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ORACOLO DI DELFO

TOPIC CINEMA

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Steven Soderbergh

 

Se non l'hai già fatto,vediti "Sesso,bugie e videotape" : BELLISSIMO !!!!

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quoto! :)

 

però Soderbergh è anche colpevole di uno dei film più ZUNNU (nel senso di sonno) dell'ultimo ventennio...ossia SOLARIS

ora...generalmente george clooney risveja pure i morti (roarrrr) ...ma in questo caso non è bastato manco lui

 

zunnuuuuuu

:P

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Steven Soderbergh

 

Se non l'hai già fatto,vediti "Sesso,bugie e videotape" : BELLISSIMO !!!!

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quoto! :)

 

però Soderbergh è anche colpevole di uno dei film più ZUNNU (nel senso di sonno) dell'ultimo ventennio...ossia SOLARIS

ora...generalmente george clooney risveja pure i morti (roarrrr) ...ma in questo caso non è bastato manco lui

 

zunnuuuuuu

:P

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Tutti i remake,anche quelli d'autore,sono,al 90%,deludenti...SOLARIS non fa eccezione.

Bella fu,invece,l'edizione di Andrej Tarkovskij. :rolleyes:

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Steven Soderbergh

 

Se non l'hai già fatto,vediti "Sesso,bugie e videotape" : BELLISSIMO !!!!

1101000[/snapback]

Provvederò :)

1101640[/snapback]

 

si vabbè ma tu le basi proprio :P

 

:lol::lol:

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Steven Soderbergh

 

Se non l'hai già fatto,vediti "Sesso,bugie e videotape" : BELLISSIMO !!!!

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quoto! :)

 

però Soderbergh è anche colpevole di uno dei film più ZUNNU (nel senso di sonno) dell'ultimo ventennio...ossia SOLARIS

ora...generalmente george clooney risveja pure i morti (roarrrr) ...ma in questo caso non è bastato manco lui

 

zunnuuuuuu

:P

1101275[/snapback]

a me non è dispiaciuto Solaris di Soderbergh

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uscite di venerdì 25 maggio 2007

# La città proibita - di Zhang Yimou

# Breakfast On Pluto - di Neil Jordan

# The History Boys - di Nicholas Hytner

# Daratt - di Mahamat-Saleh Haroun

# Il punto rosso - di Marco Carlucci

 

;)

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basta...ho deciso!

 

stasera me ne sto a casa e mi sparo "L'ultimo re di Scozia"

se qualcuno ha qualcosa da dire in proposito parli ora o taccia per sempre :D

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basta...ho deciso!

 

stasera me ne sto a casa e mi sparo "L'ultimo re di Scozia"

se qualcuno ha qualcosa da dire in proposito parli ora o taccia per sempre :D

1102030[/snapback]

Che io sappia dovrebbe essere un bel film ma nn l'ho visto B-)

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hotrod0.jpg

 

direttamente da Saturday Night live (sia il regista che l'attore vengono da li) .. la nuova commedia sbanca botteghini americana (almeno da questa impressione)

 

il film ha come protagonista un folle ragazzo, voglioso di saltare lo Snake River su un ciclomotore!

 

trailer qui

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gallery7356.jpg

Visto in dvd

 

 

RECENSIONE: Lo skyline di New York e l’improvviso levarsi della musica di Gershwin (“Rhapsody in Blue”); l’insegna di un hotel che lampeggia con su scritto “Manhattan”, il Washington Bridge, degli operai al lavoro, altri edifici, una strada coperta di neve, ristoranti, sacchi di immondizia, il Guggenheim, Broadway e lo Yankee Stadium. Giorno, notte e poi ancora giorno, il tramonto e di nuovo notte con i fuochi d’artificio che illuminano la linea d’orizzonte creata dai grattacieli con le luci accese.

 

Così inizia uno dei più bei film di Woody Allen. Una commedia su come le persone si creano continuamente “dei problemi veramente nevrotici e inutili da sé, perché questo gli evita di affrontare uh, i problemi universali”, e allo stesso tempo una appassionata dichiarazione di amore nei confronti di New York che qui diviene quasi un luogo dello spirito e dell’anima. Queste prime immagini incarnano lo sguardo innamorato del regista e nel loro alternarsi ce lo trasmettono, siamo anche noi lì a guardare, siamo anche noi su quella panchina (la foto della locandina) lungo il fiume, a sinistra il Queensborough Bridge che ci indica dove guardare. L’efficacia della seduzione è ottenuta combinando alla sequenza delle immagini, montate per stacchi, la musica di Gershwin e il bianco e nero.

 

Queste due ultime scelte vengono fatte perché esprimono agli occhi del regista l’essenza stessa della città: “Ecco… per lui, in qualunque stagione, questa era ancora una città che esisteva in bianco e nero e pulsava con i grandiosi motivi di George Gershwin.” Durante lo scorrimento delle prime immagini una voce fuori campo inizia a farsi sentire: è il personaggio interpretato da Allen che sta tentando l’incipit di un romanzo e la prima cosa che ci viene fatta sapere è che “adorava New York. La adorava smisuratamente”. Ci vengono date più motivazioni riguardo a questo amore e poi vengono in parte ritrattate in quanto la voce narrante trova che una finisca coll’essere troppo romantica, l’altra troppo predicatoria; troppo stantia o troppo arrabbiata e severa.

 

Ma l’idolatria per Manhattan, la sua animazione febbrile, l’aspetto di chi sembra che ne sappia sempre più degli altri, ma anche la decadenza, la carenza di integrità individuale, il crimine e la musica a tutto volume, il sesso, la droga, tutto si riassume nel suo senso di appartenenza: “New York era la sua città. E lo sarebbe sempre stata.” Ike non può funzionare in nessun altro posto che non sia New York. Così impercettibilmente dalla contemplazione siamo entrati nella città e ci si trova tra le sue strade e tra la gente che la abita. E iniziamo così a seguire i discorsi e l’intrecciarsi delle vicende dei vari personaggi senza renderci conto che alla fine siamo rimasti irretiti dalla città stessa, che da una battuta all’altra abbiamo iniziato a respirarla. Durante tutto il film, con una certa insistenza, i personaggi sono collocati ai margini delle inquadrature: il vero protagonista è la città, è New York.

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basta...ho deciso!

 

stasera me ne sto a casa e mi sparo "L'ultimo re di Scozia"

se qualcuno ha qualcosa da dire in proposito parli ora o taccia per sempre :D

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:(:(:(

e a me nun mecc'hai voluta!!!!!!!!!!!!!

e io piangio!!!!!!!!!!!

:(:(:(

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# La città proibita - di Zhang Yimou

 

1101783[/snapback]

 

 

visto al Fedora

Siamo nell'impero cinese del X secolo all'interno della dinastia Tang "oro e giada all'esterno, marciume e decadenza all'interno".

Il maestro Zhang Yimou rappresenta splenditamente tale realtà...nello sfarzo più completo, costumi meravigliori, arcobaleno di colori in una città proibita dove si annidano guerre fraticidie, segreti, veleno, amori e complotti. su tutti si eleva òla figura di Gong Li, bellissima sia composta e addobbata, ma meravigliosa quando è "sfatta".

Lenta ed elegante la prima parte, dinamica e trucolenta(Shakespeariana) la seconda

godibile 7-

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Per chi è interessato giovedì 31/05 (domani), al fedora, per la rassegna, danno INLAND EMPIRE, l'ultimo lavoro di David Lynch.

 

E', a quanto pare, l'unica data disponibile per vedere il film al cinema a terni....io e il fog andiamo :)

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Visto in dvd  ZELIG.

 

Forse tutti noi siamo Leonard Zelig quando cerchiamo di essere conformisti....   :D

1106478[/snapback]

 

 

Serve altro? ;)

1106601[/snapback]

 

Cercavo questi: sto a rota :D

 

(2006) Scoop

(2005) Match point

(2001) La maledizione dello Scorpione di Giada

(1971) Il Dittatore dello Stato libero di Bananas

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Qualcuno ha visto i Pirati dei Caraibi l'ultimo????

Se lo avete visto diteme un po una vostra impressione.....

1102955[/snapback]

l'ho visto l'altro ieri...

troppo lungo, non succede (fondamentalmente) un cazzo, parlano troppo, se menano troppo poco, anche se il combattimento tra le navi nel vortice è ganzo.

in finale ci stanno momenti divertenti, ma il film è un filmetto, effetti speciali da paura ma storia ridotta all'osso.

i momenti migliori:

-La riunione della fratellanza (dei pirati), è divertente xkè ci stanno i rappresentanti di tt i piarati del mondo, ha qualke momento.

-Quando jack sparrow sta sbroccato dalla troppa solitudine (essere john malkovich insegna...)

 

5 euri sprecati...

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Uscite di venerdì 1 giugno 2007 (tra cui due produzioni indiane :huh: )

 

# Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino

# Il destino nel nome - The Namesake di Mira Nair

# Cardiofitness di Fabio Tagliavia

# Turistas di John Stockwell

# U.S.A. contro John Lennon di David Leaf, John Scheinfeld

# Viaggio in India di Mohsen Makhmalbaf

# The Darwin Awards - Suicidi accidentali per menti poco evolutedi Finn Taylor

# Nome in codice: brutto anatroccolo di Michael Hegner

# Terapia Roosevelt. La giusta terapia per la tua timidezza di Vittorio Muscia

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Visto in dvd  ZELIG.

 

Forse tutti noi siamo Leonard Zelig quando cerchiamo di essere conformisti....   :D

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Serve altro? ;)

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Cercavo questi: sto a rota :D

 

(2006) Scoop

(2005) Match point

(2001) La maledizione dello Scorpione di Giada

(1971) Il Dittatore dello Stato libero di Bananas

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vediamo cosa posso fare ;)

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Uscite di venerdì 1 giugno 2007 (tra cui due produzioni indiane :huh: )

 

# Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino

# Il destino nel nome - The Namesake di Mira Nair

# Cardiofitness di Fabio Tagliavia

# Turistas di John Stockwell

# U.S.A. contro John Lennon di David Leaf, John Scheinfeld

# Viaggio in India di Mohsen Makhmalbaf

# The Darwin Awards - Suicidi accidentali per menti poco evolutedi Finn Taylor

# Nome in codice: brutto anatroccolo di Michael Hegner

# Terapia Roosevelt. La giusta terapia per la tua timidezza di Vittorio Muscia

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2 indiani?? dove??

 

quello rosso è iraniano ;)

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Per chi è interessato giovedì 31/05 (domani), al fedora, per la rassegna, danno INLAND EMPIRE, l'ultimo lavoro di David Lynch.

 

E', a quanto pare, l'unica data disponibile per vedere il film al cinema a terni....io e il fog andiamo :)

1106474[/snapback]

 

 

 

06 Settembre 2006 - Conferenza Stampa

"Inland Empire"

Intervista al regista e al cast.

di Monica Cabras

 

Alla conferenza stampa di presentazione dell'ultimo film del Leone d'Oro alla carriera, David Linch, sono presenti il regista, l'attrice Laura dern e Justin Teroux.

 

 

METTO ALCUNE PARTI PRESE QUA E LA' CHE RENDONO L'IDEA...

 

 

Ci può spiegare la presenza dei conigli nel film?

David Linch: No, non posso spiegarlo.

 

(...)

 

Dopo aver visto il film volevo chiederle, come sta ora?

David Linch: Grazie per la domanda, sto bene, grazie.

 

(...)

 

 

I baci alla fine del film sono per noi, per il pubblico o sono rivolti a qualcun altro?

David Linch: No, sono rivolti a lei in maniera specifica.

Modificato da fogueres

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Uscite di venerdì 1 giugno 2007 (tra cui due produzioni indiane :huh: )

 

# Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino

# Il destino nel nome - The Namesake di Mira Nair

# Cardiofitness di Fabio Tagliavia

# Turistas di John Stockwell

# U.S.A. contro John Lennon di David Leaf, John Scheinfeld

# Viaggio in India di Mohsen Makhmalbaf

# The Darwin Awards - Suicidi accidentali per menti poco evolutedi Finn Taylor

# Nome in codice: brutto anatroccolo di Michael Hegner

# Terapia Roosevelt. La giusta terapia per la tua timidezza di Vittorio Muscia

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2 indiani?? dove??

 

quello rosso è iraniano ;)

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si va bene il regista è iraniano, ma ho letto che la produzione è indiana ;) (forse è sbagliata la fonte dove ho letto ;) )

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Per chi è interessato giovedì 31/05 (domani), al fedora, per la rassegna, danno INLAND EMPIRE, l'ultimo lavoro di David Lynch.

 

E', a quanto pare, l'unica data disponibile per vedere il film al cinema a terni....io e il fog andiamo :)

1106474[/snapback]

 

 

 

06 Settembre 2006 - Conferenza Stampa

"Inland Empire"

Intervista al regista e al cast.

di Monica Cabras

 

Alla conferenza stampa di presentazione dell'ultimo film del Leone d'Oro alla carriera, David Linch, sono presenti il regista, l'attrice Laura dern e Justin Teroux.

 

 

METTO ALCUNE PARTI PRESE QUA E LA' CHE RENDONO L'IDEA...

 

 

Ci può spiegare la presenza dei conigli nel film?

David Linch: No, non posso spiegarlo.

 

(...)

 

Dopo aver visto il film volevo chiederle, come sta ora?

David Linch: Grazie per la domanda, sto bene, grazie.

 

(...)

 

 

I baci alla fine del film sono per noi, per il pubblico o sono rivolti a qualcun altro?

David Linch: No, sono rivolti a lei in maniera specifica.

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:lol::lol::lol:

 

 

Mai visto un film così, Lynch è tornato agli stati di allucinazione di Eraserhead, il film credo che risulti incomprensibile per chiunque, ciononostante trasmette angoscia in ogni scena e alla fine della proiezione mi sono trovato col cervello in tilt.

 

E io che pensavo che Mulholland Drive fosse un film complicato....

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E', a quanto pare, l'unica data disponibile per vedere il film al cinema a terni....io e il fog andiamo :)

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06 Settembre 2006 - Conferenza Stampa

"Inland Empire"

Intervista al regista e al cast.

di Monica Cabras

 

Alla conferenza stampa di presentazione dell'ultimo film del Leone d'Oro alla carriera, David Linch, sono presenti il regista, l'attrice Laura dern e Justin Teroux.

 

 

METTO ALCUNE PARTI PRESE QUA E LA' CHE RENDONO L'IDEA...

 

 

Ci può spiegare la presenza dei conigli nel film?

David Linch: No, non posso spiegarlo.

 

(...)

 

Dopo aver visto il film volevo chiederle, come sta ora?

David Linch: Grazie per la domanda, sto bene, grazie.

 

(...)

 

 

I baci alla fine del film sono per noi, per il pubblico o sono rivolti a qualcun altro?

David Linch: No, sono rivolti a lei in maniera specifica.

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:lol::lol::lol:

 

 

Mai visto un film così, Lynch è tornato agli stati di allucinazione di Eraserhead, il film credo che risulti incomprensibile per chiunque, ciononostante trasmette angoscia in ogni scena e alla fine della proiezione mi sono trovato col cervello in tilt.

 

E io che pensavo che Mulholland Drive fosse un film complicato....

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inland460.jpg

 

:lol:

Modificato da fogueres

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Paolo Mereghetti (Il Corriere della Sera) - 10/02/2007

Lynch, il cinema nel labirinto reale di un tradimento

 

Con bella intuizione il film-maker Alberto Grifi definisce (su Lo straniero n. 78/79) l' artista come una specie di «uccellino chiuso in gabbia» costretto a far bella mostra di sé nei salotti. Come a dire che la libertà del vero artista finisce sempre per permettergli di intonare una canzone, ma senza dimenticare che quell' uccellino-artista spesso è rinchiuso dentro gabbie e salotti che con l' arte hanno poco o niente a che fare. Bisognerebbe ricordarsi un po' di più dei condizionamenti delle gabbie-salotto, cioè del mercato e delle sue regole, quando si giudica un film, ma anche saper riconoscere la bellezza delle melodie che riescono a uscire da quelle «prigioni» e lasciarsi catturare dalla loro bellezza, senza voler a tutti i costi chiedere spiegazioni pedanti o banali. Come è accaduto puntualmente all' ultimo festival di Venezia, dopo la proiezione di INLAND EMPIRE (tutto maiuscolo: si scrive così!), dove si è scatenata l' ironia collettiva contro le astrusità che David Lynch avrebbe messo in un film che osa durare tre ore.

Ma se di un film non cogliamo alla prima visione tutti i nessi e le citazioni vuol dire, semmai, che siamo stati viziati (e intorpiditi) da un cinema-tappezzeria, perfetto per «arredare» il salotto ma non per stimolarci con novità e sorprese. Ho visto due volte INLAND EMPIRE e non saprei rispondere a tutte le domande che quel film solleva, a cominciare dal teatrino simil Lewis Carroll dove le persone hanno le teste di coniglio (forse un' autocitazione, visto che nel 2002 Lynch ha girato un mediometraggio che si intitolava Rabbits, conigli), ma l' impianto di base del film mi sembra limpido, mediamente più stimolante della stragrande maggioranza dei film che si producono oggi e che ricevono applausi un po' troppo pilotati dal marketing.

La storia racconta l' odissea mentale e fisica dell' attrice Nikki Grace (Laura Dern, che vorremmo vedere più spesso al cinema) scelta dal regista Kinsley Stewart (Jeremy Irons) per interpretare la storia di una moglie il cui matrimonio entra in crisi per colpa di un incallito rubacuori. E guarda caso, l' attore maschile, Devon Berk (Justin Theroux), è proprio quello che si dice uno «sciupafemmine». Ma le coincidenze non finiscono qui, perché il film, che si intitola Il buio cielo del domani, è in realtà il remake di un film che non fu possibile terminare per la morte dei due protagonisti, uccisi per gelosia dal marito di lei. Bisogna aggiungere che il marito di Nikki è ossessivamente geloso e ha paura della fama di Devon? Ecco allora che la storia (cinematografica) di un tradimento e delle sue tragiche conseguenze si sfrangia e trascolora nelle visioni e negli incubi della stessa protagonista, la cui «vita reale» si confonde e si duplica prima nella recitazione e poi anche nel sogno. L' idea forte che tiene unito tutto il film è questa: la convinzione che il cinema abbia un' influenza palpabile sulla vita delle persone. Ma invece di raccontare questo intreccio tra realtà e sogno usando la macchina da presa come occhio oggettivo esterno ai fatti e adeguandosi a scontati canoni narrativi - l' immagine che si sfuoca, il passaggio dal colore al bianco e nero, la voce fuori campo - Lynch costringe lo spettatore a entrare nell' anima della protagonista, secondo un approccio psicologico (se non addirittura psicoanalitico) che mette al primo posto la soggettività. Così quello che vediamo si confonde e si ingarbuglia, con simbologie a volte immediate e comprensibili, altre volte decisamente ostiche.

Ma con un fascino e una forza visiva che pochi altri registi possono mettere in campo. Per esempio: perché quelle scene in polacco (che Lynch ha autorizzato a sottotitolare per l' edizione italiana)? A rigor di logica perché l' origine del film interpretato da Nikki deriva da «una leggenda di zingari polacchi», ma è una spiegazione che convince poco. Piuttosto vien da pensare che il polacco (e quegli strani personaggi polacchi) servano al regista per trasmettere un' aria di mistero e di angoscia che altrimenti non avrebbe potuto ottenere. Allo stesso modo le scene con le prostitute, con gli homeless e i mendicanti, con l'agghiacciante fauna che si raduna intorno a un barbecue sono una specie di bagno dentro la concretezza, e la bruttezza, della realtà.

In un film che sembra costruito solo intorno al mondo del cinema e dei suoi sogni doppi e tripli, la presenza di personaggi presi dal mondo quotidiano aiuta a ricordare che non si può ridurre tutto a quello che si vede sullo schermo e che la realtà esiste. E, come nel finale, fa anche più paura dei sogni. Più di una volta Lynch ha dichiarato che «il bello di un film è che può raccontare un po' di un certo aspetto delle cose che le parole non riescono a spiegare» e anche che nelle sue inquadrature ci dev' essere qualche zona scura perché «se tutto è completamente illuminato e si può vedere ogni cosa, allora non c' è mistero». INLAND EMPIRE è la programmatica messa in pratica di queste idee: non tutte le immagini sono semplici da decifrare, ma tutte finiscono per concorrere a creare quell' atmosfera di fondo capace di farci riflettere e di scavare dentro le nostre zone «buie». Che finiscono per diventare ancora più «misteriose» grazie all' uso di una cinepresa digitale, che permette a Lynch di muoversi in ambienti meno illuminati (cioè più ambigui) ma soprattutto che gli garantisce la possibilità di rompere la razionalità geometrica degli spazi, deformando gli ambienti e riducendo la distanza tradizionale tra obiettivo e persone riprese.

Per usare ancora le parole di Lynch «la vita è molto, molto complicata e così anche ai film dovrebbe essere permesso di esserlo». Se per una volta un grande film riesce a raccontare in maniera non banale questa «complicazione», non mettiamo la testa sotto la sabbia: accettiamo la sfida e proviamo a misurarci con le sue idee.

Da Il Corriere della Sera, 9 febbraio 2007

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Uscite di venerdì 1 giugno 2007 (tra cui due produzioni indiane :huh: )

 

# Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino

# Il destino nel nome - The Namesake di Mira Nair

# Cardiofitness di Fabio Tagliavia

# Turistas di John Stockwell

# U.S.A. contro John Lennon di David Leaf, John Scheinfeld

# Viaggio in India di Mohsen Makhmalbaf

# The Darwin Awards - Suicidi accidentali per menti poco evolutedi Finn Taylor

# Nome in codice: brutto anatroccolo di Michael Hegner

# Terapia Roosevelt. La giusta terapia per la tua timidezza di Vittorio Muscia

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2 indiani?? dove??

 

quello rosso è iraniano ;)

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si va bene il regista è iraniano, ma ho letto che la produzione è indiana ;) (forse è sbagliata la fonte dove ho letto ;) )

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le fonti che ho consultato io parlano di una co-produzione francia-iran.........

 

non confondere la produzione (la società che mette i soldi) con la produzione (la società che realizza materialmente e mette a disposizioni mezzi e uomini).... si usa indicarle con lo stesso nome, ma la prima è naturalmente l'avente diritto e quindi la proprietaria del film..... ;)

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