Vai al contenuto
paolo65

Per me non conta solo la maglia

Messaggi raccomandati

Nei tanti interventi, leggo che conta solo la maglia, che tutto passa e che i colori rossoverdi rimangono. Che i giocatori sono tutti mercenari, l'allenatore se c'ha du mesi de difficoltà su due anni e mezzo deve esse subito sfanculato, perché quello che conta e' la ternana. Certo, anche quando noi saremo morti, il rossoverde rimane per chi ancora ci sarà, ma non è questo il punto. Penso che quando ci esaltiamo o ci incazziamo lo facciamo prima di tutto nei confronti di facce e uomini, si creano empatie e contrasti che fanno parte della natura umana e ognuno di noi ha a che fare con questi sentimenti e interazioni emotive. Quando i giocatori vengono sotto la curva dopo un gol, noi esultiamo con loro e cerchiamo di incrociare gli sguardi, non stiamo a vedere le magliette che portano. Quando riusciamo a prenderne una ha per noi un valore perché c'è appunto un beniamino che l'ha inzuppata del proprio sudore. È troppo facile dire, a me non frega un cazzo di nessuno, ma solo della ternana. È come mettersi in pace con la coscienza e con la propria coerenza, nell'avere fino a ieri osannato e sostenuto qualcuno e poi, alle prime difficoltà, dimenticarsi di tutto in forza del solo gonfalone e non di chi fino ad oggi lo ha portato con onore. Questo non è un aspetto che riguarda solo il momento attuale, ma più in generale lo vedo scrivere spesso quando c'è un calciatore che prende altre strade, o quando qualcuno non soddisfa sul campo. Sappiamo tutti che sono professionisti, ma in serie A, B e C il professionismo (anche se con altre cifre) esiste da 50 anni e a noi oggi piace tanto ricordare calciatori che nel passato ci hanno onorato di indossare il rossoverde. Credo che se uno non partecipa emotivamente alla componente umana di questo sport, preferendo non identificarsi con le persone che rappresentano la tua passione in un campo di calcio, si perde almeno metà dell'emozione che si prova ad essere tifoso di un club. È un po' come frenarsi nel coinvolgimento in una storia di coppia, pensando solo a farsi una scopata, almeno se finisce a schifio, non ci si rimane male.

Modificato da paolo65

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

rispetto il tuo punto di vista ma non sono d'accordo

 

hai presente Pisacane tanto per fare un nome?

 

per il resto le "bandiere" sono quei pochissimi che sposano una maglia per la vita come Totti per la Roma o Baresi per il Milan

 

il resto va e viene

abbiamo fatto a meno di Viciani...figuriamoci

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non sono d'accordo io nel bene o nel male tiferò sempre per Terni i colori e la ternana!!!

Società dirigenti allenatori passano e ne passeranno sempre!!

Noi rimaniamo!!! O almeno chi la pensa come me!! Sia nei momenti migliori e in quelli peggiori!!

 

AVANTI TERNI AVANTI TERNANA!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

eppure io quando entro nel bar evangelisti e vedo la foto di pisacane che scatta un secondo dopo aver sentito della promozione matematica e vedo la maglia sua lì appesa ed autografata, sinceramente, sento già nostalgia di quei momenti, di quella squadra, di quell'atmosfera, che già non c'è più. Quell'atmosfera magica era fatta di persone e uomini che indossavano la maglia rossoverde e non di maglie rossoverdi e basta. tante volte ho provato quel gusto nei decenni che seguo la ternana da solo (almeno 3 e mezzo) e ho la strana sensazione che i giocatori attuali non siano capaci di trasmettere le stesse intensità....

spero di sbagliarmi

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
eppure io quando entro nel bar evangelisti e vedo la foto di pisacane che scatta un secondo dopo aver sentito della promozione matematica e vedo la maglia sua lì appesa ed autografata, sinceramente, sento già nostalgia di quei momenti, di quella squadra, di quell'atmosfera, che già non c'è più. Quell'atmosfera magica era fatta di persone e uomini che indossavano la maglia rossoverde e non di maglie rossoverdi e basta. tante volte ho provato quel gusto nei decenni che seguo la ternana da solo (almeno 3 e mezzo) e ho la strana sensazione che i giocatori attuali non siano capaci di trasmettere le stesse intensità....

spero di sbagliarmi

2336881[/snapback]

Quindi in pratica toccherebbe tifa solo quanno ce stanno li gruppi affiatati cioè quanno va tutto bene!!

 

Stamo fori strada su sto topic!!!

 

Non se pó campa de ricordi... Direi di pensare al presente!!!

E di fare la parte nostra cioè quella dei tifosi!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Nei tanti interventi, leggo che conta solo la maglia, che tutto passa e che i colori rossoverdi rimangono. Che i giocatori sono tutti mercenari, l'allenatore se c'ha du mesi de difficoltà su due anni e mezzo deve esse subito sfanculato, perché quello che conta e' la ternana. Certo, anche quando noi saremo morti, il rossoverde rimane per chi ancora ci sarà, ma non è questo il punto. Penso che quando ci esaltiamo o ci incazziamo lo facciamo prima di tutto nei confronti di facce e uomini, si creano empatie e contrasti che fanno parte della natura umana e ognuno di noi ha a che fare con questi sentimenti e interazioni emotive. Quando i giocatori vengono sotto la curva dopo un gol, noi esultiamo con loro e cerchiamo di incrociare gli sguardi, non stiamo a vedere le magliette che portano. Quando riusciamo a prenderne una ha per noi un valore perché c'è appunto un beniamino che l'ha inzuppata del proprio sudore. È troppo facile dire, a me non frega un cazzo di nessuno, ma solo della ternana. È come mettersi in pace con la coscienza e con la propria coerenza, nell'avere fino a ieri osannato e sostenuto qualcuno e poi, alle prime difficoltà, dimenticarsi di tutto in forza del solo gonfalone e non di chi fino ad oggi lo ha portato con onore. Questo non è un aspetto che riguarda solo il momento attuale, ma più in generale lo vedo scrivere spesso quando c'è un calciatore che prende altre strade, o quando qualcuno non soddisfa sul campo. Sappiamo tutti che sono professionisti, ma in serie A, B e C il professionismo (anche se con altre cifre) esiste da 50 anni e a noi oggi piace tanto ricordare calciatori che nel passato ci hanno onorato di indossare il rossoverde. Credo che se uno non partecipa emotivamente alla componente umana di questo sport, preferendo non identificarsi con le persone che rappresentano la tua passione in un campo di calcio, si perde almeno metà dell'emozione che si prova ad essere tifoso di un club. È un po' come frenarsi nel coinvolgimento in una storia di coppia, pensando solo a farsi una scopata, almeno se finisce a schifio, non ci si rimane male.

2336776[/snapback]

 

:clap:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Nei tanti interventi, leggo che conta solo la maglia, che tutto passa e che i colori rossoverdi rimangono. Che i giocatori sono tutti mercenari, l'allenatore se c'ha du mesi de difficoltà su due anni e mezzo deve esse subito sfanculato, perché quello che conta e' la ternana. Certo, anche quando noi saremo morti, il rossoverde rimane per chi ancora ci sarà, ma non è questo il punto. Penso che quando ci esaltiamo o ci incazziamo lo facciamo prima di tutto nei confronti di facce e uomini, si creano empatie e contrasti che fanno parte della natura umana e ognuno di noi ha a che fare con questi sentimenti e interazioni emotive. Quando i giocatori vengono sotto la curva dopo un gol, noi esultiamo con loro e cerchiamo di incrociare gli sguardi, non stiamo a vedere le magliette che portano. Quando riusciamo a prenderne una ha per noi un valore perché c'è appunto un beniamino che l'ha inzuppata del proprio sudore. È troppo facile dire, a me non frega un cazzo di nessuno, ma solo della ternana. È come mettersi in pace con la coscienza e con la propria coerenza, nell'avere fino a ieri osannato e sostenuto qualcuno e poi, alle prime difficoltà, dimenticarsi di tutto in forza del solo gonfalone e non di chi fino ad oggi lo ha portato con onore. Questo non è un aspetto che riguarda solo il momento attuale, ma più in generale lo vedo scrivere spesso quando c'è un calciatore che prende altre strade, o quando qualcuno non soddisfa sul campo. Sappiamo tutti che sono professionisti, ma in serie A, B e C il professionismo (anche se con altre cifre) esiste da 50 anni e a noi oggi piace tanto ricordare calciatori che nel passato ci hanno onorato di indossare il rossoverde. Credo che se uno non partecipa emotivamente alla componente umana di questo sport, preferendo non identificarsi con le persone che rappresentano la tua passione in un campo di calcio, si perde almeno metà dell'emozione che si prova ad essere tifoso di un club. È un po' come frenarsi nel coinvolgimento in una storia di coppia, pensando solo a farsi una scopata, almeno se finisce a schifio, non ci si rimane male.

2336776[/snapback]

 

 

:clap::clap::clap:

Modificato da Dvd

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
eppure io quando entro nel bar evangelisti e vedo la foto di pisacane che scatta un secondo dopo aver sentito della promozione matematica e vedo la maglia sua lì appesa ed autografata, sinceramente, sento già nostalgia di quei momenti, di quella squadra, di quell'atmosfera, che già non c'è più. Quell'atmosfera magica era fatta di persone e uomini che indossavano la maglia rossoverde e non di maglie rossoverdi e basta. tante volte ho provato quel gusto nei decenni che seguo la ternana da solo (almeno 3 e mezzo) e ho la strana sensazione che i giocatori attuali non siano capaci di trasmettere le stesse intensità....

spero di sbagliarmi

2336881[/snapback]

Quindi in pratica toccherebbe tifa solo quanno ce stanno li gruppi affiatati cioè quanno va tutto bene!!

 

Stamo fori strada su sto topic!!!

 

Non se pó campa de ricordi... Direi di pensare al presente!!!

E di fare la parte nostra cioè quella dei tifosi!!

2336955[/snapback]

Se tifa sempre perfino negli ultimi 10 anni.

Poi giocatori come pisacane che appena trovano mejo se ne vanno sono la norma e và bene così.

Ma per quello che me riguarda ne vorrei tanti de giocatori che in campo lottano come lui e gli altri della vecchia guardia.

A questi me "affeziono"

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
rispetto il tuo punto di vista ma non sono d'accordo

 

hai presente Pisacane tanto per fare un nome?

 

per il resto le "bandiere" sono quei pochissimi che sposano una maglia per la vita come Totti per la Roma o Baresi per il Milan

 

il resto va e viene

abbiamo fatto a meno di Viciani...figuriamoci

2336875[/snapback]

 

 

 

.......... :clap::clap::clap: ....stà........ :quoto:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Nei tanti interventi, leggo che conta solo la maglia, che tutto passa e che i colori rossoverdi rimangono. Che i giocatori sono tutti mercenari, l'allenatore se c'ha du mesi de difficoltà su due anni e mezzo deve esse subito sfanculato, perché quello che conta e' la ternana. Certo, anche quando noi saremo morti, il rossoverde rimane per chi ancora ci sarà, ma non è questo il punto. Penso che quando ci esaltiamo o ci incazziamo lo facciamo prima di tutto nei confronti di facce e uomini, si creano empatie e contrasti che fanno parte della natura umana e ognuno di noi ha a che fare con questi sentimenti e interazioni emotive. Quando i giocatori vengono sotto la curva dopo un gol, noi esultiamo con loro e cerchiamo di incrociare gli sguardi, non stiamo a vedere le magliette che portano. Quando riusciamo a prenderne una ha per noi un valore perché c'è appunto un beniamino che l'ha inzuppata del proprio sudore. È troppo facile dire, a me non frega un cazzo di nessuno, ma solo della ternana. È come mettersi in pace con la coscienza e con la propria coerenza, nell'avere fino a ieri osannato e sostenuto qualcuno e poi, alle prime difficoltà, dimenticarsi di tutto in forza del solo gonfalone e non di chi fino ad oggi lo ha portato con onore. Questo non è un aspetto che riguarda solo il momento attuale, ma più in generale lo vedo scrivere spesso quando c'è un calciatore che prende altre strade, o quando qualcuno non soddisfa sul campo. Sappiamo tutti che sono professionisti, ma in serie A, B e C il professionismo (anche se con altre cifre) esiste da 50 anni e a noi oggi piace tanto ricordare calciatori che nel passato ci hanno onorato di indossare il rossoverde. Credo che se uno non partecipa emotivamente alla componente umana di questo sport, preferendo non identificarsi con le persone che rappresentano la tua passione in un campo di calcio, si perde almeno metà dell'emozione che si prova ad essere tifoso di un club. È un po' come frenarsi nel coinvolgimento in una storia di coppia, pensando solo a farsi una scopata, almeno se finisce a schifio, non ci si rimane male.

2336776[/snapback]

 

Ciao scusa ma non condivido, non lo dico per convenienza ma tanto è la realtà e i giocatori passano. Uno ha fatto esempio di Pisacane, io ti riporto l'esempio di Miccoli.

 

io porto nel cuore solo quello che portava il "21" e Zampagna. Degli altri li sostengo fin quando sono qua ma non me ce innamoro.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Nei tanti interventi, leggo che conta solo la maglia, che tutto passa e che i colori rossoverdi rimangono. Che i giocatori sono tutti mercenari, l'allenatore se c'ha du mesi de difficoltà su due anni e mezzo deve esse subito sfanculato, perché quello che conta e' la ternana. Certo, anche quando noi saremo morti, il rossoverde rimane per chi ancora ci sarà, ma non è questo il punto. Penso che quando ci esaltiamo o ci incazziamo lo facciamo prima di tutto nei confronti di facce e uomini, si creano empatie e contrasti che fanno parte della natura umana e ognuno di noi ha a che fare con questi sentimenti e interazioni emotive. Quando i giocatori vengono sotto la curva dopo un gol, noi esultiamo con loro e cerchiamo di incrociare gli sguardi, non stiamo a vedere le magliette che portano. Quando riusciamo a prenderne una ha per noi un valore perché c'è appunto un beniamino che l'ha inzuppata del proprio sudore. È troppo facile dire, a me non frega un cazzo di nessuno, ma solo della ternana. È come mettersi in pace con la coscienza e con la propria coerenza, nell'avere fino a ieri osannato e sostenuto qualcuno e poi, alle prime difficoltà, dimenticarsi di tutto in forza del solo gonfalone e non di chi fino ad oggi lo ha portato con onore. Questo non è un aspetto che riguarda solo il momento attuale, ma più in generale lo vedo scrivere spesso quando c'è un calciatore che prende altre strade, o quando qualcuno non soddisfa sul campo. Sappiamo tutti che sono professionisti, ma in serie A, B e C il professionismo (anche se con altre cifre) esiste da 50 anni e a noi oggi piace tanto ricordare calciatori che nel passato ci hanno onorato di indossare il rossoverde. Credo che se uno non partecipa emotivamente alla componente umana di questo sport, preferendo non identificarsi con le persone che rappresentano la tua passione in un campo di calcio, si perde almeno metà dell'emozione che si prova ad essere tifoso di un club. È un po' come frenarsi nel coinvolgimento in una storia di coppia, pensando solo a farsi una scopata, almeno se finisce a schifio, non ci si rimane male.

2336776[/snapback]

 

Ciao scusa ma non condivido, non lo dico per convenienza ma tanto è la realtà e i giocatori passano. Uno ha fatto esempio di Pisacane, io ti riporto l'esempio di Miccoli.

 

io porto nel cuore solo quello che portava il "21" e Zampagna. Degli altri li sostengo fin quando sono qua ma non me ce innamoro.

2337755[/snapback]

io solo quello che portava il 21 e lu Cinghiale.

Però Mimmo Toscano, comunque vada sabato...., lo porterò nel cuore insieme agli altri due sopra.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io non me so sposato nessuno, a mia figlia le sto insegnando a dire "forza fere" il resto sono ricordi belli o brutti che ognuno di noi metabolizza cone meglio crede

Modificato da CAPPUCCINO KID

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Nei tanti interventi, leggo che conta solo la maglia, che tutto passa e che i colori rossoverdi rimangono. Che i giocatori sono tutti mercenari, l'allenatore se c'ha du mesi de difficoltà su due anni e mezzo deve esse subito sfanculato, perché quello che conta e' la ternana. Certo, anche quando noi saremo morti, il rossoverde rimane per chi ancora ci sarà, ma non è questo il punto. Penso che quando ci esaltiamo o ci incazziamo lo facciamo prima di tutto nei confronti di facce e uomini, si creano empatie e contrasti che fanno parte della natura umana e ognuno di noi ha a che fare con questi sentimenti e interazioni emotive. Quando i giocatori vengono sotto la curva dopo un gol, noi esultiamo con loro e cerchiamo di incrociare gli sguardi, non stiamo a vedere le magliette che portano. Quando riusciamo a prenderne una ha per noi un valore perché c'è appunto un beniamino che l'ha inzuppata del proprio sudore. È troppo facile dire, a me non frega un cazzo di nessuno, ma solo della ternana. È come mettersi in pace con la coscienza e con la propria coerenza, nell'avere fino a ieri osannato e sostenuto qualcuno e poi, alle prime difficoltà, dimenticarsi di tutto in forza del solo gonfalone e non di chi fino ad oggi lo ha portato con onore. Questo non è un aspetto che riguarda solo il momento attuale, ma più in generale lo vedo scrivere spesso quando c'è un calciatore che prende altre strade, o quando qualcuno non soddisfa sul campo. Sappiamo tutti che sono professionisti, ma in serie A, B e C il professionismo (anche se con altre cifre) esiste da 50 anni e a noi oggi piace tanto ricordare calciatori che nel passato ci hanno onorato di indossare il rossoverde. Credo che se uno non partecipa emotivamente alla componente umana di questo sport, preferendo non identificarsi con le persone che rappresentano la tua passione in un campo di calcio, si perde almeno metà dell'emozione che si prova ad essere tifoso di un club. È un po' come frenarsi nel coinvolgimento in una storia di coppia, pensando solo a farsi una scopata, almeno se finisce a schifio, non ci si rimane male.

2336776[/snapback]

la penso come te

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.