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Aghy

Pavel Nedved

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Pavel Nedved ha annunciato che non rinnoverà fino al 2008 il suo contratto che scadrà nel 2006 e dunque si ritirerà.

 

 

 

:cry::cry::cry::cry::cry::cry::cry::cry:

 

Dopo gli annunci di Zidane e Figo un altro fenomeno del calcio lascerà la scena.

 

Pezzi di calcio che se ne vanno...

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NEDVED LASCIA??

MA QUANTI ANNI C'HA??

Neved è del 1972.

nel 2006, anno del suo ritiro, avrà 34 anni.

 

certo, ancora mancano 3 anni però mi fa impressione che uno come lui non sarà più in campo!

 

io lo seguo dagli Europei del 1996. E'diventato subito il mio idolo!

poi quegli anni vincenti alla Lazio e il suo approdo alla Juventus.

 

Anche quando fece il suo primo campionato italiano si vedeva che era un fenomeno. Purtroppo la notorietà è arrivata troppo tardi.

(addirittura solo dal 2do anno alla Juve...)

 

uno come lui è da pallone d'oro!

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no aghy.... nedved non ha rinnovato il contratto perchè nel 2006 vene alla ternana a parametro 0.... nun hai capito?????

:wub: :popcorn: :flag::flag2:

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Pavel Nedved...semplicemente immenso. :)

 

 

Pavel, corsa e romanticismo

"Ma non sono un fuoriclasse"

 

"Pavel corre anche anche quando dorme", e forse quella di Lippi non è un'esagerazione. E non perché Nedved non dorma mai (dorme tanto, invece: è addirittura segnalato come un pigrone da materasso), ma perché davvero sembra impossibile pensarlo fermo, se non nel sonno almeno nel sogno. La cosa peggiore di Pavel Nedved sono quei capelli biondo Barbie, vezzo civettuolo di un uomo senza vizi, che però sventolano quasi come una bandiera quando lui affetta i campi di calcio, muovendosi a scatti da un angolo all'altro, da un area all'altra, con quella corsa fulminante e imprevedibile (con una sua logica, però, che tuttavia sfugge a qualsiasi decifrazione abbiano tentato gli avversari) con cui sembra voler squarciare le partite, spesso risolte da fiondate impressionanti, da tiri impossibili, da palloni scagliati da piedi che hanno la forza di catapulte. Ma prima di tirare, e di segnare, Nedved corre.

 

Lo fa, raccontano, anche e Natale e Capodanno, anche nei giorni di festa e di riposo, anche quando il suo corpo è ammaccato dalle botte di chi non trova altra soluzione per fermarlo. Durante la partita contro l'Inter sputò sangue in campo, ma si arrestò soltanto la notte, su un lettino d'ospedale. La mattina dopo era già lì a sgambettare tra i prati intorno a casa sua, nel parco della Mandria, dove vive a un tiro di schioppo da Umberto Agnelli. Il padrone esce al massimo per giocare a golf, quando Nedved ha già completato la prima dose di fatiche quotidiane.

 

Una trottola impazzita. E pazzo lo chiamavano i compagni del Dukla Praga, la sua prima squadra: loro, la sera, finivano le due ore di allenamento e poi smaltivano la fatica fra bar e discoteche. Pavel invece aggiungeva una razione personale di lavoro. Quando le donne dei tiratardi presero a insospettirsi (dove andate, voi, mentre Pavel corre?), i compagni lo minacciarono: o fai come noi, o tu non giochi più. La storia racconta quale alternativa scelse Nedved. Che correndo ha conquistato uno scudetto della Lazio (dove i tifosi lo chiamavano "cuore e acciaio", come Jeeg, il robot) e altri due alla Juve, in attesa di sbloccare il suo chiodo fisso: "Vincere la Champions League, che per me è più importante del Pallone d'oro. Anche perché io non mi sento all'altezza di campioni come Zidane, Raul, Ronaldo, Totti, Del Piero, il quale è il vero uomo simbolo della Juve. Non certo io".

 

Lui, in effetti, non ha il tocco magico o l'estro imprevedibile, ma un modo di fare calcio del tutto personale, e un modo di essere fuoriclasse che ha pochi modelli della storia del calcio: il suo, di calcio, è potenza e agilità, orgoglio e precisione, fiato e cuore, altruismo e dedizione. In un certo senso, sono talenti anche questi, e di sicuro lui ha saputo applicarli al football, anche smentendo quell'allenatore cecoslovacco che gli consigliò di darsi all'atletica. Non avrebbe avuto le stesse soddisfazioni.

 

Fuori dal campo, Nedved è un ragazzo normale. Pure troppo. Passa la serata a letto, mangiando e guardando la televisione: una specie di personale contrappasso alla frenetica attività fisica con cui si danna fino al tramonto. Lui e la moglie Ivana non fanno vita di mondo. E i loro figli si chiamano come loro, Pavel e Ivana, "perché così, quando noi non ci saremo più, nel mondo ci saranno due sempre un Pavel e un'Ivana che si vorranno bene". Romantico, anche. Certo, la sua è una vita che consuma. "Infatti tirerò avanti ancora tre anni, poi smetterò". Nel frattempo continuerà a correre portandosi dietro il pallone, e lasciando che tutti si struggano all'idea di come potrebbe essere la Juve, soprattutto questa Juve, senza di lui.

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CiccioGrabbi...pensa agli idoli tuoi! quelli de plastica!!!

le signorine...

 

bellissimo questo articolo.

 

certo, per quanto possa essere il mio idolo i capelli potrebbe pure tagliarseli come quando stava alla Lazio...

per quanto riguarda i nomi dati ai figli poi...

 

cmq FURIA CECA PER SEMPRE!!!

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CE LO SO..MA CHE DEVO FA??

 

 

SEMPRE FORZA BECKHAM...M'è PIACIUTO SOPRATTUTTO QUANNO HA SPUTATO IN FACCIA A QUEL TURCACCIO DE ALPAY..DOPO LU RIGORE SBAJATO .(M'HA FATTO MORI DAL RIDE COME L'HA TIRATO..SE VEDE CHE L'HA FATTO APPOSTA)

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così poco?  :(

Poco????

 

GATTUSO È IL MIO IDOLO!

Il mio giocatore preferito della serie A

(anche se parecchi me ce pijano per culo, io ce sbrocco per sti giocatori che corrono dal primo al 95esimo)

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così poco?  :(

Poco????

 

GATTUSO È IL MIO IDOLO!

Il mio giocatore preferito della serie A

(anche se parecchi me ce pijano per culo, io ce sbrocco per sti giocatori che corrono dal primo al 95esimo)

va bé, che è forte lo penso anche io! ;)

 

ma Pavel oltre ai piedi buoni rispetto a lui ha anche tante altre qualità tecnico-tattiche e psico-fisiche da far invidia ad ogni "star" del calcio.

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va bé, che è forte lo penso anche io! ;)

 

ma Pavel oltre ai piedi buoni rispetto a lui ha anche tante altre qualità tecnico-tattiche e psico-fisiche da far invidia ad ogni "star" del calcio.

Intanto quei 4 pellegrini del bruggez je so annati a vince in casa a lu milanne.

 

Brocchi a posto de Gattuso... sci, sci... bella figura che hanno fatto... sci..sci

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Ogni tanto sti calciatori "fisici" se ne passano un po'. Ringhio ha emulato Nicola e s'è beccato du giornate.

Pollo lui e nicola.

 

Peccati di gioventù.

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