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fogueres

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  1. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Intervenuto nel corso di un programma sul sito specializzato 'Tennis Channel Live', il 54enne americano J. Courier bacchetta Alcaraz: "Troppo spesso nella finale di Wimbledon, Carlos Alcaraz ha accettato di fare scambi violenti da fondo campo con Jannik Sinner. Il problema a mio avviso è che non ha utilizzato o non è riuscito a usare il rovescio tagliato nella misura che mi aspettavo. Era un colpo che poteva fare la differenza. Abbiamo visto nelle prime fasi della partita soprattutto che lo spagnolo ha usato molto la palla corta - spiega Courier - cogliendo Sinner anche molto di sorpresa un paio di volte, ma poi Jannik ha preso le contromisure".
  2. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Io faccio parte della schiera dei tifosi più incompetenti. Ho seguito tantissimo il tennis da più giovane poi a mano a mano con la pay tv, zero italiani mi ero allontanato. Quello che mi fa essere grande tifoso di Sinner è il suo per il lavoro, il suo migliorare continuamente non concedendosi scuse. Ricordo negli anni vari italiani che erano fenomeni a livello juniores tipo mi viene in mente Mose’ Navarra ( ricordo una pagina della Gazzetta che giocava con nome ) che poi si perdeva sistematicamente. Mancanza di fisico? Qualità? No solo mancanza di disciplina come insegnava Agassi e la scuola di Nick B. Sinner invece è il prototipo dello stakanovista: ha qualità enormi ma soprattutto le coltiva. E’ per questo che ho trovato ridicole le critiche per la sconfitta ad Halle. Sinner non si può criticare: al di là del campione ha un’umiltà incredibile ( ne ho vista meno a Cardeto o al Tennis Club).
  3. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    09/11/2019 Gianni Clerici per la Repubblica Per diverse ragioni mi è accaduto di seguire gli inizi di carriera di quattro grandi tennisti (tra i quali non annovero Jannik Sinner) Rosewall, Laver, McEnroe e Lenglen. Suzanne Lenglen non la vidi nemmeno, ma su di lei svolsi settantatré interviste a persone che l’avevano conosciuta. Con Rosewall giocai quando sbarcò a Rapallo per un Next Generation dei tempi e poi quando incontrò Gardini al Roland Garros – Fausto mi disse dopo la vittoria: «Questo qui non lo batto più, la prossima volta». Il padre di Mac, avvocato, disse a me e a Rino Tommasi: «Keep an eye on my son please, when he’ ll be in Europe» (date un occhio a mio figlio, per favore), e il fenomeno usci dalle qualificazioni per inoltrarsi a Wimbledon. Sinner lo guardo ogni sera in televisione, anche perché mi hanno proposto di rifare un libro chiamato Il tennis facile, con foto sue al posto delle mie. Finora Sinner ci ha mostrato il suo grande talento nel battere due grandi atleti come Tiafoe, americano, e Ymer, svedese. Lo aveva segnalato a Riccardo Piatti il suo fraterno collaboratore Massimo Sartori: «L’ avevo visto piccino vincere il torneo di Ortisei, dove ritornerà la settimana ventura. Mi era parso promettente per la sua facilità di imparare. La prima volta che l’ ho visto sull’ erba pareva nato lì, per la sua facilità di apprendimento». La prima sera del torneo milanese Jannik è parso addirittura superiore sul diritto a Tiafoe, per non parlare del rovescio a due mani che accelerava ad ogni accelerazione dello statunitense. La seconda ha trattato Ymer come uno sparring partner e, dopo l’ ininfluente sconfitta di ieri con Humbert – 4-3 (5) 3-4 (3) 4-2 4-2 – stasera in semifinale sfiderà Kecmanovic. I suoi colpi sembrano esistere dai tempi dell’ asilo, dal giorno in cui, come tutti gli sportivi della sua zona, poteva essere uno sciatore. Forse potrebbe andare di più a rete, ma lo farà seguendo i suggerimenti di Piatti che, non dimentichiamolo, ha tenuto a battesimo Djokovic fino al giorno in cui i parenti del serbo non gli chiesero in dono 12 biglietti del Roland Garros. Non si è mai visto, insomma, un tennista italiano più dotato, e lo posso affermare proprio io che ho incontrato su un campo del vecchio Parioli Nicola Pietrangeli sedicenne.
  4. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Un passo dell’intervista a Volandri: 3Alla luce di questa storica vittoria, come im- magina il futuro azzurro? «Sempre più bello. E penso che anche noi tecnici federali ci abbiamo messo un po’ del nostro. Quando giocavo io si era tutti slegati, ognuno persé, col proprio allenatore, c’era tanta diffidenza nei confronti della federazione. Invece siamo stati bravi a metterci a disposizione dei giocatori, creando un clima di fiducia e collaborazione. Si è creato un circolo virtuoso che sta facendo bene a tutti. Abbiamo tecnici che lavorano su progetti come quello di Arnaldi e Cobolli, c’è Umberto Rianna. Stiamo tutti insieme e anche i ragazzi stanno insieme tra di loro. Siamo un grande gruppo e parlo anche di osteopati e fisioterapisti. Jannik ha curato il gomito con Claudio Zanetti che è uno dei nostri specialisti al seguito. Funzioniamo bene a tutti i livelli».
  5. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    A mio avviso quelli dietro possono approfittare ( almeno per il prossimo anno) solo di momenti di flessione dei due davanti: programmando al meglio e’ difficile li abbiamo nei tornei che contano. Poi statisticamente qualcuno fra i predestinati salirà di livello. Unica variabile può essere solo una roba tipo quella di Sinner contro il bulgaro: si è fatto male all’inizio e ha sofferto due set con destinazione probabile sconfitta… E lì la dea bendata c’ha messo del suo anche se leggevo che Dimitrov si è ritirato negli ultimi 5 Slam per infortunio quindi la sua fragilità è purtroppo sistemica ( un in bocca al lupo perché recuperi).
  6. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Dall’editoriale sul The Times di (copio e incollo) di Matthew Syed, interessante. ‘Big two’ will exploit any weaknesses Questa è una rivalità destinata a produrre colpi di scena. La gioia del confronto a tre tra Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic sta nel modo in cui ognuno di loro ha sfruttato il periodo tra gli Slam per lavorare su nuove armi, per sondare meglio i punti deboli degli altri o per affrontare quelli che erano stati esposti. È stata una dinamica evolutiva di bellezza e potenza che Darwin avrebbe riconosciuto e, sospetto, ne sarebbe stato entusiasta. Jannik Sinner è attualmente il miglior giocatore a tutto tondo nella nuova e più allettante rivalità sportiva con Carlos Alcaraz. Era piuttosto incerto contro Grigor Dimitrov al quarto turno e avrebbe potuto facilmente perdere se il suo avversario non avesse subito un doloroso infortunio a due set di vantaggio, ma contro Alcaraz domenica sembrava migliorare sotto molti aspetti, come era successo a Parigi, finché non ha battuto ciglio a tre punti di vantaggio, e lo spagnolo ha preso fuoco nel calderone di quell'avvincente set finale. Ma Alcaraz e la sua squadra stanno già ora tracciando il percorso del periodo di reinvenzione che li porterà a Flushing Meadows ad agosto. Certo, i pesi, la corsa, l'allenamento a intervalli, il recupero e la più ampia gamma di attività che sono ormai d'obbligo nello sport professionistico. Ma ciò che è più affascinante, e infinitamente più importante, è come e in che modo sia disposto a cambiare le cose, a modificare piccoli aspetti tecnici sul campo di allenamento, a scoprire nuovi margini necessari per mettere alla prova Sinner in modi inaspettati. Cresciamo e scopriamo il meglio di noi stessi nel calore delle avversità. Federer ha rimodellato il suo rovescio sotto la pressione di Nadal, che lo ha colpito senza pietà, mandando quei dritti alti e potenti sul lato più debole dello svizzero, scombussolando la tecnica a una mano. Federer ha dovuto scavare a fondo, imparare nuove tecniche, un precursore, un po' umiliante ma necessario, per la rinascita. E questo processo ha trovato un successo entusiasmante quando ha sconfitto Nadal agli Australian Open nel 2017, forse il trionfo più significativo della sua carriera, proprio come Djokovic si è adattato a Nadal e Nadal a Djokovic, sfidandosi a vicenda verso vette sempre più alte. Questo è ciò che accadrà tra Sinner e Alcaraz, e non è forse una meravigliosa metafora della vita? L'italiano ha colpi da fondo campo più efficienti, meno forza spesa nel lancio, più minimalista nel follow-through e indiscutibilmente più energia conservata negli scambi più lunghi. Alcaraz, 22 anni, è più esplosivo, con più rotazione e spin (sul dritto), più creativo nella selezione dei colpi e più atletico in campo. La mia sensazione è che sia anche più immerso emotivamente nei flussi e riflussi del gioco (quelli che Norman Vincent Peale chiamava le vicissitudini), sia un punto debole che un punto di forza, come Roland Garros e Wimbledon hanno ampiamente dimostrato nei loro diversi modi. Dove Alcaraz deve migliorare (è vero che è strano scrivere di un giocatore così completo) è nella velocità di recupero, soprattutto dopo aver giocato un dritto potente. Un modo in cui Djokovic ha ribaltato la situazione su Nadal è stato quello di colpire con forza la sua ala più forte all'inizio del punto, negandogli il tempo di ricaricare per concludere, limitando la sua tecnica – forse in modo più memorabile nella finale degli US Open del 2011. Sinner ha escogitato lo stesso trucco domenica, anche se in modo diverso. Alcaraz potrebbe essere sembrato in difficoltà negli ultimi set, ma non perché la sua forma fosse calata (tranne per un punto o due qua e là), ma a causa della pressione calibrata del suo avversario. Lo spagnolo era così desideroso di vincere punti al servizio che, nei momenti chiave, ha perso leggermente la traiettoria del suo lancio – un classico sintomo di essere surclassato, anche se di poco. Il ventitreenne Sinner mi sembra più a prova di bomba in questo momento, ma questo è anche forse il momento più opportuno per cercare nuovi miglioramenti. La sua velocità in campo è impressionante, ma potrebbe essere più equilibrato, soprattutto in attacco. Potrebbe migliorare la sua palla corta. Potrebbe anche sentirsi più a suo agio nell'aggiungere spin al suo dritto di tanto in tanto. Potrebbe sembrare un cavillo, ma è proprio ciò su cui lui e il suo team lavoreranno ogni giorno da qui ad agosto. Dare il massimo quando si è in cima alla montagna è l'essenza psicologica della grandezza. Naturalmente, man mano che guadagnano soldi e guadagnano fama, le tentazioni arriveranno. Anche questo fa parte della scoperta di sé, e il fallimento, anche breve, può essere pericoloso. Nonostante i loro diversi stili e temperamenti, Nadal, Federer e Djokovic sono stati maestri nell'arte dell'autogestione, del mantenere la concentrazione, non solo per una settimana o un mese, ma per tutto l'arco della loro carriera. Sia Alcaraz che Sinner sono giovani decisamente perbene. La cortesia dello spagnolo, quando l'ho intervistato al Queen's l'anno scorso, era evidente ovunque (non da ultimo quando chiacchierava con il mio piccolo figlio). Ama il tennis, ama i tifosi e, soprattutto, ama anche i suoi genitori e la sua famiglia. Lo aiuteranno a rimanere con i piedi per terra. Non ho mai incontrato Sinner, ma non si può fare a meno di notare sua madre e suo padre tra il pubblico, sempre con lui. Ha spesso reso loro omaggio, non da ultimo il suo rispetto per come si prendono cura dei suoi nonni. Ciò che è chiaro è che il terreno è pronto per un periodo entusiasmante nel tennis maschile, una frase che mi riempie di gioia, dato il timore che molti di noi nutrivano che lo sport si sarebbe svuotato dopo la partenza dei "big three". Djokovic è ancora lì, o quasi, e altri sperano di poter dire la loro. Ma sospetto che siamo entrati nell'era dei "due grandi". Qualunque cosa accada, sarà un viaggio infernale.
  7. fogueres

    JUVENTUS

    Si apprende che lo Sporting CP ha ora presentato € un'offerta di 13 milioni più componenti aggiuntivi alla Juventus per Alberto Costa. La Juventus vuole € 15 milioni di compenso fisso più bonus e una clausola rescissoria del 10%. Lo Sporting vuole essere veloce e anticipare gli altri club interessati a Costa. Fabrizio Romano Siamo i re delle plusvalenze
  8. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    🎙 Andy Roddick nel corso del suo podcast 'Served with Andy Roddick' ha parlato della finale di Wimbledon vinta da Jannik Sinner: "Vi dico quando penso di avere ragione e vi dico chiaramente quando sbaglio. Questo è il caso. Non vedevo le cose andare così chiaramente a favore di Sinner su questa superficie. Davvero, non lo vedevo. Ha giocato una partita tatticamente perfetta. Quello che può fare è creare costantemente ritmo e velocità in campo senza aver la varietà che ha Carlos Alcaraz e ha padroneggiato. Dopo quello che è successo al Roland Garros e recuperare Carlos Alcaraz dal 15-40 sul proprio servizio quando era a due game dal successo a Wimbledon è stata una grande prova. Grande prestazione di Sinner al servizio. Si vedeva Darren Cahill alzarsi e abbassarsi dalla sedia. Sono un grande fan di entrambi. Sono felice per tutti i loro successi. In questo caso non avrei potuto essere più colpito da Jannik Sinner. Giocava contro il due volte campione uscente, il lavoro dopo il Roland Garros deve essere stato straordinario perché quella cicatrice non scompare solo perché lo si vuole. Superare quella cicatrice, soprattutto in quel quarto set, è stata una straordinaria dimostrazione di grinta e convinzione e alla fine sarà la storia della sua redenzione".
  9. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Caro @Odoacre Chierico neanche io frequento i bar. Ne’ a Terni, ne’ a Genova ( dove vivevo in centro), ne’ a Roma dove vivo ora a Monteverde Vecchio. Qui non si è parlato di politica ma di atteggiamenti di personalità PUBBLICHE non di utenti di rossoverdi.com ( tu ci sei dal 2002 io dal 2004). Non vedo perché qualcuno deve mettere paletti su chi si possa criticare e chi non si possa criticare. Io sono dalla parte di Sinner: oltre ad essere un fenomeno e’ un esempio di dedizione al lavoro, di serietà, educazione. Per il messaggio che trasmette anche ai giovani dovrebbero fargli un monumento. Invece alla minima défaillance che sia la stampa, che sia Mattarella, che sia chiunque ecco che parte la gogna più o meno silenziosa perché non è empatico come un Valentino Rossi. Chiuso discorso. Parliamo solo di tennis come giustamente hanno detto altri.
  10. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    E’ quello che dice oggi un giornalista del The Times con un’altro stupendo articolo celebrativo su Sinner e Alcaraz.
  11. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Su l’Equipe di oggi c’è un articolo, secondo me molto bello, di Mats Wilander su Sinner. Copio e incollo. <<Guardando lo svolgersi di quella finale, era difficile credere che Carlos Alcaraz avesse vinto i suoi ultimi cinque duelli con Jannik Sinner. Ed è facile ricordare che, sì, Jannik avrebbe dovuto vincere al Roland Garros un mese fa. Lì, come qui, era il giocatore migliore. È migliorato più di Carlos negli ultimi due anni messi insieme, il che, di conseguenza, lascia anche più margine di miglioramento. Sviluppo per quest'ultimo per il futuro, in particolare per portarlo a scegliere meglio i suoi colpi, a volte. In questo senso, Jannik è incredibilmente professionale nel suo modo di giocare, senza mai deviare dalla sua filosofia... Lo abbiamo visto quando si è ripreso all'inizio del secondo set - il momento in cui ha vinto questa finale, a mio parere - ma anche alla fine della partita, quando nessun pensiero vagante è venuto a disturbarlo. Carica su tutto, sempre. Non ho mai visto nessuno giocare a tennis così aggressivo di Sinner. Non è che colpisca come un sordo, soprattutto quando si muove, ma che cerca sempre di prendere la palla in anticipo. Alcuni colpiscono più forte di lui, ma nessuno arriva alla palla così velocemente per giocarla nella sua fase ascendente, senza mai aspettare che ricada. Trovo che il suo tennis sia cinque o dieci anni avanti rispetto a quella che immaginavo sarebbe stata l'evoluzione del gioco. Un po' come quando, nel calcio, per la prima volta abbiamo concatenato i passaggi senza controllo: la velocità del gioco è stata capovolta. Lui indica la strada e servirà presto da modello, perché non tutti possono giocare a tennis come Alcaraz, richiede Abilità estremamente rare. D'altra parte, chiunque può provare a giocare come Sinner, il che non richiede di per sé un talento eccezionale, ma una dedizione totale. E questo significa che devi sempre avere fiducia in te stesso, cercare di prenderti del tempo per te stesso a ogni colpo, e anche rubare qualcosa all'avversario. E non si finisce mai. Inoltre, mentre la maggior parte dei giocatori usa la velocità principalmente nei movimenti difensivi, Jannik la usa anche prima dei colpi d'attacco. Contro di lui, è impossibile respirare o offrire la minima palla corta, pena una punizione. Credo che si sia dovuto tornare ad Andre Agassi per trovare una tale applicazione nel prendere la palla il prima possibile. Solo che Sinner lo fa muovendosi più velocemente, servendo meglio e colpendo più forte. E non si arrende mai.>>> Seguono poi una serie di articoli tutti a elogiare il livello enorme dí Jannik da parte dei giornalisti che parlano di tennis sul quotidiano.
  12. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    https://www.ultimouomo.com/sinner-vittoria-wimbledon-incoronazione
  13. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Per la prima coppa Davis 2023 Sinner era al Quirinale con tutti gli altri: febbraio 2024. https://www.quirinale.it/elementi/107216 A quale 2/2 ti riferisci?
  14. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    A me basta che Jannik abbia vinto andando a prendersi lo Slam più prestigioso direttamente nel “terreno” di Alcaraz: se avesse perso avrebbe avuto un contraccolpo psicologico pesante ed invece siamo qui a festeggiare il nostro n•1 che ora giocherà con leggerezza sul cemento. Quello che veniva dopo era ritualità: abbiamo lasciato il tennista tipo figlio di nessuno, pazienza. Sopravviverà. Meno di due anni fa la Farzetta dello Sport dava lezioni di patriottismo al 21enne Jannik per la rinuncia ai quarti di coppa Davis. L’importante è che abbia vinto.
  15. fogueres

    SINNER-MUSETTI-BERRETTO

    Mica ho fatto un’analisi della monarchia e della politica spagnola. Allora la monarchia inglese? Cazzo Harry e William probabilmente neanche sono figli dello stesso padre . Parlo di tradizione ed etichetta: Wimbledon ha un certo tipo di regole ( scritte e non scritte) che la rendono un unicum. Oggi Panatta nell’elogiare Sinner lo definiva il Campionato del mondo per il tennis. Ho detto solo che non c’era la fila dei politici italiani perché temevano una sconfitta di Sinner scommettendo che il prossimo anno per un’eventuale finale ci sarà la fila dei notabili… Oltre l’astioso Mattarella
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