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SARTOR E ZAMPERNI INSIEME A DONI

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Calcioscommesse, 17 in manette

Arrestato anche l'atalantino Doni

foto Ansa

07:45 - Gli agenti delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della polizia stanno eseguendo 17 arresti nell'ambito di una nuova operazione contro il calcioscommesse. Tra gli arrestati, accusati di appartenere a un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, ci sono anche giocatori in attività: tra tutti spicca il nome di Cristiano Doni, ex capitano dell'Atalanta.

Arrestati anche Sartor, Zamperini, Gervasoni e Carobbio

Oltre a Doni, sono finiti in carcere perché coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia. I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro Paese dell'organizzazione. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l'organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.

 

Scommesse in Asia

Secondo i risultati dell'inchiesta, nuovo filone di "Last bet" che a giugno ha portato in carcere 16 persone (tra cui l'ex giocatore della Nazionale, Beppe Signori, e altri calciatori come Paoloni, Sommese e Micolucci), il vertice dell'organizzazione era a Singapore e le basi operative nell'Europa dell'Est.

 

Secondo la procura di Cremona, al vertice del gruppo c'era un certo Eng Tan Seet, detto "Dan", che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell'Europa dell'est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri Paesi. Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti internet collocati prevalentemente in Asia, ritenuti più sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate.

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Voglio vedere se i bergamaschi lo difendono ancora..

un uomo di merda che si e' sempre approfittato della piazza in cui ha lavorato

e ha continuato a farlo anche dopo quando e' scoppiato sto caso millantando la sua "enorme fede" atalantina..sveglia!!

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INQUINAMENTO DELLE PROVE - Doni è stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. Secondo l'accusa sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre incontri dell'Atalanta del campionato di serie B dell'anno scorso. Doni è già stato sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva dopo che la prima fase dell'indagine della procura di Cremona, a giugno scorso, aveva portato alla luce un suo coinvolgimento. Secondo l'accusa Doni deve andare in carcere perché, assieme ad Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento di Cervia) e all'ex preparatore atletico del Ravenna, Nicola Santoni, sarebbe coinvolto nella combine di alcune partite del campionato scorso dell'Atalanta. Il calciatore, inoltre, da quanto si è saputo, avrebbe anche pagato parte della parcella dell'avvocato di Santoni, per il timore che questi parlasse agli inquirenti. Insieme con Santoni Doni avrebbe anche ipotizzato di alterare i dati dell'iPhone dello stesso avvocato, sequestrato nell'estate scorsa nell'ambito dell'inchiesta, cambiando la password con un computer.

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Non mi stupisco che insieme a Doni siano stati arrestati Sartor e Zamperini.

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xchè?

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Perchè secondo me a terni questi signori facevano il bello (poco) ed il cattivo tempo (tanto), e secondo me vendevano le partite.

E' una mia supposizione, e spero di sbagliarmi. Ma ricordati che da Terni sono passati Paoloni e Signori e guarda che fine hanno fatto.

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"Fantozzi è lei?". A tirare in ballo il celebre personaggio inventato da Paolo Villaggio è l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni in una conversazione telefonica (intercettata dalla polizia) con l'ex preparatore atletico del Ravenna Calcio Nicola Santoni in cui si parla della possibilità di manomettere il telefono sequestrato dalla polizia a Santoni alcuni mesi fa.

 

 

 

 

 

:lol::lol::lol::lol: che straccia de cretino

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Zazzaroni parla di Doni: "Tenta la fuga, crolla un mito"

Bloccato in garage. Adesso Cristiano farà fatica a giustificarsi con tutti quelli che, tifosi in primis, che hanno creduto in lui negli ultimi mesi

 

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Zazzaroni parla di Doni: "Tenta la fuga, crolla un mito"

Bloccato in garage. Adesso Cristiano farà fatica a giustificarsi con tutti quelli che, tifosi in primis, che hanno creduto in lui negli ultimi mesi

 

 

Quando tenti di scappare non appena i carabinieri bussano alla porta di casa tua, lo fai per lo spavento (istinto di protezione) o perché sai di essere terribilmente nei guai? Li stavi per caso aspettando? Quando quei signori in divisa si presentano a meno di una settimana dal Natale per fartelo trascorrere dietro le sbarre, o se proprio ti va bene ai domiciliari, è perché la giustizia ha uno spiccato senso della perfidia e non conosce santi, né feste, né tantomeno eroi della domenica, o più banalmente perché chi indaga da mesi ha finalmente trovato tutte le prove che cercava?

 

Riflessioni, domande, dubbi e un filo di angoscia, un gusto amaro. Mi tocca scrivere brutte cose di un ragazzo che conosco dall’autunno del ’94 - sono dunque passati diciassette anni e mezzo, lui ne aveva ventidue -, un talento che mi ha regalato l’emozione più grande della mia vita di tifoso. Un cross, sì: un cross perfetto in corsa dalla destra per la testa del giocatore più basso presente nell’area di rigore del Chievo, Bresciani. Che rispose all’invito riportando in Serie B il Bologna di Ulivieri e Gazzoni - al gol di Giorgino, che avevo in qualche modo aiutato a passare dalla Reggiana al Bologna con un salto all’indietro di due categorie, urlai come neanche dopo la rete del 2-1 di Roberto Baggio a Boston, l’anno prima. Triste destino, quello di Bresciani e Doni: hanno conosciuto per breve tempo il carcere (misure restrittive, le chiamano), pur se in momenti - e per motivi - diversi.

Nella vita (ci) si sbaglia e talvolta chi sbaglia paga. Attendo tuttavia che la giustizia faccia per intero il suo corso per capire se c’era davvero qualcosa di marcio in quel ragazzo così educato, così simpatico, bello e bravo, in grado di avere tutto, che oggi, come sei mesi fa, è tornato in prima pagina per una storia - infinita - di scommesse e truffe di vario genere. La lista dei reati dei quali lo accusano è fin troppo ricca. Leggo ad esempio sul sito della Gazzetta: “Dall'ordinanza firmata dal gip di Cremona Salvini emergerebbe che Cristiano Doni sarebbe un autentico protagonista dell'organizzazione internazionale che gestisce il nuovo calcio scommesse e, in più, che lo stesso Doni avrebbe tenuto ‘un atteggiamento minaccioso con l'obiettivo di far tacere Nicola Santoni perché avrebbe rivelato il sistema delle scommesse’”.

 

I Figli del Sole, poi. Pensavo fossero soltanto gli amici del calciatore famoso che frequentavano lo stesso bagno sulla spiaggia di Cervia e adesso ci spiegano che erano invece una sorta di punto di riferimento per gli scommettitori orientali, gente capace di movimentare 26 milioni di euro su una sola partita di B. “Il capitano dell’Atalanta - scrive infatti Salvini nell’ordinanza -, agendo anche per conto di imprecisati dirigenti della squadra che aspirava alla promozione in serie A, utilizzando il supporto costante di un suo 'gruppo di Cervia' interferiva o cercava di interferire, con interventi anche corruttivi, al fine di procurarsi illegittimamente i proventi delle scommesse, sui risultati di molteplici partite della sua squadra”.

 

Cris, mi rendo conto che visto come butta in queste ore potrà sembrare il problema minore, ma non lo è: alla gente che per amicizia, riconoscenza, spirito di corpo o di curva, e passione ti ha creduto fino all’ultimo giorno e si è esposta per difenderti spesso maltrattando i cronisti che riportavano notizie poco simpatiche su di te e la squadra, che racconterai domani? Quanto vorrei che Salvini si sbagliasse. Anche per quel cross così pulito della primavera ’95.

 

di Ivan Zazzaroni

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Calcio scommesse - L'inchiesta si allarga: sospette 22 partite di A

 

Le ammissioni di Alessandro Zamperini e Filippo Carobbio, oggi tocca a Nicola Santoni sottoporsi all'interrogatorio, giovedì a Gigi Sartor e venerdì - per ultimo - a Cristiano Doni. La fase due dell'inchiesta di Cremona è a un punto di svolta.

 

Questa volta il calcio italiano trema davvero. Sono bastati i primi due interrogatori, svolti dalla procura di Cremona nella giornata di martedì, a dare l’impressione che la seconda fase del calcioscommesse possa aprire squarci ben più importanti della prima. Anche perché, questa volta, non mancano le ammissioni. Alessandro Zamperini e Filippo Carobbio hanno già raccontato dettagli importanti.

 

E, ora, potrebbe essere il turno degli altri indagati. Quest’oggi tocca a Nicola Santoni, il preparatore dei portieri del Ravenna che, stando alle ricostruzioni del gip Salvini, sarebbe stato pagato da Cristiano Doni per non parlare. Un personaggio chiave che potrebbe inguaiare non poco il capitano atalantino. Anche per questo, Doni sarà interrogato per ultimo nella giornata di venerdì. Prima di lui anche Gigi Sartor, atteso giovedì.

 

In questo quadro di intercettazioni rese pubbliche e ammissioni durante interrogatori, arriva anche la lista delle partite sospette di Serie A, diffusa dal quotidiano “la Repubblica” nella sua edizione odierna. Un elenco da brividi di 22 match. Sarà soltanto l’inizio?

 

L’ELENCO DELLE PARTITE SOSPETTE DI SERIE A:

 

Catania-Chievo 1-1 (11/1/2011)

 

Napoli-Sampdoria 4-0 (30/1/2011)

 

Brescia-Chievo 0-3 (30/1/2011)

 

Brescia-Bari 2-0 (6/2/2011)

 

Genoa-Roma 4-3 (26/2/2011)

 

Brescia-Lecce 2-2 (27/2/2011)

 

Fiorentina-Roma 2-2 (20/3/2011)

 

Genoa-Lecce 4-2 (20/3/2011)

 

Bari-Chievo 1-2 (20/3/2011)

 

Brescia-Bologna 3-1 (2/4/2011)

 

Parma-Bari 1-2 (3/4/2011)

 

Chievo-Sampdoria 0-0 (3/4/2011)

 

Bologna-Napoli 0-2 (10/4/2011)

 

Chievo-Bologna 2-0 (17/4/2011)

 

Lecce-Cagliari 3-3 (17/4/2011)

 

Catania-Cagliari 2-0 (1/5/2011)

 

Lazio-Genoa 4-2 (14/5/2011)

 

Chievo-Udinese 0-2 (15/5/2011)

 

Catania-Roma 2-1 (15/5/2011)

 

Genoa-Cesena 3-2 (22/5/2011)

 

Lecce-Lazio 2-4 (22/5/2011)

 

Bologna-Bari 0-4 (22/5/2011)

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Chievo 6 nominations

Bari - Bologna - Brescia - Genoa e Lecce 4

Catania e Roma 3

Cagliari - Lazio - Napoli e Samp 2

Cesena - Fiorentina - Parma e Udinese 1

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e allora xchè dicevano che l'atalanta rischia ancora? <_<

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Gervasoni: "Nomi, soldi, accordi Vi racconto come truccavamo le partite"

 

CREMONA, 30 dicembre 2011

 

Davanti al pm coinvolti 43 giocatori e almeno 18 gare: "Gli slavi incontrarono Mauri e Milanetto. E i fratelli Cossato mi dissero che Pellissier e Luciano..."

 

Carlo Gervasoni, 29 anni. Ansa

Partite taroccate, almeno 18, nomi di 43 giocatori complici, soldi incassati, una valanga. Quella di Carlo Gervasoni al pm Roberto Di Martino non è stata una semplice confessione. E' una bomba, che inguaia decine di calciatori e club. Gervasoni comincia dalle partite manipolate all'AlbinoLeffe, nel 2009, escludendo di essere a conoscenza del coinvolgimento della dirigenza o di tentativi di acquisizione della società. "Tra i nomi che vennero fatti, di squadre ipoteticamente 'acquistabili' in relazione alle loro condizioni finanziarie precarie, ricordo quelli del Como e del Grosseto". Gervasoni dice che "fu Gritti, portiere del Bellinzona, che non conoscevo, a prendere l'iniziativa", contattando Carobbio. "Ci fu uno o più incontri con queste persone, il cui portavoce era Gegic", anche "Bressan (Mauro, ndr) e il preparatore dei portieri del Bellinzona" (di cui non si fa il nome, ndr). Gli slavi dissero che erano disposti ad anticipare il compenso in contanti ancor prima dell'effettuazione delle partite da alterare. Non vi era un tariffario prefissato, ma l'entità del compenso sarebbe variata di volta in volta a seconda delle quote e delle difficoltà della partita". Il primo tarocco è Pisa-AlbinoLeffe 2-0, 7 marzo 2009. "Io e Carobbio abbiamo deciso di coinvolgere Narciso, Ruopolo, Conteh, Cellini, ci siamo incontrati a casa mia. Ci fu una discussione al termine della quale Narciso e Cellini decisero di non aderire". Allora venne "coinvolto Caremi". Dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Gli slavi ci avevano anticipato 15.000 euro a testa. Non mi risulta che sia stato coinvolto il Pisa".

 

 

ALTRO GIRO, ALTRO REGALO — Salernitana-AlbinoLeffe 4-2, 18 aprile 2009. "Aderirono oltre a me e a Carobbio, Narciso, Serafini e Ruopolo. La somma percepita si aggirava sui 90.000 euro e non ci fu coinvolgimento della Salernitana. Cercammo poi di combinare Frosinone-Albinoleffe (2-0, 9 maggio 2009). Avevamo concordato un Over 2,5, ma il risultato non venne conseguito. Aderirono oltre a me e Carobbio, Coser e Ruopolo. Gli slavi ci avevano anticipato una somma di poco inferiore rispetto alle due precedenti partite, ma abbiamo dovuto restituirla. L'ultima di campionato si disputò AlbinoLeffe-Ancona (si passò da 3-1 a 3-4, ndr). Qualche giorno prima vennero a parlarmi tre giocatori dell'Ancona"; per loro vincere la partita "sarebbe stato di vitale importanza. Io manifestai la mia disponibilità e parlai con i miei compagni, ma non tutti erano d'accordo. Pertanto, non avrei potuto garantire il risultato. Un paio di giorni dopo, i giocatori mi portarono 15.000 euro: erano Colacone, Turati e Mastronunzio". Per quel risultato andò in Lega Pro il Pisa.

 

LO "SPETTACOLARE" 3-3 — AlbinoLeffe-Piacenza 3-3, 20 dicembre 2010, con puntate sui siti asiatici di svariati milioni di euro. "Cassano, portiere del Piacenza, mi disse che l'incontro era stato combinato tra le due dirigenze. Erano d'accordo sia i giocatori che le società tant'è che lo stesso scommise tramite Zamperini mentre i fratelli Cossato mi riferivano di avere a loro volta scommesso dopo avere ricevuto conferma dell'avvenuta manipolazione grazie a Rickler e Passoni. Ho appreso sempre da Cassano che nella stagione 2008-2009, Passoni chiese di comprare la vittoria. Passoni agì per conto del Mantova, in particolare del d.s. Magalini. Il Mantova vinse e, sempre secondo Cassano, vennero versati dei soldi ad alcuni giocatori dei quali non so indicare il nome".

 

IO E PAOLONI — "L'unica partita che abbiamo manipolato assieme è quella di coppa Italia di Lega Pro (Cremonese-Monza 2-3, 27 ottobre 2010). Paoloni mi disse di essere stato contattato da Saverino della Reggiana. Manifestai la mia disponibilità a condizione che venisse coinvolto Gegic al posto di Saverino. In totale Gegic ci conferì circa 40.000 euro. Partecipò alla suddivisione anche Stefani che poi diede parte della somma ricevuta a quelli del Monza. Stefani mi riferì i nomi: Fiuzzi, Alberti e Iacopino.

L'ATALANTA — Per Atalanta-Livorno della passata stagione, "venne da me Paoloni dicendomi che De Lucia e Perticone del Livorno si erano venduti la partita. La "dritta" ha comportato una scommessa di 10.000 euro sia da parte mia che di Paoloni. La partita poi è finita 2-0 per il Livorno. Ho chiesto spiegazioni a Paoloni che non è stato in grado di fornirmela e ha prospettato un recupero del denaro in occasione di Bari-Livorno di coppa Italia (4-1)". Il pm fa presente a Gervasoni che "per Atalanta-Piacenza ha parlato soltanto di accordi con Gegic, che avrebbe dato a lui e a Cassano 80-90.000 euro per perdere e di altri 90.000 che avrebbero dovuto ricevere per analoga finalità dai fratelli Cossato. In realtà, anche le più recenti dichiarazioni di Doni e Benfenati danno atto di un contatto anche col medesimo Doni per la manipolazione della partita". "Effettivamente - è la risposta - l'incontro con Doni davanti agli spogliatoi c'è stato. Io non sapevo che lui fosse a conoscenza degli accordi né sapevo di un coinvolgimento dell'Atalanta o di giocatori dell'Atalanta. Fu lui ad avvicinarsi e a dire: "Siamo convinti di quello che dobbiamo fare?" e io rimasi piuttosto sorpreso".

 

LE PARTITE DI A — Palermo-Bari 2-1. "Secondo quanto mi riferì Gegic, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno vicino. Mi riferì che erano stati corrotti Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi. Il risultato concordato non venne raggiunto in quanto Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva della combine". Lazio-Genoa 4-2. "Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono, lo stesso giorno della partita, con Zamperini che poi li mise in contatto con Mauri. So, sempre da Gegic, che gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, il quale a sua volta interessò altri giocatori della sua squadra. Gegic mi disse che il risultato concordato fu un Over riferito al primo tempo. Il risultato è stato raggiunto in quanto il primo tempo si concluse 1-1". Lecce-Lazio 2-4. "Gegic mi disse che, tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con Mauri per manipolare la partita. Furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali Benussi (ma il portiere era Benassi, mentre Benussi era al Palermo ndr) e Rosati".

 

In proposito il legale del portiere del Lecce precisa con una nota: "Il Sig. Benassi Massimiliano si dichiara completamente estraneo a qualsiasi tipo di coinvolgimento nella fattispecie delittuosa e si riserva di tutelare la propria immagine nelle apposite sedi contro coloro che lo accosteranno a comportamenti illeciti".

 

LE ALTRE DI B — Per Brescia-Mantova "io e Pellicori abbiamo ricevuto complessivamente 60.000 euro". Cittadella-Mantova "fu fatta con Pellicori e Fissore. Quest'ultimo, così come per Brescia-Mantova, era a conoscenza dell'accordo, ma non partecipò alla partita. Il compenso fu limitato a circa 15.000 euro in quanto doveva essere compensato il risultato negativo relativo alla partita con il Brescia". Anche Empoli-Mantova "fu fatta con Fissore e Pellicori".

Per Siena-Piacenza 2-3 "ho percepito assieme a Cassano e Catinali 20.000 euro a testa" per l'Over. Per Piacenza-Pescara 0-2 "mi ero attivato con Nicco, ma poi mi fece sapere con un messaggio che non era riuscito a convincere i suoi compagni di squadra a farci vincere".

 

I FRATELLI COSSATO — "Quando mi contattarono in prossimità di Atalanta-Piacenza mi rappresentarono di avere dei contatti nel Chievo, in particolare Pellissier ed Eriberto (Luciano, ndr). I due consentivano ai fratelli Cossato di manipolare le partite del Chievo. I fratelli Cossato mi rappresentarono che tra i loro referenti c'erano anche altri calciatori ex Chievo. Tra questi Italiano, il quale aveva confidato loro che il Padova aveva comprato la partita con l'AlbinoLeffe del 2009-10. Ho appreso da Rickler nel campionato 2009-10, in Mantova-Modena 1-1, la squadra ospite prese denaro da parte del Padova al fine di non perdere". Per Chievo-Novara di coppa Italia 2010 "ho appreso da Gegic che gli slavi offrirono 150.000 euro ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un Over, risultato effettivamente conseguito. Gli slavi si incontrarono con Ventola nell'albergo e consegnarono ad un albanese che giocava nel Novara, Shala, circa 150.000 euro che divisero anche con altri giocatori, tra i quali Fontana. Bertani fece da tramite in quanto non partecipò alla trasferta".

 

IL VERBALE DI ZAMPERINI — Gli inquirenti hanno chiesto chiarimenti sulla sua presenza all'Hotel Tiziano di Lecce (dove prenota la camera anche per uno del clan degli zingari, Ilievski) che avrebbe ospitato la squadra di casa prima della gara del 21 maggio contro la Lazio (in quella occasione non ci fu ritiro, soltanto il pranzo). Il tentativo di combinare la gara, secondo Zamperini, sarebbe sfumato perché Ferrario, che quella partita non l'avrebbe giocata, "non era interessato a queste cose". Su Mauri Zamperini ha detto: "E' un amico fraterno con cui mi sento ogni giorno. E' anche vero che ci siamo incontrati prima di Lecce-Lazio, ma non abbiamo trattato di argomenti riguardanti la manipolazione di partite di calcio".

 

 

:vomito:

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Questi personaggi sarebbero da prendere a calci nel culo dalla mattina alla sera fino alla fine dei loro giorni, tant'è che Doni viene a Milano a giocare a poker e oltretutto perde!

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Questi personaggi sarebbero da prendere a calci nel culo dalla mattina alla sera fino alla fine dei loro giorni, tant'è che Doni viene a Milano a giocare a poker e oltretutto perde!

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...tu fai parte della tavolata e vinci Gattonè? ;)

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