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FURIOUS

#COMPRATELATERNANA

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in ogni caso bandecchi non ci ha fatto una bella figura.

normalmente chi compra cammina sul tappeto rosso.

 

qui invece il bardasciotto ha fatto BAU e lui è finito subito a cuccia.

 

Vai Unicusano, fatti sentire, fai la voce grossa... SE cacci i sordi e compri veramente non puoi essere così pavido

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E no, proprio no. Ho pensato parecchio se rispondere a questa tesi (tua e di altri) che rischia di finire come la sega infinita tutti allo stadio / zero presenze con Longarini. Però è troppo importante il concetto per lasciarlo cadere e relegarlo a mera diatriba da bar dello sport. In realtà dietro a questa diversità di opinione c'è molto di più di una fede calcistica. L'accettazione supina del cambio di nome della squadra di calcio (se non del simbolo e dei colori) in cambio di chissà quale beneficio futuro è lo specchio di questa città. Supina, senza orgoglio e senza ambizione, ma soprattutto miope, senza una idea di futuro, concentrata sul piccolo orticello di casa e sul brevissimo termine, tipo "io speriamo che me la cavo".

Tralasciando i sentimenti e le questioni affettive, una proprietà che acquista un club di calcio condizionando l'operazione al cambiamento del nome dello stesso club non può che tradire una visione miope del business. Infatti unicusano per cosa acquista la ternana? Per valorizzare il brand ternana? NO. Per valorizzare il brand unicusano, a cui non basta la sponsorizzazione, ma deve essere ben visibile anche ogni volta che leggi la classifica sul giornale. Di che investimento stiamo parlando? Si, dirai tu, legando il brand principale alla ternana questa deve ottenere risultati sennò anche il brand principale viene svalutato. L'unicusano che retrocede (non la Ternana)! Vero, ma il discorso è sempre lo stesso. La ternana diventa un mero veicolo, un brand secondario, un mezzo di valorizzazione come gli altri del marchio unicusano. Quindi solo una visione miope può rallegrarsi di avere un investitore che ti dice chiaro a me della ternana in quanto tale non frega un cazzo, finchè sarà funzionale a unicusano ok, quando il mio brand sarà più valorizzato da un altro accostamento vaffanculo a tutti. Come peraltro succederà al Unicusano Fondi.

Ecco, questo è il ragionamento logico, di business. Poi c'è il cuore, la passione, quella cosa che rende il prodotto calcio diverso dalla maggioranza degli altri prodotti commerciali. Io tifo la squadra della mia città, mi identifico in una appartenenza, in una comunità che ha gli stessi valori, un comune modo di pensare, la stessa grezzaggine se vuoi. La squadra aziendale di unicusano s.p.a. non potrà mai essere la mia squadra. Meglio sparire? La domanda è sbagliata per me, con unicusano la ternana è già sparita. Vedremo un ologramma, magari (speriamo) con le stesse maglie di sempre, magari pure vincente chissà. Ma è come guardare una partita alla playstation. Non è più la mia squadra.

Non voglio farla più lunga, però sentirmi dire che merito la merda perché ritengo questo "progetto" di corto respiro da un punto di vista imprenditoriale e snaturante da un punto di vista affettivo proprio non lo digerisco. Piuttosto vedere la mia città, la comunità a cui appartengo, sempre prona di fronte a qualche caramella che piove da Perugia, oppure da Longarini, oppure da qualche quaquaraquà di turno, incapace di avere una propria dignità e una capacità di reazione sufficienti ad evitare lo scempio dei tre inceneritori, delle maglie biancorosse, delle aiuole trasformate in foreste, delle falde inquinate, degli sfondi di pc con le curve avversarie, ecco questo mi disturba. Capisco che affianco temi seri a questioni meno serie, però quello che siamo oggi si rispecchia in tutto. E lo scippo della ASL è meno lontano di quel che si pensi dallo striscione grazie presidente. Così come le morti di cancro per i veleni degli inceneritori e dell'acciaieria sono l'altra faccia della unicusano ternana. Il denominatore comune di tutto ciò è una comunità perdente, nell'economia, nella cultura così come nello sport. Una comunità, a cui per la prima volta nella mia vita, sento di non appartenere più.

Hai fatto delle considerazioni sbagliate perché chi mi conosce sa bene che tutto sono tranne che supino, senza orgoglio, senza ambizioni e miope.

Da un punto di vista personale, dopo anni di studi e due lauree, mi faccio un bucio di culo da 21 anni con una media di 12 ore al giorno di lavoro, a volte anche di notte e festivi, e nel contempo porto avanti una famiglia, con grandi soddisfazioni personali e professionali.

Dal punto di vista ludico / sportivo, sono stato e sono uno dei più grandi contestatori di Longarini, vedi il nick ma non solo con la tastiera, perché hanno calpestato la nostra grande passione, i nostri colori e fatto quanto di negativo a tutti noto.

Non sarò mai prono ma sono concreto e pragmatico, e possibilmente vorrei vedere ancora la Ternana in serie B, dopo una salvezza entusiasmante e miracolosa come quest'anno.

Visto che L. ha dichiarato di mollare solo venti giorni dalla prima scadenza per l'iscrizione (strozzando in noi la gioia ancora viva per la salvezza), e non anche sei mesi fa come poteva e doveva fare, ritengo che, giunti a sei giorni dalla predetta scadenza e a 20 dal termine per iscriverci, non ci sia più tempo per poter scegliere, ammesso che sia vero che ci sono più alternative.

Se davvero sarà questa cazzo di Unicusano ad acquistare (nella speranza che siano solidi economicamente) e per precisa politica societaria affiancano il loro cazzo di nome a quello delle società che rilevano, che facciamo, preferiamo non iscriverci e sparire dal calcio?

Se il patron è politicamente di destra, che facciamo, lo mandiamo a cagare perché Terni, insieme a Cuba e alla Corea del Nord, è una delle ultime roccaforti comuniste sul pianeta terra?

Posso permettermi di "accontentarmi" di Unicusano (sempre se domani non sarà zompata la trattativa, cosa che non escludo) pur di essere certo che la Ternana si iscriverà al campionato, e successivamente osserveremo il comportamento e semmai criticheremo e contesteremo, ma con la garanzia acquisita di giocare ancora in cadetteria?

Per tutto quanto sopra secondo te sarei supino, senza orgoglio, senza ambizioni e miope?

  • Voto Positivo 2
  • Voto Negativo 1

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A questo punto si.

Merda che merita chi - GIUNTI A QUESTO PUNTO - rompe li cojioni sul nome e sulla collocazione politica di Bandecchi.

Se meritano merda e campionato di promozione.

Brutta, bruttissima uscita questa.

E' solo per buona educazione che non rispondo.

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Hai fatto delle considerazioni sbagliate perché chi mi conosce sa bene che tutto sono tranne che supino, senza orgoglio, senza ambizioni e miope.

Da un punto di vista personale, dopo anni di studi e due lauree, mi faccio un bucio di culo da 21 anni con una media di 12 ore al giorno di lavoro, a volte anche di notte e festivi, e nel contempo porto avanti una famiglia, con grandi soddisfazioni personali e professionali.

Dal punto di vista ludico / sportivo, sono stato e sono uno dei più grandi contestatori di Longarini, vedi il nick ma non solo con la tastiera, perché hanno calpestato la nostra grande passione, i nostri colori e fatto quanto di negativo a tutti noto.

Non sarò mai prono ma sono concreto e pragmatico, e possibilmente vorrei vedere ancora la Ternana in serie B, dopo una salvezza entusiasmante e miracolosa come quest'anno.

Visto che L. ha dichiarato di mollare solo venti giorni dalla prima scadenza per l'iscrizione (strozzando in noi la gioia ancora viva per la salvezza), e non anche sei mesi fa come poteva e doveva fare, ritengo che, giunti a sei giorni dalla predetta scadenza e a 20 dal termine per iscriverci, non ci sia più tempo per poter scegliere, ammesso che sia vero che ci sono più alternative.

Se davvero sarà questa cazzo di Unicusano ad acquistare (nella speranza che siano solidi economicamente) e per precisa politica societaria affiancano il loro cazzo di nome a quello delle società che rilevano, che facciamo, preferiamo non iscriverci e sparire dal calcio?

Se il patron è politicamente di destra, che facciamo, lo mandiamo a cagare perché Terni, insieme a Cuba e alla Corea del Nord, è una delle ultime roccaforti comuniste sul pianeta terra?

Posso permettermi di "accontentarmi" di Unicusano (sempre se domani non sarà zompata la trattativa, cosa che non escludo) pur di essere certo che la Ternana si iscriverà al campionato, e successivamente osserveremo il comportamento e semmai criticheremo e contesteremo, ma con la garanzia acquisita di giocare ancora in cadetteria?

Per tutto quanto sopra secondo te sarei supino, senza orgoglio, senza ambizioni e miope?

E quest'altra uscita è ancora peggiore.

Sempre per buona educazione evito di rispondere.

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E no, proprio no. Ho pensato parecchio se rispondere a questa tesi (tua e di altri) che rischia di finire come la sega infinita tutti allo stadio / zero presenze con Longarini. Però è troppo importante il concetto per lasciarlo cadere e relegarlo a mera diatriba da bar dello sport. In realtà dietro a questa diversità di opinione c'è molto di più di una fede calcistica. L'accettazione supina del cambio di nome della squadra di calcio (se non del simbolo e dei colori) in cambio di chissà quale beneficio futuro è lo specchio di questa città. Supina, senza orgoglio e senza ambizione, ma soprattutto miope, senza una idea di futuro, concentrata sul piccolo orticello di casa e sul brevissimo termine, tipo "io speriamo che me la cavo".

Tralasciando i sentimenti e le questioni affettive, una proprietà che acquista un club di calcio condizionando l'operazione al cambiamento del nome dello stesso club non può che tradire una visione miope del business. Infatti unicusano per cosa acquista la ternana? Per valorizzare il brand ternana? NO. Per valorizzare il brand unicusano, a cui non basta la sponsorizzazione, ma deve essere ben visibile anche ogni volta che leggi la classifica sul giornale. Di che investimento stiamo parlando? Si, dirai tu, legando il brand principale alla ternana questa deve ottenere risultati sennò anche il brand principale viene svalutato. L'unicusano che retrocede (non la Ternana)! Vero, ma il discorso è sempre lo stesso. La ternana diventa un mero veicolo, un brand secondario, un mezzo di valorizzazione come gli altri del marchio unicusano. Quindi solo una visione miope può rallegrarsi di avere un investitore che ti dice chiaro a me della ternana in quanto tale non frega un cazzo, finchè sarà funzionale a unicusano ok, quando il mio brand sarà più valorizzato da un altro accostamento vaffanculo a tutti. Come peraltro succederà al Unicusano Fondi.

Ecco, questo è il ragionamento logico, di business. Poi c'è il cuore, la passione, quella cosa che rende il prodotto calcio diverso dalla maggioranza degli altri prodotti commerciali. Io tifo la squadra della mia città, mi identifico in una appartenenza, in una comunità che ha gli stessi valori, un comune modo di pensare, la stessa grezzaggine se vuoi. La squadra aziendale di unicusano s.p.a. non potrà mai essere la mia squadra. Meglio sparire? La domanda è sbagliata per me, con unicusano la ternana è già sparita. Vedremo un ologramma, magari (speriamo) con le stesse maglie di sempre, magari pure vincente chissà. Ma è come guardare una partita alla playstation. Non è più la mia squadra.

Non voglio farla più lunga, però sentirmi dire che merito la merda perché ritengo questo "progetto" di corto respiro da un punto di vista imprenditoriale e snaturante da un punto di vista affettivo proprio non lo digerisco. Piuttosto vedere la mia città, la comunità a cui appartengo, sempre prona di fronte a qualche caramella che piove da Perugia, oppure da Longarini, oppure da qualche quaquaraquà di turno, incapace di avere una propria dignità e una capacità di reazione sufficienti ad evitare lo scempio dei tre inceneritori, delle maglie biancorosse, delle aiuole trasformate in foreste, delle falde inquinate, degli sfondi di pc con le curve avversarie, ecco questo mi disturba. Capisco che affianco temi seri a questioni meno serie, però quello che siamo oggi si rispecchia in tutto. E lo scippo della ASL è meno lontano di quel che si pensi dallo striscione grazie presidente. Così come le morti di cancro per i veleni degli inceneritori e dell'acciaieria sono l'altra faccia della unicusano ternana. Il denominatore comune di tutto ciò è una comunità perdente, nell'economia, nella cultura così come nello sport. Una comunità, a cui per la prima volta nella mia vita, sento di non appartenere più.

Ti ringrazio per le parole che hai scritto.

Stasera passeggiavo per il centro. Anch'io, per la prima volta nella mia vita, mi sono guardato intorno e non mi sono più sentito a casa mia.

Non aggiungo altro, ma ti ringrazio ancora.

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Brutta, bruttissima uscita questa.

E' solo per buona educazione che non rispondo.

E quest'altra uscita è ancora peggiore.

Sempre per buona educazione evito di rispondere.

Puoi rispondere senza problemi, io non ne ho...

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Hai fatto delle considerazioni sbagliate perché chi mi conosce sa bene che tutto sono tranne che supino, senza orgoglio, senza ambizioni e miope.

Da un punto di vista personale, dopo anni di studi e due lauree, mi faccio un bucio di culo da 21 anni con una media di 12 ore al giorno di lavoro, a volte anche di notte e festivi, e nel contempo porto avanti una famiglia, con grandi soddisfazioni personali e professionali.

Dal punto di vista ludico / sportivo, sono stato e sono uno dei più grandi contestatori di Longarini, vedi il nick ma non solo con la tastiera, perché hanno calpestato la nostra grande passione, i nostri colori e fatto quanto di negativo a tutti noto.

Non sarò mai prono ma sono concreto e pragmatico, e possibilmente vorrei vedere ancora la Ternana in serie B, dopo una salvezza entusiasmante e miracolosa come quest'anno.

Visto che L. ha dichiarato di mollare solo venti giorni dalla prima scadenza per l'iscrizione (strozzando in noi la gioia ancora viva per la salvezza), e non anche sei mesi fa come poteva e doveva fare, ritengo che, giunti a sei giorni dalla predetta scadenza e a 20 dal termine per iscriverci, non ci sia più tempo per poter scegliere, ammesso che sia vero che ci sono più alternative.

Se davvero sarà questa cazzo di Unicusano ad acquistare (nella speranza che siano solidi economicamente) e per precisa politica societaria affiancano il loro cazzo di nome a quello delle società che rilevano, che facciamo, preferiamo non iscriverci e sparire dal calcio?

Se il patron è politicamente di destra, che facciamo, lo mandiamo a cagare perché Terni, insieme a Cuba e alla Corea del Nord, è una delle ultime roccaforti comuniste sul pianeta terra?

Posso permettermi di "accontentarmi" di Unicusano (sempre se domani non sarà zompata la trattativa, cosa che non escludo) pur di essere certo che la Ternana si iscriverà al campionato, e successivamente osserveremo il comportamento e semmai criticheremo e contesteremo, ma con la garanzia acquisita di giocare ancora in cadetteria?

Per tutto quanto sopra secondo te sarei supino, senza orgoglio, senza ambizioni e miope?

Innanzitutto io non ne ho fatto un discorso personale. Non posso permettermi certo di fare considerazioni sulla tua vita privata e professionale che con questo argomento non c'entrano nulla. Tanto meno ho citato il colore politico dell'acquirente che per me è del tutto indifferente in un contesto di business (non di sport perché qui lo sport non c'entra nulla). Sul fatto principale invece vorrei sottolineare che tu (ma non solo) ti sei permesso per primo di dare un giudizio sulle persone che trovano inaccettabile l'operazione unicusano dicendo che meritiamo poco, eufemismo. Io invece, proprio perché penso di meritare molto, non accetto e non accetterò mai che la mia squadra e la mia passione diventino il treppiede su cui poggiare un brand diverso. E se questo significa sparire dal calcio non me ne faccio un problema. Fare calcio non è obbligatorio una piazza che non se lo può permettere non ha la squadra. Ma avere dignità e identità non è questione di prezzo. Se proprio c'è bisogno di vedere calcio c'è la TV e Roma è vicina. Per me se al liberati ogni domenica venisse a giocare il Real Madrid (quello spagnolo non quello etrusco) me ne starei comunque tranquillamente a casa. Così come, personalmente, me ne starò a casa quando giocherà la squadra aziendale unicusano @qualchecittaqualsiasi. Purtroppo l'incubo cominciato 14 anni fa rischia di non finire mai. Mi consola solo il fatto che nel caso dovremmo solo aspettare che qualche altra società più blasonata di noi (Bari, Avellino, Catania etc.) diventi disponibile a mostrare il brand unicusano. Poi magicamente ritroveremmo la libertà, anche quella di vivere senza calcio ma a testa alta.

PS nel caso remoto SL fosse stato così sofisticato da architettare tutto lo show della vendita a pochi giorni dal deposito della fideiussione con tanto di spettro della mancata iscrizione per farci digerire meglio il cambio di nome imposto da quello che è sempre stato l'unico possibile acquirente, allora ci avrebbe proprio sopravvalutato.

Modificato da Semprerossoverde

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Io sono sempre più convinto che le altre due cordate siano un bluff e che l'unica trattativa sia con questi di Unicusano e che la stessa, come detto già da altri, sia in piedi almeno da gennaio... spero esistano e che una delle due la spunti su Unicusano, ma non è aria pe annà in paradiso.

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Innanzitutto io non ne ho fatto un discorso personale. Non posso permettermi certo di fare considerazioni sulla tua vita privata e professionale che con questo argomento non c'entrano nulla. Tanto meno ho citato il colore politico dell'acquirente che per me è del tutto indifferente in un contesto di business (non di sport perché qui lo sport non c'entra nulla). Sul fatto principale invece vorrei sottolineare che tu (ma non solo) ti sei permesso per primo di dare un giudizio sulle persone che trovano inaccettabile l'operazione unicusano dicendo che meritiamo poco, eufemismo. Io invece, proprio perché penso di meritare molto, non accetto e non accetterò mai che la mia squadra e la mia passione diventino il treppiede su cui poggiare un brand diverso. E se questo significa sparire dal calcio non me ne faccio un problema. Fare calcio non è obbligatorio una piazza che non se lo può permettere non ha la squadra. Ma avere dignità e identità non è questione di prezzo. Se proprio c'è bisogno di vedere calcio c'è la TV e Roma è vicina. Per me se al liberati ogni domenica venisse a giocare il Real Madrid (quello spagnolo non quello etrusco) me ne starei comunque tranquillamente a casa. Così come, personalmente, me ne starò a casa quando giocherà la squadra aziendale unicusano @qualchecittaqualsiasi. Purtroppo l'incubo cominciato 14 anni fa rischia di non finire mai. Mi consola solo il fatto che nel caso dovremmo solo aspettare che qualche altra società più blasonata di noi (Bari, Avellino, Catania etc.) diventi disponibile a mostrare il brand unicusano. Poi magicamente ritroveremmo la libertà, anche quella di vivere senza calcio ma a testa alta.

PS nel caso remoto SL fosse stato così sofisticato da architettare tutto lo show della vendita a pochi giorni dal deposito della fideiussione con tanto di spettro della mancata iscrizione per farci digerire meglio il cambio di nome imposto da quello che è sempre stato l'unico possibile acquirente, allora ci avrebbe proprio sopravvalutato.

il tuo è il discorso del classico ternano che si sente inferiore ad altre realtà è di questo ne soffre. Una frase su tutte: "Fare calcio non è obbligatorio una piazza che non se lo può permettere non ha la squadra". Poi leggi che Milan ed Inter sono dei cinesi, la Roma è degli americani, il Perugia, tanto per citare una città minore, è di un romano.

Ovviamente i cinesi sono stati attratti dal duomo con le sue guglie e pinnacoli, dalle stupefacenti bellezze della Pinacoteca Brera, dal Castello Sforzesco. Poi la Scala! Tutta la dirigenza non si perderà uno spettacolo!

Pallotta invece innamoratissimo dei Fori Imperiali, del Campidoglio, tutti i giorni in fila per visitare la Sisitna e i musei vaticani.

A Perugia, QUESTA È BELLISSIMA, stamattina il Santopadre ha fatto i complimenti al Benevento per la promozione definendola firmata Frenkie Garage il suo marchio che produce le maglie sia per il Perugia che per il Benevento, contro il quale hanno perso i play off. Però anche lui è un amante di c.so Vannucci e delle bellezze Etrusche e l'augurio che ha fatto al Benevento è solo per un fatto di sportività.

Modificato da Il Conte di Collebertone

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E no, proprio no. Ho pensato parecchio se rispondere a questa tesi (tua e di altri) che rischia di finire come la sega infinita tutti allo stadio / zero presenze con Longarini. Però è troppo importante il concetto per lasciarlo cadere e relegarlo a mera diatriba da bar dello sport. In realtà dietro a questa diversità di opinione c'è molto di più di una fede calcistica. L'accettazione supina del cambio di nome della squadra di calcio (se non del simbolo e dei colori) in cambio di chissà quale beneficio futuro è lo specchio di questa città. Supina, senza orgoglio e senza ambizione, ma soprattutto miope, senza una idea di futuro, concentrata sul piccolo orticello di casa e sul brevissimo termine, tipo "io speriamo che me la cavo".

Tralasciando i sentimenti e le questioni affettive, una proprietà che acquista un club di calcio condizionando l'operazione al cambiamento del nome dello stesso club non può che tradire una visione miope del business. Infatti unicusano per cosa acquista la ternana? Per valorizzare il brand ternana? NO. Per valorizzare il brand unicusano, a cui non basta la sponsorizzazione, ma deve essere ben visibile anche ogni volta che leggi la classifica sul giornale. Di che investimento stiamo parlando? Si, dirai tu, legando il brand principale alla ternana questa deve ottenere risultati sennò anche il brand principale viene svalutato. L'unicusano che retrocede (non la Ternana)! Vero, ma il discorso è sempre lo stesso. La ternana diventa un mero veicolo, un brand secondario, un mezzo di valorizzazione come gli altri del marchio unicusano. Quindi solo una visione miope può rallegrarsi di avere un investitore che ti dice chiaro a me della ternana in quanto tale non frega un cazzo, finchè sarà funzionale a unicusano ok, quando il mio brand sarà più valorizzato da un altro accostamento vaffanculo a tutti. Come peraltro succederà al Unicusano Fondi.

Ecco, questo è il ragionamento logico, di business. Poi c'è il cuore, la passione, quella cosa che rende il prodotto calcio diverso dalla maggioranza degli altri prodotti commerciali. Io tifo la squadra della mia città, mi identifico in una appartenenza, in una comunità che ha gli stessi valori, un comune modo di pensare, la stessa grezzaggine se vuoi. La squadra aziendale di unicusano s.p.a. non potrà mai essere la mia squadra. Meglio sparire? La domanda è sbagliata per me, con unicusano la ternana è già sparita. Vedremo un ologramma, magari (speriamo) con le stesse maglie di sempre, magari pure vincente chissà. Ma è come guardare una partita alla playstation. Non è più la mia squadra.

Non voglio farla più lunga, però sentirmi dire che merito la merda perché ritengo questo "progetto" di corto respiro da un punto di vista imprenditoriale e snaturante da un punto di vista affettivo proprio non lo digerisco. Piuttosto vedere la mia città, la comunità a cui appartengo, sempre prona di fronte a qualche caramella che piove da Perugia, oppure da Longarini, oppure da qualche quaquaraquà di turno, incapace di avere una propria dignità e una capacità di reazione sufficienti ad evitare lo scempio dei tre inceneritori, delle maglie biancorosse, delle aiuole trasformate in foreste, delle falde inquinate, degli sfondi di pc con le curve avversarie, ecco questo mi disturba. Capisco che affianco temi seri a questioni meno serie, però quello che siamo oggi si rispecchia in tutto. E lo scippo della ASL è meno lontano di quel che si pensi dallo striscione grazie presidente. Così come le morti di cancro per i veleni degli inceneritori e dell'acciaieria sono l'altra faccia della unicusano ternana. Il denominatore comune di tutto ciò è una comunità perdente, nell'economia, nella cultura così come nello sport. Una comunità, a cui per la prima volta nella mia vita, sento di non appartenere più.

 

90 minuti di applausi. Anche io adesso mi sento apolide ed è tristissimo

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E no, proprio no. Ho pensato parecchio se rispondere a questa tesi (tua e di altri) che rischia di finire come la sega infinita tutti allo stadio / zero presenze con Longarini. Però è troppo importante il concetto per lasciarlo cadere e relegarlo a mera diatriba da bar dello sport. In realtà dietro a questa diversità di opinione c'è molto di più di una fede calcistica. L'accettazione supina del cambio di nome della squadra di calcio (se non del simbolo e dei colori) in cambio di chissà quale beneficio futuro è lo specchio di questa città. Supina, senza orgoglio e senza ambizione, ma soprattutto miope, senza una idea di futuro, concentrata sul piccolo orticello di casa e sul brevissimo termine, tipo "io speriamo che me la cavo".

Tralasciando i sentimenti e le questioni affettive, una proprietà che acquista un club di calcio condizionando l'operazione al cambiamento del nome dello stesso club non può che tradire una visione miope del business. Infatti unicusano per cosa acquista la ternana? Per valorizzare il brand ternana? NO. Per valorizzare il brand unicusano, a cui non basta la sponsorizzazione, ma deve essere ben visibile anche ogni volta che leggi la classifica sul giornale. Di che investimento stiamo parlando? Si, dirai tu, legando il brand principale alla ternana questa deve ottenere risultati sennò anche il brand principale viene svalutato. L'unicusano che retrocede (non la Ternana)! Vero, ma il discorso è sempre lo stesso. La ternana diventa un mero veicolo, un brand secondario, un mezzo di valorizzazione come gli altri del marchio unicusano. Quindi solo una visione miope può rallegrarsi di avere un investitore che ti dice chiaro a me della ternana in quanto tale non frega un cazzo, finchè sarà funzionale a unicusano ok, quando il mio brand sarà più valorizzato da un altro accostamento vaffanculo a tutti. Come peraltro succederà al Unicusano Fondi.

Ecco, questo è il ragionamento logico, di business. Poi c'è il cuore, la passione, quella cosa che rende il prodotto calcio diverso dalla maggioranza degli altri prodotti commerciali. Io tifo la squadra della mia città, mi identifico in una appartenenza, in una comunità che ha gli stessi valori, un comune modo di pensare, la stessa grezzaggine se vuoi. La squadra aziendale di unicusano s.p.a. non potrà mai essere la mia squadra. Meglio sparire? La domanda è sbagliata per me, con unicusano la ternana è già sparita. Vedremo un ologramma, magari (speriamo) con le stesse maglie di sempre, magari pure vincente chissà. Ma è come guardare una partita alla playstation. Non è più la mia squadra.

Non voglio farla più lunga, però sentirmi dire che merito la merda perché ritengo questo "progetto" di corto respiro da un punto di vista imprenditoriale e snaturante da un punto di vista affettivo proprio non lo digerisco. Piuttosto vedere la mia città, la comunità a cui appartengo, sempre prona di fronte a qualche caramella che piove da Perugia, oppure da Longarini, oppure da qualche quaquaraquà di turno, incapace di avere una propria dignità e una capacità di reazione sufficienti ad evitare lo scempio dei tre inceneritori, delle maglie biancorosse, delle aiuole trasformate in foreste, delle falde inquinate, degli sfondi di pc con le curve avversarie, ecco questo mi disturba. Capisco che affianco temi seri a questioni meno serie, però quello che siamo oggi si rispecchia in tutto. E lo scippo della ASL è meno lontano di quel che si pensi dallo striscione grazie presidente. Così come le morti di cancro per i veleni degli inceneritori e dell'acciaieria sono l'altra faccia della unicusano ternana. Il denominatore comune di tutto ciò è una comunità perdente, nell'economia, nella cultura così come nello sport. Una comunità, a cui per la prima volta nella mia vita, sento di non appartenere più.

 

 

Ti ringrazio per le parole che hai scritto.

Stasera passeggiavo per il centro. Anch'io, per la prima volta nella mia vita, mi sono guardato intorno e non mi sono più sentito a casa mia.

Non aggiungo altro, ma ti ringrazio ancora.

 

Bravi, avete reso l'idea.

 

Non "siamo" più legati alle nostre origini, alla nostra essenza e ai nostri simboli. Siamo diventati una platea di "sportivi", pronti a svendersi per la categoria.

 

Gli ultras napoletani scrivono "al di là del risultato". Ecco: è questo che abbiamo perso. L'orgoglio e la fermezza a prescindere dalla serie.

 

GIU' LE MANI DALLA TERNANA!

 

UNICUSANO VATTENE

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Innanzitutto io non ne ho fatto un discorso personale. Non posso permettermi certo di fare considerazioni sulla tua vita privata e professionale che con questo argomento non c'entrano nulla. Tanto meno ho citato il colore politico dell'acquirente che per me è del tutto indifferente in un contesto di business (non di sport perché qui lo sport non c'entra nulla). Sul fatto principale invece vorrei sottolineare che tu (ma non solo) ti sei permesso per primo di dare un giudizio sulle persone che trovano inaccettabile l'operazione unicusano dicendo che meritiamo poco, eufemismo. Io invece, proprio perché penso di meritare molto, non accetto e non accetterò mai che la mia squadra e la mia passione diventino il treppiede su cui poggiare un brand diverso. E se questo significa sparire dal calcio non me ne faccio un problema. Fare calcio non è obbligatorio una piazza che non se lo può permettere non ha la squadra. Ma avere dignità e identità non è questione di prezzo. Se proprio c'è bisogno di vedere calcio c'è la TV e Roma è vicina. Per me se al liberati ogni domenica venisse a giocare il Real Madrid (quello spagnolo non quello etrusco) me ne starei comunque tranquillamente a casa. Così come, personalmente, me ne starò a casa quando giocherà la squadra aziendale unicusano @qualchecittaqualsiasi. Purtroppo l'incubo cominciato 14 anni fa rischia di non finire mai. Mi consola solo il fatto che nel caso dovremmo solo aspettare che qualche altra società più blasonata di noi (Bari, Avellino, Catania etc.) diventi disponibile a mostrare il brand unicusano. Poi magicamente ritroveremmo la libertà, anche quella di vivere senza calcio ma a testa alta.

PS nel caso remoto SL fosse stato così sofisticato da architettare tutto lo show della vendita a pochi giorni dal deposito della fideiussione con tanto di spettro della mancata iscrizione per farci digerire meglio il cambio di nome imposto da quello che è sempre stato l'unico possibile acquirente, allora ci avrebbe proprio sopravvalutato.

Complimenti, gran bel post! Lasciali ancora godere da questo nuovo " fenomeno', dai tempo al tempo.....e poi tutti amenoche so perugini, la penseranno come te! Sei un grande!!! Modificato da angelooo

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lungi dall'esultare per l'ingresso (bada ben, dico ingresso non cessione...) dell'Unicusano, ma la Ternana, non solo ce la stanno toccando, ce la stanno stuprando da 14 anni...

Certo che lo so, proprio per questo ero convinto non se potesse peggiorà. E invece...

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Ti ringrazio per le parole che hai scritto.

Stasera passeggiavo per il centro. Anch'io, per la prima volta nella mia vita, mi sono guardato intorno e non mi sono più sentito a casa mia.

Non aggiungo altro, ma ti ringrazio ancora.

Chissà se questo sentimento comune l'ha mai provato chi indegnamente ci rappresenta...certo loro sono troppo impegnati a mandare avanti il carrozzone.

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Certo che lo so, proprio per questo ero convinto non se potesse peggiorà. E invece...

non cambia nulla, tutto un teatrino. Sempre uguale, una volta "TERNI è come Beirut" una volta le denunce un'altra "se non vi sta bene non ci venite" poi i comunicati modello editto bulgaro, oggi il nome. Frutto della stessa gestione. Se ci piace e ci va di seguire la Ternana questo è, altrimenti facciamo altro.

La Ternana sarebbe stata iscritta comunque, ai 3 miloni di EURO della lega non ci si rinuncia facilmente...

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non cambia nulla, tutto un teatrino. Sempre uguale, una volta "TERNI è come Beirut" una volta le denunce un'altra "se non vi sta bene non ci venite" poi i comunicati modello editto bulgaro, oggi il nome. Frutto della stessa gestione. Se ci piace e ci va di seguire la Ternana questo è, altrimenti facciamo altro.

La Ternana sarebbe stata iscritta comunque, ai 3 miloni di EURO della lega non ci si rinuncia facilmente...

 

Non si può equiparare il NOME, il nostro unico e storico NOME, alle dichiarazioni de un pincopallino o le malefatte de Caio e Sempronio.

 

Da giorni leggo esempi e paragoni che non stanno né in cielo né in Terra, è come scambià un etto de mele per un chilo. Come quelli che parlano de Lanerossi, Bayer ecc. ecc.

 

Comunque nessuno fa cambià idea a nessuno: per me c'era armasto giusto lu nome e ce leveranno pure quello.

 

Amen.

Modificato da sto guasto de fere

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Non si può equiparare il NOME, il nostro unico e storico NOME, alle dichiarazioni de un pincopallino o le malefatte de Caio e Sempronio.

 

Da giorni leggo esempi e paragoni che non stanno né in cielo né in Terra, è come scambià un etto de mele per un chilo. Come quelli che parlano de Lanerossi, Bayer ecc. ecc.

 

Comunque nessuno fa cambià idea a nessuno: per me c'era armasto giusto lu nome e ce leveranno pure quello.

 

Amen.

giusto, si fa per parlare. L'unica cosa sarebbe chiudere con il calcio, ma forse anche con tante altre situazioni del mondo odierno, regolate solo da convenienze.

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PIUTTOSTO CHE NIENTE E' MEGLIO PIUTTOSTO.

Ho letto un po' le vicende della Lodigiani, sappiamo che era di Longarini, ma non mi pare che c'entri in nessun modo la Unicusano.

Che poi Longarini commetta scempi calcistici, direi che è un dato assodato, ma di per sé poco importa in questa vicenda (nel senso che deve andarsene, punto. Chiunque sarà meglio di lui).

Ho letto poi le vicende dell'Unicusano Fondi e dei tentativi di Bandecchi di acquisire (prima del Fondi) Grosseto e Livorno, andati male NON per questioni meramente economiche ma per questioni extra-calcistiche (soprattutto a Livorno gli rimproveravano il suo passato di ex MSI e F.I.).

Ho letto poi le vicende (risapute) del Latina Calcio e del mercato ortofrutticolo di Fondi....ma direi che - se possono essere interessanti e utili per avere un quadro più ampio per chi non lo conoscesse (io sapevo più o meno tutto) - non possono essere direttamente imputate all'Unicusano o al Fondi Calcio o a Bandecchi.

Ho sempre detto che con Longarini era ora di finirla, a costo di ripartire dai Dilettanti, e mi sono anche proposto come uno dei primi (POCHI, POCHISSIMI DEVO DIRE...) in questo Forum, disposto a metterci soldi (come semplice tifoso) per l'azionariato popolare, eventualmente in cordata con imprenditori locali e appoggiandosi a realtà calcistiche cittadine già esistenti (in questo è stato encomiabile l'impegno di paolo65).

Ma le risposte sono state tra il tiepido e il decisamente contrario...non abbiamo potuto fare altro che prenderne atto.

Oggi si presenta Unicusano - con i suoi diktat decisamente poco gradevoli - e due presunte cordate alternative di cui però nessuno sa nulla.

Si parla di bluff...non mi meraviglierebbe affatto, perché quando si fanno trattative commerciali è possibilissimo che uno dei due contraenti - O TUTTI E DUE - bluffino per non scoprire le proprie carte ed, eventualmente, le proprie debolezze.

Ciò non significa che necessariamente dietro Unicusano resti Longarini o la sua ombra.

Che i due si conoscessero da tempo è anche possibile, del resto nel mondo imprenditoriale i soggetti che ne fanno parte al medesimo livello di solito si conoscono tra loro, o hanno amici in comune, o amici degli amici. Questo non mi sembra né strano né scandaloso.

Può anche darsi che, alla fine, Longarini e Bandecchi abbiano concordato da tempo la cessione della Ternana...del resto è stato lo stesso Simone Longarini ad affermare che sono sei mesi che sta cercando di vendere la Ternana.

Poi però potrebbero essersi detti: come facciamo a far accettare ai tifosi della Ternana il cambio di nome? Mettiamoli con le spalle al muro: io Longarini dichiaro che non intendo iscriverli al prossimo campionato di serie B, a meno che non si trovi un acquirente "SOLIDO E SERIO" entro un termine brevissimo, e a pochi giorni dalla scadenza di quel termine esci fuori tu Bandecchi-Unicusano e ti proponi come il salvatore della patria....ma poni la tua condizione irrinunciabile del cambio di nome.

A quel punto i tifosi ti vedranno magari non benissimo, ma sempre meglio della sparizione della Ternana dal calcio professionistico.

Ad avvalorare questa impressione si aggiunge il fatto che tutte le altre cordate alternative sono state considerate "NON SERIE" e che di quelle due considerate "SERIE" nessuno ha mai saputo nulla.

Questa a mio parere è una ricostruzione possibile e verosimile, anche se ovviamente non esistono prove che le cose siano andate così.

In ogni caso, se alla fine è stata una mossa dei Longarini per disimpegnarsi VERAMENTE dalla Ternana, io non posso che guardarla positivamente.

Resta in dubbio il problema delle quote sequestrate, ma immagino che nella prima conferenza stampa che faranno i nuovi proprietari qualcuno ci dirà (O QUALCHE GIORNALISTA CHIEDERA') come si sono accordati su questo.

Da quel momento valuteremo con estrema severità (come diceva Tomas Milian) l'operato nei fatti di questi nuovi proprietari: conferma di Liverani? ambizioni? campagna acquisti? Nel giro di pochi giorni avremo le prime risposte e al massimo entro fine agosto avremo capito se veramente tira aria nuova a via Aleardi oppure se si tratta sempre della solita via Aleardi (PG).

Però, nel rispetto delle sacrosante opinioni di tutti i tifosi rossoverdi che condividono con me questa INSANA PASSIONE, permettetemi di dire come la penso: I DILETTANTI SONO UNA MERDA, SI PARLA DI DIGNITA' MA CREDETEMI QUANDO ANDAVAMO A GIOCARE A OSTIA MARE O A MONTEROTONDO IO TANTA DIGNITA' NON CE LA VEDEVO. LA SOFFERENZA DI QUEI TRE ANNI - DAL MOMENTO IN CUI FURONO MANDATI VIA I GIOCATORI DA GELFUSA AD AGOSTO, AL CAMPIONATO DI B 1992/93 CON RETROCESSIONE IGNOMINIOSA FINO AI DUE ANNI DI SERIE D - E' STATA INAUDITA. SONO STATI QUELLI GLI ANNI IN CUI MI SONO SENTITO PIU' UMILIATO.

Peggio di Longarini, anche se poi spesso lui ci ha messo a dura prova.

A Longarini contestavamo e non eravamo disposti a perdonare soprattutto una cosa: le denunce.

Io su questo sono stato SEMPRE d'accordo con gli intransigenti: è stato un comportamento gravissimo e giustamente non era perdonabile.

Ma a questi penso che si possa concedere almeno il beneficio del dubbio: oltre a fare i loro legittimi interessi, perseguiranno scelte calcistiche improntate al bene della Ternana? saranno scelte condivisibili?

Se le risposte saranno positive, e se Longarini se ne sarà effettivamente andato, potremo dire di aver fatto almeno un passo avanti: le proprietà passano (anche Longarini, anche Unicusano), la Ternana resta.

Meglio che resti in serie B che in Eccellenza.

PIUTTOSTO CHE NIENTE E' MEGLIO PIUTTOSTO.

mi cito per aggiungere alcune riflessioni dopo un altro giorno e un'altra notte.

poi prometto che la finisco qui con questi pipponi.

in particolare vorrei mettere in chiaro questo: è vero che la Ternana rappresenta qualcosa di più di una semplice squadra di calcio, essendo un orgoglio cittadino. E' vero - più in generale - che il calcio è qualcosa di più di un semplice sport, altrimenti non si spiegherebbero i deliri delle folle, le lacrime per una sconfitta, i campioni superpagati e tutto quello che di multi-miliardario gira intorno al calcio.

Poi - per esempio - negli USA vediamo che è la stessa cosa per il basket, il baseball, il football americano, e FINANCO per l'hockey su ghiaccio...

Qualcuno ha detto che il calcio (ma ogni sport dove devi "bucare" l'avversario, facendo gol o meta o canestro) è una metafora dell'atto sessuale, altri che è una metafora della guerra in cui devi conquistare il campo avversario.

I pastori nomadi dell'altipiano della Mongolia giocano una specie di polo con la testa mozzata di una capra, e i "tifosi" vivono sensazioni analoghe alle nostre.

Ma non è una storia di oggi, persino nell'antica Costantinopoli c'erano gli "ultras" di due fazioni all'Ippodromo (i rossi e i verdi, se non mi sbaglio...ma non potrei giurarci, vado a memoria)...Lì c'erano anche questioni politiche, ma dalla storia del movimento ultras in Italia, e a Terni in particolare, è facile rendersi conto che oggi è esattamente la stessa cosa. Molti commenti su Bandecchi possono essere riportati a questo, più o meno.

Tutto può essere, di certo quando vai a vedere una partita di calcio è fortissimo il desiderio di cantare, sventolare sciarpe e striscioni e condividere i momenti di gioia e quelli di tristezza...godere delle disgrazie dell'acerrimo rivale.

Poi ci sono le ragioni di chi acquista o gestisce una squadra di calcio...domani (probabilmente) sarà Unicusano, oggi e ieri è stato Longarini, in passato Gelfusa, Fedeli, Gambino, Migliucci, Agarini, Gianni...alcuni hanno lavorato egregiamente, altri benino, altri hanno fatto un disastro.

Alcuni hanno guadagnato (Fedeli e Gambino di sicuro, Gianni probabilmente), altri hanno rimesso un sacco di soldi (Gelfusa, Agarini, Migliucci).

Ma faccio notare una cosa, su cui da tempo sto riflettendo: è vero che noi Ternani eravamo più tosti ai tempi ma chi ha gestito la Ternana lo ha fatto SEMPRE per i propri interessi, IGNORANDO le istanze dei tifosi.

Solo per fare un esempio, alcuni utenti qui rimpiangevano nei giorni scorsi Fedeli....figuratevi che io lo ricordo come un taccagno totale al cui confronto Longarini è un generoso scialacquatore.

Oltre tutto Fedeli molto arrogante, anche se gli riconosco di essere stato vicino alla squadra. Ma io un presidente così non lo vorrei mai.

Chi ha qualche anno in più ricorderà anche Gambino...anche lui MOLTO parsimonioso, improvvisatore sul mercato non meno di Longarini.

In realtà, a parte Alberto Gianni, abbiamo contestato TUTTI i presidenti della Ternana (ho tralasciato volutamente Taddei per diversi motivi).

Quello che però questi presidenti, pur facendo i loro LEGITTIMI interessi, NON hanno fatto è stato di denunciare tifosi, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni locali.

Torniamo sempre qui....l'odio eterno a Longarini lo posso comprendere per questo motivo.

Poi ci sono le modalità incomprensibili di gestione della società e della squadra, che evidentemente rispondono a logiche che solo loro seguono.

Ma se dovesse venire Unicusano che vuole pubblicizzare la sua attività, sarebbe tanto peggio degli inceneritori di Agarini?

Una volta che Longarini se ne sarà andato, con le sue macchie incancellabili, se Unicusano adotterà logiche calcistiche NORMALI, facendo campagne acquisti NORMALI, essendo presente alle partite come un presidente NORMALE, soprattutto non disprezzando i propri tifosi, per me sarà il benvenuto....

Non ci vedo nulla di diverso da Gambino, Fedeli, Agarini ecc...

Forse solo Gelfusa (dal lato umano, ma un disastro come imprenditore) e Gianni (gran signore e ottimo imprenditore pur nel suo piccolo) sono stati diversi...ma alla fine, prima di giudicare Bandecchi dovremo vederlo all'opera, no?

Tutto questo, ovviamente, vale solo nel caso in cui effettivamente ci liberi una volta per tutte e per sempre di Longarini.

  • Voto Positivo 1

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Comunque l'unica verità è che neanche in questo caso riequilibriamo il karma... che cazzo j'avremo fatto de male a Gesù Cristo...

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sento na puzza de merda.... voi vede che Ferrero ha lasciato perde appena capito l aria che tira??😉

Modificato da giulioforte

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A PROPOSITO DI CAMILLI!

Io non lo voglio perché sono VEGETARIANO. Su questo ho anche il sostegno di Kiwi.

Credo che il rispetto per la vita degli animali debba essere posto davanti a qualsiasi discorso circa il nome è il rispetto per una semplice società di calcio.

!!!!NO ASSASSINI PRESIDENTI DELLA TERNANA!!!!

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A PROPOSITO DI CAMILLI!

Io non lo voglio perché sono VEGETARIANO. Su questo ho anche il sostegno di Kiwi.

Credo che il rispetto per la vita degli animali debba essere posto davanti a qualsiasi discorso circa il nome è il rispetto per una semplice società di calcio.

!!!!NO ASSASSINI PRESIDENTI DELLA TERNANA!!!!

camilli-corna.jpg

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mi cito per aggiungere alcune riflessioni dopo un altro giorno e un'altra notte.

poi prometto che la finisco qui con questi pipponi.

in particolare vorrei mettere in chiaro questo: è vero che la Ternana rappresenta qualcosa di più di una semplice squadra di calcio, essendo un orgoglio cittadino. E' vero - più in generale - che il calcio è qualcosa di più di un semplice sport, altrimenti non si spiegherebbero i deliri delle folle, le lacrime per una sconfitta, i campioni superpagati e tutto quello che di multi-miliardario gira intorno al calcio.

Poi - per esempio - negli USA vediamo che è la stessa cosa per il basket, il baseball, il football americano, e FINANCO per l'hockey su ghiaccio...

Qualcuno ha detto che il calcio (ma ogni sport dove devi "bucare" l'avversario, facendo gol o meta o canestro) è una metafora dell'atto sessuale, altri che è una metafora della guerra in cui devi conquistare il campo avversario.

I pastori nomadi dell'altipiano della Mongolia giocano una specie di polo con la testa mozzata di una capra, e i "tifosi" vivono sensazioni analoghe alle nostre.

Ma non è una storia di oggi, persino nell'antica Costantinopoli c'erano gli "ultras" di due fazioni all'Ippodromo (i rossi e i verdi, se non mi sbaglio...ma non potrei giurarci, vado a memoria)...Lì c'erano anche questioni politiche, ma dalla storia del movimento ultras in Italia, e a Terni in particolare, è facile rendersi conto che oggi è esattamente la stessa cosa. Molti commenti su Bandecchi possono essere riportati a questo, più o meno.

Tutto può essere, di certo quando vai a vedere una partita di calcio è fortissimo il desiderio di cantare, sventolare sciarpe e striscioni e condividere i momenti di gioia e quelli di tristezza...godere delle disgrazie dell'acerrimo rivale.

Poi ci sono le ragioni di chi acquista o gestisce una squadra di calcio...domani (probabilmente) sarà Unicusano, oggi e ieri è stato Longarini, in passato Gelfusa, Fedeli, Gambino, Migliucci, Agarini, Gianni...alcuni hanno lavorato egregiamente, altri benino, altri hanno fatto un disastro.

Alcuni hanno guadagnato (Fedeli e Gambino di sicuro, Gianni probabilmente), altri hanno rimesso un sacco di soldi (Gelfusa, Agarini, Migliucci).

Ma faccio notare una cosa, su cui da tempo sto riflettendo: è vero che noi Ternani eravamo più tosti ai tempi ma chi ha gestito la Ternana lo ha fatto SEMPRE per i propri interessi, IGNORANDO le istanze dei tifosi.

Solo per fare un esempio, alcuni utenti qui rimpiangevano nei giorni scorsi Fedeli....figuratevi che io lo ricordo come un taccagno totale al cui confronto Longarini è un generoso scialacquatore.

Oltre tutto Fedeli molto arrogante, anche se gli riconosco di essere stato vicino alla squadra. Ma io un presidente così non lo vorrei mai.

Chi ha qualche anno in più ricorderà anche Gambino...anche lui MOLTO parsimonioso, improvvisatore sul mercato non meno di Longarini.

In realtà, a parte Alberto Gianni, abbiamo contestato TUTTI i presidenti della Ternana (ho tralasciato volutamente Taddei per diversi motivi).

Quello che però questi presidenti, pur facendo i loro LEGITTIMI interessi, NON hanno fatto è stato di denunciare tifosi, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni locali.

Torniamo sempre qui....l'odio eterno a Longarini lo posso comprendere per questo motivo.

Poi ci sono le modalità incomprensibili di gestione della società e della squadra, che evidentemente rispondono a logiche che solo loro seguono.

Ma se dovesse venire Unicusano che vuole pubblicizzare la sua attività, sarebbe tanto peggio degli inceneritori di Agarini?

Una volta che Longarini se ne sarà andato, con le sue macchie incancellabili, se Unicusano adotterà logiche calcistiche NORMALI, facendo campagne acquisti NORMALI, essendo presente alle partite come un presidente NORMALE, soprattutto non disprezzando i propri tifosi, per me sarà il benvenuto....

Non ci vedo nulla di diverso da Gambino, Fedeli, Agarini ecc...

Forse solo Gelfusa (dal lato umano, ma un disastro come imprenditore) e Gianni (gran signore e ottimo imprenditore pur nel suo piccolo) sono stati diversi...ma alla fine, prima di giudicare Bandecchi dovremo vederlo all'opera, no?

Tutto questo, ovviamente, vale solo nel caso in cui effettivamente ci liberi una volta per tutte e per sempre di Longarini.

Quoto.

Per il resto è evidente che 14 anni di Longarini ci hanno massacrato e ci è rimasto di discutere o litigare tra noi tifosi, cosa che intendo assolutamente evitare da questo momento, vista la particolare suscettibilità e senso di superiorità di qualcuno.

Vado in modalità stand by osservando in silenzio gli eventi, tanto manca davvero poco per sapere di che morte morire...

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Quoto.

Per il resto è evidente che 14 anni di Longarini ci hanno massacrato e ci è rimasto di discutere o litigare tra noi tifosi, cosa che intendo assolutamente evitare da questo momento, vista la particolare suscettibilità e senso di superiorità di qualcuno.

Vado in modalità stand by osservando in silenzio gli eventi, tanto manca davvero poco per sapere di che morte morire...

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