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Me pizzica me mozzica

vita dopo la morte : la scienza si sbilancia

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c'è vita dopo la morte (solo per qualche minuto). Ricerca Gb: "Siamo coscienti dopo la fine"

 

Articolo pubblicato il: 07/10/2014

 

 

Come in 'Hereafter' di Clint Eastwood: un tunnel di luce, un flash, un sole grande e luminoso o la sensazione di precipitare in acque profonde. Ma anche i paramedici che rianimano il proprio corpo senza vita, steso sulla barella. I racconti delle persone che hanno vissuto un'esperienza di premorte e poi sono tornate a vivere oggi trovano la conferma dal primo grande studio scientifico in materia, pubblicato su 'Resuscitation'.

 

 

La ricerca, condotta dall'Università di Southampton su oltre 2mila persone che hanno subito un arresto cardiaco in 15 ospedali britannici, americani e austriaci, rivela la possibilità di una 'finestra di consapevolezza' di alcuni minuti dopo che il cuore ha smesso di battere.

 

 

Un tema controverso, quello delle esperienze di premorte, protagonista di libri e film. Ora, dopo 4 anni di ricerche, gli studiosi hanno le idee più chiare e sono confortati dai numeri: quasi il 40% dei sopravvissuti a un arresto cardiaco descrive un qualche tipo di consapevolezza nel periodo di tempo in cui erano clinicamente morti, prima che il cuore ripartisse.

 

 

Un uomo addirittura ha ricordato di aver lasciato il suo corpo e di aver assistito alle manovre di rianimazione da un angolo della stanza. Nonostante sia rimasto 'morto' per 3 minuti, il 57enne di Southampton coinvolto nella ricerca ha ricordato le azioni degli infermieri nel dettaglio, descrivendo persino il suono dei macchinari.

 

 

"Sappiamo che il cervello non può funzionare quando il cuore smette di battere" spiega al 'Telegraph' il coordinatore del lavoro, Sam Parnia, ricercatore un tempo alla Southampton University e oggi alla State University di New York. "Ma in questo caso la consapevolezza cosciente è continuata per più di 3 minuti nel periodo in cui il cuore non batteva, nonostante il cervello si 'disattivi' 20-30 secondi dopo che il cuore si è fermato".

 

 

 

E non si tratta di immaginazione o autosuggestione. "L'uomo - prosegue Parnia - ha descritto tutto quello che è accaduto nella stanza. Ma cosa ancor più importante, ha udito due beep di un macchinario che fa un rumore a intervalli di 3 minuti. Così possiamo misurare la durata della sua esperienza. Ci è apparso molto credibile: tutto quello che ci ha detto gli era davvero accaduto".

 

 

Dei 2.060 pazienti in arresto cardiaco studiati, 330 sono sopravvissuti e 140 hanno avuto esperienza di un qualche tipo di consapevolezza mentre venivano rianimati.

 

 

I racconti, però, non sono tutti uguali. Alcuni pazienti infatti non ricordano dettagli specifici, ma sembrano emergere dei temi comuni. Un 'resuscitato' su cinque ha sentito un insolito senso di pace e quasi un terzo ha avuto la sensazione che il tempo rallentasse o accelerasse. Alcuni hanno ricordato una luce intensa, un flash dorato o un grande sole luminoso. Altri ricordano paura o una sensazione come di annegamento. Il 13% si è sentito separato dal corpo e altri hanno percepito un affinarsi dei sensi.

 

 

Parnia crede che più persone possano aver esperienze simili quando sono vicine alla morte, ma i farmaci o i sedativi usati nel processo di rianimazione potrebbero 'cancellarne' il ricordo. "Stime hanno suggerito che milioni di persone hanno avuto vivide esperienze in relazione alla morte, ma le prove scientifiche finora erano ambigue - nota Parnia - molte persone hanno dato per scontato che queste fossero allucinazioni o illusioni, ma "i fatti descritti "sembrano corrispondere a eventi reali. Queste esperienze - conclude - necessitano di ulteriori indagini".

 

 

 

d'altronde sappiamo che ci sono intere zone del cervello di cui non sappiamo la funzione

una potrebbe essere questa , secondo me

 

un argomento che affascina e spaventa insieme

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Da qualche anno sopratutto la notte comincio a pensare seriamente a che cazzo faremo dopo la morte, e tutte le volte me pia veramente male visto che finche' sei un ragazzino a queste cose non c'hai mai pensato.......al di la della fede,l'anima e via discorrendo che ne pensate?

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Da qualche anno sopratutto la notte comincio a pensare seriamente a che cazzo faremo dopo la morte, e tutte le volte me pia veramente male visto che finche' sei un ragazzino a queste cose non c'hai mai pensato.......al di la della fede,l'anima e via discorrendo che ne pensate?

io tendo più a preoccuparmi di cosa farò PRIMA della morte (intendo, poco prima, considerando anche la mia natura codarda :D)... dopo, Dio provvede...

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Non vorrei essere troppo nudo e crudo, ma ho idea che in valori prettamente biologici non siamo altro che corpi che nascono vivono e muoiono. non abbiamo niente prima, non abbiamo niente dopo. come una formica, come una pianta, entriamo a far parte di un ciclo di vita che da milioni di anni esiste nell'universo, non siamo piu importanti di altre creature viventi.

 

Questo è il motivo per cui mi viene da pensare che non abbia senso pensare all'anima o ad altro, alle religoni tra le varie ovviamente.

 

 

c'è vita dopo la morte (solo per qualche minuto). Ricerca Gb: "Siamo coscienti dopo la fine"

 

Credo che non ci sia nulla di mistico, religioso o oscuro dietro questa speigazione.... SOLO PER QUALCHE MINUTO. Non stiamo parlando di vita dopo la morte, stiamo parlando del cervello che, forse, si spegne piu lentamente.

 

Forse è brutto dirlo, ma non credo a nessuna forma di immortalità, se non una forse, quella del ricordo... il ricordo che lasciamo ai nostri cari, ai bambini, nelle foto nei video... come noi lo abbiamo dei nostri nonni o degli avi... ecco questa è forse immortalità, la più importante, quella di chi non muore ma continua a vivere nei ricordi!

  • Voto Positivo 1

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Non vorrei essere troppo nudo e crudo, ma ho idea che in valori prettamente biologici non siamo altro che corpi che nascono vivono e muoiono. non abbiamo niente prima, non abbiamo niente dopo. come una formica, come una pianta, entriamo a far parte di un ciclo di vita che da milioni di anni esiste nell'universo, non siamo piu importanti di altre creature viventi.

 

Questo è il motivo per cui mi viene da pensare che non abbia senso pensare all'anima o ad altro, alle religoni tra le varie ovviamente.

 

 

 

Credo che non ci sia nulla di mistico, religioso o oscuro dietro questa speigazione.... SOLO PER QUALCHE MINUTO. Non stiamo parlando di vita dopo la morte, stiamo parlando del cervello che, forse, si spegne piu lentamente.

 

Forse è brutto dirlo, ma non credo a nessuna forma di immortalità, se non una forse, quella del ricordo... il ricordo che lasciamo ai nostri cari, ai bambini, nelle foto nei video... come noi lo abbiamo dei nostri nonni o degli avi... ecco questa è forse immortalità, la più importante, quella di chi non muore ma continua a vivere nei ricordi!

 

M'hai fatto veni' un magone che non riesco a strozzallo!!!

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"Non vorrei essere troppo nudo e crudo, ma ho idea che in valori prettamente biologici non siamo altro che corpi che nascono vivono e muoiono. non abbiamo niente prima, non abbiamo niente dopo. come una formica, come una pianta, entriamo a far parte di un ciclo di vita che da milioni di anni esiste nell'universo, non siamo piu importanti di altre creature viventi.

 

Questo è il motivo per cui mi viene da pensare che non abbia senso pensare all'anima o ad altro, alle religoni tra le varie ovviamente.

 

 

 

Credo che non ci sia nulla di mistico, religioso o oscuro dietro questa speigazione.... SOLO PER QUALCHE MINUTO. Non stiamo parlando di vita dopo la morte, stiamo parlando del cervello che, forse, si spegne piu lentamente.

 

Forse è brutto dirlo, ma non credo a nessuna forma di immortalità, se non una forse, quella del ricordo... il ricordo che lasciamo ai nostri cari, ai bambini, nelle foto nei video... come noi lo abbiamo dei nostri nonni o degli avi... ecco questa è forse immortalità, la più importante, quella di chi non muore ma continua a vivere nei ricordi!

 

M'hai fatto veni' un magone che non riesco a strozzallo!!!"

 

 

Possiamo sempre stemperare il tutto pensando che forse può essere che pure la formica e la pianta abbiano una vita dopo la morte.... :lol:

Per quanto riguarda me, su questo argomento preferisco definirmi scettico, non posso sapere quindi non me ne curo di saperlo...intanto campamo meglio che se po', poi vedremo. Sono sicuro che lu Borgo saprà darci un contributo interessante quando vedrà questa discussione.... :P

P.S. Scusate il casino con la citazione, ho capito dopo anni come fa la multicitazione solo dopo aver risposto :lol:

Modificato da Dan

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a costo di sembrare stucchevole devo per forza dire che chi ha messo il solito -1 a questo topic è una merda

fattece grosso , straccia di decerebrato

Quanto la vivi male sta cosa porca madò.

 

prima te lamentavi, poi hai aperto il topic che non te ne fregava niente, poi te rilamentavi, poi avevi detto argomento chiuso, poi te ririlamentavi e parlavi pure de gnete che s'ammazzava e addirttura de mette in mezzo l'avvocati, poi hai lasciato sta per un periodo... e mo riscappi fori cosi.

 

almeno dillo chiaramente che lo soffri da mori sta cosa.

 

Ps. metti caso che qualcuno te lo ha messo perchè VERAMENTE non gli piaceva sto post e ha deciso di darti -1???

  • Voto Positivo 2

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Quanto la vivi male sta cosa porca madò.

 

prima te lamentavi, poi hai aperto il topic che non te ne fregava niente, poi te rilamentavi, poi avevi detto argomento chiuso, poi te ririlamentavi e parlavi pure de gnete che s'ammazzava e addirttura de mette in mezzo l'avvocati, poi hai lasciato sta per un periodo... e mo riscappi fori cosi.

 

almeno dillo chiaramente che lo soffri da mori sta cosa.

 

Ps. metti caso che qualcuno te lo ha messo perchè VERAMENTE non gli piaceva sto post e ha deciso di darti -1???

 

..................

Modificato da Me pizzica me mozzica
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sono dell'idea che c'è una parte inesplorata del cervello che ha delle funzioni "di soccorso" o comunque che si attiva solo in circostanze estreme

 

non credo che si possa parlare di anima nel senso di un'entità spirituale astratta che è dentro di noi, ma di una parte dell'energia (che in fondo è elettrica) che il nostro cervello sprigiona

e l'energia , come ci dice Einstein , è materia ..insomma alla fine è tutto parte di una medesima creazione

Modificato da Me pizzica me mozzica
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esaurito l'argomento dell'idiota pulsante , io sono dell'idea che c'è una parte inesplorata del cervello che ha delle funzioni "di soccorso" o comunque che si attiva solo in circostanze estreme

 

non credo che si possa parlare di anima nel senso di un'entità spirituale astratta che è dentro di noi, ma di una parte dell'energia (che in fondo è elettrica) che il nostro cervello sprigiona

e l'energia , come ci dice Einstein , è materia ..insomma alla fine è tutto parte di una medesima creazione

 

Non mi ricordo dove e/o come ma mi era capitato di leggere che in realtà quello che si dice del cervello cioè roba del tipo "sappiamo far funzionare solo il 10% del nostro cervello" oppure "non lo sfruttiamo totalmente" o roba simile sono solo leggende metropolitane ormai, o meglio vecchie verità.

 

Il motivo è che un tempo non si sapeva di preciso a cosa servissero certe aree del cervello e quindi si ritenevano inutilizzate. In realtà noi il cervello lo usiamo praticamente al 100%. Poi alcuni con risultati diversi da altri ma questo è ben altro discorso.

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Non mi ricordo dove e/o come ma mi era capitato di leggere che in realtà quello che si dice del cervello cioè roba del tipo "sappiamo far funzionare solo il 10% del nostro cervello" oppure "non lo sfruttiamo totalmente" o roba simile sono solo leggende metropolitane ormai, o meglio vecchie verità.

 

Il motivo è che un tempo non si sapeva di preciso a cosa servissero certe aree del cervello e quindi si ritenevano inutilizzate. In realtà noi il cervello lo usiamo praticamente al 100%. Poi alcuni con risultati diversi da altri ma questo è ben altro discorso.

 

sono due discorsi diversi

non si parla di sfruttare solo una parte del cervello , come diceva una vecchia teoria , ma di parti che si attivano in situazioni estreme , ossia parti presenti e funzionanti ma anche con scopi di "emergenza" ...è una mia idea , che però dalle descrizioni di queste visioni "post-mortem" mi pare di poter dire che esistano

io perlomeno le attribuisco alla sfera cerebrale

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Siamo animali troppo diversi da tutti gli altri, per non avere neanche il minimo dubbio che qualcosa di diverso rispetto a un cane o a una farfalla ci aspetti dopo la morte.

 

Già il fatto stesso di ragionarvi su ci differenzia da qualsiasi altra creatura vivente.

 

Ctedo nell' "anima".

  • Voto Positivo 1

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secondo me, pensare e sperare che dopo la morte ci sia altro aiuta molto a vivere mejo. Accettare il fatto che dopo non ci sia niente soprattutto quando si è vicini alla fine o quando si perde qualcuno di caro credo sia veramente difficile.

In un certo senso però continuiamo ad esistere, come dice signore dei draghi, trasformandoci in ricordo, ma i ricordi esistono? o sono solo delle scariche elettriche nel nostro cervello? e se sono scariche elettriche vuol dire che c'è materia e quindi forse da qualche parte andiamo davvero

Per quanto riguarda l'energia residua ( la riserva) di cui parlate può essere plausibile, magari esistono dei segnali che ancora adesso con la nostra tecnologia non riesce a cojere che indicano che il cervello rimanga attivo per molto piu tempo di quello che si crede adesso

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Ebbene si, c'è una luce in fondo al tunnel.

 

Ma è a carico nostro.

Spegnila! che se poi non ritorni vojo vede chi la paga

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"Non vorrei essere troppo nudo e crudo, ma ho idea che in valori prettamente biologici non siamo altro che corpi che nascono vivono e muoiono. non abbiamo niente prima, non abbiamo niente dopo. come una formica, come una pianta, entriamo a far parte di un ciclo di vita che da milioni di anni esiste nell'universo, non siamo piu importanti di altre creature viventi.

 

Questo è il motivo per cui mi viene da pensare che non abbia senso pensare all'anima o ad altro, alle religoni tra le varie ovviamente.

 

 

 

Credo che non ci sia nulla di mistico, religioso o oscuro dietro questa speigazione.... SOLO PER QUALCHE MINUTO. Non stiamo parlando di vita dopo la morte, stiamo parlando del cervello che, forse, si spegne piu lentamente.

 

Forse è brutto dirlo, ma non credo a nessuna forma di immortalità, se non una forse, quella del ricordo... il ricordo che lasciamo ai nostri cari, ai bambini, nelle foto nei video... come noi lo abbiamo dei nostri nonni o degli avi... ecco questa è forse immortalità, la più importante, quella di chi non muore ma continua a vivere nei ricordi!

 

M'hai fatto veni' un magone che non riesco a strozzallo!!!"

 

 

Possiamo sempre stemperare il tutto pensando che forse può essere che pure la formica e la pianta abbiano una vita dopo la morte.... :lol:

Per quanto riguarda me, su questo argomento preferisco definirmi scettico, non posso sapere quindi non me ne curo di saperlo...intanto campamo meglio che se po', poi vedremo. Sono sicuro che lu Borgo saprà darci un contributo interessante quando vedrà questa discussione.... :P

P.S. Scusate il casino con la citazione, ho capito dopo anni come fa la multicitazione solo dopo aver risposto :lol:

Molto, ma molto, molto, mooooolto a malincuore me tocca deludete, no' c'ago voja de discute con chi ritiene di sapere tutto.

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secondo me, pensare e sperare che dopo la morte ci sia altro aiuta molto a vivere mejo. Accettare il fatto che dopo non ci sia niente soprattutto quando si è vicini alla fine o quando si perde qualcuno di caro credo sia veramente difficile.

In un certo senso però continuiamo ad esistere, come dice signore dei draghi, trasformandoci in ricordo, ma i ricordi esistono? o sono solo delle scariche elettriche nel nostro cervello? e se sono scariche elettriche vuol dire che c'è materia e quindi forse da qualche parte andiamo davvero

Per quanto riguarda l'energia residua ( la riserva) di cui parlate può essere plausibile, magari esistono dei segnali che ancora adesso con la nostra tecnologia non riesce a cojere che indicano che il cervello rimanga attivo per molto piu tempo di quello che si crede adesso

 

d'altra parte l'uomo ha sempre creduto in qualcosa piu per necessità che per vera fede.

 

Le religioni nascono dalla necessità di dare delle risposte a cose a cui ancora non sappiamo darle.

 

Un tempo si credeva che fosse zeus a lanciare i fulmini, oggi la cosa è a dir poco ridicola. chissa magari tra mille anni anche le attuai credenze saranno soppiantate da nuove...

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Siamo animali troppo diversi da tutti gli altri, per non avere neanche il minimo dubbio che qualcosa di diverso rispetto a un cane o a una farfalla ci aspetti dopo la morte.

 

Già il fatto stesso di ragionarvi su ci differenzia da qualsiasi altra creatura vivente.

 

Ctedo nell' "anima".

 

Ecco è qui che mi viene la domanda.

 

 

Perchè allora noi, se ci ritieniamo cosi diversi, abbiamo questo "diritto" divino???

 

cioè a noi si e al cane no? perche?

 

perchè un'eventuale dio deve concedere a noi qualcosa dopo la morte e ad una pianta ad una farfalla no?

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Molto, ma molto, molto, mooooolto a malincuore me tocca deludete, no' c'ago voja de discute con chi ritiene di sapere tutto.

Noooooooooooooooo, ero sicuro che cacciavi fori e magari illustravi mejo a tutti la tua teoria de "lu scacaccio finale".... :lol:

Mi hai deluso..... :lol: ...e daje su Borgo, dicce checcosa, che qua non stamo su politica... :P

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Non vorrei essere troppo nudo e crudo, ma ho idea che in valori prettamente biologici non siamo altro che corpi che nascono vivono e muoiono. non abbiamo niente prima, non abbiamo niente dopo. come una formica, come una pianta, entriamo a far parte di un ciclo di vita che da milioni di anni esiste nell'universo, non siamo piu importanti di altre creature viventi.

 

Questo è il motivo per cui mi viene da pensare che non abbia senso pensare all'anima o ad altro, alle religoni tra le varie ovviamente.

 

 

 

Credo che non ci sia nulla di mistico, religioso o oscuro dietro questa speigazione.... SOLO PER QUALCHE MINUTO. Non stiamo parlando di vita dopo la morte, stiamo parlando del cervello che, forse, si spegne piu lentamente.

 

Forse è brutto dirlo, ma non credo a nessuna forma di immortalità, se non una forse, quella del ricordo... il ricordo che lasciamo ai nostri cari, ai bambini, nelle foto nei video... come noi lo abbiamo dei nostri nonni o degli avi... ecco questa è forse immortalità, la più importante, quella di chi non muore ma continua a vivere nei ricordi!

tecnicamente però non è che tutte le religioni abbiano il concetto di 'anima' per giustificare la vita dopo la morte.
Voglio dire che per esempio molte correnti ebraiche credono nella resurrezione (intesa come rigenerazione di un organismo sostanzialmente
dal nulla), e i testimoni di Geova, da quello che ho capito, pensano che con la morte, semplicemente, si muore, però viene fatto un backup
della struttura umana (tipo il principio del Compensatore di Heisenberg nel teletrasporto di Star Trek, più o meno)
e poi un domani si viene 'risuscitati' , o ricostruiti, partendo da quel backup
Che ci sai magari è così

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Ecco è qui che mi viene la domanda.

 

 

Perchè allora noi, se ci ritieniamo cosi diversi, abbiamo questo "diritto" divino???

 

cioè a noi si e al cane no? perche?

 

perchè un'eventuale dio deve concedere a noi qualcosa dopo la morte e ad una pianta ad una farfalla no?

Forse perché rappresentiamo una sorta di specie eletta, con sembianze animalesche a imprigionare un'anima senziente.

 

Perché escluderlo.

 

Sui motivi di questo, mi perdo ovviamente anch'io nel buio della nostra piccolezza umana. Forse, gli schemi interpretativi che riusciamo a concepire ci devono servire, nelle intenzioni di chi ci ha creato, unicamente per gestire e ordinare le nostre azioni, e non rappresentano strumenti adeguati per tentare di incasellare una qualche verità superiore.

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Forse perché rappresentiamo una sorta di specie eletta, con sembianze animalesche a imprigionare un'anima senziente.

 

Perché escluderlo.

 

Sui motivi di questo, mi perdo ovviamente anch'io nel buio della nostra piccolezza umana. Forse, gli schemi interpretativi che riusciamo a concepire ci devono servire, nelle intenzioni di chi ci ha creato, unicamente per gestire e ordinare le nostre azioni, e non rappresentano strumenti adeguati per tentare di incasellare una qualche verità superiore.

 

ci mancherebbe. Quando si parla di un argomento che fondamentalmente una risposta unica e univoca non c'è l'ha tutto va bene.

 

Però, personalmente, la storia della specie eletta mi sa tanto di "soluzione facile". Insomma tutto quello che non ha risposta allora è facile etichettarlo come divino. cosi non dobbiamo dargli necessariamente una speigazione e anche quello che è ingiusto lo vediamo come una volontà divina.

 

 

troppo facile.

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mi chiedo soprattutto a cosa serva effettivamente questa "visione" del dopo-morte ...o è come penso io un escamotage tipo procedura di emergenza del cervello che permette a chi non è spacciato di ritornare alla vita , oppure non ne afferro la necessità , visto che chi muore senza possibilità di scampo non ne ha purtroppo bisogno

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ci mancherebbe. Quando si parla di un argomento che fondamentalmente una risposta unica e univoca non c'è l'ha tutto va bene.

 

Però, personalmente, la storia della specie eletta mi sa tanto di "soluzione facile". Insomma tutto quello che non ha risposta allora è facile etichettarlo come divino. cosi non dobbiamo dargli necessariamente una speigazione e anche quello che è ingiusto lo vediamo come una volontà divina.

 

 

troppo facile.

E chi ha parlato di divino?

 

Si può solo ragionare per categorie ipotetiche,su certi argargomenti. E su tale base, non si può escludere che una vera risposta ci sia, ma semplicemente non è e mai sarà alla nostra portata (da qui la nascita del concetto interpretativo di divinità).

 

Volendo invece provare a rimanere il più possibile equidistanti, mi chiedo perché non dovrebbe attestarsi su un livello superiore a quello fisiologico (dunque spiegabile), non afferrabile, la giustificazione del fatto che, ad esempio, qualcuno ha progettato lo smartphone dal quale sto scrivendo e in cane, o un gatto, non ha coscienza di sé.

 

Non sposo interpretazioni o schemi esplicativi rassicuranti, piuttosto tento di partire da un'evidenza (siamo esseri UNICI per abilità e caratteristiche) per ipotizzare che esista una spiegazione del tutto inafferabile per essa.

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Post doppio, sorry.

 

D'altronde, c'è cho ha progettato lo smartphone e chi ste cazzo di interminabili gallerie ferroviarie...

Modificato da Manson

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E chi ha parlato di divino?

 

Si può solo ragionare per categorie ipotetiche,su certi argargomenti. E su tale base, non si può escludere che una vera risposta ci sia, ma semplicemente non è e mai sarà alla nostra portata (da qui la nascita del concetto interpretativo di divinità).

 

Volendo invece provare a rimanere il più possibile equidistanti, mi chiedo perché non dovrebbe attestarsi su un livello superiore a quello fisiologico (dunque spiegabile), non afferrabile, la giustificazione del fatto che, ad esempio, qualcuno ha progettato lo smartphone dal quale sto scrivendo e in cane, o un gatto, non ha coscienza di sé.

 

Non sposo interpretazioni o schemi esplicativi rassicuranti, piuttosto tento di partire da un'evidenza (siamo esseri UNICI per abilità e caratteristiche) per ipotizzare che esista una spiegazione del tutto inafferabile per essa.

Quindi se dovessimo estinguerci non ci sarebbero più esseri dotati di anima, perché le uniche creature elette saremmo noi?.

Non mi convince come teoria.

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Quindi se dovessimo estinguerci non ci sarebbero più esseri dotati di anima, perché le uniche creature elette saremmo noi?.

Non mi convince come teoria.

Magari non ci estingueremo mai. O accadrà, e un'altra specie eletta, ammesso che non esista già in una qualche altra galassia, raccoglierà il testimone.

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