Bellimbusto

Parlando di tutt'altro, ha fatto un bel po' di rumore l'esternazione di Raul Brancaccio, 26 anni, nr. 322 del mondo. Eliminato dal francese Herbert nel Challenger di Napoli, attualmente in corso, ha denunciato di essere stato vittima di pesantissimi attacchi e minacce da una parte del pubblico, mentre era a pochi passi dal successo (7 match-point). Senza mezzi termini ha inquadrato la squadriglia d'assalto come scommettitori inviperiti per la piega che stava prendendo la partita, ed ha ufficialmente chiesto che l'Atp faccia luce sulla cosa. In effetti il problema delle scommesse è attenzionato da tempo dagli organi ispettivi. Due le questioni principali: - la possibilità che qualche giocatorino (soprattutto quelli che a stento sbarcano il lunario con il professionismo) si venda le partite; - la presenza degli scommettitori sulle tribune, nel corso dei tornei e la loro possibilità di effettuare giocate nel brevissimo lasso di tempo reale (3-4 secondi, spesso meno) che a volte i siti concedono, per un ritardo fisiologico, nella chiusura delle puntate. Il primo aspetto sembra quasi debellato, salvo - sembra - sporadici e quasi trascurabili casi. Il secondo vede autentiche task-force di osservatori sparpagliati su tutti i campi di tutti i tornei, a vigilare che nessuno tra gli spettatori si attivi con palmari, laptop o smartphone sui siti di scommesse. Capita che ogni tanto qualcuno sia pizzicato, ma anche che qualcun altro venga allontanato solo per un tvb alla morosa. Incidenti di percorso. Il caso di Brancaccio, insultato e preso a parole da suoi concittadini (in realtà è di Torre del Greco) però è unico ed abbastanza eclatante per spudoratezza e violenza. Ci sono state anche minacce e vedete voi se la cosa può essere tollerata.

Zverev è il terzo semifinalista, 6/3 7/5 all'ungaro e tanti saluti alle possibili sorprese. Stanotte finirà con i quattro più forti a giocarsi il titolo. Che poi in realtà se lo giocano in tre, che per il Manesco non tira aria contro l'Infante. Altra novità del giorno, la decisione di Sonego di pensionare Gipo Arbino, suo coach da sempre, da quando era bimbo sostanzialmente. Decisione dolorosa, ma più che comprensibile e forse doverosa, per cercare di dare una sterzata all'insù alla restante parte di carriera.

Due notiziole. Zverev - Marozsan oggi alle 18. Credo valga la pena buttarci un occhio, il Manesco e il figlio della Puszta stanno giocando molto bene. Pronostico per l'amburghese, ma con margine risicato. Alcaraz - Dimitrov a mezzanotte. Vedo se mi regge la palpebra. Errani/Paolini hanno vinto facile (doppio 6/2) e sono in semifinale. La Alexandrova però era bella cotta, dopo la vittoriosa battaglia nel singolo. Domani le nostre troveranno due toste, Kenin/Sands, recenti vincitrici a Doha.

Non sarà brillantissimo come un mese fa, ma la solidità c'è sempre tutta, come pure la consapevolezza di poter gestire bene il momento, anche contro avversari rognosi. 6/4 6/2 a Machac, in un'ora e mezzo nell'implacabile umidità della Florida meridionale: benissimo così. Stanotte ci sarà un'altra fettina di Italia, con l'attacco della coppia Errani/Paoloni alla semifinale del doppio: sulla loro strada, le russe Kromacheva/Alexandrova. Alexandrova che però a mezzanotte dovrà prima giocare il quarto del singolare contro la Pegula.

Ivanisevic che si separa da Djokovic è notizia di grande peso e rilevanza. Ho la sensazione che in capo a pochi mesi lo troveremo nel box di Rune.

Volevo dire impossibile, ma credo si sia capito.

Non fai che alimentare i sospetti.

E ad ogni modo stiamo parlando della concreta possibilità di prevalere sui 4-5 più forti, nelle sfide dirette. Perché il resto della truppa deve giocare al 110% per avere qualche speranza di portarla a casa e quasi sempre manco basta quello.

Certo che si. Ma anche in quel caso, limitando la partecipazione agli slam ed ai 1000 (peraltro obbligatoria, per i Top10) e pochissimo altro, anche all'interno di questa selezione ci sono delle gerarchie. Poi è umanamente possibile garantire il massimo del rendimento per 11 mesi, tanto è lunga la stagione. Per tacere dell'attitudine che ogni giocatore ha in relazione alle condizioni di gioco: superfici, palle, clima. Sinner si è rivelato il migliore sul cemento indoor, ora i suoi progressi sono al vaglio delle differenti situazioni e sarà comunque un bel test ogni volta.

Si, il risultato della partita di Do# Minore è la cosa che più mi ricorda la schizofrenia. Aveva fatto una bella progressione, quasi parallela a quella di Carotone, probabilmente gli è costata fatica e adesso il picco di forma è andato. Forse anche quello di Sinner, vedremo già stasera contro il ceco. Credo che Jannik parta favorito, ed anche largamente, ma la brillantezza al momento non è quella di fine gennaio. Confido anche sul fatto che con l'innalzamento dell'asticella (parlo da vecchio saltatore con l'asta...) cresca anche l'efficienza. Tutto sommato, il primo set contro Alcaraz, ad Indian Wells, è stata la prestazione migliore in assoluto di Sinner ed è roba di 2 settimane fa.

Io dico De Minaur al terzo e, nell'altro ottavo, Zverev in due su Caciara.

Musetti ha giocato un po' troppo contratto, risultando alla fine un bocconcino troppo appetibile per lo spietato Infante di queste settimane. Non ha sfigurato affatto, ma la tensione per questo match ha colpito duro, facendogli perdere la fluidità della sera prima. Alcaraz nel suo quarto troverà Dimitrov, che ha vinto la solita durissima battaglia contro Hurkacz al tiebreak del terzo, decisa da un tocco a rete col piede di Urka, al quale l'arbitro ha dovuto togliere un punto fondamentale: il bulgaro è ora 5-0 contro Huby.

Sinner - Machac domani sera (mercoledì) dopo le 20.

Modena - Bari 1 Cosenza - Brescia 2 Como - Sudtirol 1 Lecco - Cittadella 2 Parma - Catanzaro 1 Pisa - Palermo 2 Spezia - Ascoli 1 Venezia - Reggiana X Cremonese - Feralpisalò 1

Ci ha messo 5-6 giochi a leggere i colpi fuori ritmo dell'australiano e le folate di vento, poi tutto è tornato sotto controllo. Sinner va ai quarti e dopodomani troverà Machac, oggi sostanzialmente inoperoso contro Arnaldi. A modo suo, una prova d'autorità per Carotone. Medvedev ha faticato un set contro Koepfer, che l'ha portato al tie-break (col russo che recupera da 0-4) per poi liquidarlo 6/0 nel secondo. Meddy avrà Jarry nei quarti: il cileno ha giocato una gran partita contro Ruud. Magari con qualche sofferenza, ma la semifinale della parte bassa dovrebbe essere quella largamente pronosticata.

Scherzavo. Ma, un po' di figa qui??

Per come la metti giù non ne usciamo benissimo io e altofò...

Ma che ha combinato Arnaldi? Svuotato, precipitoso, sfiduciato. Butta via l'occasione di prendersi i primi quarti di finale di un 1000 senza praticamente giocare. A Machac basta il minimo sindacale per intascare un tranquillissimo 6/3 6/3. Incomprensibile, soprattutto dopo le tre partite giocate in precedenza dal sanremese. Onestamente, sono senza parole.

Il circuito femminile sta vivendo un periodaccio: sono le sportive più pagate, ma l'attuale rapporto qualità/prezzo sta mandando a gambe all'aria la Wta. La Gauff che non decolla, o meglio, che mantiene l'incostanza di risultati propria anche delle migliori, non aiuta: il nuovo, non pervenuto. Il meglio è rappresentato dalla polacca che, come ieri, ha frequenti sbandate che la rendono da ingiocabile a semplice sciacquetta tennistica. Con tutto il rispetto, e sapete che ne ho tanto: se una come Apecar è a ridosso delle Top10, più di una cosa non funziona a livello di qualità generale.

Tutto giusto. Comunque va riconosciuto che l'atteggiamento positivo e propositivo l'ha già portato a modificare anche la posizione, non di molto, ma quanto basta per risultare molto più efficace. Anche in risposta ed in particolare sulle seconde. Alcaraz o non Alcaraz, mi piacerebbe che questo atteggiamento fosse la nuova cifra del Muso, lo rivogliamo tutti molto presto nelle posizioni più alte della classifica.

Giornata pienotta quella di oggi. Si giocano tutti gli ottavi di finale, quindi in campo anche i nostri tre sbarbini, con Musetti in particolare costretto al terzo impegno in tre giorni. Gli orari: Arnaldi - Machac alle 16 O'Connell - Sinner dopo le 19 Alcaraz - Musetti dopo le 20:30 Arnaldi secondo me è favorito sul ceco; non di molto, ma lo vedo più completo e con un piano di gioco efficace. Ovviamente anche Carotone la spunterà su O'Connell, ma l'esperienza con Griekspoor insegna che le vittorie - come si dice - non se le porta da casa. Essere il golden boy della prima parte della stagione ha come controindicazione che tutti sputano sangue pur di entrare nell'immaginetta, come i due ladroni a fianco della croce di Cristo. Alcaraz nelle prime due uscite in Florida ha rullato Carballes Baena e Monfils, destando grande impressione. Quindi pronostico chiuso, ma non chiusissimo per Musetti, che per molti versi parla la stessa lingua del murciano. Un Muso coi bioritmi a posto è tanta roba, bene farà l'infante a tenere la guardia alta. Uno sguardo generale al tabellone ora, con l'allineamento agli ottavi di finale: Alcaraz - Musetti Dimitrov - Hurkacz Zverev - Khachanov Marozsan - De Minaur Ruud - Jarry Koepfer - Medvedev Mahac - Arnaldi O'Connell - Sinner Spiccano la scomparsa degli americani (dal giardino di casa!) e le sorprese O'Connell e Koepfer. Posto che le prime tre teste di serie stanno una spanna sopra gli altri, il pronostico è comunque difficile. Alcaraz avrà un cammino severo, chiunque gli capiti a tiro, in proiezione finale. Sulla carta pure Sinner e Medvedev, prima della sfida diretta in semifinale, non dovrebbero patire le pene dell'inferno. Anche se Ruud e Arnaldi (o Mahac) non staranno a guadare. Il sogno bagnato è il derby nei quarti Arny-Sinny, che proporrebbe la curiosa anomalia di Petrone, coach del sanremese, penultimo italiano capace di battere Carotone: ma si tratta di un Futures del 2018, quando Sinner parlando di inzuppare il biscotto nel latte intendeva proprio quello. Poi avrei anche un sogno bagnatissimo, ma nemmeno lo menziono.

Dice che sarà il primo cambio di Sorensen

Partitona di Musetti, altroché. Straordinario lui e straordinario il modo con cui ha resettato, dopo mesi di stenti. Ed è appena evidente che la paternità sia la molla che potrà restituire un giocatore sopraffino, inghiottito troppo a lungo nel budello delle sue paure. Già il fatto che abbia deciso di esserci, lasciando a casina pargoletto e compagna, era un segnale forte della volontà di cambiamento. Le partite di questi due giorni sono state vinte con cuore, tenacia e intelligenza, come non accadeva dai tempi di Amburgo. E ben venga Alcaraz, a questo proposito.

Il tennis è un gioco violento e terribile, ma la mancanza del contatto fisico con l'avversario costringe a dirottare la maggior parte delle energie sull'aspetto mentale. E qui cascano in tanti, gente dal talento innato e/o fisicatissima. Rune ha entrambe le doti, tecniche ed atletiche; avrebbe pure l'indole - nonché l'impertinenza - del combattente, ma ha un disordine mentale che fa provincia. Questa confusione troppo spesso lo porta a mulinare a vuoto. Di buono, per lui, è che se ne renda perfettamente conto. Difatti i cambi nello staff segnalano una volontà di rimediare al problema. Però non si coglie ancora la pazienza necessaria per portare a compimento un percorso lungo e tribolato. Lui pretende tutto e subito, ma non funziona cosi.

Partendo dalla fine, a me Musetti non è dispiaciuto ieri. Non che abbia stravolto la posizione sempre arretrata, o la scelta dei colpi raramente in anticipo. Ha giocato con un atteggiamento diverso, finalmente positivo, Semplicemente voleva vincere e non si è fatto condizionare dalla migliore partenza di Safiullin. Ha lottato quando c'era da lottare, nelle battute decisive del primo set, e ha portato a casa una bella vittoria. Se può servire (e servirà eccome!) ha giocato molto bene in risposta. Basterà? No, occorre una prestazione solida in tutti gli altri fondamentali. Però ho anche fiducia nella confusione che spesso scompagina il gioco di Shelton, specie se incalzato sul rovescio. Al Queens l'estate scorsa questa strategia funzionò. Vedremo stasera, on prima delle 21:30-22, credo. Arnaldi lo vedo proprio bene, invece. Machac è un test difficile, ma Matteo non parte battuto, anzi. In questo momento è più solido del ceco, che peraltro ha talento da vendere. Finora un solo passaggio a vuoto, per il sanremese, sul finire del secondo set: il brivido del lungo tiebreak poteva essere evitato, ma non è da buttare il fatto che l'abbia comunque portato a casa; in quei casi è tipico affondare. Di Carotone non so che dire. Primo, perché non l'ho vista, secondo perché le statistiche parlerebbero di un match superbo da parte del roscio: 68% di prime, 67% di efficienza delle seconde, 2 palle break concesse (contro 9), gran rapporto vincenti/gratuiti (36/9, contro 27/11). Eppure senza la pioggia sarebbero stati cazzi, anche se quel ritmo e quel livello Griekspoor non l'avrebbe potuto tenere all'infinito, con o senza interruzione. Concordo che O'Connell non rappresenti sto grande ostacolo, anche se bisognerà abituarsi a avversari che danno il 110 per cento, cosa che impone di essere sempre al meglio. Mi spiace per Bolelli/Vavassori, che hanno sfiorato il grande colpo contro Bopanna/Ebden.