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ORACOLO DI DELFO

TOPIC CINEMA

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visto Jhon Rambo :huh:

film troppo smielato, me l'aspettavo un pò più violento :o

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Se continui ad andare a lu cimena co neuro, che pretendi??? :lol::lol::lol:

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visto Jhon Rambo :huh:

film troppo smielato, me l'aspettavo un pò più violento :o

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Se continui ad andare a lu cimena co neuro, che pretendi??? :lol::lol::lol:

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con chi?

io la gente che va in palestra con larvone non la frequento

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visto Jhon Rambo :huh:

film troppo smielato, me l'aspettavo un pò più violento :o

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Se continui ad andare a lu cimena co neuro, che pretendi??? :lol::lol::lol:

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con chi?

io la gente che va in palestra con larvone non la frequento

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Già accostare la parola PALESTRA co LARVONE è un delitto :lol::lol:

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Domenica scorsa mi sono visto Il Petroliere al Parco Leonardo... Ottima l'atmosfera e gran bel film!

Non è un paese per vecchi alla fine mi ha spiazzato.

 

Meritatissimi gli oscar per Javier Bardem e Daniel Day Lewis.

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domani notte alle 1.50 su fuoriorario verrà trasmesso SOLA.... uno dei capolavori assoluti del cinema sovietico.... non perdetelo..... ;)

 

 

 

Sola

(Odna, Urss, 1929, b/n, 78’, v.o. con sott. it.) Prima visione Tv

Regia: Leonid Trauberg e Grigori Kozintsev

Con: Con Yelena Kuzmina, Piotr Sobolovsky, Sergei Gerasimov, Mariya Babanova, Van-Liu-Siana

Proiettato al pubblico nel 1931 è stato poi immediatamente bandito dalla censura. Narra la vicenda di una giovane insegnante che viene inviata in un remoto villaggio in Siberia e si confronta con la difficile situazione sociale e culturale lottando strenuamente per affermare anche in quelle lande desolate i dettami dello stato sovietico e della giustizia.

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domani notte alle 1.50 su fuoriorario verrà trasmesso SOLA.... uno dei capolavori assoluti del cinema sovietico.... non perdetelo..... ;)

 

 

 

Sola

(Odna, Urss, 1929, b/n, 78’, v.o. con sott. it.) Prima visione Tv

Regia: Leonid Trauberg e Grigori Kozintsev

Con: Con Yelena Kuzmina, Piotr Sobolovsky, Sergei Gerasimov, Mariya Babanova, Van-Liu-Siana

Proiettato al pubblico nel 1931 è stato poi immediatamente bandito dalla censura. Narra la vicenda di una giovane insegnante che viene inviata in un remoto villaggio in Siberia e si confronta con la difficile situazione sociale e culturale lottando strenuamente per affermare anche in quelle lande desolate i dettami dello stato sovietico e della giustizia.

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E' vero che i due registi sono stati uccisi prorpio per aver girato questo film????

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Scusate l'intrusione, ma dovevo dare questa notizia a "Me pizzica me mozzica":

 

Elric di Melniboné, il personaggio più noto scaturito dalla fantasia dello scrittore Michael Moorcock, e' adesso sotto opzione da parte della Universal Pictures. Il successo del fantasy avrà fatto ben pensare gli executives della casa madre di E.T. che forse era una buona idea investire un po' di soldi per accaparrarsi i diritti del personaggio, al fine di creare una trilogia fantastica da poter lanciare sulla scia del successo de Il Signore degli Anelli. Moorcock, l'autore della serie, e' sempre stato piuttosto riluttante a cedere alle lusinghe della Mecca del Cinema, per la paura di vedere le sue creazioni storpiate e trasformate in qualcosaltro. Ha infatti detto di no a diverse offerte precedenti per mancanza di fiducia verso le persone che sarebbero state coinvolte, ma ha cambiato idea dopo essere stato contattato l'estate scorsa dai Fratelli Weitz, noti soprattutto sinora per film commedia come American Pie e About a boy con Hugh Grant. Sembra che i due abbiano dimostrato ampiamente di essere lettori di vecchia data dei romanzi di Elric, sin da quando erano ragazzini, ed hanno sempre sognato di poterlo adattare per il grande schermo. Moorcock ha detto che le conversazioni avute con loro sono state molto interessanti e che i tre sembrano essere sulla stessa lunghezza d'onda mentale, per cui ha detto il fatidico si. Visto che i romanzi e i racconti della serie pubblicati nell'arco di 30 anni sono molti e' richiesta una messa a punto che ridefinisca e riassuma l'evoluzione stessa dell'albino protagonista. Un processo peraltro che lo scrittore aveva già intrapreso con Walt Simonson per l'adattamento a fumetti per la DC Comics. "Siamo tutti d'accordo nel voler fare dei film di successo" ha detto Moorcock "ed ho già cominciato a dare il mio contributo nel delineare la trama iniziale. Sarò attivamente coinvolto nell'adattamento delle storie per lo schermo ed userò questa opportunità per migliorare la dinamica e la coerenza dei libri originali, producendo essenzialmente le stesse storie che, spero, saranno anche migliorate. Il progetto Elric per la DC mi ha anche aiutato a determinare meglio la natura delle sue origini, elementi che finiranno in qualche forma anche nei film". Al momento ci si concentra sul primo, che si baserà sul primo libro della serie Elric of Melnibone', integrandolo con elementi di altre storie apparse sotto forma di racconti. Il secondo film dovrebbe incorporare elementi di vari libri della saga ed il terzo dovrebbe essere basato su Stormbringer. Questo stando alle dichiarazioni dello scrittore, che conclude: "La Universal ha i diritti per produrre eventualmente anche ulteriori seguiti basati su altri libri della serie di Elric, sia già pubblicati che futuri". Ideato originariamente con l'intento di proseguire la saga di Conan Elric ha camminato poi con le proprie gambe ed e' arrivato in Italia sul finire degli anni '70 grazie all'Editrice Nord, con al pubblicazione delle prime 6 avventure del ciclo raccolte in due volumi intitolati rispettivamente Elric di Melniboné ed Elric il negromante. Sul finire degli anni '90 sempre la Nord ha anche presentato Le nuove avventure di Elric di Melniboné.

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Scusate l'intrusione, ma dovevo dare questa notizia a "Me pizzica me mozzica":

 

Elric di Melniboné, il personaggio più noto scaturito dalla fantasia dello scrittore Michael Moorcock, e' adesso sotto opzione da parte della Universal Pictures. Il successo del fantasy avrà fatto ben pensare gli executives della casa madre di E.T. che forse era una buona idea investire un po' di soldi per accaparrarsi i diritti del personaggio, al fine di creare una trilogia fantastica da poter lanciare sulla scia del successo de Il Signore degli Anelli. Moorcock, l'autore della serie, e' sempre stato piuttosto riluttante a cedere alle lusinghe della Mecca del Cinema, per la paura di vedere le sue creazioni storpiate e trasformate in qualcosaltro. Ha infatti detto di no a diverse offerte precedenti per mancanza di fiducia verso le persone che sarebbero state coinvolte, ma ha cambiato idea dopo essere stato contattato l'estate scorsa dai Fratelli Weitz, noti soprattutto sinora per film commedia come American Pie e About a boy con Hugh Grant. Sembra che i due abbiano dimostrato ampiamente di essere lettori di vecchia data dei romanzi di Elric, sin da quando erano ragazzini, ed hanno sempre sognato di poterlo adattare per il grande schermo. Moorcock ha detto che le conversazioni avute con loro sono state molto interessanti e che i tre sembrano essere sulla stessa lunghezza d'onda mentale, per cui ha detto il fatidico si. Visto che i romanzi e i racconti della serie pubblicati nell'arco di 30 anni sono molti e' richiesta una messa a punto che ridefinisca e riassuma l'evoluzione stessa dell'albino protagonista. Un processo peraltro che lo scrittore aveva già intrapreso con Walt Simonson per l'adattamento a fumetti per la DC Comics. "Siamo tutti d'accordo nel voler fare dei film di successo" ha detto Moorcock "ed ho già cominciato a dare il mio contributo nel delineare la trama iniziale. Sarò attivamente coinvolto nell'adattamento delle storie per lo schermo ed userò questa opportunità per migliorare la dinamica e la coerenza dei libri originali, producendo essenzialmente le stesse storie che, spero, saranno anche migliorate. Il progetto Elric per la DC mi ha anche aiutato a determinare meglio la natura delle sue origini, elementi che finiranno in qualche forma anche nei film". Al momento ci si concentra sul primo, che si baserà sul primo libro della serie Elric of Melnibone', integrandolo con elementi di altre storie apparse sotto forma di racconti. Il secondo film dovrebbe incorporare elementi di vari libri della saga ed il terzo dovrebbe essere basato su Stormbringer. Questo stando alle dichiarazioni dello scrittore, che conclude: "La Universal ha i diritti per produrre eventualmente anche ulteriori seguiti basati su altri libri della serie di Elric, sia già pubblicati che futuri". Ideato originariamente con l'intento di proseguire la saga di Conan Elric ha camminato poi con le proprie gambe ed e' arrivato in Italia sul finire degli anni '70 grazie all'Editrice Nord, con al pubblicazione delle prime 6 avventure del ciclo raccolte in due volumi intitolati rispettivamente Elric di Melniboné ed Elric il negromante. Sul finire degli anni '90 sempre la Nord ha anche presentato Le nuove avventure di Elric di Melniboné.

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Grazie Arthur....imperdibile ;)

  • Voto Positivo 1

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Visto "PARLAMI D'AMORE"  quello di Muccino.

 

Una sòla pazzesca. :o

 

Non ci andate che buttate via i soldi e basta :(

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ah tranquilla mai pensato di andarci ;)

....tu invece cosa ti aspettavi? :blink:

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stasera ho visto il grande Johnny Depp in Sweeney Todd...

per fortuna che la trama più o meno la sapevo....

quando Sweeney preparava per fare la barba, chiudevo gli occhi, li riaprivo quando sentivo che il sangue non sgorgogliava più :lol:

bellissima la voce del Johnny...davvero un grande, penso che se era un l'altro attore, il film poi non rendeva

:rolleyes:

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Visto il cartone "Persepolis".

 

Ero motivato dal fatto che sto per partire per l'Iran, ma a prescindere da questo valore aggiunto credo sia un cartone interessante e piacevole, davvero ben fatto: voto 7 1/2.

 

Lo consiglio :) .

 

"Persepolis" sul Corriere

 

Il sito ufficiale

Modificato da Smile

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possibile che su 10 sale che c'avemo a terni, 4 devono essere occupate da Verdone...

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Qua era pieno,m'è andata bene perchè ho visto Prospettive di un delitto :D

solito ed un po' legnoso Dennis Quaid che pero' sta bene nella parte della guardia del corpo traumatizzata :P ottima fotografia,scene d'azione ben riuscite ed è interessante la struttura stessa del film (che non anticipo) che lo rende nient'affatto noioso ;)

alla fine del film vorrete visitare una certa citta' della Spagna e comprarvi una Opel Astra blu convinti che sia piu' ganza e sicura della BatMobile :lol:

bellino,tuttavia :)

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visto ieri Verdone:

sono tre episodi ma stavolta uno appresso all'altro e non mischiati

in generale, non un gran chè. Per me l'episodio in mezzo (quello delle prostitute, per chi ha visto il trailer) è il peggiore. La formula è vecchia, molte cose, ovviamente, già viste; alcuni richiami ai vecchi film fanno ridere, altri sono un pò forzati. Le parti minori sono altalenanti, certi proprio non ci provano neanche a recitare.

Si radacchia qua e là non aspettatevi miracoli.

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Visto "onora il padre e la madre"

Spunto interessante, attori bravi ma dura due ore con un crescendo di truculenza.

Voto 6 meno meno

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Per i cinefili:

 

qualche anno fa uscì, in America credo, un film sulla vita di John Belushi... mi sembra s'intitolasse "Wired" o una cosa del genere... voi sapete niente su che fine abbia fatto?

1324069[/snapback]

 

 

 

 

 

in italia non è mai uscito nelle sale..... quindi non è stato distribuito......

 

non so dirti se abbia avuto una distribuzione solo per il noleggio o addirittura è passato direttamente in televisione..... ;)

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Per i cinefili:

 

qualche anno fa uscì, in America credo, un film sulla vita di John Belushi... mi sembra s'intitolasse "Wired" o una cosa del genere... voi sapete niente su che fine abbia fatto?

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in italia non è mai uscito nelle sale..... quindi non è stato distribuito......

 

non so dirti se abbia avuto una distribuzione solo per il noleggio o addirittura è passato direttamente in televisione..... ;)

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grazie lo stesso JOK

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Una settimana fa ho visto al cinema "no country for old men" dei Coen;premetto che sono in Spagna,quindi non ho la più pallida idea di quando sia uscito (o uscirà) in Italia comunque ve lo consiglio vivamente (in lingua originale,se qualcuno mastica l'inglese).

La base della storia è abbastanza semplice,ma i coen riescono a ribaltarla come un calzino,infilandosi comunque nel filone delle pellicole senza il lieto fine.

Notevole l'interpretazione di Barden (che con questo film ha vinto un Oscar) nei panni di uno dei più grandi folgorati che ricordi nella storia del cinema.

 

425.bardem.country.110507.jpg

 

da filmUP

 

Non é un paese per vecchi

 

Titolo originale: No country for old men

Nazione: Stati Uniti

Anno: 2007

Genere: Avventura, Thriller

Durata: 122'

Regia: Ethan Coen, Joel Coen

Sito ufficiale:

 

Cast:Javier Bardem, Josh Blaylock, Rodger Boyce, Josh Brolin, Garret Dillahunt, Beth Grant, Woody Harrelson, Tommy Lee Jones, Josh Meyer, Kelly Macdonald, Barry Corbin

Produzione:Paramount Classics, Paramount Vantage, Miramax Films, Scott Rudin Productions

Distribuzione:UIP

Data di uscita: Cannes 2007

22 Febbraio 2008 (cinema)

Nominations Oscar 2008

 

Trama:

Il film è ambientato ai nostri tempi, dove i ladri di bestiame hanno lasciato il posto ai corrieri di droga e le piccole città sono diventate zone franche. La storia comincia quando Llewelyn Moss (Brolin) trova un camioncino circondato da cadaveri. Un carico di eroina e due milioni di dollari sono ancora nel portabagagli. Prendendo i soldi, Moss fa partire una reazione a catena di catastrofica violenza che nemmeno la legge - nella persona del vecchio, disincantato Sceriffo Bell (Jones) - riesce ad arginare. Mentre Moss cerca di fuggire dai suoi inseguitori - in particolare da un uomo misterioso e sanguinario che tiene le redini di tutto e decide la sorte col lancio di una monetina (Bardem) - il film contemporaneamente mette a nudo il crime-drama americano e amplia i suoi orizzonti fino a comprendere delle tematiche antiche quanto la Bibbia e dannatamente contemporanee quanto i titoli dei giornali di questa mattina.

 

Recensione:

Non é un paese per vecchi

I famosi fratelli Joel ed Ethan Coen tornano a trattare il noir con “Non è un paese per vecchi”.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, considerato uno dei più abili narratori americani di questi tempi, chiamato addirittura lo “Shakespeare dell’Ovest”. Il romanzo ha venduto milioni di copie e con la sua prosa asciutta e feroce ha catturato l’attenzione dei due celebri cineasti, che lo hanno trasposto in pellicola. I fratelli Coen tornano al noir, ma con uno stile decisamente diverso da solito e molto vicino a quello del romanzo cui si sono ispirati. Tutto ha inizio in Texas quando, durante una battuta di caccia, Llewlyn Moss trova in una zona desertica dei camioncini circondati da cadaveri. Su alcune di queste macchine scopre una partita di eroina, mentre in un’altra c’è una valigetta con ben due milioni di dollari. Sebbene sia una persona onesta, Moss decide di tenere i dollari per migliorare la sua vita e quella di sua moglie.

Questa decisione innesta una reazione a catena e il protagonista si trova costretto a fuggire, inseguito da spacciatori messicani e da un misterioso serial killer, che nemmeno lo sceriffo della contea, Bell, riesce a fermare. Tutti vogliono quella valigetta e sono pronti a qualunque cosa, in particolare il killer che non esita ad uccidere anche il semplice passante, se gli è utile.

Il ritmo è serrato, asciutto, feroce e vi si mescola uno strano e sottile umorismo carico di follia, impersonato tutto dal sanguinario e misterioso inseguitore, il killer. Il thriller è caratterizzato da un cast eccezionale, incluso il vincitore del premio Oscar Tommy Lee Jones, Josh Brolin, Kelly Macdonald e i candidati all’Oscar Javier Bardem, Tess Harper e Woody Harrelson. La pellicola ha già ottenuto il premio come Miglior film dal SAG (Screen Actors Guild), il sindacato degli attori, ed è stata già premiata con due Golden Globes per miglior sceneggiatura ed attore non protagonista (Javier Bardem), ed è ora candidato a ben otto statuette degli Oscar. E’ un film denso e profondo, carico di suspance, che fa rivivere il leggendario Texas con la sua legge del più forte e la sua ferocia. Ritorna il mito del selvaggio West ambientato però nel 1980, proprio quando il commercio di droga alla frontiera stava portando a crimini efferati. E’ un mondo al collasso e allo sfacelo totale, intriso di sangue e follia, cui si oppone lo sceriffo Bell, interpretato dal sempre bravo e convincente Tommy Lee Jones. Il mondo sta cambiando, ma in peggio, nonostante i suoi innumerevoli sforzi per renderlo migliore, da qui è chiaro come il soggetto principale dell’opera sia l’ “umanità”. Le grandi distese texane sono un luogo intriso di sangue e devastato dal sole, a questi esterni così luminosi si contrappone però il buio degli interni e i colori della notte; un gioco di luci ed ombre che simboleggia l’essere umano, che non sempre rispecchia ciò che ha nell’animo. La luce è anch’essa uno strumento narrativo, affidato al cinque volte candidato all’Oscar Roger Deakins, direttore della fotografia.

Di nuovo i fratelli Coen stupiscono, realizzando un film diverso, d’azione che mette a nudo alcune tematiche antiche come la violenza, l’amore e l’umanità, dunque intriso di messaggi morali. Rappresentano il mondo così come lo vedono, senza però il gusto per l’efferato e il macabro, dove nessuno ride davanti alla morte, ma cercano di far riflettere: Non c’è salvezza? Tutto è il contrario di tutto in un gioco con lo spettatore, che capisce fin dall’inizio le regole e cosa succederà, ma che resta quasi ipnotizzato e colpito dal ritmo veloce, dalla narrazione raffinata e coerente, in cui i diversi generi cinematografici si mescolano e fondono insieme armoniosamente e con eleganza. E’ questo che rende così accattivante la pellicola, che alla fine parla di un inseguimento tra Texas e Messico, animato da personaggi a tutto tondo, vitali ed eccentrici: dal disilluso sceriffo al killer psicopatico, interpretato dall’attore spagnolo Javier Bardem, che decide il destino degli uomini che incontra con il lancio di una monetina.

 

La frase: "Qual’è la cosa più grossa che hai perso a testa o croce?".

 

Federica Di Bartolo

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Il cineasta inglese aveva 54 anni. Negli ultimi anni era tornato a lavorare in patria

dopo i successi avuti a Hollywood: da "Il talento di Mr Ripley" a "Cold mountain"

 

E' morto il regista Anthony Minghella

col "Paziente inglese" vinse 9 Oscar

 

Nei suoi film più celebri, molti dei quali tratti da romanzi,

un mix tra emozioni, sentimenti e scenari suggestivi

di CLAUDIA MORGOGLIONE

 

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LONDRA - E' stato uno dei massimi autori dei filmoni da Oscar di origini letterarie, a base di scenari suggestivi, attori celebri e storie complesse. A partire dal suo più grande successo, Il paziente inglese, vincitore di ben nove statuette. Parliamo del regista britannico Anthony Minghella, che oggi è morto a Londra all'età di 54 anni. Lo ha annunciato il suo portavoce.

 

Un decesso che è giunto mentre l'autore di tanti successi - come Il talento di Mr Ripley e Ritorno a Cold Mountain, tanto per citarne un paio - era in piena attività: nell'ultimo anno aveva lavorato senza praticamente mai fermarsi. Ecco perché la sua morte ha colto di sorpresa una buona fetta di suoi ammiratori, da sempre affascinati dal taglio raffinato e a volte leggermente manierato delle sue produzioni.

 

LA SCHEDA E LA FILMOGRAFIA

 

Nato a Ryde, nell'inglese isola di Wight, da genitori di origine italiana, Minghella abbandona gli studi universitari per dedicarsi completamente al cinema. Nel 1975 esordisce alla regia teatrale, con un adattamento di Mobius the Stripper di Grabriel Josipovici. Quindi approda in tv, dirigendo episodi di telefilm celebri (tra cui L'Ispettore Morse) sia alla Bbc che a Itv.

 

Il debutto come regista da grande schermo avviene nel 1990, con la commedia drammatica (con spruzzata di fantastico) Truly madly deeply. Ma il primo film che lo pone con forza all'attenzione internazionale arriva tre anni dopo, ed è Mr Wonderful: commedia romantica e un po' eccentrica, interpretata da Matt Dillon, Annabella Sciorra e William Hurt.

 

Ancora tre anni, ed ecco l'exploit planetario: Il paziente inglese. Tratto dal libro di un autore interessante come Michael Ondaatje, interpretato da un tris di attori bravi e affiatati come Ralph Fiennes, Juliette Binoche e Kristin Scott Thomas, il film è un drammone ambientato in epoca bellica, con esibizione di grandi scenari e potenti sentimenti. Una valanga di emozioni e romanticismo formato kolossal che gli valgono non solo il successo al botteghino, ma anche nove Oscar (tra cui miglior film, miglior regia, migliori attori protagonisti, migliore attrice non protagonista). E altri 41 riconoscimenti, dagli inglesi Bafta ai Directors Guild of America.

 

Insomma, un trionfo. Che Minghella rischia (si fa per dire) di bissare sia nel 2000, con l'inquietante Il talento di Mr Ripley, da Patricia Highsmith (cinque nomination agli Oscar) sia nel 2003 con un altro drammone bellico e post-bellico, Ritorno a Cold Mountain (sette candidature, una statuetta dorata vinta da Renée Zellweger come migliore attrice non protagonista).

 

Dopo quest'abbuffata di successi, il regista continua a lavorare. Facendo base, però, più in Inghilterra che a Hollywood. Prima, scrivendo e dirigendo il torbido Complicità e sospetti, con Jude Law e Juliette Binoche; e poi, appunto, con l'iperattivismo dell'ultimo anno. In cui gira la commedia drammatica in salsa gialla The No. 1 Ladies Detective Agency, dal romanzo di Alexander McCall Smith; partecipa al film a episodi New York, I love you; e infine lavora al progetto The Ninth Life of Louis Drax, ancora una volta da un libro (questa volta, scritto da Liz Jensen). Ma la morte pone fine a una carriera ancora tutta da vivere.

 

(18 marzo 2008)

 

 

:(:(:(

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Purtroppo apprendo solo ora che è venuto a mancare anche Arthur Charles Clarke,autore di Rama ed ovviamente 2001:Odissea nello spazio :unsure:

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