Vai al contenuto
L.P.

LA DOLCE OSSESSIONE DEI SUOI GIORNI TRISTI...

Messaggi raccomandati

...Venezia la vende ai turisti

 

 

 

 

 

dite la vostra

1147243[/snapback]

 

 

...conosci una che la vende a poco ?...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
...Venezia la vende ai turisti

 

 

 

 

 

dite la vostra

1147243[/snapback]

 

...che cercano in mezzo alla gente l' europa o l' oriente,

che guardano alzarsi alla sera il fumo, o la rabbia, di porto Marghera...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

sicuramente è na canzone ma visto che non la so aggiungo la mia...

 

Venezia dove puoi pagare un caffè 7 euro e che tra qualche anno diventerà prima GhostTown poi sparirà sommersa dalle acque..come Atlantide

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Stefania era bella, Stefania non stava mai male,

è morta di parto gridando in un letto sudato d' un grande ospedale,

aveva vent' anni, un marito, e l' anello nel dito:

mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
ahò le cose scrivile per bene

"la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi..."

venezia la vende ai turisti

che vedono alzarsi la sera il fumo o la rabbia di porto marghera

1147496[/snapback]

 

 

Anche tu hai sbagliato, leggi bene che io non campo sempre (e soprattutto non me storpiate le canzoni che amo, potrei diventare più bestia di quel che già sono!!!)

 

 

Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare,

la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti,

che cercano in mezzo alla gente l' Europa o l' Oriente,

che guardano alzarsi alla sera il fumo - o la rabbia - di Porto Marghera...

 

Stefania era bella, Stefania non stava mai male,

è morta di parto gridando in un letto sudato d' un grande ospedale;

aveva vent' anni, un marito, e l' anello nel dito:

mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti...

 

Venezia è un' albergo, San Marco è senz' altro anche il nome di una pizzeria,

la gondola costa, la gondola è solo un bel giro di giostra.

Stefania d' estate giocava con me nelle vuote domeniche d' ozio.

Mia madre parlava, sua madre vendeva Venezia in negozio.

 

Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare,

però non ti puoi risvegliare con l' acqua alla gola, e un dolore a livello del mare:

il Doge ha cambiato di casa e per mille finestre

c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre...

 

Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa:

Novella Duemila e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino.

Non so se ai parenti gli ha fatto davvero del male

vederla morire ammazzata, morire da sola, in un grande ospedale...

 

Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità:

del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega!

Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino:

può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
ahò le cose scrivile per bene

"la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi..."

venezia la vende ai turisti

che vedono alzarsi la sera il fumo o la rabbia di porto marghera

1147496[/snapback]

 

 

Anche tu hai sbagliato, leggi bene che io non campo sempre (e soprattutto non me storpiate le canzoni che amo, potrei diventare più bestia di quel che già sono!!!)

 

 

Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare,

la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti,

che cercano in mezzo alla gente l' Europa o l' Oriente,

che guardano alzarsi alla sera il fumo - o la rabbia - di Porto Marghera...

 

Stefania era bella, Stefania non stava mai male,

è morta di parto gridando in un letto sudato d' un grande ospedale;

aveva vent' anni, un marito, e l' anello nel dito:

mi han detto confusi i parenti che quasi il respiro inciampava nei denti...

 

Venezia è un' albergo, San Marco è senz' altro anche il nome di una pizzeria,

la gondola costa, la gondola è solo un bel giro di giostra.

Stefania d' estate giocava con me nelle vuote domeniche d' ozio.

Mia madre parlava, sua madre vendeva Venezia in negozio.

 

Venezia è anche un sogno, di quelli che puoi comperare,

però non ti puoi risvegliare con l' acqua alla gola, e un dolore a livello del mare:

il Doge ha cambiato di casa e per mille finestre

c'è solo il vagito di un bimbo che è nato, c'è solo la sirena di Mestre...

 

Stefania affondando, Stefania ha lasciato qualcosa:

Novella Duemila e una rosa sul suo comodino, Stefania ha lasciato un bambino.

Non so se ai parenti gli ha fatto davvero del male

vederla morire ammazzata, morire da sola, in un grande ospedale...

 

Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità:

del resto del mondo non sai più una sega, Venezia è la gente che se ne frega!

Stefania è un bambino, comprare o smerciare Venezia sarà il suo destino:

può darsi che un giorno saremo contenti di esserne solo lontani parenti...

1147629[/snapback]

:azz: :azz:

ah... la vecchiaia!!

 

ho strapazzato una canzone de guccini :paura: :paura:

 

il fatto è che ho voluto fà lu spanizzo :lol: se m'ero fermato alla prima frasetta quanto era mejo!!!!!

 

:lol: :lol: :D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.