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Claudio75

Ricordate la EOLO???!!

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Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.

Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e

funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.

Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata

d'estate per l'impianto di condizionamento.

Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il

compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa,

che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.

Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la

manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.

Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo

allestimento più semplice.

Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.

Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un

certo momento in poi non si hanno più notizie.

Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.

Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.

A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,hanno usato Internet per far circolare informazioni.

Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei

risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.

Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.

I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi,di

anno in anno. Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda?Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli

uomini indipendenti.

La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben

progettati.

Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.

Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui

parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della

Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le

grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo....

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così a occhio (e anche guardicchiando su wikipedia) i problemi che potrebbe avere un progetto del genere mi sembrano abbastanza "realistici" senza necessariamente bisogno di complotti

 

per la carrozzeria si parla di alluminio , canapa etc. che sono però parti non direttamente connesse col sistema di propulsione. Evidentemente la devi far leggera perchè sennò non spinge (già spinge poco...). Un affare del genere poi non deve girare sulle piste ciclabili, ma con le macchine normali. Li supererebbe i test di sicurezza?

 

A lavorare con differenze di pressione così accentuate la temperatura si abbassa di parecchio, e si parla di un test di quattroruote in cui ne avevano provata una che si era bloccata dopo pochi minuti, appunto per il ghiaccio nel motore.

 

Altro problemino non da poco, il riscaldamento. Stai sopra un coso che praticamente è un frigorifero, per l'estate è una gran cosa , ma girarci a gennaio può diventare un problema.

 

comunque c'è sto articolo che è interessante (ora che lo rivedo, l'avevo già letto appena pubblicato)

repubblica.it

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Nessun Complotto, non iniziamo co ste teorie per favore.

Semplicemente questo progetto ha più svantaggi che vantaggi.

A questo punto, se deve andà piano per mancanza di potenza e peso eccessivo, se a 30 all'ora schiantandosi si muore perchè fatto di vetroresina per essere leggero, se d'inverno non funziona.....

....molto meglio uno scooter elettrico magari tipo quelli chiusi in stile BMW C1 o Benelli Adiva.

 

E' un progetto irrealizzabile, altro che complotto.

Beppe Grillo però come al solito lo utilizzava per farcisi pubblicità senza dire che una macchina del genere non poteva esistere e che nessuna azienda petrolifera stava complottando.

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Nessun Complotto, non iniziamo co ste teorie per favore.

Semplicemente questo progetto ha più svantaggi che vantaggi.

A questo punto, se deve andà piano per mancanza di potenza e peso eccessivo, se a 30 all'ora schiantandosi si muore perchè fatto di vetroresina per essere leggero, se d'inverno non funziona.....

....molto meglio uno scooter elettrico magari tipo quelli chiusi in stile BMW C1 o Benelli Adiva.

 

E' un progetto irrealizzabile, altro che complotto.

Beppe Grillo però come al solito lo utilizzava per farcisi pubblicità senza dire che una macchina del genere non poteva esistere e che nessuna azienda petrolifera stava complottando.

1204122[/snapback]

 

io una cosa del genere la vedrei bene , al limite, come macchinetta da situazioni particolari (tipo campi di golf , villaggi turistici di lusso...)

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un certo signore di nome FORD prima di sviluppare il mezzo infernale a petrolio sviluppò un mezzo che andava a olio vegetale fatto di fibre di canapa...

nel suo terreno iniziò a coltivare centinaia di piante di canapa e addirittura in alcuni documenti recenti si è venuto a sapere che questa macchina era stata effettivamente progettata e costruita...poi ci fu il sequesto dei campi e del progetto.....la proibizione americana degli anni 30 e successivamente mondiale...le compagnie petrolifere che si sfregavano le mani...e questo progetto della macchina sparito chissà dove e mai piu ritrovato....

qualcuno oggi per difendere i petrolieri( dipendenti degli stessi)osa dire...con una macchina fatta in fibre vegetali un impatto a 80 km/h provocherebbe un effetto da scontro come accade ad una 500 che va contro un camion...ma nel 1900 non credo che si badava alla velocità che avrebbe dovuto avere una macchina...

 

sogni nel cassetto...chiusi con una chiave di cioccolata

 

prepariamoci a questo idrogeno (che costerà lo stesso della benzina) a culo aperto

 

 

La mitica Ford modello T disponibile solo di colore nero era la macchina per la quale Ford aveva progettato il motore a etanolo vegetale

 

 

1923_Ford_Model_T_UPS.jpg

Modificato da JaCkDaN1e

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un certo signore di nome FORD prima di sviluppare il mezzo infernale a petrolio sviluppò un mezzo che andava a olio vegetale fatto di fibre di canapa...

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Già, le prestazioni e il resto erano press' a poco le stesse delle altre auto.

Se la ricerca si fosse sviluppata per 80 anni in quella direzione adesso avremmo veicoli migliori di quelli odierni e completamente non inquinanti.

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un certo signore di nome FORD prima di sviluppare il mezzo infernale a petrolio sviluppò un mezzo che andava a olio vegetale fatto di fibre di canapa...

1204156[/snapback]

 

Già, le prestazioni e il resto erano press' a poco le stesse delle altre auto.

Se la ricerca si fosse sviluppata per 80 anni in quella direzione adesso avremmo veicoli migliori di quelli odierni e completamente non inquinanti.

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perchè una macchina che va a etanolo dovrebbe essere migliore di una che va a diesel normale?

poi non è che uno può fare serbatoi sotterranei da cui salta fuori biodiesel, per la produzione di mais, canapa, barbabietola o quello che vi pare servono grandi appezzamenti (quindi sottratti alla produzione per nutrimento umano) e comunque anche un certo dispendio energetico dovuto a irrigazione , raffinazione del carburante etc. non trascurabile

per me non è una questione così semplice

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no infatti petrolio e olio vegetale che cosa cambia alla fine?

il petrolio mica inquina...

 

 

...vallo a chiedere a quelli del delta del Niger che cosa ne pensano al riguardo

 

il problema non è il posto dove coltivare quelle cose...manca solo la "volontà" di farlo....

 

ogni volta che mettiamo benzina nella macchina...pensiamo a quanta vita animale e vegetale è stata stroncata per permettere ciò...

 

stavo cercando delle foto sull'acqua inquinata nel Niger, dove gli animali sono ricoperti di petrolio...ma non la ritrovo

Modificato da JaCkDaN1e

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non parlavo dell'inquinamento parlavo del funzionamento della macchina in se ("avremo macchine migliori..." mi riferivo a quello)

 

e comunque anche lì, mettiamo che per aumentare le superfici coltivate a questo scopo ti disboscano la foresta amazzonica con annessi e connessi

l'inquinamento lo devi vedere globalmente alla fine di tutto e cioè devi considerare l'energia necessaria

per tutta la produzione e come viene prodotta, il bilancio di CO2 o altri inquinanti anche per gli altri processi "di contorno" (per dire, mettiamo che disbosco uno sproposito di ettari di foresta, devo anche valutare il danno ambientale connesso a questo, oltre all'uso che fai di tutto sto legno che ti trovi, se lo bruci per farci energia avoglia se inquini etc. etc.)

 

per me, se era così semplice, da mo che lo facevamo (intendo , su vasta scala)

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sinceramente non so perche l'idea sia stata subito accantonata...posso avere solo qualche idea che trova conferma con la sparizione del progetto, ma rimane sempre una ipotesi mia

 

però bisogna ammettere che non possiamo piu essere cosi dipendenti da questo petrolio e l'umanità deve trovare al piu presto una via d'uscita con soluzioni alternative( che sia etanolo,aria compressa,elettricità o idrogeno)

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comunque riporto un conto della serva che ho trovato da qualche parte (quindi criticabile quanto si vuole, ma penso che come ordine di grandezza ci siamo)

per alimentare una macchina per 10000 km ci vuole circa un ettaro coltivato a questo scopo

mettiamo che in Italia girino 10000000 di auto (tanto per dire una cifra) che fanno 10000 km l'anno

per alimentarle tutte ci vorrebbe una superficie di 10000000 di ettari, cioè qualcosa come un terzo del totale del paese

 

per carità saranno cifre un pò a cacchio, però si parla di superfici estese veramente... e anche qui, per creare tutta sta superficie, si parla di strapparla a foreste, coltivazioni, pascoli etc. quindi in competizione comunque con ecosistemi naturali o coltivazioni per uso alimentare

 

non è che sto dicendo che sia una cosa senza senso, dico solo che l'idea che volendo si potrebbe usare questa roba al posto del petrolio in modo facile e senza danni e non si fa solo per motivi politico/economici mi sembra un pò utopistica

Modificato da wild.duck

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sono daccordo che come superficie di coltivazione sarebbe molto vasta (avevo gia sentito su un documentario una cosa del genere) e quindi di difficile realizzazione ma ricordiamoci che esistono territori molto vasti fuori dall'Italia e le coltivazioni idroponiche industriali

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Studi intorno alle riserve di petrolio

 

Per riserve di petrolio si intende la quantità di idrocarburi liquidi che si stima potranno essere estratti in futuro dai giacimenti già scoperti.

 

Generalmente i volumi che potranno essere estratti da giacimenti non ancora scoperti sono denominati risorse.

 

La determinazione delle riserve è condizionata dalle incertezze tecniche ed economiche. Le incertezze tecniche derivano dal fatto che i volumi di idrocarburo contenuti nel giacimento sono stimati quasi esclusivamente attraverso dati ottenuti con metodi indiretti (tra i più diffusi la prospezione sismica e le misure di proprietà fisiche delle rocce nei pozzi).

 

Le informazioni dirette sono necessariamente poche, se confrontate con l'eterogeneità delle rocce serbatoio, in quanto provengono dalla perforazione dei pozzi che è molto costosa.

 

Le incertezze di tipo economico includono la difficoltà di poter prevedere l'andamento futuro dei costi di estrazione e dei prezzi di vendita dell’idrocarburo (mediamente la vita produttiva di un giacimento è di 15-20 anni). Anche la disponibilità commerciale di nuove tecnologie di estrazione è difficilmente prevedibile con totale sicurezza. Il livello di incertezza sulle riserve è quindi massimo quando vengono stimati quanti idrocarburi saranno scoperti in futuro, diminuisce nel momento della scoperta e durante il periodo produttivo e diviene nullo quando le riserve del giacimento sono azzerate in quanto tutti gli idrocarburi estraibili sono effettivamente stati prodotti.

 

Il grado di aleatorietà delle riserve è espresso attraverso la loro classificazione secondo categorie definite. Esistono diversi schemi di classificazione, quella della Society of Petroleum Engineers (SPE) è internazionalmente diffuso e distingue tra Risorse (idrocarburi non ancora scoperti o non commerciali) e Riserve (idrocarburi scoperti e commerciali). Le Riserve infine sono classificate come certe, probabili e possibili secondo un grado di incertezza crescente. Questo stesso schema è stato inserito all’interno del sistema di classificazione delle risorse naturali, esclusa l’acqua, pubblicato dalle Nazioni Unite nel 2004 sotto il nome di United Nations Framework Classification (UNFC).

 

L’impossibilità di calcolare esattamente la quantità di riserve e di risorse, dà spazio a diverse previsioni più o meno ottimistiche.

 

Nel 1972 uno studio autorevole, commissionato al MIT dal Club di Roma (il famoso Rapporto sui limiti dello sviluppo), affermò che nel 2000 sarebbero state esaurite circa il 25% delle riserve mondiali di oro nero. Purtroppo il rapporto fu frainteso, e i più pensarono invece che predicesse la fine del petrolio entro il 2000. La situazione oggi appare più grave di quanto il MIT avesse predetto. Dai dati pubblicati annualmente dalla BP si rileva che la quantità di petrolio utilizzata dal 1965 al 2004 è di 116 miliardi di tonnellate, le riserve ancora disponibili nel 2004 sono valutate in 162 miliardi di tonnellate. Con questi valori si può facilmente calcolare che, escludendo i nuovi giacimenti che saranno scoperti nei prossimi anni, è già stato consumato il 42% delle riserve inizialmente disponibili, in altre parole si avvicina il momento del raggiungimento del "picco" dell'estrazione. Secondo la BP, il petrolio disponibile è sufficiente per circa 40 anni a partire dal 2000, supponendo di continuarne l'estrazione al ritmo attuale, quindi senza tenere conto della continua crescita della domanda mondiale(SOPRATTUTTO DELLA CINA, PAESE IN VIA DI SVILUPPO AGGIUNGO IO), che si colloca intorno al 2% annuo. Ma al momento dell'estrazione dell'ultima goccia di petrolio, l'umanità dovrà già da tempo aver smesso di contare su questa risorsa, in quanto man mano che i pozzi si vanno esaurendo la velocità con cui si può continuare ad estrarre decresce, costringendo a ridurre i consumi o utilizzare altre fonti energetiche.

 

Diversi altri studi hanno in tutto o in parte confermato queste conclusioni; in particolare sono da menzionare quelli del geologo americano Marion King Hubbert (vedi anche picco di Hubbert) e in seguito, a partire da questi, quelli di Colin Campbell e Jean Laherrère.

 

Secondo questi studi la quantità di petrolio estratto da una nazione segue una curva a campana e la massima estrazione di greggio per unità di tempo la si ha quando si è prelevato metà di tutto il petrolio estraibile. Questo è quanto si è verificato negli USA (i 48 stati continentali - lower 48 - esclusa l' Alaska) in cui la produzione di petrolio ha avuto un massimo nel 1971 (circa 9 milioni di barili al giorno) e poi è declinata come in una curva a campana secondo quanto previsto da Hubbert.

 

Altri studi di diversa matrice (in gran parte di economisti) sostengono che la tecnologia continuerà a rendere disponibili per l'industria idrocarburi a basso costo e che sulla Terra ci sono vaste riserve di petrolio "non convenzionale" quali le sabbie bituminose, gli scisti bituminosi, e i gas liquefatti (NGL) che consentiranno nel futuro l'uso del petrolio per un periodo di tempo ancora molto lungo.

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comunque riporto un conto della serva che ho trovato da qualche parte (quindi criticabile quanto si vuole, ma penso che come ordine di grandezza ci siamo)

per alimentare una macchina per 10000 km ci vuole circa un ettaro coltivato a questo scopo

mettiamo che in Italia girino 10000000 di auto (tanto per dire una cifra) che fanno 10000 km l'anno

per alimentarle tutte ci vorrebbe una superficie di 10000000 di ettari, cioè qualcosa come un terzo del totale del paese

 

per carità saranno cifre un pò a cacchio, però si parla di superfici estese veramente... e anche qui, per creare tutta sta superficie, si parla di strapparla a foreste, coltivazioni, pascoli etc. quindi in competizione comunque con ecosistemi naturali o coltivazioni per uso alimentare

 

non è che sto dicendo che sia una cosa senza senso, dico solo che l'idea che volendo si potrebbe usare questa roba al posto del petrolio in modo facile e senza danni e non si fa solo per motivi politico/economici mi sembra un pò utopistica

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si vabbè.... non si può paragonare una macchina di adesso che va a benzina con un prototipo di biodisel.......

 

 

come ha detto Ponpon Dog se ottant'anni fa la tecnologia delle autovetture si fosse mossa verso strade più ecologiche magari oggi avremmo un motore capace di assorbire molto meno carburante......

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comunque riporto un conto della serva che ho trovato da qualche parte (quindi criticabile quanto si vuole, ma penso che come ordine di grandezza ci siamo)

per alimentare una macchina per 10000 km ci vuole circa un ettaro coltivato a questo scopo

mettiamo che in Italia girino 10000000 di auto (tanto per dire una cifra) che fanno 10000 km l'anno

per alimentarle tutte ci vorrebbe una superficie di 10000000 di ettari, cioè qualcosa come un terzo del totale del paese

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Se negli anni venti era già possibile avere veicoli con certe caratteristiche, dopo ottanta anni di ricerca saremmo oggi in una situazione ottimale in cui presumibilmente i consumi sarebbero molto piu contenuti.

La ricerca non viene praticamente fatta in questo senso e oggi le prestazioni sono ancora ridicole e insostenibili, perchè ci siamo affidati a una risorsa inquinante e destinata a finire relativamente presto.

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credo che il conto della serva fosse riferito alle macchine attuali

comunque i rendimenti dei motori diesel attuali sono già piuttosto "tirati" non credo ci sarebbe tanta differenza usando differenti combustibili ... stiamo parlando di motori che strutturalmente sono sempre quelli e col rendimento non è che ci puoi "giocare" più di tanto, oltre un certo punto i miglioramenti sono giocoforza sempre più piccoli

 

voglio dire, di motori ci capirò poco o niente ma non credo che se in un secolo di sviluppo si è arrivati ,per dire, ad un 60 % di rendimento energetico di un certo motore, si possa ipotizzare che con un motore simile alimentato ad etanolo si sarebbe arrivati al 70

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... e comunque finchè si prenderà l'automobile anche solo per fare "dieci" metri (invece di andare a piedi..) l'inquinamento non diminuirà. La mia potrebbe sembrare una provocazione, ma mi sto rendendo conto che oggi, la maggior parte della gente non va più a piedi o in bicicletta, ma anche per fare pochi metri usa l'automobile...

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