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Pediatri Libera Scelta a Terni

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Per quello che mi riguarda, dall'alto della mia PURTROPPO enorme esperienza in termini di Pediatri e medici specialisti, quì a Terni, ma credo anche quì intorno, di Pediatri di famiglia, quello che pijate pijate.

 

Non ve fate condizionà dai nomi e dai consigli... un pediatra di famiglia così come un medico di famiglia, serve a sentì le spalle, a scrive le ricette e a tranquillizzà la famiglia. Nel 10% dei casi serve ad indirizzare verso uno specialista.

 

Non buttate soldi o perdete tempo con visite a pagamento. Il fatto che paghiate non è sinonimo di bravura, quantomeno di un pelo di più di disponibilità visto che cacci li sordi. Ma quì nelle nostre zone, non c'è NESSUNO che merita di essere pagato per chiamarlo a casa. C'avete il pediatra della mutua e va più che bene per segnà aerosol, antibiotico o tachipirina. Anzi, quei 2-3 che sento che vengono chiamati spesso a casa, di almeno un paio, se potessi pijerei lu fucile per sparaje a pallettoni per l'incapacità dimostrata. Quelli dell'asl per lo meno danni non ne fanno.

 

Dateme retta, non ve fate inculà. Pijatene uno che ve sta comodo e che ve sta simpatico che è la migliore cosa. Il livello alla fine più o meno è quello. Conta più appunto la comodità e il tipo di rapporto umano che riuscite ad instaurarci.

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Un medico è obbligato, quantomeno moralmente a rispondere al telefono. D'altra parte, se non voleva rotture di palle, poteva decidere di fare l'impiegato statale. Hp cambiato il mio medico di famiglia proprio perchè ogni volta che mi occorreva qualcosa (e non è che lo chiamavo se mi veniva da starnutire) non rispondeva MAI al telefono.

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Un medico è obbligato, quantomeno moralmente a rispondere al telefono. D'altra parte, se non voleva rotture di palle, poteva decidere di fare l'impiegato statale. Hp cambiato il mio medico di famiglia proprio perchè ogni volta che mi occorreva qualcosa (e non è che lo chiamavo se mi veniva da starnutire) non rispondeva MAI al telefono.

 

 

appunto

per qst dico che mi pare strano che non abbia risposto al telefono per 15 volte....l'unica spiegazione è che, se non è impazzita/o, non stesse lavorando (cosa che non giustifica in toto, ma almeno parzialmente).

 

per i giorni dove non possono coprire c'è la copertura di un altro, spero sia successo questo

 

la storia delle rotture di palle è vera fino ad un certo punto.... non puo' essere la giustificazione di centinaia de telefonate ad ogni ora

 

 

 

 

ps. no, non so medico.

 

Modificato da Razzotico

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I medici di base hanno gli orari di reperibilità telefonica e di ricevimento.

 

Il loro telefono deve essere acceso e reperibile dalle 8 di mattina alle 8 di sera dal lunedì al venerdì. Fuori da questi orari non rispondono e spesso lo spengono perchè devi contattare la guardia medica.

Se poi chiami in orari in cui hanno l'ambulatorio, essendoci sempre caos e stando praticamente sempre in visita è probabile che non rispondino. Ma cmq dopo qualche tentativo ce li becchi e devono rispondere.

 

Non sono tenuti a venire a casa se non costretti o se tu dimostri di essere impossibilitato di muoverti. Ma come hanno detto, solo in Italia pretendiamo che vengano a casa. Negli altri posti si alza il culo e si va (tranne in casi estremamente particolari). Febbre o non febbre. Se vengono a casa è quasi più per un favore personale. Anche perchè con 1000 pazienti come cavolo fanno?? Nel resto del mondo, come fanno???

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Non ho mai preteso nulla di più di ciò che tu hai scritto e comunque mi pare il mansionario dell'impiegato delle poste. Sarò romantica ma fare il medico la vedo più come una missione che come un lavoro....e ben pagata pure come missione!!!

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Bellu cojone allora mi padre che fino a 70 anni (SETTANTA) tutte le mattine partiva alle 8 e faceva il giro dei mutuati che lasciavano la chiamata (pur avendocene 1.500) e poi alle 11:00 andava in ambulatorio per tutti quell'altri.

 

Mo me spiego perchè l'hanno pensionato contro la sua volontà... quell'altri li faceva sparì!

 

E me spiego pure perchè ancora lo vanno cercando nonostante siano segnati con altri "medici".

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Che poi il discorso è molto semplice: se sto MALE è NORMALE che devi venire tu a casa mia. Se sto bene e devo solo famme fa due ricette vengo io, ma se sto male vieni tu Dio XXXXX!

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I medici di base hanno gli orari di reperibilità telefonica e di ricevimento.

 

Il loro telefono deve essere acceso e reperibile dalle 8 di mattina alle 8 di sera dal lunedì al venerdì. Fuori da questi orari non rispondono e spesso lo spengono perchè devi contattare la guardia medica.

Se poi chiami in orari in cui hanno l'ambulatorio, essendoci sempre caos e stando praticamente sempre in visita è probabile che non rispondino. Ma cmq dopo qualche tentativo ce li becchi e devono rispondere.

 

Non sono tenuti a venire a casa se non costretti o se tu dimostri di essere impossibilitato di muoverti. Ma come hanno detto, solo in Italia pretendiamo che vengano a casa. Negli altri posti si alza il culo e si va (tranne in casi estremamente particolari). Febbre o non febbre. Se vengono a casa è quasi più per un favore personale. Anche perchè con 1000 pazienti come cavolo fanno?? Nel resto del mondo, come fanno???

 

Fa parte del loro mansionario venire a casa se impossibilitati ad andare in studio. Ripeto: in otto anni mi sara' successo massimo DUE VOLTE (DUE!) di richiedere senza successo la visita domiciliare. Lo stipendio che prendono non mi pare sia poi cosi' basso. A casa mia non ce l'ho visti MAI. E la richiesta era perche' a causa del virus gastroenterico non eravamo TUTTI in grado di muoverci e la piccolina aveva seri problemi di respirazione.

 

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/forum/2010/10/obbligo-di-visita-a-domicilio-per-il-pediatra.html

 

Lo stipendio dovrebbe stare sugli 8000 euro lordi mensili

 

http://stipendi.blogspot.it/2011/03/stipendio-del-medico-di-famiglia.html

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al link segnalato da mandovai spicca la seguente risposta

 

yeah, just thought you might want to know that your website looks messed up when I watch it on my iphone. I'm not sure if it has something to do with my phone's browser or your website? just saying :)

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Non ho mai preteso nulla di più di ciò che tu hai scritto e comunque mi pare il mansionario dell'impiegato delle poste. Sarò romantica ma fare il medico la vedo più come una missione che come un lavoro....e ben pagata pure come missione!!!

 

ma chi ha scritto chi, io? non ho capito! :

 

non è il mansionario, è che se non regolamenti non puoi stare dietro a tutti.... c'è chi te chiama dieci volte al giorno perchè è passato da 37. a 37.3, chi perche non caga da ieri mattina, chi perche a magnato troppo, chi perche c'ha bisogno de sfogasse etc etc...in mezzo a questo troiaio devi visitare, rispondere ad altri ed andare a casa, dove non fai un lavoro routinario (tipo l'impiegato appunto) ma ricominci da capo x ogni Paziente.... una discreta missione, direi.

Considera che poi ognuno (in alcuni casi) pretende (più o meno a ragione) che il medico e tutto il pianeta gravitino intorno al suo mal de piedi o alla sua cacarella de mezza giornata.....

 

quindi uno se ritrova con una mole de 100 telefonate delle quali un paio veramente urgenti.

il fatto che si siano ridotte le visite a casa è dovuto (anche) al fatto che si sono moltiplicate le telefonate da gestire.... un po' come capita al pronto soccorso, dove prima andavano x qualsiasi cosa perche tanto si poteva fare, finche non c'è stato un giro di vite ed ora in PS non fanno più quasi niente se non si è col codice giusto.

 

che sia ben pagata poi punti di vista, non lo è per tutti e ci sono grosse responsabilità.... ;) se vuoi diventare ricco non fai il medico de sicuro....poi se ci diventi perche sei bravo o richiesto è un altro discoro.

a fine mese prende de più un idraulico o un meccanico, nella aggior parte dei casi, con un milionesimo delle preoccupazioni e delle rotture.

 

Poi c'è gente di ogni tipo, anche nei medici.

 

 

io non so medico ma posso raccontare x conoscenza diretta una storia simile a questa di Park:

 

Bellu cojone allora mi padre che fino a 70 anni (SETTANTA) tutte le mattine partiva alle 8 e faceva il giro dei mutuati che lasciavano la chiamata (pur avendocene 1.500) e poi alle 11:00 andava in ambulatorio per tutti quell'altri.

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a me sembra che i medici prendano un tanto a paziente indipendentemente se quello lo visitano tutti giorni o mai negli ultimi 5 anni , quindi è un tema spinoso.

In questi casi non ce vole tanto ,basta vedè come fanno dall'altre parti.

Modificato da Lu Trejo

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a me sembra che i medici prendano un tanto a paziente indipendentemente se quello lo visitano tutti giorni o mai negli ultimi 5 anni , quindi è un tema spinoso.

In questi casi non ce vole tanto ,basta vedè come fanno dall'altre parti.

 

anche io so questo

 

 

quoto, secondo me a volte asta copiare, quando non si sa fare

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Per quello che mi riguarda, dall'alto della mia PURTROPPO enorme esperienza in termini di Pediatri e medici specialisti, quì a Terni, ma credo anche quì intorno, di Pediatri di famiglia, quello che pijate pijate.

 

Non ve fate condizionà dai nomi e dai consigli... un pediatra di famiglia così come un medico di famiglia, serve a sentì le spalle, a scrive le ricette e a tranquillizzà la famiglia. Nel 10% dei casi serve ad indirizzare verso uno specialista.

 

Non buttate soldi o perdete tempo con visite a pagamento. Il fatto che paghiate non è sinonimo di bravura, quantomeno di un pelo di più di disponibilità visto che cacci li sordi. Ma quì nelle nostre zone, non c'è NESSUNO che merita di essere pagato per chiamarlo a casa. C'avete il pediatra della mutua e va più che bene per segnà aerosol, antibiotico o tachipirina. Anzi, quei 2-3 che sento che vengono chiamati spesso a casa, di almeno un paio, se potessi pijerei lu fucile per sparaje a pallettoni per l'incapacità dimostrata. Quelli dell'asl per lo meno danni non ne fanno.

 

Dateme retta, non ve fate inculà. Pijatene uno che ve sta comodo e che ve sta simpatico che è la migliore cosa. Il livello alla fine più o meno è quello. Conta più appunto la comodità e il tipo di rapporto umano che riuscite ad instaurarci.

topic chiuso per me

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http://www.sisac.info/aree/www.sisac.info/resources/PEDIATRIA/ACN%2029%20luglio%202009/ACN_Pediatria_consolidato.pdf

 

Circa 83 euro/anno a paziente lordi, più una quota ad personam che va dai 4 euro lordi a paziente di un pediatra tra i 2 e i 9 anni di servizio e oltre 700 pazienti, fino a 35 euro a paziente se hanno più di 22 anni di servizio ma meno di 250 pazienti, o 14 euro se ne hanno più di 700.

 

Quindi chi ha 1000 pazienti e più di 22 anni di servizio, che raggiunge il massimo dello stipendio, so circa 97.000 euro lorde annue.

 

Cioè, 4000-4500 euro netti al mese.

I pediatri più giovani o quelli con meno mutuati staranno tra i 3000 e i 3500 al mese.

 

 

ART. 46 – VISITE AMBULATORIALI E DOMICILIARI.
1. L’attività medica viene prestata nello studio del pediatra. Qualora le condizioni
cliniche non consentano la trasferibilità dell’ammalato, l’attività medica viene prestata a
domicilio del paziente.
2. Le visite domiciliari e ambulatoriali, in presenza di unità di cure primarie o di
forme associative complesse (equipe territoriale, pediatria di gruppo), fermo restando i
compiti individuali e la individualità del rapporto di fiducia, sono organizzate dai gruppi
stessi tenendo conto, nel rapporto con l’utenza, di una offerta di servizi coerente con il
principio della continuità della assistenza e di presa in carico globale della persona.
3. La visita domiciliare (qualora ritenuta necessaria da parte del pediatra) deve essere
eseguita di norma nel corso della stessa giornata, ove la richiesta pervenga entro le ore
dieci; ove invece, la richiesta pervenga dopo le ore dieci, la visita dovrà essere effettuata
entro le ore dodici del giorno successivo. È a cura del pediatra di libera scelta la modalità
organizzativa di ricezione delle richieste di visita domiciliare.
4. A cura della Azienda e del pediatra di libera scelta tale regolamentazione è portata
a conoscenza degli assistiti.
5. La richiesta di prestazione urgente recepita deve essere soddisfatta entro il più
breve tempo possibile. A tal fine i pediatri di libera scelta che operano in forma associata
possono organizzare la risposta clinica secondo modalità organizzative proprie, anche
sulla base di quanto previsto al comma 2.
6. Nelle giornate di sabato il pediatra non è tenuto a svolgere attività ambulatoriale,
ma è obbligato ad eseguire le visite domiciliari richieste entro le ore dieci dello stesso
giorno, nonché quelle, eventualmente non ancora effettuate, richieste dopo le ore dieci
del giorno precedente.
7. Nei giorni prefestivi valgono le stesse disposizioni previste per il sabato, con
l’obbligo però di effettuare attività ambulatoriale per i pediatri che in quel giorno la
svolgono ordinariamente al mattino.
8. Gli Accordi regionali possono disciplinare, per particolari necessità assistenziali,
ulteriori e differenti modalità di effettuazione delle visite domiciliari e dell’accesso agli
studi professionali, collegate alla reperibilità del pediatra, all’orario di ambulatorio e alla
richiesta delle visite domiciliari.
Modificato da LuFranco

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C'è da dire che mediamente i 1500 pazienti (tutti adulti) di un medico di base comportano, mediamente, 5 visite domiciliari al giorno a fronte di altrettante richieste. Per il pediatra di base la cosa è totalmente diversa: a fronte di 1.000 piccoli pazienti, riceve una media giornaliera di richieste di visita domiciliare superiore a 30! Sempre in media, solo 2 di quelle richieste meritano realmente un approfondimento domiciliare

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C'è da dire che mediamente i 1500 pazienti (tutti adulti) di un medico di base comportano, mediamente, 5 visite domiciliari al giorno a fronte di altrettante richieste. Per il pediatra di base la cosa è totalmente diversa: a fronte di 1.000 piccoli pazienti, riceve una media giornaliera di richieste di visita domiciliare superiore a 30! Sempre in media, solo 2 di quelle richieste meritano realmente un approfondimento domiciliare

 

Infatti il problema è quello.

Trovare la mediazione tra la disponibilità MANCANTE del pediatra e la scrematura del 90% delle chiamate che avvengono per cacca giallina un pelo cremosa e 37,8 di febbre da ben 3 giorni.

Questo perchè se da un lato il contratto ed il buon senso impone ai pediatri di andare a casa dell'assistito, dall'altro dice NEI CASI DI NON TRASPORTABILITA' del malato.

 

E questo vuol dire che se ha 38 di febbre e la tosse, o un pò di cacarella può essere tranquillamente portato dal pediatra, mentre se ha 40 e accenni di convulsioni, ovviamente no.

Poi ovvio che se la chiamata anche se "banale", avviene a settembre o Maggio, magari il pediatra ci va tranquillamente perchè ce n'ha poche, ma se chiamate il pediatra ste settimane di picco di influenza dove i bambini con febbre oltre i 38 sono il 70% allora è ovvio che non può visitarli tutti, ma solo i più malati o chi je sta più simpatico.

Modificato da LuFranco

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Infatti il problema è quello.

Trovare la mediazione tra la disponibilità MANCANTE del pediatra e la scrematura del 90% delle chiamate che avvengono per cacca giallina un pelo cremosa e 37,8 di febbre da ben 3 giorni.

Questo perchè se da un lato il contratto ed il buon senso impone ai pediatri di andare a casa dell'assistito, dall'altro dice NEI CASI DI NON TRASPORTABILITA' del malato.

 

E questo vuol dire che se ha 38 di febbre e la tosse, o un pò di cacarella può essere tranquillamente portato dal pediatra, mentre se ha 40 e accenni di convulsioni, ovviamente no.

Poi ovvio che se la chiamata anche se "banale", avviene a settembre o Maggio, magari il pediatra ci va tranquillamente perchè ce n'ha poche, ma se chiamate il pediatra ste settimane di picco di influenza dove i bambini con febbre oltre i 38 sono il 70% allora è ovvio che non può visitarli tutti, ma solo i più malati o chi je sta più simpatico.

 

Perfetto

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Infatti il problema è quello.

Trovare la mediazione tra la disponibilità MANCANTE del pediatra e la scrematura del 90% delle chiamate che avvengono per cacca giallina un pelo cremosa e 37,8 di febbre da ben 3 giorni.

Questo perchè se da un lato il contratto ed il buon senso impone ai pediatri di andare a casa dell'assistito, dall'altro dice NEI CASI DI NON TRASPORTABILITA' del malato.

 

E questo vuol dire che se ha 38 di febbre e la tosse, o un pò di cacarella può essere tranquillamente portato dal pediatra, mentre se ha 40 e accenni di convulsioni, ovviamente no.

Poi ovvio che se la chiamata anche se "banale", avviene a settembre o Maggio, magari il pediatra ci va tranquillamente perchè ce n'ha poche, ma se chiamate il pediatra ste settimane di picco di influenza dove i bambini con febbre oltre i 38 sono il 70% allora è ovvio che non può visitarli tutti, ma solo i più malati o chi je sta più simpatico.

Parlo per mia semplice esperienza. Praticamente il pediatra di famiglia non viene mai chiamato. Ritengo che se in 7 anni in cui praticamente manco ci conosci ti chiamiamo una ripeto una volta dicendo il problema e il fatto che non riusciamo a portarlo in ambulatorio un minimo di scrupolo, un data base da cui risulta che siamo decisamente tranquilli come clienti, te lo dovresti far venire.

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Non me fate parla per favore....

Vero che l"esperienza é più importante di un pezzo di carta,ma cé anche qualche famoso "pediatra" ternano che fa il pediatra,invece non ha nemmeno la specializzazione....quindi....

Scegliete senza troppo stress,come quando scegliete il medico di famiglia,non ve fate influenza troppo,mica per esempio ve informate di chi vi visita al pronto soccorso...se poi le cose non ve quadrano o x cose piu serie tanto vi rivolgete sicuro altrove

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