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bartolelli

30 ANNI ALLA FRANZONI

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si è anche parlato del marito della Franzoni come indagato ai tempi del caso della "Uno bianca"... Boh!

Eh si.Questa è una cosa che sanno in molti ma sembra che non si possa dire.

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e comunque oggi si prepara il colpo di scena.

 

scommettiamo che la Franzoni dice che ad ammazzare Samuele è stato l'altro figlio, quello più grande?

il che sarebbe una follia, così mandano in galera lei (che è responsabile dei reati dei figli) e in riformatorio lui!

 

 

Spero che taormina abbia il pudore di non fare sta cazzata!!!

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AOSTA - La procura di Aosta non chiedera' l'arresto per Anna Maria Franzoni, condannata ieri a 30 anni di carcere per l' omicidio del figlio Samuele. E' quanto si e' appreso oggi da fonti giudiziarie. La procura ha ribadito di non ritenere che sussistano le esigenze per la custodia cautelare in carcere, ovvero la reiterazione del reato, la pericolosita' sociale e il pericolo di fuga. Anche ieri, al termine della requisitoria, i magistrati non avevano chiesto al gup Eugenio Gramola che fossero disposti gli arresti.

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ho letto molto attentamente tutto ciò che avete scritto, e mi chiedo una cosa:

chi vi da tutta questa sicurezza che sia stata lei?

....solo perchè lo ha detto il tribunale di aosta?

quante volte la giustizia ha sbagliato?

...e il movente?

 

non so chi di voi ha scritto, "si doveva dare un volto all'assassino"....beh si è dato, ma sarà quello giusto?

andrò contro corrente e probabilmente mi prenderete x pazza ( :D ) ma io non ne sono mai stata convinta al 100%

 

 

 

non sono chiare e non sono MAI state chiare troppe cose.

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Ferè, lo sai che semo in due: io non riesco a capacitarmi di una cosa del genere.

Probabilmente sarà la verità, sarà lei l'assassina, però se fa veramente male pensare che una persona possa fare una cosa del genere immaginare che addirittura possa averlo fatto la madre è una cosa impossibile da accettare.

Per questo ho sperato fino all'ultimo che la verità fosse stata un'altra.

E lo spererò ancora, anche se le mie certezze cominciano a questo punto a vacillare.

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Eh si.Questa è una cosa che sanno in molti ma sembra che non si possa dire.

 

Negli articoli che ho letto sull'argomento non ho mai letto di questa eventuale implicazione del marito. Ma ci sono indizi (ad esempio il trasferimento dall'Emilia Romagna verso le montagne della Val d'Aosta) che suscitano sospetti. E' chiaro che le procure sanno molto più di noi e molte cose che nessuno poi pubblica sulla carta stampata... Comunque la mia fonte è abbastanza attendibile.

 

E tu Purinum, che "fonte" hai in merito?

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ho letto molto attentamente tutto ciò che avete scritto, e mi chiedo una cosa:

chi vi da tutta questa sicurezza che sia stata lei?

....solo perchè lo ha detto il tribunale di aosta?

quante volte la giustizia ha sbagliato?

...e il movente?

 

non so chi di voi ha scritto, "si doveva dare un volto all'assassino"....beh si è dato, ma sarà quello giusto?

andrò contro corrente e probabilmente mi prenderete x pazza ( :D ) ma io non ne sono mai stata convinta al 100%

 

 

 

non sono chiare e non sono MAI state chiare troppe cose.

Il caso Tortora comincia nell'estate del 1983. Il presentatore televisivo viene tenuto in carcere per sette mesi, ottenendo appena tre colloqui con i suoi inquirenti. Gli indizi che lo accusano sono debolissimi, praticamente inesistenti: oltre alle parole dei collaboratori di giustizia, soltanto un’agendina trovata nell’abitazione di un camorrista. Un nome scritto a penna e un numero telefonico. Solo dopo lungo tempo si saprà che quel nome non era "Tortora", ma "Tortosa" e che il recapito del telefono non era quello del presentatore.

 

Nel giugno del 1984 Enzo Tortora – divenuto il simbolo delle tragedie della giustizia italiana – viene eletto deputato europeo nelle liste dei radicali che ne sosterranno sempre le battaglie libertarie.

 

Il 17 settembre 1985 (ad oltre due anni dall’arresto) Tortora viene condannato a dieci anni di galera. Nonostante l’evidenza, le accuse degli 11 "pentiti" (definiti da un giornale "la nazionale della menzogna") hanno retto al dibattimento. Con un gesto nobile – rinunciando all’immunità parlamentare - l'ex presentatore si consegna. Resterà agli arresti domiciliari.

 

Il 15 settembre 1986 (a più di tre anni dall’inizio del suo dramma) Enzo Tortora viene assolto con formula piena dalla corte d’Appello di Napoli. Il 20 febbraio 1987 torna sugli schermi televisivi. Il 17 marzo 1988 viene definitivamente assolto dalla Cassazione. Il 18 maggio 1988, stroncato da un tumore, Enzo Tortora muore.

 

 

 

 

Il caso sicuramente è diverso, sulla Franzoni ci sono prove molto schiaccianti, ma manca la certezza matematica.

Per quanto riguarda il marito non riesco a definirlo un uomo di merda, perchè crede a sua moglie, cosa fareste voi, se la persona amata, la madre dei vostri figli vi dicesse che è innocente che è una congiura...Non è facile, da fuori tutto risulta semplice: colpevole galera.

Però noi non possiamo sapere cosa si dicono i moglie e marito, e quanto quest'uomo per amore voglia credere alla moglie. guardate il padre di Erica, allora anche lui è un uomo di merda perchè sta vicino alla figlia che gli ha masacrato il figlioletto e la moglie.

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Questo articolo apparso oggi sul "Messaggero" mi sembra contenga valutazioni interessanti.

 

"Il processo di Cogne, insomma, non è affatto finito.

Che non sia affatto finito lo dimostra l’atteggiamento della stessa imputata che intende, a quanto si apprende dal suo difensore, rivelare adesso il nome del vero assassino, e denunciarlo ai carabinieri. Un colpo di scena più volte annunciato e sempre rinviato, che vorrebbe squarciare un sipario abbassatosi sugli attori sbagliati. Non sappiamo se questa volta avrà un seguito, o se sarà ancora differito. Ma il fatto che venga clamorosamente proclamato ci induce a qualche riflessione.

La prima è di ordine storico. Quasi tutti i grandi processi hanno fibrillato, in dirittura d’arrivo, di aritmie sensazionalistiche: scomparsi redivivi, supertesti occhiuti, perizie eclatanti. Si è trattato, quasi sempre, di disperati accorgimenti difensivi, spesso alimentati da un entusiasmo popolare a sua volta assecondato da un giornalismo ingegnoso. Quasi mai hanno avuto successo. La scoperta del colpevole mentre l’innocente sale sul patibolo è una bella trovata letteraria, ma è, appunto, solo letteraria. Ed è proprio per mitigare l’opaco grigiore della realtà che esistono i romanzi polizieschi.

La seconda è di ordine processuale. Scegliendo il rito abbreviato, l’avvocato della signora Franzoni non solo ha demandato la decisione a un giudice unico, ma si è precluso tutta l’attività dibattimentale di controllo e di critica delle prove tipica del nostro nuovo processo accusatorio. Una scelta, a nostro modesto parere, abbastanza singolare, se si pensa che nella fase delle indagini preliminari lo stesso avvocato si era prodigato in mille attività volte a smontare, o a minare, l’impianto accusatorio. L’esame diretto e pubblico dei testi, dei consulenti e dei periti sfavorevoli all’imputata avrebbe consentito di chiarire definitivamente, o almeno di chiarire meglio, proprio quelle ambiguità e contraddizioni tante volte lamentate, trovando il suo logico epilogo nell’indicazione delle prove che, a giudizio della difesa, avrebbero dovuto indirizzare le indagini verso il colpevole vero. Invece tutto si è svolto in fretta e in sordina. Per esplodere poi con l’annuncio a sorpresa.

E qui veniamo alla terza ragione, di ordine logico. Fermo restando che il fatto storico è uno solo, e non cessa di esser tale perché viene rivelato in un momento piuttosto che in un altro, la sua descrizione è tanto più verosimile quanto più facile è la sua ricostruzione. Mentre la ricostruzione è tanto più difficile quanto più il decorso del tempo ne sfuma il ricordo e ne dissolve le tracce. Se l’imputata conosceva il nome dell’assassino, perché non dirlo prima? Nessun motivo plausibile giustifica, oggi, la sua annunciata rivelazione: se mira ad evitare una condanna provvisoria essa è tardiva, perché la condanna è già arrivata; se mira ad evitare una condanna definitiva essa è prematura, perché il giudizio di appello è ancora di là da venire. L’unica interpretazione logica, ammesso che esista, sarebbe una maliziosa rivincita verso la giustizia nel momento in cui se ne dimostrasse la fallibilità, fornendo prove certe sull’identità del vero assassino. Ma di queste prove certe non siamo affatto sicuri. E forse non lo è neanche il difensore."

 

Carlo Nordio - Il Messaggero 21.07.2004

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Da repubblica: ma è vero che la Franzoni misurava di continuo la testa del figlioletto (il diametro insomma...) perchè era convinta che crescesse troppo?Ma come caxxo stava(sta) questa?

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e comunque oggi si prepara il colpo di scena.

 

scommettiamo che la Franzoni dice che ad ammazzare Samuele è stato l'altro figlio, quello più grande?

Anche secondo me il colpo ad effetto potrebbe essere questo.

Anche perché sono mesi che dicono di sapere chi è il vero assassino e nel caso non fosse uno di famiglia avrebbero dovuto già essere da tempo accusati di favoreggiamento.

 

NO Bartolè?

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Permettetemi di dire che stiamo "assistendo" (il significato delle virgolette lo capirete da quanto sto per scrivere) ad una delle classiche "storie d'Italia", delle quali al 99% non sapremo mai la verità assoluta, neanche dopo la sentenza della Cassazione e le innumerevoli, INEVITABILI, "revisioni processuali" (tipo il Mostro di Firenze ed Emanuela Orlandi, tanto per intenderci.....).

Andiamo per ordine, cercherò di sintetizzare le varie tappe della vicenda:

 

- Samuele ucciso il 22 Gennaio 2002;

- Indagini fatte a cazzo di cane, come dichiareranno TUTTI i criminologi intervenuti a dire la loro sulla vicenda (Carabinieri arrivati a casa 2 ore e 1/2 dopo ecc. ecc.);

- La gente di Cogne inizia a tirare merda addosso a questa "strana" famiglia proveniente dall'Emilia, dev'essere stata proprio la madre;

- La lesbicona Bonaudo che fa il Pubblico Ministero non fa un interrogatorio di mezzora alla madre e la accusa di omicidio, ordinandone l'arresto immediato per "GRAVI E FONDATI MOTIVI PER RITENERE CHE LA STESSA POTESSE REITERARE IL REATO NEI CONFRONTI DELL'ALTRO FIGLIO";

- Non si trova l'arma del delitto;

- Non ci sono testimoni;

- Non c'é il movente (a meno che non si dica "è pazza", ma in quel caso le perizie psichiatriche avrebbero dovuto provarlo ed, eventualmente, sarebbe stata prosciolta per incapacità di intendere e di volere);

(*Nota: in mancanza di tutti i 3 elementi di cui sopra NON SI PUO' FORMULARE UN'IPOTESI DI OMICIDIO)

- Intanto la lesbicona Bonaudo di cui sopra si fa fotografare su tutti i giornali (anche le più becere riviste di gossip) mentre cucina la pasta fatta in casa, mentre danza in sagre paesane valdostane ecc.

- L'avvocato iniziale della Franzoni RIESCE A FARLA USCIRE DI GALERA mediante opportune perizie fatte pervenire al Tribunale del Riesame;

- 3 giorni dopo questa CLAMOROSA VITTORIA il legale (ex giudice di Cassazione) viene "LICENZIATO" e sostituito da quel TROMBONE di Taormina;

- Taormina inizia INTERMINABILI INDAGINI ed annuncia alla stampa per 37 volte (il numero non è a caso, è quello esatto....) che sta per rivelare il nome dell'assassino, senza mai farlo;

- Tra una puntata del Maurizio Costanzo Show e l'altra, la Franzoni fa un altro figlio (pare che, sul cadavere del primo, la prima cosa che aveva detto al marito fosse "ne facciamo un altro"...);

- Passati alcuni mesi nel "dimenticatoio", la vicenda torna sui giornali in prossimità della chiusura delle indagini. Per "sentito dire" TUTTI VENGONO A SAPERE ADESSO (dopo 2 anni) CHE IL PADRE DI LEI E' IL COGNATO DI PRODI, ma naturalmente sui giornali e in TV questa cosa non si può e non si deve dire..... viene fuori anche la storia del marito indagato nella storia della "Uno Bianca" (altro "mistero buffo italiano");

- Nonostante i mesi di indagini "private", i 37 annunci ecc. ecc. Taormina fa una cosa MAI VISTA PRIMA PER UN CASO DI OMICIDIO: chiede il rito abbreviato, COME SE L'IMPORTANTE NON FOSSE CERCARE DI PROVARE L'INNOCENZA DELL'ASSISTITA, MA COMUNQUE EVITARE IL PROCESSO, come se non si volesse far "trapelare" qualcosa di evidentemente PIU' GRAVE DI UNA CONDANNA A 30 ANNI;

- 2 minuti dopo la sentenza, e qualche anno prima dei successivi gradi di giudizio, Taormina annuncia per la 38° volta che "sta per fare il nome dell'assassino";

- La Procura di Aosta (dove lavora la lesbicona Bonaudo) SE NE SBATTE I COGLIONI DELLA SENTENZA (benché a lei favorevole! :ph34r: ) E NON ORDINA L'ARRESTO DELLA FRANZONI, ORMAI DICHIARATA COLPEVOLE DI OMICIDIO, CON LA MOTIVAZIONE CHE "NON SUSSISTONO PERICOLI DI REITERAZIONE DEL REATO" (leggete sopra: 2 anni prima - e la Franzoni aveva in casa un solo figlio "superstite", ora c'é anche "Samuele2" - la stessa Procura temeva che la stessa donna, allora solo INDAGATA, potesse "reiterare il reato" contro l'altro figlio......).

Voglio vedere se uno di noi ammazza un figlio (non necessariamente il proprio....) se non ci va in carcere dopo la sentenza di 1° grado.....

 

date retta a un coglione, qua le vittime della vicenda sono 2: uno è Samuele, l'altro è la VERITA', i protagonisti sono tanti, ma sono tutti TEATRANTI.....

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L'unica cosa che condivido della tua analisi è contenuta nell'ultimo periodo: sei un coglione.  :lol:

Pensa quanto 6 cojone te che credi ancora alle cazzate della premiata ditta Franzoni-Bonaudo-Taormina-Vespa..... :D

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l'altra sera ho visto la puntata di Porta a Porta dove si parlava anche del delitto di Cogne...beh devo dire che da quella sera qualche dubbio sulla colpevolezza della Franzoni mi è cominciato a venire. La cosa che più mi ha colpito sono state alcune considerazioni del noto criminologo (panzone con la barba) di cui non ricordo il nome che avrebbe periziato la stessa Franzoni, come ad esempio un riferimento alla Satrani, personaggio a suo parere centrale dell'intera vicenda e il fatto che la Franzoni in tutti gli interrogatori sostenuti (5 o 6) compresi quelli sostenuti in carcere ed anche sotto effetto dei calmanti ha sempre e sottolineo sempre sostenuto la stessa versione dei fatti.

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è cominciato il prcesso d'appello....come andrà a finì????

mah, io sono stata sempre sul 50 e 50! :unsure:

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io punto più sull'aiuto da casa che se c'hai qualcuno che ne sa parecchie vai sul sicuro :lol::lol::lol:

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l'altra sera ho visto la puntata di Porta a Porta dove si parlava anche del delitto di Cogne...beh devo dire che da quella sera qualche dubbio sulla colpevolezza della Franzoni mi è cominciato a venire. La cosa che più mi ha colpito sono state alcune considerazioni del noto criminologo (panzone con la barba) di cui non ricordo il nome che avrebbe periziato la stessa Franzoni, come ad esempio un riferimento alla Satrani, personaggio a suo parere centrale dell'intera vicenda e il fatto che la Franzoni in tutti gli interrogatori sostenuti (5 o 6) compresi quelli sostenuti in carcere ed anche sotto effetto dei calmanti ha sempre e sottolineo sempre sostenuto la stessa versione dei fatti.

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bambu quella è la persona più schifosa che questo mondo abbia potuto partorire.sono contro la pena di morte e sarei contento se pijassero la schiaffassero in galera per tutta la vitae la tenessero i primi 10 anni in una cella de 2 x 2 m....è facile pijassela con un fijo de 3 anni,pijatela con uno più grosso de te no?!??!brutta merda!!!e lo stesso trattamento per tutti quelli che toccano i bambini.

Modificato da mister

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l'altra sera ho visto la puntata di Porta a Porta dove si parlava anche del delitto di Cogne...beh devo dire che da quella sera qualche dubbio sulla colpevolezza della Franzoni mi è cominciato a venire. La cosa che più mi ha colpito sono state alcune considerazioni del noto criminologo (panzone con la barba) di cui non ricordo il nome che avrebbe periziato la stessa Franzoni, come ad esempio un riferimento alla Satrani, personaggio a suo parere centrale dell'intera vicenda e il fatto che la Franzoni in tutti gli interrogatori sostenuti (5 o 6) compresi quelli sostenuti in carcere ed anche sotto effetto dei calmanti ha sempre e sottolineo sempre sostenuto la stessa versione dei fatti.

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bambu quella è la persona più schifosa che questo mondo abbia potuto partorire.sono contro la pena di morte e sarei contento se pijassero la schiaffassero in galera per tutta la vitae la tenessero i primi 10 anni in una cella de 2 x 2 m....è facile pijassela con un fijo de 3 anni,pijatela con uno più grosso de te no?!??!brutta merda!!!e lo stesso trattamento per tutti quelli che toccano i bambini.

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In linea di massima Antò la penso come te xrò non bisogna dimenticà che vivemo in uno stato di diritto e che prima de condannà a 30 anni una persona bisogna che ogni minimo dubbio sulla colpevolezza della Franzoni venga spazzato via altrimenti torna tutto in ballo

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l'altra sera ho visto la puntata di Porta a Porta dove si parlava anche del delitto di Cogne...beh devo dire che da quella sera qualche dubbio sulla colpevolezza della Franzoni mi è cominciato a venire. La cosa che più mi ha colpito sono state alcune considerazioni del noto criminologo (panzone con la barba) di cui non ricordo il nome che avrebbe periziato la stessa Franzoni, come ad esempio un riferimento alla Satrani, personaggio a suo parere centrale dell'intera vicenda e il fatto che la Franzoni in tutti gli interrogatori sostenuti (5 o 6) compresi quelli sostenuti in carcere ed anche sotto effetto dei calmanti ha sempre e sottolineo sempre sostenuto la stessa versione dei fatti.

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perchè è pacia!

 

C'ha due occhi che mettono paura.

 

Non l'ho mai vista piangere, come se fa?????? :o

 

 

Povera quella creatura del figlio......

 

Altro che ergastolo.......la pena di morte

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Oramai è un circo: apparte il delitto che è semplicemente terribile tutto sta diventando come Narducci col TG3reg che si apre 3 giorni su 7 con novità sul delitto (che pure lì penso che se levano il coperchio...).

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