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Referendum aggregazione Terni al Lazio?

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Oggi finalmente ho capito lo scopo di questo referendum. Già avevo parlato con chi lo ha creato e qualcosa "tra le righe" mi stava comunicando.

La questione non è che Terni debba andare nel Lazio, la questione è un'altra: sopprimere finalmente questa insulsa regione, ben lontana da quella che fu la Regio VI augustea.

E' deciso che Terni non avrà più provincia, a niente vale la tratta dei comuni limitrofi se il governo afferma che si basa sulla fotografia attuale.

E allora si faccia in modo che rimanga solo la provincia di Perugia, inserita però in una delle regioni attualmente limitrofe ad essa: e allora si che questo paesone dal vasto territorio agreste perderà i suoi poteri.

Già uno dei suoi vasti comuni, Monte S. Maria Tiberina, ha recentemente chiesto il ritorno alla regione toscana come era prima del famigerato 1927 (anno di creazione dell'attuale regione Umbria).

La vastita della provincia di Perugia, facciamo in modo che sia un'arma a doppio taglio, quando rimarrà solo questa provincia e Terni (e magari qualche altro comune attiguo) fuoriuscirà dall'Umbria allora detta regione avrà molte meno possibilità di sussistere.

Lo so, si perderà il gusto della battaglia campanilistica, il cui rigurgito emerge ancora, in proposito al riordino terrotoriale, dai comuni più insignificanti e negletti immersi nel rarefatto paesaggio rurale, ma di questo cosa importa ai progettisti della Spending Review?

E chi siamo noi per opporci a tanto impegno governativo?

Noi possiamo però sabotare questo potere locale e certamente ci possiamo riuscire, lasciando Perugia da sola e in balìa a se stessa, incerta sul dove andare e senza più il potere di governare una regione.

Ma se ancora volete l'Umbria a tutti i costi, beh state pure certi che questa sarà molto meno "rossoverde" di prima e hai voglia a cantarlo negli stadi di calcio, sarà invece un'Umbria completamente rossa, politicamente e amministrativamente, rossa come le maglie di quella squadra che fortemente detestate, come le gote dei villici dell'etrusco contado, come le fette di suino dentro le torte al testo; e anche voi diventerete rossi interamente, e a quel punto potrete anche cambiare fede calcistica.

 

F.P.

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Bella logica: quindi, dal momento che non posso avere una provincia, pur di fare dispetto a Perugia me ne vado nel Lazio dove è molto probabile che la mia situazione non migliorerà, anzi.

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Bella logica: quindi, dal momento che non posso avere una provincia, pur di fare dispetto a Perugia me ne vado nel Lazio dove è molto probabile che la mia situazione non migliorerà, anzi.

2137359[/snapback]

però non sarai ridotto a diventare da rossoverde "rosso" come le maglie del Perugia (che in realtà sono biancorosse, ma vabbé per strumentalizzare il calcio a fini politici si ricolorano anche le maglie, che ce voi fa' :D ).

 

Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

 

Sai a Perugia quanto piangono.....

 

P.s: naturalmente se oggi ti arriva il 22% dei fondi regionali (che alla fin fine, se così fosse, sarebbe grosso modo quanto ti spetta in rapporto alla popolazione), come sostiene l'ex candidato trombato a sostegno di Melasecche che guida la campagna per l'aggregazione del comune di Terni al Lazio, un domani immagina quanto ti arriverebbe del bilancio regionale laziale.

 

Basta chiedere agli amici, compagni o camerati che siano, di Rieti, Viterbo etc.

Modificato da passaparola

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Bella logica: quindi, dal momento che non posso avere una provincia, pur di fare dispetto a Perugia me ne vado nel Lazio dove è molto probabile che la mia situazione non migliorerà, anzi.

2137359[/snapback]

però non sarai ridotto a diventare da rossoverde "rosso" come le maglie del Perugia (che in realtà sono biancorosse, ma vabbé per strumentalizzare il calcio a fini politici si ricolorano anche le maglie, che ce voi fa' :D ).

 

Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

 

Sai a Perugia quanto piangono.....

2137362[/snapback]

 

 

o.t.

per quanto riguarda il punto b) mi immagino già il terrore negli occhi di chi è già pronto a insaccocciassene una parte.

fine o.t.

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Bella logica: quindi, dal momento che non posso avere una provincia, pur di fare dispetto a Perugia me ne vado nel Lazio dove è molto probabile che la mia situazione non migliorerà, anzi.

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però non sarai ridotto a diventare da rossoverde "rosso" come le maglie del Perugia (che in realtà sono biancorosse, ma vabbé per strumentalizzare il calcio a fini politici si ricolorano anche le maglie, che ce voi fa' :D ).

 

Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

 

Sai a Perugia quanto piangono.....

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o.t.

per quanto riguarda il punto b) mi immagino già il terrore negli occhi di chi è già pronto a insaccocciassene una parte.

fine o.t.

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certo pero' che sei sempre disfattista.

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Oggi finalmente ho capito lo scopo di questo referendum. Già avevo parlato con chi lo ha creato e qualcosa "tra le righe" mi stava comunicando.

La questione non è che Terni debba andare nel Lazio, la questione è un'altra: sopprimere finalmente questa insulsa regione, ben lontana da quella che fu la Regio VI augustea.

E' deciso che Terni non avrà più provincia, a niente vale la tratta dei comuni limitrofi se il governo afferma che si basa sulla fotografia attuale.

E allora si faccia in modo che rimanga solo la provincia di Perugia, inserita però in una delle regioni attualmente limitrofe ad essa: e allora si che questo paesone dal vasto territorio agreste perderà i suoi poteri.

Già uno dei suoi vasti comuni, Monte S. Maria Tiberina, ha recentemente chiesto il ritorno alla regione toscana come era prima del famigerato 1927 (anno di creazione dell'attuale regione Umbria).

La vastita della provincia di Perugia, facciamo in modo che sia un'arma a doppio taglio, quando rimarrà solo questa provincia e Terni (e magari qualche altro comune attiguo) fuoriuscirà dall'Umbria allora detta regione avrà molte meno possibilità di sussistere.

Lo so, si perderà il gusto della battaglia campanilistica, il cui rigurgito emerge ancora, in proposito al riordino terrotoriale, dai comuni più insignificanti e negletti immersi nel rarefatto paesaggio rurale, ma di questo cosa importa ai progettisti della Spending Review?

E chi siamo noi per opporci a tanto impegno governativo?

Noi possiamo però sabotare questo potere locale e certamente ci possiamo riuscire, lasciando Perugia da sola e in balìa a se stessa, incerta sul dove andare e senza più il potere di governare una regione.

Ma se ancora volete l'Umbria a tutti i costi, beh state pure certi che questa sarà molto meno "rossoverde" di prima e hai voglia a cantarlo negli stadi di calcio, sarà invece un'Umbria completamente rossa, politicamente e amministrativamente, rossa come le maglie di quella squadra che fortemente detestate, come le gote dei villici dell'etrusco contado, come le fette di suino dentro le torte al testo; e anche voi diventerete rossi interamente, e a quel punto potrete anche cambiare fede calcistica.

 

F.P.

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Lo è già e andiamo a gonfie vele!!!!! ;)

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Bella logica: quindi, dal momento che non posso avere una provincia, pur di fare dispetto a Perugia me ne vado nel Lazio dove è molto probabile che la mia situazione non migliorerà, anzi.

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però non sarai ridotto a diventare da rossoverde "rosso" come le maglie del Perugia (che in realtà sono biancorosse, ma vabbé per strumentalizzare il calcio a fini politici si ricolorano anche le maglie, che ce voi fa' :D ).

 

Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

 

Sai a Perugia quanto piangono.....

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o.t.

per quanto riguarda il punto b) mi immagino già il terrore negli occhi di chi è già pronto a insaccocciassene una parte.

fine o.t.

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ot su ot:

 

e tu pensa anche al terrore di chi è pronto a rinunciarci sperando in un affare molto più grosso.

 

Lì mica devi spartì con due o tre costruttorucoli nostrani..... ;)

 

 

fine ot su ot

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però non sarai ridotto a diventare da rossoverde "rosso" come le maglie del Perugia (che in realtà sono biancorosse, ma vabbé per strumentalizzare il calcio a fini politici si ricolorano anche le maglie, che ce voi fa' :D ).

 

Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

 

Sai a Perugia quanto piangono.....

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o.t.

per quanto riguarda il punto b) mi immagino già il terrore negli occhi di chi è già pronto a insaccocciassene una parte.

fine o.t.

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ot su ot:

 

e tu pensa anche al terrore di chi è pronto a rinunciarci sperando in un affare molto più grosso.

 

Lì mica devi spartì con due o tre costruttorucoli nostrani..... ;)

 

 

fine ot su ot

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si, ma ormai l'iter è consolidato....tu lasceresti il poco certo per il tanto incerto?

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2137359[/snapback]

però non sarai ridotto a diventare da rossoverde "rosso" come le maglie del Perugia (che in realtà sono biancorosse, ma vabbé per strumentalizzare il calcio a fini politici si ricolorano anche le maglie, che ce voi fa' :D ).

 

Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

 

Sai a Perugia quanto piangono.....

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o.t.

per quanto riguarda il punto b) mi immagino già il terrore negli occhi di chi è già pronto a insaccocciassene una parte.

fine o.t.

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ot su ot:

 

e tu pensa anche al terrore di chi è pronto a rinunciarci sperando in un affare molto più grosso.

 

Lì mica devi spartì con due o tre costruttorucoli nostrani..... ;)

 

 

fine ot su ot

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si, ma ormai l'iter è consolidato....tu lasceresti il poco certo per il tanto incerto?

2137390[/snapback]

se il poco è per gli altri e il tanto per me, sì :D

 

poi tocca anche vedè a che punto della marattana famo passà il confine tra Umbria e Lazio :D

Modificato da passaparola

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Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI  sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano  (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

Sai a Perugia quanto piangono.....

 

Invece cosa resterà del polo universitario rimanendo con Perugia?

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"Terni con Roma" è solo un modo di dire perchè in primo luogo le due province neanche confinano e poi Roma è destinata a divenire area metropolitana a sè.

Se Terni fuoriesce dall'Umbria e riesce a trascinare con se qualche altro comune si possono prefigurare diversi scenari di aggregazione territoriale, con ex province del Lazio e perfino della Toscana.

Può darsi anche che convenga economicamente rimanere in un Umbria monoprovincia, ma si perderà in identità, in peso politico, non saremo più un capoluogo ma uno dei tanti comuni dell'Umbria.

In tal caso proporrei persino di cambiare il nome della regione in "Etruria", con buona pace di chi si trova ad est del fiume Tevere, tanto l'importante è stare con Perugia no? Come anche dai più remoti comuni della Valnerina reclamano...

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alla base di tutto c'è soprattutto , secondo me :

 

1) la cronica debolezza (in parte voluta) della nostrana classe dirigente

2) la mancanza di quelle cose che rendono appetibile una città , escluse le attività industriali

3) il fatto che storicamente Terni è sempre stata "sotto qualcun altro" mentre , se guardiamo la storia di Perugia , era un comune che nel medioevo contava parecchio e faceva guerre di conquista

4) la cronica incapacità progettuale dei ternani

5) l'aver sempre fatto prevalere la cultura "bassa" (tecnica) alla cultura "alta" (quella che fa nascere le università)

 

risolti questi nodi puoi stare pure in provincia di Viterbo ma spicchi e brilli di luce propria

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alla base di tutto c'è soprattutto , secondo me :

 

1) la cronica debolezza (in parte voluta) della nostrana classe dirigente

2) la mancanza di quelle cose che rendono appetibile una città , escluse le attività industriali

3) il fatto che storicamente Terni è sempre stata "sotto qualcun altro" mentre , se guardiamo la storia di Perugia , era un comune che nel medioevo contava parecchio e faceva guerre di conquista

4) la cronica incapacità progettuale dei ternani

5) l'aver sempre fatto prevalere la cultura "bassa" (tecnica) alla cultura "alta" (quella che fa nascere le università)

 

risolti questi nodi puoi stare pure in provincia di Viterbo ma spicchi e brilli di luce propria

2137423[/snapback]

 

io penso che i 5 punti da te espressi, siano motivo piu che sufficiente per accettare che terni come città e provincia sia in stato di default e che pertanto l'eventuale abolizione sia una giusta conseguenza (nota bene: giusta non significa agognata, ben accetta, o desiderata. significa che in valore assoluto è una cosa corretta. tanto per intenderci, mettendo un altra provincia al posto nostro, avremmo convenuto tutto che fosse giusto toglierla)

 

insomma è lu solito discorso, finche tocca parla OBBIETTIVAMENTE di una cosa che non ci riguarda siamo i migliori censori... quando la cosa tocca noi, semo disposti a inventacce li mostri...

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Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI  sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano  (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

Sai a Perugia quanto piangono.....

 

Invece cosa resterà del polo universitario rimanendo con Perugia?

2137403[/snapback]

poco, realisticamente.

 

la riforma nazionale "Gelmini" ha tagliato soldi e sedi, i criteri per mantenere in piedi poli decentrati sono molto più rigidi, i nemici (perugini ma anche ternani) del decentramento universitario sono sempre tanti e ancora più agguerriti.

 

 

sarà dura, soprattutto se siamo noi ternani i primi a boicottare ogni iniziativa per ragioni di partito, di fazione, di lobby etc.

 

però con Roma il problema si risolve alla radice: chiudiamo tutto e facciamo finta negli ultimi 25-30 anni (e negli ultimi 10-12 in particolare) di aver scherzato.

 

se a qualcuno piace così....

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Se vai nel Lazio gli effetti immediati CONCRETI  sono:

 

a) addizionali Irpef più che raddoppiate dall'anno rpossimo causa dissesto sanitario laziale.

 

b) perdi pure quei pochi o tanti che siano  (23 milioni di euro) fondi per ristrutturare l'ospedale

di Colle Obito che ti spettano e devono arrivare.

 

c) chiudi anche quel che resta del Polo universitario, senza che da Roma ti arrivi nulla in cambio (hanno già chiuso o tagliato brutalmente tutto il decentramento delle sedi).

Sai a Perugia quanto piangono.....

 

Invece cosa resterà del polo universitario rimanendo con Perugia?

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poco, realisticamente.

 

la riforma nazionale "Gelmini" ha tagliato soldi e sedi, i criteri per mantenere in piedi poli decentrati sono molto più rigidi, i nemici (perugini ma anche ternani) del decentramento universitario sono sempre tanti e ancora più agguerriti.

 

 

sarà dura, soprattutto se siamo noi ternani i primi a boicottare ogni iniziativa per ragioni di partito, di fazione, di lobby etc.

 

però con Roma il problema si risolve alla radice: chiudiamo tutto e facciamo finta negli ultimi 25-30 anni (e negli ultimi 10-12 in particolare) di aver scherzato.

 

se a qualcuno piace così....

2137443[/snapback]

 

sono fermamente convinto che qui qualcuno, pur de non finì sotto perugia, se lo farebbe appizza l'anculo anche 2-3 volte al giorno guarda...

 

figurate se se fanno problemi su quello che è realmente meglio (anzi peggio in questo caso).

 

qui l'unica priorità è difende l'orgoglio... ma de orgoglio se more de fame, ricordatevelo!

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alla base di tutto c'è soprattutto , secondo me :

 

1) la cronica debolezza (in parte voluta) della nostrana classe dirigente

2) la mancanza di quelle cose che rendono appetibile una città , escluse le attività industriali

3) il fatto che storicamente Terni è sempre stata "sotto qualcun altro" mentre , se guardiamo la storia di Perugia , era un comune che nel medioevo contava parecchio e faceva guerre di conquista

4) la cronica incapacità progettuale dei ternani

5) l'aver sempre fatto prevalere la cultura "bassa" (tecnica) alla cultura "alta" (quella che fa nascere le università)

 

risolti questi nodi puoi stare pure in provincia di Viterbo ma spicchi e brilli di luce propria

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Se Terni non ha un curriculum storico come quello di Perugia non se lo può certo dare, Terni all'inizio del XX secolo era un paese di 15mila abitanti poi tutto si è creato intorno all'acciaieria, sono emigrati da tutto il centro Italia per venire a lavorare qua, poi c'hanno fatto fare le armi per andare in guerra e allora abbiamo subito i bombardamenti che hanno semi-distrutto la città e decimato la popolazione. La cronaca narra che a Perugia sia caduta solo una bomba, per sbaglio, e che sia neanche esplosa! Va beh, ma loro avevano già dato nel secolo precedente grazie alle solerti guardie svizzere e si dice anche grazie ai ternani che gli hanno fatto fuoco contro.

Ma con questo non voglio negare i limiti dei ternani, certo mentalità provinciale, incapacità progettuale e chi più ne ha ne metta, io stesso non stravedo per i miei concittadini però non si può e non si deve, con un colpo di spugna, abolire un'istituzione storica che persiste dal 1927 (non da ieri) e retrocedere una città di 110mila abitanti da capoluogo a semplice comune.

Non si vuole che Terni brilli e spicchi, ma non declassiamola ulteriormente e non togliamole il suo spazio vitale.

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1) la cronica debolezza (in parte voluta) della nostrana classe dirigente

2) la mancanza di quelle cose che rendono appetibile una città , escluse le attività industriali

3) il fatto che storicamente Terni è sempre stata "sotto qualcun altro" mentre , se guardiamo la storia di Perugia , era un comune che nel medioevo contava parecchio e faceva guerre di conquista

4) la cronica incapacità progettuale dei ternani

5) l'aver sempre fatto prevalere la cultura "bassa" (tecnica) alla cultura "alta" (quella che fa nascere le università)

 

risolti questi nodi puoi stare pure in provincia di Viterbo ma spicchi e brilli di luce propria

2137423[/snapback]

Se Terni non ha un curriculum storico come quello di Perugia non se lo può certo dare, Terni all'inizio del XX secolo era un paese di 15mila abitanti poi tutto si è creato intorno all'acciaieria, sono emigrati da tutto il centro Italia per venire a lavorare qua, poi c'hanno fatto fare le armi per andare in guerra e allora abbiamo subito i bombardamenti che hanno semi-distrutto la città e decimato la popolazione. La cronaca narra che a Perugia sia caduta solo una bomba, per sbaglio, e che sia neanche esplosa! Va beh, ma loro avevano già dato nel secolo precedente grazie alle solerti guardie svizzere e si dice anche grazie ai ternani che gli hanno fatto fuoco contro.

Ma con questo non voglio negare i limiti dei ternani, certo mentalità provinciale, incapacità progettuale e chi più ne ha ne metta, io stesso non stravedo per i miei concittadini però non si può e non si deve, con un colpo di spugna, abolire un'istituzione storica che persiste dal 1927 (non da ieri) e retrocedere una città di 110mila abitanti da capoluogo a semplice comune.

Non si vuole che Terni brilli e spicchi, ma non declassiamola ulteriormente e non togliamole il suo spazio vitale.

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figurati se non sono d'accordo ma temo che perderemo tutto perchè a Terni

 

- c'è chi vuole che Terni sia succube

- c'è chi non crede che sia necessaria una provincia

- c'è chi non si interessa proprio di tutto questo

- c'è chi vorrebbe farsi annettere nel Lazio

- c'è chi obbedisce a "quillu che dice lu partito"

- c'è chi dice rimaniamo in Umbria ma convinciamo la Valnerina e Spoleto a passare da noi

- c'è chi dice no rimaniamo in Umbria ma uniamoci con Rieti

- c'è chi dice no Terni nel Lazio ma uniamoci con Rieti e Viterbo

ecc....

 

troppe opinioni diverse non c'è alcuna compattezza

e come dicevano i Pink Floyd a chiusura di "Hey you"

 

"insieme ci sosteniamo, divisi cadiamo"

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