DEBITI PREMIER LEAGUE

[Aghy 495]

La Gazzetta dello Sport

 

 

 

Inghilterra, conti in rosso

La Uefa minaccia sanzioni

 

La crisi economica scuote il mondo del pallone e colpisce soprattutto la Premier League, il campionato più ricco e più indebitato del mondo: c'è un "buco" da 3,8 miliardi. In difficoltà il West Ham di Zola. Taylor, segretario generale Uefa, avverte: "Fuori dalle coppe i club col bilancio in grave passivo"

 

LONDRA, 9 ottobre 2008 - Il campionato più seguito del mondo è anche il più indebitato del mondo. E tra tutti i campionati di calcio professionistico corre i rischi più seri nell’attuale crisi finanziaria internazionale. Tra affari e coppe, la Premier League è nell’occhio del ciclone. Lancia l’allarme Lord Triesman, presidente della federcalcio inglese. Alla conferenza internazionale organizzata da "Leaders in football", l’ex ministro di Tony Blair dichiara: "Secondo le stime della City, il calcio inglese ha un indebitamento complessivo di 3 miliardi di sterline (3,8 di euro n.d.r.). Per due terzi sono debiti della Premier League". E il monte salari della massima serie cresce del 12 per cento l’anno. "E' un ritmo difficile da sostenere".

 

STRETTA ZOLA - In Islanda il governo nazionalizza la Landsbanki, presieduta dal miliardario Bjorgolfur Gudmundsson, padrone del West Ham. Gudmundsson era titolare del 40 per cento della banca. Ora Gianfranco Zola potrà acquistare giocatori solo dopo aver sfoltito la rosa. I londinesi hanno già visto fallire lo sponsor di maglia, la compagnia di voli charter XL. Gudmundsson minimizza: ha distribuito i suoi capitali in vari settori. Zola è sereno: "Situazione sotto controllo, e sono soddisfatissimo dei giocatori che ho".

 

MINACCE UEFA - Ma al convegno David Taylor, segretario generale della Uefa, avverte: "In futuro cercheremo di escludere dalle coppe europee i club più indebitati. Le società debbono operare secondo i loro mezzi, invece di sperare nei milioni del benefattore di turno". E' stato Michel Platini a puntare il dito sugli affari non proprio chiari della Premier, accusata di comprare il successo fuori da ogni regola di bilancio.

 

PREMIER RECORD - "Crisi? Quale crisi!". Richard Scudamore, amministratore delegato della Premier League, alza le spalle. "Il livello di indebitamento delle 20 società è bilanciato dalle entrate-record, e dallo straordinario livello di popolarità della Premier nel mondo". Scudamore sostiene che l’aumento della domanda per il campionato inglese all’estero compenserà un'eventuale riduzione dei ricavi in Inghilterra. "La Federcalcio pensi alle sue finanze, ai 500 milioni di debiti per Wembley". Ma Lord Triesman chiederà al governo nuove leggi per la proprietà dei club: "Oggi anche un dittatore sanguinario può comprare una squadra". Il presidente Fifa, Blatter, se la prende con i miliardari stranieri della Premier, anche se la gestione americana del Manchester United ha grande successo, mentre è un patetico fiasco quella inglese del Newcastle.

Giancarlo Galavotti

[Aghy 495]

dice che Liverpool, Chelsea, Arsenal e Manchester United - ovvero le fab four - hanno debiti complessivi per oltre

 

2 MILIARDI DI EURO.

[Aghy 495]

e infine un quesito.

 

è giusto che Chelsea e Manchester United abbiano giocato la finale della Champions League la scorsa stagione?

 

a me sembra tutto così ridicolo a questo punto.

[LU GABBER 0]

x fortuna ke sono fabulous

[lustronculino 1097]

per altre squadre non so....ma ho letto che quelli dello United so debiti "fittizzi"....è come se l'americani per acquistarla avessero preso un mutuo in parole povere.....e mo se lo stanno ripagando alla grande....a fine anno so piu i soldi che incassano che quelli che spendono

[Marko Kià 0]

e infine un quesito.

 

è giusto che Chelsea e Manchester United abbiano giocato la finale della Champions League la scorsa stagione?

 

a me sembra tutto così ridicolo a questo punto.

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Sottoscrivo.

 

Ma non credo sia un fenomeno legato solamente al calcio, ma più in generale ad un cambiamento della società (non solo italiana). Quindici anni fa chi faceva fallire un'azienda si beccava il carcere e in qualche caso si suicidava per il rimorso e la vergogna. Oggi i reati finanziari o legati al bilancio di un'azienda sono stati depenalizzati e in generale sono percepiti con meno disvalore rispetto alla microcriminalità. Chi è sotto processo con accuse di reati finanziari - o addirittura condannato - oggi concede interviste e non si fa nemmeno 1 giorno di carcere.

 

Da anni sono dell'idea che il calcio europeo può uscire da questa malattia solo con un bilanciamento degli stipendi dei calciatori e le rose a numero chiuso o altri strumenti simili che non permettono la folle rincorsa allo stipendio più alto.

 

Ma come al solito, a nessuno interessa risolvere questi problemi...

Modificato 9 Ottobre, 2008 da Marko Kià

[ternano_84 1881]

prima da critica l'italia guardassero a casa propria

[MDMA 86]

prima da critica l'italia guardassero a casa propria

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beh, diciamo che questo discorso dovrebbe valere anche per noi...

neanche noi possiamo permetterci tanto di criticarli visto che noi siamo stati i primi ad inaugurare un sistema di questo tipo...

 

e infine un quesito.

 

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Da anni sono dell'idea che il calcio europeo può uscire da questa malattia solo con un bilanciamento degli stipendi dei calciatori e le rose a numero chiuso o altri strumenti simili che non permettono la folle rincorsa allo stipendio più alto.

 

Ma come al solito, a nessuno interessa risolvere questi problemi...

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quoto sopratutto questa parte del discorso....

deve farci riflettere di come il sistema calcio viva, diciamo, "al di sopra delle sue possibilità"...

in passato avrei pensato che era fondamentalmente un problema del nostro calcio ma evidentemente non è cosi...

portare nel proprio campionato i migliori giocatori e renderlo cosi più affascinante è un'obiettivo impossibile da perseguire a meno che non si decida di mettere delle regole come quelle elencate da Marko, alle quali aggiungerei anche una regolamentazione a livello europeo dei calendari....

[Claudio75 9]

prima da critica l'italia guardassero a casa propria

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beh, diciamo che questo discorso dovrebbe valere anche per noi...

neanche noi possiamo permetterci tanto di criticarli visto che noi siamo stati i primi ad inaugurare un sistema di questo tipo...

 

e infine un quesito.

 

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Da anni sono dell'idea che il calcio europeo può uscire da questa malattia solo con un bilanciamento degli stipendi dei calciatori e le rose a numero chiuso o altri strumenti simili che non permettono la folle rincorsa allo stipendio più alto.

 

Ma come al solito, a nessuno interessa risolvere questi problemi...

1491435[/snapback]

 

quoto sopratutto questa parte del discorso....

deve farci riflettere di come il sistema calcio viva, diciamo, "al di sopra delle sue possibilità"...

in passato avrei pensato che era fondamentalmente un problema del nostro calcio ma evidentemente non è cosi...

portare nel proprio campionato i migliori giocatori e renderlo cosi più affascinante è un'obiettivo impossibile da perseguire a meno che non si decida di mettere delle regole come quelle elencate da Marko, alle quali aggiungerei anche una regolamentazione a livello europeo dei calendari....

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Questo è vero però ormai sono alcuni anni che gli stipendi sono molto ribassati e le cifre folli se le possono permettere solo Moratti e Berlusconi .

[PuPPoNi 0]

e infine un quesito.

 

è giusto che Chelsea e Manchester United abbiano giocato la finale della Champions League la scorsa stagione?

 

a me sembra tutto così ridicolo a questo punto.

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Chi è sotto processo con accuse di reati finanziari - o addirittura condannato - oggi concede interviste e non si fa nemmeno 1 giorno di carcere.

 

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Questo accade solo in Italia...in America hanno un sistema delle Imprese diverso e un sistema legale riguardo le imprese molto rigido! Insomma un amministratore che fa il furbo tipo tanzi da poco s'è preso 30 anni e RIPETO 30 ANNI MA ANNI VERI NON FANTANNI COME AL FANTACALCIO!

 

Un pò di tempo fa mi pare di aver sentito che qualcuno ce s'è anche ammazzato pur di non andare incontro a tale pena !