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Club minacciato,costretto a parità

E' successo nella Promozione campana

 

Minacciati ed intimiditi durante una partita e costretti al pareggio: è accaduto in Campania, nella gara tra i padroni di casa del Villa Literno e il Barano valevole per il campionato di Promozione. Sul 4-1 a proprio favore, gli ospiti sono stati "avvicinati" nello spogliatoio da quattro individui alla fine del primo tempo, che hanno rivolto ai giocatori frasi di avvertimento. La gara si è poi conclusa sul 4-4.

 

 

 

"Dobbiamo temere solo noi stessi", dichiarò Lillino Abbandonato alla vigilia dell’incontro. Ma il tecnico del Barano non aveva fatto i conti con qualche individuo di Villa Literno. Questi personaggi alla fine sono riusciti nel loro intento, rendendo meno problematica la rimonta dei padroni di casa. Il Barano non era più lo stesso del primo tempo, quando stava vincendo agevolmente la partita. "Quello che ho visto oggi è la sintesi di anni e anni di angherie subite sui campi della Campania - ha detto il presidente della società Beniamino Mennella - spero solo che non sia dato l’ennesimo colpo di spugna, perché questo non è calcio. Fosse successo qualcosa all’andata, avrei potuto capire". E pensare che la partita era stata anticipata al sabato per consentire la disputa di un torneo di calcio contro la camorra, dal titolo "In campo alla vigilia di Carnevale per ricordare Giuseppe Rovescio".

 

Il primo tempo si era concluso sul 4-1 poi nell'intervallo i personaggi sopra indicati si portavano nello spogliatoio colpendo il tecnico con un pugno e minacciando il resto della squadra. In un clima surreale i padroni di casa andavano a segno in tre occasioni per un 4-4 'obbligato'. Solo verso il 25' della ripresa è intervenuta la polizia nel tentativo di calmare gli animi. A tutto ciò si aggiungono gli insulti ricevuti ancor prima di scendere in campo, le accuse di aver fatto pagare gli spettatori al seguito del Villa Literno, gli avvertimenti di una persona che intimava i tesserati a "lasciare" i tre punti, entrando "negli spogliatoi senza fiatare" e dicendo ai giocatori di "non fare il riscaldamento". L'incubo si è concluso soltanto in tarda serata.

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E' successo nella Promozione campana

 

Minacciati ed intimiditi durante una partita e costretti al pareggio: è accaduto in Campania, nella gara tra i padroni di casa del Villa Literno e il Barano valevole per il campionato di Promozione. Sul 4-1 a proprio favore, gli ospiti sono stati "avvicinati" nello spogliatoio da quattro individui alla fine del primo tempo, che hanno rivolto ai giocatori frasi di avvertimento. La gara si è poi conclusa sul 4-4.

 

 

 

"Dobbiamo temere solo noi stessi", dichiarò Lillino Abbandonato alla vigilia dell’incontro. Ma il tecnico del Barano non aveva fatto i conti con qualche individuo di Villa Literno. Questi personaggi alla fine sono riusciti nel loro intento, rendendo meno problematica la rimonta dei padroni di casa. Il Barano non era più lo stesso del primo tempo, quando stava vincendo agevolmente la partita. "Quello che ho visto oggi è la sintesi di anni e anni di angherie subite sui campi della Campania - ha detto il presidente della società Beniamino Mennella - spero solo che non sia dato l’ennesimo colpo di spugna, perché questo non è calcio. Fosse successo qualcosa all’andata, avrei potuto capire". E pensare che la partita era stata anticipata al sabato per consentire la disputa di un torneo di calcio contro la camorra, dal titolo "In campo alla vigilia di Carnevale per ricordare Giuseppe Rovescio".

 

Il primo tempo si era concluso sul 4-1 poi nell'intervallo i personaggi sopra indicati si portavano nello spogliatoio colpendo il tecnico con un pugno e minacciando il resto della squadra. In un clima surreale i padroni di casa andavano a segno in tre occasioni per un 4-4 'obbligato'. Solo verso il 25' della ripresa è intervenuta la polizia nel tentativo di calmare gli animi. A tutto ciò si aggiungono gli insulti ricevuti ancor prima di scendere in campo, le accuse di aver fatto pagare gli spettatori al seguito del Villa Literno, gli avvertimenti di una persona che intimava i tesserati a "lasciare" i tre punti, entrando "negli spogliatoi senza fiatare" e dicendo ai giocatori di "non fare il riscaldamento". L'incubo si è concluso soltanto in tarda serata.

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secondo me questo dice tutto

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