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Noisette

A e B: le riforme possono attendere

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Non è ancora tempo di riforme, e oggi il Consiglio della Lega ne ha preso atto, decidendo di non decidere su eventuali modifiche dei campionati. Ci vuole più tempo per elaborare una progetto che metta d'accordo tutti e la sentenza della Corte Federale che ha ribadito l'assoluta competenza in materia del Consiglio Federale ha complicato i piani di chi voleva far partire dalla Lega di Milano la modifica dei campionati di serie A e B.

Quella di oggi doveva essere una riunione importante per arrivare al Consiglio Federale di venerdì con una proposta da opporre a quella presentata dal vicepresidente della Figc Giancarlo Abete, già bocciata dall'assemblea di Lega dello scorso 30 gennaio.

 

Invece, la giornata è cominciata con l'annuncio della decisione della Corte Federale che ha dato ragione a Franco Carraro stabilendo che è il Consiglio Federale l'organo competente per eventuali modifiche del campionato e questo ha condizionato la riunione in via Rosellini. E così anche l'atteso consiglio di venerdì non ci sarà: Carraro stesso, dopo aver messo da parte la mezza vittoria in materia di riforme, ha deciso anche lui di prendere tempo e rinviare l'appuntamento. L'ordine del giorno non cambia, ma slitta al 4 marzo il prossimo round.

 

La Lega aveva affidato ad un comunicato le sue ragioni, spiegando di aver preso atto "con rispetto" della sentenza della corte e si è però appellata al programma presentato da Carraro il 19 dicembre 2001, che prevedeva l'assenso di tutte le componenti del mondo del calcio per eventuali riforme dei campionati. Inoltre, la Lega ha chiesto che entri in vigore "non più tardi del primo luglio 2005" un progetto di riforma più ampio, comprendente non solo il format dei campionati, ma anche l'organizzazione della Lega stessa. Il Consiglio ha quindi deciso di aggiornarsi al 27 febbraio.

 

Antonio Matarrese, vicepresidente vicario della Lega, ha ribadito che "il calcio sta vivendo un momento critico" e ha spiegato così la posizione assunta dai presidenti di A e B: "Stiamo tranquilli, rispettosi e studiamo. Dobbiamo presentare un progetto globale, perchè non si può più andare avanti a piccoli passi, ma dobbiamo guardare al tutto. E meno si parla, meglio è. Il campionato non doveva neanche iniziare e adesso cerchiamo di trovare delle soluzioni a questa crisi".

 

Sembra chiaro che il progetto avanzato dai presidenti Cellino del Cagliari e Spinelli del Livorno, che prevede una serie A a due gironi, sia già tramontato, e vari membri del consiglio di Lega oggi ne hanno sostanzialmente preso le distanze: "Non era una nostra proposta - ha detto Matarrese - e credo che ci abbiano ripensato quelli che l'avevano fatta". "Era una proposta di due dirigenti - ha aggiunto Giambattista Pastorello, presidente del Verona - ma oggi possiamo considerarla abbandonata".

 

"Ci sono tante idee, ma tutte da vagliare e nessuna definitiva", ha spiegato Gino Corioni, presidente del Brescia.

Più amareggiato, Cellino ha detto che "oggi non c'è stata unanimità" e ha ricordato che "se uno si assume delle responsabilità ai vertici del calcio, non deve pensare a interessi personali, se no non si risolve nulla. Pastorello ha detto che la serie A a due gironi è stata abbandonata? Ognuno dice la sua...".

 

Ha preferito non dire la sua, invece, Adriano Galliani che, al termine del Consiglio, è rimasto nel suo ufficio in Lega prima con Antonio Giraudo e poi con Jean Pierre Meersseman, coordinatore dello staff medico del Milan. Per la prima volta da quando è presidente, non ha convocato la conferenza stampa che chiude le riunioni in via Rosellini, forse perchè oggi non c'era proprio nessuna decisione da commentare.

 

(Kwsport)

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Leggevo , stamattina che c'è una possibilità di far retrocedere 2 squadre al posto di quattro quest'anno in B, se fose vero staremo a 10 punti dalla penultima, in poche parole semo.....SALVI!!!Magari, fosse così!!!!

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mo ve lo dico io come va a finire.... quest'anno retrocedono solo 2 squadre, cucì lu napoli se salva sicuro.... l'anno prossimo vanno in A 6 squadre, cucì lu prossimo campionato de A sarà a 20 squadre, tra le quali comparirà pure quello che chiameranno il "RINATO" NAPOLI.

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fcternana:

 

SERIE B: Due sole retrocessioni?

12-02-03

Vista la crisi economica che sta colpendo tutto il mondo del calio, si parla sempre più spesso di riforme dei campionati e gira la voce che il Consiglio Federale potrebbe approvare un'importante riforma già da quest'anno: portare a due le retrocessioni dalla serie B alla serie C1. In proposito Beretta dichiara: "Significherebbe, in effetti, guadagnare altri quattro punti di distacco dalla zona retrocessione e dunque gestire una situazione ben più tranquilla di quella attuale, anche se al momento ci troviamo perfettamente equidistanti dalla quarta posizione. Nella nostra ottica una riforma del genere cambierebbe molte cose, ma per ora siamo soltanto al livello di proposte. Bisognerà vedere cosa succederà, soprattutto perché verrebbe derogata la norma secondo la quale le riforme dei campionati non possono essere fatte in corsa. Ho i miei dubbi, francamente, ma tutto è possibile e attendiamo gli eventi. Prima di tutto dobbiamo pensare a lavorare". In effetti una riforma per legge non potrebbe essere applicata in corsa e se ne riparlerebbe al prossimo anno. Tuttavia le difficoltà di numerosi club importanti come Bari e Napoli potrebbero portare ad un clamoroso anticipo a quest'anno della norma. Sarebbe uno scandalo, ma d'altronde in Italia siamo abituati! Ne sa qualcosa la Ternana che quest'estate si battè inutlimente per i tesseramenti fasulli di Langella (Cagliari) e Kozminski (Ancona).

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Alla fine però è difficile che cambiano tutto in corsa. Dovremo aspettare il prossimo anno per vedere delle modifiche.

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