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TROVATO NELLE CARNI DI UNA BALENA UN ARPIONE DEL 1800

 

WASHINGTON - Una balena di almeno 116-130 anni di età è stata trovata sulle coste dell' Alaska. L' animale - che era agonizzante ed è stato ucciso - aveva conficcato nelle carni un frammento di un arpione abitualmente usato dai cacciatori di balene alla fine del 1800. I biologi marini che l'hanno esaminata ritengono "senza ombra di dubbio" che la balena sia stata ferita intorno al 1890, e la prova più diretta è proprio quel tipo di arpione, che entrò in commercio tra i cacciatori di balene nel 1877. Quell' arpione, che era conficcato nel collo dell'animale, é la prova tangibile che la balena era contemporanea di Herman Melville, morto nel 1891. Era dunque "senza ombra di dubbio" una contemporanea anche di Moby Dick.

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ANSA

 

2008-07-26 15:23

 

BALENA GROENLANDIA, ESEMPLARE DI 140 ANNI

(di Chiara Spegni)

 

ROMA - Aveva 140 anni un esemplare di balena della Groenlandia cacciata e uccisa l'anno scorso dalla comunità eschimese degli Inuit di Barrow, in Alaska. "Era nata verosimilmente durante la guerra di secessione, sopravvissuta alle cacce sfrenate di fine secolo e a due guerre mondiali", spiega Fabrizio Borsani, biologo esperto di bioacustica. Insomma, si sapeva che questi animali possono raggiungere gli 80 anni, ma nessuno immaginava potessero vivere addirittura a cavallo di tre secoli. A svelare la veneranda età di questo gigante del mare, un maschio di circa 15 metri, è stato un proiettile, nascosto nella scapola destra dell'animale. Una sorta di analisi balistica che sembra arrivare direttamente da una puntata della famosa serie televisiva 'Crime scene investigation', questa volta applicata ad un frammento metallico di lancia esplosiva.

 

"E' quanto racconta in un articolo comparso sulla rivista 'Polar biology' il biologo statunitense Craig George, che da anni lavora nella comunità eschimese locale - afferma Borsani - e si tratta non solo di una scoperta sulla longevità di questi animali, ma anche sulle loro rotte: significa che per 140 anni questa balena si è mossa seguendo sempre la stessa strada". Craig infatti, dopo vari confronti con reperti museali, ha scoperto che il frammento dell'arma rinvenuto all'interno della balena portava la firma del suo autore: Ebenezer Pierce, che durante la guerra di secessione aveva brevettato questo tipo di punta esplosiva. Il che ha consentito di risalire alla data di produzione, fra il 1879 e il 1885, anno in cui era stata modernizzata la lancia esplosiva.

 

"Gli attrezzi da caccia della baleneria dell'epoca venivano costantemente aggiornati e migliorati - aggiunge Borsani - e non solo è impensabile che in un Paese di cacciatori abbiano tenuto da parte le munizioni, ma anche che si sia trovato successivamente lo strumento adatto per usare questo tipo di 'proiettile'. D'altronde, già nel 1980 era stato rinvenuto un esemplare di balena della Groenlandia, che secondo l'analisi chimica del cristallino dell'occhio aveva dimostrato di aver superato i 100 anni di età. Quindi il conto torna". Intanto i cacciatori eschimesi sono alle prese con gli effetti del riscaldamento del Pianeta, che minaccia le loro risorse di cibo. Il ghiaccio che si ritira ha portato alla luce buche del terreno che contengono riserve di grasso di balena 'millenarie', il cosiddetto 'maktak', l'unica fonte di vitamina naturale nell'Artico. "Le riserve sono state recentemente datate tra i 3mila e i 5mila anni fa - spiega l'esperto - Eliminate anche quelle, il problema adesso è che con lo scioglimento del permafrost la comunità di eschimesi, che ha una quota di caccia assegnata di 4 esemplari di balena l'anno, principale fonte di cibo, non riesce più a catturarne a sufficienza. Le balene migrano sempre più lontano dalla costa, che si sta ritirando, diventando irraggiungibili per gli eschimesi e per le loro fragili imbarcazioni fatte di ossa e pelli di foca". Quindi, a dispetto delle balene che riescono a oltrepassare un secolo di età, oggi chi rischia la sopravvivenza è la comunità degli Inuit di Barrow, a causa dei mutamenti del clima.

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