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puzzaculu

Giocatori Bidoni

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Verdelli (come giocatore) a mio avviso non c'entra niente con la classifica dei bidoni, addirittura questo è stato campione d'Italia con l'inter di Trapattoni giocando spesso e volentieri.. Come allenatore (quello visto a Terni poi...) è tutto un altro discorso.

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Sui bidoni (o fenomeni parastatali, come li definiva ìla Giallappa's), a mio avviso va fatto un distinguo fondamentale.. dividere assolutamente quelli di cui ci si aspettava tanto dai perfetti sconosciuti che portavano folklore negli anni 80/90 nelle squadre di seconda fascia..

Per me (giocatori della Ternana a parte) vanno citati solo i primi, sennò non si finisce mai..

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l'inculata più grossa dell'Inter che io mi ricordi senzadubbio non è dell'era Moratti, ma quella di Pellegrini..

Darko+Pancev2.jpg

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faccio una cosa, visto cheho buona memoria di questi soggetti.. in questo topic apriremo un capitolo a parte elencandone squadra per squadra.. solo stranieri naturalmente.

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Viste le aspettative, aggiungerei Socrates. Dopo una stagione a corrente alternata, rispedito al mittente. Ma indubbiamente aveva grosse potenzialità.

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Vampeta

 

 

Centrocampista brasiliano. All'Inter nell'estate 2000 dal Corinthians in cambio di 30 miliardi di lire. Scenderà in campo soltanto 8 volte, di cui soltanto una in Serie A. Ceduto l'anno successivo al Psg per Dalmat. "Vampeta di entusiasmo" è il titolo che gli dedica la Gazzetta dello Sport il giorno della presentazione. L'inizio è dei migliori. Segna all'esordio in Supercoppa italiana contro la Lazio. Poi, con l'arrivo di Tardelli in panchina in seguito alle dimissioni di Lippi, scompare. Della sua esperienza italiana, ricorderemo il baffo appena accennato. Come il suo talento. di Dario Pelizzari - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/gxd02

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Vampeta

 

 

Centrocampista brasiliano. All'Inter nell'estate 2000 dal Corinthians in cambio di 30 miliardi di lire. Scenderà in campo soltanto 8 volte, di cui soltanto una in Serie A. Ceduto l'anno successivo al Psg per Dalmat. "Vampeta di entusiasmo" è il titolo che gli dedica la Gazzetta dello Sport il giorno della presentazione. L'inizio è dei migliori. Segna all'esordio in Supercoppa italiana contro la Lazio. Poi, con l'arrivo di Tardelli in panchina in seguito alle dimissioni di Lippi, scompare. Della sua esperienza italiana, ricorderemo il baffo appena accennato. Come il suo talento. di Dario Pelizzari - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/gxd02

Però a Milano ha fatti contenti parecchi budelli

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Ricardo Quaresma

 

Centrocampista esterno portoghese. All'Inter nell'estate 2008 dal Porto in cambio di 18,6 milioni di euro più il cartellino del connazionale Pelè, valutato circa 6 milioni. In neroazzurro giocherà complessivamente 32 partite e segnerà un gol. Nel giugno 2010, il passaggio al Besiktas. Uno degli errori di valutazione più rumorosi della gestione Mourinho. Il tecnico del triplete stravedeva per il giocatore che non è mai riuscito a dimostrare il proprio valore in una big. Male a Barcellona, male al Chelsea. Malissimo all'Inter. Meteora. di Dario Pelizzari - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/emPZc

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Io dico Uribe (Cagliari), purtroppo è defunto in giovane età, ma come scarsezza entra di diritto nei primi dieci di ogni epoca.

Julio Cesar Uribe non è morto...

 

Julio César Uribe Flores (Lima, 9 maggio 1958) è un allenatore di calcio ed ex calciatore peruviano.

Con la Nazionale peruviana prese parte al campionato del mondo 1982.

Soprannominato "El Diamante negro" (Il diamante nero)[1], è considerato il miglior giocatore del calcio del suo paese nel corso degli anni ottanta. Nel 1982 è stato considerato il 3º migliore calciatore attivo in sudamerica, dopo Maradona e Zico.

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d'accordissimo sia su Vampeta che su Quaresma..

pipponi stellari, di cui il primo anche frocio.

Inquel sito sono riportati i 5 giocatori top ed i 5 giocatori flop della gestione moratti.

 

I FLOP

 

 

1) QUARESMA

2) VAMPETA

3) FARINOS

4) SERGIO CONCEICAO

5) GRESKO

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Julio Cesar Uribe non è morto...

 

Julio César Uribe Flores (Lima, 9 maggio 1958) è un allenatore di calcio ed ex calciatore peruviano.

Con la Nazionale peruviana prese parte al campionato del mondo 1982.

Soprannominato "El Diamante negro" (Il diamante nero)[1], è considerato il miglior giocatore del calcio del suo paese nel corso degli anni ottanta. Nel 1982 è stato considerato il 3º migliore calciatore attivo in sudamerica, dopo Maradona e Zico.

Vedi mi sembrava di aver letto la notizia della su morte, meglio così, in ogni caso grosso pippero.

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Secondo me un altro giocatore meteora cjhe è arrivato in italia nella gestione Moratti è stato Sebasdtian Rambert che arrivò insieme al grande Javier Zanetti.

 

 

Sebastian Rambert

L’areoplanino argentino non riuscì ad atterrare a Milano

Passato alla storia come il primo acquisto dell’era Moratti, l’argentino Rambert arriva all’Inter nell’estate del 1995. E’ conosciuto in Patria come “Pasqualito” o meglio ancora “Avioncito” per la sua esultanza dopo un gol, e ha la fama di attaccante non molto prolifico ma fantasioso. Inseguito anche da Parma e Juventus, addirittura il compianto Omar Sivori dichiarò: «Rambert è molto bravo ed è vero che ho consigliato alla Juve di prenderlo, perché la squadra bianconera manca di capacità offensiva». Anche i campioni sbagliano: Sebastian Rambert forse è un po’ deboluccio di carattere per reggere l’atmosfera dello spogliatoio interista, tanto è vero che non riesce a farsi notare e non vede quasi mai il campo, diventando così in breve tempo un vero e proprio oggetto misterioso. Il suo unico pregio è di arrivare insieme ad un altro argentino, un certo Javier Zanetti!

Alla fine non debutta neppure in campionato, collezionando solo una presenza in Coppa Italia contro il Fiorenzuola e una nello sfortunato primo turno di Coppa Uefa contro il Lugano (andata in Svizzera 1-1, ritorno a Milano 0-1), che sancì la prematura e clamorosa eliminazione dei nerazzurri dalla competizione. Morale: nell’Ottobre dello stesso anno passa agli spagnoli del Saragozza e chiude la stagione con cinque gol. Torna con tutti gli onori al Boca, disputa un ottimo campionato e nel 1997 il River Plate allenato da Ramon Diaz lo acquista. Gioca poi con le maglie di Independiente, Iraklis Salonicco e Arsenal De Sarandì, poi capisce che non è aria e nel 2003 si ritira prematuramente. Ottima decisione.

AGGIORNAMENTI — Dopo il ritiro ha allenato, arrivando ad essere il Vice di Ramon Diaz al San Lorenzo ed all'America di Città del Messico. Ma si è dato anche alla politica: è infatti diventato Sottosegretario (in italiano Assessore) alla Gioventù ed allo Sport di Quilmes.

Modificato da lupaster

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