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Andrea82

TERNI - Celtic City - UMBRIA

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Quindi dovremmo gioire perché discenderemmo da buzzurri che vivevano in case di legno e sassi con un buco sul soffitto, mangiavano per terra su pelli di pecora o di cane, non hanno scritto un rigo uno su nulla, non hanno inventato niente di niente, governati da una casta di sacerdoti-stregoni? :D

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Vuoi mettere con quegli stronzi che negli stessi anni inventavano le basi del pensiero e della scienza dei successivi 2.000 anni, lasciavano l'Odissea e la grande tragedia, costruivano il Partenone e la Venere di Milo, inventavano la democrazia della polis e vivevano in case di pietra e mattoni e avevano pure la strana ossessione di lavarsi ? :D

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O quegli altri coglioni che hanno inventato tra l'altro una cazzatella come il diritto, e la lingua parlata per un milkennio e da cui discendono le lingue parlate per un altro millennio da quasi tutta Europa e parte del resto del mondo? Vuoi mettere con gli usi e costumi dei guerrieri-contadini di Gallia e Pannonia e la lingua gaelica? :D

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Ma, seriamente, per fortuna l'identità non te la dà un capostipite nobile o una casata insigne (che quelle poi volendo te le inventano per pochi euro in rete, con tanto di pergamena) ma TUTTO ciò che intercorre tra lui e noi.

 

L'ansia identitaria adolescenziale, il doversi definire, rafforzare e distinguere in qualsiasi modo sia, anche ridicolo e straccione, attraverso un gruppo, un branco, un clan, va anche bene nel gioco delle simbologie, degli striscioni e delle mitologie delle curve contrapposte, ma a volte fa brutti scherzi, come nel caso della presunta identità celta.

 

L'identità di Terni e dei ternani, quella oggi più incerta e in crisi che in passato, è ben altra e più seria storia, e con i celti veri o presunti di 3.000 anni fa ha a che fare molto più nulla che poco.

Modificato da passaparola

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O quegli altri coglioni che hanno inventato tra l'altro una cazzatella come il diritto, e la lingua parlata per un milkennio e da cui discendono le lingue parlate per un altro millennio da quasi tutta Europa e parte del resto del mondo? Vuoi mettere con gli usi e costumi dei guerrieri-contadini di Gallia e Pannonia e la lingua gaelica? :D

Del diritto non mi vanterei troppo, in compenso aggiungerei la pajata e i carciofi alla giudia (mi si consenta di allargarmi un poco, tanto tutti da lì veniamo) :)

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Del diritto non mi vanterei troppo, in compenso aggiungerei la pajata e i carciofi alla giudia (mi si consenta di allargarmi un poco, tanto tutti da lì veniamo) :)

Quoto alla grande pajata e carciofi alla giudia. :)

 

Per il diritto romano beh, d'accordo, non era certo il massimo visto con occhi di oggi, però era secoli avanti rispetto alla trasmissione orale esoterica delle leggi all'interno di una ristrettissima casta di stregoni. ;)

Modificato da passaparola

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Il diritto romano è stato qualcosa di portentoso, eccezionale per l'epoca, e la maggior parte degli istituti giuridici attuali derivano da quelli romani, alcuni sono ancora gli stessi e tali rimarranno nei secoli a venire.

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Il diritto romano è stato qualcosa di portentoso, eccezionale per l'epoca, e la maggior parte degli istituti giuridici attuali derivano da quelli romani, alcuni sono ancora gli stessi e tali rimarranno nei secoli a venire.

Vuoi mettere col diritto celtico? :D

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X Passaparola...I Latini erano Indoeuropei non Paleo-celti ma Indoeuropei...provenienti dalla Germania e Europa centro orientale

Roma nasce da una mescolanza di Umbro Sabini + Etruschi + Latini + Greco Troiani

Senza questa mescolanza e contributo plurimo Roma non esisteva e non sarebbe stata fondata.

I Re Romani i più illuminati furono Sabini Numa Pompilio 2° Re di Roma su Tutti.

Quello che tu dici è semplicemente retorica....

 

Il Diritto Romano Immnenso e avanzatissimo è il frutto di queste mescolanze...

 

Per il resto il mio libro dimostra le fondazioni Paleo-Celtiche/Celtiche di Terni dal punto i vista archeologico e antropologico culturale

Gli Umbri erano Indoeuropei provenienti dal Medio Danubio e Sud Germania..

La Cultura e l'onestà intellettuale di studiosi seri non fanno il tifo, non giocano Derby....

Si ricerca con onestà e si scopre con onestà....si scrive con onestà...

 

Meglio o peggio è un giudizio soggettivo e secondario...relativo se vai ad indagare bene le varie Civiltà....

Il punto è che Terni è fondata da popolazioni Paleo-Celtiche/Celtiche cioè gli Umbri....

La prima fase antichissima protostorica di Terni fondata nel 1.200 a.c 500 anni prima di Roma non va contrapposta alla successiva fase Romana di 1.000 anni dopo a partire dal 200 avanti cristo, ma vanno rese note, vanno esplicitate le culture , i reperti, le situazioni non vanno contrapposte ma bensì integrate e va valorizzato quello che c'è xche può essere volano di sviluppo economico turistico e culturale per questa città massacrata dalle "Simpatie" che l'hanno messa in ginocchio...

 

 

Omettere archeologia, storia e verità solo per simpatie personali o retoriche di interessi è soltanto l'ennesimo danno che si fa a questa Città.

Reperti straordinari spariti e stanno in musei importanti italiani ed europei dimostra il fallimento della politica delle "simpatie"

Dimostra l'inadeguatezza della politica delle "simpatie"

Una Terni che ha bisogno di cultura , di humus culturale non di sterili e basse quisquiglie di simpatie o antipatie...

 

:)

Modificato da Andrea82

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Una Terni che ha bisogno di cultura , di humus culturale non di sterili e basse quisquiglie di simpatie o antipatie...

 

:)

 

hai scritto quisquiglie perchè ti serviva una rima per triglie (che sono notoriamente pesci celtici)?

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x Andrea82:

 

La vera o presunta origine protocelta-celta- umbra o che so io dei primi insediamenti umani nella Conca Ternana 3.000 anni fa va anche benissimo per sfruttare economicamente il filone, e non mancherebbero sicuramente aspiranti organizzatori ed "esperti" pronti a cavalcare iniziative rievocative e folkloriche, vere o inventate poco importa, tutto fa brodo (business is business ;) ).

 

Però non c'entra una mazza ne' con l'identità moderna della citta' di Terni e dei ternani, né con la crisi di identità, né con il possibile superamento di tale crisi.

 

p.s.: celtico lo vai a dire a qualcun altro :D .

 

Con sincera simpatia (senza virgolette ;) ).

Modificato da passaparola

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x Andrea82:

 

La vera o presunta origine protocelta-celta- umbra o che so io dei primi insediamenti umani nella Conca Ternana 3.000 anni fa va anche benissimo per sfruttare economicamente il filone, e non mancherebbero sicuramente aspiranti organizzatori ed "esperti" pronti a cavalcare iniziative rievocative e folkloriche, vere o inventate poco importa, tutto fa brodo (business is business ;) ).

 

Però non c'entra una mazza ne' con l'identità moderna della citta' di Terni e dei ternani, né con la crisi di identità, né con il possibile superamento di tale crisi.

 

p.s.: celtico lo vai a dire a qualcun altro :D .

 

Con sincera simpatia (senza virgolette ;) ).

Vado per punti per essere più sintetico possibile anche se non lo sarò :D con te si può dialogare Simoncello apparte :D

E poi hai ricoperto un ruolo importante e vorrei capire che ne pensi di cert cose....

 

D'accordissimo con te su certi ipotetici sviluppi...no a pacchianate o cose simili. Chi decide cosa è una pacchianata?Gli stessi che hanno diffuso menzogne e fatto omissioni archeologiche per 40 anni???

D'accordo sull'aspetto della non esasperazione identitaria.

Su altre cose mi sento di dire che non si possono più negare le origini Paleo-Celtiche/Celtiche di Terni xche a qualche pseudo archeologo non andarono a genio o non vanno a genio...o come in certi ambienti similari possano essere "antipatici" per cosi dire....

E' molto grave questo aspetto e molto rasoterra limitante disonesto e porta solo cose negative.

Questo atteggiamento irresponsabile e disonesto ha portato solo scempi e danni e regresso a Terni e ad ipotetici sviluppi cultruali ed economici.

 

Quando parlo del "Buio Identitario" non mi riferisco solo alla presa di coscienza delle origini celtiche ovvio, ma a fenomeni assai piu ampi e profondi.

Certo è che una Città come la nostra ha dele cose immense e straordionarie sul versante Celtico e un pò anche sul versante Romano eppure nulla di ciò esiste.

Mi spiego...non è pensabile che siccome per vari motivi dopo la guerra o per una sorta di Retorico Romano-centrismo si possa amputare una porzione grandissima di storia fondativa locale.

Chi erano i primi Ternani, come costruirono la città, xche, con quali rituali, simboli, filosofie????

Nel libro spiego questo e non è pensabile ( parlo in senso generale è ) che i reperti della Necropoli di Terni siccome nessuno a Terni tra politica e sovraintendenza locale li ha mai voluti per antipatie, parliamo di reperti straordinari unici di importanza assurda, allora si possa pensare che vada bene cosi.

 

Ma chi erano e chi sono questi signori che si permettono e si sono permessi tali scempi???

GRAVISSIMI ATTI GRAVISSIMI alla storia e al patrimonio archeologico culturale della Città....

 

Intanto Passa, gran parte dei reperti Ternani si trovano a musei importanti di Roma, Musei Vaticani la Stele Celtica di Todi trovata a Massa Martana poteva essere presa in custodia da Terni...cosi come altri reperti di Terni sono al Museo Pigorini, al Museo di Villa Giulia a Roma....

Cosi come altri sono finiti nelle Marche e poi in Germania a Karlsruhe

Noi di reprti Celtici spaccati eclatanti non se ne è preso cura nessuno nel 900 solo per antipatie ma ci rendiamo conto della pochezza e gravità???

 

Il "Buio Identitario" come spiego nella parte finale del libro è un fenomeno complesso e multiforme...

Origini Celtiche di Terni portarle alla luce e non contrapporle ai Romani cavolo....ma volorizzarle entrambe per fare anche 2 musei o farne migliori degli esistenti.

Ricostruire un senso di identità radici senza esasperazioni sapendo chi si è...

Cercare di coltivare certi aspetti non nasconderli per antipatie magari pompando per decenni falsità gravissime omissioni...

 

La città ha bisogno di ritrovare anche le sue radici, Dai Paleo-Celti/Celti fondatori alla fase Romana, alla fase Pre-medioevale Medioevale fino al post Rivolta Banderari fino alla fase industriale attuale perche solo cosi con tale conoscenza e coscienza si può superare questa crisi profonda che esiste a Terni....

Questa non conoscenza e diffusione giusta della propria storia porta e ed è il "Buio Identitario"

 

Laddove nessuno fa e agisce in questa direzione nè politicamente, nè tantomeno a livello di sovraintendenza...il sottoscritto ha iniziato a scrivere, fare scoperte e continuerò il filone Celtico con altri libri a cui sto lavorando.

Cosi come continuerò nele varie fasi........ :)

 

P.S.

Alla gente e ai ternani piace, il libro va forte nelle vendite, piace, mi fanno i complimenti in tanti per le scoperte e il metodo rigorso e serio scientifico che ho adottato.

Alle conferenze che ho fatto fin ora 12, sono venute in totale centinaia di persone sobrie ed entusiaste di consocere e scoprire insieme...

 

:)

Modificato da Andrea82

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Andrea, una curiosità: tu ti ritieni archeologo, pseudo archeologo, o altro?

Io mi ritengo uno studioso ricercatore scrittore Onesto ( privato xche lo faccio in libertà con soldi miei e senza dipendere da nessun ente ) che ha studiato Scienze Politche nel Ramo dell'Antropologia Culturale e delle Relazioni Internazionali dal punto di vista Etnico sociale.

 

:)

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Stele Celtica di Todi....

Che cosa ci fa una Stele Celtica proprio nell'Umbria del Sud???

Semplice gli Umbri erano Celti....

 

Stele Bilingue suddivisa in due parti...

PARTE 1 scrittura in un Etrusco Latinizzato , Todi era il Confine tra Etruschi e Umbri.

PARTE 2 Lingua Celtica, alfabeto Leopontico zone di Lugano, Svizzera, Austria...Alfabeto di Lugano inserito ovviamente senza esitazione da tutti negli alfabeti Celti del sotto gruppo etnico Gallico.

 

Ritrovata a Massa Martana nei pressi del paese nel 1839....a Terni di questa non sa nulla nessuno...

Si trova a Roma Musei Vaticani, sezione Gregoriana sottosezione Etrusca.

 

 

Sei matto , figurati se a Terni si può trattenere e o prOvare a custodire un reperto del genere quando poteva essere legittimo...

Reperto che non andò subito a Roma ma rimase cosi "vacante" per diverso tempo....

 

 

Todi_A.jpg

Modificato da Andrea82

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Io mi ritengo uno studioso ricercatore scrittore Onesto ( privato xche lo faccio in libertà con soldi miei e senza dipendere da nessun ente ) che ha studiato Scienze Politche nel Ramo dell'Antropologia Culturale e delle Relazioni Internazionali dal punto di vista Etnico sociale.

 

:)

Quindi pseudo archeologo... :P

Seriamente: non credi che un corso di laurea, dove viene fatta una "panoramica", a differenza di un percorso autodidatta dove si sceglie cosa e come studiare dia una visione più completa?

Per carità, non penso assolutamente che una laurea faccia diventare scienziati (anzi, conosco varie capre laureate), però, se dovessi scegliere tra il parere su una malattia di un dottore e di un farmacista, sceglierei il primo.

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Quindi pseudo archeologo... :P

Seriamente: non credi che un corso di laurea, dove viene fatta una "panoramica", a differenza di un percorso autodidatta dove si sceglie cosa e come studiare dia una visione più completa?

Per carità, non penso assolutamente che una laurea faccia diventare scienziati (anzi, conosco varie capre laureate), però, se dovessi scegliere tra il parere su una malattia di un dottore e di un farmacista, sceglierei il primo.

Non sono affatto autodidatta :)

All'Università ho studiato queste cose....a livello accademico...

Questo è spostare il discorso e portarlo fuori da ciò che stiamo dicendo...

 

Gli archeologi o non so chi altro...possono confrontarsi nel merito serenamente...

Nel merito dei dettagli anche tecnici...tutto il resto è fuffa, chiacchiere da bar....

 

 

:)

Modificato da Andrea82

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Non volevo andare OT e mi scuso se pensi che l'abbia fatto.

A questo punto, visto che non ho assolutamente le conoscenze per discutere di certi argomenti, mi eclisso :)

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Non volevo andare OT e mi scuso se pensi che l'abbia fatto.

A questo punto, visto che non ho assolutamente le conoscenze per discutere di certi argomenti, mi eclisso :)

Cmq si può tranquillamente serenamente confrontarsi e farsi delle opinioni, ricercare personalmente..

Vedere i reperti, vedere che cosa si dice, verificare se si ha voglia o la curiosità...

Sono argomenti complessi si, ma cmq possibili da conoscere e ti assicuro che se ci fosse serenità su certe vicende sarebbe tanto meglio per tutti..

Per la città e il suo sviluppo....senza per forza dover ingaggiare anche qui sterili crociate

( non ce l'ho minimamente con te è, ma con certi approcci degli ultimi periodi di Terni )

 

 

Tutto qua...magari chiedersi anche xche a Terni dal dopo guerra ad oggi si è creata una "Scuola Celtica" di studiosi ricercatori scrittori che evidenziano le origini Celtiche di Terni da diversi punti di vista...

 

Luigi Lanzi colui che guido gli scavi dele Necropoli nel 1884 quando visionò i reperti parlo già chiaramente di popoli Celtici e ancora la Teoria Indoeuropeistica era senz'altro sempre piu chiara ma non ancora dimostrata....ci sono state decine di pubblicazioni sulle origini Celtiche di Terni...

 

Dario Ottaviani: Origini Celtiche dal punto di vista Storico anni 60 70 del 900

Manlio Farinacci: Origini Celtiche dal punto di vista Linguistico anni 80 90 del 900

Andrea Agnetti: Origini Celtiche dal punto di vista archeologico antropologico culturale 2016

Maria Teresa Scozza: Origini Celtiche di Terni segue il filone Farinacciano classico anni 2000

 

Altre piccole pubblicazioni minori libretti etc.

 

Si parla di "Damnatio Memoriae" "Buio Identitario" di rimozioni coatte e recisioni violente che spesso Terni mette in atto, di ambiente di integrazione cittadina si allarga il campo....ecco tutto qua

Non ci sono argomenti off limits :)

Modificato da Andrea82

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Vado per punti per essere più sintetico possibile anche se non lo sarò :D con te si può dialogare Simoncello apparte :D

E poi hai ricoperto un ruolo importante e vorrei capire che ne pensi di cert cose....

 

D'accordissimo con te su certi ipotetici sviluppi...no a pacchianate o cose simili. Chi decide cosa è una pacchianata?Gli stessi che hanno diffuso menzogne e fatto omissioni archeologiche per 40 anni???

D'accordo sull'aspetto della non esasperazione identitaria.

Su altre cose mi sento di dire che non si possono più negare le origini Paleo-Celtiche/Celtiche di Terni xche a qualche pseudo archeologo non andarono a genio o non vanno a genio...o come in certi ambienti similari possano essere "antipatici" per cosi dire....

E' molto grave questo aspetto e molto rasoterra limitante disonesto e porta solo cose negative.

Questo atteggiamento irresponsabile e disonesto ha portato solo scempi e danni e regresso a Terni e ad ipotetici sviluppi cultruali ed economici.

 

Quando parlo del "Buio Identitario" non mi riferisco solo alla presa di coscienza delle origini celtiche ovvio, ma a fenomeni assai piu ampi e profondi.

Certo è che una Città come la nostra ha dele cose immense e straordionarie sul versante Celtico e un pò anche sul versante Romano eppure nulla di ciò esiste.

Mi spiego...non è pensabile che siccome per vari motivi dopo la guerra o per una sorta di Retorico Romano-centrismo si possa amputare una porzione grandissima di storia fondativa locale.

Chi erano i primi Ternani, come costruirono la città, xche, con quali rituali, simboli, filosofie????

Nel libro spiego questo e non è pensabile ( parlo in senso generale è ) che i reperti della Necropoli di Terni siccome nessuno a Terni tra politica e sovraintendenza locale li ha mai voluti per antipatie, parliamo di reperti straordinari unici di importanza assurda, allora si possa pensare che vada bene cosi.

 

Ma chi erano e chi sono questi signori che si permettono e si sono permessi tali scempi???

GRAVISSIMI ATTI GRAVISSIMI alla storia e al patrimonio archeologico culturale della Città....

 

Intanto Passa, gran parte dei reperti Ternani si trovano a musei importanti di Roma, Musei Vaticani la Stele Celtica di Todi trovata a Massa Martana poteva essere presa in custodia da Terni...cosi come altri reperti di Terni sono al Museo Pigorini, al Museo di Villa Giulia a Roma....

Cosi come altri sono finiti nelle Marche e poi in Germania a Karlsruhe

Noi di reprti Celtici spaccati eclatanti non se ne è preso cura nessuno nel 900 solo per antipatie ma ci rendiamo conto della pochezza e gravità???

 

Il "Buio Identitario" come spiego nella parte finale del libro è un fenomeno complesso e multiforme...

Origini Celtiche di Terni portarle alla luce e non contrapporle ai Romani cavolo....ma volorizzarle entrambe per fare anche 2 musei o farne migliori degli esistenti.

Ricostruire un senso di identità radici senza esasperazioni sapendo chi si è...

Cercare di coltivare certi aspetti non nasconderli per antipatie magari pompando per decenni falsità gravissime omissioni...

 

La città ha bisogno di ritrovare anche le sue radici, Dai Paleo-Celti/Celti fondatori alla fase Romana, alla fase Pre-medioevale Medioevale fino al post Rivolta Banderari fino alla fase industriale attuale perche solo cosi con tale conoscenza e coscienza si può superare questa crisi profonda che esiste a Terni....

Questa non conoscenza e diffusione giusta della propria storia porta e ed è il "Buio Identitario"

 

Laddove nessuno fa e agisce in questa direzione nè politicamente, nè tantomeno a livello di sovraintendenza...il sottoscritto ha iniziato a scrivere, fare scoperte e continuerò il filone Celtico con altri libri a cui sto lavorando.

Cosi come continuerò nele varie fasi........ :)

 

P.S.

Alla gente e ai ternani piace, il libro va forte nelle vendite, piace, mi fanno i complimenti in tanti per le scoperte e il metodo rigorso e serio scientifico che ho adottato.

Alle conferenze che ho fatto fin ora 12, sono venute in totale centinaia di persone sobrie ed entusiaste di consocere e scoprire insieme...

 

:)

L'identità di Parigi e dei parigini non cambierebbe di una virgola se si scoprisse che, anziché dai romani come Lutaetia, è stata fondata 500 anni prima dagli eschimesi.

 

Scoperta arceologicamente importante e anche sconvolgente ma senza nessun riflesso identitario, culturale o tantomeno politico.

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SECONDO ME:

 

Identità di Terni come comunità:

 

A) geografia: centro di pianura, debolmente difendibile e difeso, storicamente soggetto a invasioni, distruzioni e ricostruzioni. Propensione alla costruzione del nuovo anziché alla conservazione dell' antico.

 

B) tecnologia: centro ricco di acque (canalizzazione del Nera già in epoca romana). Propensione all' uso delle acque come fonte di energia per mulini, opifici, attività artigianali ed embrioni industriali (vedi attuali viia delle conce, dei chiodaioli, dei tintori etc).

 

Identità di Terni come Città in senso moderno:

 

Eredità anche di A e B (posizione geografica e vocazione manifatturiera legata alle acque):

 

C) economia: grande fabbrica siderurgica di Stato, fine 800. Esplosione demografica (da meno di 15.000 abitanti, 9° centro più popoloso dell' Umbria dopo PG, Foligno, Gubbio, Città di Castello, Spoleto, Narni e perfino Marsciano e Castiglione del Lago, 250° in Italia) a 60.000 abitanti solo 30 anni dopo, 2° centro umbro, tra le prime 50 città italiane. Propensione all' integrazione sociale. Propensione (sviluppando punti A e B) a progresso contro arretratezza, novità contro conservazione, cultura tecnica del fare, costruzione e dinamismo. Propensione a ruolo strategico nazionale e alla tutela da parte dello Stato.

 

OGGI crisi di questa identità, lenta e faticosa transizione verso?

 

Non ho risposte certe, ma di sicuro non verso il ritorno alle presunte radici celtiche di 30 secoli fa.

Modificato da passaparola

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Questo - in estrema sintesi - per quanto riguarda gli ultimi 20 secoli circa come comunita' e gli ultimi 130 anni circa come Città, fino agli anni 80/90 del 900 (crisi siderurgica mondiale, globalizzazione economica, fine delle Partecipazioni Statali, poi crisi 2007, recessione, deindustrializzazione, poi economia della conoscenza etc.).

 

I Celti in tutto ciò non ci incastrano proprio niente.

 

Però un bel festival celtico a Carsulae sotto la consulenza storico-archeologica di Andrea82 non lo vedrei per niente male, tutto fa brodo (e reddito) di questi tempi. :)

Modificato da passaparola

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Questo - in estrema sintesi - per quanto riguarda gli ultimi 20 secoli circa come comunita' e gli ultimi 130 anni circa come Città, fino agli anni 80/90 del 900 (crisi siderurgica mondiale, globalizzazione economica, fine delle Partecipazioni Statali, poi crisi 2007, recessione, deindustrializzazione, poi economia della conoscenza etc.).

 

I Celti in tutto ciò non ci incastrano proprio niente.

 

Però un bel festival celtico a Carsulae sotto la consulenza storico-archeologica di Andrea82 non lo vedrei per niente male, tutto fa brodo (e reddito) di questi tempi. :)

Sempre cose serie però..mai pacchianate... :)

 

Sul resto l'influenze celtica fondativa è fortissima ancor oggi a Terni...

Terni ha tutte cose Celtiche, dal Simbolo del Drago, alla celebrazione dei Carri che richiamano il Beltane prima si svolgeva in fuochi nelle borgate di Terni da secoli e secoli...dalla notte dei tempi...Tutte le divinità toponimi Celtiche a Terni e dintorni

Marmor, Lug-nano in Teverina, Penn-a in Teverina..tutte divinità Celtiche... Lug, Penn, Marmor sono tutte divinità Celtiche

Moggio Poggio sono termini a base Celtica....

E ancora il mese sacro il Maggio dei Celti nele filosofie del Drago Verde..Terni città de lu Maggio

E ancora la Primavera Sacra e il rituale del Ver Sacrum con cui i Naharki geenrarono i Sabini che aloro volta con il Ver Sacrum creanorono i Sanniti e ancora si crearono i Bruzi e i Lucani...Terni e gli Umbri capostipiti di questo filone detto Osco-Umbro

Tempio di Torre Maggiore a base celtica la parte piu antica rivolto orientato come dico nel libro verso Marmor

e ancora le necropoli e la prima Terni tutta ad est proprio come le filosofie Celtiche del Drago Verde..

E poi sopravvivenze culinarie dalle Fave ad altri aspetti..

 

 

Insomma Terni è fortemente Celtica e la parte Celtica è in assoluta dominante in Città...

Inconsapevolmente per molti..nel libro spiego tutto..e altro spieghero nei prossimi

 

:)

Modificato da Andrea82

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SECONDO ME:

 

Identità di Terni come comunità:

 

A) geografia: centro di pianura, debolmente difendibile e difeso, storicamente soggetto a invasioni, distruzioni e ricostruzioni. Propensione alla costruzione del nuovo anziché alla conservazione dell' antico.

 

B) tecnologia: centro ricco di acque (canalizzazione del Nera già in epoca romana). Propensione all' uso delle acque come fonte di energia per mulini, opifici, attività artigianali ed embrioni industriali (vedi attuali viia delle conce, dei chiodaioli, dei tintori etc).

 

Identità di Terni come Città in senso moderno:

 

Eredità anche di A e B (posizione geografica e vocazione manifatturiera legata alle acque):

 

C) economia: grande fabbrica siderurgica di Stato, fine 800. Esplosione demografica (da meno di 15.000 abitanti, 9° centro più popoloso dell' Umbria dopo PG, Foligno, Gubbio, Città di Castello, Spoleto, Narni e perfino Marsciano e Castiglione del Lago, 250° in Italia) a 60.000 abitanti solo 30 anni dopo, 2° centro umbro, tra le prime 50 città italiane. Propensione all' integrazione sociale. Propensione (sviluppando punti A e B) a progresso contro arretratezza, novità contro conservazione, cultura tecnica del fare, costruzione e dinamismo. Propensione a ruolo strategico nazionale e alla tutela da parte dello Stato.

 

OGGI crisi di questa identità, lenta e faticosa transizione verso?

 

Non ho risposte certe, ma di sicuro non verso il ritorno alle presunte radici celtiche di 30 secoli fa.

Senz''altro condivido questa direzione di analisi....

Il punto è questo che oggi stiamo in trasformazione siamo in crisi identitaria per quel che dici

Infatti non bisogna andar nel ritorno ai Celti ci mancherebbe, ma un po di coscienza non fa male...

Anche della parte Romana e di altre fasi storiche ovvio recenti...ci aiutano a guardare e capire e leggere le situazioni secondo me

nonostante la diversità di fasi storiche e tecnologiche...

Ma alcune cose si ripetono ciclicamente per Terni in modo marcato proprio per alcuni aspetti che dici te

Modificato da Andrea82

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Senz''altro condivido questa direzione di analisi....

Il punto è questo che oggi stiamo in trasformazione siamo in crisi identitaria per quel che dici

Infatti non bisogna andar nel ritorno ai Celti ci mancherebbe, ma un po di coscienza non fa male...

Anche della parte Romana e di altre fasi storiche ovvio recenti...ci aiutano a guardare e capire e leggere le situazioni secondo me

nonostante la diversità di fasi storiche e tecnologiche...

Ma alcune cose si ripetono ciclicamente per Terni in modo marcato proprio per alcuni aspetti che dici te

Però sembra sfuggirti che senza l'acciaio molto probabilmente Terni sarebbe rimasto un centro delle dimensioni di Narni, Marsciano o Castiglion del Lago.

 

Senza l'acciaio la stragrande maggioranza di chi ha vissuto e oggi vive a Terni da 130 anni in qua sarebbe nata e vissuta altrove o chissà cos' altro.

 

Che ci piaccia o meno questo è un dato di fatto.

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Però sembra sfuggirti che senza l'acciaio molto probabilmente Terni sarebbe rimasto un centro delle dimensioni di Narni, Marsciano o Castiglion del Lago.

 

Senza l'acciaio la stragrande maggioranza di chi ha vissuto e oggi vive a Terni da 130 anni in qua sarebbe nata e vissuta altrove o chissà cos' altro.

 

Che ci piaccia o meno questo è un dato di fatto.

 

è anche un dato di fatto che Terni sia una città estremamente variegata per diversità di popolazione, considerando che aveva 20mila abitanti circa ai tempi dell'unità d'italia.

in 150 anni sono venuti ad abitare a Terni una marea di persone diverse da tutta Italia e non solo dalla provincia.

e questo la differenzia da altre città dove la popolazione è rimasta più intatta e dove le somiglianze, anche fisiche, tra le persone sono più evidenti, come ad esempio napoli, in proporzione.

 

per cui quando si parla di "radici" bisogna capire, a livello demografico e non solo storico, culturale ecc, quanto effettivamente sia rimasto di quelle radici.

 

la situazione potrebbe essere paragonata, sempre in proporzione, a quello che è accaduto a Roma, dall'unità d'Italia in poi oppure all'Italia in generale, da sempre, e cioè sia prima, che durante, che dopo la caduta dell'Impero Romano. oggi siamo tutti figli di una marea di miscugli per cui ritengo anche abbastanza limitante identificarci esclusivamente con una cultura (es. l'impero romano contro i "barbari") ma siamo figli di una serie di eventi dove tutti (greci, etruschi, celti, romani, italici, "barbari" ecc) hanno "etnicamente" contribuito a formare ciò che siamo oggi.

Modificato da Aghy

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Però sembra sfuggirti che senza l'acciaio molto probabilmente Terni sarebbe rimasto un centro delle dimensioni di Narni, Marsciano o Castiglion del Lago.

 

Senza l'acciaio la stragrande maggioranza di chi ha vissuto e oggi vive a Terni da 130 anni in qua sarebbe nata e vissuta altrove o chissà cos' altro.

 

Che ci piaccia o meno questo è un dato di fatto.

:quoto:

 

Verissimo e stracondivido e inserisco infatti questo nel libro.

Infatti senza la costruzione delle Acciaierie Terni non so se avrebbe fatto quel salto che ci fu a fine 800 e tutto il 900.

Tra l'altro seppur con le sue contraddizioni ambientali le Acciaierie sono stato un autentico motore economico sociale e demografico.

 

Cerco di spiegare però che poi tutta l'identità cittadina si è schiacciata sulla Fabbrica..la Città-Fabbrica nota in tutto il mondo ha portato anche dinamiche particolari e adesso il cedere e il venir meno della solidità dell'industria Terni si ritrova priva di una nuova prospettiva solida e di medio lungo periodo...

 

La Fabbrica è stata una risorsa immane, vite, famiglie, opportunità, ricchezza, libertà, operosità, dignità...amori

Ma venendo un pò meno o andando in crisi la Fabbrica si evidenzia questo limite Monoteista dell'Industrialismo su Terni...

 

Nessuno dice che sia facile o immediato un nuovo orizzonte è...si cerca anche di nalizzare per comprendere e comprendendo meglio gli eventi magari si possono tracciare nuove proposte di progresso concrete e solide :)

 

 

 

è anche un dato di fatto che Terni sia una città estremamente variegata per diversità di popolazione, considerando che aveva 20mila abitanti circa ai tempi dell'unità d'italia.

in 150 anni sono venuti ad abitare a Terni una marea di persone diverse da tutta Italia e non solo dalla provincia.

e questo la differenzia da altre città dove la popolazione è rimasta più intatta e dove le somiglianze, anche fisiche, tra le persone sono più evidenti, come ad esempio napoli, in proporzione.

 

per cui quando si parla di "radici" bisogna capire, a livello demografico e non solo storico, culturale ecc, quanto effettivamente sia rimasto di quelle radici.

 

la situazione potrebbe essere paragonata, sempre in proporzione, a quello che è accaduto a Roma, dall'unità d'Italia in poi oppure all'Italia in generale, da sempre, e cioè sia prima, che durante, che dopo la caduta dell'Impero Romano. oggi siamo tutti figli di una marea di miscugli per cui ritengo anche abbastanza limitante identificarci esclusivamente con una cultura (es. l'impero romano contro i "barbari") ma siamo figli di una serie di eventi dove tutti (greci, etruschi, celti, romani, italici, "barbari" ecc) hanno "etnicamente" contribuito a formare ciò che siamo oggi.

 

Conconrdo su tutto Aghy :) soprattutto nella parte che nel 900 Terni e iTernani sono acquisiti da una immigrazione massicia interna all'Italia e quindi ci sta che pochi Ternani oggi abbiano forte coscienza della propria terra dove vivono.

una decina di giorni fa mi invitò Giorgio Brighi in radio a Galileo a parlare del libro e lui diceva una cosa importante...

"Terni è sempre stata una città dove le perosne si appoggiassero, ma rimanevano...la gente diceva di venire a Lavorare a Terni e non a Vivere"

Ecco il punto è che questa attrattività di Terni x venire a lavorare ha un pò preso troppo spazio ebisognerebe anche vedere il lato di viverci in questa città...

 

Sugli aspetti plurimi anche qui concordo...sui vari aspetti anche se Greci ed Etruschi da queste parti hanno avuto influenza sempre zero.

I Naharki rimasero una enclave Celtica di quella Cultura Chiamata Villanoviana che sono gli Umbri, cultura che proveniva da oltre le Alpi erano Paleo-Celti e solo il terriotorio dell'Umbria del Sud Terni e la Valle del Nera rimasero immuni o subirono pochisisme influenze di Greci e degli stessi Etruschi...

 

E' chiaro che poi come dici le Influenze Italiche arrivarono con Roma essendo Roma stessa una forte mescolanza tra Latini + Etruschi + Umbri-Sabini etc...

Terni ha forti influenze Longobarde anche queste Celtiche Germaniche..i Longobardi provenivano dal Nord Germania e alla caduta dell'Impero Romano d'occidente vennero nella penisola a difendere soprattutto le enclave Celtiche rimaste vive...

 

Il Ducato di Spoleto e il Ducato di Benevento difendevano chiaramente le enclave Celtiche di Terni degli Umbri del Sud e dei Sanniti nel territorio Campano Abruzzese Molisano..Sanniti che sono distaccamenti di popolazione degli Umbri-Villanoviani...

 

Come vedete la Storia di terni è ricchissima è anche affascinante e nessuno sa nulla...questo è il "Buio Identitario" in generale...

Secondo me conoscere certe cose aiuta a capire dinamiche, ad essere liberi, e comprendere le realtà culturali che ci circondano.

 

P.S.

Sicuramente c'è anche una componente minima della cosi detta Cultura Appenninica autoctoni anche poco numerosa ma senz'altro va inserita nello scenario xche molto antica

Gli Appenninici si assimilarono alla più grande e sviluppata cultura Umbro-Villanoviana.

Modificato da Andrea82

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è anche un dato di fatto che Terni sia una città estremamente variegata per diversità di popolazione, considerando che aveva 20mila abitanti circa ai tempi dell'unità d'italia.

in 150 anni sono venuti ad abitare a Terni una marea di persone diverse da tutta Italia e non solo dalla provincia.

e questo la differenzia da altre città dove la popolazione è rimasta più intatta e dove le somiglianze, anche fisiche, tra le persone sono più evidenti, come ad esempio napoli, in proporzione.

 

per cui quando si parla di "radici" bisogna capire, a livello demografico e non solo storico, culturale ecc, quanto effettivamente sia rimasto di quelle radici.

 

la situazione potrebbe essere paragonata, sempre in proporzione, a quello che è accaduto a Roma, dall'unità d'Italia in poi oppure all'Italia in generale, da sempre, e cioè sia prima, che durante, che dopo la caduta dell'Impero Romano. oggi siamo tutti figli di una marea di miscugli per cui ritengo anche abbastanza limitante identificarci esclusivamente con una cultura (es. l'impero romano contro i "barbari") ma siamo figli di una serie di eventi dove tutti (greci, etruschi, celti, romani, italici, "barbari" ecc) hanno "etnicamente" contribuito a formare ciò che siamo oggi.

Assolutamente d'accordo.

 

Anche per questo qualsiasi discorso identitario fondato sulle origini primarie, le radici paleo o protostoriche etc., mi sembra del tutto inadatto a spiegare o tantomeno a ricostruire alcunché.

 

Ripeto, può anche andar bene per farci uno striscione allo stadio nel gioco dei campanili o per inventarsi un festival o una sagra, ma lì mi fermo.

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