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lupoeta

a cosa serve il DNA non codificante...?

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voglio vincere il premio topic meno frequentato dell'anno...

 

Esistono numerose ipotesi sull'origine e la persistenza nel genoma di ampie regioni non codificanti. Nessuna di queste è riuscita a convincere totalmente la comunità scientifica. È comunque possibile che ogni ipotesi sia parzialmente corretta, e che l'intero DNA non codificante presente nel genoma si sia originato in numerosi modi diversi, alcuni dei quali descritti appunto dalle teorie seguenti.

Queste regioni potrebbero essere rimasugli di pseudogeni, che nel corso dell'evoluzione avrebbero perso la loro funzione, anche a causa di eventuali frammentazioni della sequenza codificante.

 

L'8% del DNA non codificante è stato dimostrato essere stato originato da retrotrasposoni di HERV (dall'inglese Human Endogenous RetroVirus), ma si ipotizza che questa percentuale possa essere ritoccata a quasi il 25% del genoma umano.

Il noncoding DNA potrebbe avere una funzione protettiva nei confronti delle regioni codificanti. Dal momento che il DNA è continuamente esposto a danni casuali da parte di agenti esterni, infatti, una tanto alta percentuale di DNA non codificante permette di pensare che le regioni ad essere statisticamente più danneggiate siano in realtà non codificanti.

Il DNA non codificante potrebbe anche essere una sorta di riserva di sequenze al momento non codificate, ma dalle quali potrebbe emergere un qualche gene in grado di conferire vantaggio all'organismo. Da questo punto di vista, dunque, tali regioni costituirebbero le vere basi genetiche dell'evoluzione.

Parte del noncoding DNA è ritenuto essere, più semplicemente, un elemento spaziatore tra geni. In questo modo gli enzimi che hanno rapporti con il materiale genetico avrebbero la possibilità di complessare più agevolmente il DNA. Il DNA non codificante così, potrebbe avere una funzione fondamentale pur essendo composto di una sequenza assolutamente casuale.

Alcune regioni di DNA non codificante potrebbero avere una funzione regolatoria sconosciuta: potrebbero ad esempio controllare l'espressione di alcuni geni o lo sviluppo di un organismo dallo stato embrionale a quello adulto.

Nel noncoding DNA potrebbero essere contenute numerose sequenze trascritte ad RNA ma non tradotte a proteina: questi non coding RNA sono ancora poco conosciuti, ma si ritiene possano essere molti di più di quelli attualmente noti.

Alcune teorie puntano invece a confermare che tale DNA non abbia in effetti alcuna funzione. In un recente esperimento è stata rimossa una quantità di noncoding DNA dal genoma murino pari all'1%. I topi sottoposti al trattamento non hanno mostrato alcun tipo di fenotipo. Ciò può comunque essere interpretato in due modi: il DNA non codificante non ha effettivamente nessuna funzione, oppure i ricercatori non sono stati in grado di sviluppare un metodo di rilevazione tale da osservare cambiamenti fenotipici nei topi.

 

Conservazione del DNA non codificante

 

Dal punto di vista teorico, la presenza di alte proporzioni di DNA non codificante sembra essere contro la logica evoluzionistica: la replicazione di una tale quantità di informazioni inutili, infatti, sembrerebbe essere un grande spreco di energia. Gli organismi con una minore quantità di noncoding DNA, risparmiando energia, dovrebbero presentare un vantaggio selettivo e, lungo l'evoluzione, il DNA non codificante sarebbe dovuto scomparire. In base a questo, sembrerebbe evidente che il DNA non codificante debba avere una qualche funzione.

In realtà, è possibile giustificare queste considerazioni anche partendo dal presupposto che tali sequenze non abbiano alcuna funzione.

L'energia richiesta per la replicazione di grandi quantità di DNA inutile è in realtà insignificante se correlata all'intera quantità di energia spesa per l'intero processo replicativo.

Va ricordato il già citato vantaggio selettivo che potrebbe derivare dalla presenza di una riserva di sequenze extra non codificate. Ciò potrebbe giustificare la persistenza di queste regioni nel corso dell'evoluzione.

L'attività integrativa dei retrotrasposoni avviene più velocemente di quanto l'evoluzione sia in grado di eliminarli. Ciò spiegherebbe perché le regioni non codificanti, invece di diminuire, possano aumentare nel corso dell'evoluzione.

 

La genomica comparativa è una via promettente per la comprensione della reale funzione del DNA non codificante. È infatti ampiamente condiviso nella comunità scientifica il fatto che le regioni codificanti (o dotate di un qualche ruolo) siano ampiamente conservate, dal momento che una loro eventuale mutazione potrebbe indurre fenotipo negativo. A testimonianza di ciò sta l'ampia omologia (all'80%) tra un tipico gene umano ed uno, ad esempio, murino. I genomi dei due organismi hanno invece una percentuale di omologia molto minore. Confrontando dunque le regioni non codificanti di diversi organismi, è possibile comprendere se esse abbiano o meno una qualche funzione: regioni strettamente conservate (similarmente a quanto avviene per i geni), avranno con tutta probabilità una funzione; in caso contrario, è possibile che non presentino alcuna funzione.

In un recente studio, circa 500 elementi ultraconservati sono stati individuati in tutti i genomi di vertebrati analizzati, individuati in quello che prima era indicato come DNA spazzatura. La funzione di queste regioni resta comunque ignota, ma analisi di questo tipo permettono di focalizzare le indagini su precise sequenze. Si ritiene, in particolare, che queste possano essere sequenze coinvolte nello sviluppo da embrione ad adulto. La rilevanza statistica di tali risultati è tuttavia minata dalla relativa poca disponibilità di genomi sequenziati e non è quindi in realtà possibile parlare di generale conservazione. Con il sequenziamento di ulteriori genomi di vertebrati, gli scienziati potranno definire con maggiore chiarezza il livello di conservazione di tali sequenze.

 

 

Ruolo del DNA non codificante per il creazionismo

 

Questa voce o sezione sull'argomento biologia non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

La questione dell'effettiva inutilità del noncoding DNA costituisce uno dei punti caldi della controversia tra evoluzionismo e creazionismo. I sostenitori del creazionismo e del disegno intelligente ritengono che non sia ammissibile la presenza di DNA spazzatura, in quanto questo renderebbe la creazione meno perfetta, o che, comunque, tali sequenze possano al limite dimostrare la presenza di un deterioramento del DNA, non di una sua evoluzione. Per i creazionisti, la maggior colpa dei colleghi darwinisti risiede nei numerosi ritardi che la ricerca sul noncoding DNA ha subito, proprio a causa della sua presunta inutilità.

I sostenitori dell'evoluzione ritengono che almeno una parte di tali sequenze sia effettivamente priva di alcuna utilità. Dal loro punto di vista, poi, ci sono evidenze che anche le regioni non codificanti abbiano subito una evoluzione ben precisa, riscontrabile attraverso la genomica comparativa.

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ho dato un'occhiata sommaria, ma per ora sposo la teoria della funzione protettiva, trovandomi al lavoro non posso dilungarmi molto sulle ragioni della mia asserzione, ma appena avrò sufficiente tempo a disposizione posterò qualche altra argomentazione in merito.

 

:)

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io voglio solo evitarti il premio come topic meno frequentato dell'anno e quindi approfitto de sto topic (de merda) per farti tanti auguri di un fantastico 2012 estendendo ovviamente gli auguri a Veronica e Sofia.

 

buon 2012 amico mio!!!

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per gigetto93

immaginati una cassetta whs in cui sul nastro tra un film e un altro ci sono ampie regioni di immagini senza senso

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per gigetto93

immaginati una  cassetta whs in cui sul nastro  tra un film e un altro ci sono ampie regioni di immagini senza senso

2015453[/snapback]

 

Sì, ma a noi che ce frega? Usamo li dvd!

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per gigetto93

immaginati una  cassetta whs in cui sul nastro  tra un film e un altro ci sono ampie regioni di immagini senza senso

2015453[/snapback]

bene.

 

adesso? :D

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per gigetto93

immaginati una  cassetta whs in cui sul nastro  tra un film e un altro ci sono ampie regioni di immagini senza senso

2015453[/snapback]

bene.

 

adesso? :D

2015496[/snapback]

 

la domanda è: "a che cazzo servono quelle immagini?"

 

per me è come la pubblicità durante i film. serve.

lo spettatore va a piscia. chi trasmette il film guadagna soldi

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non dimentichiamoci di callea, non si può prescindere dal suo parere.

2015495[/snapback]

 

sinceramente preferirei conoscere + il tuo... callea per me nei sondaggi viene dopo la voce "non sa non dice" :P

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io voglio solo evitarti il premio come topic meno frequentato dell'anno e quindi approfitto de sto topic (de merda) per farti tanti auguri di un fantastico 2012 estendendo ovviamente gli auguri a Veronica e Sofia.

 

buon 2012 amico mio!!!

2015444[/snapback]

auguri anche a te...e alla povera donna che te s'è raccattato

 

analfabeta di merda :lol::lol::lol:

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per gigetto93

immaginati una  cassetta whs in cui sul nastro  tra un film e un altro ci sono ampie regioni di immagini senza senso

2015453[/snapback]

 

praticamente un film de skolimosky :lol::lol::lol::lol:

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per gigetto93

immaginati una  cassetta whs in cui sul nastro  tra un film e un altro ci sono ampie regioni di immagini senza senso

2015453[/snapback]

 

Sì, ma a noi che ce frega? Usamo li dvd!

2015467[/snapback]

 

antico :(

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