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Si chiamerà "franco sensi" ed è una struttura molto avveniristica...a me piace,giudicate anche voi...

http://tv.repubblica.it/sport/ecco-lo-stad...oma/37372?video

 

ps ma...qualcuno sa se e quando inizieranno a costruirlo?

pps a me ricorda un po' l'allianz arena di monaco e il futuro stadio della juve

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Si chiamerà "franco sensi" ed è una struttura molto avveniristica...a me piace,giudicate anche voi...

http://tv.repubblica.it/sport/ecco-lo-stad...oma/37372?video

 

ps ma...qualcuno sa se e quando inizieranno a costruirlo?

pps a me ricorda un po' l'allianz arena di monaco e il futuro stadio della juve

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ah....ho appena trovato un articolo di gazzetta.it che spiega un po' le cose ;)

 

Uno stadio intitolato a Sensi

la nuova casa della Roma

 

"La nostra scommessa è costruire un impianto per la famiglia, era il sogno di mio padre", spiega l'attuale presidente Rosella, figlia di Franco. Totti: "Se lo costruiscono in fretta rinnovo per altri 5 anni...". Comune e Provincia appoggiano il progetto

 

ROMA, 29 settembre 2009 - "La nostra scommessa è costruire un impianto per la famiglia". Rosella Sensi, presidente della Roma, presenta a Trigoria il progetto per lo stadio "Franco Sensi", destinato a diventare la nuova "casa" della società giallorossa. "Mio padre e Dino Viola avevano messo lo stadio di proprietà al centro del loro programma. Scusatemi per l'emozione in questo momento speciale che rappresenta un punto d'arrivo, la realizzazione del sogno di mio padre", dice la Sensi aprendo il suo intervento con un pensiero dedicato al padre, Franco Sensi, e a Dino Viola, presidente del secondo scudetto della Roma. Lo stadio, che avrà una capienza da 55.000 posti estendibile a 60.000 e che sorgerà sull'Aurelia, è il frutto di un "progetto realistico" e sarà un"'opera degna della capitale del paese e dei colori che portiamo in giro per il mondo". Secondo i sondaggi, i tifosi vogliono accomodarsi in spalti vicini al terreno di gioco e vogliono assistere allo spettacolo in un impianto sicuro e confortevole.

 

parla totti — "Spero di riuscire a scendere in campo nel nuovo stadio. Spero che venga costruito velocemente...". Francesco Totti, capitano e simbolo della Roma, si augura di poter giocare nello stadio "Franco Sensi". La società giallorossa ha presentato a Trigoria il progetto dell'impianto intitolato al presidente del terzo scudetto. "Tra poco dovrei firmare il contratto, spero che nei prossimi 5 anni si riesca a costruire il nuovo stadio", dice Totti, che ha appena compiuto 33 anni. Il numero 10 definisce "doverosa" la dedica al presidente Sensi.

 

parla ranieri — È ancora solo un progetto, ma il futuro stadio della Roma a Claudio Ranieri sembra già "molto bello, mi auguro di poterci allenare". Alla presentazione del progetto il tecnico che ha una lunga esperienza nel campionato inglese ha parlato anche delle panchine inserite nella tribuna: "Significa stare insieme, essere parte integrante con i tifosi che ti stanno vicino. Da una parte di senti tifoso, ma contemporaneamente sei quello che aziona le leve del comando. In Inghilterra è così ovunque, in trasferta ti senti "avversario", mai "nemico". Sarà davvero la casa del tifoso della Roma e spero quindi che avrà il rispetto che la propria casa merita".

 

parla alemanno — "La Roma ha diritto ad avere uno stadio ed è opportuno che lo abbia. Lo stadio di proprietà per un club come la Roma è un'assoluta necessità". Gianni Alemanno, sindaco di Roma, interviene così alla presentazione dello stadio "Franco Sensi". Il progetto dell'impianto è stato illustrato oggi a Trigoria dalla società giallorossa. "Devo ringraziare il presidente Rosella Sensi per aver rotto il ghiaccio. Il presidente ha avuto il coraggio di presentare un'idea", dice Alemanno. "Dal nostro punto di vista, il giudizio è positivo. Ciò non toglie che, a diversi livelli decisionali, si dovranno esprimere pareri, affrontare grandi nodi e chiedere eventuali modifiche. Uno dei nodi, visto che l'impianto non sorgerà nel centro di Roma, sarà quello della mobilità", aggiunge il primo cittadino della capitale, che auspica lo sviluppo di un "parto condiviso e di un progetto dell'intera comunità". "Lo stadio della Roma va inquadrato in un discorso complessivo. Le squadre europee e in particolare quelle italiane guardano all'investimento sullo stadio di proprietà come uno sviluppo logico. Lo stadio Olimpico non è stato pensato per l'evento calcistico, l'afflusso dei tifosi dimostra che c'è una spinta crescente a chiudersi in casa per vedere la partita in tv. Andare allo stadio è un rito che non bisogna perdere, anche da un punto di vista culturale".

 

parla MARRAZZO — "È giusto che la Roma abbia il suo stadio attraverso un percorso trasparente, partecipato e veloce. È giusto che la Roma abbia il suo stadio, come lo deve avere la Lazio". Sono le parole di Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, intervenuto a Trigoria alla presentazione del progetto dello stadio "Franco Sensi", destinato a diventare la nuova casa della Roma. "Gli stadi vanno fatti tenendo conto di diversi fattori. Come il sindaco di Roma, penso alla mobilità e alla qualità della vita dei residenti. È evidente che la realizzazione di un impianto di società sia anche un fatto economico. Per me l'unico interlocutore è la presidenza della Roma e il suo Consiglio d'amministrazione. Oggi comincia un percorso che deve svilupparsi con trasparenza e condivisione. Tutti insieme si può arrivare al traguardo. Io accolgo la presentazione e vigilerò con le altre istituzioni affinchè si intraprenda un percorso trasparente, partecipato e veloce".

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la questione dei soldi la stavo a pensà pur'io...in effetti so molto scettico,però tocca di che lu progetto è fico e che è ora che le società italiane se svejino co sti stadi de proprietà....non potemo arrivà al 2030 col giglio e basta :D

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tutti sperano che prima o poi ci assegnino o i mondiali o l'europei ... dopo un po de soldi te la da la Fifa,checcosetta la UE , du bocchi ce li mette il Coni andri due il governo de turno e ecco i soldi pe li stadi .... una cosetta all'italiana insomma

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Roma, Lazio, Atalanta, Brescia, Fiorentina, Siena, Genoa, Sampdoria, Cagliari, Inter eccetera eccetera e poi ancora da rifare a Palermo, Udine, Bologna e Napoli. i progetti ci sono tutti ma sono solo progetti e - a parte la Juventus - sono anni che è tutto spaventosamente fermo.

 

all'estero demoliscono stadi per farne di nuovi e quelli che demoliscono sarebbero stadi DA SOGNO per noi.

 

a me basta immaginare quello che stanno combinando col centrale del tennis al foro italico di Roma, che è molto più piccolo di uno stadio di calcio. progetti cambiati in corso, lavori sospesi e probabilmente ancora un altro anno senza il centrale agli internazionali del 2010. poi dice che ti levano il tennis a Roma preferendo un altro posto... o, appunto, che non ci danno gli europei del 2016 che è più che probabile che vadano alla Francia - che se li merita più di noi sicuramente.

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L'ARCHITETTO ZAVANELLA - «Lo stadio sarà diviso in due anelli: quello inferiore 30mila e quello superiore 25mila. Le tribune ora sono vicinissime al campo: 9 metri, all'Olimpico ora siamo a 19 metri, il posto più lontano sarà a 66 metri ora è 98 metri. Le caratteristiche e gli obiettivi: creare un progetto moderno e sicuro, pensare ad uno spazio unico dove la partita della Roma è l'evento clou, ma dove tutta l'intera giornata si potesse vivere in gioia e allegria pensando al tifo per la propria squadra, con tutta una serie di attività complementari: uno stadio attivo 7 giorni su 7, con lo standard europeo di 0,8 mq per spettatore, uno standard a cinque stelle. Per quanto riguarda la sicurezza, percorsi interni di facile lettura, evacuazione in meno di 5 minuti, senza barriere architettoniche, non c'è nessuna barriera tra campo e spettatori e, se ce lo lasceranno fare, neanche tra i settori dello stadio. 250 posti corporate per gli ospiti. All'interno zone per l'accoglienza e il tempo libero delle famiglie, per riportarle allo stadio aree tecnologicamente avanzate per i media. Dentro ci sarà anche il Museo della Roma».

 

STRUTTURA ESTERNA - Ancora l'architetto: «Per quanto riguarda la struttura esterna, la superficie sarà argentata all'alba, forte nella giornata, dorata al tramonto, autopulente, resistente all'azione degli agenti atmosferici. La copertura prevede due membrane, una sovrapposta all'altra, la prima di pannelli fotovoltaici che permettono di soddisfare tutte le esigenze energetiche dello stadio, l'altra è semitrasparente che insieme ripara dalla pioggia e permette una ventilazione naturale o forzata allo stadio per il benessere dello spettatore e del manto erboso. È uno stadio ecosostenibile, che raccoglie anche l'acqua piovana per l'irrigazione del campo. Sarà uno stadio magico, come magica è la Roma».

 

IL COSTO DELLO STADIO - Quanto costerà il nuovo stadio della Roma?È una delle domande che i giornalisti hanno rivolto durante la presentazione del progetto. Ma una risposta precisa non è arrivata. «Dire oggi quanto costerà può essere fuorviante - ha spiegato la responsabile amministrativa della società, Cristina Mazzoleni - Il costo comprende più elementi ed avrà un suo piano di sostenibilità economica». «L'obiettivo primario - ha aggiunto - è quello di creare valore per l'azienda e ricavi differenziali, con attività commerciali secondarie». Un volano che generi entrate ulteriori per il club «da mettere a disposizione della squadra per il suo rafforzamento». Quanto ai tempi di realizzazione, i progettisti hanno parlato di 24-26 mesi dalla data di inizio dei lavori, «che per quanto possibile - ha aggiunto la Mazzoleni - si vorrebbe affidare ad imprese locali per favorire il tessuto sociale». Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha tenuto a sottolineare che «dal punto di vista della valutazione economica sarà garantita tutta la trasparenza necessaria con un progetto così importante. Con la premessa che lo stadio non debba costare nulla alla collettività».

 

PATRIMONIO DELLA ROMA - Sempre rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente della Roma Rosella Sensi ha assicurato che «lo stadio entrerà nel patrimonio della AS Roma, è un progetto voluto dalla proprietà per dare stabilità economica alla società. Se è stato sottoposto ad Unicredit? No, ma non avrei difficoltà a farlo».

 

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mah.... sembra un progetto concretamente realizzabile in qualunque altro paese che non sia il nostro.

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che pacchianata de stadio...

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che pacchianata de video me dirai!!! porcà madò che straccia de burini!

avvenieristico

innovativo

televisivo

scenografico

ma vaffanvulo va! :lol::lol::lol:

 

lo stadio secondo me è ganzo (a parte sicuramente quelle fasce esterne co le scritte e le immagini) la partita se vedrà benissimo e ce sarà un tifo che metterà paura...

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considerando che le banche hanno chiuso i rubinetti e hanno pure chiesto il sequestro di Italpetroli, la domanda da dove vengono i soldi è quantomeno lecita.

ma sappiamo tutti come funziona. C'hai x de buffi? fai un investimento così i buffi diventano (x)x2 però in compenso il capitale solido si rivaluta.

 

E i poveracci a cui serve un muto fanno la fila col cappello in mano in banca...

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m'hai tolto le parole di bocca.... ritornando in ambito calcistico c'è chi è fallito per molto meno...

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Roma, Lazio, Atalanta, Brescia, Fiorentina, Siena, Genoa, Sampdoria, Cagliari, Inter eccetera eccetera e poi ancora da rifare a Palermo, Udine, Bologna e Napoli. i progetti ci sono tutti ma sono solo progetti e - a parte la Juventus - sono anni che è tutto spaventosamente fermo.

 

all'estero demoliscono stadi per farne di nuovi e quelli che demoliscono sarebbero stadi DA SOGNO per noi.

 

a me basta immaginare quello che stanno combinando col centrale del tennis al foro italico di Roma, che è molto più piccolo di uno stadio di calcio. progetti cambiati in corso, lavori sospesi e  probabilmente ancora un altro anno senza il centrale agli internazionali del 2010. poi dice che ti levano il tennis a Roma preferendo un altro posto... o, appunto, che non ci danno gli europei del 2016 che è più che probabile che vadano alla Francia - che se li merita più di noi sicuramente.

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Tutto fermo perchè nessuno vuole muovere niente... Nel caso nostro vedi Filadelfia... sono anni che lo chiediamo ma non lo concedono i "poteri forti" della città con un sindaco che si dichiara torinese e torinista ma che poi regala il Delle Alpi agli "stranieri".

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considerando che le banche hanno chiuso i rubinetti e hanno pure chiesto il sequestro di Italpetroli, la domanda da dove vengono i soldi è quantomeno lecita.

ma sappiamo tutti come funziona. C'hai x de buffi? fai un investimento così i buffi diventano (x)x2 però in compenso il capitale solido si rivaluta.

 

E i poveracci a cui serve un muto fanno la fila col cappello in mano in banca...

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m'hai tolto le parole di bocca.... ritornando in ambito calcistico c'è chi è fallito per molto meno...

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la Ternana by Gelfusa per 80 milioni di lire (45.000 €) me pare

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hai capito la Rossella perchè non vende?

0 acquisti e 0 euro sul mercato, però vuole fare lo stadio nuovo

 

mah!

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dice che c'ha delle "marchette" da parte...

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Calcio, la febbre dei nuovi stadi

un maxi affare da sei miliardi

 

Piani da migliaia di ettari e aree di periferia potrebbero essere stravolte

Finita l'epoca d'oro dei diritti tv, le società puntano così a salvare bilanci in rosso

 

Da Torino a Firenze, pronti 24 progetti. I rischi delle operazioni

 

ROMA - La terza fase del calcio, l'era dei nuovi stadi, è iniziata. Ieri mattina, ancora un passo avanti con la presentazione dell'impianto della Roma intitolato a Franco Sensi, il presidente dell'ultimo scudetto, il padre di Rosella presidentessa in carica e contestata.

La terza fase, il calcio finanziariamente maturo, nasce per seppellire l'epoca dei diritti tv che, a sua volta, aveva lasciato nel giurassico il lungo evo in cui i club fondavano i bilanci sui biglietti venduti al botteghino. Il calcio maturo dovrà vivere di stadio e con lo stadio, sette giorni su sette, anche la notte. Vivrà di partite viste a ridosso dei giocatori e soprattutto di consumi all'esterno della struttura. Oggi il cliente-spettatore nei vetusti impianti italiani spende 50 centesimi a domenica: l'obiettivo è di arrivare a otto euro, media inglese.

La presentazione di ieri, a Trigoria, è la terza in tre anni. Nel 2007 venne rivelato il plastico del nuovo stadio della Juventus (cantiere oggi a metà dell'opera) e nel 2008 l'Eurodisney della Fiorentina (progetto, questo, da rifare dopo l'intervento della magistratura). L'accelerazione nell'autunno del 2009 dell'As Roma poggia su un evento politico consumato il 23 settembre scorso: alla commissione cultura del Senato è stata approvata all'unanimità la legge sugli stadi, presentata da Pd e Pdl insieme. Prevede una corsia preferenziale per chi costruisce - 10 mesi e arrivano tutti i pareri delle amministrazioni - più venti milioni l'anno per abbattere gli interessi alle società che chiederanno mutui. L'approdo dell'intera operazione è immaginato per l'estate 2016: la Federcalcio conta, grazie a nuovi e più sicuri stadi, di ottenere l'assegnazione dei campionati europei.

Oggi la situazione si presenta come una caccia all'oro, forsennata: 39 club italiani, tutta la serie A, ma anche il Casarano e il Gallipoli, si sono affacciate alla questione stadi. Uno studio presentato in Parlamento parla di un investimento globale e privato da 6 miliardi di euro, quasi il doppio della spesa pubblica ipotizzata per il Ponte di Messina, cinque volte i costi affrontati nel 1990 per i dodici stadi dello scandaloso Mondiale '90. Ventiquattro club hanno già presentato un plastico, un rendering. Scorrendoli, i progetti si scoprono interessanti: vecchie "nuvole" rianimate da archistar come Fuksas e stadi cangianti al sole come quello, appunto, della Roma dell'architetto Zavanella, già autore del nuovo Delle Alpi e di quattro minori.

Lasciati i progetti, però, si scoprono corredi attorno allo stadio da "sacco del Duemila". Un'enorme speculazione travestita da futuro.

 

Se si prendono i dieci progetti più dettagliati, la somma delle aree interessate ai "nuovi stadi" è pari a 1.920 ettari: metà del territorio, per capire, su cui si produce tutto il vino della Basilicata. Ancora, la volumetria dichiarata dei tre disegni più importanti (Lazio più Roma più Fiorentina in ordine di impatto) è di 4 milioni di metri cubi di costruito, un terzo in più di ciò che si è edificato in Liguria negli ultimi sei anni.

 

Ecco, lo stadio di proprietà italiano è una buona idea patrimoniale per sanare i bilanci in rosso dei nostri club e un segno architettonico forte della modernità, ma scatena appetiti mai sazi di imprenditori del calcio che si stanno affidando a rentier e palazzinari contando su amministrazioni pubbliche con le casse vuote e la necessità di consenso. Il rischio è lo stravolgimento di ampie aree della media periferia delle metropoli italiane.

 

Un esempio plateale è il progetto Lazio di Claudio Lotito: ci lavora dal 2004, vuole investirci 800 milioni. Su 600 ettari (la città di Amalfi) di proprietà del suocero Mezzaroma (costruttore) e accatastati come agricoli, Lotito vuole edificare: il nuovo stadio Delle Aquile con quattro ristoranti nei torrioni, tre campi di calcio esterni, uno per il calcio a 5, sei campi da tennis, uno da rugby, uno da football americano, uno per l'hockey su prato e uno per l'arco, un diamante per il baseball, una pista di atletica, quattro piscine, un palazzetto per basket e volley. Poi, gli uffici del club, il museo della Lazio, un centro commerciale su due livelli, un albergo a 4 stelle, parcheggi per 40 ettari e altri 25 ettari per un parco giochi. Sulla collina (che ha vincoli paesaggistici) Lotito immagina una cementata di villette. Per raggiungere questa nuova città a nord di Roma si prevede una nuova stazione, un nuovo svincolo autostradale, un approdo in battello sul Tevere.

 

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in campagna elettorale aveva promesso due stadi privati ai club della capitale a costo zero per il Comune. Ora è imbarazzato. Il progetto Lotito insiste su un'area a rischio esondazione e il braccio destro di Alemanno, Claudio Barbaro, di fronte a questi volumi si è dimesso.

 

A Firenze Della Valle vuole costruire anche la downtown dello shopping e un parco a tema che si rifà al calcio fiorentino e ai lanzichenecchi. L'area di Castello, prescelta, è sotto sequestro: la magistratura non ha gradito i precedenti accordi tra il proprietario Ligresti e l'ex sindaco Leonardo Domenici. Il neosindaco Matteo Renzi ripropone la stessa area (a dicembre sarà libera) allargando gli spazi verdi: "In un mese decidiamo e in quattro anni si può fare tutto". Ligresti ha pronte le licenze per le sue case.

 

Ecco, Maurizio Zamparini allo Zen di Palermo insieme allo stadio vuole costruire il centro commerciale più grosso dell'isola, ramo suo. E a Bologna il costruttore Menarini (Cogei), fallito il progetto Romilia, sta cercando un'altra area e nuovi soci con denaro fresco: a questo gli serve Luciano Moggi, ha promesso al presidente che tirerà dentro l'affare Flavio Briatore.

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E i poveracci a cui serve un muto fanno la fila col cappello in mano in banca...

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m'hai tolto le parole di bocca.... ritornando in ambito calcistico c'è chi è fallito per molto meno...

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la Ternana by Gelfusa per 80 milioni di lire (45.000 €) me pare

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che se vai a vedere nel calcio è una cazzata ma voi non avete dietro banche importanti ne protezioni... ma il discorso non vale solo per la Roma ma per tutte le grandi che finiscono i campionati con debiti grossolani.

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a posto di costruire stadi perke' non pensano a comprare giocatori

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in teoria coi soldi che ricavi dagli stadi (e quello che poi ci gira intorno) di giocatori dopo puoi comprarne di più e sei economicamente più solido, almeno a giudicare da quello che accade all'estero. qui gli stadi sono comunali... :)

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Mi sembra bellissimo. La cosa triste è che noi li progettiamo nel 2009, quando gli altri li hanno costruiti da anni...c'è poco da fare. Siamo un gran bel Paese, ma su certe cose ci arriviamo dopo...

Speriamo vada in porto, e tutto fili liscio senza spreco di soldi, scempio del Paesaggio ed errori macroscopici (vedi Stadio Delle Alpi, costruito nel 90 e abbattuto 18 anni dopo)...

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