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Mondiale U20 2019

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Messico - Italia 1-2

 

Parte nel migliore dei modi l'avventura Mondiale dell'Italia Under 20 di Paolo Nicolato: a Gydna gli azzurrini conquistano i primi tre punti nella gara inaugurale del torneo polacco. Una bella prova quella offerta da Pinamonti e compagni che per larghi tratti della gara hanno dominato un Messico battagliero ma non irresistibile. Frattesi e Ranieri regalano la prima gioia a un'Italia che di sicuro ci farà divertire nelle prossime gare.

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Mondiale Under 20, i venticinque talenti da tenere d'occhio

Futuro del calcio e osservati speciali dAi talent scout di tutto il mondo: non perdeteli di vista

 

La Polonia al centro del mondo. Teatro del Mondiale Under 20, ma anche mèta di tutti gli osservatori delle squadre che dominano il calcio. Interessa chi vincerà, sicuro, ma soprattutto interessa scoprire quali sono i talenti emergentiche faranno esplodere il calciomercato. Noi ne abbiamo scelti 25, magari non tutti arriveranno ai massimi livelli, però sono quelli che per la loro età sembrano i più adatti al salto di qualità.

Ezequiel BARCO (Argentina)
Attaccante dell’Atlanta United (23-3-1999). Partito a razzo nel campionato MLS con 4 gol nelle prime 8 partite, a dimostrazione del fatto che la scelta di giocare in America sembra azzeccata. Già nell’Independiente era stato grande protagonista, segnando il gol del trionfo in Copa Sudamericana l’anno scorso.

Leonardo CAMPANA (Ecuador)
Attaccante del Barcelona Guayaquil (24-7-2000). Punta centrale classica, si sta costruendo tecnicamente dopo aver raggiunto un notevole sviluppo fisico (1,87). Ha iniziato benino il campionato ecuadoriano con 2 gol nelle prime 7 partite, ha grandi margini di miglioramento.

Moussa DIABY (Francia)
Attaccante del Paris Saint Germain (7-7-1999). E’ passato anche per l’Italia, con un prestito al Crotone. Quest’anno nel Paris Saint Germain si è guadagnato parecchio spazio, 25 presenze e 2 gol in Ligue 1 più l’ebbrezza di esordire per 7 minuti in Champions League al Parco dei Principi contro il Napoli.

Cristian CALIX (Honduras)
Centrocampista dell’Atlas Guadalajara (9-9-1999). Il suo ruolo preferito è quello di centrocampista esterno a destra, ma può fare anche la mezzala o il centrale. Ha scelto di giocare in Messico e proprio per questo motivo ha dovuto accettare di essere impiegato poco da titolare.

Salvatore ESPOSITO (Italia) 
Centrocampista della Spal (7-10-2000). Partito dal settore giovanile dell’Inter, è poi passato alla Spal e nell’ultima stagione ha giocato in prestito al Ravenna. Ha giocato in tutte le Nazionali giovanili italiane e il dato interessante è che molte squadre straniere da qualche mese si stanno interessando a lui.

GEDSON FERNANDES (Portogallo)
Centrocampista del Benfica (9-1-1999). Già una certezza assoluta del calcio portoghese, tiene il campo con una personalità e con una sicurezza che impressionano. Già su valutazioni elevatissime, dai 40 milioni in più, si è messo in evidenza anche nella fase a gironi della Champions League.

Erling Braut HAALAND (Norvegia)
Attaccante del Salisburgo (21-7-2000). Nato a Leeds, figlio del difensore Alf-Inge Haaland, è un colosso di 1,91 che con il Molde in Norvegia aveva segnato 19 gol in 49 partite ufficiali. Quest’anno ha giocato poco ma nei preliminari di Europa League è andato a segno 4 volte in 5 partite.

Cucho HERNANDEZ (Colombia) 
Attaccante del Watford (22-4-1999). Uno dei pochi teenagers nella storia del calcio capaci di segnare nello stesso campionato a Barcellona e Real Madrid. Retrocesso con l’Huesca, torna per fine prestito al Watford e molto probabilmente resterà in Premier League.

JOTA (Portogallo) 
Attaccante del Benfica (30-3-1999). Un’ala sinistra con caratteristiche tecniche e fisiche molto interessanti, utilizzato 20 volte (con 8 gol) nella prima divisione portoghese. Ha una clausola da 30 milioni di euro e sicuramente sarà uno dei protagonisti a questo Mondiale.

Boubacar KAMARA (Francia)
Difensore dell’Olympique Marsiglia (23-11-1999). Uno dei tanti gioielli della squadra francese, lanciato completamente da Rudi Garcia, titolare con la maglia dell’OM per tutta la stagione. E’ anche già stato osservato da tutte le grandi squadre del panorama europeo.

Diego LAINEZ (Messico) 
Attaccante del Betis Siviglia (9-6-2000). Piccoletto e scattante, un po’ dribblomane, in patria ha già scomodato paragoni con Messi. Nel Betis quest’anno ha totalizzato 12 presenze nella Liga arrivando a gennaio. Non ha ancora segnato un gol, ma le caratteristiche tecniche sono interessanti.

LEE KANG-IN (Corea del Sud) 
Centrocampista del Valencia (19-2-2001). Uno dei giocatori più giovani del torneo, ha esordito nella stagione in corso sia in Liga sia in Europa League. Centrocampista offensivo, in Spagna dal 2017, secondo molti osservatori è destinato a diventare titolare già dalla prossima stagione.

Andriy LUNIN (Ucraina)
Portiere del Real Madrid (11-2-1999). Rivelatosi giovanissimo con lo Zorja, è stato vicinissimo a firmare per l’Inter ma poi è stato preso dal Real Madrid che ci ha investito parecchio e che in questa stagione l’ha dato in prestito al Leganès. Ora torna alla Casa Blanca per fare il secondo.

Radoslaw MAJECKI (Polonia) 
Portiere del Legia Varsavia (16-11-1999). Continua la tradizione dei grandissimi portieri polacchi, cominciata negli anni ’70 con Jan Tomaszewski. Titolare nella serie A polacca per mezza stagione, punta insieme all’ucraino Lunin al titolo di miglior portiere della manifestazione.

Gonzalo MARONI (Argentina)
Centrocampista del Boca Juniors (18-3-1999). Alla fine del Mondiale tornerò al Boca Juniors dopo un periodo in prestito al Club Atletico Talleres. Trequartista classico, nella Nazionale Under 20 finora ha dato il meglio di sé stesso mentre in stagione con il Talleres ha totalizzato 17 presenze e 2 gol.

Moussa NDIAJE (Senegal) 
Difensore del Cneps Excellence (18-6-2002). Una delle tante scommesse del calcio africano, giovanissimo e poco conosciuto nel resto del mondo ma secondo i tecnici locali molto promettente. È un difensore centrale con molta esperienza in tutte le Nazionali giovanili.

Ibrahima NIANE (Senegal)
Attaccante del Metz (11-3-1999). Con 10 gol è stato uno dei protagonisti della promozione della sua squadra dalla Ligue 2 alla Ligue 1. L’incubo di Thierry Henry, cacciato dal Monaco proprio dopo aver perso contro il Metz per 3-1 con un gol di Niane lo scorso 22 gennaio.

Andrea PINAMONTI (Italia) 
Attaccante dell’Inter (19-5-1999). Prodotto del settore giovanile dell’Inter, con alle spalle anche qualche presenza in prima squadra, ha giocato in prestito nel Frosinone segnando 5 gol in 27 partite. Torna all’Inter per fine prestito e questo Mondiale è l’occasione per dimostrare quanto è cresciuto.

Koki SAITO (Giappone)
Attaccante dello Yokohama FC (10-8-2001). Stellina del calcio giapponese, ha brillato nella Nazionale Under 17 e recentemente si è conquistato parecchio spazio in seconda divisione con la maglia dello Yokohama, segnando anche 2 gol. Una curiosità: ha giocato con Kazu Miura che ha 34 anni più di lui.

Nicolas SCHIAPPACASSE (Uruguay)
Attaccante del Parma (12-1-1999). Arrivato in gennaio in prestito dall’Atletico Madrid, con il Parma ha giocato solo 3 partite ma in passato ha dimostrato di avere grandissime potenzialità sia come riferimento centrale dell’attacco sia come esterni sinistro. È stato paragonato ad Aguero.

Mamadou TRAORE’ (Mali) 
Attaccante dello Stade Malien (3-4-2002). Uno dei pochi giocatori africani che sono ancora tesserati per una squadra del proprio Paese. Questo particolare ammanta di mistero la sua figura, ma gli osservatori che lo hanno visto all’opera con le Nazionali giovanili scommettono su di lui.

Francisco TRINCAO (Portogallo)
Attaccante dello Sporting Braga (29-12-1999). Già blindatissimo dalla scuderia di Jorge Mendes, già valutato moltissimo, già seguito dalla Juventus e da altre big del calcio europeo, può fare la prima o la seconda punta ed è esplodo nel Braga dpo un’esperienza negativa da giovanissimo nel Porto.

Ikouwen UTIN (Nigeria)
Difensore dell’Enyimba (11-11-1999). Prodotto del fertilissimo settore giovanile dell’Enyimba, ha già 4 presenze nella Nazionale maggiore della Nigeria. È un terzino destro che interpreta bene sia la fase difensiva che la fase offensiva e che sembra adatto al salto in Europa.

Sebastian WALUKIEWICZ (Polonia)
Difensore del Cagliari (5-4-2000). Un centrale che il Cagliari ha pescato dal Pogon Stettino che poi l’ha riavuto in prestito. Comunque un buon investimento per il futuro che in questo Mondiale può essere valirizzato, se è vero che viene considerato l’erede di Glik.

Timotthy WEAH (Usa) 
Attaccante del Paris Saint Germain (22-2-2000). Basta il cognome per spiegare tutto. Figlio del grande centravanti milanista George, prodotto del settore giovanile del Paris Saint Germain, è reduce da una bella stagione con il Celtic Glasgow (3 gol) e adesso cerca una sistemazione per il 2019-20.

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Al via i Mondiali Under 20: l'Italia di Pinamonti è pronta a stupire

 

Scatta in Polonia la 22esima edizione della competizione: gli azzurrini di Nicolato, inseriti nel Girone B, se la vedranno contro il Messico all'esordio a seguire con Ecuador e Giappone. Tra le favorite per il titolo occhio all'Argentina, al Portogallo, alla Francia e alla sorpresa Stati Uniti.

Il conto alla rovescia è terminato: per l'Italia è arrivato il giorno dell'esordio ai Mondiali Under 20 in Polonia. Gli azzurrini allenati da Paolo Nicolato debuttano alle 18 a Gdynia contro il Messico nella 22esima edizione della competizione che propone i migliori talenti a livello globale nati dopo l'1 gennaio 1999. Avversario temibile la Tricolor, che in questo torneo vanta un secondo posto nel 1977 e un terzo posto nel 2011. Ma anche l'Italia vuole dire la sua dopo l'ottimo terzo posto di due anni fa in Corea del Sud, l'unico podio della nostra storia.

 

 

L'Italia è inserita nel Girone B con Messico, Giappone ed Ecuador. Dopo il debutto con i messicani, la squadra di Nicolato tornerà in campo domenica 26 maggio alle 18 contro l'Ecuador e mercoledì 29 maggio sempre alle 18 contro il Giappone. "È un girone complesso - avverte il commissario tecnico azzurro - dove non ci sono squadre materasso, ma due finaliste continentali quali Messico e Giappone, che hanno perso rispettivamente con Stati Uniti e Arabia Saudita, e l'Ecuador che contro l'Argentina ha conquistato il titolo sudamericano".

  • giovedì 23 maggio, Gdynia - Messico-Italia ore 18
  • domenica 26 maggio, Bydgoszcz - Ecuador-Italia ore 18
  • mercoledì 29 maggio, Bydgoszcz - Italia-Giappone ore 18

 

 

 

L'Italia si presenta in Polonia con un organico dove non mancano i nomi interessanti. Ne scegliamo tre a cominciare dal portiere Alessandro Plizzari, secondo la scorsa estate agli Europei Under 19 e protagonista due anni fa in Corea del Sud con due rigori parati nella finale per il terzo posto vinta contro l'Uruguay (unica partita, peraltro, nella quale venne utilizzato). In difesa riflettori puntati su Luca Pellegrini, il terzino sinistro che quest'anno si è messo in luce soprattutto nella seconda parte della stagione quando, ceduto dalla Roma in prestito al Cagliari, si è imposto come una delle sorprese più piacevoli della stagione. Per lui anche 2 presenze in Champions League con i giallorossi. In attacco la stella è senza dubbio Andrea Pinamonti, l'attaccante classe 1999 autore di 5 gol in Serie A con la maglia del Frosinone retrocesso.

Portieri: Alessandro Plizzari, Marco Carnesecchi, Leonardo Loria.
Difensori: Antonio Candela, Alessandro Tripaldelli, Alessandro Buongiorno, Davide Bettella, Raoul Bellanova, Enrico Del Prato, Luca Ranieri, Luca Pellegrini. 
Centrocampisti: Matteo Gabbia, Davide Frattesi, Andrea Colpani, Roberto Alberico, Salvatore Esposito.
Attaccanti: Andrea Pinamonti, Christian Capone, Gianluca Scamacca, Gabriele Gori, Marco Olivieri.

 

 

Dalla fase a gironi saranno promosse le prime 2 classificate più le 4 migliori terze per un totale di 16 squadre che andranno a sfidarsi in un classico tabellone a eliminazione diretta con ottavi di finale, quarti, semifinali e finale. L'atto conclusivo è in programma il 15 giugno a Lodz.

 

 

Ben 24 le formazioni al via, tutte molto preparate, senza una favoritissima netta, ma con l'Argentinache gode di una tradizione di ben 6 successi e che potrà contare sulle giocate del baby-fenomeno Ezequiel Barco, per anni corteggiato dalle squadre italiane e ora all'Atlanta United in MLS. Grande attenzione anche al Portogallo campione d'Europa Under 19 nel 2018, che si presenterà con una rosa molto agguerrita dove spicca la presenza di Francisco Trincao, bomber dello Sporting Braga. A inseguire il titolo di capocannoniere del torneo sarà anche l'uruguaiano Nicolas Schiappacasse, che quest'anno ha giocato (pochissimo) con il Parmain prestito dall'Atletico Madrid. Particolare curiosità destano gli Stati Uniti, selezione che può annoverare diversi talenti tra cui Timothy Weah, il figlio di George. Tanta qualità anche per la Francia, che come gli azzurri avrà parecchie defezioni ma potrà contare sulle giocate di Moussa Diaby, gioiellino del PSG di cui sentiremo molto parlare. Tra le Nazionali sudamericane da non sottovalutare l'Ecuador, fresco di titolo continentale Under 20.

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Plizzari, il pararigori degli azzurrini: “Con Gigio e Reina sono diventato grande”

Il portiere dell’Italia gioca nel Milan ed è amico di Donnarumma: “Una fortuna, ma ho ancora tanto da imparare. I penalty? Fino a 16 anni non ne avevo fermato uno...”

 

Quando Alessandro Plizzari ha parato il rigore contro l’Ecuador, tenendo in vantaggio la Nazionale Under 20, la famiglia stava già festeggiando. Non la parata, ma la cresima del fratellino Thomas, 13 anni, che gioca a calcio e fa l’attaccante. “Se gli auguro di diventare mio compagno nel Milan? No, mi auguro che sia sempre felice e che possa realizzare i suoi desideri, non importa la maglia”. Alessandro, diciannove anni, ma tante tappe già bruciate: a 17 ha debuttato nel Mondiale Under 20 parando due rigori all’Uruguay, a 18 titolare in Serie B con la Ternana. Poi, è tornato alla base, ma non per giocare come fanno in molti: il titolare è Donnarumma, poi c’è Reina. Così, Alessandro, per non perdere la confidenza con la porta, è dovuto riscendere in una Primavera che sabato scorso è retrocessa. “Mi dispiace molto per come è andato a finire il campionato, non ce lo meritavamo - dice -. Una brutta notizia per il Milan. Ma grazie ai miei compagni sono riuscito a ritrovare il ritmo partita, le misure e l’occhio”.

 

Solo sei presenze, e in un campionato giovanile. Si è sentito un po’ arrugginito?

 

“Ringrazio lo staff del Milan e quello della Nazionale per essermi stati vicini e per tutto quello che abbiamo fatto in allenamento. È stato un anno difficile, ma un anno di crescita, che ho vissuto in maniera positiva. Sono cresciuto soprattutto di testa, prima ancora che tecnicamente. E di questo devo ringraziare anche Gigio e Reina”.

 

Ale e Gigio. Talenti quasi coetanei, potenzialmente concorrenti. Che rapporto avete? 
“Sono felicissimo di quello che sta facendo. Ha solo 20 anni ma è già uno dei portieri più forti in circolazione. È una fortuna avere Donnarumma come compagno e come amico”. 

Vi sfidate a Milanello? 
“Certo. Rigori, tiri dal limite dell’area. Vinciamo un po’ per uno, ma lui più spesso: dipende dalla giornata”. 

Eppure sui rigori se la sta cavando alla grande: due nel 2017, uno domenica scorsa contro l’Ecuador. È sempre stato un pararigori? 
“Con Gianmatteo Mareggini e Francesco Bordin (preparatore e match analyst, ndr) studiamo gli avversari al video. Poi un po’ è intuito, un po’ fortuna. Ma la cosa strana è che fino a 16 anni non ne avevo mai parato uno”. 

A questa Under 20 mancano Zaniolo, Tonali, Kean. Vi infastidisce essere chiamati “la Nazionale delle seconde linee”?
“Assolutamente no. Conoscevo il valore di tutti, non sono sorpreso da nessuno. I ragazzi che si sono aggregati quest’anno al gruppo sono giocatori forti. E noi che di questo gruppo facciamo parte da più tempo, siamo stati bravi a farli integrare”. 

Un po’ come fecero con lei nel 2017, quando fu convocato in Under 20 tre anni sotto età. 
“E ancora oggi sono uno dei più piccoli...”. 

Due partite, due vittorie. Un solo gol subito, tante parate. 
“Non mi piace autocelebrarmi. Abbiamo fatto tutti bene, non solo io. Il mio lavoro è quello di dare una mano alla squadra”. 

Obiettivi per il Mondiale?
“Andare passo per passo. Sono abbastanza scaramantico nelle previsioni. Domani (alle 18 a Bydgoszcz, diretta RaiSport e Sky Sport 1, ndr) ci sarà il Giappone: dobbiamo vincere per chiudere il girone al primo posto”. 

Il suo idolo da bambino? 
“Amavo Buffon, sono cresciuto con il suo mito. Difficile che uno della mia età ne abbia avuto uno diverso. Ci siamo incontrati in un Milan-Juve deciso da Locatelli: ero in panchina, ma a fine partita sono andato a chiedergli la maglia. Tremavo”. 

Gliel’ha data?
“Certo, confermando di essere il numero uno assoluto. Un vero idolo”. 

Plizzari, ma non solo. Dopo l’esempio di Donnarumma, tanti portieri italiani si stanno affacciando al grande calcio. 
“In A giocano Meret e Audero, ma non sono gli unici. La speranza è che siano sempre di più. Nella nuova scuola italiana, però, io sono ancora uno studente”. 

Studente modello, tanto che il Milan le ha allungato il contratto fino al 2023. 
“Sono felicissimo. Ringrazio il Milan della possibilità di avermi fatto firmare un nuovo contratto. Sogno di giocare in Serie A, ma ne ho ancora di carne da mangiare...”. 

Un Milan adesso ufficialmente senza Gattuso. Sensazioni? 
“Mi dispiace molto. È un uomo che ti dà tanto sotto ogni aspetto. Una bandiera del Milan. E quando va via una bandiera non si può essere felici”.

 

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