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non sapevo dove metterli, ma qui ci stanno da dio :lol:

 

Gli Atroci - I guerrieri del metallo (part 1)

 

 

Gli Atroci - I dieci metallamenti

 

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...... :lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol: ....

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Steve Lee, cantante dei Gotthard è morto Martedì 5 ottobre all'età di 47 anni in un incidente stradale negli Stati Uniti. Lee si trovava a bordo della sua moto sulla Interstate 15 con altri motociclisti quando si sarebbe fermato nei pressi di Mesquite per indossare una tuta impermeabile. A quel punto un mezzo pesante lo avrebbe travolto.

 

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:(:(:(

Modificato da Magnus Rosèn

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Darkly, Darkly, Venus Aversa

Cradle of Filth

2010, Peaceville Records

Gothic

 

 

Il contratto con la Peaceville Records è stato visto, da molti fan dei Cradle of Filth, come l'intenzione di ritornare a un sound meno commerciale e più ricercato. Di certo "Goodspeed On the Devil's Thunder" è stato un buon viatico in questa direzione, rispolverando dei vampiri inglesi che non si sentivano da diversi anni. La diffusione di alcuni brani in anteprima (che non si son potuti giudicare appieno perchè disponibili solo per poco tempo) e, soprattutto, del video di "Forgive Me Father (I Have Sinned)" (questo, invece, rimasto pure troppo a disposizione) ha, però, decisamente raffreddato le aspettative dei fan. Ecco giunto il momento di fare, finalmente, un po' di chiarezza su questo nuovo "Darkly, Darkly, Venus Aversa".

 

Fin dalla copertina (evocativa, ma non eccezionale, che mi ricorda per stile una Natalie Shau non in pienissima forma), è chiaro il tema di questo nuovo disco. Dopo il concept su Gilles De Rays, luogotenente di Giovanna d'Arco e demonologo, considerato da molti uno dei primi serial-killer della storia, questa volta tocca a Lilith.

A seconda della tradizione o della cultura a cui si fa riferimento, Lilith incarna, di volta in volta, ruoli differenti. Secondo alcuni scritti della cabala ebraica fu la prima sposa di Adamo. Creata da Dio dal nulla, quindi uguale all'uomo, decise di non sottomettersi al maschio. Per questo motivo venne scacciata e, da una costola di Adamo, venne creata Eva, per cui a lui inferiore (seguendo questa idea Lilith è anche divenuta, in alcuni casi, simbolo del femminismo). Secondo altre credenze Lilith è una succube o un demone vampiro in forma femminile (con ali di libellula e piedi di rapace) con una predilezione per i bambini appena nati, che giustificava le frequenti morti nella culla dei primi giorni di vita (e anche all'origine del mito della Lamia greca).

Un concept interessante, quindi, ricco di riferimenti storico-culturali, che i Cradle of Filth narrano grazie a una storia che si snoda attraverso i secoli, come già era avvenuto ai tempi di "Damnation and a Day".

 

Sotto il profilo musicale l'album era stato presentato, dallo stesso Dani Filth, con queste parole: "senza dubbio il disco più veloce e brutale che abbiamo composto da molto tempo". Di certo "Forgive Me Father (I Have Sinned)" sembrerebbe smentire in maniera categorica queste parole con una canzonetta easy-listening, un coretto orecchiabile come ritornello e chitarre decisamente poco incisive. Un brano più adatto alla parentesi commercial-pop di "Nymphetamine" e "Thornography" che al nuovo corso che sembrava volessero intraprendere. Per fortuna di tratta di un caso isolato (così isolato da apparire, per songwriting o anche solo suono degli strumenti, quasi appartenente a un altro CD) e del punto più basso di un album che, per il resto, si mantiene su livelli differenti.

"Darkly, Darkly, Venus Aversa" non è un capolavoro, ma mantiene abbastanza fede alle parole con cui è stato presentato da Dani Filth, il che è già qualcosa. Dopo una breve introduzione recitata da una voce femminile profonda e impostata (che si presenta come Lilith, la protagonista del concept), accompagnata da un sottofondo di clavicembali e di atmosfere horror, si scatenano chitarre, basso, batteria e tastiere. L'effetto è quello di una vera e propria esplosione di musica, un attacco sonoro che, da parte dei Cradle of Filth, non sentivamo da diverso tempo. "The Cult of Venus Aversa" si presenta subito come un buon brano, aggressivo e orecchiabile, veloce, violento, con la caratteristica di un occhio alla melodia come nella migliore tradizione del gruppo inglese e con un paio di intermezzi quasi ambient, narrati, quasi immancabili nei pezzi migliori dei Cradle of Filth.

La ricetta è, ormai, conosciuta. Accelerazioni black, accenni al thrash nel riffing, tastiere orchestrali che tessono melodie dai chiari riferimenti alle colonne sonore dei film horror (in questo un plauso alla scelta della nuova tastierista, che non fa per nulla rimpiangere il passato), la voce di Dani che alterna il suo caratteristico scream (ormai sempre più limitato) a passaggi più bassi e a tratti quasi sussurrati, oltre alla voce femminile, sempre profonda e sensuale, il più delle volte solo parlata e non cantata.

L'inizio è dei migliori e il proseguo sembra mantenersi sulle stesse coordinate. Le canzoni si susseguono in maniera convincente, coinvolgendo l'ascoltatore grazie alla ricetta già messa in luce per la prima traccia. Proprio la struttura delle canzoni non differisce poi molto, rimanendo fedele a un songwriting ormai consolidato in anni e anni di esperienza. Se da una parte è un vantaggio, presentando certamente dei pezzi di buona qualità e senza squilibri evidenti o una spiccata mancanza di ispirazione, dall'altra manca un po' quella tendenza di Dani e soci a stupire. Nessuna suite di dieci e passa minuti, nessun intermezzo esclusivamente atmosferico (solo qualche breve passaggio all'interno delle canzoni), o il tentativo di fare qualcosa di completamente nuovo come agli inizi di carriera.

Tutt'altro che un male se gli esperimenti rispondono ai nomi di "Forgive Me Father (I Have Sinned)", o vanno nella direzione di "Nymphetamine" e "Thornography", ma la sensazione è comunque di un compito eseguito leggermente al di sotto delle proprie potenzialità. In questo panorama, quindi, non meraviglia che spicchino proprio le canzoni dalla durata più lunga: "The Cult of Venus Aversa" e "Beyond Eleventh Hour", guarda caso piazzate in apertura e chiusura del disco, come le tracce che sembrano rischiare (e di conseguenza dicono) qualcosa in più.

 

"Darkly, Darkly, Venus Aversa", decimo studio album dei Cradle of Filth, sembra presentarsi davvero, così come era stato presentato, come un ritorno dei vampiri inglese a ciò che erano fino a qualche anno fa. Il percorso iniziato con "Godspeed On the Devil's Thunder" prosegue, con questo nuovo tassello della discografia, verso il riappropriarsi di un angolino di tutto rispetto nel genere estremo. Non siamo ancora al livello di certi capolavori del passato, per quello sarebbe stato necessario fondere insieme questo e il CD precedente, ma la strada sembra quella giusta. Una gradita conferma, quindi, per alcuni fan e un buon ascolto per tutti gli altri, certi che un capolavoro sia ancora possibile e che, dati questi presupposti, possa non essere troppo lontano, se lo si volesse.

 

Tracklist:

01 The Cult of Venus Aversa

02 One Foul Step from the Abyss

03 The Nun with the Astral Habit

04 Retreat of the Sacred Heart

05 The Persecution Song

06 Deceiving Eyes

07 Lilith Immaculate

08 The Spawn of Love and War

09 Harlot on a Pedestal

10 Forgive Me Father (I Have Sinned)

11 Beyond Eleventh Hour

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7 Sinners

Helloween

2010, Sony Music

 

Generalmente considerati come i padri fondatori del power metal più spensierato e scanzonato – o “happy metal” che dir si voglia –, gli Helloween sono (quasi) sempre riusciti, nel corso di una carriera che ha ormai superato i venticinque anni di attività, a soddisfare a dovere l'insaziabile appetito dei propri fan, superando indenni i frequenti sconvolgimenti a livello di line-up, e rinnovando continuamente il proprio sound: dall'eponimo EP di debutto fino all'oscuro The Dark Ride – passando attraverso il controverso (e ancora oggi troppo contestato) Chameleon e i due Keeper Of The Seven Keys –, le zucche di Amburgo hanno infatti dato origine ad una serie di dischi di altissimo livello, al punto da venire proiettate nell'olimpo del metal melodico internazionale, e da divenire in breve tempo un vero e proprio termine di paragone per le band emergenti. Una vena compositiva che si è tuttavia appannata con la produzione più recente del gruppo: lo scialbo Rabbit Don't Come Easy (2003) e il prolisso Keeper Of The Seven Keys: The Legacy (2005) ci hanno infatti riconsegnato una band piuttosto altalenante a livello di songwriting e complessivamente poco convincente, assai lontana dagli alti standard qualitativi ai quali ci aveva abituato in passato. L'ennesima svolta è però arrivata in concomitanza dell'ultimo full length Gambling With The Devil (2007), un disco che, lungi dall'essere un capolavoro, mostrava comunque dei decisi segnali di ripresa. E' quindi un gruppo in un discreto stato di salute quello che da alla luce questo 7 Sinners, tredicesimo studio album pubblicato dagli Helloween, dato alle stampe il 31 ottobre 2010 (e quando sennò!?) tramite Sony Music.

 

Da un punto di vista prettamente stilistico, questo 7 Sinners presenta un sound complessivamente più duro e roccioso (specialmente sotto il profilo ritmico) rispetto al predecessore Gambling With The Devil, per un disco che ha nella compattezza delle composizioni il proprio principale punto di forza, ma che, allo stesso tempo, non trascura certo le classiche melodie allegrotte e orecchiabili che hanno da sempre caratterizzato la produzione delle zucche di Amburgo. Niente di nuovo invece per ciò che concerne la line-up, ormai assolutamente stabile dai tempi di Keeper Of The Seven Keys: The Legacy: confermatissima la coppia di chitarristi composta da Michael Weikath e Sascha Gerstner (ex Freedom Call), entrambi estremamente efficaci sia in fase di riffing che nell'esecuzione degli assoli. Molto buono inoltre il lavoro svolto da Andi Deris (ex Pink Cream 69) al microfono, cantante assai versatile, sensibilmente migliorato con lo scorrere del tempo, mentre invece la sezione ritmica, formata rispettivamente da Markus Grosskopf al basso e Dani Löble (Rawhead Rexx) dietro le pelli, si rende protagonista di una prova solida e assolutamente valida nel sorreggere a dovere le composizioni.

 

Tredici sono le tracce che compongono questo 7 Sinners, per un minutaggio complessivo che si attesta intorno all'ora di durata. Un lavoro che ci offre una manciata di brani di ottima fattura, abbastanza eterogenei a livello di sonorità, fortemente d'impatto e ampiamente godibili. Ad aprire le danze tocca alla potente Where The Sinners Go, mid-tempo decisamente compatto che si dipana tra riffoni rocciosi e ritmiche martellanti: un pezzo certamente non immediato, considerata anche l'assenza di melodie orecchiabili, ma che nel complesso può sicuramente considerarsi riuscito. Piuttosto gradevole anche Are You Metal?, canzone scelta come singolo apripista che ha dalla sua delle atmosfere piacevolmente vivaci e un refrain che, seppur un po' troppo scontato e ripetitivo, è destinato a stamparsi nella mente dell'ascoltatore nel giro di davvero poco tempo. La vera gemma del disco risponde però al nome di Who is Mr. Madman?, sorta di seguito della ben nota Perfect Gentleman (“Sixteen years have passed since he, one perfect of his kind, the Casanova of his time, crowned himself to conquer the land in craving for lust“ recita infatti l'introduzione, interpretata da Bill Byford dei Saxon), della quale ne riprende il tema principale: il pezzo, abbastanza simile a livello di strutture a Mr. Torture, si segnala per una serie di melodie di altissimo livello, che sfociano in un ritornello davvero irresistibile. All'allegria e alla spensieratezza delle successive Raise The Noise (che si fa notare soprattutto per un tanto anomalo quanto azzeccato assolo di flauto) e World Of Fantasy – due veri e propri pilastri di questa uscita, a detta di chi scrive –, fa da contraltare la pesantezza della tellurica Long Live The King, traccia ampiamente sottotono (la prima incontrata finora nel corso della tracklist) che non riesce, purtroppo, a lasciare il segno in alcun modo. Con la seguente The Smile Of The Sun, lento complessivamente ben congegnato, ci si sposta invece verso sonorità più ariose e sognanti, salvo poi tornare a spingere prepotentemente sull'acceleratore con l'energica e dirompente You Stupid Mankind. Discretamente riuscita anche If A Mountain Could Talk, canzone piuttosto trascinante e caratterizzata da alcuni spunti compositivi estremamente interessanti, che però si perde un po' nel finale, risultando in questo modo leggermente prolissa e dispersiva, mentre invece la vivace My Sacrifice, pezzo a metà strada tra Freedom Call, Stratovarius e Gamma Ray, si rivela senza alcun dubbio uno degli episodi più banali del disco, anche a causa di un refrain un po' troppo zuccheroso e stucchevole. Rimane l'amaro in bocca per la conclusiva Far In The Future, un brano decisamente articolato, pieno di idee valide sotto il profilo compositivo, ma privo della necessaria organicità: la canzone manca infatti di coesione, perdendosi continuamente tra passaggi un po' troppo slegati tra di loro, e non riuscendo mai a decollare a dovere.

 

Insomma, che altro aggiungere? Questo 7 Sinners si rivela essere un disco piuttosto piacevole da ascoltare, impeccabile per ciò che concerne il profilo prettamente esecutivo, e sorretto inoltre da una produzione (affidata ancora una volta al solito Charlie Bauerfeind) ottimale sotto ogni punto di vista. Un album abbastanza eterogeneo quanto a sonorità, decisamente compatto, e che propone una manciata di brani assolutamente godibili. Certo, ancora non siamo ai livelli toccati anni fa da lavori del calibro dei due Keeper Of The Seven Keys, di Better Than Raw oppure di The Dark Ride, ma ciò non toglie che quest'ultima fatica targata Helloween risulti comunque ampiamente convincente e decisamente interessante. Bentornati!

 

 

Tracklist:

01. Where The Sinners Go

02. Are You Metal?

03. Who is Mr. Madman?

04. Raise The Noise

05. World Of Fantasy

06. Long Live The King

07. The Smile Of The Sun

08. You Stupid Mankind

09. If A Mountain Could Talk

10. The Sage, The Fool, The Sinner

11. My Sacrifice

12. Not Yet Today

13. Far In The Future

 

Line Up:

Andi Deris – Vocals

Michael Weikath – Guitars

Dani Löble – Drums

Sascha Gerstner – Guitars

Markus Grosskopf – Bass

 

fonte truemetal.it

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La band britannica Cradle of Filth è entrata nuovamente in studio per portare a termine le registrazioni di un album orchestrale che s'intitolerà "Midnight In The Labyrinth". Lo rende noto il cantante Dani Filth. I brani saranno estratti dai primi quattro album della carriera "Vempire Or Dark Faerytales In Phallustein", "The Principle Of Evil Made Flesh", "Dusk... And Her Embrace" e "Cruelty And The Beast" e riarrangiati con l'aiuto di una orchestra.

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Comunicato stampa:

 

Al rinomato bill di GODS OF METAL 2011 si aggiungono EPICA, la formazione symphonic metal guidata dalla affascinante Simone Simons che in Italia ha una folta schiera di appassionatissimi. Tutte le volte che EPICA hanno toccato il nostro paese hanno registrato il "tutto esaurito"! È un piacere quindi averli sul palco di GODS OF METAL 2011...bentornati!

 

Di seguito i dettagli del festival:

 

GODS OF METAL 2011 con:

 

JUDAS PRIEST (tour d’addio, unica ed ultima data italiana!)+ WHITESNAKE

+ MR.BIG

+ CRADLE OF FILTH

+ EPICA

+ more to come!

 

22.06 MILANO - arena fiera milano (rho)

 

Prezzo del biglietto: 60 euro + diritti di prevendita

 

 

CHE VORDÌ?

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Al rinomato bill di GODS OF METAL 2011 si aggiungono EPICA, la formazione symphonic metal guidata dalla affascinante Simone Simons che in Italia ha una folta schiera di appassionatissimi. Tutte le volte che EPICA hanno toccato il nostro paese hanno registrato il "tutto esaurito"! È un piacere quindi averli sul palco di GODS OF METAL 2011...bentornati!

 

Di seguito i dettagli del festival:

 

GODS OF METAL 2011 con:

 

JUDAS PRIEST (tour d’addio, unica ed ultima data italiana!)+ WHITESNAKE

+ MR.BIG

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+ EPICA

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22.06 MILANO - arena fiera milano (rho)

 

Prezzo del biglietto: 60 euro + diritti di prevendita

 

 

CHE VORDÌ?

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Che chiudono quì una carriera straordinaria. :(:(

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I Symphony X hanno scelto "Iconoclast" come titolo del nuovo album, previsto in uscita entro la fine dell'anno tramite la Nuclear Blast Records.

In merito alle lavorazioni dell'album, il cantante Russell Allen ha aggiunto: "...il disco è praticamente finito, siamo alla fase di post-produzione. A questo punto, dopo gli ultimi ritocchi e il mastering, saremo pronti alla pubblicazione che avverrà, io credo, entro il primo trimestre del 2011. L'album può essere visto come un concept, anche se non raccontiamo una storia "lineare", nel quale parliamo della tecnologia e nel come la società umana l'abbia posta al vertice della propria vita. Questo è il tema che trattiamo nell'album anche se i brani non solo legati direttamente l'uno all'altro in una sorta di narrazione ben definita."

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Comunicato stampa:

 

Al rinomato bill di GODS OF METAL 2011 si aggiungono EPICA, la formazione symphonic metal guidata dalla affascinante Simone Simons che in Italia ha una folta schiera di appassionatissimi. Tutte le volte che EPICA hanno toccato il nostro paese hanno registrato il "tutto esaurito"! È un piacere quindi averli sul palco di GODS OF METAL 2011...bentornati!

 

Di seguito i dettagli del festival:

 

GODS OF METAL 2011 con:

 

JUDAS PRIEST (tour d’addio, unica ed ultima data italiana!)+ WHITESNAKE

+ MR.BIG

+ CRADLE OF FILTH

+ EPICA

+ more to come!

 

22.06 MILANO - arena fiera milano (rho)

 

Prezzo del biglietto: 60 euro + diritti di prevendita

 

 

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Che chiudono quì una carriera straordinaria. :(:(

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Secondo gli ultimi aggiornamenti del sito ufficiale dei Judas Priest, la leggendaria heavy metal band inglese è attualmente impegnata a comporre del nuovo materiale. Il breve e sintetico aggiornamento aggiunge: "Tutto sta procedendo molto bene".

 

Un comunicato separato, pubblicato sul sito ufficiale del chitarrista Glenn Tipton, recita:" Come molti di voi sapranno, i Priest hanno annunciato un tour di addio, che avrà inizio questa estate. Siamo tutti entusiasti riguardo a questo tour e fissiamo continue riunioni per occuparci della performance on stage, ma soprattutto della set list. Abbiamo intenzione di includere dei classici che non avevamo suonato in precedenza e sicuramente pezzi storici che ciascuno di voi vorrà sentire. Perché nessuno di voi si preoccupi, questo non implica la fine della band. Infatti siamo al lavoro su dei nuovi brani, ma la nostra intenzione è che questo rappresenti l'ultimo grande tour mondiale della band."

 

Ulteriori dettagli verranno annunciati molto presto. Ulteriori informazioni su www.judaspriest.com

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JUDAS PRIEST, MOTÖRHEAD e SAXON si esibiranno in Spagna il prossimo luglio in ben quattro occasioni:

 

 

 

Epitaph Tour 2011:

 

29.07.2011 ES SEVILLA - Feria de Muestras

 

30.07.2011 ES MADRID - La Cubierta

 

31.07.2011 ES BILBAO - BEC

 

02.08.2011 ES BARCELONA - Olimpic Badalona

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Grande novità per GODS OF METAL 2011! E' con molto piacere che comunichiamo la presenza al festival di EUROPE! La band svedese guidata da Joey Tempest si esibirà il 22 giugno sul palco del grande evento estivo che quest'anno giunge alla sua quindicesima edizione.

 

Ricordiamo che gli headliner di GODS OF METAL 2011 saranno JUDAS PRIEST col loro "tour d’addio", sarà infatti l'unica e ultima occasione che avremo di vedere Rob Halford & co.

 

 

GODS OF METAL 2011

 

22.06 MILANO

Arena Fiera Milano (Rho)

 

JUDAS PRIEST

(tour d’addio!)

Whitesnake

Mr. Big

Europe

Cradle Of Filth

Epica

Duff McKagan’s Loaded

Cavalera Conspiracy

+ altre bands in arrivo!!!

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Grande novità per GODS OF METAL 2011! E' con molto piacere che comunichiamo la presenza al festival di EUROPE! La band svedese guidata da Joey Tempest si esibirà il 22 giugno sul palco del grande evento estivo che quest'anno giunge alla sua quindicesima edizione.

 

Ricordiamo che gli headliner di GODS OF METAL 2011 saranno JUDAS PRIEST col loro "tour d’addio", sarà infatti l'unica e ultima occasione che avremo di vedere Rob Halford & co.

 

 

GODS OF METAL 2011

 

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Arena Fiera Milano (Rho)

 

JUDAS PRIEST

(tour d’addio!)

Whitesnake

Mr. Big

Europe

Cradle Of Filth

Epica

Duff McKagan’s Loaded

Cavalera Conspiracy

+ altre bands in arrivo!!!

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credo che davvero siamo alla frutta... se i cradle suonano prima degli europe... il good non è + degno de sto nome

 

e che cazzo :angry:

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Secondo quanto dichiarato dal precedente chitarrista dei Manowar Ross "The Boss" Friedman sul profilo Facebook, l'ex batterista dei Manowar Scott Columbus si è spento lunedì 4 aprile all'età di 54 anni. La dichiarazione è supportata dalla fidanzata di Scott, sua compagna da quattro anni, che scrive sul profilo ufficiale del batterista: "Per chi non lo sapesse ancora, sono stata la compagna di Scott per quasi quattro anni... e non riesco a trovare le parole per dirlo, ma è morto oggi... vi prego di mandare i vostri pensieri e le vostre preghiere. Non posso credere se ne sia andato, è stato il grande amore della mia vita." (truemetal.it)

 

...o cazzo! me dispiace un casino! grande batterista! r.i.p.

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cazzo, l'ho saputo solo ora, ed è successo il 9 di luglio:

 

Michael "Würzel" Burston, ex chitarrista dei britannici Motörhead è morto ieri 9 luglio all'età di 61 anni. La notizia è stata data ieri dal profilo Facebook del roadie di Lemmy. Burston ha contribuito, tra gli altri, ad album storici come No Remorse, Orgasmatron e March ör Die.

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me farà bene senti i Burzum de prima mattina?

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Non c è musica più appropriata per il risveglio direi :wub:

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devo dire che è andata bene.... sono scivolato piano piano verso i Cruachan... e devo dire che adesso ho voglia di Sirenia...... sarà strano?

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me farà bene senti i Burzum de prima mattina?

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Non c è musica più appropriata per il risveglio direi :wub:

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STILL ALIVE????

TE DEGNI DE FA NA CHIAMATA??

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il bue che dice cornuto all'asino :(

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Ne vogliamo parlare?????

 

 

http://www.godsofmetal.it/

 

 

 

Chi viene??

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Ho diversi amici che vanno su, dovrei andare con loro... Non posso perdermi gli Opeth contornati dai Trivium e dai LoG (sinceramente, con tutto il dovutissimo rispetto, i Black Sabbath sono di questi 4 gruppi quelli che andrei a vedere meno volentieri :D)

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Ne vogliamo parlare?????

 

 

http://www.godsofmetal.it/

 

 

 

Chi viene??

2010595[/snapback]

Ho diversi amici che vanno su, dovrei andare con loro... Non posso perdermi gli Opeth contornati dai Trivium e dai LoG (sinceramente, con tutto il dovutissimo rispetto, i Black Sabbath sono di questi 4 gruppi quelli che andrei a vedere meno volentieri :D)

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:lol::lol: però considerando che la band è in formazione originale vorrei non perdermeli!!!

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Comunicato stampa LiveNation:

 

GODS OF METAL 2012

dal 21 al 24 Giugno - MILANO, ARENA FIERA MILANO (RHO)

 

21 Giugno: MANOWAR

confermati anche: Unisonic, il grande ritorno di Michael Kiske e Kai Hansen, Holyhell. Altri special guest a breve.

 

22 Giugno: GUNS N’ ROSES

confermati anche: Within Temptation, Sebastian Bach, Killswitch Engage, Black Stone Cherry, Ugly Kid Joe. Altri special guest a breve.

 

23 Giugno: MÖTLEY CRÜE

Altri special guest a breve.

 

24 Giugno: BLACK SABBATH

Confermati anche: Opeth, Lamb Of God, Trivium, DevilDriver, August Burns Red. Altri special guest a breve.

 

 

CAMPEGGIO: abbiamo individuato una comodissima e bellissima area in cui potrete dormire ed alloggiare durante la quattro giorni di GODS OF METAL 2012. I nostri tecnici stanno lavorando al meglio per offrirvi un servizio adeguato alle vostre necessità. Rimanete sintonizzati perché a breve definiremo il tutto.

 

PARCHEGGIO: sarà possibile parcheggiare macchine e camper all’interno dell’arena, si tratterà di un numero limitato di posti. Vi daremo info a riguardo non appena possibile.

 

PREZZI E DETTAGLI SUI BIGLIETTI:

 

PREZZO ABBONAMENTO (quattro giorni): 220,00 euro+diritti di prevendita.

SINGOLO GIORNO “PIT TICKET”: 85,00 euro + diritti di prevendita

SINGOLO GIORNO “REGULAR TICKET”: 65,00 euro + diritti di prevendita

 

RICORDIAMO CHE E’ TERMINATA LA DISPONIIBLITA’ DI “PIT TICKETS” DEL 24 GIUGNO (BLACK SABBATH).

 

ATTENZIONE: l’abbonamento dà diritto all’accesso per i quattro giorni di festival, ma NON dà diritto all’accesso al PIT. L’accesso al PIT è consentito solo ai possessori del biglietto del SINGOLO GIORNO “PIT TICKET” (il cui costo è di 85,00 euro + diritti di prevendita).

 

Coloro i quali hanno acquistato il biglietto per lo show di BLACK SABBATH e volessero acquistare l’abbonamento, possono restituire il biglietto di cui sono in possesso presso il punto vendita dove l’hanno acquistato e pagare la differenza.

 

Biglietti in prevendita a partire dalle ore 12.00 di martedì 31 gennaio.

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