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ORACOLO DI DELFO

TOPIC CINEMA

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Torno a postare dopo secoli in questo topic.

 

Dopo l'attesa notizia dell'oscar a Morricone mi sono andato a rivedere

Mission(e' un inizio,adesso tocchera' a C'era una volta in America).

 

Che dire..

film davvero carico di emozioni,magnifica fotografia di Chris Menges che gli è valsa l' oscar,paesaggi magnifici e per l'appunto musiche di Ennio che fanno epoca(ma che vergognosamente non furono premiate con l'ambita statuetta).

La recitazione di De Niro(niente Ferruccio,sigh) e Jeremy Irons mette veramente i brividi,c è una scena in particolare del film quando De Niro finisce di scalare la montagna ed a un certo punto lo si vede piangere e ridere allo stesso tempo..si tratta di alta scuola,questa scena andrebbe fatta visionare più volte ad attori del calibro di Tom Cruise cosi' forse riuscirebbero a capire cosa significa essere un attore espressivo B-)

 

Voto:9

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Torno a postare dopo secoli in questo topic.

 

Dopo l'attesa notizia dell'oscar a Morricone mi sono andato a rivedere

Mission(e' un inizio,adesso tocchera' a C'era una volta in America).

 

Che dire..

film davvero carico di emozioni,magnifica fotografia di Chris Menges che gli è valsa l' oscar,paesaggi magnifici e per l'appunto musiche di Ennio che fanno epoca(ma che vergognosamente non furono premiate con l'ambita statuetta).

La recitazione di De Niro(niente Ferruccio,sigh) e Jeremy Irons mette veramente i brividi,c è una scena in particolare del film quando De Niro finisce di scalare la montagna ed a un certo punto lo si vede piangere e ridere allo stesso tempo..si tratta di alta scuola,questa scena andrebbe fatta visionare più volte ad attori del calibro di Tom Cruise cosi' forse riuscirebbero a capire cosa significa essere un attore espressivo  B-)

 

Voto:9

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Film molto bello,totalmente d'accordo sulla scena da te descritta (un momento di grandissima recitazione...).

Magari il 9 è un po' troppo,secondo me... :)

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Ma P!PPOZ s'è perso su Google ?

Dai...smettila di  :cry:  :cry:  :cry: ...la mia era solo una battuta... :lol:  :lol:  :lol:

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Annullo la mia partecipazione alla cena!

 

<_<

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Ho ricevuto delega ufficiale da SonoDDDue per aggiungere il suo nome alla lista dei partecipanti alla cena :)

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CENA SOCIALE CINEFILA [PRIMI DI MARZO, "LA VIA GIUSTA"]

 

- JOK

- ORACOLO DI DELFO (preferibilmente venerdi o sabato)

- Bluesbrother

- ultras ternana

- Windom Earle (presente solo se torna dall'esilio laugh.gif )

- T. Tad (preferibilmente il giovedi, in forse il venerdi)

- Gozzer

- nikita (se libera da impegni)

- MeNeCaLo

- alternativa

- fogueres

- P1PPOZ

- nEuRoTiK

- Fax

- larvone

- park

- SonoDDDue

:)

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P1PPOZ PARE CHE NON VENGA PIU' ALLA CENA,QUINDI LO DEPENNIAMO,FINO A PROVA CONTRARIA,DALLA LISTA IN ATTESA DI UNA SUA EVENTUALE RETTIFICA... ;)

 

CENA SOCIALE CINEFILA [PRIMI DI MARZO, "LA VIA GIUSTA"]

 

- JOK

- ORACOLO DI DELFO (preferibilmente venerdi o sabato)

- Bluesbrother

- ultras ternana

- Windom Earle (presente solo se torna dall'esilio laugh.gif )

- T. Tad (preferibilmente il giovedi, in forse il venerdi)

- Gozzer

- nikita (se libera da impegni)

- MeNeCaLo

- alternativa

- fogueres

- nEuRoTiK

- Fax

- larvone

- park

- SonoDDDue

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Domani sarà aperto il "Topic cena cinefila".

Verranno proposti il menu,il prezzo e l'eventuale data.

Saranno raccolte le prenotazioni definitive ... ;)

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Il topic della cena e' stato aperto (DISCUSSIONI IN LIBERTA')

EVIDENZIATO IN ROSSO ;)

Modificato da ORACOLO DI DELFO

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Al Festival di Berlino il film di Steven Soderbergh con il divo e Cate Blanchett

Un bianco e nero evocativo e molti richiami alle atmosfere di "Casablanca"

Clooney in "The good german"

l'attore sulle orme di Bogey (La Repubblica)

 

Il confronto è inevitabile: "The good german" come "Casablanca", Cate Blachett come Ingrid Bergman, George Clooney come Humphrey Bogart. Come la Bergman, Lena, il personaggio della Blanchett nel film di Steven Soderbergh presentato ieri a Berlino, ha tradito il marito ma è leale con lui e lo protegge ad ogni costo, ha drammatici segreti da nascondere, e anche lei è decisa a sacrificare il grande amore vissuto con un americano e spezzato dalla tragedia della guerra che li ha divisi.

In una nota nel pressbook George Clooney ammette del suo personaggio che "malgrado il cinismo, Jake è un romantico. Come Rick in Casablanca non riesce a vedere il mondo com'è veramente. Lo vede come vorrebbe che fosse, vuole credere che Lena sia la stessa donna che ha conosciuto prima della guerra". Cate Blachett, se pure "il confronto mi lusinga e mi spaventa", dice, "non ho pensato alla Bergman, né ad Alida Valli di "Il quarto uomo" o Marlene Dietrich di "Segreto internazionale". Ho visto molto cinema dell'epoca, ma la cosa essenziale è stato studiare il manifesto che Steven ha trovato, una specie di regolamento degli Studios su come gli uomini e le donne dovessero comportarsi sullo schermo, sui limiti a cui attenersi per esprimere le loro emozioni. Rispetto al cinema di oggi, la recitazione è molto più teatrale, i sentimenti si dichiarano con battute esplicite, non si lascia molto spazio al non detto".

La differenza tra Lena e le eroine del cinema di sessant'anni fa, "è che comunque "The good german" è scritto con una sensibilità moderna, Lena è molto più dura, sembra aver perso la capacità di amare, sa che tutto ciò che è accaduto durante la guerra l'ha corrotta, niente sarà mai più come prima, neanche il rapporto con Jake. Ho parlato con donne sopravvissute alla guerra e alle sue conseguenze, l'impressione è che cerchino di proteggersi negando le proprie emozioni. Ho letto il diario di una donna che non riusciva a ricordare cosa fosse la felicità, quando il fidanzato è tornato e l'ha abbracciata è rimasta di ghiaccio. Credo che Lena si senta così quando si ritrova davanti Jake", dice l'attrice.

"The good german" non ha entusiasmato il pubblico americano, ma, dice Soderbergh, "non è una sorpresa, sapevamo benissimo, George ed io, che un film in bianco e nero - contrario alle ragioni commerciali - con tempi e linguaggio che appartengono al passato, sarebbe stato un film a rischio, più adeguato al pubblico europeo che è più sofisticato di quello degli Stati Uniti. Ma George ed io ci siamo incontrati al momento giusto e abbiamo unito i nostri obiettivi, lui era una star ma voleva dimostrare le sue qualità di attore, io avevo bisogno della sua popolarità per raggiungere un pubblico più vasto. Abbiamo fatto sei film insieme, "The good german" ci ha attratto perché svela qualcosa che non sapevamo. È noto a tutti che scienziati come Von Braun sono venuti in America, ma ignoravo gli intrighi, i morti e le ambiguità che c'erano dietro per appropriarsi di loro: è l'inizio della guerra fredda".

 

Nonostante Soderbergh...puzza di stronzata...JOK che ne dici ?

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Modificato da ORACOLO DI DELFO

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Il confronto è inevitabile: "The good german" come "Casablanca", Cate Blachett come Ingrid Bergman, George Clooney come Humphrey Bogart.

 

Nonostante Soderbergh...puzza di stronzata...JOK che ne dici ?

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......Io penso che già solo fare tale paragone sia 1 stronzata..... :ph34r::ph34r::ph34r:

 

Questa poi!!!!!

George Clooney come Humphrey Bogart. :paura::paura::paura::nono1::nono1::nono1:

 

 

....poi che c'entra......bisognerà vederlo prima di giudicarlo definitivamente.......ma se già parte con un tale paragone ha per forza e decisamente perso in partenza secondo me...... ;)

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Il confronto è inevitabile: "The good german" come "Casablanca", Cate Blachett come Ingrid Bergman, George Clooney come Humphrey Bogart.

 

Nonostante Soderbergh...puzza di stronzata...JOK che ne dici ?

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......Io penso che già solo fare tale paragone sia 1 stronzata..... :ph34r::ph34r::ph34r:

 

Questa poi!!!!!

George Clooney come Humphrey Bogart. :paura::paura::paura::nono1::nono1::nono1:

 

 

....poi che c'entra......bisognerà vederlo prima di giudicarlo definitivamente.......ma se già parte con un tale paragone ha per forza e decisamente perso in partenza secondo me...... ;)

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Vai sul topic della cena e :shoot:aderisci :shoot: ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:lol::lol::lol::lol::lol::lol:

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"The good german"[/color]

 

JOK che ne dici ?

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non l'ho ancora visto. in italia uscira il 2 marzo con il titolo "Intrigo a Berlino".....

 

da notare che oltre ad essere candidato all'orso d'oro al 57.mo festival di berlino è candidato ad un oscar..... quello per la migliore colonna sonora che non vincerà mai vista la concorrenza.......

 

come al solito la macchina promozionale del film è già partita e non mi sconvolgono certi paragoni, fa parte dell'esaltazione americana così volutamente esagerata e finta.......

 

vedremo...

 

riguardo a steven soderbergh, ammiro la sua grande capacità di sperimentare e "giocare" con il mezzo cinematografico..... il suo visionario talento in una continua e inarrestabile ricerca espressiva....... le storie mi coinvolgono un po' meno.....

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Visto,stasera,"Hannibal Lecter - Le origini del male".

Che dire... :huh: ...la storia è nota,le vicende di questa puntata della saga sono,come minimo,assurde eppure...nonostante ciò,il film ti avvince e non ti annoi nemmeno un attimo.

La radiosa presenza di Gong Li gli fa guadagnare mezzo punto :ganzu: ...

Voto 6,5 ;)

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Visto,stasera,"Hannibal Lecter - Le origini del male".

Che dire... :huh: ...la storia è nota,le vicende di questa puntata della saga sono,come minimo,assurde eppure...nonostante ciò,il film ti avvince e non ti annoi nemmeno un attimo.

La radiosa presenza di Gong Li gli fa guadagnare mezzo punto :ganzu: ...

Voto 6,5 ;)

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l'ho visto anche io pienamente d'accordo, anche se il finale me lo aspettavo migliore

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Visto,stasera,"Hannibal Lecter - Le origini del male".

Che dire... :huh: ...la storia è nota,le vicende di questa puntata della saga sono,come minimo,assurde eppure...nonostante ciò,il film ti avvince e non ti annoi nemmeno un attimo.

La radiosa presenza di Gong Li gli fa guadagnare mezzo punto :ganzu: ...

Voto 6,5 ;)

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....io vorrei andarlo a vedere o oggi o domani.....poi vi farò sapere le mie impressioni...... :)

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Visto,stasera,"Hannibal Lecter - Le origini del male".

Che dire... :huh: ...la storia è nota,le vicende di questa puntata della saga sono,come minimo,assurde eppure...nonostante ciò,il film ti avvince e non ti annoi nemmeno un attimo.

La radiosa presenza di Gong Li gli fa guadagnare mezzo punto :ganzu: ...

Voto 6,5 ;)

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....io vorrei andarlo a vedere o oggi o domani.....poi vi farò sapere le mie impressioni...... :)

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Bene,bene...la cosa scocciante è la qualità del pubblico presente a questo film ...ieri sera c'erano parecchi coglioncelli in platea alla ricerca di facili sensazioni :( ...mi sembrava di essere tornato ai tempi dell'uscita de "L'esorcista"...solo che noi eravamo,ai nostri tempi,molto più maturi di questa massa di coglioni... :)

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Visto,stasera,"Hannibal Lecter - Le origini del male".

Che dire... :huh: ...la storia è nota,le vicende di questa puntata della saga sono,come minimo,assurde eppure...nonostante ciò,il film ti avvince e non ti annoi nemmeno un attimo.

La radiosa presenza di Gong Li gli fa guadagnare mezzo punto :ganzu: ...

Voto 6,5 ;)

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Visto ieri sera. Personalmente gli darei un 7.

Ero molto prevenuto visto che tempo fa mi ero incontrato con un'intervista di De Laurentis e il produttore confidava che questo capitolo della saga era stato esplicitamente richiesto a Harris "perchè lo vuole il pubblico...".

Invece ho apprezzato: c'è molta violenza ma mi sembra non fine a se stessa,ossia sempre finalizzata alla costruzione del personaggio.

Convido il giudizio di Oracolo a piene mani.

 

Uniche note spiacevoli: la presenza di un sacco di gente che arriva a film iniziato con un "zicchio" di pop corn e 2 litri di coca cola neanche dovessero vedere 10 ore di film consecutive... Chiaramente il tutto "ruminato" costantemente... Ma cenà prima no?????

:D

 

Altra nota negativa la presenza dell'utente Vigo :lol:

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LEGGEVO UNA CRITICA DI HANNIBAL LECTER e mi sembra di aver notato una stronzata...o mi sbaglio?

 

Ma i genitori a me pare muoiano nello scontro tra russi e nazisti (lo stukas precipita in prossimità della casa abbattuto dai russi). Ma i critici li vedono i film?

 

 

Il più famoso cannibale del cinema vittima dei cannibali I dolori del giovane Hannibal Sanguinario prequel de «Il silenzio degli innocenti» sull'infanzia del mostro. Tutto inizia in Lituania nel 1944

 

La migliore vendetta è il perdono? Neanche per idea: secondo Hannibal Lecter-Le origini del male la migliore vendetta è ammazzare il nemico e mangiarselo. L'allarmante monito anticristiano arriva da un film che si propone come il «bildungsroman» del mostro. Dopo quattro libri e cinque pellicole, il Cannibale poteva risultare logorato dall'uso; e invece, riportato indietro nel tempo, lo scopriamo impegnato a rivivere la scena primaria della sua macabra psicosi. Sempre più incuriosito dal personaggio di cui vent'anni fa con Manhunter fu lo scopritore cinematografico, e che ha poi accompagnato nelle successive incarnazioni mancando solo Il silenzio degli innocenti, il produttore Dino De Laurentiis ha chiesto allo scrittore Thomas Harris di immaginare il luogo, l'epoca e il modo attraverso i quali Hannibal si avviò al suo destino tremendo.

 

 

Il tutto comincia in Lituania nel 1944, quando all'ombra del castello avito l'ultimo dei Lecter vede massacrare i genitori da una banda di mercenari al servizio dei nazisti, che poi per fame («Mangiamo o moriamo!») infierisce anche sulla sorellina Misha. Otto anni dopo, il sopravvissuto Hannibal scalpita rinchiuso nel maniero divenuto un lager giovanile del socialismo reale finché riesce a fuggire in Francia riparandosi presso un parente: e questa è una delle poche differenze fra libro e film, dove lo zio è già morto e ad accogliere il nipote c'è solo la vedova Murasaki con tutto un armamentario di giapponeserie. Tra spade e bastoni da combattimento, corazze e kung fu spunta l'orrenda maschera che il giovane adotta partendo alla ricerca degli assassini. Da un'uccisione all'altra, sempre praticate con ritualismi al limite del surreale e seguite dalla brama delirante di divorare la vittima, arriva il momento in cui il cannibalismo vindice diventa vizio e Hannibal è bello e pronto per le malefatte che ben conosciamo.

 

Ai critici letterari l'operazione che attua Harris nel suo nuovo romanzo (lo traduce Mondadori) non è piaciuta. Su The New Yorker Anthony Lane ha scritto che il «fallimento assoluto» del libro sta nel tentativo di spiegare un genio del male che doveva restare inspiegabile come Jago. A sua volta uno scriba del TLS non digerisce la prosa di Harris, colpevole a suo dire di indulgere in voli pindarici e bellurie fuori luogo in un thrilling. Tali osservazioni possono tuttavia rientrare nel fenomeno che Stephen King ha deplorato proclamando sul Corriere della Sera del 28 gennaio che «i critici sono autoreferenziali e incapaci di capire la letteratura popolare».

 

Non esiste né negli Stati Uniti né altrove una critica che abbia la voglia e la capacità di valutare questo genere di narrativa. Ma alla luce delle riserve di cui sopra, giuste o sbagliate, si colgono sicuri elementi per affermare che il film è superiore al libro. Perché il regista britannico Peter Webber (quello di La ragazza con l'orecchino di perla) riesce a metaforizzare per virtù di stile la farraginosa e repellente materia, mantenendo l'ottimo Gaspard Ulliel sui binari di una recitazione straniata, quasi brechtiana, che lo fa transitare illeso tra i rischi convergenti della banalità e del ridicolo. Il tono del film è tanto cupo quanto sapientemente smaltato in una sintesi quasi classica di eleganza e crudeltà. La zia giapponese è una forte presenza della cinese Gong Li e Dominic West è il probo ispettore francese: lei ha avuto i suoi morti a Hiroshima, lui la famiglia uccisa a Vichy, ma la loro risposta al fato è di segno opposto rispetto alla reazione forsennata del protagonista. Hannibal Rising colloca l'ormai mitico antieroe nel girone infernale del «secolo breve» ribollente di atrocità: lungi dal perdonarlo, lo storicizza. Anche per ribadire (guardiamo il telegiornale...) che gli Hannibal sono fra noi.

Tullio Kezich Corriere della Sera

09 febbraio 2007

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Ma i genitori a me pare muoiano nello scontro tra russi e nazisti (lo stukas precipita in prossimità della  casa abbattuto dai russi). Ma i critici li vedono i film?

 

 

 

 

Hai perfettamente ragione tanto che,avendo letto la recensione (non quella di Kezich che,a quanto pare,non è l'unico critico rincoglionito...),prima di andare al cinema sono rimasto un po' spiazzato...

E pensare che,per restare in tema col film,certa gente col cinema ce magna da una vita... :P

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