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lu marghe

morta la ragazza scomparsa

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certa gente non merita di vivere!

1839625[/snapback]

 

 

è quello che dicono gli assassini

1839854[/snapback]

 

Te posso fà una domanda menecà?. Hai figli?.

1839861[/snapback]

 

poi ti risponderà Menecalo nel dettaglio

 

io dico questo : lo Stato non può e non deve ragionare come una singola persona

ecco perchè non deve condannare a morte

lo Stato serve anche a "filtrare" con le leggi il desiderio di vendetta personale

1839867[/snapback]

 

Non sono così "barbaro" da non capire il concetto che hai espresso.....ma c'è un limite invalicabile oltre il quale va applicata la pena di morte. Non come messaggio di vendetta, nè come deterrente: semplicemente come sistema di ELIMINAZIONE DEL MALE.E COME SISTEMA DI PREVENZIONE. Te lo ricordi Izzo della strage del circeo?. Ecco...

1839872[/snapback]

 

qui andiamo a sconfinare nella filosofia..

il Male..il Bene...

 

Izzo me lo ricordo da piccolo figurati...

 

le legge prevede le punizioni per le recidive ...che altro dovrebbe fare?

 

l'istinto animalesco dice "vendetta!!!"

 

lo stato però non deve ragionare così

pensa ai condannati in USA poi scoperti innocenti , tanto per fare un esempio (che non è quello di Izzo , chiaro)

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Io non dico di applicare la pena di morte come negli usa. QUi parliamo di una bestia rea confessa. Non corriamo alcun rischio di sbagliare....Ci sono dei delitti, così efferati e abominevoli in cui non si può applicare alcun principio DI CIVILTA'. Il carcere non serve perchè per questi soggetti non svolge alcun ruolo riabilitativo.

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io dico che quando un Paese, per mezzo delle sue istituzioni, arriva al punto di togliere la vita a qualcuno...beh, è molto grave. non tanto per il singolo caso, quanto per lo stravolgimento concettuale dei principi fondativi del Paese stesso.

 

Debbono esserci soluzioni alternative.

 

certezza della pena in strutture che siano in grado di reggersi da sole (economicamente) attraverso il lavoro dei condannati. Possono fare mille lavori e fatturare; come le comunità incontro.

 

Con la differenza che per coloro che scontano un certo tipo di pena si rivelerà fondamentale imparare un mestiere e, al momento dell'uscita, ritrovarsi anche qualche soldino in tasca per il lavoro svolto....

 

Coloro che sono condannati all'ergastolo, lavorano e basta.

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Penso che la vendetta sia un sentimento umano comprensibile, soprattutto in situazioni estreme. Non sono affatto "buonista". Immedesimarsi è naturale, il perdono è cristiano (per chi lo crede) e "culturale".

 

Sul piano umano e individuale un genitore che si vendicasse nel modo anche più violento contro chi gli uccide un figlio da me avrebbe comprensione, ed ognuno (ovviamente non lo si può augurare nemmeno al peggior nemico) non può sapere come si comporterebe in una situazione così devastante.

 

La vendetta della folla già però non la concepisco (qui siamo nella logica del branco e del far west).

 

La vendetta di Stato poi è assolutamente per me inconcepibile. Tra l'altro non funziona nemmeno come deterrente.

 

Aggiungo che penso che la libertà sia il valore umano più importante, più della vita biologica in sé, e la privazione (vera) della libertà potrebbe essere una punizione più crudele della sofferenza fisica o della stessa morte.

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certa gente non merita di vivere!

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è quello che dicono gli assassini

1839854[/snapback]

 

Te posso fà una domanda menecà?. Hai figli?.

1839861[/snapback]

 

poi ti risponderà Menecalo nel dettaglio

 

io dico questo : lo Stato non può e non deve ragionare come una singola persona

ecco perchè non deve condannare a morte

lo Stato serve anche a "filtrare" con le leggi il desiderio di vendetta personale

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Non sono così "barbaro" da non capire il concetto che hai espresso.....ma c'è un limite invalicabile oltre il quale va applicata la pena di morte. Non come messaggio di vendetta, nè come deterrente: semplicemente come sistema di ELIMINAZIONE DEL MALE.E COME SISTEMA DI PREVENZIONE. Te lo ricordi Izzo della strage del circeo?. Ecco...

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In pratica un pò come la santa inquisizione: ti brucio perchè sei una strega, ti brucio perchè potresti essere una strega.

 

E poi che significa se uno ha figli o no? Se t'ammazzano un fratello, una sorella o un genitore non è uguale? Un morto ammazzato è sempre un morto ammazzato. O no? Anche se è lo stato a decidere. O no?

 

E poi dimmi un pò, sei tra quelli che gridavano alla barbarie quando volevano lapidare quella tizia? Perchè se così fosse, devi rivedere il tuo personale concetto di giustizia. E non venirmi a dire che non c'entra niente con questo discorso, perchè c'entra eccome.

 

Concludo citando Kabubi: "Uccidere qualcuno per insegnare che uccidere è sbagliato. Solo io ci vedo l'ossimoro?"

1839878[/snapback]

 

1) e' reo confesso.Non c'è possibilità di errore.

2) No!. Un figlio NON è come un fratello. ASSOLUTAMENTE NO. Tu non hai ancora figli, è chiaro. Quando li avrai capirai che tra un figlio ed un genitore c'è differenza. Ma lo capirai solo quando avrai in braccio tuo figlio.

3) Quale tizia?.

4) Io ho detto la mia. Non mi sono permesso di invitarti a rivedere "il tuo personale concetto di giustizia". Bel discorso "alto" che hai fatto......

5) Per essere ancora più chiaro: CI SONO DEI DELITTI DI TALE EFFERATEZZA E CRUDELTA', IN PRESENZA DI REI CONFESSI (SENZA ALCUNA POSSIBILITA' DI ERRORE) per i quali la pena di morte rappresenta esclusivamente un modo per tutelare il resto del mondo dalla barbarie.

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Penso che la vendetta sia un sentimento umano comprensibile, soprattutto in situazioni estreme. Non sono affatto "buonista".  Immedesimarsi è naturale, il perdono è cristiano (per chi lo crede)  e "culturale".

 

Sul piano umano e individuale un genitore che si vendicasse nel modo  anche più violento contro chi  gli uccide un figlio da me avrebbe comprensione, ed ognuno (ovviamente non lo si può augurare nemmeno al peggior nemico) non può sapere come si comporterebe in una situazione così devastante.

 

La vendetta della folla già però non la concepisco (qui siamo nella logica del branco e del far west).

 

La vendetta di Stato poi è assolutamente per me inconcepibile. Tra l'altro non funziona nemmeno come deterrente.

 

Aggiungo che  penso che la libertà sia il valore umano più importante, più della vita biologica in sé, e la privazione (vera) della libertà  potrebbe essere una punizione più crudele della sofferenza fisica o della stessa morte.

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forse NON CE SEMO CAPITI. IO NON PARLO DI VENDETTA. OK?!!!!. LA PENA DI MORTE PER QUESTI SOGGETTI E' SEMPLICEMENTE UNA FORMA DI TUTELA DELLA COMUNITA' CONTRO LA MALVAGITA' DEL MONDO. E SICCOME NN VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO, MA AHIME' IN UNA SFERA ABITATA DA CHARLES MANSON E SOCI, CONSIDERO LA PRIVAZIONE LEGALIZZATA DELLA VITA ALTRUI, IN CASI ASSOLUTAMENTE ESTREMI, NECESSARIA.

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Assolutamente favorevole ai lavori forzati, ma quelli tosti!!! 18 ore al giorno, un pezzo de pane e una bottiglietta d' acqua!!! così fino alla fine!!! se fa questo per il resto della vita, non può più fare MALE a nessuno..

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Dal blog di Beppe Grillo:

 

Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

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Dal blog di Beppe Grillo:

 

Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

1839898[/snapback]

 

scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

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Dal blog di Beppe Grillo:

 

Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

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scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

1839903[/snapback]

ma scindere quello che ce sta scritto, da chi lo ha scritto...no è?

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Penso che la vendetta sia un sentimento umano comprensibile, soprattutto in situazioni estreme. Non sono affatto "buonista".  Immedesimarsi è naturale, il perdono è cristiano (per chi lo crede)  e "culturale".

 

Sul piano umano e individuale un genitore che si vendicasse nel modo  anche più violento contro chi  gli uccide un figlio da me avrebbe comprensione, ed ognuno (ovviamente non lo si può augurare nemmeno al peggior nemico) non può sapere come si comporterebe in una situazione così devastante.

 

La vendetta della folla già però non la concepisco (qui siamo nella logica del branco e del far west).

 

La vendetta di Stato poi è assolutamente per me inconcepibile. Tra l'altro non funziona nemmeno come deterrente.

 

Aggiungo che  penso che la libertà sia il valore umano più importante, più della vita biologica in sé, e la privazione (vera) della libertà  potrebbe essere una punizione più crudele della sofferenza fisica o della stessa morte.

1839889[/snapback]

 

forse NON CE SEMO CAPITI. IO NON PARLO DI VENDETTA. OK?!!!!. LA PENA DI MORTE PER QUESTI SOGGETTI E' SEMPLICEMENTE UNA FORMA DI TUTELA DELLA COMUNITA' CONTRO LA MALVAGITA' DEL MONDO. E SICCOME NN VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO, MA AHIME' IN UNA SFERA ABITATA DA CHARLES MANSON E SOCI, CONSIDERO LA PRIVAZIONE LEGALIZZATA DELLA VITA ALTRUI, IN CASI ASSOLUTAMENTE ESTREMI, NECESSARIA.

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ok, non è vendetta ma autotutela della comunità, che delega al boia la sua sicurezza.

 

Io penso che questa delega per fortuna non l'abbiamo data (almeno in tempi moderni e nell'europa culla non esclusiva ma importante di "valori di civiltà").

 

Una domanda: quali sono i "casi assolutamente estremi" in cui lo Stato si assume il diritto di morte su un suo cittadino? Oggi diciamo questo, domani qualcun altro dirà quest'altro e qualcun altro ancora quest'altro ancora (ieri del resto si mandava a morte per eresia e oggi si manda a morte per furto o per adulterio). Qual è il confine? il terrorista che fa saltare su una bomba degli innocenti è meglio del "mostro" di oggi? merita di vivere più di lui? e del criminale di guerra, del nazista Piebke o del Karadzic di turno cosa ne facciamo? E via dicendo. E dei disabili mentali che commettono omicidi che ne facciamo? E dei minorenni assassini? Oggi i "casi assolutamente estremi" sono probabilmente pochi e circoscrivibili, ma domani? Dipenderà dall "umore popolare"? O forse anche da quante porta a porta gli saranno dedicati?

 

E' un mondo ancora più orribile, violento (e non più sicuro), quello che tu, anche se con le migliori intenzioni, prospetti.

Modificato da passaparola

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Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

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scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

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ma scindere quello che ce sta scritto, da chi lo ha scritto...no è?

1839915[/snapback]

 

oscar je rispondi tu?????

 

:D

Modificato da gino

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Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

1839898[/snapback]

 

scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

1839903[/snapback]

ma scindere quello che ce sta scritto, da chi lo ha scritto...no è?

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oscar je rispondi tu?????

 

:D

1839917[/snapback]

non so cosa mi debba dire...

anch'io non sono un grosso simpatizzante di Grillo,

ma sto "articolo" m'è piaciuto molto perchè dice parecchie verità.

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Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

1839898[/snapback]

 

scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

1839903[/snapback]

ma scindere quello che ce sta scritto, da chi lo ha scritto...no è?

1839915[/snapback]

 

oscar je rispondi tu?????

 

:D

1839917[/snapback]

non so cosa mi debba dire...

anch'io non sono un grosso simpatizzante di Grillo,

ma sto "articolo" m'è piaciuto molto perchè dice parecchie verità.

1839922[/snapback]

 

posso scherza con oscar o devo mandare un pm a te la prossima volta???

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Penso che la vendetta sia un sentimento umano comprensibile, soprattutto in situazioni estreme. Non sono affatto "buonista".  Immedesimarsi è naturale, il perdono è cristiano (per chi lo crede)  e "culturale".

 

Sul piano umano e individuale un genitore che si vendicasse nel modo  anche più violento contro chi  gli uccide un figlio da me avrebbe comprensione, ed ognuno (ovviamente non lo si può augurare nemmeno al peggior nemico) non può sapere come si comporterebe in una situazione così devastante.

 

La vendetta della folla già però non la concepisco (qui siamo nella logica del branco e del far west).

 

La vendetta di Stato poi è assolutamente per me inconcepibile. Tra l'altro non funziona nemmeno come deterrente.

 

Aggiungo che  penso che la libertà sia il valore umano più importante, più della vita biologica in sé, e la privazione (vera) della libertà  potrebbe essere una punizione più crudele della sofferenza fisica o della stessa morte.

1839889[/snapback]

 

forse NON CE SEMO CAPITI. IO NON PARLO DI VENDETTA. OK?!!!!. LA PENA DI MORTE PER QUESTI SOGGETTI E' SEMPLICEMENTE UNA FORMA DI TUTELA DELLA COMUNITA' CONTRO LA MALVAGITA' DEL MONDO. E SICCOME NN VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO, MA AHIME' IN UNA SFERA ABITATA DA CHARLES MANSON E SOCI, CONSIDERO LA PRIVAZIONE LEGALIZZATA DELLA VITA ALTRUI, IN CASI ASSOLUTAMENTE ESTREMI, NECESSARIA.

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ok, non è vendetta ma autotutela della comunità, che delega al boia la sua sicurezza.

 

Io penso che questa delega per fortuna non l'abbiamo data (almeno in tempi moderni e nell'europa culla non esclusiva ma importante di "valori di civiltà").

 

Una domanda: quali sono i "casi assolutamente estremi" in cui lo Stato si assume il diritto di morte su un suo cittadino? Oggi diciamo questo, domani qualcun altro dirà quest'altro e qualcun altro ancora quest'altro ancora (ieri del resto si mandava a morte per eresia e oggi si manda a morte per furto o per adulterio). Qual è il confine? il terrorista che fa saltare su una bomba degli innocenti è meglio del "mostro" di oggi? merita di vivere più di lui? e del criminale di guerra, del nazista Piebke o del Karadzic di turno cosa ne facciamo? E via dicendo. E dei disabili mentali che commettono omicidi che ne facciamo? E dei minorenni assassini? Oggi i "casi assolutamente estremi" sono probabilmente pochi e circoscrivibili, ma domani? Dipenderà dall "umore popolare"? O forse anche da quante porta a porta gli saranno dedicati?

 

E' un mondo ancora più orribile, violento (e non più sicuro), quello che tu, anche se con le migliori intenzioni, prospetti.

1839916[/snapback]

 

Ma quale delega al boia?. Basta una legge chiara che delinei i casi estremi in cui la pena di morte è applicabile. Gli altri casi che prospetti sono fumo negli occhi per confondere le idee e non c'entrano niente con il mio discorso. Vuoi sapere quali secondo me sarebbero i casi estremi?.

1) omicidio efferato di particolare crudeltà (necrofilia, etc..) e su soggetti "protetti" (non mi viene un termine tecnico, ma intendo disabili, minorenni, etc.)

2) L'omicida è reo confesso (nessuna possibilità di errore)

3) L'omicida era capace di intendere e di volere

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Per me, uno che strangola la nipote poi la stupra, poi la getta in un pozzo e dopo più di un mese confessa, è incapace di intedere e di volere.

 

In linea di massima chiunque si macchia di certi delitti, non c'ha tutte le rotelle al loro posto. Ecco, Cacafò, che non ne verrebbe condannato manco uno, proprio perchè per definizione chi fa certe cose non può essere capace di intendere e di volere .

 

Ciò non significa che debba restare in società: semplicemente lo sbatti dentro e butti via la chiave.

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Il nostro non è uno stato civile.

 

lo sappiamo tutti che in italia se ammazzi ti fai 10-15 anni di galera.

tra sconti di pena, indulti, buona condotta molti criminali sono liberi di circolare.

 

concordo con chi diceva che la privazione della libertà è una pena forse maggiore della morte.

ma penso anche a una madre e a un padre che si vedono liberare dopo pochi anni chi ha ucciso il proprio figlio.

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Per me, uno che strangola la nipote poi la stupra, poi la getta in un pozzo e dopo più di un mese confessa, è incapace di intedere e di volere.

 

In linea di massima chiunque si macchia di certi delitti, non c'ha tutte le rotelle al loro posto. Ecco, Cacafò, che non ne verrebbe condannato manco uno, proprio perchè per definizione chi fa certe cose non può essere capace di intendere e di volere .

 

Ciò non significa che debba restare in società: semplicemente lo sbatti dentro e butti via la chiave.

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Sono d'accordissimo con te pero' la cosa che fa schifo è che anche chi è condannato all'ergastolo alla fine dei conti non ci rimane per tutta la vita in carcere....e questo non è giusto.

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è il tipo di trasmissione che genera situazioni al limite della decenza

 

la conduttrice è solo il terminale esterno

un programma ha degli autori, dei registi , e una linea editoriale di rete ..

 

ribadisco: o si accetta , con tutti i suoi difetti, o si abolisce

 

per quanto mi riguarda possono anche abolirla

1839536[/snapback]

 

è come dire che il morto lo fa il fucile, non chi lo imbraccia e preme il grilletto...

 

anche il fucile viene costruito, volendo, come un bel soprammobile.. poi è come lo si utilizza e verso chi lo si mira che ne determinano la bontà o meno...

 

fare la presentatrice significa (dovrebbe significare almeno) accettare la linea editoriale. non sono pupazzi messi li e obbligati a dire quello che vuole il direttore... se fosse un problema troppo grosso, basterebbe non firmare il contratto... ma i soldi possono anche questo...

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Per me, uno che strangola la nipote poi la stupra, poi la getta in un pozzo e dopo più di un mese confessa, è incapace di intedere e di volere.

 

In linea di massima chiunque si macchia di certi delitti, non c'ha tutte le rotelle al loro posto. Ecco, Cacafò, che non ne verrebbe condannato manco uno, proprio perchè per definizione chi fa certe cose non può essere capace di intendere e di volere .

 

Ciò non significa che debba restare in società: semplicemente lo sbatti dentro e butti via la chiave.

1839946[/snapback]

 

Per me, uno che lucidamente nega per un mese, che lucidamente cerca di costruirsi un alibi, che resiste ad un interrogatorio per 9 ore filate prima di confessare, che inscena il ritrovamento del cellulare, che piange davanti alle telecamere e reclama giustizia è un uomo PERFETTAMENTE capace di intendere e di volere.

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Per me, uno che strangola la nipote poi la stupra, poi la getta in un pozzo e dopo più di un mese confessa, è incapace di intedere e di volere.

 

In linea di massima chiunque si macchia di certi delitti, non c'ha tutte le rotelle al loro posto. Ecco, Cacafò, che non ne verrebbe condannato manco uno, proprio perchè per definizione chi fa certe cose non può essere capace di intendere e di volere .

 

Ciò non significa che debba restare in società: semplicemente lo sbatti dentro e butti via la chiave.

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e poi arrivani i buonisti del cazzo che dicono che deve cmq essere trattato con la giusta dignità... che magari dopo un pò si è pure pentito...

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è il tipo di trasmissione che genera situazioni al limite della decenza

 

la conduttrice è solo il terminale esterno

un programma ha degli autori, dei registi , e una linea editoriale di rete ..

 

ribadisco: o si accetta , con tutti i suoi difetti, o si abolisce

 

per quanto mi riguarda possono anche abolirla

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è come dire che il morto lo fa il fucile, non chi lo imbraccia e preme il grilletto...

 

anche il fucile viene costruito, volendo, come un bel soprammobile.. poi è come lo si utilizza e verso chi lo si mira che ne determinano la bontà o meno...

 

fare la presentatrice significa (dovrebbe significare almeno) accettare la linea editoriale. non sono pupazzi messi li e obbligati a dire quello che vuole il direttore... se fosse un problema troppo grosso, basterebbe non firmare il contratto... ma i soldi possono anche questo...

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ti ringrazio se non altro perchè torni al tema del topic

 

il conduttore è un lavoratore dipendente in genere

la Sciarelli lo è (per esempio , Floris di Ballarò no)

ergo: non può fare quello che gli pare

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Dal blog di Beppe Grillo:

 

Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

1839898[/snapback]

 

scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

1839903[/snapback]

ma scindere quello che ce sta scritto, da chi lo ha scritto...no è?

1839915[/snapback]

 

oscar je rispondi tu?????

 

:D

1839917[/snapback]

non so cosa mi debba dire...

anch'io non sono un grosso simpatizzante di Grillo,

ma sto "articolo" m'è piaciuto molto perchè dice parecchie verità.

1839922[/snapback]

 

posso scherza con oscar o devo mandare un pm a te la prossima volta???

1839928[/snapback]

no...manda un pm a lui allora!!!!!!

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Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

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scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

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ma scindere quello che ce sta scritto, da chi lo ha scritto...no è?

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oscar je rispondi tu?????

 

:D

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non so cosa mi debba dire...

anch'io non sono un grosso simpatizzante di Grillo,

ma sto "articolo" m'è piaciuto molto perchè dice parecchie verità.

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posso scherza con oscar o devo mandare un pm a te la prossima volta???

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no...manda un pm a lui allora!!!!!!

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o magari fatte li cazzi tuoi dato che ho quotato lui????

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Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

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scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

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me l'ha passato tramite e-mail una collega.......mi sono concentrato sul contenuto e mi è piaciuto: tutto qui!! ;)

Tranquillo, sono sempre di una noiosa sinistra democratica!! :lol:

 

p.s. e non litigate per me, brutte pazze scatenate!! :lol::lol:;)

Modificato da oscarwilde64

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Penso che la vendetta sia un sentimento umano comprensibile, soprattutto in situazioni estreme. Non sono affatto "buonista".  Immedesimarsi è naturale, il perdono è cristiano (per chi lo crede)  e "culturale".

 

Sul piano umano e individuale un genitore che si vendicasse nel modo  anche più violento contro chi  gli uccide un figlio da me avrebbe comprensione, ed ognuno (ovviamente non lo si può augurare nemmeno al peggior nemico) non può sapere come si comporterebe in una situazione così devastante.

 

La vendetta della folla già però non la concepisco (qui siamo nella logica del branco e del far west).

 

La vendetta di Stato poi è assolutamente per me inconcepibile. Tra l'altro non funziona nemmeno come deterrente.

 

Aggiungo che  penso che la libertà sia il valore umano più importante, più della vita biologica in sé, e la privazione (vera) della libertà  potrebbe essere una punizione più crudele della sofferenza fisica o della stessa morte.

1839889[/snapback]

 

forse NON CE SEMO CAPITI. IO NON PARLO DI VENDETTA. OK?!!!!. LA PENA DI MORTE PER QUESTI SOGGETTI E' SEMPLICEMENTE UNA FORMA DI TUTELA DELLA COMUNITA' CONTRO LA MALVAGITA' DEL MONDO. E SICCOME NN VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO, MA AHIME' IN UNA SFERA ABITATA DA CHARLES MANSON E SOCI, CONSIDERO LA PRIVAZIONE LEGALIZZATA DELLA VITA ALTRUI, IN CASI ASSOLUTAMENTE ESTREMI, NECESSARIA.

1839896[/snapback]

ok, non è vendetta ma autotutela della comunità, che delega al boia la sua sicurezza.

 

Io penso che questa delega per fortuna non l'abbiamo data (almeno in tempi moderni e nell'europa culla non esclusiva ma importante di "valori di civiltà").

 

Una domanda: quali sono i "casi assolutamente estremi" in cui lo Stato si assume il diritto di morte su un suo cittadino? Oggi diciamo questo, domani qualcun altro dirà quest'altro e qualcun altro ancora quest'altro ancora (ieri del resto si mandava a morte per eresia e oggi si manda a morte per furto o per adulterio). Qual è il confine? il terrorista che fa saltare su una bomba degli innocenti è meglio del "mostro" di oggi? merita di vivere più di lui? e del criminale di guerra, del nazista Piebke o del Karadzic di turno cosa ne facciamo? E via dicendo. E dei disabili mentali che commettono omicidi che ne facciamo? E dei minorenni assassini? Oggi i "casi assolutamente estremi" sono probabilmente pochi e circoscrivibili, ma domani? Dipenderà dall "umore popolare"? O forse anche da quante porta a porta gli saranno dedicati?

 

E' un mondo ancora più orribile, violento (e non più sicuro), quello che tu, anche se con le migliori intenzioni, prospetti.

1839916[/snapback]

 

Ma quale delega al boia?. Basta una legge chiara che delinei i casi estremi in cui la pena di morte è applicabile. Gli altri casi che prospetti sono fumo negli occhi per confondere le idee e non c'entrano niente con il mio discorso. Vuoi sapere quali secondo me sarebbero i casi estremi?.

1) omicidio efferato di particolare crudeltà (necrofilia, etc..) e su soggetti "protetti" (non mi viene un termine tecnico, ma intendo disabili, minorenni, etc.)

2) L'omicida è reo confesso (nessuna possibilità di errore)

3) L'omicida era capace di intendere e di volere

1839936[/snapback]

non è fumo negli occhi, Cacafocu.

 

Domando: se l'omicidio (con annessi atti orribili) di minori, disabili etc. è giustamente considerato particolarmente efferato, colui che mette una bomba su un treno o a una stazione ferroviaria e ammazza decine di innocenti (tra i quali bambini, donne, disabili) è meno meritevole di morte e meno minaccioso per la nostra sicurezza? Eppure ha capacità di intendere e volere probabilmente più del "mostro" di oggi. Oggi per un dirigente d'industria tedesco che conosciamo si chiede l'ergastolo per omicidio doloso: secondo l'accusa 7 persone sono morte bruciate per risparmiare sui costi. E' meno efferato ? Come vedi la casistica si può estendere molto e la valutazione non può essere solo l'emotività del momento o la crudeltà delle immagini e dei nostri umani e soggettivi pensieri.

 

 

p.s.: la confessione di per sé non è elemento sufficiente di colpevolezza se non ci sono le prove certe; non è sicuramente questo il caso ma ce ne sono stati, anche in Umbria.

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Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna.

 

Verità nude, crude e devastanti!

1839898[/snapback]

 

scusa oscar ma solo perche leggi il nuovo profeta e sei iscritto al suo blog me si calato.

 

lìuiomo che si e fatto da solo:beppe grillo.

1839903[/snapback]

ma scindere quello che ce sta scritto, da chi lo ha scritto...no è?

1839915[/snapback]

 

oscar je rispondi tu?????

 

:D

1839917[/snapback]

non so cosa mi debba dire...

anch'io non sono un grosso simpatizzante di Grillo,

ma sto "articolo" m'è piaciuto molto perchè dice parecchie verità.

1839922[/snapback]

 

posso scherza con oscar o devo mandare un pm a te la prossima volta???

1839928[/snapback]

no...manda un pm a lui allora!!!!!!

1839959[/snapback]

 

o magari fatte li cazzi tuoi dato che ho quotato lui????

1839965[/snapback]

stai su un forum pubblico scienziato!

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Penso che la vendetta sia un sentimento umano comprensibile, soprattutto in situazioni estreme. Non sono affatto "buonista".  Immedesimarsi è naturale, il perdono è cristiano (per chi lo crede)  e "culturale".

 

Sul piano umano e individuale un genitore che si vendicasse nel modo  anche più violento contro chi  gli uccide un figlio da me avrebbe comprensione, ed ognuno (ovviamente non lo si può augurare nemmeno al peggior nemico) non può sapere come si comporterebe in una situazione così devastante.

 

La vendetta della folla già però non la concepisco (qui siamo nella logica del branco e del far west).

 

La vendetta di Stato poi è assolutamente per me inconcepibile. Tra l'altro non funziona nemmeno come deterrente.

 

Aggiungo che  penso che la libertà sia il valore umano più importante, più della vita biologica in sé, e la privazione (vera) della libertà  potrebbe essere una punizione più crudele della sofferenza fisica o della stessa morte.

1839889[/snapback]

 

forse NON CE SEMO CAPITI. IO NON PARLO DI VENDETTA. OK?!!!!. LA PENA DI MORTE PER QUESTI SOGGETTI E' SEMPLICEMENTE UNA FORMA DI TUTELA DELLA COMUNITA' CONTRO LA MALVAGITA' DEL MONDO. E SICCOME NN VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO, MA AHIME' IN UNA SFERA ABITATA DA CHARLES MANSON E SOCI, CONSIDERO LA PRIVAZIONE LEGALIZZATA DELLA VITA ALTRUI, IN CASI ASSOLUTAMENTE ESTREMI, NECESSARIA.

1839896[/snapback]

ok, non è vendetta ma autotutela della comunità, che delega al boia la sua sicurezza.

 

Io penso che questa delega per fortuna non l'abbiamo data (almeno in tempi moderni e nell'europa culla non esclusiva ma importante di "valori di civiltà").

 

Una domanda: quali sono i "casi assolutamente estremi" in cui lo Stato si assume il diritto di morte su un suo cittadino? Oggi diciamo questo, domani qualcun altro dirà quest'altro e qualcun altro ancora quest'altro ancora (ieri del resto si mandava a morte per eresia e oggi si manda a morte per furto o per adulterio). Qual è il confine? il terrorista che fa saltare su una bomba degli innocenti è meglio del "mostro" di oggi? merita di vivere più di lui? e del criminale di guerra, del nazista Piebke o del Karadzic di turno cosa ne facciamo? E via dicendo. E dei disabili mentali che commettono omicidi che ne facciamo? E dei minorenni assassini? Oggi i "casi assolutamente estremi" sono probabilmente pochi e circoscrivibili, ma domani? Dipenderà dall "umore popolare"? O forse anche da quante porta a porta gli saranno dedicati?

 

E' un mondo ancora più orribile, violento (e non più sicuro), quello che tu, anche se con le migliori intenzioni, prospetti.

1839916[/snapback]

 

Ma quale delega al boia?. Basta una legge chiara che delinei i casi estremi in cui la pena di morte è applicabile. Gli altri casi che prospetti sono fumo negli occhi per confondere le idee e non c'entrano niente con il mio discorso. Vuoi sapere quali secondo me sarebbero i casi estremi?.

1) omicidio efferato di particolare crudeltà (necrofilia, etc..) e su soggetti "protetti" (non mi viene un termine tecnico, ma intendo disabili, minorenni, etc.)

2) L'omicida è reo confesso (nessuna possibilità di errore)

3) L'omicida era capace di intendere e di volere

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non è fumo negli occhi, Cacafocu.

 

Domando: se l'omicidio (con annessi atti orribili) di minori, disabili etc. è giustamente considerato particolarmente efferato, colui che mette una bomba su un treno o a una stazione ferroviaria e ammazza decine di innocenti (tra i quali bambini, donne, disabili) è meno meritevole di morte e meno minaccioso per la nostra sicurezza? Eppure ha capacità di intendere e volere probabilmente più del "mostro" di oggi. Oggi per un dirigente d'industria tedesco che conosciamo si chiede l'ergastolo per omicidio doloso: secondo l'accusa 7 persone sono morte bruciate per risparmiare sui costi. E' meno efferato ? Come vedi la casistica si può estendere molto e la valutazione non può essere solo l'emotività del momento o la crudeltà delle immagini e dei nostri umani e soggettivi pensieri.

 

 

p.s.: la confessione di per sé non è elemento sufficiente di colpevolezza se non ci sono le prove certe; non è sicuramente questo il caso ma ce ne sono stati, anche in Umbria.

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Si. Gli esempi che hai portato sono NETTAMENTE meno efferati. Nel primo caso, per me, colui che mette la bomba sul treno non lo fa per deturpare un corpo (violentandolo dopo morto), lo fa per un atto politico, ha una motivazione, la peggiore possibile, ma ne ha una. In questo caso si prende l'ergastolo. Nel secondo caso non c'è efferatezza, non c'è bestialità. Sono casi completamente diversi, lo ribadisco.

Poi pensala come ti pare, ma io resto della mia idea.

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Per me, uno che strangola la nipote poi la stupra, poi la getta in un pozzo e dopo più di un mese confessa, è incapace di intedere e di volere.

 

In linea di massima chiunque si macchia di certi delitti, non c'ha tutte le rotelle al loro posto. Ecco, Cacafò, che non ne verrebbe condannato manco uno, proprio perchè per definizione chi fa certe cose non può essere capace di intendere e di volere .

 

Ciò non significa che debba restare in società: semplicemente lo sbatti dentro e butti via la chiave.

1839946[/snapback]

 

Per me, uno che lucidamente nega per un mese, che lucidamente cerca di costruirsi un alibi, che resiste ad un interrogatorio per 9 ore filate prima di confessare, che inscena il ritrovamento del cellulare, che piange davanti alle telecamere e reclama giustizia è un uomo PERFETTAMENTE capace di intendere e di volere.

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Appunto, per te.

E dato che il giudice è una persona come te e me, e dato che la giustizia non è una scienza, ma un'interpretazione, ecco che non puoi applicare dei filtri assoluti che possano portare alla morte di una persona.

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Penso che la vendetta sia un sentimento umano comprensibile, soprattutto in situazioni estreme. Non sono affatto "buonista".  Immedesimarsi è naturale, il perdono è cristiano (per chi lo crede)  e "culturale".

 

Sul piano umano e individuale un genitore che si vendicasse nel modo  anche più violento contro chi  gli uccide un figlio da me avrebbe comprensione, ed ognuno (ovviamente non lo si può augurare nemmeno al peggior nemico) non può sapere come si comporterebe in una situazione così devastante.

 

La vendetta della folla già però non la concepisco (qui siamo nella logica del branco e del far west).

 

La vendetta di Stato poi è assolutamente per me inconcepibile. Tra l'altro non funziona nemmeno come deterrente.

 

Aggiungo che  penso che la libertà sia il valore umano più importante, più della vita biologica in sé, e la privazione (vera) della libertà  potrebbe essere una punizione più crudele della sofferenza fisica o della stessa morte.

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forse NON CE SEMO CAPITI. IO NON PARLO DI VENDETTA. OK?!!!!. LA PENA DI MORTE PER QUESTI SOGGETTI E' SEMPLICEMENTE UNA FORMA DI TUTELA DELLA COMUNITA' CONTRO LA MALVAGITA' DEL MONDO. E SICCOME NN VIVIAMO IN UN MONDO PERFETTO, MA AHIME' IN UNA SFERA ABITATA DA CHARLES MANSON E SOCI, CONSIDERO LA PRIVAZIONE LEGALIZZATA DELLA VITA ALTRUI, IN CASI ASSOLUTAMENTE ESTREMI, NECESSARIA.

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ok, non è vendetta ma autotutela della comunità, che delega al boia la sua sicurezza.

 

Io penso che questa delega per fortuna non l'abbiamo data (almeno in tempi moderni e nell'europa culla non esclusiva ma importante di "valori di civiltà").

 

Una domanda: quali sono i "casi assolutamente estremi" in cui lo Stato si assume il diritto di morte su un suo cittadino? Oggi diciamo questo, domani qualcun altro dirà quest'altro e qualcun altro ancora quest'altro ancora (ieri del resto si mandava a morte per eresia e oggi si manda a morte per furto o per adulterio). Qual è il confine? il terrorista che fa saltare su una bomba degli innocenti è meglio del "mostro" di oggi? merita di vivere più di lui? e del criminale di guerra, del nazista Piebke o del Karadzic di turno cosa ne facciamo? E via dicendo. E dei disabili mentali che commettono omicidi che ne facciamo? E dei minorenni assassini? Oggi i "casi assolutamente estremi" sono probabilmente pochi e circoscrivibili, ma domani? Dipenderà dall "umore popolare"? O forse anche da quante porta a porta gli saranno dedicati?

 

E' un mondo ancora più orribile, violento (e non più sicuro), quello che tu, anche se con le migliori intenzioni, prospetti.

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Ma quale delega al boia?. Basta una legge chiara che delinei i casi estremi in cui la pena di morte è applicabile. Gli altri casi che prospetti sono fumo negli occhi per confondere le idee e non c'entrano niente con il mio discorso. Vuoi sapere quali secondo me sarebbero i casi estremi?.

1) omicidio efferato di particolare crudeltà (necrofilia, etc..) e su soggetti "protetti" (non mi viene un termine tecnico, ma intendo disabili, minorenni, etc.)

2) L'omicida è reo confesso (nessuna possibilità di errore)

3) L'omicida era capace di intendere e di volere

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non è fumo negli occhi, Cacafocu.

 

Domando: se l'omicidio (con annessi atti orribili) di minori, disabili etc. è giustamente considerato particolarmente efferato, colui che mette una bomba su un treno o a una stazione ferroviaria e ammazza decine di innocenti (tra i quali bambini, donne, disabili) è meno meritevole di morte e meno minaccioso per la nostra sicurezza? Eppure ha capacità di intendere e volere probabilmente più del "mostro" di oggi. Oggi per un dirigente d'industria tedesco che conosciamo si chiede l'ergastolo per omicidio doloso: secondo l'accusa 7 persone sono morte bruciate per risparmiare sui costi. E' meno efferato ? Come vedi la casistica si può estendere molto e la valutazione non può essere solo l'emotività del momento o la crudeltà delle immagini e dei nostri umani e soggettivi pensieri.

 

 

p.s.: la confessione di per sé non è elemento sufficiente di colpevolezza se non ci sono le prove certe; non è sicuramente questo il caso ma ce ne sono stati, anche in Umbria.

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Si. Gli esempi che hai portato sono NETTAMENTE meno efferati. Nel primo caso, per me, colui che mette la bomba sul treno non lo fa per deturpare un corpo (violentandolo dopo morto), lo fa per un atto politico, ha una motivazione, la peggiore possibile, ma ne ha una. In questo caso si prende l'ergastolo. Nel secondo caso non c'è efferatezza, non c'è bestialità. Sono casi completamente diversi, lo ribadisco.

Poi pensala come ti pare, ma io resto della mia idea.

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scusa la domanda, ma secondo te se può classificà la morte?? ce stanno morti de serie A o de serie B??

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