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Me pizzica me mozzica

VIOLENZA SULLE DONNE

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ma infatti era esattemente quello che intendevo Callea

 

quel sentirsi inconsapevolmente migliore di un marocchino o di un francese se esasperato diventa razzismo

quel sentirsi migliore di una donna inconsapevolmente se esasperato diventa violenza sulle donne

quel sentirsi inconsapevolmente migliore della famiglia Rossi, porta ad ammazzare il vicino

 

ovviamente queste esasperazioni non ci appartengono, per fortuna,  ma il germe di questo è dentro la maggior parte di noi... è per quello che si parla di responsabilità collettiva.

 

cioè non vorrei essere fraintesa, cmq è lo stesso principio per cui io dico "beh io in quanto donna sono capace di stirare una camicia meglio di qualunque uomo qui dentro perche siete degli incapaci" è una frase assolutamente scherzosa, detta in un contesto che non presuppone alcun tipo di rancore eppure denota una mia idea incoscia di superiorità in quell'aspetto. Ovviamente questo non mi porterebbe ad uccidere :lol: o a picchiare qualcuno di voi (save' occhio :lol: ) però all'estremo potrebbe succedere.

1209843[/snapback]

 

Certo ma il sentimento di superiorità è assolutamente inevitabile e normale in ogni forma di identità collettiva o individuale.

 

Patologico è il contrario: si chiama complesso di inferiorità.

 

Il problema, come giustamente dici tu, è nell'esasperazione di tale sentimento.

 

Quindi se per scherzo in un contesto a maggioranza maschile mi esce di dire ad es.: "le donne al volante sono un macello rispetto a li maschi"...non puoi accusarmi di maschilismo... è semplice "patriottismo" maschile...

 

.Ciauz

Modificato da callea

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beh qui è stato detto ben di peggio di questo... espressioni del tipo " donna schiava lavora e chiava" io non le definisco patriottismo maschile ma maschilismo e tante altre cose di una certa pesantezza che sono state dette qui dentro.(non credo che qualcuno possa smentirmi anche se adesso non ho nessuna voglia di ricercare quei topic :lol:).. poi è ovvio che dato il contesto io le prendo "a ridere" ma secondo sono il sintomo del fatto che quel sentimento di superiorità è connaturato nell'uomo rispetto al genere femminile... ripeto ovviamente poi non tutti picchiano violentano e lapidano... ci mancherebbe altro

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difatti il problema non sta nell'autorizzazione che da la ragazza...

sta nell'autocertificazione de chi la pacca sul culo je la da...

e questo non sarò io

non sarai tu

non saranno l'80% degli uomini di questo mondo..

ma ce sta sempre quel 20%.....

non tutti, a quella vista, se sarebbero dati una pacca in fronte bestemmianno a denti stretti...

tra l'altro rilancio....

Che cazzo s'è chianata a fa a mette il biglietto nella valigia, visto che prima de salì su lu treno lo doveva obliterà!!!!!!!!

1209738[/snapback]

Aveva visto che io, come ben sai, sono un figo della madonna e voleva farsi obliterare da me!!!

:lol::lol::lol::lol::lol:

Ma io avevo finito l'inchiostro e la macchinetta non mi funzionava...

Andavamo con CCTC a comprare una partita di Viagra a basso costo a Roma apposta...

:(:(:(:(:(

 

A parte gli scherzi, noi dobbiamo sentire l'infamia che quel 20% di maschi perpetua ogni giorno.

Sentirla anche nostra.

Questo non per colpevolizzarci, ma per capire davvero quanto possa soffire una donna sottomessa fisicamente e/o psicologicamente...

1209739[/snapback]

 

:)

Savè, è giusto quello che dici, sacrosanto....

Però creare una "coscienza di sesso" è quantomai arduo perchè, come ricordava qualcuno, come lo spieghi al marocchino che non deve lapidare la moglie se la ritiene un'adultera e ne ha le prove? :)

Vorrei porre anche l'accento su un'altra cosa, che non mi sembra sia stata ancora tirata fuori.

Tante volte le violenze non vengono denunciate perchè comesse nell'ambito domestico e questo pone di fronte a ripercussioni mastodontiche di vario genere che si preferisce non affrontare.

Per quanto riguarda, però, le violenze commesse in altro ambiente, uno dei deterrenti è il corso della giustizia stessa: per poter vedere fisicamente "il bastardo" dietro le sbarre (e non approfondiamo pene, tempi e condoni, che è un vaso di Pandora a parte :) ) una donna prima deve provare di essere stata stuprata.

Questo fa sì che si debba cominciare una girandola di medici, avvocati, tribunali, giri vari che ti impongono di raccontare nei minimi dettagli, e quindi in un certo senso rivivere. Credo che sia una cosa orrenda. Non discuto sul fatto che lo si debba fare, bada bene, poter lanciare liberamente un'accusa di quel genere sarebbe (ed in certi casi è ed è stata) un'arma micidiale. Però dico che, per chi denuncia uno stupro che è realmente avvenuto, dover intraprendere una trafila del genere deve essere un dolore lancinante.

Modificato da alternativa

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Violenti una donna? Bene........... (si fa per dire), una volta acciuffato tajio de lu picchio da parte de li genitori de la vittima e suo inserimento nel di lui (violentatore), ano..... po' tajiu de le palle da parte de li fratelli de la vittima e loro inserimento into la bocca del di lui (violentatore sempre) e zampatoni forti into le mascelle pe' fajiele mastica' bene bene e po' colpo de karate' su pe lu gozzu pe' fajiele inniotti'!!!! Po' pe' chi c'avesse andre fantasie da "soddisfa" sulla di lui merda d'omo (sempre de lu violentatore trattasi) che sia lasciato libero di esprimersi come meglio crede!!!!!!

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Violenti una donna? Bene........... (si fa per dire), una volta acciuffato tajio de lu picchio da parte de li genitori de la vittima e suo inserimento nel di lui (violentatore), ano..... po' tajiu de le palle da parte de li fratelli de la vittima e loro inserimento into la bocca del di lui (violentatore sempre) e zampatoni forti into le mascelle pe' fajiele mastica' bene bene e po' colpo de karate' su pe lu gozzu pe' fajiele inniotti'!!!! Po' pe' chi c'avesse andre fantasie da "soddisfa" sulla di lui merda d'omo (sempre de lu violentatore trattasi) che sia lasciato libero di esprimersi come meglio crede!!!!!!

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se fai una legge del genere, li violentatori se concentreranno tutti su orfane e senza fratelli :lol:

 

 

parlando seriamente: non riesco a capire che tipo di gusto possa provare un uomo nel violentare una donna. Avere un rapporto sessuale con una ragazza impaurita, che piange e supplica di non farlo...come fai ad eccitarti?

La mia forse è una visione semplicistica...ma secondo me alla base di tutto non c'è la natura umana intesa in senso lato. C'è un problema psicologico, di frustrazione, che sfocia nella violenza. E questa violenza può prendere molte strade, fra le quali anche quella dello tupro.

 

Lo stupro ricorre immancabilmente tanto nelle società più evolute e garantiste circa la condizione della donna, quanto nelle società più "arretrate" dal punto di vista dei diritti dell'uomo. Un violentatore può essere tranquillamente (e i fatti lo dimostrano) uno zingaro, un delinquente, un immigrato...ma anche un figlio di papà, un professionista affermato, un prete.

 

Quindi, si tratta di un fenomeno molto trasversale. un fenomeno che spesso è riconducibile alla condizione di chi lo pone in essere. E comunque, un fenomeno che non è strettamente connesso ad una sola causa. Si tratta certamente di un problema sociale, poichè lo stupro è ancora oggi molto diffuso. Ma non starei a scomodare la razza, le origini o il tipo di cultura (inteso come eredità culturale del gruppo di appartenenza) di chi lo pone in essere. Credo che alla base di tutto ci siano una serie di fattori connessi più che alla cultura in senso stretto, alla condizione della vita moderna e ad una serie di frustrazioni che spesso, nei soggetti psicotici, sfociano nella violenza.

 

E allora la violenza può essere verso la moglie, presa a coltellate. O verso i figli ammazzati di botte, o ancora verso il vicino di casa preso a randellate per il posto-macchina. Ed anche verso una ragazza incrociata nel metrò o in autobus o in una strada buia...e violentata.

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Violenti una donna? Bene........... (si fa per dire), una volta acciuffato tajio de lu picchio da parte de li genitori de la vittima e suo inserimento nel di lui (violentatore), ano..... po' tajiu de le palle da parte de li fratelli de la vittima e loro inserimento into la bocca del di lui (violentatore sempre) e zampatoni forti into le mascelle pe' fajiele mastica' bene bene e po' colpo de karate' su pe lu gozzu pe' fajiele inniotti'!!!! Po' pe' chi c'avesse andre fantasie da "soddisfa" sulla di lui merda d'omo (sempre de lu violentatore trattasi) che sia lasciato libero di esprimersi come meglio crede!!!!!!

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se fai una legge del genere, li violentatori se concentreranno tutti su orfane e senza fratelli :lol:

 

 

parlando seriamente: non riesco a capire che tipo di gusto possa provare un uomo nel violentare una donna. Avere un rapporto sessuale con una ragazza impaurita, che piange e supplica di non farlo...come fai ad eccitarti?

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che te dico ussarì... calcolanno che ce sta gente che se fa le pippe mentre je se scopano la moje... penso che ormai semo giunti al punto giusto in cui potremmo anche evità de stupicce....

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parlando seriamente: non riesco a capire che tipo di gusto possa provare un uomo nel violentare una donna. Avere un rapporto sessuale con una ragazza impaurita, che piange e supplica di non farlo...come fai ad eccitarti?

La mia forse è una visione semplicistica...ma secondo me alla base di tutto non c'è la natura umana intesa in senso lato. C'è un problema psicologico, di frustrazione, che sfocia nella violenza. E questa violenza può prendere molte strade, fra le quali anche quella dello tupro.

 

Lo stupro ricorre immancabilmente tanto nelle società più evolute e garantiste circa la condizione della donna, quanto nelle società più "arretrate" dal punto di vista dei diritti dell'uomo. Un violentatore può essere tranquillamente (e i fatti lo dimostrano) uno zingaro, un delinquente, un immigrato...ma anche un figlio di papà, un professionista affermato, un prete. Quindi, si tratta di un fenomeno molto trasversale. un fenomeno che spesso è riconducibile alla condizione di chi lo pone in essere. E comunque, un fenomeno che non è strettamente connesso ad una sola causa. Si tratta certamente di un problema sociale, poichè lo stupro è ancora oggi molto diffuso. Ma non starei a scomodare la razza, le origini o il tipo di cultura (inteso come eredità culturale del gruppo di appartenenza) di chi lo pone in essere. Credo che alla base di tutto ci siano una serie di fattori connessi più che alla cultura in senso stretto, alla condizione della vita moderna e ad una serie di frustrazioni che spesso, nei soggetti psicotici, sfociano nella violenza.

 

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Non esageriamo.

Lo stupro e le più gravi violenze sulla donna, nelle società moderne fanno notizia e indignano i più.

Nelle società arretrate sono la norma accettata.

 

In certi paesi, stuprare, sgozzare o lapidare una donna è la prassi.

Da noi quando succede è in buona parte dovuta a certe "infiltrazioni" da questi paesi.

 

Non è consuetudine per un italiano professionista medio, andare a stuprare le donne in metropolitana. Il maschilismo ancora esiste in altre forme da noi, però non esageriamo con la trasversalità.

 

La violenza sulle donne non dipende dall'essere maschio a prescindere.

Dipende soprattutto dalla propria arretratezza.

 

.Ciauz

Modificato da callea

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infatti...

però bene o male lo stupro in sè è stigmatizzato (giustamente) ovunque... tanto che in alcuni paesi come pena è prevista l'evirazione...

è la violenza più generica che è prevista addirittura dalle leggi, in alcuni paesi....

e torno a ribadire... che in questi casi, non so proprio come potrebbero intervenire "gli uomini che abbiamo sviluppato una coscienza"...

A meno che...

non iniziamo a fa le guerre preventive pure per quello... ma in questo caso tocca chiede agli Usa

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non iniziamo a fa le guerre preventive pure per quello... ma in questo caso tocca chiede agli Usa

1210015[/snapback]

 

Però sarebbe meglio fare una bella guerra preventiva per salvare le donne dalla lapidazione piuttosto che per controllare qualche pozzo di petrolio.

Io ci metterei la firma...

 

Il problema è che i diritti umani sono solo un pretesto per nascondere interessi ben più loschi..

e laddove di pozzi non ce ne sono non frega niente a nessuno delle lapidazioni...

 

.Ciauz

Modificato da callea

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Violenti una donna? Bene........... (si fa per dire), una volta acciuffato tajio de lu picchio da parte de li genitori de la vittima e suo inserimento nel di lui (violentatore), ano..... po' tajiu de le palle da parte de li fratelli de la vittima e loro inserimento into la bocca del di lui (violentatore sempre) e zampatoni forti into le mascelle pe' fajiele mastica' bene bene e po' colpo de karate' su pe lu gozzu pe' fajiele inniotti'!!!! Po' pe' chi c'avesse andre fantasie da "soddisfa" sulla di lui merda d'omo (sempre de lu violentatore trattasi) che sia lasciato libero di esprimersi come meglio crede!!!!!!

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se fai una legge del genere, li violentatori se concentreranno tutti su orfane e senza fratelli :lol:

 

 

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No..... sbajiatu pecché ago anche scrittu che l'andri pozzono fajie quillu che je pare a fantasia loro piacenno!!!!! Capitu come fijiu? :lol::lol::lol::lol::lol:

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parlando seriamente: non riesco a capire che tipo di gusto possa provare un uomo nel violentare una donna. Avere un rapporto sessuale con una ragazza impaurita, che piange e supplica di non farlo...come fai ad eccitarti?

La mia forse è una visione semplicistica...ma secondo me alla base di tutto non c'è la natura umana intesa in senso lato. C'è un problema psicologico, di frustrazione, che sfocia nella violenza. E questa violenza può prendere molte strade, fra le quali anche quella dello tupro.

 

Lo stupro ricorre immancabilmente tanto nelle società più evolute e garantiste circa la condizione della donna, quanto nelle società più "arretrate" dal punto di vista dei diritti dell'uomo. Un violentatore può essere tranquillamente (e i fatti lo dimostrano) uno zingaro, un delinquente, un immigrato...ma anche un figlio di papà, un professionista affermato, un prete. Quindi, si tratta di un fenomeno molto trasversale. un fenomeno che spesso è riconducibile alla condizione di chi lo pone in essere. E comunque, un fenomeno che non è strettamente connesso ad una sola causa. Si tratta certamente di un problema sociale, poichè lo stupro è ancora oggi molto diffuso. Ma non starei a scomodare la razza, le origini o il tipo di cultura (inteso come eredità culturale del gruppo di appartenenza) di chi lo pone in essere. Credo che alla base di tutto ci siano una serie di fattori connessi più che alla cultura in senso stretto, alla condizione della vita moderna e ad una serie di frustrazioni che spesso, nei soggetti psicotici, sfociano nella violenza.

 

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Non esageriamo.

Lo stupro e le più gravi violenze sulla donna, nelle società moderne fanno notizia e indignano i più.

Nelle società arretrate sono la norma accettata.

 

In certi paesi, stuprare, sgozzare o lapidare una donna è la prassi.

Da noi quando succede è in buona parte dovuta a certe "infiltrazioni" da questi paesi.

 

Non è consuetudine per un italiano professionista medio, andare a stuprare le donne in metropolitana. Il maschilismo ancora esiste in altre forme da noi, però non esageriamo con la trasversalità.

 

La violenza sulle donne non dipende dall'essere maschio a prescindere.

Dipende soprattutto dalla propria arretratezza.

 

.Ciauz

1210010[/snapback]

No, Callea, questa non te la posso passare.

In Italia la stragrande maggioranza delle violenze psico-fisiche sulla donna avviene nelle famiglie.

Sono mariti, zii, padri, nonni, fratelli che umiliano. Lo dicono tutti i dati a disposizione e anche l'articolo che ho pstato sopra.

La violenza avviene assai sovente proprio perchè siamo maschi ed abbiamo una malintesa idea della nostra superiorità (ma dov'è, poi, la nostra superiorità?).

Non avviene in quanto siamo marocchini, rumeni, tedeschi, italiani... avviene in quanto siamo maschi e ci portiamo dietro un retaggio culturale che è squallido.

Le donne non le stupriamo in metropolitana, le stupriamo comodamente a casa in quanto siamo borghesi occidentali e quindi arricchiti. E la violenza avviene in famiglia, quella famiglia che i cattolici elevano a elemento di superiorità culturale, non sapendo ciò che dicono (del resto cosa vogliamo aspettarci da persone che parlano bene di un Papa che beatifica 498 franchisti?).

Non diciamo sempre che sono gli "altri". E' troppo comodo.

I cattivi non sono solo stranieri o "altri" maschi. Sono maschi come noi, vengono dalla nostra stessa cultura. Anzi, siamo noi, ammettiamolo.

Ussaro ha perfettamente ragione.

Spappara anche, pur dicendo cose che sono molto scomode da ammettere. Anzi, ha ragione proprio per questo. Ovviamente vuol picchiarmi, ma questo è un altro discorso... :P

Alternativa ha detto cose giuste. Inanzitutto ha ammesso che sono un figo della madonna ( :lol: ), poi ha ricordato quale trauma sia per una donna la ricostruzione delle violenze sessuali o morali subite: un dramma che noi maschi mai potremo capire. Alternativa mi chiede come fai a far capire ad un marocchino che una donna non si deve violentare? Nello stesso modo in cui lo devi dire ad un italiano. Educando. Con le buone o, se serve, con le cattive.

Una donna non è una res nullius di cui si può fare ciò che si vuole.

E' un essere umano dotato di dignità, non meno del maschio.

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No, Callea, questa non te la posso passare.

In Italia la stragrande maggioranza delle violenze psico-fisiche sulla donna avviene nelle famiglie.

Sono mariti, zii, padri, nonni, fratelli che umiliano. Lo dicono tutti i dati a disposizione e anche l'articolo che ho pstato sopra.

La violenza avviene assai sovente proprio perchè siamo maschi ed abbiamo una malintesa idea della nostra superiorità (ma dov'è, poi, la nostra superiorità?).

Non avviene in quanto siamo marocchini, rumeni, tedeschi, italiani... avviene in quanto siamo maschi e ci portiamo dietro un retaggio culturale che è squallido.

Le donne non le stupriamo in metropolitana, le stupriamo comodamente a casa in quanto siamo borghesi occidentali e quindi arricchiti. E la violenza avviene in famiglia, quella famiglia che i cattolici elevano a elemento di superiorità culturale, non sapendo ciò che dicono (del resto cosa vogliamo aspettarci da persone che parlano bene di un Papa che beatifica 498 franchisti?).

Non diciamo sempre che sono gli "altri". E' troppo comodo.

I cattivi non sono solo stranieri o "altri" maschi. Sono maschi come noi, vengono dalla nostra stessa cultura. Anzi, siamo noi, ammettiamolo.

Ussaro ha perfettamente ragione.

Spappara anche, pur dicendo cose che sono molto scomode da ammettere. Anzi, ha ragione proprio per questo. Ovviamente vuol picchiarmi, ma questo è un altro discorso...  :P

Alternativa ha detto cose giuste. Inanzitutto ha ammesso che sono un figo della madonna (  :lol: ), poi ha ricordato quale trauma sia per una donna la ricostruzione delle violenze sessuali o morali subite: un dramma che noi maschi mai potremo capire. Alternativa mi chiede come fai a far capire ad un marocchino che una donna non si deve violentare? Nello stesso modo in cui lo devi dire ad un italiano. Educando. Con le buone o, se serve, con le cattive.

Una donna non è una res nullius di cui si può fare ciò che si vuole.

E' un essere umano dotato di dignità, non meno del maschio.

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Il fatto che gran parte delle violenze avvengano in famiglia non vuol dire affatto che in gran parte delle famiglie avvengano violenze.

 

Nella grandissima parte delle famiglie italiane non avviene alcuna violenza.

La grandissima parte degli uomini italiani non fanno violenze alle donne nè in metro nè in famiglia.

 

Io faccio parte di questa maggioranza, o almeno la mia famiglia e la gente che frequento non conosce alcuna violenza sulle donne.

 

Non so che gente frequenti tu per dire che "NOI maschi" siamo violentatori.

 

Tagliatelo, se ti senti così in colpa... :):):)

 

.Ciauz

Modificato da callea

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bah.... secondo me è una cosa figlia dell'ignoranza...

laddove non si arriva con le parole, è risaputo che si compensa con la violenza....

ed ecco che, poichè una donna per quanto possa essere ignorante je da sempre una pista all'uomo, quando un MASCHIO non riesce a primeggiare, se sente costretto a comportasse de merda....

1209110[/snapback]

 

quoto tutto, bravo :)

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questo articolo non è riferito a fatti che sono accaduti in Italia, ma dà una discreta idea del concetto di "violenza sessuale sulle donne".

So che qualcuno dirà "non sono stato io", oppure "non succede quì".

Ma il fatto è che accade, che è brutto saperlo e che a volte ti chiedi se ti toccherà mai, in prima persona o a qualcuno che ti è caro.

E' una delle tante cose che non dovrebbero esistere, ma finquando ognuno, singolarmente, non raggiungerà la coscienza che tutti gli uomini che sono intervenuti fin quì hanno manifestato, questa cosa non cambierà.

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ma finquando ognuno, singolarmente, non raggiungerà la coscienza che tutti gli uomini che sono intervenuti fin quì hanno manifestato, questa cosa non cambierà.

1210178[/snapback]

 

questo topic serve anche (senza presunzione) a far crescere la sensibilità sul tema, soprattutto fra gli uomini.

Dò per scontato che tutte le donne siano già sensibili all'argomento , naturalmente.

 

Invito ancora a partecipare e a dire la vostra, specie tra i forumisti maschi.

 

Un attimo di riflessione seria non ha mai ammazzato nessuno.

Per cazzeggiare ci sono aperti altri 1000 topic , e pure io ci partecipo, ma esorto a fare uno sforzetto in più .... :)

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No, Callea, questa non te la posso passare.

In Italia la stragrande maggioranza delle violenze psico-fisiche sulla donna avviene nelle famiglie.

Sono mariti, zii, padri, nonni, fratelli che umiliano. Lo dicono tutti i dati a disposizione e anche l'articolo che ho pstato sopra.

La violenza avviene assai sovente proprio perchè siamo maschi ed abbiamo una malintesa idea della nostra superiorità (ma dov'è, poi, la nostra superiorità?).

Non avviene in quanto siamo marocchini, rumeni, tedeschi, italiani... avviene in quanto siamo maschi e ci portiamo dietro un retaggio culturale che è squallido.

Le donne non le stupriamo in metropolitana, le stupriamo comodamente a casa in quanto siamo borghesi occidentali e quindi arricchiti. E la violenza avviene in famiglia, quella famiglia che i cattolici elevano a elemento di superiorità culturale, non sapendo ciò che dicono (del resto cosa vogliamo aspettarci da persone che parlano bene di un Papa che beatifica 498 franchisti?).

Non diciamo sempre che sono gli "altri". E' troppo comodo.

I cattivi non sono solo stranieri o "altri" maschi. Sono maschi come noi, vengono dalla nostra stessa cultura. Anzi, siamo noi, ammettiamolo.

Ussaro ha perfettamente ragione.

Spappara anche, pur dicendo cose che sono molto scomode da ammettere. Anzi, ha ragione proprio per questo. Ovviamente vuol picchiarmi, ma questo è un altro discorso...  :P

Alternativa ha detto cose giuste. Inanzitutto ha ammesso che sono un figo della madonna (  :lol: ), poi ha ricordato quale trauma sia per una donna la ricostruzione delle violenze sessuali o morali subite: un dramma che noi maschi mai potremo capire. Alternativa mi chiede come fai a far capire ad un marocchino che una donna non si deve violentare? Nello stesso modo in cui lo devi dire ad un italiano. Educando. Con le buone o, se serve, con le cattive.

Una donna non è una res nullius di cui si può fare ciò che si vuole.

E' un essere umano dotato di dignità, non meno del maschio.

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Il fatto che gran parte delle violenze avvengano in famiglia non vuol dire affatto che in gran parte delle famiglie avvengano violenze.

 

Nella grandissima parte delle famiglie italiane non avviene alcuna violenza.

La grandissima parte degli uomini italiani non fanno violenze alle donne nè in metro nè in famiglia.

 

Io faccio parte di questa maggioranza, o almeno la mia famiglia e la gente che frequento non conosce alcuna violenza sulle donne.

 

Non so che gente frequenti tu per dire che "NOI maschi" siamo violentatori.

 

Tagliatelo, se ti senti così in colpa... :):):)

 

.Ciauz

1210113[/snapback]

Lo dico serenamente: ma ti rendi conto cosa hai scritto?

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Il fatto che gran parte delle violenze avvengano in famiglia non vuol dire affatto che in gran parte delle famiglie avvengano violenze.

 

Nella grandissima parte delle famiglie italiane non avviene alcuna violenza.

La grandissima parte degli uomini italiani non fanno violenze alle donne nè in metro nè in famiglia.

 

Io faccio parte di questa maggioranza, o almeno la mia famiglia e la gente che frequento non conosce alcuna violenza sulle donne.

 

Non so che gente frequenti tu per dire che "NOI maschi" siamo violentatori.

 

Tagliatelo, se ti senti così in colpa... :)  :)  :)

 

.Ciauz

1210113[/snapback]

Lo dico serenamente: ma ti rendi conto cosa hai scritto?

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Sì, serenemante, è quello che penso.

Affermare che la violenza sessuale è caratteristica tipica del maschio la trovo offensiva come uomo.

Io non mi sono mai permesso di offendere una donna sul suo essere donna, ma al tempo stesso non permetto mai ad una donna di offendermi con battute del tipo "voi uomini violentate le donne"...quando ciò succede, ed è successo, la mando gentilmente a fare in culo...

 

E' un maschilismo alla rovescia.

In Italia la violenza sessuale è un crimine condannato molto duramente.

E soprattutto condannato dall'opinione pubblica dominante. Condannata da uomini e donne.

 

Lo stesso non si può dire di altre culture primitive.

Ti ricordi le interviste alle comunità islamiche italiane dopo che il padre ha sgozzato la figlia perchè fidanzata con un italiano??

Quasi giustificavano l'accaduto...

 

Come si fa a dire che la violenza sulle donne deriva dall'essere maschio a prescindere dalla propria cultura?? E' assurdo quello che dici e ripeto, offensivo verso la maggioranza degli uomini che non ha mai fatto violenza sulle donne, che mai la farà e che condanna profondamente quando ciò avviene.

 

Ma a parte questo, mi pare che condividiamo la concezione verso la donna.

Perchè ci siamo impelagati a discutere sulla concezione il maschio??

 

.Ciauz

Modificato da callea

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a) Ci siamo impelagati discutere del maschio perchè è il maschio che violenta la donna;

b) Gli "altri" popoli saranno pure primitivi (mi pare un po' razzista l'affermazione), ma in Italia ci sono 15.000.000 di donne viventi (e ripeto: 15.000.000 di donne viventi) che in vita loro hanno subito una o più molestie sessuali. Più del 50% delle donne è stata molestata. Non sarà che anche noi borghesissimi, cattolicissimi e signorilissimi italiani siamo primitivi come gli "altri"? Io sono proletario, ateo ed a volte fieramente volgare ("come la gramigna" diceva Guccini in una sua canzone), ma non per questo non mi sento un maschio, quindi un esponente di un gruppo umano che, a tutte le latitudini, considera ancora la donna come un essere di cui poter disporre a suo piacimento;

c) le altre culture non condannano la violenza sessuale o morale? Scusa, ma tu li vedi i parenti dei violentatori, dei picchiatori? Condannano i figli, i fratelli, i padri? Quando accadde il fatto di Marsciano, il padre di quel pezzo di merda se la prese con gli extracomunitari. Non è che siamo razzisti noi italiani? Non è che abbiamo sempre il colpevole pronto? Non è che siamo sempre pronti ad incolpare l' "altro" da noi? Non è che noi ci scagioniamo perchè ci sentiamo superiori? No, eh? Pensaci bene;

d) a proposito del padre dell'assassino di Marsciano: un pezzo di merda come il figlio, ovvio;

e) il maschilismo non deriva dalla cultura maschilista? E da cosa deriverebbe secondo te? Se gli italiani picchiano le donne come i marocchini, se i ricchi picchiano più dei poveri, se i giovani non riescono ad essere migliori dei vecchi, ed escludendo ogni ruolo del buco dell'ozono in questa triste realtà, mi spieghi da cosa dipende il tutto? Poichè io sono maschio, e di violenze maschili ne ho viste e ne ho sentito parlare, rimango convinto che tutti noi dovremmo inorridire e chiedere scusa quando succedono queste cose. E chi ti parla, pur non sentendosi maschilista, ammette la propria avversione verso una certa parte del femminismo storico, fatto da esaltate senza alcuna base teorica, delle piccolissime testine di cazzo che oggi sono finite a fare la propaganda per gli ultrà cattolici (vedi quell'analfabeta di Eugenia Roccella). Quindi non si può dire che io sia un ingenuo o un "tenero" verso le donne, ma credo di essere anche abbastanza critico (fermo restando che le teoriche del femminismo intelligente, quello "della differenza", hanno ragione quasi su tutto);

f) io non offendo niente e nessuno (a parte la Roccella, ma se lo merita...). Esprimo opinioni, tutto qui. E rimango convinto che dire "Non sono stato io" significhi scrollarsi di dosso le responsabilità.

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Il fatto che gran parte delle violenze avvengano in famiglia non vuol dire affatto che in gran parte delle famiglie avvengano violenze.

 

Nella grandissima parte delle famiglie italiane non avviene alcuna violenza.

La grandissima parte degli uomini italiani non fanno violenze alle donne nè in metro nè in famiglia.

 

Io faccio parte di questa maggioranza, o almeno la mia famiglia e la gente che frequento non conosce alcuna violenza sulle donne.

 

Non so che gente frequenti tu per dire che "NOI maschi" siamo violentatori.

 

Tagliatelo, se ti senti così in colpa... :)  :)  :)

 

 

.Ciauz

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Lo dico serenamente: ma ti rendi conto cosa hai scritto?

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Sì, serenemante, è quello che penso.

Affermare che la violenza sessuale è caratteristica tipica del maschio la trovo offensiva come uomo.

Io non mi sono mai permesso di offendere una donna sul suo essere donna, ma al tempo stesso non permetto mai ad una donna di offendermi con battute del tipo "voi uomini violentate le donne"...quando ciò succede, ed è successo, la mando gentilmente a fare in culo...

 

E' un maschilismo alla rovescia.

In Italia la violenza sessuale è un crimine condannato molto duramente.

E soprattutto condannato dall'opinione pubblica dominante. Condannata da uomini e donne.

 

Lo stesso non si può dire di altre culture primitive.

Ti ricordi le interviste alle comunità islamiche italiane dopo che il padre ha sgozzato la figlia perchè fidanzata con un italiano??

Quasi giustificavano l'accaduto...

 

Come si fa a dire che la violenza sulle donne deriva dall'essere maschio a prescindere dalla propria cultura?? E' assurdo quello che dici e ripeto, offensivo verso la maggioranza degli uomini che non ha mai fatto violenza sulle donne, che mai la farà e che condanna profondamente quando ciò avviene.

 

Ma a parte questo, mi pare che condividiamo la concezione verso la donna.

Perchè ci siamo impelagati a discutere sulla concezione il maschio??

 

.Ciauz

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- in effetti a volte succede, ed è un rischio che si corre continuamente su più fronti. <_<

 

- è il discorso del marocchino che lapida la moglie, quando la violenza diventa una differenza culturale è difficile da sfangare... :(

 

- sarebbe interessante poterla leggere, una volta tanto fatta dagli uomini :)

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- sarebbe interessante poterla leggere, una volta tanto fatta dagli uomini  :)

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Butto là un'idea, anche se so di scoprire l'acqua calda......

 

l'idea della violenza sessuale (che secondo me fa tutt'uno con la violenza sulle donne in genere) nasce dall'uso sbagliatissimo di una prerogativa fisiologica nostra.

 

Ossia il "pisello" che da strumento di piacere e condivisione di sensazioni positive diventa una vera e propria arma.

E tra l'altro somiglia in qualche modo ad un'arma: è un caso che a Milano lo chiamino "pistolino"? è un caso che alcuni nomignoli usati anche in questo forum per definirlo abbiano un significato violento?

 

Secondo me non è un caso. L'idea di "penetrare" dà un senso di forza e di potenza, inutile girarci intorno.

Poi ci c'ha una capoccia sana, il pisello lo usa come si deve, chi c'ha la capoccia bacata lo usa come un'arma.

Se a questo ci aggiungiamo la maggiore forza fisica di gran parte degli uomini, e secoli di sottomissione culturale e materiale delle donne, la frittata è fatta.

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.... 15000000 di donne molestate in Italia?

diverse donne m'hanno dato uno schiaffo.... e non me li meritavo da tutte :D

allora pure io so stato molestato....

 

penso che ne potemo discute quanto te pare.... tanto rimarremo sempre sulle stesse posizioni...

io colpe per cose che non ho commesso non me le assumo....

posso dì, a mio rischio e pericolo, a un eventuale parente o amico che ha sbagliato ad alzare le mani o a trattare la moglie, la sorella, la cugina, la fidanzata... in un determinato modo...

posso sentimme un cane se faccio un'uscita assai infelice nei riguardi della mia ragazza... capire che ho sbagliato e chiedere scusa....

ma poi?!

noi uomini de violenze verbali non ne subiamo mai?!

boh... non capisco da do vene sto tuo desiderio de sentitte in colpa per quello che accade in altri luoghi... luoghi con comunità e culture probabilmente completamente diverse dalle tue (e basta annà a secondigliano, non è che tocca annà per forza in Marocco)

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- sarebbe interessante poterla leggere, una volta tanto fatta dagli uomini  :)

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Poi ci c'ha una capoccia sana, il pisello lo usa come si deve, chi c'ha la capoccia bacata lo usa come un'arma.

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io tento il suicidio diverse volte a settimana :lol:

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Poi ci c'ha una capoccia sana, il pisello lo usa come si deve, chi c'ha la capoccia bacata lo usa come un'arma.

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io tento il suicidio diverse volte a settimana :lol:

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:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

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Poi ci c'ha una capoccia sana, il pisello lo usa come si deve, chi c'ha la capoccia bacata lo usa come un'arma.

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io tento il suicidio diverse volte a settimana :lol:

1210382[/snapback]

 

 

:o

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- sarebbe interessante poterla leggere, una volta tanto fatta dagli uomini  :)

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Butto là un'idea, anche se so di scoprire l'acqua calda......

 

l'idea della violenza sessuale (che secondo me fa tutt'uno con la violenza sulle donne in genere) nasce dall'uso sbagliatissimo di una prerogativa fisiologica nostra.

 

Ossia il "pisello" che da strumento di piacere e condivisione di sensazioni positive diventa una vera e propria arma.

E tra l'altro somiglia in qualche modo ad un'arma: è un caso che a Milano lo chiamino "pistolino"? è un caso che alcuni nomignoli usati anche in questo forum per definirlo abbiano un significato violento?

 

Secondo me non è un caso. L'idea di "penetrare" dà un senso di forza e di potenza, inutile girarci intorno.

Poi ci c'ha una capoccia sana, il pisello lo usa come si deve, chi c'ha la capoccia bacata lo usa come un'arma.

Se a questo ci aggiungiamo la maggiore forza fisica di gran parte degli uomini, e secoli di sottomissione culturale e materiale delle donne, la frittata è fatta.

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L'atto sessuale è quello. Se si escludono i giochi e le varianti sessuali, l'uomo ha un ruolo dominante e la donna sottomessa.

Ed è proprio quello che vogliono entrambi.

A gran parte delle donne piace essere posseduta con forza ed anche con un pizzico di "violenza" dal proprio uomo. Che non a caso lo preferiscono forte e muscoloso...

E all'uomo piace possedere la propria donna. Il sesso fatto solo di baci e carezze sarebbe monotono.

Non è un caso che spesso i gemiti assomigliano a urla di dolore...

 

Ma quando si parla di persone consensienti nulla può essere soggetto a critica.

Non si può colpevolizzare la natura se ha ritualizzato l'atto sessuale in un atto di piacevole violenza.

 

Ma ogni persona di buon senso capisce che ciò, non ha proprio nulla a che vedere con la violenza carnale...nulla...

e non ha nemmeno nulla a che vedere con i ruoli sociali.

 

Dal tuo ragionamento, mi pare invece di percepire un perverso concetto del femminismo più cieco e oltranzista secondo cui OGNI rapporto sessuale è uno stupro...

 

.Ciauz

Modificato da callea

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cut

 

f) io non offendo niente e nessuno (a parte la Roccella, ma se lo merita...). Esprimo opinioni, tutto qui. E rimango convinto che dire "Non sono stato io" significhi scrollarsi di dosso le responsabilità.

1210357[/snapback]

 

Sarò poco intelligente ma continuo a non capire questo concetto.

Per condannare gli omicidi, i furti e le rapine, dovrei sentirmi responsabile di omicidi furti e rapine anche se non ho mai ammazzato nessuno o fatto furti e rapine?

 

Se io aborro le violenze e le prevaricazioni sessuali, aborro da sempre tutta la cultura maschilista, perchè mai dovrei sentirmi responsabile??

 

Io sono fiero di essere uomo e maschio, e al tempo stesso non sono maschilista e ho sempre condannato le violenze.

 

E per fortuna non credo di essere il solo, ma di essere la maggioranza come in ogni paese civile.

 

Riguardo i 15 milioni di donne italiane violentate, permettimi di avanzare qualche dubbio... per favore, siamo seri...

 

.Ciauz

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- sarebbe interessante poterla leggere, una volta tanto fatta dagli uomini  :)

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Butto là un'idea, anche se so di scoprire l'acqua calda......

 

l'idea della violenza sessuale (che secondo me fa tutt'uno con la violenza sulle donne in genere) nasce dall'uso sbagliatissimo di una prerogativa fisiologica nostra.

 

Ossia il "pisello" che da strumento di piacere e condivisione di sensazioni positive diventa una vera e propria arma.

E tra l'altro somiglia in qualche modo ad un'arma: è un caso che a Milano lo chiamino "pistolino"? è un caso che alcuni nomignoli usati anche in questo forum per definirlo abbiano un significato violento?

 

Secondo me non è un caso. L'idea di "penetrare" dà un senso di forza e di potenza, inutile girarci intorno.

Poi ci c'ha una capoccia sana, il pisello lo usa come si deve, chi c'ha la capoccia bacata lo usa come un'arma.

Se a questo ci aggiungiamo la maggiore forza fisica di gran parte degli uomini, e secoli di sottomissione culturale e materiale delle donne, la frittata è fatta.

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L'atto sessuale è quello. Se si escludono i giochi e le varianti sessuali, l'uomo ha un ruolo dominante e la donna sottomessa.

Ed è proprio quello che vogliono entrambi.

A gran parte delle donne piace essere posseduta con forza ed anche con un pizzico di "violenza" dal proprio uomo. Che non a caso lo preferiscono forte e muscoloso...

E all'uomo piace possedere la propria donna. Il sesso fatto solo di baci e carezze sarebbe monotono.

Non è un caso che spesso i gemiti assomigliano a urla di dolore...

 

Ma quando si parla di persone consensienti nulla può essere soggetto a critica.

Non si può colpevolizzare la natura se ha ritualizzato l'atto sessuale in un atto di piacevole violenza.

 

Ma ogni persona di buon senso capisce che ciò, non ha proprio nulla a che vedere con la violenza carnale...nulla...

e non ha nemmeno nulla a che vedere con i ruoli sociali.

 

Dal tuo ragionamento, mi pare invece di percepire un perverso concetto del femminismo più cieco e oltranzista secondo cui OGNI rapporto sessuale è uno stupro...

 

.Ciauz

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Lo so che l'atto sessuale è quello e che risponde a bisogni specifici dell'uomo e della donna, ma io sottolineavo di un APPROCCIO SBAGLIATO alla naturale e fisiologica natura del sesso, non a caso ho parlato di pene "usato come un'arma" quando in realtà non lo è....

un coltello può servire per fare pane e nutella o per squartare una persona.

E' l'uso che fa l'abuso.

Spero di aver chiarito.

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Callea, io nella prima pagina di questo topic ho postato un articolo che dice cose ben precise.

Se vuoi leggerlo, bene, altrimenti non so cosa farci.

Io non ho parlato di 15.000.000 di donne stuprate, ma sottoposte a violenze maschili di vario genere, il che è diverso.

Ma per umiliare una donna non occorre arrivare a penetrarla.

Spero che almeno su questo si possa essere d'accordo...

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da www.ansa.it

 

 

VIOLENZA DONNE, IN 3 MLN HANNO CAMBIATO ABITUDINI

ROMA - Oltre tre milioni di donne, per sentirsi più al sicuro, sono state costrette a modificare le proprie abitudini di vita e i propri comportamenti. Più impaurite risultano le giovani e quante risiedono nelle grandi città. Il dato preoccupante proviene da "La road Map delle Pari Opportunità", indagine realizzata da PublicaReS (Swg) per la Conferenza dell'Assemblea, dei Consigli regionali e delle Province autonome. Dal sondaggio emerge che "l'Italia è un paese violento verso le donne. La paura di subire violenza ha assunto per l'universo femminile i tratti endemici di una malattia che non si riesce più ad arginare, a controllare. E' un sentimento che permea la quotidianità del 42% delle donne che hanno avuto timore di essere vittime di un crimine o di una violenza.

 

E', soprattutto, uno stato d'animo che ha avuto forti ripercussioni sulla vita del 17% delle italiane. Secondo 3 intervistati su 10 i comportamenti violenti vengono appresi nella famiglia d'origine. Sono in particolare le 18-24enni, coloro che risiedono nelle grandi città a sentirsi minacciate. I posti bui ed isolati, le aree cittadine degradate sono quelle avvertite con più pericolosità: è lì che la minaccia diviene più imprevedibile, più difficilmente gestibile. Ma, 4 donne su 10, dichiarano di avere costantemente paura, non appena si trovano in una condizione di solitudine, indipendentemente dal luogo. Quello della violenza contro le donne è un tema dalla consapevolezza diffusa. Il 92% della popolazione ritiene che i maltrattamenti siano molto frequenti. La stessa consapevolezza si riscontra nella percezione delle molestie sessuali e delle violenze psicologiche, tutti episodi che avvengono troppo spesso secondo più del 90% delle donne.

 

 

Ecco perchè quando vai a chattà co' qualcuna fra un pò te chiede pure il certificato de buona condotta.... :(

Modificato da Me pizzica me mozzica

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