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Me pizzica me mozzica

vita dopo la morte : la scienza si sbilancia

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L utilizzo di indumenti è il motivo per il quale non abbiamo piu peli (chi più chi meno).

L utilizzo di armi ha reso obsolete unghie e zanne.

Quindi si gli inutili orpelli so utili all uomo e a quello che siamo oggi... Niente era vitale 10.000 anni fa, oggi si.

 

Ma soprattutto lu manfero... quillu continuamo a usallo bene dije un pò!!!!!

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che differenza cè tra attivo e vivo?

 

un cervello attivo E' vivo.

 

un cervello inattivo è morto.

vabbè , attivo nel senso di essere in grado di percepire dati dall'esterno (uditivi, visivi etc.)

 

il punto di quell'articolo è che secondo quel medico quel paziente avrebbe 'sentito' cose non compatibili con lo stato del suo cervello.

 

questo a parere di quel medico, era solo per chiarire che il punto non era che qualcuno pensava che 'uno muore quando si ferma il cuore', per il resto mica sto dando un giudizio se questa storia è vera, è una cacchiata, quello ha sentito veramente quelle cose con la sua anima, oppure sono falsi ricordi, oppure è un xman...

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Per me, in estrema sintesi:

 

La religione (e tutto ciò che ne deriva, anima, immortalità, aldilà, spiegazioni e altro) è solo una necessità di chi, per un motivo o per un altro, ha bisogno di pensare che ci sia altro, sia dopo la morte, sia in fase di decisione su situazioni pesanti. Per me la religione risponde principalmente a frasi del tipo "si è colpa mia ma si vede che qualcuno lo ha voluto" oppure "non doveva accadere ma si vede che l'ha voluto qualcuno" e roba simile.

 

La nostra esistenza è una meravigliosa combinazione della natura. La terra è uno dei tanti pianeti abitati e a noi è capitato questo. In miliardi di anni di vita dell'universo in tutto lo spazio si sono alternate forme di vita, dalle piu semplici alle piu difficili. Noi siamo una delle tante. Niente razze superiori, elette o simili. Per quanto ne sappiamo possono esistere infinite altre razze piu intelligenti di noi o per lo meno simili. combinazioni e combinazioni. niente di piu. L'essenza della natura è questa.

 

La vita vale cmq la pena viverla e bene. primo perchè è troppo affascinante. secondo per, visto che poi non cè altro almeno quello che cè di bello ora godiamocelo.

Fino a qualche anno fa la pensavo come te. Sono cresciuto sui libri di Diderot e D'Alembert, tanto per dire. Poi però alcuni autori, e alcune esperienze personali, mi hanno fatto ricredere. Non ancora definitivamente, ma quasi. Con il passare degli anni le mie certezze, le mie convinzioni, anche quotidiane, svaniscono sempre di più. Comincio ad essere incapace di fornire un giudizio sulle persone, sulle cose, sui fatti. Sto relativizzando sempre più i miei pensieri, perchè mi accorgo che fornire spiegazioni personali non solo non ha praticamente senso, ma spesso è semplicemente un atto di arroganza verso i nostri simili. E dalla relativizzazione del pensiero, e dal ripudio dell' Individualismo (Ratzinger in questo è stato monumentale in alcuni suoi scritti), nasce la mia personalissima idea che il nostro essere non termina con la morte fisica del corpo.

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provo a riassumere

il cervello non muore in concomitanza con il cuore

in questo breve lasso di tempo permette ai 5 sensi o perlomeno ad alcuni di essi di essere ancora temporaneamente attivi

 

se l'organismo cede in toto non vi sarà possibilità di raccontare nulla , se invece l'organismo in qualche modo "regge" il sopravvissuto può raccontare quello che ha "visto" o percepito

 

rimane il dubbio del perché esista questa funzione del cervello ..ammesso che possa definirsi tale

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provo a riassumere

il cervello non muore in concomitanza con il cuore

in questo breve lasso di tempo permette ai 5 sensi o perlomeno ad alcuni di essi di essere ancora temporaneamente attivi

 

se l'organismo cede in toto non vi sarà possibilità di raccontare nulla , se invece l'organismo in qualche modo "regge" il sopravvissuto può raccontare quello che ha "visto" o percepito

 

rimane il dubbio del perché esista questa funzione del cervello ..ammesso che possa definirsi tale

 

Secondo me l'errore sta nel fatto di valutare ancora questa come un'esperienza mistica o inspiegabile.

 

Il cervello si spegne, probabilmente, per ultimo.

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Fino a qualche anno fa la pensavo come te. Sono cresciuto sui libri di Diderot e D'Alembert, tanto per dire. Poi però alcuni autori, e alcune esperienze personali, mi hanno fatto ricredere. Non ancora definitivamente, ma quasi. Con il passare degli anni le mie certezze, le mie convinzioni, anche quotidiane, svaniscono sempre di più. Comincio ad essere incapace di fornire un giudizio sulle persone, sulle cose, sui fatti. Sto relativizzando sempre più i miei pensieri, perchè mi accorgo che fornire spiegazioni personali non solo non ha praticamente senso, ma spesso è semplicemente un atto di arroganza verso i nostri simili. E dalla relativizzazione del pensiero, e dal ripudio dell' Individualismo (Ratzinger in questo è stato monumentale in alcuni suoi scritti), nasce la mia personalissima idea che il nostro essere non termina con la morte fisica del corpo.

 

Io l'ho vissuta al contrario.

 

Accetto il tuo punto di vista, ovviamente non condividendolo per i motivi già espressi.

 

Più guardo la natura, piu studio l'universo (ammetto di essere un pò nerd in questo) più mi accorgo che ci ergiamo a specie elette o cose simili perchè prima non conoscevamo realmente ciò che ci circondava e quello che si era creato attraversi semplici meccanismi naturali.

 

dare una spiegazione divina ha sempre dato un doppio vantaggio.

il primo era fornire una spiegazione che mettava il punto, l'intervento divino non lasciava spazio ad ulteriori ragionamenti o necessità.

la seconda era che anche qui l'uomo gia all'alba dei tempi iniziava a intrallazzare con sistemi comodi per governare e gestire gli uomini attraverso l'ignoto. La chiesa si è fatta forte e ricca grazie a questo.

 

Chi oggi studia e osserva l'universo nella sua interezza non può ritenersi una specie eletta. siamo niente nella vastità. fondamentalmente non contiamo un cazzo detta un pò bruatalmente.

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Sto relativizzando sempre più i miei pensieri, perchè mi accorgo che fornire spiegazioni personali non solo non ha praticamente senso, ma spesso è semplicemente un atto di arroganza verso i nostri simili. E dalla relativizzazione del pensiero, e dal ripudio dell' Individualismo (Ratzinger in questo è stato monumentale in alcuni suoi scritti), nasce la mia personalissima idea che il nostro essere non termina con la morte fisica del corpo.

Devo dire che queste disquisizioni filosofiche le conosco poco o nulla, quindi probabilmente le mie obiezioni sembreranno banali ma ho almeno una cosa che non mi torna.

Per come intendo il significato delle parola relativismo, le opinioni personali sono la cosa relativa per eccellenza. A me non è mai piaciuto molto il relativismo come è comunemente conosciuto e proprio per questo tendo sempre ad affidarmi al raziocinio ed a prove "fisiche" per supportare un ragionamento. Tutto questo mi porta direttamente a pensare che siamo solo materia organizzata per riprodursi. Dove sbaglio?

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Devo dire che queste disquisizioni filosofiche le conosco poco o nulla, quindi probabilmente le mie obiezioni sembreranno banali ma ho almeno una cosa che non mi torna.

Per come intendo il significato delle parola relativismo, le opinioni personali sono la cosa relativa per eccellenza. A me non è mai piaciuto molto il relativismo come è comunemente conosciuto e proprio per questo tendo sempre ad affidarmi al raziocinio ed a prove "fisiche" per supportare un ragionamento. Tutto questo mi porta direttamente a pensare che siamo solo materia organizzata per riprodursi. Dove sbaglio?

per me , puoi anche non sbagliare in nulla. Però non è che sia necessariamente così legato al tema di una vita nell'aldilà (a meno, appunto, di essere molto legati all'immaginetta che fa un pò parte della nostra cultura dell'animuccia che esce dal corpo dopo la morte).

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Devo dire che queste disquisizioni filosofiche le conosco poco o nulla, quindi probabilmente le mie obiezioni sembreranno banali ma ho almeno una cosa che non mi torna.

Per come intendo il significato delle parola relativismo, le opinioni personali sono la cosa relativa per eccellenza. A me non è mai piaciuto molto il relativismo come è comunemente conosciuto e proprio per questo tendo sempre ad affidarmi al raziocinio ed a prove "fisiche" per supportare un ragionamento. Tutto questo mi porta direttamente a pensare che siamo solo materia organizzata per riprodursi. Dove sbaglio?

 

Devo dire che queste disquisizioni filosofiche le conosco poco o nulla, quindi probabilmente le mie obiezioni sembreranno banali ma ho almeno una cosa che non mi torna.

Per come intendo il significato delle parola relativismo, le opinioni personali sono la cosa relativa per eccellenza. A me non è mai piaciuto molto il relativismo come è comunemente conosciuto e proprio per questo tendo sempre ad affidarmi al raziocinio ed a prove "fisiche" per supportare un ragionamento. Tutto questo mi porta direttamente a pensare che siamo solo materia organizzata per riprodursi. Dove sbaglio?

Parte della risposta che posso darti è nella tua firma!!. Non nel senso che si è intelligenti se si è pieni di dubbi, ma nel senso che, secondo me naturalmente, più si va avanti con l'età e più si matura tanto più si diventa dubbiosi. Io sono in una fase personale in cui da alcune certezze sono passato al dubbio e da questo, per deduzione, alla possibilità che esistano altre verità, opposte a quelle che pensavo all'inizio.

Per quanto riguarda il termine relativismo, in senso strettamente filosofico, si indica con esso la negazione di ogni principio, o dogma. Dunque non il fatto che ognuno possa esprimere un'opinione, ma il fatto ad esempio che uno possa esprimere opinioni su qualsiasi argomento. Io non sono un neurochirurgo ma voglio esprimere la mia opinione su un intervento al cervello: questo è il relativismo (esempio).

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Che poi, se posso dire la mia ancora una volta...

 

Ma che cè di male a vedersi semplicemente come un'ottimo prodotto dell'evoluzione della natura?

 

Io non è che sento questo bisogno di affermarmi come creatura di dio, come razza eletta, come qualcosa nato da un creatore. Non sento questa necessità dell'immortalità dell'anima.

 

cioè io sono orgoglioso di quello che sono, del fatto che in un modo o nell'altro posso contribuire alla prosecuzione della mia razza... non ci trovo niente di male, e quindi non mi sento meno importante solo perchè dietro non cè questo disegno divino.

 

L'immortalità non mi interessa, fra un milione di anni non verrò ricordato, ma sti cazzi.... sarò felice invece pensare che magari i miei nipoti cresceranno con il mio ricordo, tramandandolo ai loro figli e via discorrendo, sarò felice se una mia foto girera ancora di mano in mano (o forse di tablet in tablet) fra cent'anni magari come accade con i nostri nonni e bisnonni. Mi piace l'idea di pensare che un mio bisnipote riderà dei nostri vestiti antichi, della nostra tecnologia obsoleta...

 

questo per me è immortalità.

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per me , puoi anche non sbagliare in nulla. Però non è che sia necessariamente così legato al tema di una vita nell'aldilà (a meno, appunto, di essere molto legati all'immaginetta che fa un pò parte della nostra cultura dell'animuccia che esce dal corpo dopo la morte).

Lascia perdere l'anima. Se si parla di aldilà, di vita oltre la morte o di trasmigrazione di quello che vuoi tu si parla per definizione di cose che (sempre a meno di coinvolgere religioni o filosofie particolari) non possiamo conoscere. Per questo tendo a pensare che sia come minimo decisamente improbabile e soprattutto molto relativo.

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Lascia perdere l'anima. Se si parla di aldilà, di vita oltre la morte o di trasmigrazione di quello che vuoi tu si parla per definizione di cose che (sempre a meno di coinvolgere religioni o filosofie particolari) non possiamo conoscere. Per questo tendo a pensare che sia come minimo decisamente improbabile e soprattutto molto relativo.

ma io sono d'accordo eh, anche se non la metto in termini di probabilità. Diciamo che mi piacciono come disquisizioni sul sesso degli angeli :D (intese come filosofiche e basta perchè tanto si parla di cose che nessuno ha mai visto). Diciamo che il mio punto è che il fatto che siamo 'macchine pensanti' non credo sposti molto sulla questione della possibilità di un'esistenza dopo la morte (perchè non elimina il fatto di poterla pensare come replica o infiniti altri modi diversi dalla classica 'animuccia')

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Che poi, se posso dire la mia ancora una volta...

 

Ma che cè di male a vedersi semplicemente come un'ottimo prodotto dell'evoluzione della natura?

 

Io non è che sento questo bisogno di affermarmi come creatura di dio, come razza eletta, come qualcosa nato da un creatore. Non sento questa necessità dell'immortalità dell'anima.

 

cioè io sono orgoglioso di quello che sono, del fatto che in un modo o nell'altro posso contribuire alla prosecuzione della mia razza... non ci trovo niente di male, e quindi non mi sento meno importante solo perchè dietro non cè questo disegno divino.

 

L'immortalità non mi interessa, fra un milione di anni non verrò ricordato, ma sti cazzi.... sarò felice invece pensare che magari i miei nipoti cresceranno con il mio ricordo, tramandandolo ai loro figli e via discorrendo, sarò felice se una mia foto girera ancora di mano in mano (o forse di tablet in tablet) fra cent'anni magari come accade con i nostri nonni e bisnonni. Mi piace l'idea di pensare che un mio bisnipote riderà dei nostri vestiti antichi, della nostra tecnologia obsoleta...

 

questo per me è immortalità.

 

se l'immortatilà è per sempre bene ma se dura 100 anni che cazzo d'immortalità è ???...................

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se l'immortatilà è per sempre bene ma se dura 100 anni che cazzo d'immortalità è ???...................

io fra un'immortalità di ... vabbè 100 no, facciamo 10000 anni va... e una eterna mi sa che piglio la prima... cavolo già dopo 4 anni di norma mi scoccio per quasi tutto, dopo 10000 anni mi sarei visto 2500 edizioni dei mondiali, altrettante olimpiadi, avrei avuto il tempo di vedermi tutti i posti del volantino del Lidl e dell'Eurospin... insomma 10000 anni bastano, facciamo 10500 per sicurezza ma poi stop

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io fra un'immortalità di ... vabbè 100 no, facciamo 10000 anni va... e una eterna mi sa che piglio la prima... cavolo già dopo 4 anni di norma mi scoccio per quasi tutto, dopo 10000 anni mi sarei visto 2500 edizioni dei mondiali, altrettante olimpiadi, avrei avuto il tempo di vedermi tutti i posti del volantino del Lidl e dell'Eurospin... insomma 10000 anni bastano, facciamo 10500 per sicurezza ma poi stop

 

pensa io li vorrei avè per vedè la ternana in serie A...chissà se bastano li prossimi centomila anni!!....ahahha

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Niente da fare, o per bene o per niente. Vada per l'eternità.

sennò si potrebbe risolvere come hanno fatto nel Continuum Q, se a un certo punto ti rompi le scatole fai richiesta e eventualmente ti fanno uscire dall'eternità.

Mi pare più democratico

 

 

pensa io li vorrei avè per vedè la ternana in serie A...chissà se bastano li prossimi centomila anni!!....ahahha

se dopo 10000 anni non ce l'hanno fatta io getto la spugna... non ho tutta questa perseveranza

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pensa io li vorrei avè per vedè la ternana in serie A...chissà se bastano li prossimi centomila anni!!....ahahha

:D :D :D :D :D

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se l'immortatilà è per sempre bene ma se dura 100 anni che cazzo d'immortalità è ???...................

 

sarà un'immortalità a tempo determinato che te devo di.

 

personalmente non me ne frega niente de esse immortale, de vedè che? il futuro? senza vivello, solo a guardallo che cazzo me ne interessa...

 

preferisco campà nel ricordo dei miei nipoti e so felice lo stesso.

 

e cmq esistono persone che sono immortali nel tempo, prendi Liberati a Terni... lui, per i ternani di oggi e del futuro, sarà sempre li... ecco quella pure è immortalità

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A parte i scherzi io credo che in realtà non non siamo poi così coscienti ne intelligenti come pensiamo. Tutto quello che facciamo o che pensiamo è frutto delle condizioni in cui viviamo. Ovvero le decisioni che prendiamo sono solamente le più probabili che possiamo prendere in quel preciso momento condizionati appunto dai milioni di imput che riceviamo e che abbiamo ricevuto nel corso della nostra vita. Quindi in realtà noi siamo solo materia ed energia vivente che quindi vive in eterno. E questa energia e materia che si evolve trasformandosi l'una nell'altra fino a divenire tutta energia ( o se volete onniscenza) dalla quale poi rinasce tutto.

In principio era il verbo.....

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vorresti dire al contrario che l'esigenza di un cellulare, di una pizza o di altro è divina?

 

Risposta capziosa.

 

Intendo dire che usufruiamo di capacità talmente elevate che ci é consentito, non so sulla base di quale superiore legittimazione, usufruirne per scopi inessenziali.

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In via squisitamente filosofica la nostra immortalità è già stata ampiamente e sufficientemente dimostrata dalla prima legge della Termodinamica, secondo la quale "l'energia non si crea nè si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma ad un'altra".

Ogni nostra cellula altro non è che materia proveniente dall'Universo: forse molti non lo sanno ma noi, come qualsiasi forma di vita (flora o fauna che sia) o non, siamo letteralmente "figli delle stelle". Il carbonio, il ferro, l'oro, l'ossigeno, l'azoto, etcc..., TUTTO, è nato con il Big Bang (secondo la teoria più accettata al momento). Poi tutto questo "materiale", da ALLORA, non è nè aumentato nè diminuito, si è soltanto trasformato.

Quindi la nostra trasformazione da uomini a pietre, ad esempio, da un lato ci estinguerebbe come forma vivente ma dall'altro, da un punto di vista strettamente fisico, è indifferente. La massa di cui siamo fatti è e sarà eterna.

Modificato da Cacafocu

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Risposta capziosa.

 

Intendo dire che usufruiamo di capacità talmente elevate che ci é consentito, non so sulla base di quale superiore legittimazione, usufruirne per scopi inessenziali.

Non c'è nulla di inessenziale in ciò che da godimento alla vita.

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Risposta capziosa.

 

Intendo dire che usufruiamo di capacità talmente elevate che ci é consentito, non so sulla base di quale superiore legittimazione, usufruirne per scopi inessenziali.

però quanto siano elevate è sempre molto relativo. altri animali utilizzano strumenti come noi, altri invece strumenti che noi non usiamo (come gli ultrasuoni), altri possono vivere anche milioni di anni (come delle spugne nell'artico) e atri ancora addirittura potenzialmente possono non morire mai (come alcune meduse). ma non credo che tutti siano legittimati a sentirsi qualcosa di divino. non ho la pretesa di credere con certezza che ci sia una sorta di divinità superiore oppure no, ma non credo che anche scoprendolo non saremmo in grado di cambiare la nostra esistenza

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e atri ancora addirittura potenzialmente possono non morire mai (come alcune meduse). ma non credo che tutti siano legittimati a sentirsi qualcosa di divino.

per questa cosa in effetti certe meduse un pò se la tirano

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però quanto siano elevate è sempre molto relativo. altri animali utilizzano strumenti come noi, altri invece strumenti che noi non usiamo (come gli ultrasuoni), altri possono vivere anche milioni di anni (come delle spugne nell'artico) e atri ancora addirittura potenzialmente possono non morire mai (come alcune meduse). ma non credo che tutti siano legittimati a sentirsi qualcosa di divino. non ho la pretesa di credere con certezza che ci sia una sorta di divinità superiore oppure no, ma non credo che anche scoprendolo non saremmo in grado di cambiare la nostra esistenza

 

Hai visto la puntata di Big Bang Theory su Fox oggi o ieri sera?

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per questa cosa in effetti certe meduse un pò se la tirano

certo se vendi prodotti per ringiovanire fra le meduse non avrai mai successo :D

 

 

 

Hai visto la puntata di Big Bang Theory su Fox oggi o ieri sera?

non avrei potuto nemmeno volendo, ma credo che questa cosa sia risaputa già da un po' ormai

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Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni, ripenso a un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.




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