fortunatissimo carneade. Se la sconfitta fosse arrivata per mano di un top player questo avrebbe ferito ancora di più il suo orgoglio, in una fase in cui - dichiaratamente - sta cercando di capire se è ancora il numero uno.

Nole che scherza col fuoco nei primi turni di un torneo importante è quasi la normalità. Anormale invece è vederlo uscire dal campo ustionato. Sono curioso di vedere la sua reazione a Miami. Perché su quanto successo stanotte potrebbe esserci qualcos'altro oltre alla superba prestazione di Luca Nardi: il fatto che Djokovic avverta dentro di se' la percezione di dover fare i conti col problema di non essere più il numero 1. Insomma, la botta degli AO potrebbe non essere ancora smaltita. Vedremo. Intanto, questo è il tabellone di Indian Wells, all'altezza degli ottavi di finale Nardi (LL) - Paul (17) Ruud (9) - Monfils Medvedev (4) . Dimitrov (13) Fritz (12) - Rune (7) Lehecka (32) - Tsitsipas (11) Shelton (16) - Sinner (3) Zverev (6) - De Minaur (10) Maroszan - Alcaraz (2) Pronosticazione: la semifinale della parte alta sarà Ruud - Medvedev, quella della parte bassa Sinner - De Minaur.

Non ci posso credere, Medvedev che batte Korda!

Per vedere Shelton - Sinner bisognerà mettere la sveglia per le 2 della prossima notte. Potapova - Paolini, invece, inizierà alle 19.

Musetti non accenna a cambiare la propria posizione in campo: gioca sistematicamente 2 metri più indietro di Rune, che lo infilza a ripetizione e vince pur senza brillare. Match monotono nel primo set, che il Muso consegna senza alcuna resistenza al Sirenetto. Più equilibrato nel secondo, complice soprattutto il calo di tensione del danese. Si arriva al tiebreak, nel quale il toscano non sfrutta una insperata chance, per concedersi subito dopo al definitivo sorpasso. Simile l'andamento del punteggio nell'incontro fra la Gauff e la Bronzetti, con la riminese comunque tenace nella sua resistenza ai colpi dell'americana. Anche in questo caso l'italiana accarezza il sogno di portarla al terzo, ma manda in rete un paio di dritti comodi comodi. Nei doppi, Bolelli/Vavassori vanno ai quarti senza giocare, per il forfait degli avversari. Fuori invece Sinner e Sonego, per mano di un doppio vero, che sa come stare in campo. I nostri si sono fatti qualche bella risata in campo, senza dare mai l'impressione di prenderla troppo sul serio.

Ma anche il Mantova e il Cesena. In tutti e 3 i gironi le capolista hanno 9 punti di vantaggio a 7 turni dalla fine.

Castori rosica è stato detto?