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MORTO REGAZZONI

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Regazzoni morto in un incidente d'auto

E' successo sull'autostrada A1 tra Milano e Reggio Emilia allo svincolo con la Cisa. Il campione svizzero aveva 67 anni. Corse con la Ferrari neille stagioni '70-'72 e '74-'76. Nel 1980 fu vittima di un grave incidente negli Stati Uniti, rimanendo paralizzato alle gambe.

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Regazzoni morto in un incidente d'auto

E' successo sull'autostrada A1 tra Milano e Reggio Emilia allo svincolo con la Cisa. Il campione svizzero aveva 67 anni. Corse con la Ferrari neille stagioni '70-'72 e '74-'76. Nel 1980 fu vittima di un grave incidente negli Stati Uniti, rimanendo paralizzato alle gambe.

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che sfiga :(

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Formula 1

E' morto Clay Regazzoni

 

E' arrivata una di quelle notizie che non vorremmo mai dare. Clay Regazzoni, grande pilota di Formula 1 degli anni Settanta, è morto in un incidente stradale sull'autostrada Milano-Bologna nei pressi dello svincolo della Cisa in direzione sud. Viaggiava su una Chrysler Voyager con l'insegna 'Clay Regazzoni Swatch', la sua linea, e con lo stemma della manifestazione Coppa Città d'oro di Bergamo. Il tamponamento con un"altra autovettura e con un Tir è stato fatale allo svizzero.

 

Nato il 5 settembre 1939 a Lugano, Gian Claudio Giuseppe, per tutti "Clay" Regazzoni è stato uno dei piloti più simpatici che abbia mai calcato le piste di Formula 1, e anche uno dei più forti. Dopo una lunga trafila nelle categorie minori, nel 1970 stravinse il campionato europeo di Formula 2 al volante della Tecno e il 21 giugno dello stesso anno debuttò nella massima categoria con la Ferrari. Alla sua quinta gara, un giorno dopo il suo 31° compleanno, vinse il Gran Premio d'Italia a Monza chiudendo la sua prima stagione al terzo posto nella classifica piloti alle spalle di Jochen Rindt, deceduto proprio a Monza, e al compagno di squadra Jacky Ickx. Dopo due annate difficili a Maranello, nel 1973 passò alla BRM e lì conobbe Niki Lauda, di dieci anni più giovane di lui, che portò alla Ferrari nella stagione successiva. Il 1974 fu sicuramente la sua annata migliore: stravinse il Gran Premio di Germania sul vecchio Nurburgring e malgrado il team avesse favorito Lauda per buona parte della stagione arrivò all'ultima gara, quella negli Stati Uniti, in testa al mondiale a pari punti col pilota McLaren Emerson Fittipaldi, ma problemi agli ammortizzatori resero la sua corsa un calvario e consegnarono al brasiliano, che si classificò quarto, il titolo iridato per tre soli punti.

 

Clay, mancata l'occasione, l'anno successivo si mise a disposizione di Lauda che vinse il campionato, il ticinese si accontentò di vincere nuovamente a Monza nel giorno dell'apoteosi di Niki. Nel 1976 l'ultima soddisfazione col Cavallino a Long Beach, quindi il passaggio alla Ensign nel 1977, alla Shadow nel 1978 e quindi alla Williams nel 1979. Fu proprio Clay a dare alla scuderia di patron Frank il primo successo in Formula 1, a Silverstone, in Gran Bretagna, il 14 luglio 1979. Nel 1980 tornò alla Ensign poi, il 30 marzo di quell'anno, l'incidente di Long Beach che lo costrinse per il resto della sua vita su una sedia a rotelle. Regazzoni però, sorretto da una forza di volontà straordinaria, ha continuato a guidare macchine da corsa nonostante il suo handicap partecipando anche coi camion alla Parigi-Dakar e facendosi ineguagliabile testimonial e promotore della partecipazione dei disabili, e in particolare dei paraplegici, alle gare sportive. E' diventato anche apprezzatissima spalla tecnica nelle telecronache dei Gran Premi e ha anche scritto due libri, "E' questione di cuore" e "E la corsa continua". Le sue cifre in Formula 1, oltre ai due piazzamenti tra i primi tre nel mondiale piloti, parlano di 132 Gran Premi disputati (73 con la Ferrari), 5 vittorie, 5 pole position e 15 giri più veloci.

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