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LA CONQUISTA DELLA LUNA

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LUNA 1969: QUARANT'ANNI FA, IL PICCOLO STORICO PASSO

 

"E' un piccolo passo per un uomo, un balzo gigantesco per l'umanità": è la storica frase pronunciata quarant'anni fa da Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969, alle 22:56 (ora di Washington).

 

Oggi ricorre il 40/mo anniversario di quell'evento e il presidente Usa Barack Obama per l'occasione dovrebbe ricevere alla Casa Bianca i tre astronauti che parteciparono alla missione Apollo: oltre ad Armstrong, Buzz Aldrin, secondo uomo a mettere piede sulla Luna, mentre il terzo membro dell'equipaggio, Michael Collins, rimase in orbita nel modulo di comando. Oggi è prevista anche una conferenza stampa dei tre astronauti.

 

L'evento sarà celebrato per tutta la prossima settimana negli Stati Uniti, a partire dal Centro Kennedy in Florida, al Centro spaziale di Houston, in Texas, dove si trovava la sala di controllo, al celebre museo dell'aviazione e dello spazio a Washington, nonché dall'Orchestra sinfonica nazionale che si esibirà in un concerto a temi musicali di film come 'Guerre Stellari', 'Star Trek' ed 'E.T.'. Si è poi mobilitata, ovviamente, anche la Nasa, che ha presentato sul suo sito internet dei video restaurati della missione Apollo 11, ottenuti anche grazie alla collaborazione con la Cbs, e delle registrazioni inedite delle conversazioni tra gli astronauti. Venerdì l'agenzia spaziale americana ha inoltre diffuso le immagini che mostrano cinque dei sei siti di atterraggio della missione Apollo, scattate dalla Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro). Il 40/mo anniversario dello sbarco sulla Luna sarà celebrato anche in Italia.

 

A Roma il comune ha organizzato, a piazza del Popolo, una serata per rievocare la storica telecronaca di Tito Stagno e Ruggero Orlando. In programma, nell'ambito dell'Estate Romana. A Milano sarà presentato il libro 'Quel giorno sulla luna', di Oriana Fallaci. 'Ricordando la luna a ritmo di rock' è invece l'iniziativa organizzata dall' Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli. Ci sarà poi la conferenza-spettacolo 'Rock around the planets', con proiezione di filmati originali dello sbarco sulla luna. L' Unione italiana Astrofili guiderà l' osservazione ai telescopi dell'Osservatorio. Una 'serata lunare' anche presso la Cineteca di Bologna. Quarant'anni dopo la tv ricorda l'evento con una maratona di Rai Storia e speciali su tutte le piattaforme. Domenica 20 luglio 1969, ore 19.30 circa, nello Studio 3 della Rai di via Teulada Andrea Barbato guidava un team di giornalisti tra cui Tito Stagno e Ruggero Orlando (collegato da Houston). Sul programma nazionale Rai iniziò una diretta di oltre 25 ore che tenne incollati alla tv più di 20 milioni di italiani per seguire l'impresa della missione spaziale Apollo 11. Alle 4.57 (ora italiana) del 21 luglio l'astronauta americano Neil Armstrong mise piede sulla Luna. 'Linea Notte' del Tg3 mostrerà le immagini più significative della conquista della Luna (da Rai Teche) e un'intervista a Tito Stagno, Tg1 Storia commenterà le immagini dell'allunaggio con astronauti italiani nati 7 o 8 anni dopo e Rai Storia nella notte tra oggi e domani proporrà la replica della diretta per tutta la notte fino alle 8.

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LUNA 1969: QUARANT'ANNI FA, IL PICCOLO STORICO PASSO

 

"E' un piccolo passo per un uomo, un balzo gigantesco per l'umanità": è la storica frase pronunciata quarant'anni fa da Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969, alle 22:56 (ora di Washington).

 

Oggi ricorre il 40/mo anniversario di quell'evento e il presidente Usa Barack Obama per l'occasione dovrebbe ricevere alla Casa Bianca i tre astronauti che parteciparono alla missione Apollo: oltre ad Armstrong, Buzz Aldrin, secondo uomo a mettere piede sulla Luna, mentre il terzo membro dell'equipaggio, Michael Collins, rimase in orbita nel modulo di comando. Oggi è prevista anche una conferenza stampa dei tre astronauti.

 

L'evento sarà celebrato per tutta la prossima settimana negli Stati Uniti, a partire dal Centro Kennedy in Florida, al Centro spaziale di Houston, in Texas, dove si trovava la sala di controllo, al celebre museo dell'aviazione e dello spazio a Washington, nonché dall'Orchestra sinfonica nazionale che si esibirà in un concerto a temi musicali di film come 'Guerre Stellari', 'Star Trek' ed 'E.T.'. Si è poi mobilitata, ovviamente, anche la Nasa, che ha presentato sul suo sito internet dei video restaurati della missione Apollo 11, ottenuti anche grazie alla collaborazione con la Cbs, e delle registrazioni inedite delle conversazioni tra gli astronauti. Venerdì l'agenzia spaziale americana ha inoltre diffuso le immagini che mostrano cinque dei sei siti di atterraggio della missione Apollo, scattate dalla Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro). Il 40/mo anniversario dello sbarco sulla Luna sarà celebrato anche in Italia.

 

A Roma il comune ha organizzato, a piazza del Popolo, una serata per rievocare la storica telecronaca di Tito Stagno e Ruggero Orlando. In programma, nell'ambito dell'Estate Romana. A Milano sarà presentato il libro 'Quel giorno sulla luna', di Oriana Fallaci. 'Ricordando la luna a ritmo di rock' è invece l'iniziativa organizzata dall' Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli. Ci sarà poi la conferenza-spettacolo 'Rock around the planets', con proiezione di filmati originali dello sbarco sulla luna. L' Unione italiana Astrofili guiderà l' osservazione ai telescopi dell'Osservatorio. Una 'serata lunare' anche presso la Cineteca di Bologna. Quarant'anni dopo la tv ricorda l'evento con una maratona di Rai Storia e speciali su tutte le piattaforme. Domenica 20 luglio 1969, ore 19.30 circa, nello Studio 3 della Rai di via Teulada Andrea Barbato guidava un team di giornalisti tra cui Tito Stagno e Ruggero Orlando (collegato da Houston). Sul programma nazionale Rai iniziò una diretta di oltre 25 ore che tenne incollati alla tv più di 20 milioni di italiani per seguire l'impresa della missione spaziale Apollo 11. Alle 4.57 (ora italiana) del 21 luglio l'astronauta americano Neil Armstrong mise piede sulla Luna. 'Linea Notte' del Tg3 mostrerà le immagini più significative della conquista della Luna (da Rai Teche) e un'intervista a Tito Stagno, Tg1 Storia commenterà le immagini dell'allunaggio con astronauti italiani nati 7 o 8 anni dopo e Rai Storia nella notte tra oggi e domani proporrà la replica della diretta per tutta la notte fino alle 8.

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Secondo me ancora ce dovemo andà. Opinione personale.

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Oggi ricorre il 40/mo anniversario di quell'evento e il presidente Usa Barack Obama per l'occasione dovrebbe ricevere alla Casa Bianca i tre astronauti che parteciparono alla missione Apollo: oltre ad Armstrong, Buzz Aldrin, secondo uomo a mettere piede sulla Luna, mentre il terzo membro dell'equipaggio, Michael Collins, rimase in orbita nel modulo di comando. Oggi è prevista anche una conferenza stampa dei tre astronauti.

 

L'evento sarà celebrato per tutta la prossima settimana negli Stati Uniti, a partire dal Centro Kennedy in Florida, al Centro spaziale di Houston, in Texas, dove si trovava la sala di controllo, al celebre museo dell'aviazione e dello spazio a Washington, nonché dall'Orchestra sinfonica nazionale che si esibirà in un concerto a temi musicali di film come 'Guerre Stellari', 'Star Trek' ed 'E.T.'. Si è poi mobilitata, ovviamente, anche la Nasa, che ha presentato sul suo sito internet dei video restaurati della missione Apollo 11, ottenuti anche grazie alla collaborazione con la Cbs, e delle registrazioni inedite delle conversazioni tra gli astronauti. Venerdì l'agenzia spaziale americana ha inoltre diffuso le immagini che mostrano cinque dei sei siti di atterraggio della missione Apollo, scattate dalla Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro). Il 40/mo anniversario dello sbarco sulla Luna sarà celebrato anche in Italia.

 

A Roma il comune ha organizzato, a piazza del Popolo, una serata per rievocare la storica telecronaca di Tito Stagno e Ruggero Orlando. In programma, nell'ambito dell'Estate Romana. A Milano sarà presentato il libro 'Quel giorno sulla luna', di Oriana Fallaci. 'Ricordando la luna a ritmo di rock' è invece l'iniziativa organizzata dall' Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli. Ci sarà poi la conferenza-spettacolo 'Rock around the planets', con proiezione di filmati originali dello sbarco sulla luna. L' Unione italiana Astrofili guiderà l' osservazione ai telescopi dell'Osservatorio. Una 'serata lunare' anche presso la Cineteca di Bologna. Quarant'anni dopo la tv ricorda l'evento con una maratona di Rai Storia e speciali su tutte le piattaforme. Domenica 20 luglio 1969, ore 19.30 circa, nello Studio 3 della Rai di via Teulada Andrea Barbato guidava un team di giornalisti tra cui Tito Stagno e Ruggero Orlando (collegato da Houston). Sul programma nazionale Rai iniziò una diretta di oltre 25 ore che tenne incollati alla tv più di 20 milioni di italiani per seguire l'impresa della missione spaziale Apollo 11. Alle 4.57 (ora italiana) del 21 luglio l'astronauta americano Neil Armstrong mise piede sulla Luna. 'Linea Notte' del Tg3 mostrerà le immagini più significative della conquista della Luna (da Rai Teche) e un'intervista a Tito Stagno, Tg1 Storia commenterà le immagini dell'allunaggio con astronauti italiani nati 7 o 8 anni dopo e Rai Storia nella notte tra oggi e domani proporrà la replica della diretta per tutta la notte fino alle 8.

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Secondo me ancora ce dovemo andà. Opinione personale.

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anche secondo me...

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"E' un piccolo passo per un uomo, un balzo gigantesco per l'umanità": è la storica frase pronunciata quarant'anni fa da Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969, alle 22:56 (ora di Washington).

 

Oggi ricorre il 40/mo anniversario di quell'evento e il presidente Usa Barack Obama per l'occasione dovrebbe ricevere alla Casa Bianca i tre astronauti che parteciparono alla missione Apollo: oltre ad Armstrong, Buzz Aldrin, secondo uomo a mettere piede sulla Luna, mentre il terzo membro dell'equipaggio, Michael Collins, rimase in orbita nel modulo di comando. Oggi è prevista anche una conferenza stampa dei tre astronauti.

 

L'evento sarà celebrato per tutta la prossima settimana negli Stati Uniti, a partire dal Centro Kennedy in Florida, al Centro spaziale di Houston, in Texas, dove si trovava la sala di controllo, al celebre museo dell'aviazione e dello spazio a Washington, nonché dall'Orchestra sinfonica nazionale che si esibirà in un concerto a temi musicali di film come 'Guerre Stellari', 'Star Trek' ed 'E.T.'. Si è poi mobilitata, ovviamente, anche la Nasa, che ha presentato sul suo sito internet dei video restaurati della missione Apollo 11, ottenuti anche grazie alla collaborazione con la Cbs, e delle registrazioni inedite delle conversazioni tra gli astronauti. Venerdì l'agenzia spaziale americana ha inoltre diffuso le immagini che mostrano cinque dei sei siti di atterraggio della missione Apollo, scattate dalla Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro). Il 40/mo anniversario dello sbarco sulla Luna sarà celebrato anche in Italia.

 

A Roma il comune ha organizzato, a piazza del Popolo, una serata per rievocare la storica telecronaca di Tito Stagno e Ruggero Orlando. In programma, nell'ambito dell'Estate Romana. A Milano sarà presentato il libro 'Quel giorno sulla luna', di Oriana Fallaci. 'Ricordando la luna a ritmo di rock' è invece l'iniziativa organizzata dall' Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli. Ci sarà poi la conferenza-spettacolo 'Rock around the planets', con proiezione di filmati originali dello sbarco sulla luna. L' Unione italiana Astrofili guiderà l' osservazione ai telescopi dell'Osservatorio. Una 'serata lunare' anche presso la Cineteca di Bologna. Quarant'anni dopo la tv ricorda l'evento con una maratona di Rai Storia e speciali su tutte le piattaforme. Domenica 20 luglio 1969, ore 19.30 circa, nello Studio 3 della Rai di via Teulada Andrea Barbato guidava un team di giornalisti tra cui Tito Stagno e Ruggero Orlando (collegato da Houston). Sul programma nazionale Rai iniziò una diretta di oltre 25 ore che tenne incollati alla tv più di 20 milioni di italiani per seguire l'impresa della missione spaziale Apollo 11. Alle 4.57 (ora italiana) del 21 luglio l'astronauta americano Neil Armstrong mise piede sulla Luna. 'Linea Notte' del Tg3 mostrerà le immagini più significative della conquista della Luna (da Rai Teche) e un'intervista a Tito Stagno, Tg1 Storia commenterà le immagini dell'allunaggio con astronauti italiani nati 7 o 8 anni dopo e Rai Storia nella notte tra oggi e domani proporrà la replica della diretta per tutta la notte fino alle 8.

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Secondo me ancora ce dovemo andà. Opinione personale.

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anche secondo me...

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come no... e le piramidi le hanno costruite gli alieni, al colosseo combattevano i transformers che facevano i cerchi nel grano...

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intanto sono spariti i nastri originali della telecronaca americana.....

 

comunque le missioni Apollo hanno portato un indotto tecnologico fondamentale, specie in materia di telecomunicazioni (certo, anche per le tecnologie militari..ma in Usa è inevitabile)

 

tornando al fatto per cui le foto dell'allunaggio sembrerebbero state scattate in uno studio cinematografico (addirittura si diceva sotto la supervisione di Kubrick!!) ognuno si faccia l'opinione che crede

 

io forse lo chiederò a loro

 

Non%20ci%20resta%20che%20piangere.jpg%20-%20Wikipedia-1.jpg

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se nn ce sete stati è lu momento mo', che a agosto se riempe de' burini e poi co' ryanair costa 'na cazzata...sete 2 tirchi

:lol:

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:lol::lol::lol::lol:

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...grossissima farsa americanata...

 

a mio avviso nn c'e' mai stato l'uomo sulla luna...almeno in quella occasione...ma penso anche dopo nelle famose spedizioni successive...

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la storia dell'invenzione del Progetto Apollo nacque dalle dichiarazioni di un impiegato licenziato che voleva vendicarsi e dal bellissimo film del 1979 "capricorn one". tutte le controversie (la maggior parte infondate ma si fa fatica a fare arrivare il concetto) sono state spiegate.

 

ci sono quinatali massi riportati, ci sono 500mila persone che hanno lavorato per quel progetto, ci sono i sovietici che sarebbero stati i primi a svelare l'arcano (i Sovietici erano quelli che negavano l'esistenza dei missili a Cuba), ci sono i mezzi sulla superficie lunare che sono sempre lì.

 

è stata una missione eroica dell' UOMO come la costruzione delle Piramidi o la scoperta dell'America. e all'uomo deve rimanere.

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la storia dell'invenzione del Progetto Apollo nacque dalle dichiarazioni di un impiegato licenziato che voleva vendicarsi e dal bellissimo film del 1979 "capricorn one". tutte le controversie (la maggior parte infondate ma si fa fatica a fare arrivare il concetto) sono state spiegate.

 

ci sono quinatali massi riportati, ci sono 500mila persone che hanno lavorato per quel progetto, ci sono i sovietici che sarebbero stati i primi a svelare l'arcano (i Sovietici erano quelli che negavano l'esistenza dei missili a Cuba), ci sono i mezzi sulla superficie lunare che sono sempre lì.

 

è stata una missione eroica dell' UOMO come la costruzione delle Piramidi o la scoperta dell'America. e all'uomo deve rimanere.

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:quoto::quoto::quoto:

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nel 2019 è previsto il ritorno con le missione Orion 15 che sarà la settima missione umana sulla Luna e la prima dal 1972 dopo Apollo 17.

 

 

ARES I e ARES V sono i due razzi che verrano utilizzati.

Ares I per l'equipaggio e Ares V per il cargo.

 

 

 

 

ares-I-ares-V-comparison.jpg

 

Saturn-V_Shuttle_Ares-I_Ares-V_comparison_(06-2006).jpg

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la storia dell'invenzione del Progetto Apollo nacque dalle dichiarazioni di un impiegato licenziato che voleva vendicarsi e dal bellissimo film del 1979 "capricorn one". tutte le controversie (la maggior parte infondate ma si fa fatica a fare arrivare il concetto) sono state spiegate.

 

ci sono quinatali massi riportati, ci sono 500mila persone che hanno lavorato per quel progetto, ci sono i sovietici che sarebbero stati i primi a svelare l'arcano (i Sovietici erano quelli che negavano l'esistenza dei missili a Cuba), ci sono i mezzi sulla superficie lunare che sono sempre lì.

 

è stata una missione eroica dell' UOMO come la costruzione delle Piramidi o la scoperta dell'America. e all'uomo deve rimanere.

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Controquoto.

 

A parte il fatto che una superpotenza com'era l'URSS di allora avrebbe potuto coprire di soldi uno qualsiasi dei 500.000 coinvolti nel progetto pur di vincere la Guerra Fredda ridicolizzando nel contempo gli USA, c'è da valutare anche un altro aspetto: possibile che, su milioni di scartoffie protocollate (è tenuta traccia anche della benché minima prova) non ce ne sia una che vada in contraddizione con l'altra? Falsificare una mole tale di documenti è molto più difficile che sbarcare sulla Luna.

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che poi, forse, sarebbero stati proprio i sovietici ad arrivare per primi sulla Luna se non fosse stato per il drammatico incidente di Nedelin al cosmodromo di Baikonur nel 1960 quando esplose un razzo sulla piastra di lancio durante i rifornimenti.

 

un incidente drammatico - coperto dal più totale segreto di stato per decenni - che distrusse le piattaforme, fermò il programma sovietico per un bel pò di tempo e uccise incenerendoli in un istante molte delle menti e dei lavoratori coinvolti nel programma spaziale.

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Nedelin_catastrophe

 

le immagini che sono arrivate fino ad oggi sono TERRIBILI. gente che scappa dalla piattaforma avvolta dalle fiamme. praticamente ombre. quel razzo doveva andare sulla Luna.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Aha3A-OgYd4&feature=related

 

:(

Modificato da Aghy

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che poi, forse, sarebbero stati proprio i sovietici ad arrivare per primi sulla Luna se non fosse stato per il drammatico incidente di Nedelin al cosmodromo di Baikonur nel 1960 quando esplose un razzo sulla piastra di lancio durante i rifornimenti.

un incidente drammatico - coperto dal più totale segreto di stato per decenni - che distrusse le piattaforme, fermò il programma sovietico per un bel pò di tempo e uccise incenerendoli in un istante molte delle menti e dei lavoratori coinvolti nel programma spaziale.

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Nedelin_catastrophe

 

 

Interessante davvero. Non ne sapevo nulla. Grazie.

Modificato da Smile

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la storia dell'invenzione del Progetto Apollo nacque dalle dichiarazioni di un impiegato licenziato che voleva vendicarsi e dal bellissimo film del 1979 "capricorn one". tutte le controversie (la maggior parte infondate ma si fa fatica a fare arrivare il concetto) sono state spiegate.

 

ci sono quinatali massi riportati, ci sono 500mila persone che hanno lavorato per quel progetto, ci sono i sovietici che sarebbero stati i primi a svelare l'arcano (i Sovietici erano quelli che negavano l'esistenza dei missili a Cuba), ci sono i mezzi sulla superficie lunare che sono sempre lì.

 

è stata una missione eroica dell' UOMO come la costruzione delle Piramidi o la scoperta dell'America. e all'uomo deve rimanere.

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:quoto::quoto::quoto:

criticare una cosa del genere e ridicolizzarla è abbastanza triste... si tratta di un evento importantissimo per la storia umana e ancora qualcuno gli toglie la dignità che merita solo per il gusto di andare contro gli USA. poi visto che siamo cosi tanto anti-stati uniti, sarei curioso di capire se qualcuno di voi beve coca cola o solo cedrata tassoni tanto per restare fedele alle sue idee. stesso discorso lo si potrebbe fare per tante altre cose nate negli usa e importate da noi....

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Molti si chiedono se gli americani hanno mandato realmente degli uomini sulla Luna, a causa della presenza di alcune anomalie nelle immagini dei vari allunaggi.

In realtà, esistono molte prove incontestabili del fatto che gli americani sono realmente andati sulla Luna, riporto ad esempio le due, forse, meno note ma comunque interessanti.

 

 

Come fu riportato anche dai quotidiani dell'epoca, i Russi, per essere sicuri che gli americani non bleffassero, inviarono dietro l'Apollo 11 una loro sonda per spiarli: il LUNA-5, che in ambienti NASA creò non poche preoccupazioni perché non sapevano cosa avessero intenzione di fare i Russi, pensavano perfino ad un atto di sabotaggio. Quando l'Apollo atterrò sulla Luna, la sonda LUNA-5, dopo qualche orbita attorno alla Luna a bassa quota, si schiantò sul suolo lunare, dopo aver rilevato l'effettivo allunaggio dell'Apollo 11. Senza contare che era praticamente impossibile ingannare i russi in una situazione di guerra fredda dove questa impresa aveva assunto un significato estremamente importante.

 

Nel luglio del '69 Armstrong e Aldrin hanno lasciato un ripetitore Laser sul suolo lunare (Lunar laser ranging retroreflector array), basta inviare un Raggio Laser nella giusta coordinata per avere un riflesso. Senza contare tutti gli altri strumenti montati dagli astronauti sulla Luna.

Inoltre, qualsiasi obiezione sul fatto che siamo realmente andati sulla Luna è stata smentita punto per punto in modo chiaro e definitivo.

Un esempio completo sono questi due siti dove attraverso l'analisi scientifica dei dati si distruggono le affermazioni complottistiche sulla questione: http://www.siamoandatisullaluna.com/apollo...mplottista.html

http://complottilunari.blogspot.com/

 

e segnalo questa facile quanto importante guida, presente su un link esterno ma sempre aggiornata:

 

FAQ le affermazioni ricorrenti dei lunacomplottisti, sbufalate una per una (che trovate sintetizzate anche qui di seguito, ed a cui potete accedere direttamente anche cliccando QUI)

 

È comunque davvero assurdo poter anche solo ipotizzare una qualsiasi falsa missione spaziale in un contesto della Guerra Fredda dove c'era una feroce corsa allo spazio per dimostrare la supremazia delle superpotenze di quel tempo: era come una vera e propria guerra, ogni missione spaziale riuscita aveva pesantissime ripercussioni di immagine e di supremazia. La Russia, sospettosa su tutto, ovviamente controllava la veridicità delle dichiarazioni riguardo alle missioni spaziali americane, e quest'ultimi facevano lo stesso per le missioni russe, il tutto con contorno di spie che arrivarono a rubare perfino importanti segreti militari: pensare di ingannare davanti a tutto il mondo una di queste due superpotenze riportando una finta clamorosa vittoria nella corsa spaziale è semplicemente ridicolo.

 

Tra l'altro, gli USA vinsero la corsa per la Luna per un soffio, perché se i Russi non avessero avuto problemi col razzo (l'N-1) che avrebbe dovuto portare gli astronauti sulla Luna avrebbero superato gli americani anche in quella occasione, come avevano fatto fino ad allora nella corsa allo spazio.

Il "Fratello Sovietico" del vettore USA Saturno V, proprio al momento del lancio (che avrebbe portato due Cosmonauti Sovietici sulla Luna con un leggero anticipo rispetto all'Apollo 11), si incendiò ed esplose sulla rampa (una colossale catastrofe che provocò decine di morti e della quale sappiamo ancora davvero poco). Fu da quel momento, probabilmente, che l'URSS alzò bandiera bianca e lasciò campo libero agli USA ed alla NASA.

Tuttavia, sebbene nessun Cosmonauta Sovietico riuscì a camminare sulla Luna, il Programma Lunare vide il completamento (con successo) di ben 20 Missioni, tra cui le missioni col rover lunare telecomandato che già nel 1970 aveva un livello tecnologico paragonabile a quella delle sonde marziane Spirit ed Opportunity.

Tra l'altro, il primo veicolo ad atterrare sulla Luna non fu americano ma fu la sonda russa Luna 9 nel 1966, che inviò anche immagini della zona di atterraggio, anche se il primo veicolo che raggiunse il suolo lunare lo fece nel 1959 e fu sempre una sonda russa, il Luna 2. I primi esseri viventi a volare attorno alla Luna furono degli animali inviati nel 1968 sulla sonda russa Zond 5. Nel 1970 i russi avevano inviato sulla Luna un veicolo spaziale automatico, il Luna 16, che dopo avere raccolto campioni di roccia è stato in grado di riportarli, sempre automaticamente, sulla Terra. Nello stesso anno, un trattore automatico russo, il Lunokhod, sbarcato dalla sonda Luna 17, effettuò esplorazioni per distanze di circa 1 km dal punto di atterraggio della sonda stessa. In seguito, la sonda Luna 20, nel 1971, riportava in Russia un carico di campioni lunari. Un altro Lunokhod russo fu successivamente deposto sulla superficie lunare dalla sonda Luna 22, nel 1973.

I Russi fecero molto anche nell'esplorazione di altri corpi celesti, infatti in quegli anni fecero atterrare la prima sonda su Venere e su Marte.

 

Tra l'altro. le sonde che fotografano i siti dei vari allunaggi trovano esattamente quello che ci aspetterebbe di trovare, come la base dei moduli e perfino le tracce lasciate sulla Luna dagli astronauti:

 

http://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/mult...pollosites.html

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Il sugo della bufala

 

 

La Rete è piena di siti e di persone che sostengono di aver trovato le “prove” che confermano la loro ipotesi, secondo la quale le missioni americane che portarono all'arrivo del primo uomo sulla Luna il 20 luglio 1969 e a una serie di esplorazioni del nostro satellite conclusasi nel 1972 non sarebbero mai avvenute: sarebbero invece state girate in uno studio cinematografico e usate come mezzo per combattere la propaganda sovietica.

 

In altre parole, secondo questi signori, lungi dall'essere un evento storico, lo sbarco sulla Luna sarebbe il più grande inganno di tutti i tempi.

 

Per fortuna, la Rete è anche ben fornita di dimostrazioni che smentiscono punto per punto le “prove” trovate dai complottisti. Tuttavia peccano tutte di una certa prolissità, probabilmente inevitabile perché sono preparate con molto più rigore delle “prove” che devono smentire, e sono quasi sempre in inglese, per cui sono poco accessibili a chi non conosce questa lingua. Così ho preparato questa miniguida, in fondo alla quale trovate un elenco di siti da consultare per saperne di più.

 

 

 

 

1. Non ci sono le stelle nelle foto, quindi le foto sono false

 

 

Certo, perché alla NASA sono deficienti e si dimenticano di mettere le stelle quando falsificano le foto. No, le stelle non ci sono perché non ci devono essere. E' una questione di tecnica fotografica di base (dettagli).

 

 

 

 

 

 

2. Nelle foto si vedono file regolari di luci riflesse nelle visiere dei caschi degli astronauti: sono i riflettori del set cinematografico usato per falsificare le immagini

 

 

No. Sono graffi prodotti dallo sfregamento dei guanti degli astronauti, sporchi di polvere lunare abrasiva, contro la visiera, per spostare i parasole laterali del casco stesso. Ingrandendo le foto originali si vede che le luci non hanno affatto una disposizione e una forma regolare (dettagli).

 

 

 

 

 

 

3. Nessuno ha più messo piede sulla Luna da quel lontano 1969: vuol dire che ancor oggi è impossibile farlo

 

 

Tecnologicamente parlando, non è impossibile oggi e non lo era neanche nel 1969, ma è molto pericoloso, è molto difficile e soprattutto oggi non c'è la volontà politica di farlo e di rischiare la vita delle persone: la corsa per battere i sovietici è finita da un pezzo, per cui si fanno missioni automatiche, meno costose e rischiose. E le missioni lunari sono finite nel 1972, non nel 1969 (dettagli).

 

 

 

 

 

 

4. Sulla Luna, nelle zone in ombra non c'è luce: eppure quando gli astronauti sono in ombra, sono visibili, come se ci fosse una seconda fonte di luce: i riflettori dello studio

 

 

Gli astronauti sono illuminati dalla luce solare riflessa dal terreno, come lo è qualsiasi altro oggetto che si erge al di sopra del suolo. Infatti la Luna è visibile in cielo perché riflette la luce (poco, ma comunque abbastanza da creare una gran bella Luna piena). Le foto che ritraggono oggetti in ombra furono scattate tenendo conto della poca luce: infatti le parti illuminate dal sole sono sovraesposte.

 

 

 

 

 

 

5. Tutte le foto sono perfette, eppure gli astronauti non potevano portare la macchina fotografica agli occhi per mirare: quindi sono false

 

 

In realtà oltre alle foto in circolazione ci sono tante foto sottoesposte, sovraesposte, mosse, sfocate e mal inquadrate, che però non vengono quasi mai mostrate, proprio perché fanno schifo. Sono comunque disponibili per la consultazione. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

6. Nelle foto, le ombre non sono parallele, quindi devono essere state prodotte da più di una fonte di luce; ma sulla Luna c'è una sola fonte, il sole: quindi le foto sono false

 

 

Anche nelle foto scattate sulla Terra le ombre non sono parallele: si chiama prospettiva. Se poi le ombre cadono su un terreno irregolare, in zone con pendenze differenti, l'effetto è ancora più vistoso. E se davvero ci fossero state fonti di luce multiple, ogni oggetto avrebbe dovuto proiettare ombre multiple. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

7. In una foto, l'ombra del LEM arriva all'orizzonte, e questo è impossibile; quindi la foto è falsa

 

 

In realtà l'ombra arriva al bordo rialzato di un cratere, che copre il vero orizzonte. Altre foto mostrano chiaramente quest'effetto. (dettagli)

 

 

 

 

 

8. Ci sono immagini della stessa scena con e senza il modulo lunare, quindi hanno riciclato i fondali

 

 

Sulla Luna non c'è aria, quindi non esiste il graduale offuscamento atmosferico che ci indica che un oggetto è lontano. Inoltre non ci sono oggetti familiari (alberi, case) che diano il senso delle dimensioni. Infine, l'orizzonte sulla Luna è molto più vicino che sulla Terra: è a soli 2,4 km. Di conseguenza, quelle che sembrano essere collinette vicine sono in realtà montagne situate a diversi chilometri dal punto di allunaggio, viste da punti diversi, che non cambiano aspetto appunto a causa della grande distanza alla quale si trovano. E' come fotografare il Vesuvio da due punti separati da qualche centinaio di metri: il vulcano avrà lo stesso aspetto, ma le case in primo piano saranno "scomparse". Eppure nessuno pensa che il Vesuvio sia un fondale finto.

 

 

 

 

 

 

9. La bandiera americana sventola, come se ci fosse aria; ma sulla Luna non c'è aria

 

 

La bandiera "sventola" soltanto quando l'astronauta la scuote. Quando la molla, dondola un po', come è giusto che faccia anche un oggetto leggero in assenza d'aria, ma poi non si muove più. Guardate bene i filmati, se non ci credete. Vi sfido a trovare un solo filmato in cui la bandiera "sventola" quando non viene toccata o quando non è stata toccata pochi istanti prima. Anche sulla Terra si può far "sventolare" una bandiera in assenza di vento: basta darle una bottarella.

 

 

 

 

 

10. In alcune foto le crocette nere che suddividono l'immagine in riquadri sono coperte dagli oggetti; quindi le foto sono state ritoccate

 

 

Quando si fotografa un oggetto filiforme scuro contro uno sfondo chiaro e luminoso, l'oggetto filiforme tende a scomparire, inghiottito dal chiarore circostante: è un fenomeno ben noto ai fotografi. Del resto, che senso avrebbe avuto un ritocco del genere? Le crocette "mancanti" non riguardano dettagli significativi delle immagini. E perché mai alla NASA sarebbero stati così cretini da commettere un errore del genere? Ma soprattutto, se le foto fossero state fatte in studio, che bisogno ci sarebbe stato di aggiungere oggetti tramite fotomontaggio? Sarebbe bastato tornare in studio e rifare la foto. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

11. In una foto si vede una "C" su un sasso e un'altra "C" sul terreno accanto al sasso: sono i riferimenti dello scenografo!

 

 

No, la "C" sul sasso è in realtà soltanto un pelucco intrufolatosi durante la duplicazione delle foto originali (fatta con un processo fotografico chimico, non digitale) e quella sul terreno è un'ombra irregolare che sembra una "C" soltanto se la si guarda da lontano. La vera natura di questi segni si nota guardando le versioni ad alta risoluzione delle immagini originali. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

12. In alcune foto ufficialmente consecutive, l'antenna radio degli astronauti appare e scompare: quindi non è vero che sono consecutive

 

 

L'antenna situata sullo zaino "scompare" soltanto nelle versioni a bassa risoluzione delle foto. Nelle versioni di alta qualità c'è eccome. L'antenna, inoltre, era piatta, per cui si vede poco quando è disposta di taglio rispetto all'osservatore. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

13. La rivista italiana Fotografare ha scritto che le foto lunari sono false

 

 

E' vero che lo ha scritto, e precisamente nel numero di agosto del 1989: ma l'autore è noto per le sue eccentricità pseudoscientifiche ed esoteriche ed inanella una serie imbarazzante di errori tecnici. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

14. L'orizzonte è troppo buio e la superficie dove c'è l'astronauta è troppo chiara, come se fosse illuminata da un riflettore apposito

 

 

E quindi gli organizzatori della messinscena sarebbero stati così idioti da commettere e pubblicare un errore dilettantesco del genere? In realtà non è l'orizzonte ad essere buio (infatti è scuro quanto il terreno in primissimo piano), ma è il terreno sotto l'astronauta che è più chiaro di quello circostante, perché l'astronauta si trova nella fascia di terreno spazzata dal getto del modulo lunare durante l'allunaggio. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

15. Le foto in controluce sono impossibili sulla Luna

 

 

Mancando l'atmosfera che diffonde la luce, dicono i lunacomplottisti, le ombre sulla Luna sono nerissime e quindi le foto ufficiali che mostrano gli astronauti sono dei falsi. In realtà non è l'atmosfera a rischiarare le ombre, ma la luce riflessa dalle superfici circostanti: sulla Luna, le ombre sono rischiarate dai riflessi del terreno illuminato dal sole.

 

 

 

 

 

 

16. In un video si vede il volto dell'astronauta: come mai non viene ustionato dai raggi del sole, che sulla Luna non sono filtrati dall'atmosfera?

 

 

Per lo stesso motivo per il quale non riuscite ad abbronzarvi in auto se non abbassate i finestrini: il vetro è trattato un modo da lasciar passare la luce visibile ma bloccare i raggi ultravioletti che causano le scottature solari. E' una tecnologia comunissima, si usa anche negli occhiali da sole. E comunque è stata un'esposizione momentanea: il video è questo, tratto dalla missione Apollo 17.

Alla NASA non erano mica citrulli. Ci avevano pensato, a differenza di chi fa domande come questa senza rendersi conto che ne ha la risposta sotto il naso, nella vita di tutti i giorni.

 

 

 

 

 

 

17. Chi ha filmato il decollo del modulo lunare dalla Luna?

 

 

Un operatore a Terra. La telecamera era radiocomandata. Ci sono pagine su pagine di documentazione sui calcoli che si resero necessari per dare il segnale con il giusto anticipo, in modo da tenere conto del ritardo di trasmissione Terra-Luna. Basta leggere la documentazione tecnica, invece di farsi abbindolare dai libri dei lunacomplottisti, che guarda caso non sono mai dei tecnici.

 

 

 

 

 

 

18. In un video c'è un astronauta caduto che si rialza con incredibile facilità, dev'essere stato aiutato da cavi invisibili

 

 

Gli astronauti, sulla Luna, pesavano un sesto del normale. Zaino e tuta pesavano una novantina di chili in tutto sulla Terra, per cui sulla Luna un astronauta di 80 kg pesava 28 chili circa tutto compreso. Perché avrebbe dovuto far fatica?

La manovra sembra insolita non perché ci sono i cavi che reggono l'astronauta, ma perché oltre alla gravità ridotta c'è il fatto che l'astronauta porta uno zaino che pesa quanto lui, per cui il suo baricentro è spostato (per questo gli astronauti camminano pendendo in avanti, come chi porta un carico di legna in montagna).

La teoria dei cavi è ridicola, perché ci sono riprese continuative che durano decine di minuti. Come avrebbero fatto a non ingarbugliarsi?

 

 

 

 

 

 

19. In alcune foto mancano le tracce delle ruote della jeep lunare, quindi quelle foto sono false

 

 

No. Le tracce sono spesso fioche perché il Rover, sulla Luna, pesava 33 chili e poggiava sulla superficie di quattro ruote, per cui premeva sul terreno meno di quanto facessero gli astronauti. In molti casi sono cancellate dalle successive impronte degli astronauti o non sono dove ce le aspettiamo, perché il Rover era talmente leggero che gli astronauti lo sollevavano e giravano a mano. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

20. Sulla Luna la temperatura oscilla da -100 a +100°C, come ha fatto la pellicola a non liquefarsi?

 

 

Quelle sono temperature massime e minime: gli astronauti allunarono poco dopo l'alba locale, quando le temperature erano molto più miti. Oltretutto quei valori sono riferiti al suolo, ma la pellicola non era a contatto con il suolo e sulla Luna non c'è atmosfera che conduca il calore dal suolo alla pellicola. La pellicola era quindi praticamente isolata termicamente come in un thermos; comunque era di un tipo speciale, resistente agli sbalzi termici, già usata per le ricognizioni aeree d'alta quota, e le fotocamere erano trattate per riflettere il calore dell'esposizione al sole, che oltretutto non è molto diverso da quello che si ha in montagna sulla Terra. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

21. Perché le radiazioni delle fasce di Van Allen non uccisero gli astronauti e non velarono le pellicole?

 

 

Perché alla NASA non erano scemi e fecero i conti prima; mica lanciarono gli astronauti verso l'ignoto. La scienza conosceva già la natura delle fasce di Van Allen dal 1958 e il progetto Apollo ne tenne conto. Le missioni lunari passarono rapidamente attraverso queste fasce, situate intorno alla Terra, e grazie all'apposita schermatura della capsula gli astronauti subirono dosi di radiazioni paragonabili a quelle di una radiografia o a quelle che riceve ognuno di noi in tre anni di vita sulla Terra al livello del mare. Le pellicole furono ulteriormente protette da contenitori speciali. Per difendersi dalle radiazioni delle fasce di Van Allen non occorrono lastre di piombo pesantissime o altre assurdità: sono affermazioni inventate dai lunacomplottisti. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

22. Negli archivi NASA ci sono foto ritoccate, quindi sono tutte false, quindi non siamo andati sulla Luna!

 

 

E' vero che alcune foto fornite alla stampa sono state reinquadrate o hanno subìto l'aggiunta di una porzione di cielo, ma soltanto per renderle esteticamente più gradevoli. E poi pensateci un attimo: se le foto sono ritoccate, vuol dire che sono state fatte sulla Luna: altrimenti sarebbe bastato tornare in studio e rifarle per bene. (dettagli)

 

 

 

 

 

 

23. E' impossibile che gli astronauti abbiano scattato così tante foto in così poco tempo mentre facevano esperimenti: 121 foto in 151 minuti per l'Apollo 11, con una sola fotocamera!

 

 

Niente affatto: quasi la metà delle foto scattate dagli astronauti dell'Apollo 11 furono fatte a gruppi di 8-12 scatti in rapida successione, senza cambiare punto di ripresa ma semplicemente ruotando su se stessi, per formare delle panoramiche. Lo stesso vale per le altre missioni. (dettagli)

 

 

 

 

 

24. Perché non c'è un cratere o un segno vistoso del motore sotto il modulo lunare?

E perché mai ci dovrebbero essere? I motori a getto degli aerei a decollo verticale come l'Harrier, ben più potenti di quelli del modulo lunare, non producono crateri o segni al suolo. (dettagli)

 

 

 

 

 

25. Perché non lanciamo delle sonde automatiche per raggiungere la Luna e fotografare i veicoli Apollo?

 

 

E' già stato fatto: Cina, India, Giappone e Stati Uniti hanno messo in orbita intorno alla Luna numerosi satelliti automatici. Alcuni sono tuttora in funzione. Ma nessuno di essi, finora, ha avuto a bordo fotocamere sufficientemente potenti da catturare immagini dei luoghi d'allunaggio delle missioni Apollo tanto nitide da mostrare i veicoli degli astronauti. Tuttavia alcuni strumenti della sonda giapponese Kaguya hanno fatto rilievi molto precisi delle zone degli sbarchi. E guarda caso, i rilievi giapponesi corrispondono esattamente a quello che si vede nelle foto degli astronauti americani di quarant'anni prima. (dettagli)

 

 

 

 

 

26. E' vero che Buzz Aldrin, il secondo uomo sulla Luna, ha detto di aver visto un UFO?

 

 

No. Ha detto di aver visto, durante il viaggio verso la Luna, un oggetto che non fu in grado di identificare al momento, ma che le analisi successive hanno identificato con sostanziale certezza: uno dei pannelli che racchiudevano come petali il modulo lunare. (dettagli)

 

 

 

 

 

27. Perché le zampe del modulo lunare dell'Apollo 11 non sono impolverate come in altre missioni?

 

 

E perché dovrebbero esserlo? La polvere sulla Luna non è uguale dappertutto. L'Apollo 11 allunò in una zona pianeggiate dei "mari" lunari; molte altre missioni allunarono nelle zone montuose. Non c'è da stupirsi che fra pianura e montagne ci siano differenze geologiche e quindi differenze di polvere e consistenza del suolo. (dettagli)

 

 

 

 

 

28. Non è strano che le impronte degli astronauti siano così nitide se il suolo lunare è completamente asciutto?

 

E' strano, ma è giusto. E' infatti una proprietà che ha la regolite (il principale componente minerale della superficie dei "mari" lunari) quando è asciutta ed è nel vuoto. La trasmissione Mythbusters ha ricostruito la situazione in una camera a vuoto usando un materiale geologicamente identico alla regolite e ha ottenuto lo stesso risultato.

 

 

29. Come è possibile che tutto sia andato così perfettamente liscio?

 

Non andò affatto così. Tre astronauti morirono sulla rampa di lancio (Apollo 1). L'Apollo 13 ebbe un'esplosione a bordo che le impedì di allunare e quasi uccise l'equipaggio. L'Apollo 12 fu colpita da un fulmine al decollo. L'Apollo 11 ebbe un guasto al computer proprio durante l'allunaggio, e l'aggancio del modulo lunare alla capsula Apollo, dopo l'allunaggio, fece perdere il controllo dei veicoli. Vari equipaggi furono perseguitati da nausea, vomito e diarrea. Un elenco parziale ma corposo delle cose che andarono storte è riportato in questo articolo.

 

 

 

 

 

30. Come faceva la jeep a starci dentro il modulo lunare?

 

 

 

Era ripiegata e alloggiata dentro uno degli scomparti a forma di cuneo riservati alle attrezzature scientifiche del LM e predisposti nella base del modulo lunare.

Le riprese televisive degli sbarchi mostrano bene la procedura per estrarre e ricomporre il Rover nella sua configurazione di utilizzo.

La jeep era poco più di un telaio d'alluminio con quattro piccoli motori elettrici (più due per lo sterzo), un pacco batterie e due seggiolini tubolari. Sulla Terra pesava in tutto 200 chilogrammi. Essendo elettrica, non le servivano cambio, alberi di trasmissione e assali per le ruote (i motori erano accoppiati direttamente alle ruote), per cui poteva essere ripiegata in una forma molto compatta (dettagli).

 

 

 

 

 

 

 

Ulteriori considerazioni:

 

 

 

Ma non si possono zittire questi complottisti una volta per sempre con una prova inconfutabile?

 

 

E' una domanda sensata, ma purtroppo chi crede a queste ipotesi parte con dei preconcetti che rendono inutile ogni dimostrazione contraria. Noterete che molto spesso la gente crede al complotto semplicemente perché ha sentito dire che c'è qualcuno che ha scritto un libro in proposito. Con questi appunti non intendo certo far cambiare idea a chi crede: voglio solo fornire qualche spunto a chi vuol capire.

 

 

Filmati fisicamente impossibili

 

 

Sarebbe stato comunque impossibile realizzare in studio i filmati dello sbarco. Ci sono alcune caratteristiche fisiche dell'ambiente lunare, come la mancanza d'aria e la gravità ridotta, che non si possono duplicare sulla Terra.

 

La polvere sollevata dalle ruote del Lunar Rover (l'automobilina portata sulla Luna nelle missioni successive) viene proiettata secondo un arco perfetto: se ci fosse aria, formerebbe delle volute turbinose. Questo è un effetto ottenibile soltanto nel vuoto.

 

Il modo in cui gli astronauti saltellano sulla superficie lunare è realizzabile soltanto in un ambiente a gravità ridotta. Se si cerca di ricreare l'effetto usando fili o altre tecniche tipiche del mondo cinematografico, come il rallentatore, si ottiene un comportamento vistosamente diverso e rilevabile anche da un occhio non esperto.

 

Prove degli sbarchi: la ricaduta della polvere: Clicca qui

 

Prove degli sbarchi: le conferme della sonda Kaguya: la sonda giapponese Kaguya ha fotografato una chiazza chiara proprio dove allunò uno dei moduli lunari. E ha fatto rilievi altimetrici che hanno permesso di ricostruire la geografia dei luoghi degli allunaggi in 3D e guarda caso corrispondono a quanto mostrato nelle foto Apollo. Clicca qui

 

Il radiotelescopio britannico di Jodrell Bank, per esempio, era in grado di ricevere i segnali radio dalla Luna. Quando un segnale proviene dalla Luna ha particolari caratteristiche che permettono di localizzarlo.

 

E poi ci sono i reperti lunari. Le rocce portate sulla Terra dagli astronauti sono prova del fatto che ci siamo andati. Non possono essere meteoriti lunari perché la loro superficie mostra i segni del bombardamento micrometeoritico che si ha solo sulla luna e che sparirebbero in caso di caduta attraverso l'atmosfera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La burocrazia infalsificabile

 

 

Naturalmente c'è anche l'immensa mole di dati pubblicamente consultabili: i progetti, gli schemi tecnici, il software, i piani di volo, gli archivi, gli inventari, le infinite procedure burocratiche, gli appalti, i collaudi... Tutti meticolosamente documentati e protocollati come solo un progetto governativo sa fare.

 

Per creare la messinscena, sarebbe stato necessario inventare di sana pianta tutto questo monumentale apparato di scartoffie, e inventarlo senza mai cadere in contraddizione. Un'impresa forse ancora più difficile che andare sulla Luna per davvero.

 

 

 

Un segreto impossibile da tenere

 

 

Ciliegina sulla torta, c'è il piccolo problema che per far funzionare tutta questa messinscena bisognerebbe riuscire a tenere vincolate alla consegna al silenzio per decenni le centinaia di migliaia di persone (non esagero, sono cifre di dominio pubblico) che hanno lavorato al progetto.

 

Sono ormai passati quasi cinquant'anni, e non c'è stata neppure una confessione in punto di morte di un ex dipendente della NASA o di una delle tantissime società private coinvolte nel progetto. A partire dai sovietici, che avrebbero avuto molto interesse a sbugiardare i loro rivali statunitensi, pensate quanto avrebbe dato il KGB per trovare una talpa che le vendesse la soffiata del secolo, ossia che era tutta una finta.

 

Niente da fare.

 

Se volete un esempio notevole di come sia difficile mantenere un segreto anche quando la posta in gioco è altissima, leggetevi la storia della nave Glomar Explorer. L'11 aprile 1968, un sottomarino sovietico di classe Golf-II, armato di missili balistici nucleari, affondò circa 750 miglia a nord ovest delle Hawaii, depositandosi sul fondo marino a 5200 metri di profondità.

 

Le navi sovietiche tentarono invano di trovarlo. Gli americani, invece, sapevano esattamente dov'era situato, ma si guardarono bene dal dirlo ai sovietici: l'occasione di mettere le mani su una delle armi di punta dell'arsenale nemico era troppo ghiotta. Infatti commissionarono una nave, la Glomar Explorer, che fu spacciata per una nave per la ricerca mineraria sottomarina: scusa plausibile, dato che è noto che il fondo del Pacifico è lastricato di noduli preziosissimi di manganese, ferro, nichel e cobalto.

 

Nel 1974, la nave andò sul luogo della tragedia e ripescò alcuni componenti del sottomarino sovietico. Il segreto fu spiattellato nemmeno un anno dopo dal Los Angeles Times. La storia è descritta qui.

 

 

 

Le domande da fare ai “credenti”

 

 

Se vi capita di discutere con chi crede all'ipotesi della messinscena cinematografica, troverete che questi credenti hanno la battuta pronta, perché hanno studiato (su libri deliranti, ma comunque hanno studiato). Bisogna essere preparati per rispondere a tono alle loro argomentazioni. Potete provare a metterli in crisi con qualche domanda che magari non vi viene in mente al volo:

 

Perché si sospetta la messinscena da parte statunitense, mentre non si solleva alcuna obiezione sulle missioni lunari sovietiche, che non portarono cosmonauti ma comunque andarono sulla Luna e ne riportarono campioni di roccia?

 

Perché i sovietici, che pure avevano un sistema di spionaggio sofisticatissimo, non si sono accorti della messinscena e non l'hanno denunciata al mondo? Ne avrebbero avuto tutti i motivi. Far fare una figuraccia ai rivali capitalisti degenerati sarebbe stata un'occasione ghiottissima. Eppure rimasero zitti. Come mai?

Una delle risposte preferite dei complottisti a questa domanda è "perché avevano anche loro i loro scheletri nell'armadio". Dicono che prima del famoso "primo uomo nello spazio" (Yuri Gagarin) ci furono altre missioni che fallirono. Gagarin sarebbe stato semplicemente il primo a tornare vivo.

A parte il fatto che usare un'ipotesi di complotto per giustificarne un'altra non è il massimo del rigore scientifico (non ci sono conferme autorevoli di queste missioni pre-Gagarin), durante la Guerra Fredda gli USA non si fecero scrupolo di denunciare le falsità della propaganda sovietica e viceversa, per cui sembra assai implausibile che si siano fatti questa reciproca cortesia di stare zitti soltanto per i voli spaziali, così carichi di prestigio politico.

 

C'è una sola foto (e pure brutta) di Neil Armstrong sulla Luna. Se le foto sono state fatte in studio, come mai non hanno pensato a farne un po' anche ad Armstrong, visto che tutto sommato era il personaggio più "storico", essendo il primo uomo sulla Luna?

 

I veicoli usati per le missioni furono progettati e fabbricati da società commerciali, nelle quali notoriamente la segretezza non è mai perfetta. Come mai, in tutti questi anni, nessuno dei cinquecentomila dipendenti della Boeing, della Grumman e delle altre società coinvolte (subappaltatrici comprese) si è mai fatto avanti per denunciare la truffa, per dire “guardate che questo veicolo è finto, non funziona e se va sulla Luna si sfracella”? Come mai non c'è stata nessuna confessione in punto di morte, quando non c'era più nulla da perdere? Allora avrebbero costruito dei veicoli perfettamente funzionanti, fino all'ultimo bullone, e non li avrebbero usati?

 

Il filmato della ripartenza del modulo lunare dalla superficie della Luna, ripreso dalla telecamera automatica, mostra chiaramente che non c'è aria, perché polvere e frammenti vengono proiettati secondo linee rette invece di formare sbuffi o volute. Come sarebbe stato possibile ricreare un effetto del genere in studio, negli anni Sessanta?

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a me pare anche abbastanza ridicolo che ogni qualvolta si parli di queste missioni ci sia chi viene fuori sparando la cazzata che si tratta di una farsa.

 

è come se io intervenissi in altre tematiche negando l'esistenza dello Shoha (e ci sta anche chi fa questo, purtroppo...) oppure dicessi che non c'è mai stato il Congresso di Vienna o che Annibale non ha mai invaso l'Italia con gli elefanti e così via...

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a me pare anche abbastanza ridicolo che ogni qualvolta si parli di queste missioni ci sia chi viene fuori sparando la cazzata che si tratta di una farsa.

 

è come se io intervenissi in altre tematiche negando l'esistenza dello Shoha (e ci sta anche chi fa questo, purtroppo...) oppure dicessi che non c'è mai stato il Congresso di Vienna o che Annibale non ha mai invaso l'Italia con gli elefanti e così via...

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chi posta cose che mettono in dubbio la veridicità della conquista della luna, probabilmente farebbe meglio a seguire programmi seri in TV (vedi superquark) e documentarsi su testi scientifici; è troppo comodo fare il copia e incolla da siti vari ;)

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purtroppo invece la maggior parte di coloro che credono nella "falsità" delle missioni Apollo sono gli stessi che poi credono nei dischi volanti o nei cerchi nel grano fatti dagli extraterrestri...

 

:lol::( :( :(

Modificato da Aghy

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purtroppo invece la maggior parte di coloro che credono nella "falsità" delle missioni Apollo sono gli stessi che poi credono nei dischi volanti o nei cerchi nel grano fatti dagli extraterrestri...

 

:lol::( :( :(

1633533[/snapback]

STRA :quoto::quoto::quoto:

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purtroppo la verità assoluta a proposito di questo evento non la sapremo perchè non si hanno prove certe dell' evento e anche le antitesi non negano coerentemente...

1633537[/snapback]

 

ma de che parli!? ma hai letto i precedenti post? :lol::P

 

è incredibile che si abbiano molte più prove dello sbarco sulla Luna di quante invece non ce ne siano per quanto concerne altri eventi storici che consideriamo indiscutibili.

 

ci rinuncio. se non altro la consolazione di non leggere più certe puttanate sui quotidiani seri. :)

 

PS: mettiamola così, per me non sono mai esistiti i Fratelli Wright, Che Guevara, Mao e Leonardo da Vinci. ;) però credo negli alieni che rapiscono le persone! :P

Modificato da Aghy

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