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STRANIERI IN ITALIA

Messaggi raccomandati

Comiciamo con questa bella novità:

L’assessore leghista: "Non affittate agli stranieri"

 

A Gerenzano, vicino Varese, il titolare alla sicurezza se la prende con i concittadini: “Noi abbiamo chiuso le porte.. ma molti le hanno riaperte". Denunciato all’Unar

 

Cristiano Borghi, assessore del Comune di Gerenzano, è deluso dai suoi concittadini. Il suo paese di 10mila anime del Varesotto è guidato da anni da una giunta leghista, eppure, a quanto pare, continua ad ospitare cittadini stranieri. Addirittura 635, secondo l’ultimo dato sui residenti pubblicato dall’Istat.

 

Davvero troppo per l’assessore, che ha preso carta e penna e ha scritto un accorato articolo su “Filo diretto col cittadino”, organo ufficiale del Comune. Il titolo va subito al sodo: “Noi abbiamo chiuso le porte.. ma molti gerenzanesi le hanno riaperte”.

 

Borghi parte dai meriti della sua giunta che, scrive, “non ha mai –e sottolineo mai – agevolato l’afflusso nel nostro Paese di extracomunitari”. Una lotta all’invasore portata avanti non costruendo case popolari, non destinando terreni a moschee o campi nomadi e controllando il Paese “casa per casa” per sgomberare e sequestrare quelle abitate da clandestini.

 

“Noi abbiamo fatto e continueremo a fare il nostro dovere… ma i gerenzanesi faranno il loro?” si chiede allora l’assessore. Poi, l’appello: “Non rendete vani i nostri sforzi: chi ama Gerenzano non vende e non affitta agli extracomunitari.. altrimenti avremo un paese invaso da stranieri e avremo sempre più paura di uscire di casa”.

 

Insomma, per Borghi i nemici da combattere e tener lontano sono tutti gli extracomunitari. L’assessore fa quindi un passo in più rispetto alla solita retorica leghista, che perlomeno, finora, pur allargando a dismisura il calderone, preferisce prendersela con criminali e clandestini.

 

L’articolo, pubblicato a maggio, ha già causato la reazione dei gerenzanesi che non hanno nessuna intenzione di arruolarsi nella crociata antistranieri di Borghi. Ma ora conquisterà anche le cronache nazionali, grazie all’intervento delle Acli di Varese che hanno deciso di sottoporlo all’attenzione dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

 

“Nelle parole dell’assessore si rivelano le vere intenzioni della politica leghista” commenta Filippo Pinzone, presidente del Patronato e vicepresidente di Acli Varese . “A livello locale questa forza politica tende a mettere in atto comportamenti discriminatori. La nostra impressione è che dietro il pretesto di contrastare l’immigrazione irregolare si instaurino anche politiche che hanno la sola finalità di ostacolare la presenza di cittadini stranieri anche se regolari e integrati nel nostro tessuto sociale”.

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Le tasse degli immigrati

 

Quasi 7 miliardi di euro di contributi previdenziali nel 2007, circa il 4 per cento del totale. Ai quali si aggiungono oltre 3 miliardi tra Irpef, Iva, imposte per il lavoro autonomo e sui fabbricati. Quello dei lavoratori stranieri è un apporto sempre più rilevante, ma per una seria analisi sui costi e i benefici dell'immigrazione servirebbe una commissione tecnica indipendente

 

 

27 aprile 2009 - Troppo spesso, in Italia, il dibattito su un tema delicato come l’immigrazione assume connotati ideologici e preconcetti, mentre la percezione del fenomeno tende a sottovalutare gli aspetti di carattere economico-finanziario.

 

L’apporto lavorativo degli immigrati stranieri in Italia nell’anno 2006 è stato di oltre 122 miliardi di euro, pari al 9,2 per cento del Pil nazionale. (1) Un contributo di rilievo, quindi, concentrato prevalentemente nei servizi alla persona e nell’industria, in particolare nel settore delle costruzioni. Notevole anche la presenza nel settore agricolo.

 

I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI

 

Negli ultimi anni l’apporto dei lavoratori stranieri regolari è diventato sempre più importante non solo sul versante produttivo, ma anche su quello fiscale, contributivo e dei consumi.

 

Partendo dai dati Inps, è possibile calcolare il gettito contributivo ed è possibile ottenere una stima realistica del gettito fiscale. (2)

 

In questa sede ci si riferisce all’analisi dell’incidenza economica delle presenze in condizione di regolare soggiorno perché, come è ovvio, i lavoratori irregolari possono produrre un beneficio per le singole imprese o famiglie, ma non per l’erario pubblico.

 

I conti che si propongono sono stati effettuati sulla base di ipotesi che vengono di volta in volta esplicitate. Ne emerge un quadro meritevole di ulteriori approfondimenti, ma che può dare un’idea dell’ordine di grandezza del fenomeno.

Nel 2007 i lavoratori stranieri iscritti all’Inps risultavano 2.173.545, dei quali 1.788.561 dipendenti, 270.964 autonomi e 114.020 parasubordinati, pari al 7 per cento delle forze di lavoro complessive.

 

Prendendo in considerazione i contributi versati a carico del lavoratore e quelli a carico dell’impresa e le tre diverse aliquote contributive, l’ammontare economico contributivo generato dal lavoro degli immigrati (fonte: Inps nazionale) risulta di 6,4 miliardi euro tra i lavoratori dipendenti (aliquota contributiva del 30 per cento, suddivisa tra 9,19 per cento a carico del lavoratore, pari a quasi 2 miliardi di euro, e 20,81 per cento a carico dei datori di lavoro, pari a 4,4 miliardi), 317 milioni di euro per gli autonomi (aliquota contributiva del 20 per cento) e 242 milioni per i parasubordinati (aliquota contributiva del 24 per cento) per un totale di quasi 7 miliardi di euro, dei quali oltre 2,5 miliardi provenienti direttamente dai lavoratori. (3)

 

Questa cifra rappresenta circa il 4 per cento di tutti i contributi previdenziali versati in Italia nel 2007.

 

IL GETTITO FISCALE

 

L’Inps ha reso noto i redditi da lavoro 2006 dei lavoratori stranieri, qui adeguati al tasso di inflazione 2007: risultano in media di 11.922 euro pro-capite, inferiori di circa il 40 per cento al reddito medio dei lavoratori italiani, soprattutto a causa dell'alto numero dei contratti temporanei e a tempo parziale in settori come quello agricolo e del lavoro di cura.

 

Il gettito Irpef dei lavoratori stranieri ammonta a oltre 1 miliardo e 336 milioni di euro, cui vanno sommati circa 209 milioni di addizionali regionali e circa 60 milioni di addizionali comunali, applicando un’aliquota media del 6,9 per cento, che comprende le detrazioni da lavoro dipendente, per il livello di reddito indicato e tenendo conto che il 42,4 per cento dei lavoratori stranieri risulta privo di carichi famigliari (fonte: Istat).

 

Per quanto riguarda i consumi si può individuare un’aliquota media del 6,15 per cento, relativa al decile più basso di reddito, pari all’82 per cento dell’aliquota media del 7,5 per cento. Si è stimato che il reddito guadagnato sia interamente consumato, tranne che per il 10 per cento, destinato a rimesse verso i paesi d’origine. Si ottiene così un valore di oltre 1 miliardo di euro di imposte sui consumi.

 

Per quanto riguarda il lavoro autonomo, si fa riferimento alla normativa che prevede l’applicazione del “regime sostitutivo per nuove iniziative”, con una tassazione dei redditi prodotti nella misura del 10 per cento a titolo di imposta sostitutiva, opzionabile per i primi tre anni di attività. (4) Ipotizzando un reddito medio annuo di 15mila euro, il gettito a tale titolo somma a circa 204 milioni di euro.

 

Partendo dai dati relativi alle unità immobiliari acquistate dagli immigrati nel 2007 (fonte: Scenari Immobiliari) è possibile stimare i valori relativi a imposte ipotecarie, catastali e di registro per un valore totale di oltre 211 milioni di euro. (5)

 

Emerge in conclusione un gettito fiscale di oltre 3 miliardi e 106 milioni di euro. Èun risultato tuttavia parziale perché non tiene conto di altre imposte come Ires, Irap, oli minerali e lotterie, per le quali il gettito riconducibile agli immigrati è sì più ridotto, secondo le stime, ma non inesistente.

 

UNA COMMISSIONE DI INDAGINE

 

L’apporto contributivo e fiscale dei lavoratori immigrati comincia ad assumere dimensioni rilevanti, proprio perché cresce la loro presenza tra gli occupati nel mercato del lavoro nazionale.

 

L’incidenza dell’apporto fiscale appare meno evidente di quello contributivo (circa l’1 per cento del gettito Irpef nazionale), per l’ampiezza della platea dei contribuenti, che in questo caso comprende anche i pensionati, e per la progressività delle aliquote.

 

Direttamente dalle buste paghe dei lavoratori immigrati provengono tuttavia circa 2,5 miliardi di contributi previdenziali, escludendo quelli a carico delle imprese, e 3,1 miliardi di gettito fiscale, per un totale di 5,6 miliardi di euro.

 

Il basso livello dei redditi, che si traduce in un minore gettito fiscale, viene compensato da una struttura di welfare italiano orientata prevalentemente (circa all’80 per cento della spesa) verso le prestazioni previdenziali e i servizi socio-sanitari per gli anziani. Di questa struttura, tuttavia, gli immigrati beneficiano oggi solo in minima parte, anche perché la normativa in vigore permette loro il pensionamento soltanto al compimento dei sessantacinque anni. E occorre ricordare che l’età media degli immigrati in Italia è oggi di 31 anni, mentre quella degli italiani è di 45. Il loro contributo alle finanze pubbliche potrebbe quindi essere più accuratamente valutato in un contesto di conti intergenerazionali.

 

Una analisi dei costi dell’accesso degli immigrati ai servizi di welfare è possibile raccordando i dati dei ministeri con quelli delle regioni e degli enti locali. Ma è doverosa una premessa: effettuare il calcolo a costi standard (che comprendono le retribuzioni del personale) o a costi marginali (come incremento della spesa imputabile a una variazione al margine degli utenti negli ultimi anni) può portare a risultati molto diversi.

 

Se si vuole rendere più concreta e seria l’analisi sui costi e i benefici dell’immigrazione, è necessario istituire, come in altri paesi europei, una commissione tecnica indipendente di indagine, con il compito di individuare metodologia e indicatori e di redigere un rapporto periodico sulla materia.

 

 

Andrea Stuppini

Rappresentante delle Regioni nel Comitato tecnico nazionale sull’immigrazione.

(tratto dal sito www.lavoce.info)

 

 

(1) La fonte è il Centro Studi Unioncamere, Istituto Guglielmo Tagliacarne.

(2) Si utilizzano le banche dati dei lavoratori e redditi lordi, anno 2007.

(3) F. Papa e G. Maddaluna “I giovani stranieri danno ossigeno ai conti del welfare” Il Sole 24Ore, 1 settembre 2008.

(4) Articolo 13 della legge 388/2000.

(5) G.Catania e E. Pavolini “Il contributo finanziario degli immigrati: stima del Dossier”, Caritas-Migrantes: Immigrazione. Dossier Statistico 2008. Per quanto attiene alle imposte catastali, ipotecarie e di registro sono state applicate le agevolazioni prima casa, attribuendo alle prime due imposte 168 euro in cifra fissa, mentre per l’imposta di registro è stata considerata un’aliquota del 3 per cento.

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Milano: un artigiano su sette è straniero

 

Fanno vestiti su misura, borse, articoli da viaggio

 

 

MILANO, 18 settembre 2009 - Un artigiano su sette a Milano è straniero, mentre in Italia e in Lombardia solo uno su undici viene dall'estero.

 

Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, su dati del registro delle imprese aggiornati a settembre 2009 relativi alle imprese artigiane che operano nei settori tradizionali, effettuata in occasione della consegna del Premio Lanfredini, che premia gli artigiani di valore.

 

Sono 473 i titolari d'impresa individuale di origine straniera che operano sul territorio milanese nei settori dell'artigianato tradizionale: confezionano soprattutto abbigliamento su misura (30,7% del totale artigiani stranieri e 39% del totale ditte di settore), borse e articoli da viaggio (19,2%, 38,6%) e oggetti in ferro, rame e altri metalli (10,6%). E la presenza straniera e' particolarmente forte anche tra gli artigiani che si occupano della fabbricazione di calzature (28,6% degli artigiani attivi nel settore), di design industriale e di moda (18,9%).

 

L'artigiano straniero a Milano e' ancora in prevalenza uomo, anche se la presenza femminile sfiora il 40%, ed il 35,5% ha un'eta' compresa tra i 20 e i 39 anni. Sono cinesi (35,7%, piu' di uno su tre), egiziani (7,2%) e romeni (7%) ma anche sudamericani: peruviani (5,3%), argentini (3%) ed ecuadoriani (2,3%). I cinesi sono specializzati in articoli da viaggio e borse (49,7%), eseguono lavori di sartoria e confezionano abiti su misura (25,4%) o gestiscono lavanderie (8,9%).

 

E in alcuni settori proprio i cinesi hanno superato o raggiunto gli italiani per nuove imprese: nelle sartorie (il 35,3% delle iscritte tra 1 gennaio e 31 agosto 2009 contro il 29,4% degli italiani), nella fabbricazione articoli da viaggio e borse (il 68,4% delle nuove iscrizioni contro il 31,6% italiano) e tra i calzolai (33,3% delle nuove iscritte ciascuno).

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L'Italia è sempre più cosmopolita. Gli immigrati regolari nel nostro Paese sono circa il 6% della popolazione, le imprese gestite da stranieri crescono di oltre il 10% annuo, gli alunni con cittadinanza non italiana presenti nel sistema scolastico nazionale rappresentano il 6,4 per cento del totale degli alunni, corrispondenti a 574.133 unità, un bambino su 10 è figlio di immigrati e si stima che nel 2050 gli extracomunitari potrebbero rappresentare dal 17 al 20% della popolazione residente in Italia e se l'aumento percentuale dovesse restare costante, le nascite di bambini stranieri potrebbero addirittura superare quelle made in Italy.

 

I dati che disegnano questo scenario sono del Centro Artes, specializzato nella diagnosi e nel trattamento della sterilità di coppia, che ha elaborato i dati ufficiali di Istat, Oms (Organizzazione Mondiale della Sanita') e le stime 2007 C.I.A.

 

Una crescita, quella degli stranieri regolari in Italia, che incuriosisce anche la stampa estera.

Secondo il quotidiano spagnolo ''El Periodico'', ''Gli immigrati sono la chiave dell'economia italiana. Senza gli immigrati l'Italia si bloccherebbe. I regolari rappresentano una forza fiscale di 2,3 milioni di euro all'anno; il 10% di loro lavora nelle costruzioni e senza di loro il settore crollerebbe''.

 

Anche il tedesco Der Standard pone l'accento sul tema, analizzando la situazione scolastica italiana: ''Piu' di mezzo milione di bambini stranieri frequentano le scuole italiane. Il numero degli stranieri nelle aule italiane negli ultimi 5 anni e' raddoppiato. In tutta Italia gli stranieri rappresentano il 6% degli alunni totali''. A riportare l'attenzione sul tema il caso di Roma, dove nella scuola elementare e materna ''Carlo Pisacane'', l'istituto nel popolare quartiere romano di Tor Pignattara, su 180 alunni 170 sono immigrati.

 

I bambini stranieri iscritti nelle scuole italiane: solo a Milano, dei 5.495 bambini che quest'anno si sono iscritti alle scuole medie, il 66.42% e' composto da stranieri. Nelle scuole primarie (elementari), dei 9.832 che si sono iscritti quest'anno, gli immigrati invece sono ''solo'' il 40.28%. In Alto Adige, anche per la vicinanza con il confine tedesco, i bambini stranieri sono decuplicati nell'ultimo anno. Gli italiani, inoltre, fanno sempre meno figli. Le piu' recenti statistiche collocano il nostro Paese agli ultimi posti tra i paesi per tasso di fertilita', con un valore per il 2007 pari a 1,29 figli per donna. Il Bilancio demografico nazionale, pero', e' in positivo, un dato reso possibile dall'alto tasso di natalita' dei cittadini stranieri.

 

E' figlio di immigrati un bambino su 10 (10%), mentre, paradossalmente, gli stranieri rappresentano il 5% della popolazione italiana. Il fenomeno del declino della fertilità è comune a quasi tutti i paesi industrializzati, ma in nessuno di essi ha avuto un'evoluzione così marcata come in Italia. Il tasso di fertilità nei 15 paesi dell'Unione Europea fra il 1960 e il 2007 è sceso da 2,59 a 1,50 figli per donna, mentre in Italia si è quasi dimezzato (dal 2,41 all'1,29). L'aumento demografico, invece, cresce grazie ai cittadini stranieri.

 

Dato riscontrato anche dal portale giornalistico tedesco ''Suite101'': ''Le donne italiane fanno nascere sempre meno bambini, il tasso di natalita' resta comunque in aumento per la presenza di madri straniere, dato che se per dieci neonati italiani uno soltanto e' figlio di immigrati, questi ultimi rappresentano il 6% della popolazione''. ''Il calo delle nascite in Italia è un dato evidente - ha spiegato Alessandro Di Gregorio, Direttore del Centro Artes di Torino - Complice anche un'evoluzione della società che ha spostato in avanti, circa 35 anni, l'età media delle donne che scelgono di diventare madri. Le difficoltà a rimanere incinta, quindi, aumentano e l'introduzione della Legge 40 non ha migliorato la situazione. In soli 4 anni, dall'entrata in vigore della Legge, le nascite sono diminuite del 2,78%''.

 

I cittadini stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2008 sono 3.432.651; rispetto al 1° gennaio 2007 sono aumentati di 493.729 unita' (+16,8%). Si tratta dell'incremento più elevato mai registrato nel corso della storia dell'immigrazione nel nostro Paese. La popolazione italiana, a gennaio del 2008 è pari a 59.619.290 persone (Dati Istat). Gli immigrati regolari in Italia sono quindi quasi il 6% della popolazione. Secondo i dati di Unioncamere, inoltre, negli ultimi cinque anni le imprese individuali gestite e controllate da immigrati sono piu' che raddoppiate, passando da circa 100mila nel 2001 a quasi 230mila nel 2006, con un tasso di crescita sempre superiore al 10% e che ha toccato il 24% nel 2001 e il 13% nel 2006. Le imprese italiane sono crescite nel corso del 2008 di solo 36mila unita', un incremento di appena lo 0,6% rispetto all'anno precedente e dovuto soprattutto agli imprenditori immigrati, cresciuti lo scorso anno di 15mila unità.

 

Inoltre, il ritmo di crescita medio annuale degli stranieri, secondo le stime dei ricercatori della Caritas-Migrantes, e' pari a circa 325 mila unità, il che porta ad ipotizzare più che un raddoppio della popolazione immigrata da qui a 10 anni. Tenuto conto che la velocità di crescita della popolazione straniera non sembra tendere a diminuire, la Caritas-Migrantes stima che nel 2050 gli extracomunitari rappresenteranno dal 17 al 20% della popolazione residente in Italia. Dati ancora più rilevanti se si pensa che l'incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale della popolazione italiana è passata da poco più di 9mila nel 1995 a più di 57mila del 2007, in termini percentuali, dall'1,7% al 11,4%. E', insomma, figlio di immigrati 1 bebè su 10.

 

''Il calo della fertilità italiana è un dato preoccupante - continua il dott. Di Gregorio - per questo motivo, insieme a molti altri ginecologi che condividono il mio pensiero, chiedo al nuovo Governo di intervenire in maniera chiara e decisiva una volta per tutte sulla Legge 40, che blocca di fatto lo sviluppo della medicina ed impedisce alle coppie che trovano difficoltà nel concepimento di sognare, di sperare ancora. Una legge che ci riporta al Medioevo''.

 

ECCO HO RACCOLTO TRE PUNTI.

Politica,Lavoro,Futuro

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Da noi non succederà mai

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Da noi che significa scusa?

1659581[/snapback]

Da noi a Terni

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Da noi non succederà mai

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Da noi che significa scusa?

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Da noi a Terni

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Non succederà che cosa? che l'assessore scrive le puttanate che scrive Borghi?

esprimete su..

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Da noi non succederà mai

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Da noi che significa scusa?

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Da noi a Terni

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Non succederà che cosa? che l'assessore scrive le puttanate che scrive Borghi?

esprimete su..

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che l'assessore scrive quello che scrive Borghi, magari succede invece che l'assessore te obbliga a daje una tua seconda casa sfitta.

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Da noi non succederà mai

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Da noi che significa scusa?

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Da noi a Terni

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Non succederà che cosa? che l'assessore scrive le puttanate che scrive Borghi?

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che l'assessore scrive quello che scrive Borghi, magari succede invece che l'assessore te obbliga a daje una tua seconda casa sfitta.

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IFIX CHI TE MANNA?

(V. ANCHE GLI ALTRI DUE TOPIC)

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Da noi non succederà mai

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Da noi che significa scusa?

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Da noi a Terni

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Non succederà che cosa? che l'assessore scrive le puttanate che scrive Borghi?

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che l'assessore scrive quello che scrive Borghi, magari succede invece che l'assessore te obbliga a daje una tua seconda casa sfitta.

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IFIX CHI TE MANNA?

(V. ANCHE GLI ALTRI DUE TOPIC)

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pensieri solo pensieri, condivisibili e opinabili. Ognuno dice la sua

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Da noi non succederà mai

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Da noi che significa scusa?

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Da noi a Terni

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Non succederà che cosa? che l'assessore scrive le puttanate che scrive Borghi?

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che l'assessore scrive quello che scrive Borghi, magari succede invece che l'assessore te obbliga a daje una tua seconda casa sfitta.

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Tu puoi dimostrare quello che affermi?

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me so espresso, ho detto la mia. Che vuoi dimostrà? Che lassù c'hanno le palle pe fa qualcosa pe caccialli via. In passato è stato gia fatto il contrario, obbligare a dare una casa sfitta a sta gente.

A me personalmente non ha toccato la cosa, a me non m'hanno levato niente, ma qualcuno de Arrone ce s'è scottato co sta cosa e s'è ritrovato na casa sfitta adibita a campo rom e quanno è riuscito a mannalli via, dentro non se sa quello che c'ha ritrovato. Come l'hanno detto a me lo posso di anche a te, basta fasse un giretto in paese. il tutto risale alla prima ondata albanese.

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me so espresso, ho detto la mia. Che vuoi dimostrà? Che lassù c'hanno le palle pe fa qualcosa pe caccialli via. In passato è stato gia fatto il contrario, obbligare a dare una casa sfitta a sta gente.

A me personalmente non ha toccato la cosa, a me non m'hanno levato niente, ma qualcuno de Arrone ce s'è scottato co sta cosa e s'è ritrovato na casa sfitta adibita a campo rom e quanno è riuscito a mannalli via, dentro non se sa quello che c'ha ritrovato. Come l'hanno detto a me lo posso di anche a te, basta fasse un giretto in paese. il tutto risale alla prima ondata albanese.

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Non ti arrampicare sugli specchi...Tu hai scritto che l'assessore di Terni ti obbliga ha dare la seconda casa in affitto agli extracomunitari.

Ora dici che era in passato ad Arrone,quindi del comune di Arrone stai parlando e quindi dell'assessore di quel comune.Che,testimoni che tu puoi citare,hanno ricevuto una ordinanza del genere?...

Non lo metto in dubbio,spero che se qualcuno ti renda conto tu sappia dimostrare quanto affermi pubblicamente.

E' solo una mia domanda non sto mica dicendo che è falso.Se lo dici sarà vero.

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A me personalmente non ha toccato la cosa, a me non m'hanno levato niente, ma qualcuno de Arrone ce s'è scottato co sta cosa e s'è ritrovato na casa sfitta adibita a campo rom e quanno è riuscito a mannalli via, dentro non se sa quello che c'ha ritrovato. Come l'hanno detto a me lo posso di anche a te, basta fasse un giretto in paese. il tutto risale alla prima ondata albanese.

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Non ti arrampicare sugli specchi...Tu hai scritto che l'assessore di Terni ti obbliga ha dare la seconda casa in affitto agli extracomunitari.

Ora dici che era in passato ad Arrone,quindi del comune di Arrone stai parlando e quindi dell'assessore di quel comune.Che,testimoni che tu puoi citare,hanno ricevuto una ordinanza del genere?...

Non lo metto in dubbio,spero che se qualcuno ti renda conto tu sappia dimostrare quanto affermi pubblicamente.

E' solo una mia domanda non sto mica dicendo che è falso.Se lo dici sarà vero.

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In merito a Terni ho detto che non mi stupirebbe una cosa del genere. Per quanto riguarda Arrone, me lo hanno detto persone che je successa sta cosa.

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me so espresso, ho detto la mia. Che vuoi dimostrà? Che lassù c'hanno le palle pe fa qualcosa pe caccialli via. In passato è stato gia fatto il contrario, obbligare a dare una casa sfitta a sta gente.

A me personalmente non ha toccato la cosa, a me non m'hanno levato niente, ma qualcuno de Arrone ce s'è scottato co sta cosa e s'è ritrovato na casa sfitta adibita a campo rom e quanno è riuscito a mannalli via, dentro non se sa quello che c'ha ritrovato. Come l'hanno detto a me lo posso di anche a te, basta fasse un giretto in paese. il tutto risale alla prima ondata albanese.

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Non ti arrampicare sugli specchi...Tu hai scritto che l'assessore di Terni ti obbliga ha dare la seconda casa in affitto agli extracomunitari.

Ora dici che era in passato ad Arrone,quindi del comune di Arrone stai parlando e quindi dell'assessore di quel comune.Che,testimoni che tu puoi citare,hanno ricevuto una ordinanza del genere?...

Non lo metto in dubbio,spero che se qualcuno ti renda conto tu sappia dimostrare quanto affermi pubblicamente.

E' solo una mia domanda non sto mica dicendo che è falso.Se lo dici sarà vero.

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In merito a Terni ho detto che non mi stupirebbe una cosa del genere. Per quanto riguarda Arrone, me lo hanno detto persone che je successa sta cosa.

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Ma non è successa e se accadesse io farei casino per oppormi.

Queli di Arrone te lo hanno detto ma non puoi esserne sicuro..se fosse vero avrebbero dovuto imporsi,anche attraverso vie legali.Io non credo che stanno cosi' le cose ma si può sempre verificare.

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A me personalmente non ha toccato la cosa, a me non m'hanno levato niente, ma qualcuno de Arrone ce s'è scottato co sta cosa e s'è ritrovato na casa sfitta adibita a campo rom e quanno è riuscito a mannalli via, dentro non se sa quello che c'ha ritrovato. Come l'hanno detto a me lo posso di anche a te, basta fasse un giretto in paese. il tutto risale alla prima ondata albanese.

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Non ti arrampicare sugli specchi...Tu hai scritto che l'assessore di Terni ti obbliga ha dare la seconda casa in affitto agli extracomunitari.

Ora dici che era in passato ad Arrone,quindi del comune di Arrone stai parlando e quindi dell'assessore di quel comune.Che,testimoni che tu puoi citare,hanno ricevuto una ordinanza del genere?...

Non lo metto in dubbio,spero che se qualcuno ti renda conto tu sappia dimostrare quanto affermi pubblicamente.

E' solo una mia domanda non sto mica dicendo che è falso.Se lo dici sarà vero.

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In merito a Terni ho detto che non mi stupirebbe una cosa del genere. Per quanto riguarda Arrone, me lo hanno detto persone che je successa sta cosa.

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Ma non è successa e se accadesse io farei casino per oppormi.

Queli di Arrone te lo hanno detto ma non puoi esserne sicuro..se fosse vero avrebbero dovuto imporsi,anche attraverso vie legali.Io non credo che stanno cosi' le cose ma si può sempre verificare.

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Lo spero come te, chi non farebbe casino. Io t'ho riportato solo delle lamentele, ma quello che m'ha fatto girà le palle è stato che se so lamentati de come hanno ritrovato casa quando questi so usciti, e non che glie l'hanno levate. Ripeto non avendomi toccato direttamente non è che me so interessato più de tanto. Il fatto è che in 30 anni ne ho sentite tante de storiacce italiane

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se stanno qui legalmente, lavorano e pagano le tasse.............. li preferisco ad italiani che campano sulle spalle del sistema, come tutta la gente che a terni prende li sussidi del comune per non fare un cazzo tutto il giorno o per lavorare in nero.

 

ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

Modificato da lubiondo

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se stanno qui legalmente, lavorano e pagano le tasse.............. li preferisco ad italiani che campano sulle spalle del sistema, come tutta la gente che a terni prende li sussidi del comune per non fare un cazzo tutto il giorno o per lavorare in nero.

 

ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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e me pare pure normale. La cosa che m'ha fatto cadè dalle nuvole è stato legge che semo la seconde regione in Italia per falsi invalidi.

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se stanno qui legalmente, lavorano e pagano le tasse.............. li preferisco ad italiani che campano sulle spalle del sistema, come tutta la gente che a terni prende li sussidi del comune per non fare un cazzo tutto il giorno o per lavorare in nero.

 

ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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quoto.... potemo pure chiude il topic....

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ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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il problema e' che il 60% degli stranieri che sono in italia NON PAGANO LE TASSE,LAVORANO IN NERO,SONO QUI CLANDESTINAMENTE,HANNO AUMENTATO IL TASSO DI CRIMINALITA' E DELINQUENZA solo dei piccoli dettagli tutto qui...................

Modificato da orvietorossoverde

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se stanno qui legalmente, lavorano e pagano le tasse.............. li preferisco ad italiani che campano sulle spalle del sistema, come tutta la gente che a terni prende li sussidi del comune per non fare un cazzo tutto il giorno o per lavorare in nero.

 

ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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il problema e' che il 60% degli stranieri che sono in italia NON PAGANO LE TASSE,LAVORANO IN NERO,SONO QUI CLANDESTINAMENTE,HANNO AUMENTATO IL TASSO DI CRIMINALITA' E DELINQUENZA solo dei piccoli dettagli tutto qui...................

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Ma che stai a di'...non pagano le tasse i dipendenti perche i datori di lavoro ITALIANI li tengono a nero...capito orviè..mentre quelli che hanno una impresa pagano eccome e se non c'eranol'Italia stava nella cacca...

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se stanno qui legalmente, lavorano e pagano le tasse.............. li preferisco ad italiani che campano sulle spalle del sistema, come tutta la gente che a terni prende li sussidi del comune per non fare un cazzo tutto il giorno o per lavorare in nero.

 

ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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il problema e' che il 60% degli stranieri che sono in italia NON PAGANO LE TASSE,LAVORANO IN NERO,SONO QUI CLANDESTINAMENTE,HANNO AUMENTATO IL TASSO DI CRIMINALITA' E DELINQUENZA solo dei piccoli dettagli tutto qui...................

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ma se lavorano in NERO, è colpa loro o di chi ha tutte le convenienze possibili immaginabili a tenerli in questo stadio "sommerso"???

 

ma co la capoccia ragionate oppure sparate la prima cosa che vi viene in mente?

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se stanno qui legalmente, lavorano e pagano le tasse.............. li preferisco ad italiani che campano sulle spalle del sistema, come tutta la gente che a terni prende li sussidi del comune per non fare un cazzo tutto il giorno o per lavorare in nero.

 

ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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il problema e' che il 60% degli stranieri che sono in italia NON PAGANO LE TASSE,LAVORANO IN NERO,SONO QUI CLANDESTINAMENTE,HANNO AUMENTATO IL TASSO DI CRIMINALITA' E DELINQUENZA solo dei piccoli dettagli tutto qui...................

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ma se lavorano in NERO, è colpa loro o di chi ha tutte le convenienze possibili immaginabili a tenerli in questo stadio "sommerso"???

 

ma co la capoccia ragionate oppure sparate la prima cosa che vi viene in mente?

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Ma che stai a di'...non pagano le tasse i dipendenti perche i datori di lavoro ITALIANI li tengono a nero...capito orviè..mentre quelli che hanno una impresa pagano eccome e se non c'eranol'Italia stava nella cacca...

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se stanno qui legalmente, lavorano e pagano le tasse.............. li preferisco ad italiani che campano sulle spalle del sistema, come tutta la gente che a terni prende li sussidi del comune per non fare un cazzo tutto il giorno o per lavorare in nero.

 

ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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il problema e' che il 60% degli stranieri che sono in italia NON PAGANO LE TASSE,LAVORANO IN NERO,SONO QUI CLANDESTINAMENTE,HANNO AUMENTATO IL TASSO DI CRIMINALITA' E DELINQUENZA solo dei piccoli dettagli tutto qui...................

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Ma che stai a di'...non pagano le tasse i dipendenti perche i datori di lavoro ITALIANI li tengono a nero...capito orviè..mentre quelli che hanno una impresa pagano eccome e se non c'eranol'Italia stava nella cacca...

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questa e' una tua opinione che posso anche rispettare ma non la condivido affatto mi spiace tanto,abbiamo due visioni diverse dello scenario italiano ossequi

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ma è un'opinione un cazzo, guarda i dati statistici, dio cane.

 

me sembra de sta a parlà co li bardascetti delle medie.....

 

io l'ho sempre sostenuto che per votare bisognerebbe superare un test psico-attitudinale..... certa gente manco se merita il diritto di voto.

 

Non arriva proprio a capì.

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io sopra casa mia ho una famiglia di albanesi composta da 6 individui di cui 2 vanno a scuola ,il padre e' attualmente disoccupato,la madre sta a casa, e i rimanenti due maschi stanno ugualmente a casa e non fanno un cazzo:mi speghi allora come fanno a campare questi signori?che cosa fanno?chi je lo da da magna ogni giorno?io e mia moglie ci alziamo tutte le mattine alle 4,30 per andare a lavorare e tanto con due stipendi stentiamo faticosamente,ci facciamo un culo come un canestro dalla mattina alla sera e torniamo la sera a casa talmente stanchi che la sera non riusciamo neanche a vedere 15 minuti la tv!!ed io questo schifo non lo sopporto perche e' praticamente impossibile che una famiglia di 6 individui possa campare al giorno d'oggi,che non bastano neanche 2 stipendi,senza che nessuno di loro lavori!!!e' una presa per i fondelli questa!!!la notte codesti signori escono e rientrano continuamente a casa per fare i loro loschi e sporchi affari e questo significa aiutare l'economia italiana?essu.............non diciamo baggianate per favore........

Modificato da orvietorossoverde

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mi spieghi, porco iddiaccio, allora, come fanno a campare le famiglie ( italiane ) che si accontentano di 2/300 euro passate mensilmente dal comune?

 

semplice, lavorano IN NERO.

 

ma è colpa loro o de chi le assume così?

 

visto che il problema per te sono gli stranieri, la rigiro verso gli italiani.

 

se non capisci sei stupido e non vale la pena nemmeno di perderci tempo con uno come te.

 

continua a vivere di luoghi comuni e superficialità, magari più di questo non puoi fare.

 

scusa per averti sopravvalutato. Non lo farò mai più.

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ovviamente le condizioni iniziali sono INDISPENSABILI.

 

non c'ho voglia de mantenè nessuno, italiano o straniero fa poca differenza.

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il problema e' che il 60% degli stranieri che sono in italia NON PAGANO LE TASSE,LAVORANO IN NERO,SONO QUI CLANDESTINAMENTE,HANNO AUMENTATO IL TASSO DI CRIMINALITA' E DELINQUENZA solo dei piccoli dettagli tutto qui...................

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Ma che stai a di'...non pagano le tasse i dipendenti perche i datori di lavoro ITALIANI li tengono a nero...capito orviè..mentre quelli che hanno una impresa pagano eccome e se non c'eranol'Italia stava nella cacca...

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questa e' una tua opinione che posso anche rispettare ma non la condivido affatto mi spiace tanto,abbiamo due visioni diverse dello scenario italiano ossequi

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No guarda questa non è affatto una opinioni ma sono dati alla mano che puoi trovare facendoti un bel giretto su internet.Ma sarebbe meglio che ti faii un giretto per Orvieto e se non te basta Orvieto vieni a Terni e ti faccio conoscere persone che lavorano a nero e che rischiano pure.Persone che non hanno mai rubato in vita loro,persone che erano come te e me nel loro paese fino a quando il regime li ha strozzati e costretti a vivere da accattoni tanto da doversene andare dal loro Paese e venire qui per poter mandare a scuola i propri figli.

Certo loro stessi si rendono conto che molti delinquenti hanno approfittato e stanno qui a delinquere e si rendono conto che se dicono di venire dalla Romania li guardano storti.Eppure non hanno fatto nulla di male.Sono solo stranieri che tornerebbero ad essere quelli di un tempo.

Ma tu sei mai stato sotto il regime di Ciucescu?Hai mai sentito le storie di vita non vita dei Rumeni,degli Albanesi...Hai mai parlato con i tuoi nonni..non ti hanno mai raccontato del Fascismo di cosa era il Regime...ma dove vivi..ma prima di parlare informati.Prova a chiedere ad un Cubano come se sta sotto il Regime.Io ho lavorato per 6 anni con un ragazzo che è nato a BAHIA se non sai che significa studia un tantinello,fatte una cultura almeno media e poi capirai perchè stava qui a lavorare e vivere.Eppure ogni volta che riusciva a tornare in Brasile era felice perchè è la sua Terra,è dove è nato.E seppur qui lui sta bene ci sta perchè è costretto.

Lui lavorava con me era un regolare.Lo sai per un permesso quanto tempo ci mette la prefettura? 6 MESI e praticamente quando lo prende è ora che rifà tutto.

Tu parli per partito preso..bisogna conoscerle le persone sapere della loro vita avere contatti.Come con gli stranieri cosi' è per i tossicodipendenti..bisogna sapere e cercare di capire non giudicare a vanvera e basta.

Ossequi.

Modificato da 68rossoverde

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