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Orzino

modellismo ferroviario e treni reali

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Il 7/1/2025 Alle 15:52, lu Fraportanu ha scritto:

Come no …dicci pure…

e pensare che io sono andato a Londra con l’Italia Express ( 40 anni fa …e ritorno ) e a Parigi con il Thello 5 anni fa con le cuccette e non ho subito nulla…

A Londra da solo , arrivai puntualissimo a London Victoria da Dover/Folkestone , a quei tempi ancora non c’era l’Eurotunnel… 

Eccomi... 

I primissimi viaggi fatti col posto a sedere nelle "salette" a 6, praticamente impossibile dormire, a meno che non hai 20 anni e cerchi l'avventura, sconsigliato.

Poi cuccette da 4 o da 6 a seconda della disponibilità, socialmente interessante e anche relativamente comodo, il brutto è che è un porto di mare e le porte delle cabine si aprono con un nulla, durante le fermate lunghe in cui il treno viene smontato e rimontato (quelli che vengono da Milano e Roma poi vanno verso Monaco o verso Vienna) chi sta in stazione può accedere senza problemi nel vagone. Una volta mi è stato rubato lo zaino a Bologna in quel frangente, secondo me hanno usato un qualcosa di anestetizzante perché ci siamo risvegliati tutti con bruciore alla gola (oltre a quello di culo :D); io ci ho rimesso soprattutto un iPad, niente a confronto della ragazza australiana in cabina con me a cui hanno preso tutto, anche occhiali, documenti e cellulare. Doveva andare a trovare dei vecchi parenti in Toscana, ma non parlava una parola di italiano e senza occhiali neanche ci vedeva niente. Poraccia, era disperata, l'ho accompagnata alla polfer di Arezzo mi pare, spero non stia ancora lì dopo 12 anni :lol: 

La cosa più divertente invece quando a Firenze sono salite 4 ragazze nella cuccetta a 6, io stavo sul letto più in alto e, pensando che fossi tedesco sono state ore a parlare dei loro cazzi, anche intimi. Quando sono sceso e le ho salutate momenti morono dalla vergogna. @lustronculino so che tu glielo avresti messo in mano tanto non cadeva...

Dopo la volta del furto ho scoperto l'esistenza delle cuccette "deluxe", una svolta soprattutto perché il vagone ha un solo accesso ed è presidiato. Oltre a Monaco ci sono andato poi diverse volte anche a Torino su quelle cuccette, per me la soluzione migliore.

Una volta da Orvieto ho caricato anche la bici nell'apposito vagone e ammetto che la paura di ritrovarla a Vienna per errore ce l'avevo (no che la rubassero vista la bici).

Non so adesso, ma allora il problema più grande era la prenotazione dei biglietti: oltre alla concorrenza crucca per prenotare in anticipo per avere prezzi più bassi, ogni volta c'erano cazzi dovuti agli accordi FS/DB/OBB: il top un periodo in cui dall'Italia si poteva fare il biglietto solo fino all'Austria, ho fatto fare alla mia compagna il biglietto fino a Kufstein e sono andato a prenderla lì in macchina alle 5 di mattina...

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1 minuto fa, Gagarin ha scritto:

. @lustronculino so che tu glielo avresti messo in mano tanto non cadeva...

 

:lol: :lol: :lol:  anche se è una filosofia di vita che seguo da quando da fanciullo mi inizia ad interessare alla figa, ed è stata rafforzata da un illustre professore che ho avuto all'ITIS , il mitico Prof. Nunzi che sia lodato , succede solo nei porno me sono consapevole ... 

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Adesso, lustronculino ha scritto:

:lol: :lol: :lol:  anche se è una filosofia di vita che seguo da quando da fanciullo mi inizia ad interessare alla figa, ed è stata rafforzata da un illustre professore che ho avuto all'ITIS , il mitico Prof. Nunzi che sia lodato , succede solo nei porno me sono consapevole ... 

Stavo per scriverlo io che c'erano tutti i requisiti per un porno fatto a mestiere 😂

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Aggiungo che nell'altro letto in alto c'era un altro ragazzo, ma lui non lo capiva veramente l'italiano, i presupposti c'erano tutti :lol: 

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11 minuti fa, Gagarin ha scritto:

Aggiungo che nell'altro letto in alto c'era un altro ragazzo, ma lui non lo capiva veramente l'italiano, i presupposti c'erano tutti :lol: 

Con lo straniero assumeva i contorni del colossal internazionale 😅😂

Se poi , presi dall’attimo e in ottica inclusiva vi ingroppavate vicendevolmente tu e lui … champagne proprio 

 

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21 minuti fa, Gagarin ha scritto:

Aggiungo che nell'altro letto in alto c'era un altro ragazzo, ma lui non lo capiva veramente l'italiano, i presupposti c'erano tutti :lol: 

Maddai, due maschi, femmine che parlano di cose intime ...a costo di fargli la traduzione dovevate approfittarne 🤣

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2 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Maddai, due maschi, femmine che parlano di cose intime ...a costo di fargli la traduzione dovevate approfittarne 🤣

E sti grandissimi cazzi del patriarcato direi !! 😅😂😂

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57 minuti fa, Gagarin ha scritto:

 

I primissimi viaggi fatti col posto a sedere nelle "salette" a 6, praticamente impossibile dormire, a meno che non hai 20 anni e cerchi l'avventura, sconsigliato.

 

Quando si hanno 20 anni, avventura a parte, si cerca soprattutto il risparmio e ci sta.

Poi cmq ci sono anche le cause di forza maggiore e ci si adegua.

Quando nel 2008 nacque mia figlia e d'estate mia moglie scese alla casa al mare sull Ionio calabrese, io scesi tutti i fine settimana giu.

C'era un notturno per Lecce con sezione calabrese per Catanzaro Lido che partiva da Roma alle 23:30 passando per Potenza, a Metaponto lo scomponevano e arrivavo alle 8:00 di sabato mattina; la domenica sera ripartiva dalla Calabria e io alla mattina prendevo il reg. delle 6:50 per l'Umbria e alle 8:00 - 8:30 entravo direttamente al lavoro senza passare per casa; viaggiando di notte mi godevo due giorni interi giu. Erano gli ultimi anni di quei servizi che due anni dopo sarebbero stati soppressi, e su quel treno non c'erano più le carrozze notte, solo le vetture a scompartimenti.

Mi sono adeguato e arrangiato, e l'ho fatto per quasi tre mesi tutti i fine settimana di quell'estate.

Però certo, ogni tanto beccavi qualcuno nello scompartimento che si toglieva le scarpe o si stravaccava a cazzo.  

Edited by LoSballoContinua

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2 ore fa, BUTTIJETTA ha scritto:

Ah! A febbraio volevo fare una capatina a Pietrarsa... Avete consigli, info e quant'altro da darmi?

Su Pietrarsa non posso aiutarti nemmeno io, era tra le cose da fare ma poi non sono mai andato, quindi non saprei che dirti a livello di informazioni logistiche e di comodo.

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1 ora fa, Gagarin ha scritto:

Eccomi... 

I primissimi viaggi fatti col posto a sedere nelle "salette" a 6, praticamente impossibile dormire, a meno che non hai 20 anni e cerchi l'avventura, sconsigliato.

Poi cuccette da 4 o da 6 a seconda della disponibilità, socialmente interessante e anche relativamente comodo, il brutto è che è un porto di mare e le porte delle cabine si aprono con un nulla, durante le fermate lunghe in cui il treno viene smontato e rimontato (quelli che vengono da Milano e Roma poi vanno verso Monaco o verso Vienna) chi sta in stazione può accedere senza problemi nel vagone. Una volta mi è stato rubato lo zaino a Bologna in quel frangente, secondo me hanno usato un qualcosa di anestetizzante perché ci siamo risvegliati tutti con bruciore alla gola (oltre a quello di culo :D); io ci ho rimesso soprattutto un iPad, niente a confronto della ragazza australiana in cabina con me a cui hanno preso tutto, anche occhiali, documenti e cellulare. Doveva andare a trovare dei vecchi parenti in Toscana, ma non parlava una parola di italiano e senza occhiali neanche ci vedeva niente. Poraccia, era disperata, l'ho accompagnata alla polfer di Arezzo mi pare, spero non stia ancora lì dopo 12 anni :lol: 

La cosa più divertente invece quando a Firenze sono salite 4 ragazze nella cuccetta a 6, io stavo sul letto più in alto e, pensando che fossi tedesco sono state ore a parlare dei loro cazzi, anche intimi. Quando sono sceso e le ho salutate momenti morono dalla vergogna. @lustronculino so che tu glielo avresti messo in mano tanto non cadeva...

Dopo la volta del furto ho scoperto l'esistenza delle cuccette "deluxe", una svolta soprattutto perché il vagone ha un solo accesso ed è presidiato. Oltre a Monaco ci sono andato poi diverse volte anche a Torino su quelle cuccette, per me la soluzione migliore.

Una volta da Orvieto ho caricato anche la bici nell'apposito vagone e ammetto che la paura di ritrovarla a Vienna per errore ce l'avevo (no che la rubassero vista la bici).

Non so adesso, ma allora il problema più grande era la prenotazione dei biglietti: oltre alla concorrenza crucca per prenotare in anticipo per avere prezzi più bassi, ogni volta c'erano cazzi dovuti agli accordi FS/DB/OBB: il top un periodo in cui dall'Italia si poteva fare il biglietto solo fino all'Austria, ho fatto fare alla mia compagna il biglietto fino a Kufstein e sono andato a prenderla lì in macchina alle 5 di mattina...

Io invece , quando so’ andato a Londra , ho fatto, quasi tutto, il viaggio in cuccette con una famiglia di emigranti abruzzesi che tornava a Manchester…nulla da dire , molto educati e tranquilli…al ritorno, senza cuccette, con una faccia da schiaffi de Roma e un suo amico fotografo…fortuna che già lo conoscevo , erano stati pure loro al Monsters of Rock a Donington 

invece a Parigi sul Thello (che le cuccette erano affollatissime stile carro bestiame) con un paio di fidanzati saliti da Venezia ,canetto compreso , e una mamma e figlia di colore che dormivano sulla stessa cuccetta…e comunque mi fija ancora me maledice!, al contrario de mi moje… 

Al ritorno invece piccola avventura in quanto c’era stata una frana , il giorno prima di ripartire , una frana poco prima di Modane che un pratica aveva bloccata la linea verso l’Italia .

in quel caso devo ammettere le SNCF (ferrovie francesi) efficientissime….

il giorno prima arrivato messaggino sul telefono di recarsi alla stazione più vicina per riprogrammare il viaggio causa appunto frana in Val Maurienne…il giorno della partenza  a Parigi Gare de Lyon , sul corridoio della biglietteria c’era un semplice “banchittu” con due addetti delle SNCF ( una era una ragazza italiana e pure carina) che ti domandavano se volevi passare da Modane (Francia) o da Basilea (Svizzera) per il rientro in Italia ….

Dopo avere scelto ( Modane) …ti scrivevano sul biglietto appunto Modane a penna e il timbro SNCF…,con orari di partenza per tutte e due le opzioni….giunti al treno ( un TGV a due piani) potevi accomodarti dove ti pareva…ogni tanto annuncio di scuse per il disagio sia in francese che in italiano da parte del capotreno…giunti a Chambery si scendeva e c’era un pullman in attesa che ci avrebbe portati fino a Bardonecchia tramite il traforo autostradale del Frejus…a Bardonecchia c’era il TGV “intrappolato” ( non poteva rientrare in Francia a meno che non fosse passato da Ventimiglia) che ci attendeva , anche lì potevamo sistemarci come e dove ci pareva,per portarci fino a Milano Porta Garibaldi e lì bisognava attendere il notturno Torino/Salerno che ci avrebbe “scesi”a Orte ..…il tutto con un semplice biglietto (che era quello di ritorno ) con una scritta a penna e un timbro…

la domanda è……”ma se fosse accaduto in Italia??”….

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Dici questa? 😂

 

(foto in uscita da Terni lato Foligno)

 

In questo caso è il 655 con il rapporto corto per le merci, ma la misero in testa a un regionale quel febbraio nevicò abbondantemente mandando in tilt il traffico di mezza Italia

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12 minuti fa, grifo_merda ha scritto:

Comunque secondo me questa rimane la motrice più bella in assoluto

 

Concordo in pieno…poi quando avvia i 12 motori in serie mette quasi paura !!!!

Edited by lu Fraportanu
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4 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Dici questa? 😂

 

(foto in uscita da Terni lato Foligno)

 

In questo caso è il 655 con il rapporto corto per le merci, ma la misero in testa a un regionale quel febbraio nevicò abbondantemente mandando in tilt il traffico di mezza Italia

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si la famosa caimano , ma è normale so ridotte a pezzi senza manutenzione  , ma alla loro epoca d'oro erano motrici della madonna rimpiante da tanti macchinisti

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Qui tirato a lucido, appena inviato da Fondazione FS in Calabria per il treno degli Dei "Paola - Reggio Calabria" con escursioni a Tropea, Bagnara e Scilla che facemmo nell'agosto 2021 con l'associazione locale. Grandi ricordi (anche grandi sfacchinate per prestar servizio a bordo del treno).

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1 minuto fa, LoSballoContinua ha scritto:

Qui tirato a lucido, appena inviato da Fondazione FS in Calabria per il treno degli Dei "Paola - Reggio Calabria" con escursioni a Tropea, Bagnara e Scilla che facemmo nell'agosto 2021 con l'associazione locale. Grandi ricordi (anche grandi sfacchinate per prestar servizio a bordo del treno).

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L’associazione Ferrovie in Calabria?…

io li seguo su Facebook….sono pieni di iniziative 

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2 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Qui tirato a lucido, appena inviato da Fondazione FS in Calabria per il treno degli Dei "Paola - Reggio Calabria" con escursioni a Tropea, Bagnara e Scilla che facemmo nell'agosto 2021 con l'associazione locale. Grandi ricordi (anche grandi sfacchinate per prestar servizio a bordo del treno).

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stupenda 

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4 minuti fa, lu Fraportanu ha scritto:

Considera 

2 delle 6 che possiedo in scala N …che girano sul mio plastico 

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spettacolo puro! comunque non ricordo bene le caimano l'ha fatte la breda? scusa se mi sbaglio comunque

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30 minuti fa, lu Fraportanu ha scritto:

L’associazione Ferrovie in Calabria?…

io li seguo su Facebook….sono pieni di iniziative 

Si.

Li conosco da prima che si costituissero associazione, frequentavo un forum ferroviario e seguivo i loro post sulle ferrovie calabresi, visto che io frequentando (e poi sposando) una calabrese ionica iniziavo a scendere da quelle parti tutte le estati almeno un paio di settimane. E come accade in questi casi, quando sei a mente sgombra libero dal lavoro e tanti lacci quotidiani, riesci a seguire le passioni meglio e a mente più sgombra, anche dai vincoli familiari.

 

Allora erano tutti ragazzetti intorno ai 18 anni e poco più (io ne avevo già 35) ma mi piaceva il loro entusiasmo e attaccamento alla terra e alle loro ferrovie; l'anno che ci conoscemmo di persona, stavano liberando dai rovi una Emmina che da 40 anni giaceva abbandonata in un binarietto di Catanzaro Lido (la stazione ex calabro lucana). Era un mezzo che aveva prestato servizio sulla Soverato - Chiaravalle (chiusa nel 1969) e poi accantonata dal 1970 a Catanzaro; considera che era il 2009, giusti giusti 39 anni.

 

Quando tra il 2010-2012 soppressero tutti i notturni ed ic colleganti lo ionio col resto d'Italia (Roma, Milano, Torino) capirono che come gruppo di appassionati incidevano poco, e cosi nel dicembre del 2012 costituirono l'associazione e iniziarono ad essere presi in considerazione e seguiti.

 

Si iniziò attivamente nel 2014 coi primi treni a vapore col materiale storico calabro lucano che fino al 2008 prestava servizio in Sila (poi scadde la revisione della caldaia e la loco rimase accantonata per anni). Seguento l'esempio dell'appassionato svizzero rohrer (amante di certe ferrovie) che pochi mesi prima, venuto a sapere del recupero della locomotiva, aveva organizzato due speciali fotografici, iniziarono le interlocuzioni con la Società Ferrovie della Calabria (ramo calabrese delle ex calabro lucane) per organizzare i primi storico turistici sulla presila (la silana era chiusa e abbandonata). Poi facendo pressioni riuscirono non solo ad evitare la sdemanializzazione del tratto montano della silana, in cui le FC non facevano più nemmeno la manutenzione, ma contribuirono a riportare il materiale nell'altopiano e a far ripartire le corse tra Camigliatello e San Nicola Silvana Mansio dal 2016 dove tuttora opera. Con Fondazione hanno iniziato ad operare col Treno degli Dei nel 2021, volevano organizzare sempre con loro il treno della Magna Grecia sulla ionica col D445 e materiale storico, ma per lungaggini della regione saltò tutto.

 

La cosa che mi piace di loro è che, a parte gli speciali, gli storici, loro fanno turismo ferroviario col servizio ordinario, organizzando pacchetti per varie località della regione, con l'utilizzo dei treni regionali e ic valorizzando luoghi e produzioni locali, dando così una mano anche alle ferrovie ordinarie.

Treno della Liquirizia a Corigliano Rossano, treno del Bergamotto e itinerari di Cesare Pavese a Brancaleone, Treno della Magna Grecia a Reggio Calabria con visita al Museo Archeologico della Città, Treno del Torrone a Bagnara ... ecc ecc.

 

Perché poi coi treni speciali sono sempre rotture e vincoli, devi organizzarti col provider, stare un po' alle loro condizioni, ecc ecc.

Col servizio ordinario sono treni che circolano normalmente, quindi a prezzi anche calmierati, e ti basta organizzare l'aspetto logistico recettivo turistico senza troppi problemi sotto quello ferroviario. Poi loro fanno anche i progetti scuola - ferrovia; vanno in classe nelle scuole a far conoscere le ferrovie locali, instillando ai bambini da piccoli una curiosità per il trasporto pubblico; con le insegnanti organizzano gite ferroviarie a vari siti; molti di questi ragazzini prima di allora magari nemmeno sono mai saliti su di un treno e gli resta impresso. Ultima cosa: il portale Railbook, utilizzato anche da Fondazione e dalla Ferrovie dei Parchi per i treni sulla Carpinone, lo ha sviluppato un ragazzo dell'associazione.

Edited by LoSballoContinua
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14 minuti fa, grifo_merda ha scritto:

spettacolo puro! comunque non ricordo bene le caimano l'ha fatte la breda? scusa se mi sbaglio comunque

Ma scusa de che ?…mica semo tutti “onniscienti”….ce mancherebbe, si fa per discutere …

comunque l’hanno costruito in diversi costruttori , tipo Ansaldo …ma non mi sembra anche Breda 

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5 ore fa, lu Fraportanu ha scritto:

Invece la curiosità mia, quasi spasmodica ,è improntata tutta al 2026  quando in teoria dovrebbe riaprì la Centrale Umbra...soprattutto per due motivi

1) che treni utilizzeranno/acquisteranno ( penso il Minuetto manco se lo porti giù da Grillo lu vole)

2)...ma soprattutto gli orari , mi auguro  non siano fatti a “ cazzo de cane “

Vediamo, tanto manca un annetto...

I 4 minuetto utilizzeranno si con la livrea speciale dedicata ai paesaggi dell’Umbria. Ci saranno anche cascata e lago di Piediluco. Sono in manutenzione a Foligno. Tutto ciò rientra nel progetto pnrr

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Adesso, lu Fraportanu ha scritto:

Ma scusa de che ?…mica semo tutti “onniscienti”….ce mancherebbe, si fa per discutere …

comunque l’hanno costruito in diversi costruttori , tipo Ansaldo …ma non mi sembra anche Breda 

Si ala fine loco come il caimano e simili erano costruite con un consorzio di produttori, tra meccanica e componentistica, mi pare cmq che a costruire quel tipo di locomotore (non solo i caimani) fossero le Officine Reggiane.

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1 minuto fa, Scoppea ha scritto:

I 4 minuetto utilizzeranno si con la livrea speciale dedicata ai paesaggi dell’Umbria. Ci saranno anche cascata e lago di Piediluco. Sono in manutenzione a Foligno. Tutto ciò rientra nel progetto pnrr

Ma anche i due che erano accantonati per le parti di ricambio???

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9 minuti fa, Gagarin ha scritto:

@lu Fraportanu 🔝 il camion Interpan sul plastico

Azz....che occhio @Gagarin...!

quello , insieme a un altro, li ho fatti utilizzando modellini commerciali e appiccicandoci sopra una delle tante etichette che abbiamo su allo stabilimento a Fornle...

ecco anche l’altro

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1 ora fa, lu Fraportanu ha scritto:

L’associazione Ferrovie in Calabria?…

io li seguo su Facebook….sono pieni di iniziative 

Quando organizzammo il primo treno degli Dei feci il corso on line con un istruttore di Trenitalia come addetto sicurezza porte (ASP), ce ne doveva essere uno per ogni carrozza, quindi ne servivano 4, più almeno altri 3 associati che scortassero i gruppi nelle singole gite. Fondazione presta solo il materiale, macchinista e capotreno, il resto è in carico alle associazioni convenzionate locali con cui si stipulano i contratti tra Fondazione, Regione e Associazione.

 

Considera che quel treno parte da Paola alle 15:30 in agosto nel pieno solleone, a bordo di carrozze non climatizzate tenute al sole e deve farsi un bel viaggio. Un viaggio che non è su linee secondarie a scarsa o totale assenza di traffico come molte linee su cui si fanno i treni storici; è la Tirrenica meridionale dove, nel traffico ordinario, oltre ai vari regionali, ci sono anche le Frecce che da Reggio salgono a Roma e Milano. Tu stai li che vai massimo a 70 e ti incroci con questi treni lanciati. Inoltre è pieno di gallerie in alcuni tratti, e devi tenere i finestrini abbassati.  A Reggio Calabria si arriva alle 20:30 e chi fa ASP deve scortare il treno per tutto il tragitto. Sosta di due ore, e si riparte alle 22:30 riprendendo poi i turisti nelle varie località. Si torna a Paola, se il treno non fa ritardo, alle 2 di notte. Il viaggio di ritorno praticamente è come se fosse uno storico notturno (su Centoporte e Corbellini!).

 

Il primo treno facemmo un'ora di ritardo e tornammo alle 3. Per un ritardo dell'imbarcazione che faceva l'escursione a Scilla, dovemmo partire da Reggio mez'ora più tardi, poi il DCO di Reggio ci mise il carico di altri 30 minuti. Io venivo da Corigliano, che sta a 100 km e 1h30 da Paola. Da Paola a Cosenza in mezzo c'è la montagna, tanto è vero che ad inizi 900 costruirono una ferrovia a cremagliera. Dopo una giornata in treno col caldo di agosto, tutto quel viaggio, le incombenze, farsi un'ora e mezza di auto non era proprio il massimo. Io feci 3 treni in una settimana (su 5 totali). Una volta arrivai vicino casa sulla 106 ma faticavo veramente tanto a tenere gli occhi aperti. Poiché tuttavia quell'anno le cose a causa della Regione Calabria furono organizzate all'ultimo minuto, non c'era posto per dormire a Paola e bisognava cmq spostarsi km e allora decisi che se tanto mi dava tanto tanto valeva tornare direttamente a casa.

 

Di giorno caricavamo le cassa di bottigliette d'acqua tenuta in congelatore da offrire i turisti.

Chiedevamo di metterci il treno al primo binario adiacente al bar e poi manovrarlo, ma a Paola non ci sentivano. Cosi coi carrellini e ascensori, dovevamo spostarci dal primo binario al quinto per caricare.

 

 

Edited by LoSballoContinua

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29 minuti fa, LoSballoContinua ha scritto:

Quando organizzammo il primo treno degli Dei feci il corso on line con un istruttore di Trenitalia come addetto sicurezza porte (ASP), ce ne doveva essere uno per ogni carrozza, quindi ne servivano 4, più almeno altri 3 associati che scortassero i gruppi nelle singole gite. Fondazione presta solo il materiale, macchinista e capotreno, il resto è in carico alle associazioni convenzionate locali con cui si stipulano i contratti tra Fondazione, Regione e Associazione.

 

Considera che quel treno parte da Paola alle 15:30 in agosto nel pieno solleone, a bordo di carrozze non climatizzate tenute al sole e deve farsi un bel viaggio. Un viaggio che non è su linee secondarie a scarsa o totale assenza di traffico come molte linee su cui si fanno i treni storici; è la Tirrenica meridionale dove, nel traffico ordinario, oltre ai vari regionali, ci sono anche le Frecce che da Reggio salgono a Roma e Milano. Tu stai li che vai massimo a 70 e ti incroci con questi treni lanciati. Inoltre è pieno di gallerie in alcuni tratti, e devi tenere i finestrini abbassati.  A Reggio Calabria si arriva alle 20:30 e chi fa ASP deve scortare il treno per tutto il tragitto. Sosta di due ore, e si riparte alle 22:30 riprendendo poi i turisti nelle varie località. Si torna a Paola, se il treno non fa ritardo, alle 2 di notte. Il viaggio di ritorno praticamente è come se fosse uno storico notturno (su Centoporte e Corbellini!).

 

Il primo treno facemmo un'ora di ritardo e tornammo alle 3. Per un ritardo dell'imbarcazione che faceva l'escursione a Scilla, dovemmo partire da Reggio mez'ora più tardi, poi il DCO di Reggio ci mise il carico di altri 30 minuti. Io venivo da Corigliano, che sta a 100 km e 1h30 da Paola. Da Paola a Cosenza in mezzo c'è la montagna, tanto è vero che ad inizi 900 costruirono una ferrovia a cremagliera. Dopo una giornata in treno col caldo di agosto, tutto quel viaggio, le incombenze, farsi un'ora e mezza di auto non era proprio il massimo. Io feci 3 treni in una settimana (su 5 totali). Una volta arrivai vicino casa sulla 106 ma faticavo veramente tanto a tenere gli occhi aperti. Poiché tuttavia quell'anno le cose a causa della Regione Calabria furono organizzate all'ultimo minuto, non c'era posto per dormire a Paola e bisognava cmq spostarsi km e allora decisi che se tanto mi dava tanto tanto valeva tornare direttamente a casa.

 

Di giorno caricavamo le cassa di bottigliette d'acqua tenuta in congelatore da offrire i turisti.

Chiedevamo di metterci il treno al primo binario adiacente al bar e poi manovrarlo, ma a Paola non ci sentivano. Cosi coi carrellini e ascensori, dovevamo spostarci dal primo binario al quinto per caricare.

 

 

Magari avercela qua da noi un’associazione simile....ho visto tre anni sono andati pure a recuperare 3 rotabili da quell’appassionato vicino Roma...due Emmine e una loco a vapore...la gemella di quella che utilizzano adesso sulla Sila...mi sembra di aver letto da qualche parte che vorrebbero riattivare quella di Gioia Tauro?...mica me lo ricordo , fanno sempre tante iniziative che non gliela faccio a staje appresso !! ( ce  sta quello coi capelli lunghi e l’occhiali che è un vulcano de idee😊)

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1 ora fa, lu Fraportanu ha scritto:

Ma anche i due che erano accantonati per le parti di ricambio???

Ricordo che erano quattro ad Umbertide che verranno rimessi in funzione. Non so a cosa fai riferimento 🙂 ora cerco di capire se faranno misto (diesel elettrico) oppure acquistano ulteriori convogli 🙂

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