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ESCLUSIVA TMW - Pandev, l'agente: "Vuole lasciare Roma"

 

Intervistato in esclusiva dai microfoni di Tuttomercatoweb, l'agente di Goran Pandev (25), Leonardo Corsi, racconta la situazione del suo assistito che è seguito da Juventus, Fiorentina, Amburgo e Tottenham: "Il presidente ****** sta facendo di tutto per trattenerlo, ma Goran è intenzionato a lasciare la Lazio. In ogni caso dovrà accordarsi lui con la Lazio e poi lo stesso ****** ha chiesto un ulteriore incontro per provare a convincerlo a restare. Ieri l'incontro è stato tra noi agenti ed il Presidente. A questo punto vuole vedere personalmente il giocatore e parlare con lui.".

 

Perchè la volontà di andare via?

"E'alla ricerca di nuovi stimoli".

 

La Juve, la Fiorentina,Tottenham,Arsenal lo stanno cercando?

"Non confermo nè smentisco, ma la trattativa sarà fatta con pieno rispetto della Lazio visto che ha ancora un anno di contratto".

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monetizziamo  :)

 

ha dato fin troppo a questa lazio e si merita una grande squadra.

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è stato sempre zitto quando vedeva gente più scarsa di lui che rinnovava a cifre superiori (stendardo, siviglia, mauri e rocchi giusto per fare 4 nomi), ora se ne vuole andare, anche giustamente, ma attento caro Goran, in un' altra squadra non ti basta fare 4 partite l'anno sennò te fai una magnata de panchina in quantità industriale....

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FOCUS: EUROPA LEAGUE

E' stata definita la mini Champions, sarà un torneo prestigioso più di quanto lo era la Coppa Uefa, parola di Platini. La Lazio scenderà in campo nei Playoff del 20 e 27 agosto.

Non sarà la Champions, ma sarà comunque una grande competizione, la più importante dopo la Coppa con le grandi orecchie. Ne è stato rinnovato il nome e la struttura, il fine è quello di creare una valida alternativa alla più classica coppa dei campioni. L'Europa League è ai posti di partenza, saranno 159 le squadre che si presenteranno al pronti via. La prima scrematura porterà alla fase a gruppi 48 squadre, come la Champions. La finale si disputerà ad Amburgo il 12 maggio 2010, gli orari delle partite saranno due le 19 e le 21, il giorno sempre il giovedì.

 

IN ITALIA. In Italia le squadre che si sono qualificate sono Lazio, Genoa e Roma, le prime due direttamente avendo vinto la coppa nazionale - la prima ed essendo arrivata quinta la seconda - entreranno un turno prima della fase a gironi. La Roma dovrà fare i preliminari il 30 luglio ed il 6 agosto. Il 17 settembre inizierà la fase a gironi. Il 17 luglio si conoscerà l'avversario della Roma il 7 agosto quelli di Lazio e Genoa.

 

IL TABELLONE. Il tabellone è ancora in via di definizione a causa di alcuni campionati che non sono terminati. Italia, Spagna, Germania, Inghilterra e Francia, le big five porteranno ciascuna tre squadre tra cui la 5° classificata, la 6° e la vincitrice della Coppa Nazionale. In Italia abbiamo già detto, in Spagna, invece, saranno: Athletico Bilbao (arrivato secondo in Copa del Rey), Villareal (5° classificato) e Valencia (6° classificato). In Germania saranno una tra Bayer Leverkusen e Werder Brema (finaliste in coppa di Germania), Herta Belino (arrivata 5°) e Amburgo (arrivata 6°). In Inghilterra saranno, Everton (finalista di FA Cup, giocherà contro il Chelsea), Aston Villa (5°) e Fulham (6°). Per quanto riguarda il campionato francese, invece, Guingamp (vincitrice della Coppa di Francia), Tolosa (5°) e Paris Saint-Germain (6°).

Lazio e Roma saranno testa di serie e rischieranno poco nel sorteggio: per i biancocelesti il pericolo potrebbe essere l'Heerenveen (Olanda), il Genk (Belgio), il Cluj o la vincitrice della Coppa Ceca. Per la Roma Goteborg o Hajduk Spalato. Meno protetto invece, il Genoa che subira un sorteggio libero essendo 17 anni che non partecipa ad una competizione europea.

 

Mamma mia non vedo l'ora... Spero solo che la squadra sia all'altezza!

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Formula 2009/10

 

UEFA Europa League (©UEFA)

Uno dei tornei europei di maggiore tradizione ha subito un ritocco generale a seguito delle decisioni del Comitato Esecutivo UEFA prese a novembre 2007. La Coppa UEFA, che ha esordito nella stagione 1971/72, diventerà UEFA Europa League a partire dalla stagione 2009/10, mentre proseguono gli sforzi per migliorare l’immagine e il profilo della seconda competizione europea per club più importante.

 

I punti principali del nuovo format sono i seguenti:

 

• La fase a gironi viene ampliata fino a comprendere 12 gironi composto ciascuno da quattro squadre. Ogni squadra affronterà le altre tre in sfide di andata e ritorno. Le prime due classificate dei 12 gironi accederanno ai sedicesimi di finale.

 

• I detentori del trofeo e le dieci squadre eliminate nei preliminari di UEFA Champions League accederanno automaticamente alla fase a gironi.

 

• Vi saranno quattro turni preliminari per la UEFA Europa League. Le squadre vincitrici delle coppe nazionali delle federazioni al 52esimo e 53esimo posto nel ranking UEFA, le squadre seconde classificate nei campionati delle federazioni comprese fra il 35esimo e il 51esimo posto (eccetto il Liechtenstein), le terze classificate delle federazioni dal 22esimo al 51esimo posto (eccetto il Liechtenstein), nonché le tre squadre vincitrici del UEFA Fair Play, inizieranno il torneo dal primo turno preliminare, con sfide di andata e ritorno.

 

• Le 25 squadre vincitrici se la vedranno nel secondo turno preliminare contro le vincitrici delle coppe nazionali delle federazioni dal 28esimo al 51esimo posto del ranking UEFA, le seconde classificate dei campionati delle federazioni dal 19esimo al 34esimo posto, le terze classificate delle federazioni con il coefficiente dal 16esimo al 21posto, le quarte classificate delle federazioni dal decimo al 15esimo posto, nonché le quinte classificate delle federazioni dal settimo al nono posto. Anche queste gare si giocheranno con la formula dell’andata e ritorno.

 

• Le 40 squadre vincitrici accederanno al terzo turno preliminare, che comprenderà le vincitrici delle coppe nazionali delle federazioni dal 16esimo al 27esimo posto del ranking, le seconde classificate delle federazioni dal 16esimo al 18esimo posto, le terze classificate delle federazioni dal decimo al 15esimo posto, le quarte classificate delle federazioni dal settimo al nono posto, le quinte classificate delle federazioni dal quarto al sesto posto, nonché le seste classificate delle federazioni dal primo al terzo posto. Le gare si giocheranno con la formula dell’andata e ritorno.

 

• Le vincenti di queste 35 sfide andranno a comporre il quadro degli spareggi insieme alle 15 squadre perdenti nel terzo turno preliminare di UEFA Champions League. A questa fase accederanno anche le squadre vincitrici della coppa nazionale delle federazioni dal primo al quindicesimo posto, le terze classificate delle federazioni dal settimo al nono posto, le quarte classificate delle federazioni dal quarto al sesto posto, nonché le quinte classificate delle federazioni dal primo al terzo posto.

 

• Le 37 squadre vincitrici si qualificano per la fase a gironi della UEFA Europa League, che comprenderà anche le dieci squadre sconfitte nello spareggio di UEFA Champions League, nonché i detentori della UEFA Europa League.

 

• La finalista perdente della coppa nazionale potrà accedere alla UEFA Europa League in caso di qualificazione della vincitrice della coppa nazionale alla UEFA Champions League.

 

• I sedicesimi della UEFA Europa League saranno composti dalle prime due classificate dei 12 gironi, più le otto squadre terze classificate nei gironi di UEFA Champions League. Le 16 squadre vincitrici accederanno agli ottavi di finale, e a seguire quarti e semifinali.

 

• La finale unica si giocherà di mercoledì sera su campo neutro, con calcio d’inizio alle ore 20.45CET.

 

• La gare di UEFA Europa League si giocheranno di giovedì sera nelle settimane in cui è in programma la UEFA Champions League, e di mercoledì e giovedì sera in quelle settimane riservate esclusivamente alla UEFA Europa League. Gli orari d’inizio saranno in linea di principio due: alle 19.00 e alle 21.05CET, compatibilmente con le situazioni sul posto.

 

• I diritti media saranno gestiti centralmente a partire dalla fase a gironi della UEFA Europa League, con uno sponsor del torneo non esclusivo, un pallone unico per la fase a gironi e una gestione centralizzata delle sponsorizzazioni (al pari della UEFA Champions League) a partire dai sedicesimi.

 

Calendario partite UEFA Europa League 2009/10

Fase Date

Primo turno preliminare, andata 02.07.2009

Primo turno preliminare, ritorno 09.07.2009

Secondo turno preliminare, andata 16.07.2009

Secondo turno preliminare, ritorno 23.07.2009

Terzo turno preliminare, andata 30.07.2009

Terzo turno preliminare, ritorno 06.08.2009

Spareggi, andata 20.08.2009

Spareggi, ritorno 27.08.2009

Fase a gironi, Giornata 1 17.09.2009

Fase a gironi, Giornata 2 01.10.2009

Fase a gironi, Giornata 3 22.10.2009

Fase a gironi, Giornata 4 05.11.2009

Fase a gironi, Giornata 5 02/03.12.2009

Fase a gironi, Giornata 6 16/17.12.2009

Sedicesimi, andata 18.02.2010

Sedicesimi, ritorno 25.02.2010

Ottavi, andata 11.03.2010

Ottavi, ritorno 18.03.2010

Quarti, andata 01.04.2010

Quarti, ritorno 08.04.2010

Semifinali, andata 22.04.2010

Semifinali, ritorno 29.04.2010

Finale (Arena Hamburg, Germania) 12.05.2010

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"NON SONO TRANQUILLO"

 

Il silenzio degli ultimi tempi e i messaggi d'amore lanciati nei giorni scorsi da Mauro Zarate ai tifosi della Lazio avevano rincuorato i biancocelesti sul futuro del loro amato 'Zaratekid'. Ma, purtroppo per i supporters, la questione Zarate è ancora ben lungi dall'essere conclusa. Infatti, per quanto l'argentino abbia trovato formalmente l'accordo con il presidente ******, il sospirato riscatto dall'Al Sadd ancora non è stato effettuato. Il ché rende 'l'affaire', e la conseguente permanenza del sudamericano a Formello, ancora tremendamente in bilico. A far luce sulla vicenda è in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it Sergio Zarate, procuratore e fratello dell'attaccante argentino.

 

Sergio, come va? Come sta Mauro?

Tutto bene. E' arrivato ieri in Argentina, sta bene, è contento.

 

Con il presidente ****** come vi siete lasciati?

Sto aspettando una sua telefonata: deve chiamarmi entro il 30 giugno per dirmi di aver fatto il riscatto.

 

Ma il termine per il riscatto non era il 30 Aprile?

No. La data del 30 Aprile l'avevamo data noi al presidente ****** per iniziare dei colloqui con il club arabo e per trovare l'accordo dell'ingaggio.

 

Spiegaci bene.

Il 30 Aprile era il termine tra l'Al Sadd e la Lazio per trovare un accordo, questo non è stato trovato e bisogna quindi procedere con la clausola di rescissione.

 

Sei tranquillo che ****** effettui il riscatto?

Nei prossimi dieci giorni il presidente deve mandare i soldi. Ed io sarò tranquillo solo dopo che lui avrà mandato i soldi al Al Sadd. Visto che ancora non l'ha fatto, no, non sono tranquillo.

 

Siete quindi preoccupati per il futuro?

No, no. Ti spiego non ho certezza che ****** faccia il riscatto e quindi sotto quel punto di vista non sono tranquillo, ma non ho nessuna preoccupazione per il futuro: Mauro o resta alla Lazio o andrà altrove, le proposte non mancano. Mauro sarebbe contentissimo di restare alla Lazio a lungo, abbiamo parlato di 5 anni con ******. Mauro sta bene a Roma, ma dipende tutto da ******, se ****** non fa il riscatto noi abbiamo 4 o 5 squadre che ci stanno aspettando.

 

Che squadre?

Squadre molto importanti: italiane, spagnole, inglesi. Noi non abbiamo problemi, noi vogliamo restare alla Lazio, ma se la Lazio non dovesse pagare non sarebbe certo un problema nostro

 

Mauro ha detto che il 5 luglio tornerà a Roma.

Se per quella data ****** avrà pagato il riscatto, se quindi il presidente rispetterà la promessa, Mauro il 5 luglio sarà ovviamente in Italia ed inizierà il ritiro con la Lazio

 

calciomercato.it

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fonte: lazio.net

 

4 Giugno 2009

 

Zenga alla Lazio manca solo la firma (Il Tempo)

 

Oggi a Milano il presidente Lotito incontra l’allenatore Proposta contrattuale per un anno con opzione fino al 2012

 

Si sono dati appuntamento a Milano per mettere nero su bianco e pianificare la nuova Lazio: Claudio Lotito ha telefonato ieri sera a Walter Zenga dopo una giornata ricca di impegni e di colpi di scena. All’ora di pranzo appuntamento con il legale di Zarate e il manager dell’argentino Luis Ruzzi per riscattare il giocatore dall’Al Sadd; subito dopo il botta e risposta a distanza con Delio Rossi che era uscito allo scoperto lasciando intendere un imminente divorzio con il club. Il presidente ha deciso: esclusi colpi di scena dell’ultim’ora, affiderà le chiavi della sua Lazio a Walter Zenga. Dopo aver centrato per due volte consecutive la salvezza con il Catania, il tecnico è pronto per fare un ulteriore salto di qualità. L’ex portiere dell’Inter ha l’esperienza giusta per intraprendere la nuova avventura sulla panchina laziale. Lotito gli ha offerto un contratto annuale, con un’opzione di rinnovo per altre due stagioni. Le cifre non sono da capogiro, ma potrà arricchire il suo stipendio con una serie di bonus legati ai risultati della squadra. In primis, la finale della Supercoppa italiana che la Lazio disputerà contro la «sua» Inter il prossimo 8 agosto a Pechino in un’accesa sfida con Mourinho. Dopo aver iniziato la carriera di allenatore nei New England Revolution - negli States - Zenga ha continuato il suo cammino scegliendo la Romania e guidando prima il National Bucarest, e successivamente, la Steaua con la quale vince lo scudetto. Altro paese, altra squadra, altro scudetto, con la Stella Rossa di Belgrado prima di approdare al campionato turco (Gaziantepspor) e maturare un’esperienza in quello degli Emirati Arabi con l’Al-Ain. Poi l’ennesima esperienza romena con la Dinamo Bucarest prima di firmare col Catania. Con Delio Rossi, invece, è finita nella maniera peggiore, con il tecnico che, comunque, lascia la Lazio da vincente dopo quattro anni. L’allenatore ha rotto gli indugi e ha fatto il primo passo, dopo essere rimasto in attesa per dodici giorni. «Quando ho visto Lotito abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati 15 giorni - ha aggiunto l’allenatore di Rimini - questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. La sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assumere le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni e ci sono tempi e modi per farle». E Lotito? non si è scomposto, ha continuato a recitare la sua solita parte: «Tutti utili, nessuno indispensabile». Eccezion fatta per il presidente che ha appreso la notizia delle esternazioni del suo (ormai ex ) allenatore pochi istanti dopo aver chiuso la trattativa per Zarate. «Delio Rossi? Avevamo un appuntamento per domani - oggi n.d.r. - poi ho pensato che sarei andato a Milano in Lega, quindi avevamo deciso di vederci in serata, oppure venerdì mattina». Il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto sulle frequenze di Radio Radio, ha chiarito la sua posizione in riferimento al futuro del tecnico Delio Rossi. «Deluso? Non conosco le sue dichiarazioni - ha commentato Lotito - può darsi che non abbia mai detto queste cose. Lui mi ha chiesto certe cose, è necessario che io sia nelle condizioni di poterle esaudire. Adesso vado avanti per la mia strada, sono il presidente e i tempi li deciso io, non un mio dipendente. E agisco solo a tutela della Lazio. Quando me lo comunicherà ne prenderò atto. Se ha deciso di stare da un’altra parte ha il diritto di farlo. Ha scelto di non allenare la Lazio? Con tutto il rispetto per Rossi, quale è il problema? Morto un papa se ne fa un altro». La fumata bianca è attesa per oggi. Se salta c’è Ballardini.

  • Voto Positivo 1

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4 Giugno 2009

 

Zenga alla Lazio manca solo la firma (Il Tempo)

 

Oggi a Milano il presidente Lotito incontra l’allenatore Proposta contrattuale per un anno con opzione fino al 2012

 

Si sono dati appuntamento a Milano per mettere nero su bianco e pianificare la nuova Lazio: Claudio Lotito ha telefonato ieri sera a Walter Zenga dopo una giornata ricca di impegni e di colpi di scena. All’ora di pranzo appuntamento con il legale di Zarate e il manager dell’argentino Luis Ruzzi per riscattare il giocatore dall’Al Sadd; subito dopo il botta e risposta a distanza con Delio Rossi che era uscito allo scoperto lasciando intendere un imminente divorzio con il club. Il presidente ha deciso: esclusi colpi di scena dell’ultim’ora, affiderà le chiavi della sua Lazio a Walter Zenga. Dopo aver centrato per due volte consecutive la salvezza con il Catania, il tecnico è pronto per fare un ulteriore salto di qualità. L’ex portiere dell’Inter ha l’esperienza giusta per intraprendere la nuova avventura sulla panchina laziale. Lotito gli ha offerto un contratto annuale, con un’opzione di rinnovo per altre due stagioni. Le cifre non sono da capogiro, ma potrà arricchire il suo stipendio con una serie di bonus legati ai risultati della squadra. In primis, la finale della Supercoppa italiana che la Lazio disputerà contro la «sua» Inter il prossimo 8 agosto a Pechino in un’accesa sfida con Mourinho. Dopo aver iniziato la carriera di allenatore nei New England Revolution - negli States - Zenga ha continuato il suo cammino scegliendo la Romania e guidando prima il National Bucarest, e successivamente, la Steaua con la quale vince lo scudetto. Altro paese, altra squadra, altro scudetto, con la Stella Rossa di Belgrado prima di approdare al campionato turco (Gaziantepspor) e maturare un’esperienza in quello degli Emirati Arabi con l’Al-Ain. Poi l’ennesima esperienza romena con la Dinamo Bucarest prima di firmare col Catania. Con Delio Rossi, invece, è finita nella maniera peggiore, con il tecnico che, comunque, lascia la Lazio da vincente dopo quattro anni. L’allenatore ha rotto gli indugi e ha fatto il primo passo, dopo essere rimasto in attesa per dodici giorni. «Quando ho visto Lotito abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati 15 giorni - ha aggiunto l’allenatore di Rimini - questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. La sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assumere le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni e ci sono tempi e modi per farle». E Lotito? non si è scomposto, ha continuato a recitare la sua solita parte: «Tutti utili, nessuno indispensabile». Eccezion fatta per il presidente che ha appreso la notizia delle esternazioni del suo (ormai ex ) allenatore pochi istanti dopo aver chiuso la trattativa per Zarate. «Delio Rossi? Avevamo un appuntamento per domani - oggi n.d.r. - poi ho pensato che sarei andato a Milano in Lega, quindi avevamo deciso di vederci in serata, oppure venerdì mattina». Il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto sulle frequenze di Radio Radio, ha chiarito la sua posizione in riferimento al futuro del tecnico Delio Rossi. «Deluso? Non conosco le sue dichiarazioni - ha commentato Lotito - può darsi che non abbia mai detto queste cose. Lui mi ha chiesto certe cose, è necessario che io sia nelle condizioni di poterle esaudire. Adesso vado avanti per la mia strada, sono il presidente e i tempi li deciso io, non un mio dipendente. E agisco solo a tutela della Lazio. Quando me lo comunicherà ne prenderò atto. Se ha deciso di stare da un’altra parte ha il diritto di farlo. Ha scelto di non allenare la Lazio? Con tutto il rispetto per Rossi, quale è il problema? Morto un papa se ne fa un altro». La fumata bianca è attesa per oggi. Se salta c’è Ballardini.

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Non te fida' de ****** porterà allo sfinimento pure Zenga, sceglieremo un allenatore all' ultimo e non compriamo nessuno!!!!

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4 Giugno 2009

 

Zenga alla Lazio manca solo la firma (Il Tempo)

 

Oggi a Milano il presidente Lotito incontra l’allenatore Proposta contrattuale per un anno con opzione fino al 2012

 

Si sono dati appuntamento a Milano per mettere nero su bianco e pianificare la nuova Lazio: Claudio Lotito ha telefonato ieri sera a Walter Zenga dopo una giornata ricca di impegni e di colpi di scena. All’ora di pranzo appuntamento con il legale di Zarate e il manager dell’argentino Luis Ruzzi per riscattare il giocatore dall’Al Sadd; subito dopo il botta e risposta a distanza con Delio Rossi che era uscito allo scoperto lasciando intendere un imminente divorzio con il club. Il presidente ha deciso: esclusi colpi di scena dell’ultim’ora, affiderà le chiavi della sua Lazio a Walter Zenga. Dopo aver centrato per due volte consecutive la salvezza con il Catania, il tecnico è pronto per fare un ulteriore salto di qualità. L’ex portiere dell’Inter ha l’esperienza giusta per intraprendere la nuova avventura sulla panchina laziale. Lotito gli ha offerto un contratto annuale, con un’opzione di rinnovo per altre due stagioni. Le cifre non sono da capogiro, ma potrà arricchire il suo stipendio con una serie di bonus legati ai risultati della squadra. In primis, la finale della Supercoppa italiana che la Lazio disputerà contro la «sua» Inter il prossimo 8 agosto a Pechino in un’accesa sfida con Mourinho. Dopo aver iniziato la carriera di allenatore nei New England Revolution - negli States - Zenga ha continuato il suo cammino scegliendo la Romania e guidando prima il National Bucarest, e successivamente, la Steaua con la quale vince lo scudetto. Altro paese, altra squadra, altro scudetto, con la Stella Rossa di Belgrado prima di approdare al campionato turco (Gaziantepspor) e maturare un’esperienza in quello degli Emirati Arabi con l’Al-Ain. Poi l’ennesima esperienza romena con la Dinamo Bucarest prima di firmare col Catania. Con Delio Rossi, invece, è finita nella maniera peggiore, con il tecnico che, comunque, lascia la Lazio da vincente dopo quattro anni. L’allenatore ha rotto gli indugi e ha fatto il primo passo, dopo essere rimasto in attesa per dodici giorni. «Quando ho visto Lotito abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati 15 giorni - ha aggiunto l’allenatore di Rimini - questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. La sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assumere le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni e ci sono tempi e modi per farle». E Lotito? non si è scomposto, ha continuato a recitare la sua solita parte: «Tutti utili, nessuno indispensabile». Eccezion fatta per il presidente che ha appreso la notizia delle esternazioni del suo (ormai ex ) allenatore pochi istanti dopo aver chiuso la trattativa per Zarate. «Delio Rossi? Avevamo un appuntamento per domani - oggi n.d.r. - poi ho pensato che sarei andato a Milano in Lega, quindi avevamo deciso di vederci in serata, oppure venerdì mattina». Il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto sulle frequenze di Radio Radio, ha chiarito la sua posizione in riferimento al futuro del tecnico Delio Rossi. «Deluso? Non conosco le sue dichiarazioni - ha commentato Lotito - può darsi che non abbia mai detto queste cose. Lui mi ha chiesto certe cose, è necessario che io sia nelle condizioni di poterle esaudire. Adesso vado avanti per la mia strada, sono il presidente e i tempi li deciso io, non un mio dipendente. E agisco solo a tutela della Lazio. Quando me lo comunicherà ne prenderò atto. Se ha deciso di stare da un’altra parte ha il diritto di farlo. Ha scelto di non allenare la Lazio? Con tutto il rispetto per Rossi, quale è il problema? Morto un papa se ne fa un altro». La fumata bianca è attesa per oggi. Se salta c’è Ballardini.

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Non te fida' de ****** porterà allo sfinimento pure Zenga, sceglieremo un allenatore all' ultimo e non compriamo nessuno!!!!

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Che t'avevo detto?

Zenga ha firmato, ma per il Palermo, per 3 anni.

Lazio.net non è un sito attendibile.

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....tra l'altro:

 

Lazio: In 17 tornano per fine prestito

 

12:12 del 01 giugno

 

In casa Lazio c'è da capire come si evolverà la questione allenatore, c'è da fare il mercato, ma soprattutto bisogna far fronte a tutti i giocatori che torneranno a Formello per fine prestito. Sono ben 17: Baronio (Brescia), Makinwa (Chievo), Quadri (Monza), Firmani (Al Walsl), Berni (Salernitana), Bonetto (Livorno), Zauri (Fiorentina), Stendardo (Lecce), Scaloni (Maiorca), Artipoli (Modena), Correa (Pro Patria), Greco (Sorrento), Corvesi (Prato), Tortori (Isola Liri), Costantini (Val di Sangro), Chirico (Aversa Normanna) e Merini (Melfi).

 

Bisogna considerare infatti che tutti i giovani classe 1989 si aggregheranno automaticamente alla prima squadra, in quanto non più in età per giocare con la Primavera.

 

.....a sta manica de pippe aggiungiamoci Manfredini, Siviglia, Inzaghi , Cribari, Meghni e Del nero...più 2 cani da pastore per badare a sto gregge de pecore!

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4 Giugno 2009

 

Zenga alla Lazio manca solo la firma (Il Tempo)

 

Oggi a Milano il presidente Lotito incontra l’allenatore Proposta contrattuale per un anno con opzione fino al 2012

 

Si sono dati appuntamento a Milano per mettere nero su bianco e pianificare la nuova Lazio: Claudio Lotito ha telefonato ieri sera a Walter Zenga dopo una giornata ricca di impegni e di colpi di scena. All’ora di pranzo appuntamento con il legale di Zarate e il manager dell’argentino Luis Ruzzi per riscattare il giocatore dall’Al Sadd; subito dopo il botta e risposta a distanza con Delio Rossi che era uscito allo scoperto lasciando intendere un imminente divorzio con il club. Il presidente ha deciso: esclusi colpi di scena dell’ultim’ora, affiderà le chiavi della sua Lazio a Walter Zenga. Dopo aver centrato per due volte consecutive la salvezza con il Catania, il tecnico è pronto per fare un ulteriore salto di qualità. L’ex portiere dell’Inter ha l’esperienza giusta per intraprendere la nuova avventura sulla panchina laziale. Lotito gli ha offerto un contratto annuale, con un’opzione di rinnovo per altre due stagioni. Le cifre non sono da capogiro, ma potrà arricchire il suo stipendio con una serie di bonus legati ai risultati della squadra. In primis, la finale della Supercoppa italiana che la Lazio disputerà contro la «sua» Inter il prossimo 8 agosto a Pechino in un’accesa sfida con Mourinho. Dopo aver iniziato la carriera di allenatore nei New England Revolution - negli States - Zenga ha continuato il suo cammino scegliendo la Romania e guidando prima il National Bucarest, e successivamente, la Steaua con la quale vince lo scudetto. Altro paese, altra squadra, altro scudetto, con la Stella Rossa di Belgrado prima di approdare al campionato turco (Gaziantepspor) e maturare un’esperienza in quello degli Emirati Arabi con l’Al-Ain. Poi l’ennesima esperienza romena con la Dinamo Bucarest prima di firmare col Catania. Con Delio Rossi, invece, è finita nella maniera peggiore, con il tecnico che, comunque, lascia la Lazio da vincente dopo quattro anni. L’allenatore ha rotto gli indugi e ha fatto il primo passo, dopo essere rimasto in attesa per dodici giorni. «Quando ho visto Lotito abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati 15 giorni - ha aggiunto l’allenatore di Rimini - questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. La sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assumere le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni e ci sono tempi e modi per farle». E Lotito? non si è scomposto, ha continuato a recitare la sua solita parte: «Tutti utili, nessuno indispensabile». Eccezion fatta per il presidente che ha appreso la notizia delle esternazioni del suo (ormai ex ) allenatore pochi istanti dopo aver chiuso la trattativa per Zarate. «Delio Rossi? Avevamo un appuntamento per domani - oggi n.d.r. - poi ho pensato che sarei andato a Milano in Lega, quindi avevamo deciso di vederci in serata, oppure venerdì mattina». Il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto sulle frequenze di Radio Radio, ha chiarito la sua posizione in riferimento al futuro del tecnico Delio Rossi. «Deluso? Non conosco le sue dichiarazioni - ha commentato Lotito - può darsi che non abbia mai detto queste cose. Lui mi ha chiesto certe cose, è necessario che io sia nelle condizioni di poterle esaudire. Adesso vado avanti per la mia strada, sono il presidente e i tempi li deciso io, non un mio dipendente. E agisco solo a tutela della Lazio. Quando me lo comunicherà ne prenderò atto. Se ha deciso di stare da un’altra parte ha il diritto di farlo. Ha scelto di non allenare la Lazio? Con tutto il rispetto per Rossi, quale è il problema? Morto un papa se ne fa un altro». La fumata bianca è attesa per oggi. Se salta c’è Ballardini.

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Non te fida' de ****** porterà allo sfinimento pure Zenga, sceglieremo un allenatore all' ultimo e non compriamo nessuno!!!!

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Che t'avevo detto?

Zenga ha firmato, ma per il Palermo, per 3 anni.

Lazio.net non è un sito attendibile.

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Cioe', questo ha allenato il Catania e poi mo firma per il Palermo? :o

 

Che pezzo di merda! :angry:

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4 Giugno 2009

 

Zenga alla Lazio manca solo la firma (Il Tempo)

 

Oggi a Milano il presidente Lotito incontra l’allenatore Proposta contrattuale per un anno con opzione fino al 2012

 

Si sono dati appuntamento a Milano per mettere nero su bianco e pianificare la nuova Lazio: Claudio Lotito ha telefonato ieri sera a Walter Zenga dopo una giornata ricca di impegni e di colpi di scena. All’ora di pranzo appuntamento con il legale di Zarate e il manager dell’argentino Luis Ruzzi per riscattare il giocatore dall’Al Sadd; subito dopo il botta e risposta a distanza con Delio Rossi che era uscito allo scoperto lasciando intendere un imminente divorzio con il club. Il presidente ha deciso: esclusi colpi di scena dell’ultim’ora, affiderà le chiavi della sua Lazio a Walter Zenga. Dopo aver centrato per due volte consecutive la salvezza con il Catania, il tecnico è pronto per fare un ulteriore salto di qualità. L’ex portiere dell’Inter ha l’esperienza giusta per intraprendere la nuova avventura sulla panchina laziale. Lotito gli ha offerto un contratto annuale, con un’opzione di rinnovo per altre due stagioni. Le cifre non sono da capogiro, ma potrà arricchire il suo stipendio con una serie di bonus legati ai risultati della squadra. In primis, la finale della Supercoppa italiana che la Lazio disputerà contro la «sua» Inter il prossimo 8 agosto a Pechino in un’accesa sfida con Mourinho. Dopo aver iniziato la carriera di allenatore nei New England Revolution - negli States - Zenga ha continuato il suo cammino scegliendo la Romania e guidando prima il National Bucarest, e successivamente, la Steaua con la quale vince lo scudetto. Altro paese, altra squadra, altro scudetto, con la Stella Rossa di Belgrado prima di approdare al campionato turco (Gaziantepspor) e maturare un’esperienza in quello degli Emirati Arabi con l’Al-Ain. Poi l’ennesima esperienza romena con la Dinamo Bucarest prima di firmare col Catania. Con Delio Rossi, invece, è finita nella maniera peggiore, con il tecnico che, comunque, lascia la Lazio da vincente dopo quattro anni. L’allenatore ha rotto gli indugi e ha fatto il primo passo, dopo essere rimasto in attesa per dodici giorni. «Quando ho visto Lotito abbiamo parlato di tutto, poi mi ha chiesto 3-4 giorni di tempo per dare una risposta. Da allora sono passati 15 giorni - ha aggiunto l’allenatore di Rimini - questo significa che da allora ha fatto altri tipi di valutazioni o non aveva fretta. La sensazione è che qui si abbia paura a fare la prima mossa. Io non ne ho di questi problemi, uno si deve assumere le sue responsabilità nella vita. Qualcuno dovrà fare la prima mossa. Uno nella vita deve fare delle scelte e prendere delle decisioni e ci sono tempi e modi per farle». E Lotito? non si è scomposto, ha continuato a recitare la sua solita parte: «Tutti utili, nessuno indispensabile». Eccezion fatta per il presidente che ha appreso la notizia delle esternazioni del suo (ormai ex ) allenatore pochi istanti dopo aver chiuso la trattativa per Zarate. «Delio Rossi? Avevamo un appuntamento per domani - oggi n.d.r. - poi ho pensato che sarei andato a Milano in Lega, quindi avevamo deciso di vederci in serata, oppure venerdì mattina». Il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto sulle frequenze di Radio Radio, ha chiarito la sua posizione in riferimento al futuro del tecnico Delio Rossi. «Deluso? Non conosco le sue dichiarazioni - ha commentato Lotito - può darsi che non abbia mai detto queste cose. Lui mi ha chiesto certe cose, è necessario che io sia nelle condizioni di poterle esaudire. Adesso vado avanti per la mia strada, sono il presidente e i tempi li deciso io, non un mio dipendente. E agisco solo a tutela della Lazio. Quando me lo comunicherà ne prenderò atto. Se ha deciso di stare da un’altra parte ha il diritto di farlo. Ha scelto di non allenare la Lazio? Con tutto il rispetto per Rossi, quale è il problema? Morto un papa se ne fa un altro». La fumata bianca è attesa per oggi. Se salta c’è Ballardini.

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Non te fida' de ****** porterà allo sfinimento pure Zenga, sceglieremo un allenatore all' ultimo e non compriamo nessuno!!!!

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Che t'avevo detto?

Zenga ha firmato, ma per il Palermo, per 3 anni.

Lazio.net non è un sito attendibile.

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Cioe', questo ha allenato il Catania e poi mo firma per il Palermo? :o

 

Che pezzo di merda! :angry:

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I catanesi so' contentissimi...

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GRAZIE DELIO....LOTITO VATTENE! :angry:  :angry:

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Guarda che è tutto parte del progetto....rimanere senza allenatore fino alla fine del mercato per poi non comprare nessuno è una tattica!!!

Devi essere meno didascalico e più funzionale al progetto......

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PECHINO - La conferma arriva oggi, direttamente dalla Cina. Come era stato annunciato, la prossima Supercoppa italiana, gara tra la vincitrice del campionato e quella della Coppa Italia, si giocherà a Pechino, l'8 agosto.

 

SARA' INTER-LAZIO - Alle ore 20 della Cina (le 13 da noi), l'8 agosto, nello stadio "Nido d'uccello" di Pechino, si affronteranno l'Inter, campione d'Italia, e la Lazio, che ha conquistato l'ultima Coppa Italia. In piena estate quindi, ecco che assisteremo ad una prima importante gara della stagione 2009/10.

 

RIUNIONE A PECHINO - Oggi, a Pechino, c'è stata la conferenza stampa dell'evento, alla quale hanno preso parte rappresentanti della Lega Calcio, dell'Inter, della Lazio, della Federazione cinese, dell'ambasciata italiana e il Presidente dell'UVS (Ente organizzatore dell'incontro). "La data e l'orario assumono un importante significato come riconoscimento della Lega Calcio e del calcio italiano a tutto il movimento olimpico per celebrare il 1° anniversario della Cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 2008", ha afferma la Lega Calcio.

 

Tutti a Pechino!

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PECHINO - La conferma arriva oggi, direttamente dalla Cina. Come era stato annunciato, la prossima Supercoppa italiana, gara tra la vincitrice del campionato e quella della Coppa Italia, si giocherà a Pechino, l'8 agosto.

 

SARA' INTER-LAZIO - Alle ore 20 della Cina (le 13 da noi), l'8 agosto, nello stadio "Nido d'uccello" di Pechino, si affronteranno l'Inter, campione d'Italia, e la Lazio, che ha conquistato l'ultima Coppa Italia. In piena estate quindi, ecco che assisteremo ad una prima importante gara della stagione 2009/10.

 

RIUNIONE A PECHINO - Oggi, a Pechino, c'è stata la conferenza stampa dell'evento, alla quale hanno preso parte rappresentanti della Lega Calcio, dell'Inter, della Lazio, della Federazione cinese, dell'ambasciata italiana e il Presidente dell'UVS (Ente organizzatore dell'incontro). "La data e l'orario assumono un importante significato come riconoscimento della Lega Calcio e del calcio italiano a tutto il movimento olimpico per celebrare il 1° anniversario della Cerimonia di apertura delle Olimpiadi del 2008", ha afferma la Lega Calcio.

 

Tutti a Pechino!

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soprattutto speriamo che qualche cinese straricco si compri la Lazio :D

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Dalla Francia: “La Lazio su Juninho”

Una voce clamorosa arriva dalla Francia. La Lazio sarebbe sulle tracce di Juninho Pernambucano, stella del Lione. Juninho, in una recente intervista a ‘Sport Tv’ ha tra l’altro dichiarato: “Voglio proseguire la mia carriera in un grande campionto europeo”.

 

“Il Vasco de Gama è stato il primo club che mi ha contattato attraverso il suo presidente ma il mio desiderio non è quello di tornare in Brasile. Ho anche ricevuto una proposta dal Qatar che ho respinto”. Sul brasiliano, però, è sempre forte l’interesse del Genoa che non ha nascosto di voler prendere il sudamericano nato a Recife nel 1975. Dalla parte biancoceleste c’è l’amicizia che lega ****** a Le Guen, tecnico che lo ha allenato nel Lione dal 2002 al 2005. L’allenatore francese potrebbe convincere il giocatore ad accettare la grande sfida dell’Olimpico. Chissà se basterà.

 

Piazza della Libertà.it

 

Co' ****** i giornalisti non sanno più che scrive...basterebbe lasciare pagine bianche fino all' ultimo giorno di mercato e poi dire come stamo messi(credo male), che cerca' di abbindolare i tifosi co' ste cazzate!

Che non lo sanno che tanto i soldi per lo stipendio di juninho non li caccerebbe mai?

L'idiota ancora deve decidere chi ci allenerà poi fa anche battute del cazzo su Formello.

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MERCOLEDì 24 GIUGNO, ORE 21 PONTE MILVIO A ROMA PER CHIEDERE GIUSTIZIA PER GABRIELE SANDRI

 

 

 

A breve è prevista la sentenza della Corte d’Assise presso il Tribunale d’Arezzo per l’omicidio dell’Autostrada del Sole, costato la vita al nostro indimenticato Gabbo oltre un anno e mezzo fa.

 

In tutto quest’arco di tempo gli sforzi della famiglia Sandri e dei loro amici, unitamente alle testimonianze assunte in fase processuale, hanno contribuito a ristabilire una corretta informazione sull’aberrante dinamica che ha portato all’omicidio di Gabriele, nonostante qualcuno - a più riprese - abbia tentato invano di oscurare evidenti responsabilità.

 

Da molti mesi poi, attraverso eventi-verità itineranti programmati in giro per l’Italia, con la presentazione del libro “11 Novembre 2007, l’uccisione di Gabriele Sandri una giornata buia della Repubblica” migliaia di cittadini hanno potuto leggere ed ascoltare in prima persona chi e cosa ha ucciso un ragazzo di 26 anni mentre era a bordo di un’auto in movimento.

 

Le numerose richieste pervenute agli organizzatori di continuare nell’opera di diffusione della verità attraverso le presentazioni del libro scritto da Maurizio Martucci, hanno fatto in modo che MERCOLEDì 24 GIUGNO 2009 si terrà alle ore 21 in PIAZZA DI PONTE MILVIO a ROMA una nuova tappa per chiedere a gran voce ancora una volta GIUSTIZIA PER GABRIELE, ora più che mai.

 

Alla serata, insieme a molti cittadini del Nord, Centro e Sud Italia, prenderà parte tutta la famiglia Sandri: ci saranno mamma Daniela, papà Giorgio e Cristiano.

 

Ti invitiamo a partecipare e stringerti alla famiglia Sandri, con la solita compostezza e civilità che sinora hanno contraddistinto tutte le iniziative promosse in nome di Gabriele.

 

VERITA’ E GIUSTIZIA PER GABRIELE SANDRI.

 

CHI DIMENTICA E’ COMPLICE

.... E IO NON SCORDO!

 

 

 

DAL SITO

www.gabrielesandri.it

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Ballardini firma

Domani la Lazio lo presenta

L'ex tecnico del Palermo si è accordato per un biennale con il presidente Lotito che preferisce non rivelare il nome e domani, alle 12, lo presenterà nel centro sportivo di Formello

Mail Stampa 30 commenti OkNotizie badzu Facebook Gazzatown ROMA, 15 giugno 2009 - Il nuovo allenatore della Lazio ha già firmato e sarà presentato domani alle ore 12 nel centro sportivo di Formello: la comunicazione giunge direttamente dalla società che però non ha voluto rivelare ancora il nome del successore di Delio Rossi. In realtà un segreto di Pulcinella, perché si tratta di Davide Ballardini, già a Roma per incontrare il presidente della Lazio Claudio Lotito e siglare un contratto biennale. Ballardini, tra l'altro, dopo avere lasciato Villa San Sebastiano, il quartier generale di Lotito, si è recato a Formello per conoscere la vicino le strutture.

 

 

Davide Ballardini e Walter Zenga che ha preso il suo posto alla guida del Palermo. Ansa un po' di cagliari — Ballardini, 45 anni, è reduce dall'esperienza al Palermo con il quale ha conquistato l'ottavo posto (57 punti). L'anno prima, sempre in serie A, aveva allenato il Cagliari. Storia altalenante quella alla corte di Massimo Cellino. Alla terza giornata del campionato 2005-2006 è ingaggiato dal club sardo, ma viene esonerato dopo 9 partite. Il primo luglio 2006 va ad allenare il Pescara in serie B, ma in ottobre viene esonerato dopo una partenza sordina nel quale colleziona 3 pareggi e 3 sconfitte.

 

il riscatto in sardegna — Nella stagione 2007/2008 viene ingaggiato ancora dal Cagliari, subentrando nel gennaio 2008 a Nedo Sonetti con soli 10 punti. Dopo il suo arrivo, le vittorie contro Napoli (2-1), Lazio (1-0), Genoa (2-1), Torino (3-0), Atalanta (1-0), Livorno (2-1), Empoli (2-0), Fiorentina (2-1), Udinese (0-2) e i pareggi contro Juve, Parma e Roma, consentono alla squadra rossoblù di raggiungere una salvezza miracolosa. Ballardini, compiuta la sua missione, lascia il Cagliari e il 4 settembre 2008, Maurizio Zamparini lo chiama ad allenare il Palermo per sostituire l'esonerato Stefano Colantuono, ancora una volta con ottimi risultati.

 

 

Claudio Lotito è presidente della Lazio dal 2004. LaPresse l'identikit di lotito — "A mezzogiorno ci sarà una conferenza stampa nella quale comunicheremo il nuovo staff tecnico - ha spiegato il presidente della Lazio, Claudio Lotito che non ha smentito il nome di Ballardini -. L'identikit del nuovo allenatore? Sarà un professionista che vive il campo 24 ore su 24 e con la porfessionalità giusta per una piazza complicata e particolare come Roma".

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Radio e televisioni snobbano (per ora) la Supercoppa

 

Zero offerte, zero tv. A ieri la Supercoppa 2009, quel la che Inter e Lazio si giocheran no a Pechino l’8 agosto non ha copertura tv.

 

La Lega ha fatto sapere di non aver ricevuto al momento offerte per i diritti au diovisivi e radiofonici della ga ra, classica dell’estate italiana dal 1988 tra le vincitrici dell’ul timo campionato e dell’ultima Coppa Italia con 2 supplemen­tari da 15’ ed eventualmente i rigori.Per l’Inter è la 5 a Su percoppa consecutiva, e di que ste ne ha persa una, quella del 2007 che andò alla Roma con De Rossi su rigore. Roma che ne ha giocate 3 di fila, perdendo l’ultima ai rigori 8-7.

 

Stavolta tocca alla Lazio sfidare i campio ni d’Italia. Lo faranno in Cina, nello stadio Bird’s Nest di Pechi no, alle 20 locali, le 14 italiane. Consegna il premio l’ambascia tore italo-cinese Chu-Wan Lee Ming, ma per ora senza radio e senza tv... Per ora, ma il tempo corre. La Lega ha aggiunto infat ti che «procederá a singole ed autonome trattative private con gli operatori della comuni cazione che avranno manifesta to la volontà di partecipare en tro le ore 24 del 30 giugno 2009». Stanotte.

 

Gazzetta dello Sport

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Zero offerte, zero tv. A ieri la Supercoppa 2009, quel la che Inter e Lazio si giocheran no a Pechino l’8 agosto non ha copertura tv.

 

La Lega ha fatto sapere di non aver ricevuto al momento offerte per i diritti au diovisivi e radiofonici della ga ra, classica dell’estate italiana dal 1988 tra le vincitrici dell’ul timo campionato e dell’ultima Coppa Italia con 2 supplemen­tari da 15’ ed eventualmente i rigori.Per l’Inter è la 5 a Su percoppa consecutiva, e di que ste ne ha persa una, quella del 2007 che andò alla Roma con De Rossi su rigore. Roma che ne ha giocate 3 di fila, perdendo l’ultima ai rigori 8-7.

 

Stavolta tocca alla Lazio sfidare i campio ni d’Italia. Lo faranno in Cina, nello stadio Bird’s Nest di Pechi no, alle 20 locali, le 14 italiane. Consegna il premio l’ambascia tore italo-cinese Chu-Wan Lee Ming, ma per ora senza radio e senza tv... Per ora, ma il tempo corre. La Lega ha aggiunto infat ti che «procederá a singole ed autonome trattative private con gli operatori della comuni cazione che avranno manifesta to la volontà di partecipare en tro le ore 24 del 30 giugno 2009». Stanotte.

 

Gazzetta dello Sport

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l'8 agosto......

complimenti a chi ha scelto la data.....

 

non si dica che manca interesse perchè la sfidante dell'Inter è la Lazio...

diciamo proprio che già la manifestazione non è proprio sentitissima ...più la scelta infelice della data...

 

bah

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Radio e televisioni snobbano (per ora) la Supercoppa

 

Zero offerte, zero tv. A ieri la Supercoppa 2009, quel la che Inter e Lazio si giocheran no a Pechino l’8 agosto non ha copertura tv.

 

La Lega ha fatto sapere di non aver ricevuto al momento offerte per i diritti au diovisivi e radiofonici della ga ra, classica dell’estate italiana dal 1988 tra le vincitrici dell’ul timo campionato e dell’ultima Coppa Italia con 2 supplemen­tari da 15’ ed eventualmente i rigori.Per l’Inter è la 5 a Su percoppa consecutiva, e di que ste ne ha persa una, quella del 2007 che andò alla Roma con De Rossi su rigore. Roma che ne ha giocate 3 di fila, perdendo l’ultima ai rigori 8-7.

 

Stavolta tocca alla Lazio sfidare i campio ni d’Italia. Lo faranno in Cina, nello stadio Bird’s Nest di Pechi no, alle 20 locali, le 14 italiane. Consegna il premio l’ambascia tore italo-cinese Chu-Wan Lee Ming, ma per ora senza radio e senza tv... Per ora, ma il tempo corre. La Lega ha aggiunto infat ti che «procederá a singole ed autonome trattative private con gli operatori della comuni cazione che avranno manifesta to la volontà di partecipare en tro le ore 24 del 30 giugno 2009». Stanotte.

 

Gazzetta dello Sport

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l'8 agosto......

complimenti a chi ha scelto la data.....

 

non si dica che manca interesse perchè la sfidante dell'Inter è la Lazio...

diciamo proprio che già la manifestazione non è proprio sentitissima ...più la scelta infelice della data...

 

bah

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Apparte la data....ma dove cazzo la giocano!!!!! A Pechino...tocca andare a Pechino...ti rendi conto!!! La supercoppa italiana la fanno per i Cinesi!!!!

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ROMA (5 luglio) - Formello ore 16: parte l’era Ballardini. Il primo giorno di scuola in casa Lazio è finalmente arrivato. Davanti a sé il professore di Ravenna avrà 35 “alunni”, che diventeranno 38 dal 16 luglio. E quasi tutti saranno ansiosi di lavorare e mettersi in mostra. Per qualcuno che ha la testa altrove, vedi Pandev e Ledesma, sarà davvero curioso vedere l’approccio dei primi giorni, considerate le nette prese di posizione nei confronti della società. A parte i dissidenti, sono molti quelli che andranno via, probabilmente anche durante la settimana, visto che la speranza dei tecnici e dei dirigenti laziali è che in ritiro ad Auronzo (partenza prevista il 10 luglio) il numero dei giocatori cali vistosamente, almeno di otto-dieci unità. Ma se così non sarà, pazienza. Lo staff dell’allenatore ha previsto anche di lavorare con un gruppo affollato, eventualità presa in considerazione da diversi giorni. Gli uomini di Ballardini sono andati nel luogo del ritiro e hanno studiato tracciati e campi. Sanno già cosa fare: mattina corsa vicino al lago, pomeriggio in campo con il pallone.

Rispetto a quello che si è visto con Delio Rossi in questi ultimi quattro anni, si cambierà tutto. Il vice di Ballardini, Regno, e tutti gli altri collaboratori, da Melandri, Rinaldi, Grigioni e Bianchini, che già da ieri sera sono a Formello dove vivranno e studieranno la Lazio, avranno un ruolo importante. Sarà particolare, ad esempio, vedere come si comporterà il preparatore dei portieri che avrà a disposizione ben cinque giocatori, anche se uno di loro, Carrizo, a giorni, se non a ore, andrà in Spagna. Quello che conta, a parte i numeri, sarà il nuovo metodo di lavoro. Si partirà già questo pomeriggio con Ballardini che parlerà ai suoi nuovi giocatori e spiegherà loro cosa vuole e come intende il calcio. Sicuramente non si metterà a fare lunghi discorsi, però chiederà tanta voglia e sacrificio. Dopodiché, subito in campo a effettuare il primo allenamento. Verso le 18, poi, Zarate e compagni svolgeranno già i primi test atletici. E sarà così per i prossimi quattro giorni, quando ci sarà anche il pallone. Poi tutti in ritiro ad Auronzo, con Ballardini che studierà bene le caratteristiche dei suoi giocatori per assegnare loro il modulo tattico migliore, anche se non ce ne sarà uno solo. Al tecnico di Ravenna piace partire con un’idea base, ma è capace di modificarla in corsa o addirittura inventarla di sana pianta. E uno a cui piace trovare le novità di continuo. Dunque, nulla sarà scontato. Anche e soprattutto per alcuni giocatori che, magari, pensano di non essere considerati. Ed è il caso di Correa, Firmani, Mauri tanto per citarne alcuni.

La parola chiave sarà «lavorare e divertirsi in campo», anche perché solo così la Lazio potrà sperare di fare bene. Deve credere in «se stessa senza badare a chi troverà davanti». Per Ballardini, infatti, esiste solo la sua squadra, nient’altro. Una cosa che cambierà sicuramente durante la settimana, sarà quella di non visionare più cassette delle squadre che i biancocelesti affronteranno di volta in volta. E per l’allenatore questo è una specie di dogma, come quello di far lavorare molto i suoi collaboratori durante la settimana per poi correggere eventuali errori che ci possono essere durante il cammino. Si parte, quindi, con la certezza che la nuova Lazio è tuttora un cantiere aperto, ma non sarà così per molto tempo. Ad assicurarlo è lo stesso ******, ansioso di mettere a disposizione del tecnico nuovi e forti giocatori.

 

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...&sez=HOME_SPORT

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ROMA (5 luglio) - Formello ore 16: parte l’era Ballardini. Il primo giorno di scuola in casa Lazio è finalmente arrivato. Davanti a sé il professore di Ravenna avrà 35 “alunni”, che diventeranno 38 dal 16 luglio. E quasi tutti saranno ansiosi di lavorare e mettersi in mostra. Per qualcuno che ha la testa altrove, vedi Pandev e Ledesma, sarà davvero curioso vedere l’approccio dei primi giorni, considerate le nette prese di posizione nei confronti della società. A parte i dissidenti, sono molti quelli che andranno via, probabilmente anche durante la settimana, visto che la speranza dei tecnici e dei dirigenti laziali è che in ritiro ad Auronzo (partenza prevista il 10 luglio) il numero dei giocatori cali vistosamente, almeno di otto-dieci unità. Ma se così non sarà, pazienza. Lo staff dell’allenatore ha previsto anche di lavorare con un gruppo affollato, eventualità presa in considerazione da diversi giorni. Gli uomini di Ballardini sono andati nel luogo del ritiro e hanno studiato tracciati e campi. Sanno già cosa fare: mattina corsa vicino al lago, pomeriggio in campo con il pallone.

Rispetto a quello che si è visto con Delio Rossi in questi ultimi quattro anni, si cambierà tutto. Il vice di Ballardini, Regno, e tutti gli altri collaboratori, da Melandri, Rinaldi, Grigioni e Bianchini, che già da ieri sera sono a Formello dove vivranno e studieranno la Lazio, avranno un ruolo importante. Sarà particolare, ad esempio, vedere come si comporterà il preparatore dei portieri che avrà a disposizione ben cinque giocatori, anche se uno di loro, Carrizo, a giorni, se non a ore, andrà in Spagna. Quello che conta, a parte i numeri, sarà il nuovo metodo di lavoro. Si partirà già questo pomeriggio con Ballardini che parlerà ai suoi nuovi giocatori e spiegherà loro cosa vuole e come intende il calcio. Sicuramente non si metterà a fare lunghi discorsi, però chiederà tanta voglia e sacrificio. Dopodiché, subito in campo a effettuare il primo allenamento. Verso le 18, poi, Zarate e compagni svolgeranno già i primi test atletici. E sarà così per i prossimi quattro giorni, quando ci sarà anche il pallone. Poi tutti in ritiro ad Auronzo, con Ballardini che studierà bene le caratteristiche dei suoi giocatori per assegnare loro il modulo tattico migliore, anche se non ce ne sarà uno solo. Al tecnico di Ravenna piace partire con un’idea base, ma è capace di modificarla in corsa o addirittura inventarla di sana pianta. E uno a cui piace trovare le novità di continuo. Dunque, nulla sarà scontato. Anche e soprattutto per alcuni giocatori che, magari, pensano di non essere considerati. Ed è il caso di Correa, Firmani, Mauri tanto per citarne alcuni.

La parola chiave sarà «lavorare e divertirsi in campo», anche perché solo così la Lazio potrà sperare di fare bene. Deve credere in «se stessa senza badare a chi troverà davanti». Per Ballardini, infatti, esiste solo la sua squadra, nient’altro. Una cosa che cambierà sicuramente durante la settimana, sarà quella di non visionare più cassette delle squadre che i biancocelesti affronteranno di volta in volta. E per l’allenatore questo è una specie di dogma, come quello di far lavorare molto i suoi collaboratori durante la settimana per poi correggere eventuali errori che ci possono essere durante il cammino. Si parte, quindi, con la certezza che la nuova Lazio è tuttora un cantiere aperto, ma non sarà così per molto tempo. Ad assicurarlo è lo stesso ******, ansioso di mettere a disposizione del tecnico nuovi e forti giocatori.

 

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...&sez=HOME_SPORT

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c'ha ragione

adesso ci stanno i DVD

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ROMA (5 luglio) - Formello ore 16: parte l’era Ballardini. Il primo giorno di scuola in casa Lazio è finalmente arrivato. Davanti a sé il professore di Ravenna avrà 35 “alunni”, che diventeranno 38 dal 16 luglio. E quasi tutti saranno ansiosi di lavorare e mettersi in mostra. Per qualcuno che ha la testa altrove, vedi Pandev e Ledesma, sarà davvero curioso vedere l’approccio dei primi giorni, considerate le nette prese di posizione nei confronti della società. A parte i dissidenti, sono molti quelli che andranno via, probabilmente anche durante la settimana, visto che la speranza dei tecnici e dei dirigenti laziali è che in ritiro ad Auronzo (partenza prevista il 10 luglio) il numero dei giocatori cali vistosamente, almeno di otto-dieci unità. Ma se così non sarà, pazienza. Lo staff dell’allenatore ha previsto anche di lavorare con un gruppo affollato, eventualità presa in considerazione da diversi giorni. Gli uomini di Ballardini sono andati nel luogo del ritiro e hanno studiato tracciati e campi. Sanno già cosa fare: mattina corsa vicino al lago, pomeriggio in campo con il pallone.

Rispetto a quello che si è visto con Delio Rossi in questi ultimi quattro anni, si cambierà tutto. Il vice di Ballardini, Regno, e tutti gli altri collaboratori, da Melandri, Rinaldi, Grigioni e Bianchini, che già da ieri sera sono a Formello dove vivranno e studieranno la Lazio, avranno un ruolo importante. Sarà particolare, ad esempio, vedere come si comporterà il preparatore dei portieri che avrà a disposizione ben cinque giocatori, anche se uno di loro, Carrizo, a giorni, se non a ore, andrà in Spagna. Quello che conta, a parte i numeri, sarà il nuovo metodo di lavoro. Si partirà già questo pomeriggio con Ballardini che parlerà ai suoi nuovi giocatori e spiegherà loro cosa vuole e come intende il calcio. Sicuramente non si metterà a fare lunghi discorsi, però chiederà tanta voglia e sacrificio. Dopodiché, subito in campo a effettuare il primo allenamento. Verso le 18, poi, Zarate e compagni svolgeranno già i primi test atletici. E sarà così per i prossimi quattro giorni, quando ci sarà anche il pallone. Poi tutti in ritiro ad Auronzo, con Ballardini che studierà bene le caratteristiche dei suoi giocatori per assegnare loro il modulo tattico migliore, anche se non ce ne sarà uno solo. Al tecnico di Ravenna piace partire con un’idea base, ma è capace di modificarla in corsa o addirittura inventarla di sana pianta. E uno a cui piace trovare le novità di continuo. Dunque, nulla sarà scontato. Anche e soprattutto per alcuni giocatori che, magari, pensano di non essere considerati. Ed è il caso di Correa, Firmani, Mauri tanto per citarne alcuni.

La parola chiave sarà «lavorare e divertirsi in campo», anche perché solo così la Lazio potrà sperare di fare bene. Deve credere in «se stessa senza badare a chi troverà davanti». Per Ballardini, infatti, esiste solo la sua squadra, nient’altro. Una cosa che cambierà sicuramente durante la settimana, sarà quella di non visionare più cassette delle squadre che i biancocelesti affronteranno di volta in volta. E per l’allenatore questo è una specie di dogma, come quello di far lavorare molto i suoi collaboratori durante la settimana per poi correggere eventuali errori che ci possono essere durante il cammino. Si parte, quindi, con la certezza che la nuova Lazio è tuttora un cantiere aperto, ma non sarà così per molto tempo. Ad assicurarlo è lo stesso ******, ansioso di mettere a disposizione del tecnico nuovi e forti giocatori.

 

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...&sez=HOME_SPORT

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c'ha ragione

adesso ci stanno i DVD

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Un'innovazione infatti.

Anche negli anni 50 non visionavano i filmati delle altre squadre!

 

:D

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Processo Sandri: chiesti 14 anni

per l'agente Spaccarotella

 

Il pm: «Difesa è inverosimile. Cinque testimoni hanno visto»

 

AREZZO (9 luglio) - Il pm Giuseppe Ledda ha chiesto una pena di 14 anni di reclusione per il poliziotto Luigi Spaccarotella accusato di omicidio volontario per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, avvenuta nel novembre del 2007. Una versione «abborracciata» e inverosimile che «arriva al parossismo»: «Un tentativo maldestro che lo affossa definitivamente». Così il pm Giuseppe Ledda ha definito le versioni fornite dall'agente Luigi Spaccarotella, riguardo i frangenti dell'omicidio del tifoso laziale Gabriele Sandri, avvenuto l'11 novembre del 2007 ad Arezzo.

 

Durante la sua requisitoria Ledda ha ricostruito le dichiarazioni rilasciategli nell'imminenza del fatto - che il pm ha definito «false» -, e quelle successive fra cui la dichiarazione spontanea in aula. «L'imputato non ha accettato l'esame in aula», ha detto Ledda, secondo il quale «chi racconta una storia costruita a tavolino ha paura delle contestazioni». Ripercorrendo le dichiarazioni dell'agente Ledda ha chiesto: «Come è possibile credere? Solo un folle avrebbe potuto correre con il cane armato e il dito sul grilletto. Si sarebbe sparato addosso. Quando si è fermato, l'agente ha di nuovo messo il dito sul grilletto». Ancora riferendosi alle dichiarazioni in aula «dopo un anno e mezzo - ha detto Ledda - c'è un cambio di versione abborracciata che aumenta il grado di inverosimiglianza del racconto». «Questa inverosimiglianza - ha aggiunto Ledda - arriva al parossismo quando l'agente cerca di ipotizzare un racconto che concili la sua versione a quella dei testi. Questo tentativo maldestro lo affossa definitivamente».

 

Per mostrare alla corte il modo in cui il poliziotto Luigi Spaccarotella avrebbe esploso il colpo che l'11 novembre del 2007 uccise il tifoso laziale Gabriele Sandri, il pm Giuseppe Ledda ha portato in aula una Beretta, come quelle in dotazione alla polizia, e ha mimato il gesto impugnandola a braccia tese. «Ci sono 5 testimoni - ha detto Ledda - che con diversi angoli visivi hanno visto la scena o parti sostanziali di essa. Sono cinque ricostruzioni sostanzialmente concordanti: Spaccarotella si ferma e punta l'arma verso l'area di servizio». A quel punto il magistrato ha impugnato la pistola mimando il gesto. Riferendosi ad alcune discordanze fra le testimonianze Ledda ha detto: «Un braccio era teso, non ha rilevanza se l'altra mano fosse sull'arma, o sul polso». Poi Ledda impugnando la Beretta con il braccio destro teso e protraendo in avanti il sinistro ha chiesto: «Se no, a cosa serviva questa mano sinistra? Cos'era un saluto romano? Un saluto generico? Ma via sono scenari ridicoli».

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