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Me pizzica me mozzica

Importante: COMITATO PER TERNI PROVINCIA

Messaggi raccomandati

delusione profonda per gli assenti , sia politici che , soprattutto cittadini.

1954108[/snapback]

Non hai considerato il fatto che qualcuno poteva non essere d'accordo con voi. O no?

Sono passato in auto li davanti verso le 10.00 eravate 7, forse 8.

Penso che sia chiaro che alla gente importi più dell'eventuale (anche fosse piccolo) risparmio che di salvare il culo a 4 politicanti che si vedono la poltrona scivolare da sotto il sedere.

1954116[/snapback]

 

infatti il messaggio non era quello

noi siamo stati chiarissimi

 

solo chi non vuole capire può fraintendere

 

 

risparmio?

tutto da dimostrare

Modificato da Me pizzica me mozzica

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delusione profonda per gli assenti , sia politici che , soprattutto cittadini.

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Non hai considerato il fatto che qualcuno poteva non essere d'accordo con voi. O no?

Sono passato in auto li davanti verso le 10.00 eravate 7, forse 8.

Penso che sia chiaro che alla gente importi più dell'eventuale (anche fosse piccolo) risparmio che di salvare il culo a 4 politicanti che si vedono la poltrona scivolare da sotto il sedere.

1954116[/snapback]

 

infatti il messaggio non era quello

noi siamo stati chiarissimi

evidentemente no.

Tanto è vero che una locandina di un giornale oggi parlava di "catene per salvare la provincia"

 

solo chi non vuole capire può fraintendere

io stesso non ho capito. E vorrei farlo, ma in questo topic mi avete raccontato solo panzane. A partire dai 20 stati europei che hanno le province (ovvero che hanno 3 livelli di amministrazione locale regioni/province/comuni), al fatto che se aboliscono la provincia di Terni, chiuderanno la prefettura, la questura e la camera di commercio. Al fatto che se aboliscono la provincia automaticamente i comuni vanno sotto pg. Tutte cose false.

 

risparmio?

tutto da dimostrare

1954117[/snapback]

Anche fosse solo per i consiglieri, gli assessori e il presidente, tanto mi basterebbe.

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Complimenti davvero a chi si è preso l'onere di prendere l'iniziativa in un momento così critico per il futuro e lo sviluppo della Città.

 

Io sono tornato giusto stamattina e non ho potuto partecipare ma mi metto subito a disposizione per qualsiasi manifestazione che possa rivelarsi utile alla causa.

 

Non è questione di campanilismi o rivalità, qui è in gioco il futuro della città, la dignità di un territorio lo sviluppo di una comunità.

 

Il mio augurio è che questa miccia possa portare ad un Risveglio e perchè no ad una vera e propria Rinascita della nostra città da troppo tempo sopita e silente di fronte a scelte fondamentali prese in ambito regionale.

 

Questi sono mesi decisivi per definire l'assetto regionale dei prossimi decenni e fino ad ora tutti i temi all'ordine del giorno hanno visto la nostra città ulteriormente penalizzata dalle scelte prese o in procinto di prendersi:

 

Questione provinciale

Assessorati

Casse di Risparmio

Azienda Ospedaliera

Azienda mobilità e trasporti

Università

 

Finalmente dopo anni di promesse e di silenzi la città sta prendendo lentamente coscienza dell'importanza di queste questioni.

Faccio mio lo slogan dei due comitati che in questi mesi stanno dando una scossa alla città.

 

AVANTI TERNI NON C'E' REGIONE SENZA PROVINCIA

Modificato da Against Racism

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delusione profonda per gli assenti , sia politici che , soprattutto cittadini.

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Non hai considerato il fatto che qualcuno poteva non essere d'accordo con voi. O no?

Sono passato in auto li davanti verso le 10.00 eravate 7, forse 8.

Penso che sia chiaro che alla gente importi più dell'eventuale (anche fosse piccolo) risparmio che di salvare il culo a 4 politicanti che si vedono la poltrona scivolare da sotto il sedere.

1954116[/snapback]

 

infatti il messaggio non era quello

noi siamo stati chiarissimi

evidentemente no.

Tanto è vero che una locandina di un giornale oggi parlava di "catene per salvare la provincia"

 

solo chi non vuole capire può fraintendere

io stesso non ho capito. E vorrei farlo, ma in questo topic mi avete raccontato solo panzane. A partire dai 20 stati europei che hanno le province (ovvero che hanno 3 livelli di amministrazione locale regioni/province/comuni), al fatto che se aboliscono la provincia di Terni, chiuderanno la prefettura, la questura e la camera di commercio. Al fatto che se aboliscono la provincia automaticamente i comuni vanno sotto pg. Tutte cose false.

 

risparmio?

tutto da dimostrare

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Anche fosse solo per i consiglieri, gli assessori e il presidente, tanto mi basterebbe.

1954118[/snapback]

 

tutte cose false ??

va bè parlamo de picchia và

 

secondo te se anche rimanessero uffici distaccati della provincia di perugia qui in zona sarebbe la stessa cosa?

 

le decisioni secondo te dove verrebbero prese? e a vantaggio di chi?

ancora non è chiaro che si tratta di perdere centri decisionali?

 

ma tu stai solo a pensare ai funzionari pubblici che sono nel tuo immaginario tutti brutti sporchi cattivi e ladri

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Il problema è che nella nostra Regione i risparmi sono tutti a carico del nostro territorio:

 

 

Taglio Province - Ternano accorpato a Pg

 

Riforma Gelmini - taglio delle facoltà a Terni

 

Razionalizzazione sanitaria - unica direzione a Pg

 

Razionalizzazione Casse di Risparmi - sede a Pg

 

Azienda unica Mobilità - tutto a Pg

 

A me pare che la crisi siamo sempre e solo noi a pagarli ed i risparmi vengono fatti penalizzando ulteriormente un territorio che già non godeva del giusto peso in ambito regionale.

 

E questo al di là di tutto è inaccettabile

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Camera di Commercio

 

Chi siamo

La Camera di Commercio è un Ente autonomo di diritto pubblico esponenziale e di autogoverno del sistema delle imprese della provincia e di cui cura lo sviluppo nell'ambito delle economie locali.

 

La Camera di Commercio è un Ente autonomo di diritto pubblico esponenziale e di autogoverno del sistema delle imprese della provincia e di cui cura lo sviluppo nell'ambito delle economie locali. Collegata a rete con l'intero sistema camerale in Italia e all'estero, integrata con altri organismi e istituzioni nazionali, sostenuta dalla collaborazione delle Associazioni imprenditoriali, la Camera costituisce per le imprese la porta di accesso alla Pubblica Amministrazione, il punto di confluenza tra attività produttive e Stato. Strategica è inoltre la possibilità camerale di analisi delle realtà economiche del territorio, attraverso un'azione mirata di ricerca e di studio capace di assicurare un'efficace progettualità con collegamenti coordinati con gli altri Enti territoriali ed istituzionali e con professionalità esterne.

La Camera, inoltre, come Ente rappresentativo del sistema delle imprese ha pieno titolo per farsi portatrice degli interessi di queste nei tavoli di concertazione provinciale e regionale, affinché le richieste e le necessità più rilevanti del sistema delle stesse siano recepite quali priorità programmatiche dell'economia locale, sviluppando contemporaneamente politiche attive in materie di distretti industriali e contribuendo alla loro costituzione e alla formazione dei loro organi di indirizzo e di gestione. Ruolo quest'ultimo già riconosciuto alla Camera dalla Regione Umbria. La Camera si sta impegnando nella politica di concertazione con tutti gli attori istituzionali (Regione, Provincia e Comuni) per svolgere non un semplice ruolo di partecipazione bensì un ruolo attivo di progettazione per le imprese del territorio, nel coordinamento e nella gestione con i comuni degli sportelli unici; nella definizione di modalità organiche di collaborazione con la Regione per sviluppare il confronto sulle deleghe. Altro fronte prioritario di azione è quello di affiancamento alle imprese nel processo di globalizzazione dell'economia. In tale campo la Camera di Terni può contare su tutte le attività e servizi offerti dall'Eurosportello regionale e dal proprio "Sportello Internazionalizzazione".

 

Sede di Terni

Largo Don Minzoni 6

05100 Terni

Centralino

Tel. 0744/4891

Fax 0744/406437

Orario di apertura

dal lunedì al venerdì

dalle 8,30 alle 12,00

martedì e giovedì

dalle 15,30 alle 16,30

 

Sede distaccata di Orvieto

Via G. Salvatori, 1/h

05019 Orvieto

Tel. 0763/305556

Fax 0763/305556

Orario di apertura

martedi e giovedi

dalle ore 8,30 alle ore 12,00

dalle ore 14,30 alle ore 16,30

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Prefettura

 

 

Il Prefetto è un organo periferico dell'Amministrazione statale con competenza generale e funzioni di rappresentanza governativa a livello provinciale. Il Prefetto:

 

 

rappresenta il governo a livello provinciale;

è autorità provinciale di pubblica sicurezza;

esercita tutte le funzioni dell'amministrazione periferica dello Stato non espressamente conferite ad altri Uffici;

sovrintende alle residue funzioni amministrative esercitate dallo Stato, coordinandole con quelle esercitate dagli Enti locali, direttamente o attraverso la presidenza della Conferenza permanente dei dirigenti degli Uffici statali;

vigila sulle Autorità amministrative operanti nella provincia e vi si sostituisce, in caso di urgente necessità, adottando le misure del caso (ordinanze di urgenza).

 

 

 

E' un organo che rappresenta, in ambito provinciale, il Governo nella sua unità. E' titolare della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo (U.T.G.), a cui sono state attribuite tutte le funzioni esercitate a livello periferico dallo Stato, fatta esclusione per quelle relative ad alcune Amministrazioni espressamente individuate dal d.lgvo 300/99 (Affari Esteri, Giustizia, Tesoro, Finanze, Pubblica Istruzione, Beni e Attività Culturali).

 

 

Il ruolo di rappresentanza generale del Governo, riconosciuto al Prefetto, trova ulteriore conferma e supporto nell'istituzione della "Conferenza permanente", regionale e provinciale, organismo che coadiuva il titolare dell'Ufficio Territoriale del Governo, nel coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni statali sul territorio.

 

 

Quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, il Prefetto ha la responsabilità dell'ordine e della sicurezza pubblica e presiede il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e coordina le Forze di Polizia.

 

 

Nell'ambito della protezione civile, sovrintende al coordinamento degli interventi di immediato soccorso per fronteggiare le situazioni di emergenza.

 

 

Nei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali, riveste il ruolo di garante della continuità gestionale delle Amministrazioni locali ogni qualvolta vengano meno gli amministratori eletti dai cittadini, attraverso la nomina di commissari, ed effettua la vigilanza delle funzioni statali (anagrafe, stato civile, servizi elettorali) assolte dalle Amministrazioni locali.

 

 

Assicura il corretto svolgimento del procedimento elettorale e cura le procedure di scioglimento e sospensione dei consigli comunali, o di rimozione o sospensione degli amministratori. Nei confronti delle Amministrazioni locali svolge inoltre funzioni di raccordo e di collaborazione.

 

 

Tra le funzioni ricomprese nell'area dell'amministrazione generale vi sono le attività relative alla mediazione nelle vertenze di lavoro ed alla garanzia dei servizi pubblici essenziali, al riconoscimento delle persone giuridiche, alla concessione dello status di cittadino italiano, all'irrogazioni di sanzioni amministrative per infrazioni depenalizzate ed in materia di circolazione stradale.

 

 

La Prefettura che ha sede nel capoluogo di regione svolge altresì tutte le attività connesse alle funzioni di rappresentanza dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie.

 

 

In particolare, il Prefetto ha il compito di assicurare, tra l'altro:

 

 

- il rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, nonché il raccordo tra le istituzioni dello Stato presenti sul territorio, al fine di garantire la rispondenza dell'azione amministrativa all'interesse generale, il miglioramento della qualità dei servizi resi al cittadino e di favorire e rendere più agevole il rapporto con il sistema delle autonomie;

 

 

- la promozione dell'attuazione delle intese e del coordinamento tra Stato e Regione previsti da leggi statali; l'esecuzione di provvedimenti del Consiglio dei ministri costituenti esercizio del potere sostitutivo;

 

 

- l'indizione delle elezioni regionali e la determinazione dei seggi consiliari e l'assegnazione di essi alle singole circoscrizioni (fino alla data di entrata in vigore di diversa previsione contenuta negli statuti e nelle leggi regionali)

 

 

La eterogeneità delle competenze impegna il Prefetto sui più disparati campi, ora sollecitandolo ad una maggiore attenzione al "sociale", ora alla tutela della sicurezza, ora alla complessa opera tesa a rafforzare le intese e la cooperazione tra il tessuto amministrativo statale periferico e tra questo ed il sistema dei poteri e delle autonomie locali.

 

 

Il Prefetto svolge dunque il delicato ed importante compito di promuovere e consolidare le sinergie presenti sul territorio a garanzia dei diritti dei cittadin

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Questura

 

 

QuesturaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

La questura è un ufficio della Polizia di Stato, con competenza provinciale, alle dipendenze del Ministero dell'Interno. Suo compito primario è assicurare il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica nell'ambito della provincia. Per il conseguimento di tale fine viene svolta una costante attività di prevenzione e repressione dei reati.

 

La struttura delle Questure - definita col decreto ministeriale del 16 marzo 1989 - punta all'efficienza e all'operatività del servizio a tutela e difesa del cittadino e prevede due Divisioni: la Polizia Anticrimine e la Polizia Amministrativa e Sociale.

 

Sul territorio, nei piccoli comuni e nei quartieri delle grandi città, i Commissariati costituiscono vere e proprie appendici della Questura, concepiti quali presidi territoriali di polizia per realizzare l'attività di prevenzione, investigazione e contrasto della criminalità, adeguandola alle condizioni della sicurezza in specifiche aree del territorio, e soprattutto per determinare un controllo sempre più pianificato, armonico ed organizzato.

 

In ogni Provincia il vertice dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza è il Questore al quale è affidata la direzione, la responsabilità e il coordinamento tecnico-operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica oltre che l'impiego delle Forze di Polizia a sua disposizione. Il Questore esercita anche tutte le attività proprie della polizia di sicurezza e della polizia amministrativa, che si concretizzano in atti quali ordinanze, diffide, permessi, licenze, autorizzazioni.

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Direzione Provinciale Del Lavoro

 

Le DPL sono organizzate su base proviciale e sottoposte alla Direzione regionale del lavoro territorialmente competente. Questa la suddivisione degli uffici per competenza territoriale:

 

Abruzzo: L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo;

Basilicata: Potenza, Matera;

Calabria: Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia;

Campania: Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno;

Emilia-Romagna: Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini;

Friuli-Venezia Giulia: Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine;

Lazio: Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo;

Liguria: Genova, Imperia, La Spezia, Savona;

Lombardia: Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese;

Marche: Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro;

Molise: Campobasso, Isernia;

Piemonte: Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, del Verbano-Cusio-Ossola avente sede ad Omegna (Verbania), Vercelli;

Puglia: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto;

Sardegna: Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari [1];

Toscana: Firenze, Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, DPL di Massa Carrara avente sede a Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena;

Umbria: Perugia, Terni;

 

Valle d'Aosta: Aosta [2];

Veneto: Venezia, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza

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Questura

 

 

QuesturaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

La questura è un ufficio della Polizia di Stato, con competenza provinciale, alle dipendenze del Ministero dell'Interno. Suo compito primario è assicurare il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica nell'ambito della provincia. Per il conseguimento di tale fine viene svolta una costante attività di prevenzione e repressione dei reati.

 

La struttura delle Questure - definita col decreto ministeriale del 16 marzo 1989 - punta all'efficienza e all'operatività del servizio a tutela e difesa del cittadino e prevede due Divisioni: la Polizia Anticrimine e la Polizia Amministrativa e Sociale.

 

Sul territorio, nei piccoli comuni e nei quartieri delle grandi città, i Commissariati costituiscono vere e proprie appendici della Questura, concepiti quali presidi territoriali di polizia per realizzare l'attività di prevenzione, investigazione e contrasto della criminalità, adeguandola alle condizioni della sicurezza in specifiche aree del territorio, e soprattutto per determinare un controllo sempre più pianificato, armonico ed organizzato.

 

In ogni Provincia il vertice dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza è il Questore al quale è affidata la direzione, la responsabilità e il coordinamento tecnico-operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica oltre che l'impiego delle Forze di Polizia a sua disposizione. Il Questore esercita anche tutte le attività proprie della polizia di sicurezza e della polizia amministrativa, che si concretizzano in atti quali ordinanze, diffide, permessi, licenze, autorizzazioni.

1954129[/snapback]

Aggiungice solo ad esempio il catasto, le soprintendenze ecc. ecc.

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io stesso non ho capito. E vorrei farlo, ma in questo topic mi avete raccontato solo panzane. A partire dai 20 stati europei che hanno le province (ovvero che hanno 3 livelli di amministrazione locale regioni/province/comuni), al fatto che se aboliscono la provincia di Terni, chiuderanno la prefettura, la questura e la camera di commercio. Al fatto che se aboliscono la provincia automaticamente i comuni vanno sotto pg. Tutte cose false.

 

 

1954118[/snapback]

 

eh no caro.

io ho investito più di dieci anni studiando queste cose E LE PANZANE NON LE RACCONTO.

 

tu da quale fonte attingi il tuo sapere?

 

kabù, se si stesse parlando di software, server, o quant'altro...alzerei le mani.

 

ma non invadere spavaldamente campi che non ti appartengono. Non pretendere di sapere ciò che non sai. Oltretutto metti in bocca alla gente parole che non ha scritto. Nessuno ha detto che CHIUDERANNO PREFETTURA, QUESTURA, CAMERE DI COMMERCIO. E' stato scritto, CORRETTAMENTE, che passerà tutto sotto la direzione di Perugia.

 

informati e poi torna. :)

Modificato da lubiondo

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Se zompa la provincia di Terni, molto probabilmente tutti gli uffici territoriali che avete nominato rimarranno.

Come dice lubiondo, zomperanno i dirigenti/direttori (che diventeranno facilmente responsabili di sede) e da direzioni provinciali diventeranno uffici xxx - direzione di Perugia - sezione territoriale di Terni.

 

Ovvio che il comando non sarà più quì, ma la rappresentanza rimarrà.

 

C'è da vedere se il risparmio ci sarà veramente visto che i capi spenderanno una marea di soldi in trasferimenti Terni - Perugia ecc...

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Se zompa la provincia di Terni, molto probabilmente tutti gli uffici territoriali che avete nominato rimarranno.

Come dice lubiondo, zomperanno i dirigenti/direttori (che diventeranno facilmente responsabili di sede) e da direzioni provinciali diventeranno uffici xxx - direzione di Perugia - sezione territoriale di Terni.

 

Ovvio che il comando non sarà più quì, ma la rappresentanza rimarrà.

 

C'è da vedere se il risparmio ci sarà veramente visto che i capi spenderanno una marea di soldi in trasferimenti Terni - Perugia ecc...

1954148[/snapback]

 

certo che rimarranno. Anche a Orvieto esiste il distaccamento della questura di Terni. La questura di Terni diventerà commissariato della questura di perugia.

ma non sarà la stessa cosa, anche a livello di servizi.

 

 

Guardate a livello comunale cosa succede con le delegazioni delle circoscrizioni.

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il messaggio è chiaro : si vuole denunciare un depotenziamento ed un impoverimento del territorio

 

come dice Lubiondo, rimangono materialmente gli uffici

si perdono però i centri decisionali

 

m'hai detto scansate

1954153[/snapback]

 

Mepì, noi non ce scansamo. Ma stasera me tocca davve buca :)

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delusione profonda per gli assenti , sia politici che , soprattutto cittadini.

1954108[/snapback]

Non hai considerato il fatto che qualcuno poteva non essere d'accordo con voi. O no?

Sono passato in auto li davanti verso le 10.00 eravate 7, forse 8.

Penso che sia chiaro che alla gente importi più dell'eventuale (anche fosse piccolo) risparmio che di salvare il culo a 4 politicanti che si vedono la poltrona scivolare da sotto il sedere.

1954116[/snapback]

 

infatti il messaggio non era quello

noi siamo stati chiarissimi

evidentemente no.

Tanto è vero che una locandina di un giornale oggi parlava di "catene per salvare la provincia"

 

solo chi non vuole capire può fraintendere

io stesso non ho capito. E vorrei farlo, ma in questo topic mi avete raccontato solo panzane. A partire dai 20 stati europei che hanno le province (ovvero che hanno 3 livelli di amministrazione locale regioni/province/comuni), al fatto che se aboliscono la provincia di Terni, chiuderanno la prefettura, la questura e la camera di commercio. Al fatto che se aboliscono la provincia automaticamente i comuni vanno sotto pg. Tutte cose false.

 

risparmio?

tutto da dimostrare

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Anche fosse solo per i consiglieri, gli assessori e il presidente, tanto mi basterebbe.

1954118[/snapback]

 

tutte cose false ??

va bè parlamo de picchia và

 

secondo te se anche rimanessero uffici distaccati della provincia di perugia qui in zona sarebbe la stessa cosa?

 

le decisioni secondo te dove verrebbero prese? e a vantaggio di chi?

ancora non è chiaro che si tratta di perdere centri decisionali?

 

ma tu stai solo a pensare ai funzionari pubblici che sono nel tuo immaginario tutti brutti sporchi cattivi e ladri

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secondo me la paura di veder scritto Terni (Pg) che fa schifo anche a me sia chiaro,

vi sta un po accecando. Nessuno sa bene come verrà gestito il tutto, neanche chi lo ha proposto

figuriamoci noi. Io non scenderei in piazza per qualcosa di cui non si conosce il vero significato.

Quello che so per certo, per ammissione di chi li dentro ci sta da 30 anni la provincia

non serve quasi a niente e tutti gli assessori e dirigenti vari sono assolutamente sacrificabilu

perche perlopiu inutili. Se penso per fare un esempio semplice che paghiami auto blu e autista

a gente che abita a 10min da piazza tacito, quando alcuni ministri inglesi si recano al lavoro a

Londra in bici....

 

Usiamo un po di buon senso ragazzi e aspettiamo di sapere per cosa val la pena battersi

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Per me se e' vero che la provincia come instituzione e' fallimentare nel suo rapporto costo/prestazione e' giusto che vada tolta o modificata ma a livello nazionale! Le togliamo tutte e ripensiamo ad una ristrutturazione politico-territoriale seria. Nel caso dell'Umbria la sproporzione territoriale, economica, politica tra pg e tr e' evidente e una crisi vera affrontata da menti illuminate potrebbe portare ad un riequilibrio delle forze in campo, ossia a qualcosa che secondo me, farebbe in primis molto bene alla regione intera. La realta' pero' non e' questa perche' sappiamo che da una parte ci sta l'ingordigia storica di chi si sente "del nord" e dall'altra parte il giustificato ma invalidante continuo senso di inferiorita' di una citta' che non fa niente a partire dalle istituzione fino all'ultimo dei cittadini per recuperare questo GAP imposto.

Credevo che la cosa Terni(pg) avrebbe smosso qualcuno in piu' ma non la citta' intera. Purtroppo sono momenti molto bui e sotto pg o sopra pg la gente sente che la fine e' discretamente vicina...e tante cose passano in secondo piano

Modificato da PozziFaBau

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abolire una provincia (per moviti di risparmio), secondo me, ci si deve arrivare in ultima ipotesi. Prima di ciò si dovrebbe eliminare tutto il sottobosco locale, consorsi, ati, comunità montane, etc; ed accorpare tutte queste competenze alle provincie e comuni.

Se poi vogliamo discutere sul discorso di eliminarle tutte, mi trovate pienamente daccordo, ma tutte, non una si una no, una prima si, poi mi rendo conto che è un feudo elettorale allora la salvo, NO QUESTO NO!

Ma poi perchè dovrei passare, dal ricevere le briciole di un pavesino a niente? Perchè è quello che succederà, SPOLETO DOCET.

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secondo me la paura di veder scritto Terni (Pg) che fa schifo anche a me sia chiaro,

vi sta un po accecando. Nessuno sa bene come verrà gestito il tutto, neanche chi lo ha proposto

figuriamoci noi. Io non scenderei in piazza per qualcosa di cui non si conosce il vero significato.

Quello che so per certo, per ammissione di chi li dentro ci sta da 30 anni la provincia

non serve quasi a niente e tutti gli assessori e dirigenti vari sono assolutamente sacrificabilu

perche perlopiu inutili. Se penso per fare un esempio semplice che paghiami auto blu e autista

a gente che abita a 10min da piazza tacito, quando alcuni ministri inglesi si recano al lavoro a

Londra in bici....

 

Usiamo un po di buon senso ragazzi e aspettiamo di sapere per cosa val la pena battersi

1954182[/snapback]

 

Guarda, io non faccio parte del comitato, però penso di aver capito il messaggio che si vuole trasmettere.

Nessuno dice che abolire le province sia un discorso aberrante. Io stesso, se leggi qualche post indietro, ho sostenuto che, ordinamento alla mano, le province rappresentano un ente intermedio che oggi, nel contesto attuale, ha ben poca ragione di esistere.

 

Personalmente, più che per campanilismo, lo faccio per una questione logica-istituzionale. L'abolizione totale delle province, torno a dire...SACROSANTA...dovrebbe essere l'ultimo schizzo di un disegno che deve riorganizzare il decentramento politico-amministrativo, soprattutto alla luce della recente riforma federalista ( regionale prima, titolo v parte II, municipale poi - vedi recenti decreti ).

Non puoi decretare l'abolizione PARZIALE solo per una questione di finanza pubblica.

In primis perchè il risparmio è PRATICAMENTE PARI A ZERO ( lavoro nel settore bilancio di un ente pubblico e penso di conoscere bene queste cose.

Poi perchè, allo stato delle cose, vieni a creare un disequilibrio territoriale.

Questo porta al punto primo, vale a dire che il risparmio è pari a zero. Potrebbero sorgere altri enti ( solo al pensiero dei consorzi mi prende un colpo ) per gestire servizi pubblici ( basti pensare al turismo, dove esistono già due enti sovrapposti, IAT e DIT ) che potrebbero ( e sottolineo POTREBBERO ) ricollocare chi è stato "spoltronato" dalla riforma. Si verrebbero a creare, nello specifico, altre poltrone. Poltrone che, assurdamente, nemmeno sono elette direttamente dai cittadini, in quanto nominate dai consessi di governo.

 

E' chiaro che io ipotizzo scenari. Potrei essere smentito palesemente. Ma non credo che l'abolizione di alcune province ( salvando quella cara a tremonti, inventandosi un criterio in seconda battuta per pararle il culo ) sia la cura dei mali della finanza pubblica.

 

Un'altra riflessione: non era più logico abolire le province istituite di recente?

 

Anche se queste sono solo ipotesi, già sono per me sufficienti a comprendere in pieno la sostanza del comitato.

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secondo me la paura di veder scritto Terni (Pg) che fa schifo anche a me sia chiaro,

vi sta un po accecando. Nessuno sa bene come verrà gestito il tutto, neanche chi lo ha proposto

figuriamoci noi. Io non scenderei in piazza per qualcosa di cui non si conosce il vero significato.

Quello che so per certo, per ammissione di chi li dentro ci sta da 30 anni la provincia

non serve quasi a niente e tutti gli assessori e dirigenti vari sono assolutamente sacrificabilu

perche perlopiu inutili. Se penso per fare un esempio semplice che paghiami auto blu e autista

a gente che abita a 10min da piazza tacito, quando alcuni ministri inglesi si recano al lavoro a

Londra in bici....

 

Usiamo un po di buon senso ragazzi e aspettiamo di sapere per cosa val la pena battersi

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Guarda, io non faccio parte del comitato, però penso di aver capito il messaggio che si vuole trasmettere.

Nessuno dice che abolire le province sia un discorso aberrante. Io stesso, se leggi qualche post indietro, ho sostenuto che, ordinamento alla mano, le province rappresentano un ente intermedio che oggi, nel contesto attuale, ha ben poca ragione di esistere.

 

Personalmente, più che per campanilismo, lo faccio per una questione logica-istituzionale. L'abolizione totale delle province, torno a dire...SACROSANTA...dovrebbe essere l'ultimo schizzo di un disegno che deve riorganizzare il decentramento politico-amministrativo, soprattutto alla luce della recente riforma federalista ( regionale prima, titolo v parte II, municipale poi - vedi recenti decreti ).

Non puoi decretare l'abolizione PARZIALE solo per una questione di finanza pubblica.

In primis perchè il risparmio è PRATICAMENTE PARI A ZERO ( lavoro nel settore bilancio di un ente pubblico e penso di conoscere bene queste cose.

Poi perchè, allo stato delle cose, vieni a creare un disequilibrio territoriale.

Questo porta al punto primo, vale a dire che il risparmio è pari a zero. Potrebbero sorgere altri enti ( solo al pensiero dei consorzi mi prende un colpo ) per gestire servizi pubblici ( basti pensare al turismo, dove esistono già due enti sovrapposti, IAT e DIT ) che potrebbero ( e sottolineo POTREBBERO ) ricollocare chi è stato "spoltronato" dalla riforma. Si verrebbero a creare, nello specifico, altre poltrone. Poltrone che, assurdamente, nemmeno sono elette direttamente dai cittadini, in quanto nominate dai consessi di governo.

 

E' chiaro che io ipotizzo scenari. Potrei essere smentito palesemente. Ma non credo che l'abolizione di alcune province ( salvando quella cara a tremonti, inventandosi un criterio in seconda battuta per pararle il culo ) sia la cura dei mali della finanza pubblica.

 

Un'altra riflessione: non era più logico abolire le province istituite di recente?

 

Anche se queste sono solo ipotesi, già sono per me sufficienti a comprendere in pieno la sostanza del comitato.

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ECCO VORREI DIRE SOLO 2 SEMPLICI PAROLE...Tutto quello che dice lubiondo è incontrovertibile anche se si ragiona su ipotesi...

 

NON ABBIAMO UTILIZZATO LE STESSE PAROLE PUBBLICAMENTE PER EVITARE DI PARLARE IL POLITICHESE PERCHè NON SIAMO UN MOVIMENTO POLITICO E PERCHè VOLEVAMO VEDERE SE IL CITTADINO MEDIO RAGIONA CO LA CAPOCCIA SUA O CO LA CAPOCCIA DE PARTITO ED HO, PERSONALMENTE SCOPERTO CHE TERNI è SUCCUBE TOTALMENTE SUCCUBE DEI PARTITI. VA DIETRO A CIò CHE DICE UNO O L'ALTRO A SECONDA DEL PROPRIO CREDO POLITICO...E QUESTO CARISSIMI MIEI è IL RISULTATO DI UNA CITTà MORTA E SEPOLTA. ABBIAMO CERCATO DI SVEGLIARLA NEL SUO COMPLESSO. NON COMMENTO ALTRE COSE PERCHè PER ME LA PARTITA PERSONALMENTE è CHIUSA NEL MOMENTO IN CUI DALLA PARTE OPPOSTA DELLA STRADA NON HANNO VISTO SIMBOLI DI ALCUNCHè. DOMANI (oggi) CI SARà SICURAMENTE CHI VUOLE APPROPRIARSI PER DIMOSTRARE CHE ERA IN MEZZO...MA CIò NON VERRà PERMESSO.

 

Detto ciò vi saluto.

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Leggendo le dichiarazioni dei giornali stamattina , nonostante prese di posizione (tutte rigorosamente tardive e a rimorchio della scossa data da questo Comitato (almeno questo ce lo volete riconoscere?) si capisce una cosa

 

non ci sono parlamentari umbri che abbiano a cuore questa questione

perchè?

 

perchè non ci sono ternani

 

Terni non ha nessuno che la difende in Parlamento e in Regione

 

il succo della questione , aldilà di tutto è questo

DOBBIAMO DIFENDERCI DA SOLI PERCHE' NESSUNO CHE CONTA LO FARA' PER NOI

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la mia impressione è che ci si fa infinocchiare dai discorsi campanilisti e che si continua a girare intorno alle questioni. la funzione delle provincie, delle regioni, dei comuni o dello stesso stato, così come quella delle altre istituzioni ed enti pubblici, è quella di rendere un servizio al cittadino. si da per scontato ormai che chi ci lavora non si assume la responsabilità del servizio ma ottiene dei privilegi. questo perché il sistema che avevamo non è più un sistema che offre servizi sociali bensì è un sistema che deve arricchirsi e produrre ricchezza.

 

se diminuisce il numero dei parlamentari o dei dipendenti provinciali non mi fanno un favore, mi tolgono un servizio, una rappresentanza. quello che deve diminuire sono i privilegi dei rappresentanti stessi: un politico non deve poter usare le facilitazioni messegli a disposizione per le sue funzioni pubbliche e andare ad un gran premio, ad una partita di pallone o alla sagra della salsiccia; non deve poter agevolare i propri sponsor commerciali, non deve proprio averne di sponsor commerciali; non deve poter ricevere stipendi e pensioni altissime in barba alla crisi della gente comune; e così via.

 

non è togliendo le provincie che si affronta il problema.

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Non mi imbatto in questioni tecniche, perché non ho i mezzi per farlo,ma mi limito a dire che la perdita della provincia può coincidere con la diminuzione del peso specifico di Terni in ambito regionale e nazionale (già a livelli bassissimi).

 

In una regione relativamente piccola come l'Umbria, perchè SOLO Terni ci deve rimettere? Ovviamente non ne faccio uno questione campanilistica.

 

Un personale apprezzamento va a chi sta portando avanti questa lotta. Per quando sono previste nuove riunioni?

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io stesso non ho capito. E vorrei farlo, ma in questo topic mi avete raccontato solo panzane. A partire dai 20 stati europei che hanno le province (ovvero che hanno 3 livelli di amministrazione locale regioni/province/comuni), al fatto che se aboliscono la provincia di Terni, chiuderanno la prefettura, la questura e la camera di commercio. Al fatto che se aboliscono la provincia automaticamente i comuni vanno sotto pg. Tutte cose false.

 

 

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eh no caro.

io ho investito più di dieci anni studiando queste cose E LE PANZANE NON LE RACCONTO.

 

tu da quale fonte attingi il tuo sapere?

 

kabù, se si stesse parlando di software, server, o quant'altro...alzerei le mani.

 

ma non invadere spavaldamente campi che non ti appartengono. Non pretendere di sapere ciò che non sai. Oltretutto metti in bocca alla gente parole che non ha scritto. Nessuno ha detto che CHIUDERANNO PREFETTURA, QUESTURA, CAMERE DI COMMERCIO. E' stato scritto, CORRETTAMENTE, che passerà tutto sotto la direzione di Perugia.

 

informati e poi torna. :)

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Correttamente non direi

 

Mi informo... per esempio io leggo la legge. Io

 

La finanziaria parla di cancellazione. Non di accorpamenti. Avete scritto un po' di cazzate. Accorpamento a pg, direzione che passa a pg. ecc...

La cancellazione non è un accorpamento. E' semantica. E' italiano.

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Se zompa la provincia di Terni, molto probabilmente tutti gli uffici territoriali che avete nominato rimarranno.

Come dice lubiondo, zomperanno i dirigenti/direttori (che diventeranno facilmente responsabili di sede) e da direzioni provinciali diventeranno uffici xxx - direzione di Perugia - sezione territoriale di Terni.

 

Ovvio che il comando non sarà più quì, ma la rappresentanza rimarrà.

 

C'è da vedere se il risparmio ci sarà veramente visto che i capi spenderanno una marea di soldi in trasferimenti Terni - Perugia ecc...

1954148[/snapback]

 

certo che rimarranno. Anche a Orvieto esiste il distaccamento della questura di Terni. La questura di Terni diventerà commissariato della questura di perugia.

ma non sarà la stessa cosa, anche a livello di servizi.

 

 

Guardate a livello comunale cosa succede con le delegazioni delle circoscrizioni.

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cancellazione non accorpamento (2)

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delusione profonda per gli assenti , sia politici che , soprattutto cittadini.

1954108[/snapback]

Non hai considerato il fatto che qualcuno poteva non essere d'accordo con voi. O no?

Sono passato in auto li davanti verso le 10.00 eravate 7, forse 8.

Penso che sia chiaro che alla gente importi più dell'eventuale (anche fosse piccolo) risparmio che di salvare il culo a 4 politicanti che si vedono la poltrona scivolare da sotto il sedere.

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infatti il messaggio non era quello

noi siamo stati chiarissimi

evidentemente no.

Tanto è vero che una locandina di un giornale oggi parlava di "catene per salvare la provincia"

 

solo chi non vuole capire può fraintendere

io stesso non ho capito. E vorrei farlo, ma in questo topic mi avete raccontato solo panzane. A partire dai 20 stati europei che hanno le province (ovvero che hanno 3 livelli di amministrazione locale regioni/province/comuni), al fatto che se aboliscono la provincia di Terni, chiuderanno la prefettura, la questura e la camera di commercio. Al fatto che se aboliscono la provincia automaticamente i comuni vanno sotto pg. Tutte cose false.

 

risparmio?

tutto da dimostrare

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Anche fosse solo per i consiglieri, gli assessori e il presidente, tanto mi basterebbe.

1954118[/snapback]

 

tutte cose false ??

va bè parlamo de picchia và

 

secondo te se anche rimanessero uffici distaccati della provincia di perugia qui in zona sarebbe la stessa cosa?

 

le decisioni secondo te dove verrebbero prese? e a vantaggio di chi?

ancora non è chiaro che si tratta di perdere centri decisionali?

 

ma tu stai solo a pensare ai funzionari pubblici che sono nel tuo immaginario tutti brutti sporchi cattivi e ladri

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cancellazione non accorpamento (3)

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Il problema è che nella nostra Regione i risparmi sono tutti a carico del nostro territorio:

 

 

Taglio Province  -  Ternano accorpato a Pg

 

Riforma Gelmini -  taglio delle facoltà a Terni

 

Razionalizzazione sanitaria - unica direzione a Pg

 

Razionalizzazione Casse di Risparmi  -  sede a Pg

 

Azienda unica Mobilità    -  tutto a Pg

 

A me pare che la crisi siamo sempre e solo noi a pagarli ed i risparmi vengono fatti penalizzando ulteriormente un territorio che già non godeva del giusto peso in ambito regionale.

 

E questo al di là di tutto è inaccettabile

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cancellazione non accorpamento (4)

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Camera di Commercio

 

Chi siamo

La Camera di Commercio è un Ente autonomo di diritto pubblico esponenziale e di autogoverno del sistema delle imprese della provincia e di cui cura lo sviluppo nell'ambito delle economie locali.

 

La Camera di Commercio è un Ente autonomo di diritto pubblico esponenziale e di autogoverno del sistema delle imprese della provincia e di cui cura lo sviluppo nell'ambito delle economie locali. Collegata a rete con l'intero sistema camerale in Italia e all'estero, integrata con altri organismi e istituzioni nazionali, sostenuta dalla collaborazione delle Associazioni imprenditoriali, la Camera costituisce per le imprese la porta di accesso alla Pubblica Amministrazione, il punto di confluenza tra attività produttive e Stato. Strategica è inoltre la possibilità camerale di analisi delle realtà economiche del territorio, attraverso un'azione mirata di ricerca e di studio capace di assicurare un'efficace progettualità con collegamenti coordinati con gli altri Enti territoriali ed istituzionali e con professionalità esterne.

La Camera, inoltre, come Ente rappresentativo del sistema delle imprese ha pieno titolo per farsi portatrice degli interessi di queste nei tavoli di concertazione provinciale e regionale, affinché le richieste e le necessità più rilevanti del sistema delle stesse siano recepite quali priorità programmatiche dell'economia locale, sviluppando contemporaneamente politiche attive in materie di distretti industriali e contribuendo alla loro costituzione e alla formazione dei loro organi di indirizzo e di gestione. Ruolo quest'ultimo già riconosciuto alla Camera dalla Regione Umbria. La Camera si sta impegnando nella politica di concertazione con tutti gli attori istituzionali (Regione, Provincia e Comuni) per svolgere non un semplice ruolo di partecipazione bensì un ruolo attivo di progettazione per le imprese del territorio, nel coordinamento e nella gestione con i comuni degli sportelli unici; nella definizione di modalità organiche di collaborazione con la Regione per sviluppare il confronto sulle deleghe. Altro fronte prioritario di azione è quello di affiancamento alle imprese nel processo di globalizzazione dell'economia. In tale campo la Camera di Terni può contare su tutte le attività e servizi offerti dall'Eurosportello regionale e dal proprio "Sportello Internazionalizzazione".

 

Sede di Terni

Largo Don Minzoni 6

05100 Terni

Centralino

Tel. 0744/4891

Fax 0744/406437

Orario di apertura

dal lunedì al venerdì

dalle 8,30 alle 12,00

martedì e giovedì

dalle 15,30 alle 16,30

 

Sede distaccata di Orvieto

Via G. Salvatori, 1/h

05019 Orvieto

Tel. 0763/305556

Fax 0763/305556

Orario di apertura

martedi e giovedi

dalle ore 8,30 alle ore 12,00

dalle ore 14,30 alle ore 16,30

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Prefettura

 

 

Il Prefetto è un organo periferico dell'Amministrazione statale con competenza generale e funzioni di rappresentanza governativa a livello provinciale. Il Prefetto:

 

 

rappresenta il governo a livello provinciale;

è autorità provinciale di pubblica sicurezza;

esercita tutte le funzioni dell'amministrazione periferica dello Stato non espressamente conferite ad altri Uffici;

sovrintende alle residue funzioni amministrative esercitate dallo Stato, coordinandole con quelle esercitate dagli Enti locali, direttamente o attraverso la presidenza della Conferenza permanente dei dirigenti degli Uffici statali;

vigila sulle Autorità amministrative operanti nella provincia e vi si sostituisce, in caso di urgente necessità, adottando le misure del caso (ordinanze di urgenza).

 

 

 

E' un organo che rappresenta, in ambito provinciale, il Governo nella sua unità. E' titolare della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo (U.T.G.), a cui sono state attribuite tutte le funzioni esercitate a livello periferico dallo Stato, fatta esclusione per quelle relative ad alcune Amministrazioni espressamente individuate dal d.lgvo 300/99 (Affari Esteri, Giustizia, Tesoro, Finanze, Pubblica Istruzione, Beni e Attività Culturali).

 

 

Il ruolo di rappresentanza generale del Governo, riconosciuto al Prefetto, trova ulteriore conferma e supporto nell'istituzione della "Conferenza permanente", regionale e provinciale, organismo che coadiuva il titolare dell'Ufficio Territoriale del Governo, nel coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni statali sul territorio.

 

 

Quale autorità provinciale di pubblica sicurezza, il Prefetto ha la responsabilità dell'ordine e della sicurezza pubblica e presiede il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e coordina le Forze di Polizia.

 

 

Nell'ambito della protezione civile, sovrintende al coordinamento degli interventi di immediato soccorso per fronteggiare le situazioni di emergenza.

 

 

Nei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali, riveste il ruolo di garante della continuità gestionale delle Amministrazioni locali ogni qualvolta vengano meno gli amministratori eletti dai cittadini, attraverso la nomina di commissari, ed effettua la vigilanza delle funzioni statali (anagrafe, stato civile, servizi elettorali) assolte dalle Amministrazioni locali.

 

 

Assicura il corretto svolgimento del procedimento elettorale e cura le procedure di scioglimento e sospensione dei consigli comunali, o di rimozione o sospensione degli amministratori. Nei confronti delle Amministrazioni locali svolge inoltre funzioni di raccordo e di collaborazione.

 

 

Tra le funzioni ricomprese nell'area dell'amministrazione generale vi sono le attività relative alla mediazione nelle vertenze di lavoro ed alla garanzia dei servizi pubblici essenziali, al riconoscimento delle persone giuridiche, alla concessione dello status di cittadino italiano, all'irrogazioni di sanzioni amministrative per infrazioni depenalizzate ed in materia di circolazione stradale.

 

 

            La Prefettura che ha sede nel capoluogo di regione svolge altresì tutte le attività connesse alle funzioni di rappresentanza dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie.

 

 

            In particolare, il Prefetto ha il compito di assicurare, tra l'altro:

 

 

- il rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regione, nonché il raccordo tra le istituzioni dello Stato presenti sul territorio, al fine di garantire la rispondenza dell'azione amministrativa all'interesse generale, il miglioramento della qualità dei servizi resi al cittadino e di favorire e rendere più agevole il rapporto con il sistema delle autonomie;

 

 

- la promozione dell'attuazione delle intese e del coordinamento tra Stato e Regione previsti da leggi statali; l'esecuzione di provvedimenti del Consiglio dei ministri costituenti esercizio del potere sostitutivo;

 

 

- l'indizione delle elezioni regionali e la determinazione dei seggi consiliari e l'assegnazione di essi alle singole circoscrizioni (fino alla data di entrata in vigore di diversa previsione contenuta negli statuti e nelle leggi regionali)

 

 

La eterogeneità delle competenze impegna il Prefetto sui più disparati campi, ora sollecitandolo ad una maggiore attenzione al "sociale", ora alla tutela della sicurezza, ora alla complessa opera tesa a rafforzare le intese e la cooperazione tra il tessuto amministrativo statale periferico e tra questo ed il sistema dei poteri e delle autonomie locali.

 

 

Il Prefetto svolge dunque il delicato ed importante compito di promuovere e consolidare le sinergie presenti sul territorio a garanzia dei diritti dei cittadin

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Questura

 

 

QuesturaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

La questura è un ufficio della Polizia di Stato, con competenza provinciale, alle dipendenze del Ministero dell'Interno. Suo compito primario è assicurare il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica nell'ambito della provincia. Per il conseguimento di tale fine viene svolta una costante attività di prevenzione e repressione dei reati.

 

La struttura delle Questure - definita col decreto ministeriale del 16 marzo 1989 - punta all'efficienza e all'operatività del servizio a tutela e difesa del cittadino e prevede due Divisioni: la Polizia Anticrimine e la Polizia Amministrativa e Sociale.

 

Sul territorio, nei piccoli comuni e nei quartieri delle grandi città, i Commissariati costituiscono vere e proprie appendici della Questura, concepiti quali presidi territoriali di polizia per realizzare l'attività di prevenzione, investigazione e contrasto della criminalità, adeguandola alle condizioni della sicurezza in specifiche aree del territorio, e soprattutto per determinare un controllo sempre più pianificato, armonico ed organizzato.

 

In ogni Provincia il vertice dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza è il Questore al quale è affidata la direzione, la responsabilità e il coordinamento tecnico-operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica oltre che l'impiego delle Forze di Polizia a sua disposizione. Il Questore esercita anche tutte le attività proprie della polizia di sicurezza e della polizia amministrativa, che si concretizzano in atti quali ordinanze, diffide, permessi, licenze, autorizzazioni.

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Direzione Provinciale Del Lavoro

 

Le DPL sono organizzate su base proviciale e sottoposte alla Direzione regionale del lavoro territorialmente competente. Questa la suddivisione degli uffici per competenza territoriale:

 

Abruzzo: L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo;

Basilicata: Potenza, Matera;

Calabria: Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia;

Campania: Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno;

Emilia-Romagna: Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini;

Friuli-Venezia Giulia: Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine;

Lazio: Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo;

Liguria: Genova, Imperia, La Spezia, Savona;

Lombardia: Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese;

Marche: Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro;

Molise: Campobasso, Isernia;

Piemonte: Torino, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, del Verbano-Cusio-Ossola avente sede ad Omegna (Verbania), Vercelli;

Puglia: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto;

Sardegna: Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari [1];

Toscana: Firenze, Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, DPL di Massa Carrara avente sede a Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena;

Umbria: Perugia, Terni;

 

Valle d'Aosta: Aosta [2];

Veneto: Venezia, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza

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Questura

 

 

QuesturaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

La questura è un ufficio della Polizia di Stato, con competenza provinciale, alle dipendenze del Ministero dell'Interno. Suo compito primario è assicurare il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica nell'ambito della provincia. Per il conseguimento di tale fine viene svolta una costante attività di prevenzione e repressione dei reati.

 

La struttura delle Questure - definita col decreto ministeriale del 16 marzo 1989 - punta all'efficienza e all'operatività del servizio a tutela e difesa del cittadino e prevede due Divisioni: la Polizia Anticrimine e la Polizia Amministrativa e Sociale.

 

Sul territorio, nei piccoli comuni e nei quartieri delle grandi città, i Commissariati costituiscono vere e proprie appendici della Questura, concepiti quali presidi territoriali di polizia per realizzare l'attività di prevenzione, investigazione e contrasto della criminalità, adeguandola alle condizioni della sicurezza in specifiche aree del territorio, e soprattutto per determinare un controllo sempre più pianificato, armonico ed organizzato.

 

In ogni Provincia il vertice dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza è il Questore al quale è affidata la direzione, la responsabilità e il coordinamento tecnico-operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica oltre che l'impiego delle Forze di Polizia a sua disposizione. Il Questore esercita anche tutte le attività proprie della polizia di sicurezza e della polizia amministrativa, che si concretizzano in atti quali ordinanze, diffide, permessi, licenze, autorizzazioni.

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Aggiungice solo ad esempio il catasto, le soprintendenze ecc. ecc.

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Il riferimento alla provincia è di carattere territoriale (come ripeto per l'ennesima volta non verrà cancellata la concezione geografica della provincia), infatti la valle d'aosta ha tutti questi uffici pur non avendo la provincia (amminsitrativa)

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