Vai al contenuto
LU_BASSO

ECCEZIUNALE VERAMENTE

Messaggi raccomandati

"Io, sempre eccezzziunale"

Abatantuono dà il bis: «Stavolta i campioni recitano: Sheva il più bello, Dida il più comico»

Diego Abatantuono sul set del film"Eccezzziunale veramente. Capitolo secondo... me"

MILANO, 17 gennaio 2006 - Il Terrunciello è tornato. Cinquant’anni, capelli bianchi, pizzo grisé, sciarpa rossonera. Diego Abatantuono, fuoriclasse della commedia all’italiana, a gentile richiesta rimette insieme i tre supertifosi di Eccezzziunale veramente: Donato, capo ultrà del Milan. Tirzan, camionista innamorato della Juventus. Franco, sfortunato scommettitore interista.

— Diego Abatantuono, perché sono ritornati?

«Perché c’è molta attesa e tanto affetto. I ragazzi mi fermavano per strada, il sito della Colorado film è stato tempestato. Ci hanno scritto in moltissimi. E l’aspetto più buffo e singolare è che nel 1983 molti di questi ragazzi non erano nemmeno nati. Ma conoscono a memoria e amano questo film».

— E l’attore drammatico torna alle origini comiche...

«Con grande, immenso piacere. Se non lo avessi fatto, un giorno mi sarei potuto pentire».

— Si è divertito?

«Moltissimo, come sempre. E si divertiranno anche gli spettatori, i tifosi di ieri e di oggi. Questo comunque non è soltanto un film sul calcio. Vent’anni fa si parlava molto, si vedeva poco. Adesso, tutti i giorni, tutte le ore c’è una partita. Poi nel primo Eccezzziunale si vedevano i giocatori in campo. In questo recitano, fanno gli attori».

— Shevchenko, Dida, Ambrosini. Come recitano?

«Diciamo che è stata dura non farli ridere. Ma soltanto all’inizio. Poi sono diventati protagonisti anche sul set. Sheva è sicuramente il più bello, il più affascinante. Gliel’ho detto: tu potresti fare 007. Dida invece è abbastanza comico. Dico, nel film».

— Il più attore?

«Billy Costacurta, ha dentro i tempi giusti. Ambrosini invece, dal punto di vista del linguaggio, è indubbiamente il più viuulento. Abbiano pure registrato una canzone con le Vibrazioni».

— Torniamo a Donato, Tirzan e Franco. Cosa sono diventati?

«Intanto adulti, ma conservano la loro vena di follia. E soprattutto le avventure delle quali sono protagonisti riaffermano la forza della vera commedia all’italiana. Che torna insieme a loro».

— In tre episodi. Nel primo, Donato...

«Il capo ultrà del Milan, dopo vent’anni di esilio in Spagna, rientra a Milano. Storia semplice: scopre di avere un figlio con Ginevra, Anna Maria Barbera, la sua vecchia fidanzata. Il ragazzo, vent’anni, vive con la madre e il suo nuovo compagno, che lui crede essere suo padre. Donato è sconvolto dal richiamo del sangue e decide di conoscerlo. Scopre che suo figlio è un capo ultrà dell’Inter. Tremendo. Ma pur di stare con il figlio, Donato rinuncia al suo orgoglio rossonero e si finge interista... Per l’ex capo della curva milanista diventare un finto interista è come per Casanova fingersi impotente...».

— L’episodio di Tirzan?

«Il camionista juventino ha avuto un incidente ed è entrato in coma. Si sveglia quando comincia il film. Non ricorda nulla del suo passato. Soprattutto non ricorda più la Juve, la sua amatissima Giuueeenduuus. Ritrova Nunzia, Sabrina Ferilli, la bellissima moglie. Ma Nunzia nel periodo di coma si è messa con un altro uomo. Un certo Beniamino, Carlo Buccirosso, il camionista napoletano con il quale Tirzan aveva avuto l’incidente. Un brav’uomo che l’ha mantenuta durante la malattia del marito. In casa adesso sono però in tre. Il triangolo: moglie, marito e amante. Convivenza comica e difficile piena di gelosie e corna. Oltre la follia calcistica di Tirzan che rispunta con la memoria. Tirzan si ricorda di essere un malato juventino e si scatena».

— L’interista Franco?

«E’ messo male, ormai alla canna del gas. Colpa del vizio del gioco e, soprattutto, della fede interista. Ha puntato per anni sulla squadra nerazzurra e per anni ha perso. Franco è pieno di debiti. Poi il colpo di fortuna: trova dei soldi in una valigia scambiata per caso, con Nino Frassica, durante una trasferta a Zurigo. Salda così tutti i debiti. Ma i soldi della valigia sono della mafia, che lo scopre. Se non vuole finire in un pilone di cemento, Franco deve riparare il nuovo debito accettando l’incarico che i mafiosi gli assegnano come contropartita: uccidere un loro rivale. Franco non è un killer, però riuscirà ad uscire da quella drammatica situazione con una clamorosa soluzione comica».

— La parola d’ordine del film è: «Riappropriamoci del calcio, con una risata». Il calcio è molto cambiato?

«Sì, ormai è diventato un business, sono cambiate le regole, il tifo. i tifosi. Io ad esempio non riesco a capire perchè i tifosi debbano seguire la loro squadra in trasferta. Per poi sfasciare tutto come i giorni scorsi a Parma. Perchè? Se ne stiano a casa, davanti alla tv o a un maxi schermo. Io la faccio. Vedo tutte le partite che riesco. Cioè tutte. Io mi considero un intenditore di calcio...».

— Ha visto anche il suo ultimo Milan?

«Sì, purtroppo. A Roma abbiamo giocato male e perso male. Anche la settimana prima con il Parma non è stato divertente. Double face. Un tempo buono e l’altro da buttare. Non stiamo giocando bene e la Juve è ormai lontana, scappata».

— Adesso, si dice, Ancelotti punta alla coppa dei Campioni?

«Già, punti, puntate. Ma cosa vuoi puntare con quelli davanti? Quelli, sono dentro anche alla Champions. Capito? Poi la Juve è guidata dal mio amico Capello».

— Era suo il miglior Milan di sempre?

«Mah... Ci sono stati tanti grandi Milan. Io farei un mix fra quello di Sacchi e quello di Fabio. Arrigo in leggero vantaggio con Tassotti, Maldini, Baresi in difesa, Van Basten al centro e dentro Sheva. Gli altri li farei ruotare. Ma Donadoni no: lui un posto fisso lo trova in tutti i Milan della storia».

— Lei quando è diventato milanista?

«Da quando Rivera è venuto ad abitare nel mio condominio. Sono milanista cient pe cient, ma ho molti amici interisti, romanisti e juventini».

— Lei è anche amico di Massimo Moratti?

«Ci conosciamo, c’è un buon rapporto. Io sono amico della figlia, Carlotta: lavora con noi come aiuto regista».

— L’Inter potrebbe recuperare?

«Rispondo con il grido del camionista Tirzan: Giuueeenduuus!».

 

 

:lol: fenomenale

 

daje torna a facce ride :D

 

p.s. a die'...FORZA INTER :P

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ieri pomeriggio a studio aperto su italia 1 hanno intervistato la Ferilli che nel film fa la parte della moglie burina (di Tirzan mi pare).

Il cronista gli chiede una cosa del tipo: "ma insomma, cosa ne pensa di questo ruolo un po'burino, diciamo?"

e la Ferilli risponde con una roba del tipo: "Ma insomma, mi è toccato parlare un po'cuscí, in ternano"

 

cioè, i Vanzina dopo aver fatto parlare in ternano a Monica Bellucci ne "I mitici: Colpo Gobbo a Milano" (nel quale interpretava la famosa Deborah, con l'acca) la quale esordiva con frasi del tipo "ahò, ma che me stai a scippà 'r culo?", ci riporopongono la Ferilli ancora nel nostro dialetto. Ma chi czz de ternani avranno conosciuto in vita loro questi qua???

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

secondo me sti remake sono solo cagate...

rovinano dei cult solo per guadagnarci qualche spicciolo...

pure il ritorno del monnezza...

insomma

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
secondo me sti remake sono solo cagate...

rovinano dei cult solo per guadagnarci qualche spicciolo...

pure il ritorno del monnezza...

insomma

748081[/snapback]

 

 

bè almeno stavolta abatantuono è rimasto lo stesso, nel ritorno del monnezza sostituire tomas milian con amendola mi è parso quantomeno blasfemo (il film nemmeno l'ho visto).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

il primo è un mito ....che ovviamente so tutto a memoria...

 

il problema dei film rifatti è che , innanzitutto hai certe aspettative che difficilemente sono rispettate, e poi la comicità è cambiata rispetto a quella di 20 anni fa......

 

però non vedo l'ora di vederlo, come non vedrei l'ora di rivedere l'allenatore nel pallone se rifacessero il seguito...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
secondo me sti remake sono solo cagate...

rovinano dei cult solo per guadagnarci qualche spicciolo...

pure il ritorno del monnezza...

insomma

748081[/snapback]

 

 

bè almeno stavolta abatantuono è rimasto lo stesso, nel ritorno del monnezza sostituire tomas milian con amendola mi è parso quantomeno blasfemo (il film nemmeno l'ho visto).

748101[/snapback]

Li Amendola fa il figlio di Tomas milian quindi non è lo stesso personaggio...;)

Modificato da Puffetta

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.