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Sergio Segio

Monaco di Baviera: meglio Linux o Windows?

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  1. 1. Monaco di Baviera: meglio Linux o Windows?

    • Linux
      1
    • Windows
      1
    • Non è possibile stabilirlo
      2
    • Non so
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Monaco, il Comune pensa di tornare a Windows: “Con Linux bassa produttività”

Alcuni politici attaccano il sistema open source che avrebbe generato ulteriori spese. L'amministrazione, invece, rivendica i risparmi del passaggio avvenuto 10 anni fa. Uno studio esaminerà la questione

di Luigi Ferro | 21 agosto 2014

 

Monaco di Baviera riapre l’eterna guerra fra Windows e Linux. Il Comune tedesco starebbe infatti valutando la possibilità di tornare a utilizzare il sistema operativo ideato da Bill Gates. Circa dieci anni fa Monaco aveva scelto l’open source segnando una vittoria importante per il mondo Linux. L’amministrazione aveva scelto LiMux, una distribuzione sviluppata appositamente per gli uffici dell’ente locale. Non è stato un processo facile e indolore, ma secondo i dati pubblicati dall’amministrazione nel 2011 erano stati risparmiati circa quattro milioni di euro per la gestione dei sistemi informatici. Scegliendo l’open source il Comune ha evitato di spendere i soldi per rinnovare 15mila licenze di Office e altre 7.500 licenze del sistema operativo di Microsoft.

I software open source, aveva dichiarato il sindaco, hanno permesso di tagliare di un terzo la spesa destinata all’It riutilizzando anche hardware un po’ datato. Non solo: così è stato evitato l’acquisto di 7.500 nuovi computer e ridotto da 70 a 46 il numero di richieste di assistenza mensili per il supporto tecnico all’help desk. E anche i costi relativi alla riqualificazione degli impiegati comunali e alle modifiche delle applicazioni non hanno inciso più di tanto sui risparmi finali. Tutto bene, dunque? Non proprio. La prima delle grandi città europee a sposare il verbo dell’open source oggi non sembra più così convinta.

Il passaggio ha comportato dei risparmi ma anche costi relativi all’abbassamento della produttività. La formazione sui nuovi applicativi non ha dato i risultati sperati soprattutto perché intorno al Comune c’è un mondo che insiste a utilizzare Windows. I problemi hanno riguardato soprattutto i fornitori esterni e lo scambio di documenti. Tanto che qualche politico locale è passato all’attacco sostenendo che Linux sia più costoso di Windows perché nel passaggio la città ha dovuto assumere nuovi programmatori per adattare il software alle esigenze dell’amministrazione comunale.

Al momento non è stata ancora presa nessuna decisione. Uno studio esaminerà la questione, ma vale la pena di ricordare come ancora nel 2008 solo 1.200 dei 14mila computer interessati dal progetto erano migrati a LiMux. La ragione del ritardo era dovuta, secondo Florian Schiessl responsabile del progetto, alla disorganizzazione della infrastruttura It del comune di Monaco. Anche con Windows sarebbe cambiato poco. Chissà cosa ne pensano a Torino, dove di recente il Comune ha deciso di passare a Linux. Entro al massimo un anno e mezzo tutti i sistemi dell’amministrazione utilizzeranno l’open source con un risparmio, secondo il city manager Gianmarco Montanari, del 20%-40%. Il Comune utilizzava ancora Windows Xp, ma con la fine del supporto da parte di Microsoft avrebbe dovuto sostenere costi ingenti per la sostituzione del sistema operativo.

 

 

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Voi che ne pensate?

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Monaco, il Comune pensa di tornare a Windows: “Con Linux bassa produttività”

Alcuni politici attaccano il sistema open source che avrebbe generato ulteriori spese. L'amministrazione, invece, rivendica i risparmi del passaggio avvenuto 10 anni fa. Uno studio esaminerà la questione

di Luigi Ferro | 21 agosto 2014

 

Monaco di Baviera riapre l’eterna guerra fra Windows e Linux. Il Comune tedesco starebbe infatti valutando la possibilità di tornare a utilizzare il sistema operativo ideato da Bill Gates. Circa dieci anni fa Monaco aveva scelto l’open source segnando una vittoria importante per il mondo Linux. L’amministrazione aveva scelto LiMux, una distribuzione sviluppata appositamente per gli uffici dell’ente locale. Non è stato un processo facile e indolore, ma secondo i dati pubblicati dall’amministrazione nel 2011 erano stati risparmiati circa quattro milioni di euro per la gestione dei sistemi informatici. Scegliendo l’open source il Comune ha evitato di spendere i soldi per rinnovare 15mila licenze di Office e altre 7.500 licenze del sistema operativo di Microsoft.

I software open source, aveva dichiarato il sindaco, hanno permesso di tagliare di un terzo la spesa destinata all’It riutilizzando anche hardware un po’ datato. Non solo: così è stato evitato l’acquisto di 7.500 nuovi computer e ridotto da 70 a 46 il numero di richieste di assistenza mensili per il supporto tecnico all’help desk. E anche i costi relativi alla riqualificazione degli impiegati comunali e alle modifiche delle applicazioni non hanno inciso più di tanto sui risparmi finali. Tutto bene, dunque? Non proprio. La prima delle grandi città europee a sposare il verbo dell’open source oggi non sembra più così convinta.

Il passaggio ha comportato dei risparmi ma anche costi relativi all’abbassamento della produttività. La formazione sui nuovi applicativi non ha dato i risultati sperati soprattutto perché intorno al Comune c’è un mondo che insiste a utilizzare Windows. I problemi hanno riguardato soprattutto i fornitori esterni e lo scambio di documenti. Tanto che qualche politico locale è passato all’attacco sostenendo che Linux sia più costoso di Windows perché nel passaggio la città ha dovuto assumere nuovi programmatori per adattare il software alle esigenze dell’amministrazione comunale.

Al momento non è stata ancora presa nessuna decisione. Uno studio esaminerà la questione, ma vale la pena di ricordare come ancora nel 2008 solo 1.200 dei 14mila computer interessati dal progetto erano migrati a LiMux. La ragione del ritardo era dovuta, secondo Florian Schiessl responsabile del progetto, alla disorganizzazione della infrastruttura It del comune di Monaco. Anche con Windows sarebbe cambiato poco. Chissà cosa ne pensano a Torino, dove di recente il Comune ha deciso di passare a Linux. Entro al massimo un anno e mezzo tutti i sistemi dell’amministrazione utilizzeranno l’open source con un risparmio, secondo il city manager Gianmarco Montanari, del 20%-40%. Il Comune utilizzava ancora Windows Xp, ma con la fine del supporto da parte di Microsoft avrebbe dovuto sostenere costi ingenti per la sostituzione del sistema operativo.

 

 

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Voi che ne pensate?

sono 2 sistemi operativi troppo diversi fra di loro,windows molto piu' facile da usare con tante cose in piu' (parlo di gaming,applicazioni ecc ecc) ma estremamente vulnerabile,pieno di bug e di virus...

linux molto piu' difficile da usare specialmente se si è novelli....ma nell'ambito lavorativo è impeccabile...anche come stabilità e assenza di virus...

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Ultimamente ci sono distro molto molto user frendly (tipo ubuntu a parte unity). Ma anche tutte le altre hanno fatto passi avanti enormi nell'usabilità e vedendo le ultime versioni di winzozz non lo so quale è più incasinata come interfaccia utente..

 

Poi c'è tutto per un ufficio comunale. E' vero che a volte la compatibilità lascia un po' a desiderare con MSOffice...ma questi che facevano, si scambiavano i file direttamente in .doc? Ma usare il pdf no? Come sempre l'elemento vulnerabile di un computer è quella cosa che sta tra lo schermo e la sedia..

 

In ogni caso Linux tutta la vita

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Come faccio a valutare i rapporti costi/benefici di due strumenti diversi per l'amministrazione di Monaco???

I sistemi informatici sono degli strumenti e come tali vanno valutati in base alle esigenze specifiche.

L'open source può essere una mano santa per qualcuno o deleterio e costosissimo per qualcun altro.

Non conosco quello che fanno a Monaco, quindi non posso esprimere un giudizio.

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