TIFOSI LAZIALI_VARSAVIA_(ma vale per tutti)

[fogueres 215]

Per le prossime trasferte " gita teppistica" ( ricordando i film di Fantozzi) mi sa che i "soliti noti" ci penseranno due volte prima di partire.

Nello specifico erano tifosi laziali ma potevano essere di qualunque altra squadra: partono in gruppo credendo che si può rompere i coglioni a tutti quanti perchè ci si deve pur sfogare in qualche modo... Poi vuoi mettere la Polonia ( e qui entra in campo Verdone con i mitici "viaggi in Polonia).

 

E invece stavolta gli ha detto male.

La Polizia polacca si è incazzata, il Ministro degli Esterni italiano non è che conti proprio come quello americano e la frittata è fatta.

 

Questi "bambini viziati" ( qualcuno pure avanti con l'età) che adesso hanno pure i genitori a Varsavia che denunciano le condizioni del carcere la prossima volta restino a Roma ( o cmq al PAESELLO) che è meglio: almeno lì fanno la telefonata al Papà notabile che chiama l'amico che chiama un altro amico e alla fine si esce dal carcere giusti giusti per fare l'aperitivo con aneddoti da "leoni".

 

 

 

p.s. Cmq complimenti a chi ha permesso agli hoolingans polacchi di mettere a ferro e fuoco Roma Termini per la partita di andata!

 

 

 

 

 

01/12/2013

 

La denuncia di una mamma - "Mio figlio e gli altri ragazzi, tutti giovanissimi, sono stati sottoposti a forti pressioni psicologiche", "chiusi nelle celle quasi senza bere e mangiare" e poi 'coartati' a firmare "un'assunzione di responsabilità dei disordini e la rinuncia alla tutela legale". A denunciare la vicenda all'Adnkronos è Annalisa Compagno, madre di Federico D'Alessandro, 22 anni, uno dei tifosi biancocelesti fermati prima della partita di Europa League Legia Varsavia-Lazio, ieri condannato a tre mesi di carcere e attualmente detenuto in Polonia.

"Ora mio figlio e' in carcere insieme ad altre 21 persone condannate in un processo in cui non c'è stata nessuna responsabilità individuale accertata, non c'è stato nessun avvocato, non c'era nessuno dell'ambasciata in Tribunale", sottolinea la madre del giovane. "Da giovedì pomeriggio a sabato mattina sono stati lasciati in cella senza quasi dargli da mangiare e da bere - sottolinea Annalisa Compagno - Poi gli hanno sottoposto un foglio in polacco dicendogli che se avessero firmato avrebbero avuto un giudizio veloce e sarebbero usciti subito. C'era una donna che faceva da interprete ma non si capiva nulla perché parlava a stento poche parole di italiano. Ventidue persone sono state condannate a due o a tre mesi di carcere, come mio figlio, e sono stati portati in prigione. Mio marito è un medico, è preoccupatissimo per questi ragazzi, non solo per mio figlio ma per tutti. Ha detto che erano in una situazione psicologica gravissima, sono stati maltrattati psicologicamente, sono molto provati".

 

06/12/2013

 

Continuano ad arrivare testimonianze da Varsavia, racconti che evidenziano la situazione paradossale vissuta da questi ragazzi, che da giovedi scorso si trovano agli arresti senza capire quali siano i capi di imputazione. Pochi minuti fa - sulle frequenze di Radiosei - è intervenuto Fabio, padre di Matteo, che ai microfoni dell'inviato de Lalaziosiamonoi.it Andrea Centogambe ha parlato della situazione vissuta da suo figlio di appena 20 anni, condannato per direttissima a due mesi. "In questo momento è come se fossimo in trincea, è un continuo muro contro muro, informazioni che vengono date e non date. Sapere che in Italia il caso è seguito e sta montando ci dà conforto, se l'attenzione rimane alta la soluzione arriverà prima, lo ha detto pure l'avvocato".

[Carlito 34]

La sera leoni, la mattina coglioni!

[callea 80]

C'è una corrente di pensiero piuttosto diffusa in Italia secondo la quale tutto ciò che concerne il tifo calcistico è una sorta di enclave giuridica e comportamentale in cui si possono fare cose che nella vita comune sarebbero illegali o al limite estremamente disdicevoli.

 

E in effetti in Italia sotto la "bandiera" del tifo calcistico vengono spesso tollerati comportamenti e violazioni delle più elementari regole che sarebbero condannati in qualsiasi altro contesto.

 

Qualcuno credeva che fosse così in tutto il resto del mondo.

 

Si sbagliava!

Modificato 17 Dicembre, 2013 da callea

[CCTC 30]

so ragazzi, vanno capiti

[Me pizzica me mozzica 11]

hai fatto bene a dire che vale per tutti

[fogueres 215]

hai fatto bene a dire che vale per tutti

 

Certo! Adesso è andata così perchè hanno "sbagliato" posto loro dove andare a fare "piccoli hooligans crescono".

Almeno quel delinquente di Ivan il serbo aveva dignità.

Questi stanno facendo una pantomima con tanto di genitori pronti a testimoniare che " i loro figli sono ragazzi per bene".

Tanto è tutto in mano a Emma Bonino!

: -)

[L'ultimo dei Mohicani 1607]

C'è una corrente di pensiero piuttosto diffusa in Italia secondo la quale tutto ciò che concerne il tifo calcistico è una sorta di enclave giuridica e comportamentale in cui si possono fare cose che nella vita comune sarebbero illegali o al limite estremamente disdicevoli.

 

E in effetti in Italia sotto la "bandiera" del tifo calcistico vengono spesso tollerati comportamenti e violazioni delle più elementari regole che sarebbero condannati in qualsiasi altro contesto.

 

Qualcuno credeva che fosse così in tutto il resto del mondo.

 

Si sbagliava!

 

su questo intervento non capisco proprio....fermo restando che i laziali staino pagando errori fatti in italia cafo callea se ci sono state leggi anche incostituzionali sono quelle fatte per il momdo delle curve...., se questa attenzione il nostro governo l, avesse utilizzato per altro oggi saremo un paesemigliore!

[LUCACIARA85 315]

su questo intervento non capisco proprio....fermo restando che i laziali staino pagando errori fatti in italia cafo callea se ci sono state leggi anche incostituzionali sono quelle fatte per il momdo delle curve...., se questa attenzione il nostro governo l, avesse utilizzato per altro oggi saremo un paesemigliore!