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Partito Nazionale Fascista

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Ecco il "manifesto fascista", quello che secondo Molti è L'emblema Della NON DEMOCRAZIA, DELLA SOPPRESSIONE DEI DIRITTI INDIVIDUALI, DELLA SELEZIONE RAZZIALE, DELL' INTOLLERANZA............

 

QUESTO è il manifesto..................Ora sulla base di questo sarebbe così DELETERIO,PERICOLOSO E VERGOGNOSO PER LA SOCIETA' ESSERE FASCISTI????

 

A voi il giudizio!

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Ecco il "manifesto fascista", quello che secondo Molti è L'emblema Della NON DEMOCRAZIA, DELLA SOPPRESSIONE DEI DIRITTI INDIVIDUALI, DELLA SELEZIONE RAZZIALE, DELL' INTOLLERANZA............

 

QUESTO è il manifesto..................Ora sulla base di questo sarebbe così DELETERIO,PERICOLOSO E VERGOGNOSO PER LA SOCIETA' ESSERE FASCISTI????

 

A voi il giudizio!

Ma 'do stà???

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La Nazione non è la semplice somma degli individui viventi nè lo strumento dei partiti per loro fini, ma un organismo comprendente la serie indefinita delle generazioni di cui i singoli sono elementi transeunti; è la sintesi suprema di tutti i valori materiali e immateriali della stirpe.

Lo Stato è l'incarnazione giuridica della Nazione. Gli Istituti politici sono forme efficaci in quanto i valori nazionali vi trovino espressione e tutela.

I valori autonomi dell'individuo e quelli comuni a più individui espressi in persone collettive organizzate (famiglie, comuni, corporazioni, ecc.), vanno promossi, sviluppati e difesi, sempre nell'ambito della Nazione a cui sono subordinati.

Il Partito Nazionale Fascista afferma che nell'attuale momento storico la forma di organizzazione sociale dominante nel mondo è la Società Nazionale e che la legge essenziale della vita nel mondo non è la unificazione delle varie Società in una sola immensa Società: "l'Umanità", come crede la dottrina internazionalistica, ma la feconda e, augurabile, pacifica concorrenza tra le varie Società Nazionali.

 

LO STATO

 

Lo Stato va ridotto alle sue funzioni essenziali di ordine politico e giuridico.

Lo Stato deve investire di capacità e di responsabilità le Associazioni conferendo anche alle corporazioni professionali ed economiche diritto di elettorato al corpo dei Consigli Tecnici Nazionali.

Per conseguenza debbono essere limitati i poteri e le funzioni attualmente attribuiti al Parlamento. Di competenza del Parlamento i problemi che riguardano l'individuo come cittadino dello Stato e lo Stato come organo di realizzazione e di tutela dei supremi interessi nazionali; di competenza dei Consigli Tecnici Nazionali i problemi che si riferiscono alle varie forme di attività degli individui nella loro qualità di produttori.

Lo Stato è sovrano: e tale sovranità non può nè deve essere intaccata o sminuita dalla Chiesa alla quale si deve garantire la più ampia libertà dell'esercizio del suo ministero spirituale.

Il Partito Nazionale Fascista subordina il proprio atteggiamento, di fronte alle forme delle singole Istituzioni politiche, agl'interessi morali e materiali della Nazione intesa nella sua realtà e nel suo divenire storico.

 

LE CORPORAZIONI

 

Il Fascismo non può contestare il fatto storico dello sviluppo delle corporazioni, ma vuol coordinare tale sviluppo ai fini nazionali. Le corporazioni vanno promosse secondo due obiettivi fondamentali: e cioè come espressione della solidarietà nazionale e come mezzo di sviluppo della produzione.

Le corporazioni non debbono tendere ad annegare l'individuo nella collettività livellando arbitrariamente le capacità e le forze dei singoli, ma anzi a valorizzarle ed a svilupparle.

Il Partito Nazionale Fascista si propone di agitare i seguenti postulati a favore delle classi lavoratrici ed impiegatizie:

** La promulgazione di una legge dello Stato che sancisca per tutti i salariati la giornata (legale) media di otto ore, colle eventuali deroghe consigliate dalle necessità agricole o industriali.

** Una legislazione sociale aggiornata alle necessità odierne, specie per ciò che riguarda gli infortuni, l'invalidità e la vecchiaia, sia agricoli che industriali o im-piegatizi, sempre che non inceppi la produzione.

** Una rappresentanza dei lavoratori nel funzionamento di ogni industria, limitatamente per ciò che riguarda il personale.

** L'affidamento ad organizzazioni operaie, che siano moralmente degne e tecnicamente preparate, della gestione di industrie o di servizi pubblici.

** La diffusione della piccola proprietà in quelle zone e per quelle coltivazioni che produttivamente lo consentono.

 

CAPISALDI DI POLITICA INTERNA

 

Il Partito Nazionale Fascista intende elevare a piena dignità i costumi politici così che la morale pubblica e quella privata cessino di trovarsi in antitesi nella vita della Nazione. Esso aspira all'onore supremo del Governo del Paese; a restaurare il concetto etico che i governi debbono amministrare la cosa pubblica non già nell'interesse dei partiti e delle clientele ma nel supremo interesse della Nazione.

Va restaurato il prestigio dello Stato Nazionale e cioè dello Stato che non assistita indifferente allo scatenarsi ed al prepotere delle forze che attentino o comunque minaccino di indebolimento materialmente e spiritualmente la compagine, ma sia geloso custode e difensore e propagatore della tradizione nazionale, del sentimento nazionale, della volontà nazionale.

La libertà del cittadino trova un duplice limite: nella libertà delle altre persone giuridiche e nel diritto sovrano della nazione a vivere e svilupparsi.

Lo Stato deve favorire lo sviluppo della Nazione, non monopolizzando, ma promuovendo ogni opera intesa al progresso etico, intellettuale, religioso, artistico, giuridico, sociale, economico, fisiologico della collettività nazionale.

 

CAPISALDI DI POLITICA ESTERA

 

L'Italia riaffermi il diritto alla sua completa unità storica e geografica, anche là dove non è ancora raggiunta, adempia la sua funzione di baluardo della civiltà latina sul Mediterraneo; affermi sui popoli di nazionalità diversa annessi all'Italia saldo e stabile l'impero dei la sua legge; dia valida tutela agli italiani all'estero cui deve aver conferito diritto di rappresentanza politica.

Il Fascismo non crede alla vitalità e ai principi che ispirano la così detta Società delle Nazioni in quanto che non tutte le nazioni vi sono rappresentate e quelle che lo sono non vi si trovano su di un piede di eguaglianza.

Il Fascismo non crede alla vitalità e alla efficienza, delle internazionali rosse, bianche o di altro colore, perché si tratta di costruzioni artificiali e formalistiche le quali raccolgono piccole minoranze di individui più o meno convinti in confronto delle vaste masse delle popolazioni che vivendo, progredendo o regredendo, finiscono per determinare quegli spostamenti di interessi davanti ai quali tutte le costruzioni internazionalistiche sono destinate a cadere, come la recente esperienza storica documenta.

L'espansione commerciale e l'influenza politica dei trattati internazionali devono tendere a una maggiore diffusione della italianità nel mondo. I trattati internazionali vanno riveduti e modificati in quelle parti che si sono palesate inapplicabili e quindi regolati secondo le esigenze della economia nazionale e mondiale.

Lo Stato deve valorizzare le colonie italiane nel mediterraneo e d'oltre oceano con istruzioni speciali, culturali, e rapide comunicazioni.

Il Partito Nazionale Fascista si dichiara favorevole a una politica di amichevoli rapporti con tutti i popoli dell'oriente vicino e lontano.

La difesa e lo sviluppo dell'Italia all'estero vanno affidate a un Esercito ed una Marina adeguati alle necessità della sua politica e all'efficienza delle altre nazioni, e ad organi diplomatici compresi della loro funzione e forniti di cultura, di animo e di mezzi, sì da esprimere nel simbolo e nella sostanza la grandezza d'Italia di fronte al mondo.

 

CAPISALDI DI POLITICA SOCIALE

 

Lo Stato riconosce la funzione sociale della proprietà privata, la quale è, insieme, un diritto ed un dovere. Essa è la forma di amministrazione che la Società ha storicamente delegato agli individui per l'incremento del patrimonio stesso. Il Partito Nazionale Fascista di fronte ai progetti socialisti di ricostruzione a base di economia pregiudizialmente collettivistica, si pone sul terreno della realtà storica nazionale che non consente un tipo unico di economia agricola o industriale che si dichiara favorevole a quelle forme che garantiscano il massimo di produzione ed il massimo di Benessere.

Il Partito Nazionale Fascista, propugna un regime che spronando le iniziative e le energie individuali (le quali formano il fattore più possente ed operoso della produzione economica) favorisca l'accrescimento della ricchezza nazionale con rinuncia assoluta a tutto il farraginoso, costoso ed antieconomico macchinario delle statizzazioni, socializzazioni, municipalizzazioni ecc. Il Partito Nazionale Fascista appoggerà quindi ogni iniziativa che tenderà ad un miglioramento dell'assetto produttivo, avente lo scopo di eliminare ogni forma di parassitismo individuale o di categoria.

Il Partito Nazionale Fascista agirà:

* perché siano disciplinati le incomposte lotte degli interessi di categorie e di classi e quindi riconoscimento giuridico con conseguenti responsabilità delle organizzazioni operaie e patronali.

* Perché sia sancito e fatto osservare, sempre e comunque, il divieto di sciopero nei servizi pubblici con contemporanea istituzione di tribunali abituali composti di una rappresentanza della categoria operaia o impiegatizia e di una rappresentanza del pubblico che paga.

 

LA GIUSTIZIA

 

Vanno intensamente promossi i mezzi preventivi e terapeutici della delinquenza (riformatori, scuole per i traviati, manicomi criminali). La pena, mezzo di difesa della Società lesa nel diritto, deve adempiere normalmente la funzione intimidatrice ed emendatrice: i sistemi penitenziari vanno in considerazione della seconda funzione igienicamente migliorati e socialmente perfezionati (sviluppo del lavoro carcerario).

Vanno abolite le magistrature speciali. Il Partito Nazionale Fascista si dichiara favorevole alla revisione del codice penale militare. La procedura deve essere spedita.

 

LA DIFESA NAZIONALE

 

Ogni cittadino ha l'obbligo del servizio militare.

L'Esercito si deve avviare verso la forma della Nazione Armata in cui ogni forza individuale, collettiva, economica, industriale e agricola sia compiutamente inquadrata al fine supremo della difesa degli interessi nazionali.

All'uopo il Partito Nazionale Fascista propugna l'immediato ordinamento di un esercito che in formazione completa e perfetta, da una parte, sorvegli e vigili le conquistate frontiere, e dall'altra, tenga preparati in Paese, addestrati ed inquadrati, gli spiriti, gli uomini ed i mezzi che la Nazione sa esprimere nelle sue infinite risorse nell'ora del pericolo e della gloria.

Agli stessi fini l'Esercito, in concorso con la scuola e con le organizzazioni sportive, deve dare fin dai primi anni, al corpo ed allo spirito del cittadino, l'attitudine per l'educazione al combattimento ed al sacrificio per la Patria.

( BENITO MUSSOLINI)

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La Nazione non è la semplice somma degli individui viventi nè lo strumento dei partiti per loro fini, ma un organismo comprendente la serie indefinita delle generazioni di cui i singoli sono elementi transeunti; è la sintesi suprema di tutti i valori materiali e immateriali della stirpe.

Lo Stato è l'incarnazione giuridica della Nazione. Gli Istituti politici sono forme efficaci in quanto i valori nazionali vi trovino espressione e tutela.

I valori autonomi dell'individuo e quelli comuni a più individui espressi in persone collettive organizzate (famiglie, comuni, corporazioni, ecc.), vanno promossi, sviluppati e difesi, sempre nell'ambito della Nazione a cui sono subordinati.

Il Partito Nazionale Fascista afferma che nell'attuale momento storico la forma di organizzazione sociale dominante nel mondo è la Società Nazionale e che la legge essenziale della vita nel mondo non è la unificazione delle varie Società in una sola immensa Società: "l'Umanità", come crede la dottrina internazionalistica, ma la feconda e, augurabile, pacifica concorrenza tra le varie Società Nazionali.

 

LO STATO

 

Lo Stato va ridotto alle sue funzioni essenziali di ordine politico e giuridico.

Lo Stato deve investire di capacità e di responsabilità le Associazioni conferendo anche alle corporazioni professionali ed economiche diritto di elettorato al corpo dei Consigli Tecnici Nazionali.

Per conseguenza debbono essere limitati i poteri e le funzioni attualmente attribuiti al Parlamento. Di competenza del Parlamento i problemi che riguardano l'individuo come cittadino dello Stato e lo Stato come organo di realizzazione e di tutela dei supremi interessi nazionali; di competenza dei Consigli Tecnici Nazionali i problemi che si riferiscono alle varie forme di attività degli individui nella loro qualità di produttori.

Lo Stato è sovrano: e tale sovranità non può nè deve essere intaccata o sminuita dalla Chiesa alla quale si deve garantire la più ampia libertà dell'esercizio del suo ministero spirituale.

Il Partito Nazionale Fascista subordina il proprio atteggiamento, di fronte alle forme delle singole Istituzioni politiche, agl'interessi morali e materiali della Nazione intesa nella sua realtà e nel suo divenire storico.

 

LE CORPORAZIONI

 

Il Fascismo non può contestare il fatto storico dello sviluppo delle corporazioni, ma vuol coordinare tale sviluppo ai fini nazionali. Le corporazioni vanno promosse secondo due obiettivi fondamentali: e cioè come espressione della solidarietà nazionale e come mezzo di sviluppo della produzione.

Le corporazioni non debbono tendere ad annegare l'individuo nella collettività livellando arbitrariamente le capacità e le forze dei singoli, ma anzi a valorizzarle ed a svilupparle.

Il Partito Nazionale Fascista si propone di agitare i seguenti postulati a favore delle classi lavoratrici ed impiegatizie:

** La promulgazione di una legge dello Stato che sancisca per tutti i salariati la giornata (legale) media di otto ore, colle eventuali deroghe consigliate dalle necessità agricole o industriali.

** Una legislazione sociale aggiornata alle necessità odierne, specie per ciò che riguarda gli infortuni, l'invalidità e la vecchiaia, sia agricoli che industriali o im-piegatizi, sempre che non inceppi la produzione.

** Una rappresentanza dei lavoratori nel funzionamento di ogni industria, limitatamente per ciò che riguarda il personale.

** L'affidamento ad organizzazioni operaie, che siano moralmente degne e tecnicamente preparate, della gestione di industrie o di servizi pubblici.

** La diffusione della piccola proprietà in quelle zone e per quelle coltivazioni che produttivamente lo consentono.

 

CAPISALDI DI POLITICA INTERNA

 

Il Partito Nazionale Fascista intende elevare a piena dignità i costumi politici così che la morale pubblica e quella privata cessino di trovarsi in antitesi nella vita della Nazione. Esso aspira all'onore supremo del Governo del Paese; a restaurare il concetto etico che i governi debbono amministrare la cosa pubblica non già nell'interesse dei partiti e delle clientele ma nel supremo interesse della Nazione.

Va restaurato il prestigio dello Stato Nazionale e cioè dello Stato che non assistita indifferente allo scatenarsi ed al prepotere delle forze che attentino o comunque minaccino di indebolimento materialmente e spiritualmente la compagine, ma sia geloso custode e difensore e propagatore della tradizione nazionale, del sentimento nazionale, della volontà nazionale.

La libertà del cittadino trova un duplice limite: nella libertà delle altre persone giuridiche e nel diritto sovrano della nazione a vivere e svilupparsi.

Lo Stato deve favorire lo sviluppo della Nazione, non monopolizzando, ma promuovendo ogni opera intesa al progresso etico, intellettuale, religioso, artistico, giuridico, sociale, economico, fisiologico della collettività nazionale.

 

CAPISALDI DI POLITICA ESTERA

 

L'Italia riaffermi il diritto alla sua completa unità storica e geografica, anche là dove non è ancora raggiunta, adempia la sua funzione di baluardo della civiltà latina sul Mediterraneo; affermi sui popoli di nazionalità diversa annessi all'Italia saldo e stabile l'impero dei la sua legge; dia valida tutela agli italiani all'estero cui deve aver conferito diritto di rappresentanza politica.

Il Fascismo non crede alla vitalità e ai principi che ispirano la così detta Società delle Nazioni in quanto che non tutte le nazioni vi sono rappresentate e quelle che lo sono non vi si trovano su di un piede di eguaglianza.

Il Fascismo non crede alla vitalità e alla efficienza, delle internazionali rosse, bianche o di altro colore, perché si tratta di costruzioni artificiali e formalistiche le quali raccolgono piccole minoranze di individui più o meno convinti in confronto delle vaste masse delle popolazioni che vivendo, progredendo o regredendo, finiscono per determinare quegli spostamenti di interessi davanti ai quali tutte le costruzioni internazionalistiche sono destinate a cadere, come la recente esperienza storica documenta.

L'espansione commerciale e l'influenza politica dei trattati internazionali devono tendere a una maggiore diffusione della italianità nel mondo. I trattati internazionali vanno riveduti e modificati in quelle parti che si sono palesate inapplicabili e quindi regolati secondo le esigenze della economia nazionale e mondiale.

Lo Stato deve valorizzare le colonie italiane nel mediterraneo e d'oltre oceano con istruzioni speciali, culturali, e rapide comunicazioni.

Il Partito Nazionale Fascista si dichiara favorevole a una politica di amichevoli rapporti con tutti i popoli dell'oriente vicino e lontano.

La difesa e lo sviluppo dell'Italia all'estero vanno affidate a un Esercito ed una Marina adeguati alle necessità della sua politica e all'efficienza delle altre nazioni, e ad organi diplomatici compresi della loro funzione e forniti di cultura, di animo e di mezzi, sì da esprimere nel simbolo e nella sostanza la grandezza d'Italia di fronte al mondo.

 

CAPISALDI DI POLITICA SOCIALE

 

Lo Stato riconosce la funzione sociale della proprietà privata, la quale è, insieme, un diritto ed un dovere. Essa è la forma di amministrazione che la Società ha storicamente delegato agli individui per l'incremento del patrimonio stesso. Il Partito Nazionale Fascista di fronte ai progetti socialisti di ricostruzione a base di economia pregiudizialmente collettivistica, si pone sul terreno della realtà storica nazionale che non consente un tipo unico di economia agricola o industriale che si dichiara favorevole a quelle forme che garantiscano il massimo di produzione ed il massimo di Benessere.

Il Partito Nazionale Fascista, propugna un regime che spronando le iniziative e le energie individuali (le quali formano il fattore più possente ed operoso della produzione economica) favorisca l'accrescimento della ricchezza nazionale con rinuncia assoluta a tutto il farraginoso, costoso ed antieconomico macchinario delle statizzazioni, socializzazioni, municipalizzazioni ecc. Il Partito Nazionale Fascista appoggerà quindi ogni iniziativa che tenderà ad un miglioramento dell'assetto produttivo, avente lo scopo di eliminare ogni forma di parassitismo individuale o di categoria.

Il Partito Nazionale Fascista agirà:

* perché siano disciplinati le incomposte lotte degli interessi di categorie e di classi e quindi riconoscimento giuridico con conseguenti responsabilità delle organizzazioni operaie e patronali.

* Perché sia sancito e fatto osservare, sempre e comunque, il divieto di sciopero nei servizi pubblici con contemporanea istituzione di tribunali abituali composti di una rappresentanza della categoria operaia o impiegatizia e di una rappresentanza del pubblico che paga.

 

LA GIUSTIZIA

 

Vanno intensamente promossi i mezzi preventivi e terapeutici della delinquenza (riformatori, scuole per i traviati, manicomi criminali). La pena, mezzo di difesa della Società lesa nel diritto, deve adempiere normalmente la funzione intimidatrice ed emendatrice: i sistemi penitenziari vanno in considerazione della seconda funzione igienicamente migliorati e socialmente perfezionati (sviluppo del lavoro carcerario).

Vanno abolite le magistrature speciali. Il Partito Nazionale Fascista si dichiara favorevole alla revisione del codice penale militare. La procedura deve essere spedita.

 

LA DIFESA NAZIONALE

 

Ogni cittadino ha l'obbligo del servizio militare.

L'Esercito si deve avviare verso la forma della Nazione Armata in cui ogni forza individuale, collettiva, economica, industriale e agricola sia compiutamente inquadrata al fine supremo della difesa degli interessi nazionali.

All'uopo il Partito Nazionale Fascista propugna l'immediato ordinamento di un esercito che in formazione completa e perfetta, da una parte, sorvegli e vigili le conquistate frontiere, e dall'altra, tenga preparati in Paese, addestrati ed inquadrati, gli spiriti, gli uomini ed i mezzi che la Nazione sa esprimere nelle sue infinite risorse nell'ora del pericolo e della gloria.

Agli stessi fini l'Esercito, in concorso con la scuola e con le organizzazioni sportive, deve dare fin dai primi anni, al corpo ed allo spirito del cittadino, l'attitudine per l'educazione al combattimento ed al sacrificio per la Patria.

( BENITO MUSSOLINI)

Sinceramente: più che deleterio o pericoloso, uno che oggi dovesse credere veramente a tutte quelle amenità sulle colonie dell'impero e sul baluardo della civiltà latina nel Mediterraneo mi sembrerebbe patetico o mentalmente disturbato.

Comunque, sarebbero problemi suoi....

Siccome sono convinto che il pensiero deve essere sempre libero, che dirgli?

Facciamo conto che si possa chiamare pensiero e diamogli pure questa dignità. Che se la tenga....

Purchè....

Purché non pretenda di voler organizzare, sulla base di quel "pensiero", un movimento politico eversivo e antidemocratico che, con la violenza, voglia imporre alla totalità la propria "verità".

Contro questo mi batterei in ogni modo, di qualunque colore fossero le magliette che indossano i suoi adepti...

Il patetico manifesto, tentativo tragico (per i tanti giovani che vi hanno creduto e che hanno ucciso e si sono fatti uccidere in suo nome) di riabilitare in extremis in chiave nazionalpopolare un regime finanziato dagli agrari e dalla grande industria, arrivato al potere grazie all'appoggio dei Savoia e dei capi dell'esercito, sterminatore degli abissini gassati da Graziani, assassino, carceriere e e torturatore degli oppositori politici, liquidatore del diritto di sciopero e di riunione, conferma comunque la natura totalitaria e antidemocratica del PNF.

Si può essere d'acordo du nulla, su poco o su tanto, ma una cosa è certa: se quel programma politico dovesse veramente prendere corpo di nuovo (ma non ci sperate, non ci sperate proprio, siete ancora una volta marionette nelle mani del potere, oggi non fate al caso...quante Tv avete? e quanti consumi controllate?) questo bellissimo forum diventerebbe un bel monologo o al massimo un duetto o terzetto di simpatici mattacchioni in orbace e fez che si danno ragione l'un l'altro. Che allegria!

Depeche, pensa che vita entusiasmante, tutto il tempo lì a inviare post a te stesso....!!! Allora sì che saresti un uomo in pace e sereno.....

Con sincero compatimento umano e totale avversione politica.

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E' veramente Ridicolo e questo dimostra la tua malafede, che tra tanti elementi che potevi utilizzare ......DALLA VISIONE DELLO STATO ALLA POLITICA SOCIALE ALLA POLITICA INTERNA hai preso in considerazione un aspetto, il colonialismo, FENOMENO SOCIO POLITICO DI QUEGLI ANNI..............

 

Peccato che tu non abbia preso in considerazione lapolitica sociale dalla quale Sono scaturiti quegli istituti conme l' INPS E L?INAIL che hanno dato assistenza e pensione agli itaiani fino ad oggi e a difesa della quale tra pochi giorni I COMUNISTI (paradossale no????) sciopereranno..................

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A fijo segreto di gerri scotti, e accorcia sto quote!!  :lol: :lol:

Hai ragione, chiedo scusa... :( come si fa a quotare solo una parte?

quando premi su quote, ti si apre la pagina dove puoi scrivere e sotto il box dove viene riportato il testo che stai quotando

 

puoi cancellarne una parte inserendo dei puntini direttamente sul box sotto

 

SE INVECE modifichi il post inserito (come spero che farai :D ) individui il quoting fra i tag:

 

[ QUOTE ] e [ /QUOTE ]

 

puoi intervenire direttamente li

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Passaparò te sì avventurato in una discussione forse troppo complessa per essere liquidata così!

Quel manifesto, dal quale io sono più lontano di te, e posso dimostrartelo è un pensiero che come tale secondo me andrebbe rispettato. Chi si limita ad enunciare intendimenti politici non può essere perseguito. Il fatto che tale documento sia sfociato in un bagno di sangue è certamente un fatto incontrovertibile ma così facendo (cioè legando a doppio filo idee e azione) forse non ti rendi conto che allo stesso modo andrebbero cancellati tanti ideali, primo fra tutti quello comunista che tanti scempi ha fatto nel mondo. Anche qui su questo forum, ho sentito dire che ad essere sbagliato non è l'ideale comunista ma la traduzione in fatti concreti che di questa idea l'uomo ha fatto nel mondo, volendo accettare tale assunto e di fatto in Italia lo si accetta, se è vero come è vero che ci sono ancora partiti comunisti italiani, è anche giusto che Depeche si ponga il problema di capire il perchè (perchè i fascisti si e i comunisti no?), non credi? Solo un esempio: in Germania ad essere fuorilegge sono sia i partiti nazional-socialisti che quelli comunisti (e questo nella Germania occid. sin da prima della caduta del muro).

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LA POLITICA LA FANNO LE PERSONE NON I M,ANIFESTI, VISTO CHE SO' DA CENSURA' TUTTI, SOPRATTUTTO LI MANIFESTI CO LA FACCIA DE BERLUSCONI....UN IMPEGNO CONCRETO.METTETECE LA FACCIA DE PREVITI COSI' LA FAMO FINITA CO STI MANIFESTI!!!

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E' veramente Ridicolo e questo dimostra la tua malafede, che tra tanti elementi che potevi utilizzare ......DALLA VISIONE DELLO STATO ALLA POLITICA SOCIALE ALLA POLITICA INTERNA hai preso in considerazione un aspetto, il colonialismo, FENOMENO SOCIO POLITICO DI QUEGLI ANNI..............

 

Peccato che tu non abbia preso in considerazione lapolitica sociale dalla quale Sono scaturiti quegli istituti conme l' INPS E L?INAIL che  hanno dato assistenza e pensione agli itaiani fino ad oggi e a difesa della quale tra pochi giorni I COMUNISTI (paradossale no????) sciopereranno..................

ma certo, come no.... ma sicuro....sì sì...il colonialismo? una bazzecola, una sciocchezzuola all'interno del ventennio fascista... l'impero AOI? un particolare del tutto secondario....ma certo....figurati se ha contato qualcosa nella costruzione del consenso attorno al regime....maddai....erano le masse operaie che sostenevano il regime che finalmente aveva dato loro le corporazioni, abolito le libertà sindacali e istituito l'INPS...le 8 ore quelle no, che c'entra,....quelle il Fu le ha tirate fuori a Salò per riscaldare il cuore dei Bombacci e Pavolini vari....hai proprio ragione guarda....ho sbagliato....il cuore dell'elevato messaggio fascista è tutto in questa ansia di giustizia e di fratellanza umana e spirituale....quasi elegante direi eterea...mentre quei loschi e bruti antifascisti schiacciano i valori dell'individuo e propugnano l'odio, l'invidia e la violenza.....sono i PERDENTI, no? veramente non ho parole.....la profondità del tuo pensiero mi incenerisce....e l'eroismo del maresciallo Graziani e di Badoglio di fronte alle orde degli abissini incivili ululanti che si gettavano maleducatamente contro i nostri lanciafiamme e aspiravano incautamente la nostra iprite, che non ne avevamo nemmeno tanta e l'abbiamo finita subito....oppure ce l'ha fregata Saddam? boh?

Sei surreale.....grazie di esistere!

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Vabbè il mio intendimento era rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

Modificato da ruber-viridis draco

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E' veramente Ridicolo e questo dimostra la tua malafede, che tra tanti elementi che potevi utilizzare ......DALLA VISIONE DELLO STATO ALLA POLITICA SOCIALE ALLA POLITICA INTERNA hai preso in considerazione un aspetto, il colonialismo, FENOMENO SOCIO POLITICO DI QUEGLI ANNI..............

 

Peccato che tu non abbia preso in considerazione lapolitica sociale dalla quale Sono scaturiti quegli istituti conme l' INPS E L?INAIL che  hanno dato assistenza e pensione agli itaiani fino ad oggi e a difesa della quale tra pochi giorni I COMUNISTI (paradossale no????) sciopereranno..................

ma certo, come no.... ma sicuro....sì sì...il colonialismo? una bazzecola, una sciocchezzuola all'interno del ventennio fascista... l'impero AOI? un particolare del tutto secondario....ma certo....figurati se ha contato qualcosa nella costruzione del consenso attorno al regime....maddai....erano le masse operaie che sostenevano il regime che finalmente aveva dato loro le corporazioni, abolito le libertà sindacali e istituito l'INPS...le 8 ore quelle no, che c'entra,....quelle il Fu le ha tirate fuori a Salò per riscaldare il cuore dei Bombacci e Pavolini vari....hai proprio ragione guarda....ho sbagliato....il cuore dell'elevato messaggio fascista è tutto in questa ansia di giustizia e di fratellanza umana e spirituale....quasi elegante direi eterea...mentre quei loschi e bruti antifascisti schiacciano i valori dell'individuo e propugnano l'odio, l'invidia e la violenza.....sono i PERDENTI, no? veramente non ho parole.....la profondità del tuo pensiero mi incenerisce....e l'eroismo del maresciallo Graziani e di Badoglio di fronte alle orde degli abissini incivili ululanti che si gettavano maleducatamente contro i nostri lanciafiamme e aspiravano incautamente la nostra iprite, che non ne avevamo nemmeno tanta e l'abbiamo finita subito....oppure ce l'ha fregata Saddam? boh?

Sei surreale.....grazie di esistere!

Ma tu parli dello Stesso Bdoglio che costituiì il governo provvisorio Dopo la guerra di CUI LEROE IL VATE IL TUTORE DELLA DEMOCRAZIA QUELLO DELLE VACANZE A MINSK,QUELLO DEI FINANZIAMENTI DEL'USRR IL SOSTENITORE DI STALIN, quella che applicò con SUCCESSO il manifesto di Marx/engel insomma, QUELLO CHE SOSTENNE LA PRESA DUNGHERIA,al secolo PALMIRO TOGLIATTI FU MINISTRO DI GRAZI E GIUSTIZIA???????

 

AHhhhhhhhhhhhhhhhhh allora scusa c'hai ragione te...............la storia D'altra parte mica ce la possiamo inventare NO???????????

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Vabbè il mio intendimento era  rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

ed io ti seguo..........so troppo DEMOCRATICI STI COMUNISTI....................appena inizi a parlà non te fanno smettè più!

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Passaparò te sì avventurato in una discussione forse troppo complessa per essere liquidata così!

Quel manifesto, dal quale io sono più lontano di te, e posso dimostrartelo è un pensiero che come tale secondo me andrebbe rispettato. Chi si limita ad enunciare intendimenti politici non può essere perseguito. Il fatto che tale documento sia sfociato in un bagno di sangue è certamente un fatto incontrovertibile ma così facendo (cioè legando a doppio filo idee e azione)  forse non ti rendi conto che allo stesso modo andrebbero cancellati tanti ideali, primo fra tutti quello comunista che tanti scempi ha fatto nel mondo. Anche qui su questo forum, ho sentito dire che ad essere sbagliato non è l'ideale comunista ma la traduzione in fatti concreti che di questa idea l'uomo ha fatto nel mondo, volendo accettare tale assunto e di fatto in Italia lo si accetta, se è vero come è vero che ci sono ancora partiti comunisti italiani, è anche giusto che Depeche si ponga il problema di capire il perchè (perchè i fascisti si e i comunisti no?), non credi? Solo un esempio: in Germania ad essere fuorilegge sono sia i partiti nazional-socialisti che quelli comunisti (e questo nella Germania occid. sin da prima della caduta del muro).

Scusa se mi permetto, ma sei sicuro di avere letto quello che ho scritto a proposito del manifesto fascista?

Se (ri)leggi attentamente non puoi non vedere che distinguo assolutamente tra il diritto a professare un'idea, un pensiero, una professione di fede politica o di qualunque tipo e l'organizzazione di un movimento politico - di qualsiasi natura - che si ponesse l'obiettivo di instaurare un regime totalitario, "a prescindere dal colore maglietta che indossano i suoi adepti" (autocitazione).

Ho detto che secondo me chiunque deve avere il diritto di professarsi fascista o nazista o pentecostale che sia.

Nel merito del manifesto invece non mi sembra che ci sia nulla di rassicurante rispetto al principio del pluralismo politico, della libertà di pensiero e di organizzazione etc.

Lo stesso, evidentemente, sarebbe per me altrettanto valido per qualunque formazione o movimento politico che si proponesse finalità eversive e totalitarie...

La democrazia - rieto il paradosso - non sempre è democratica.....

Converrai che tra il manifesto del partito comunista di Marx-Engels del 1848 e lo statuto del PCI di Enrico Berlinguer del 1976 qualche differenza sostanziale c'è....o nemmeno questo?

Anche perché 50 anni di storia patria repubblicana ci hanno insegnato che la democrazia parlamentare in Italia a un certo punto stava stretta a parecchi....e mi pare più all'estrema destra che alla (poco) estrema sinistra....

Ma questa è una mia modesta opinione....

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Vabbè il mio intendimento era  rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

se il discorso si riduce al colonialismo allora è tutta un'altra storia..... è figlio sopratutto del capitalismo seicentesco? oppure del fanatismo religioso del tardo quattrocento? è il neocolonialismo anni settanta? poi..... davvero in spagna e portogallo non c'erano i fascisti?

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Nel merito del manifesto invece non mi sembra che ci sia nulla di rassicurante rispetto al principio del pluralismo politico, della libertà di pensiero e di organizzazione etc.

Lo stesso, evidentemente, sarebbe per me altrettanto valido per qualunque formazione o movimento politico che si proponesse finalità eversive e totalitarie...

La democrazia - rieto il paradosso - non sempre è democratica.....

Converrai che tra il manifesto del partito comunista di Marx-Engels del 1848 e lo statuto del PCI di Enrico Berlinguer del 1976  qualche differenza sostanziale c'è....o nemmeno questo?

Anche perché 50 anni di storia patria repubblicana ci hanno insegnato che la democrazia parlamentare in Italia a un certo punto stava stretta a parecchi....e mi pare più all'estrema destra che alla (poco) estrema sinistra....

Ma questa è una mia modesta opinione....

Primo da cosa evinci il rischio di assenza di pluralismo politico...............

Secondo Allora vuoi dire che rinneghi anche il Manifesto Marxista inneggiante ALLA RIVOLUZIONE

Terzo............Dal Manifesto di MAx a quello di Berlinguer sono passati 135 ANNI, ma fino al 1953 in Italia il modello PROPOSTO QUELLO ERA, da un Certo Palmiro Togliatti che nel 48 Dopo L?estromissione dal Governo per Elezioni PERSE nel tentativo ultimo di realizzare il suo proggetto di affiliazione con L' URSS portò la Democrazia Italiana appena ricostituita ad un passo dal tracollo minacciando una guerra civile................

 

Quindi...............la storia, raccontiamola Tutta, i manifesti Leggiamoli e commentialoli tutti, che i divieti valgano per tutti, che la DEMOCRAZIA sia di tutti...............

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Vabbè il mio intendimento era  rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

se il discorso si riduce al colonialismo allora è tutta un'altra storia..... è figlio sopratutto del capitalismo seicentesco? oppure del fanatismo religioso del tardo quattrocento? è il neocolonialismo anni settanta? poi..... davvero in spagna e portogallo non c'erano i fascisti?

Ho già detto che non volevo parlare più, comunque.... no in Spagna e Portogallo non c'erano!!!!!!!!!!!!!!

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TOGLIATTI HANNO CERCATO DE AMMAZZALLO COME HANNO FATTO CON MATTEOTTI, (I LORO SIMPATICI E DEMOCRATICI AVVERSARI POLITICI).....MA PER PIACERE!!!! STAI FORI DE OGNI DECENZA!!!

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TOGLIATTI HANNO CERCATO DE AMMAZZALLO COME HANNO FATTO CON MATTEOTTI, (I LORO SIMPATICI E DEMOCRATICI AVVERSARI POLITICI).....MA PER PIACERE!!!! STAI FORI DE OGNI DECENZA!!!

Oppure come hanno fatto per Aldo Mor... ehmm no, FORSE mi confondo

 

forse...

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Vabbè il mio intendimento era  rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

A parte il fatto che non mi sembra di aver insultato nessuno....ma se è così ti prego di segnalarmi quando e dove....

Sono d'accordo sul fatto che il colonialismo è figlio di un'epoca e non certo una prerogativa del fascismo. Non a caso Churchill fino al '38 era un ammiratore di Mussolini, che non dispiaceva affatto alle potenze "occidentali", tranne quando intaccava qualche interesse di bottega.

Non sono d'accordo se si vuol dire che il colonialismo italiano fu all'acqua di rose o una barzelletta, o che non fu importante all'interno della politica del regime. Ti consiglio di leggere, se ti va, qualche pagina del libro di Angelo del Boca , che è il più importante storico italiano del colonialismo "Gli italiani in africa orientale".

Sui comunisti tedeschi mi piacerbbe approfondire, ma ora ho poco tempo....

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Vabbè il mio intendimento era  rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

se il discorso si riduce al colonialismo allora è tutta un'altra storia..... è figlio sopratutto del capitalismo seicentesco? oppure del fanatismo religioso del tardo quattrocento? è il neocolonialismo anni settanta? poi..... davvero in spagna e portogallo non c'erano i fascisti?

Ho già detto che non volevo parlare più, comunque.... no in Spagna e Portogallo non c'erano!!!!!!!!!!!!!!

no?

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E comunque il monarchico Pallante agì da solo, in preda a manie persecutorie da "paladino" della democrazia.

 

Ci furono 15 morti e diverse centinaia di feriti in seguito alle manifestazioni che ne susseguirono (le manifestazioni della sinistra sono sempre pacifiche)

Pallante fu scarcerato 5 anni dopo. Togliatti morì 16 anni dopo

 

 

Cmq occhio che Togliatti era un esponente del comunismo sovietico. Quello radicale e duro. Ben lontano dall'idea "pura" (se mi concedete l'espressione forte) di Berlinguer, idealista e meritevole di rispetto.

Rispetto che la mia coscenza mi impedisce di avere verso togliatti. L'amico di stalin e della grande madre russia

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TOGLIATTI HANNO CERCATO DE AMMAZZALLO COME HANNO FATTO CON MATTEOTTI, (I LORO SIMPATICI E DEMOCRATICI AVVERSARI POLITICI).....MA PER PIACERE!!!! STAI FORI DE OGNI DECENZA!!!

Ma la decenza veramente non appartiene a chi vuol veder le cose come gli pare............Anche i Savoia Si son Beccati L'esilio caduto il fascismo, Ed è OVVIO che ogni regime cerca di abbattere i suoi nemici...........MA Al di là Del REGIME FASCISTA più di una volta DA TUTTI NOI REPRESSO, parliamo di un uomo, Togliatti, che per rifugiarsi dal Fascismo o nell' esilio non si ritirò in in Svezia e Norvegia, madri del Socialismo reale, ma IN RUSSIA dove la democrazia era assente già DA LUNGO TEMPO,ispirandosi poi nella sua condotta e visione politica ALLO STATALISMO, abbandonato soltanto nel 53, basato sul concetto di ANNIENTAMENTO dell 'avversario poltico con tutti i mezzi......quelli dai quali lui era fuggito...........Fuggi da un regime per lasciarsi proteggee da un altro di cui APPROVAVA I SISTEMI tanto al punto da accettarne i FINANZIAMENTI INGENTI....Palmiro Togliatti è morto a JALTA non a Caprera!!!................Eh ragazzo : Questa è la parte della storia che ti sei dimenticato di raccontare..........!!!!!!!!

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Vabbè il mio intendimento era  rispondere a passaparola che il colonialismo è figlio di un epoca non appannaggio esclusivo del fascismo; non c'erano fascisti in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna etc. però siccome mi pare che la discussione stia diventando come al solito foriera di insulti a ripetizione mi tiro fuori e chiudo.

se il discorso si riduce al colonialismo allora è tutta un'altra storia..... è figlio sopratutto del capitalismo seicentesco? oppure del fanatismo religioso del tardo quattrocento? è il neocolonialismo anni settanta? poi..... davvero in spagna e portogallo non c'erano i fascisti?

Ho già detto che non volevo parlare più, comunque.... no in Spagna e Portogallo non c'erano!!!!!!!!!!!!!!

no?

se poi vuoi fare riferimento a tutti i costi al Franchismo : QUELLO NON E' FASCISMO!!!!!!!!!!!!

IL FAscismo è una corrente SOLTANTO ITALIANA!!!!!!!!!!!!

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