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Tomas Milian

UFFICIALE: OSHADOGAN E' SVINCOLATO

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comunque si sarebbe liberato ugualmente perché era in scadenza di contratto...

 

misera soddisfazione: se il collegio avesse deciso due settimane fa ora poteva giocare almeno il girone di ritorno da qualche parte...

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comunque si sarebbe liberato ugualmente perché era in scadenza di contratto...

 

misera soddisfazione: se il collegio avesse deciso due settimane fa ora poteva giocare almeno il girone di ritorno da qualche parte...

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dal punto di vista del calciatore forse sarà anche una misera soddisfazione....ma dal punto di vista societario questa decisione impone di non poterlo più vendere e di non poterlo più "testare" fisicamente....

per NOI è una GRANDE VITTORIA!!! ;)

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Il Rubin Kazan si fionda sullo svincolato Oshadogan

 

Il difensore Dayo Oshadogan, appena svincolatosi dalla Ternana, è già a caccia di una nuova squadra: per adesso sembra maggiormente plausibile una soluzione estera, e in prima fila ci sono i russi del Rubin Kazan, che hanno già preso contatti con il suo procuratore.

 

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MA SE QUESTI LAVORASSERO DI MENO, NON SAREBBE MEGLIO PER LA SOCIETA'?!

MENO LAVORO=MENO GIRI A VUOTO=MENO CAZZATE=MENO SOLDI IN CAUSE E STIPENDI

 

MA NON CE STA' MANCO UN RAGIONIERE A CONTROLLARLI ?!? O UNO CHE RIESCE AD APRIRE UN FOGLIO EXCEL E METTE IN COLONNA TUTTI I SEGNI MENO E FA LA SOMMATORIA ??!!

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ESCLUSIVA TMW - Oshadogan: "Contatti con diversi club esteri. Terni, società a parte, mi è rimasta nel cuore"

Interessante intervista con il difensore centrale, attualmente svincolato

16.02.2007 19.35 di Tommaso Veneri articolo letto 642 volte

Grande colpo per i microfoni di Tuttomercatoweb che, in esclusiva nazionale, hanno raccolto le dichiarazioni del forte difensore centrale Joseph Dayo Oshadogan (30), svincolatosi di recente dalla Ternana, al termine di una lunga odissea protrattasi per tutto il girone di andata. Un'interessante conversazione durante la quale si sono affrontate diverse tematiche riguardanti il passato, il presente ed il futuro del calciatore, mostratosi disponibilissimo e di buon umore per la positiva conclusione della vicenda (quanto mai paradossale) che lo ha visto protagonista.

 

Oshadogan, come sta? Qual'è il suo stato d'animo e la sua condizione atletica a seguito della decisione del Collegio Arbitrale che di fatto l'ha svincolata dalla Ternana Calcio?

"Al momento sono molto sollevato per come si è risolta l'assurda vicenda che ho vissuto in questi ultimi mesi a Terni. Un'esperienza paradossale, che non mi era mai capitata in carriera. Finalmente è stata fatta giustizia. Personalmente, comunque, confidavo molto negli organi sportivi e nei relativi provvedimenti. Dal punto di vista della condizione fisica, mi sto allenando individualmente con l'obiettivo di raggiungere una condizione atletica quanto meno accettabile. Certo, allenarsi con il resto del gruppo sarebbe senza dubbio più proficuo. Mi manca, inoltre, il ritmo partita, visto il lungo periodo nel quale sono stato costretto a restare lontano dai campi di gioco. Ora vedremo se a breve si concretizzerà qualche operazione all'estero, in modo da avere la possibilità di riprendere immediatamente l'attività agonistica. Se non si dovesse concretizzare alcuna trattativa il discorso sarà rimandato alla prossima finestra estiva di mercato".

 

Visto il suo status di svincolato si vocifera che molti club siano sulle sue tracce. Ha già avuto qualche offerta concreta o magari qualche contatto?

"Si, qualche contatto c’è stato. In particolare con qualche formazione militante in campionati esteri, dove il mercato è aperto fino a metà Marzo e dove i tornei prendono il via ora. In Italia, invece, dovrei attendere la riapertura delle liste, prevista per la prossima estate. Mi dispiacerebbe lasciare il campionato italiano, ma in carriera ho già giocato all'estero e non mi comporterebbe particolari problemi ripetere l'esperienza. Inoltre, non mi affascina l'idea di dover aspettare altri sei mesi prima di tornare a calcare i campi da gioco. La mia voglia di calcio è davvero tanta".

 

Particolari preferenze per un campionato estero piuttosto che un altro?

"Ripeto, ho già giocato all'estero in passato, due anni in Francia con il Monaco per la precisione, e quindi ho già vissuto questa esperienza. Sono un professionista e poi siamo nel 2007, è l'ultimo dei miei problemi quello di lavorare fuori dai confini nazionali. Non mi spaventa la lontananza. Siamo uomini di mondo ormai. Ribadisco che lasciare il campionato italiano, dove sono cresciuto calcisticamente e nel quale ho militato più a lungo non è affatto semplice. Alla mia età poi, ho trent’anni, si tratta di una scelta di vita e quindi voglio valutare al meglio tutte le opportunità che mi si presenteranno. Non voglio precludermi alcuna possibilità. Al momento, ho avuto contatti con il club russo del Rubin Kazan, nel quale militano diversi miei ex compagni che mi hanno riferito di un ambiente ideale per giocare al calcio. Personalmente, poi, ho anche avuto modo di vedere da vicino le strutture e la realtà calcistica russa e posso dire senza problemi che il campionato russo è all’avanguardia nonché uno dei tornei emergenti a livello internazionale. Altre possibili destinazioni potrebbero essere i campionati turco e polacco, quest’ultimo una sorta di anticamera della Bundesliga tedesca. Complessivamente, ripeto, preferirei trovare una sistemazione all'estero che mi possa permettere di tornare subito a giocare a calcio. Se in futuro poi si dovesse presentare l’occasione di tornare in Italia la valuterò attentamente".

 

Tornando al passato, non si può non affrontare il tema della tua travagliata esperienza in Umbria. Un tuo commento, complessivo, su questi mesi infernali vissuti ai margini della rosa di prima squadra.

"L'unica cosa che mi sento di dire è che una società che opera nel mondo del calcio, se ha dei progetti da sviluppare, dovrebbe attenersi quanto meno alle regole, mentre da tutta questa paradossale vicenda si evince come queste non siano state rispettate. Ognuno in casa propria è libero di progettare la propria strategia e di operare come meglio crede, ma al primo posto ritengo ci debba essere il rispetto verso la persona umana, verso l'individuo. Cosa che invece, purtroppo, è venuta meno. Questa vicenda, sia a livello sportivo ma soprattutto umano, ha toccato molto me e tutti i miei compagni che si sono trovati, e che forse si trovano ancora, nella mia stessa situazione. La scelta di relegare alcuni tesserati fuori rosa si commenta da sola. Ribadisco solamente che la giustizia sportiva ha di fatto dimostrato che qualcuno non si è attenuto alle regole e certamente costoro non siamo né io né i miei compagni, viste soprattutto le sentenze a noi favorevoli... Se la conclusione positiva della mia vicenda potesse migliorare la situazione dei miei compagni fuori rosa sarei felicissimo. Prima del valore tecnico di ogni singolo calciatore, infatti, viene il rispetto per l'uomo. Avere rispetto per il valore umano di ogni singola persona è infatti una regola di vita. Personalmente ho chiesto solamente che venissero tutelati i miei diritti, senza mai compiere azioni di ribellione. Ci tengo a sottolineare questo aspetto. Il fatto poi che siano stati relegati fuori rosa giocatori che in carriera hanno sempre militato in categorie superiori della serie C è un altro aspetto. Non ci hanno messo in condizione di dimostrare il nostro valore. Ma, ripeto, la cosa più grave è stata la mancanza di rispetto a livello umano, prima ancora che sportivo".

 

Definire il tuo rapporto con la società rossoverde teso e conflittuale è quanto meno eufemistico. Una disavventura caratterizzata anche da qualche siparietto balzato agli onori della cronaca nazionale...

"Un giorno mi sono presentato all'allenamento con indosso un completo da golfista e questo mio gesto è stato strumentalizzato e sono stato accusato di aver voluto mettere in condizioni di difficoltà la società. Se non sbaglio l'Italia è un Paese libero, nel quale ognuno è libero di vestirsi come meglio crede e come vuole. E' assurdo che sia nato un caso per un simile episodio. Il golf è stato sempre una mia passione, sin da bambino. Ho iniziato a giocare in Francia, ai tempi della mia esperienza al Monaco. Tutto qua. Non era assolutamente un gesto provocatorio nei confronti della società, ma sono stato frainteso".

 

Un messaggio da rivolgere alla società Ternana Calcio?

"Come detto in precedenza sono sollevato che questa vicenda si sia conclusa positivamente. Ormai posso considerarmi quasi a tutti gli effetti un ex giocatore della Ternana. L'unico vincolo che mi lega ancora alla società rossoverde sono gli stipendi che il club mi dovrà corrispondere fino a Giugno. Sono molto rammaricato. Avrei voluto svolgere al meglio il mio compito come ho sempre fatto in carriera, ma non mi è stata data la possibilità. Un messaggio alla Ternana? Mi sento solamente di dire ancora una volta che una società di calcio ha tutto il diritto di gestirsi come meglio crede, ma per far ciò si dovrebbe attenere a delle regole. E comunque, al di là di tutto, ognuno dovrebbe alsarzi la mattina e potersi guardare allo specchio...".

 

Un pensiero, invece, per concludere, per la piazza di Terni e per la tifoseria rossoverde che ti aveva di fatto eletto come vero e proprio idolo nella 'resistenza' contro la società?

"Ci tengo molto a ringraziare tutti i ternani per la solidarietà che mi hanno dimostrato in questi mesi difficili. Al di là del rapporto con la società, a Terni mi sono trovato benissimo. Mi auguro che vi siano risvolti positivi a partire dall'attuale campionato e che la squadra possa risollevarsi quanto prima. La città di Terni, infatti, è una piazza blasonata e merita molto di più di ciò che ha ora. Quella umbra è una piazza dove il valore umano dei tifosi conta più di tutto. Lasciare Terni è stato sicuramente doloroso, visto che l'anno scorso stavo comprando casa e avevo in mente dei progetti a lunga scadenza. Non mi aspettavo di certo che potesse finire tutto così presto e, soprattutto, in questo modo. Ringrazio ancora tutti i tifosi e i giornalisti locali per le manifestazioni d'affetto nei miei confronti, che mi hanno aiutato molto in quei mesi infernali. Spero di poter tornare ad assistere ad una partita della Ternana con lo stadio 'Liberati' pieno come un tempo. I giocatori passano, la passione dei tifosi per i propri colori resta. Colpisce e mi addolora molto vedere lo stadio praticamente deserto, ben sapendo che Terni è stata sempre una piazza molto calda, calcisticamente parlando. Proprio in questi giorni, inoltre, abbiamo potuto notare, anche a livello nazionale, come sia brutto il calcio senza tifosi, certamente per motivi ben più gravi e assolutamente per nulla paragonabili alle vicende della Ternana. Tornando al discorso precedente, ho avuto modo lo scorso anno di vedere il dvd inerente la storia del club rossoverde, dagli albori al recente passato. Immagini che, rivedendole, stridono fortemente con l’attuale situazione in casa umbra. Avrei voluto regalare molte soddisfazioni al pubblico ternano, ma non mi è stata data la possibilità. Mi sono molto affezionato a Terni come città, molto simile agli ambieni in cui sono cresciuto ed in cui ho vissuto. Lo considero come un posto familiare. Mi rammarica molto sia finita così. Terni mi ha dato tanto negli ultimi sette mesi, mi sono sentito a casa. E' una piazza che mi è rimasta nel cuore. Nulla esclude che in futuro ci si possa incontrare nuovamente...".

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Un pensiero, invece, per concludere, per la piazza di Terni e per la tifoseria rossoverde che ti aveva di fatto eletto come vero e proprio idolo nella 'resistenza' contro la società?

"Ci tengo molto a ringraziare tutti i ternani per la solidarietà che mi hanno dimostrato in questi mesi difficili. Al di là del rapporto con la società, a Terni mi sono trovato benissimo. Mi auguro che vi siano risvolti positivi a partire dall'attuale campionato e che la squadra possa risollevarsi quanto prima. La città di Terni, infatti, è una piazza blasonata e merita molto di più di ciò che ha ora. Quella umbra è una piazza dove il valore umano dei tifosi conta più di tutto. Lasciare Terni è stato sicuramente doloroso, visto che l'anno scorso stavo comprando casa e avevo in mente dei progetti a lunga scadenza. Non mi aspettavo di certo che potesse finire tutto così presto e, soprattutto, in questo modo. Ringrazio ancora tutti i tifosi e i giornalisti locali per le manifestazioni d'affetto nei miei confronti, che mi hanno aiutato molto in quei mesi infernali. Spero di poter tornare ad assistere ad una partita della Ternana con lo stadio 'Liberati' pieno come un tempo. I giocatori passano, la passione dei tifosi per i propri colori resta. Colpisce e mi addolora molto vedere lo stadio praticamente deserto, ben sapendo che Terni è stata sempre una piazza molto calda, calcisticamente parlando. Proprio in questi giorni, inoltre, abbiamo potuto notare, anche a livello nazionale, come sia brutto il calcio senza tifosi, certamente per motivi ben più gravi e assolutamente per nulla paragonabili alle vicende della Ternana. Tornando al discorso precedente, ho avuto modo lo scorso anno di vedere il dvd inerente la storia del club rossoverde, dagli albori al recente passato. Immagini che, rivedendole, stridono fortemente con l’attuale situazione in casa umbra. Avrei voluto regalare molte soddisfazioni al pubblico ternano, ma non mi è stata data la possibilità. Mi sono molto affezionato a Terni come città, molto simile agli ambieni in cui sono cresciuto ed in cui ho vissuto. Lo considero come un posto familiare. Mi rammarica molto sia finita così. Terni mi ha dato tanto negli ultimi sette mesi, mi sono sentito a casa. E' una piazza che mi è rimasta nel cuore. Nulla esclude che in futuro ci si possa incontrare nuovamente...".

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A pensare che avevamo a disposizione giocatori come oshadogan che erano ottimi anche per la B, e invece facciamo giocare taccola e trinchera, me sale un astio...

Penso che dobbiamo ringraziare oshadogan, primo per le sue prestazioni da giocatore, secondo perchè ha pijato per culo li marchiciani come non mai, e terzo perchè j'ha pure staccato un bel pò de sordi. Spero che un giorno la strada della Ternana (senza magnaolive ovviamente) e di Dayo tornino a incrociarsi.

In bocca al lupo golfista! :lol:

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grandissimo dayo :clap::clap::clap:

 

vorrei esprimere un sincero ringraziamento a dayo x le sue parole di affetto nei confronti di terni e dei tifosi rossoverdi

 

in bocca al lupo x il proseguio della carriera :)

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Oshadogan da mari: "visto che siamo a febbraio forse do una festa di laurea pure io..."

 

ahahahahahaha! Sempre più miticooooooooooooooooooo

 

:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

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spettacolare :D

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Oshadogan da mari: "visto che siamo a febbraio forse do una festa di laurea pure io..."

 

ahahahahahaha! Sempre più miticooooooooooooooooooo

 

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non riesco a capire la battuta di dayo B-)

 

non so xchè ma il mio pensiero va a fish :lol::lol::lol:

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Ha detto che in questo periodo ha letto molte cose sul forum e che vuole ringraziare tutti i tifosi che gli sono stati vicini :)

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:clap4: :clap4: :clap4:

 

RESISTENZA DAYO "SANDOKAN" "OSHADOGATTO" OSHADOGAN!

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