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il_gabibbo

PENDOLARI DI TUTTO IL MONDO:

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dal sito www.lavoce.info

 

 

Il magico mondo delle ferrovie

Carlo Scarpa

 

 

C’erano una volta le Ferrovie dello Stato. Funzionavano bene o male, a seconda, ma almeno non cercavano di "gabbare" i passeggeri. Ora tutto è cambiato, e forse anche quest’ultima convinzione dovrebbe essere messa in discussione. Permettetemi di raccontare un paio di storie.

 

L’interregionale dei desideri

Cerco di fare un biglietto da Pordenone a Brescia. Mi dicono che all’ora che mi interessa devo cambiare a Mestre (vero) e che posso prendere solo l’Eurostar. Obietto: guardi che mi hanno detto che c’è un Intercity. Il bigliettaio mi guarda un po’ torvo, finge di faticare un po’ al terminale, e mi fa il biglietto Intercity (treno che partiva prima dell’Eurostar, si noti.). Stava cercando di farmi arrivare dopo, facendomi pagare più del necessario? Strano.

 

Cerco poi altri treni alla biglietteria automatica, e noto che sistematicamente, per andare da A a B, ti suggeriscono sempre se possibile l’Eurostar o l’Intercity, nascondendo gli interregionali fin quando possibile, ovvero te li propongono per la tratta minima.

Esempio? Per andare da Mestre a Treviglio (che è tra Brescia e Milano) si può andare in Intercity fino a Brescia, e poi prendere l’interregionale (che viene da Verona) per l’ultimo pezzetto; oppure prendere l’Intercity solo fino a Verona, e poi salire sullo stesso interregionale di cui sopra fino a Treviglio. Orari di partenza e di arrivo sono gli stessi. Ma la "macchinetta" ti nasconde la seconda combinazione, proponendo solo la prima, che ha una tratta Intercity più lunga, e quindi costa di più. Ripeto: a parità di orari di partenza e arrivo.

Il dubbio che effettivamente stiano cercando di far pagare al cliente più del necessario si rafforza. Esempi di questo tipo, da pendolare "storico" e cliente "affezionato" delle nostre ferrovie ne potrei fare tanti, ma mi sono chiesto se stavo sviluppando una mia paranoia, o se c’era qualcosa di vero in quanto osservavo. E ho cominciato a chiedere.

 

A ciascuno la sua Divisione

La separazione tra chi gestisce la rete (i binari, eccetera, Rfi) e chi gestisce il "materiale rotabile" (i treni, Trenitalia) è nota da tempo, sulla scorta di una qualche moda politica e intellettuale, secondo la quale si può avere sufficiente concorrenza tra diverse compagnie ferroviarie da più che compensare gli intuibili scompensi, frammentazione di responsabilità e così via, che la separazione comporta. Speriamo sia vero.

La cosa meno nota è che in questa riorganizzazione sono state effettuate ulteriori suddivisioni all’interno di Trenitalia, che è articolata non in vere e proprie società, ma in "divisioni", che non solo non si coordinano come dovrebbero, ma hanno proprio interessi divergenti.

Per quanto ci riguarda più direttamente, da una parte abbiamo la "Divisione passeggeri", a cui fanno capo tra l’altro Eurostar, Intercity e la maggior parte delle biglietterie; dall’altra, troviamo la "Divisione trasporto regionale", ove stanno invece i treni regionali e interregionali. A parte il dubbio gusto nella scelta del nome (sono passeggeri pure le persone che viaggiano sui treni regionali) dove sta il problema? Facciamo un paio di esempi.

 

Ogni divisione ha i suoi treni e i suoi centri di manutenzione. In Lombardia, i due centri di manutenzione ancora aperti sono destinati uno ai treni merci ("Divisione cargo", che meriterebbe un altro articolo), l’altro agli Intercity e Eurostar (della Divisione passeggeri). I locomotori del trasporto regionale vengono sottoposti a manutenzione un po’ da una parte e un po’ dall’altra, "ospiti" delle altre divisioni. Lo stato dei mezzi alimenta il sospetto - che ambienti sindacali non provano neppure a soffocare - che ciascuna divisione privilegi la manutenzione dei propri mezzi, a scapito di quelli regionali.

 

Secondo esempio? Quello dei biglietti. Poiché il grosso delle biglietterie appartiene alla stessa "Divisione passeggeri" insieme agli Intercity, mentre gli interregionali "stanno da un’altra parte", può capitare (capita spesso) che, appena ci riesce, una biglietteria vi vende un biglietto per l’Intercity e non per il meno costoso interregionale.

Infatti, ogni divisione ha i suoi obiettivi distinti di ricavo, e se una di queste biglietterie vende un biglietto per un interregionale invece di uno per Intercity, una parte del ricavato passerà alla "Divisione trasporto regionale", ovviamente a scapito degli obiettivi di reddito della "Divisione passeggeri".

Morale? Abbiamo trasformato un’impresa statale che non pareva avere limiti nella capacità di bruciare denaro pubblico in un’impresa che cerca di perseguire l’utile (siamo realisti, basterebbe una riduzione delle perdite) con successi tra l’altro discutibili.

 

Non ho nostalgie per il passato, ma si vorrebbe almeno una qualche tutela per i passeggeri.

Perfino quelli dei treni locali, che forse non riguardano la "Divisione passeggeri", ma non sono ancora bestiame.

A quando un’autorità per i trasporti che controlli quello che si sta facendo in questo settore alle spalle degli utenti? Per ora c’è solo una supervisione "tecnica", effettuata tra l’altro dalla Rete ferroviaria italiana, anch’essa del gruppo Trenitalia.

Se tutti gli altri settori, una volta orientati al mercato, sono stati assoggettati a un controllo indipendente, cosa stiamo aspettando per i trasporti ferroviari?

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:huh:

Boh... ho fatto qualche prova sul sito di Trenitalia ed ho trovato facilmente tutte le informazioni sulle tratte (Pordenone-Brescia, ecc.) proposte all'inizio dell'articolo: c'erano ben indicati sia gli Intercity che gli Eurostar, non è molto difficile scegliere quello che meglio si adatta alle proprie esigenze! Inoltre si può anche fare il biglietto comodamente da casa e poi ritirarlo in stazione al momento della partenza.

 

Mi si dirà: non tutti hanno internet a disposizione! D'accordo, però a parte che ormai si trova un internet point (o un amico/parente che ce l'ha in casa) ogni 10 metri, bisogna dire che il software utilizzato dalle macchinette automatiche in stazione è lo stesso della versione telematica... per cui mi pare molto strano che il sistema "nasconda" appositamente la tariffa più bassa!

Sull'onesta degli addetti agli sportelli pubblici invece non mi pronuncio, ma a volte basta solo specificare che NON si vuole utilizzare un Eurostar ed il gioco è fatto. ;)

 

 

 

I veri problemi delle ferrovie in Italia per me sono altri e si chiamano 1) servizi scadenti 2) lentezza delle linee 3) carrozze vecchie/malandate (questo ho notato che lo stanno migliorando) 4) scarso numero di collegamenti 5) prezzi (ma qui non possiamo lamentarci troppo, in Europa si paga anche di più)

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il vero problema delle ferrovie italiane se chiama CENTRALE UMBRA :grr:

 

che disgusto  :  :vomito:

brava!! :D:D:D

 

ci ho passato sopra 4 anni e mezzo...e meno male che ho quasi finito <_<

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

:lol::lol::lol::lol::lol: il mitico treno della IMMERGAS che parte da PR...mamma mia che catorcio :lol:

 

 

Io credo che dopotutto non siamo messi cosi male a livello di ferrovie...anzi io mi ritengo molto molto fortunato perchè sulla tratta che faccio spesso io,la Milano-Venezia,devo dire che i treni davvero non mancano mai(uno ogni ora)....certo che la lentezza è paurosa se si considera che per coprire i 200km MI-VI un intercity ci mette due ore e 10 e un interregionale ci mette 2 ore e 40...mi pare un po' assurdo!

Le carrozze stanno piano piano cambiando,finalmente inizia a sparire il vecchiume di una volta e arrivano carrozze nuove e piu' comode...i prezzi?beh è vero si che abbiamo i prezzi piu' bassi di europa ma ci sono forti distinzioni comunque a seconda della frequentazione della linea che ti fai....ad esempio la MI-VE è una delle piu' care!

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

:lol::lol::lol::lol::lol: il mitico treno della IMMERGAS che parte da PR...mamma mia che catorcio :lol:

 

 

Io credo che dopotutto non siamo messi cosi male a livello di ferrovie...anzi io mi ritengo molto molto fortunato perchè sulla tratta che faccio spesso io,la Milano-Venezia,devo dire che i treni davvero non mancano mai(uno ogni ora)....certo che la lentezza è paurosa se si considera che per coprire i 200km MI-VI un intercity ci mette due ore e 10 e un interregionale ci mette 2 ore e 40...mi pare un po' assurdo!

Le carrozze stanno piano piano cambiando,finalmente inizia a sparire il vecchiume di una volta e arrivano carrozze nuove e piu' comode...i prezzi?beh è vero si che abbiamo i prezzi piu' bassi di europa ma ci sono forti distinzioni comunque a seconda della frequentazione della linea che ti fai....ad esempio la MI-VE è una delle piu' care!

lo so benissimo.... :(

 

pero' almeno a numero di treni lassu' nn siam messi poi tanto male.... <_<

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

cto alcuni stazioni....

 

torrile-s.polo

mezzani-rondani

casalmaggiore

piadena(grosso centro socio culturale)

asola

visano

calvisano

remedello sopra

remedello sotto

viadana

viadana bresciana

canneto sull'oglio

s.zeno

montirone

 

.....80 km. de via cucis!!!!!!! :(:angry::ph34r:

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ci ho passato sopra 4 anni e mezzo...e meno male che ho quasi finito <_<

 

Bene, così poi te ne torni a Latina... :lol::P:lol:

li ormai non ci torno più... :lol:

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

Almeno lì puoi mangiare la piadena!

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

Almeno lì puoi mangiare la piadena!

si me sa che li' te magni sto cazzo!!!! in provincia de cremona....a piade'na!!!!!!!!!

:lol::lol::lol:

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sai che mo che me ce fai pensa' me vene un mezzo dubbio..... :blink:

casalmaggiore e' in prov di cremona....asola a mantova... ma piadena,me vengono li scompensi....ce devo da pensare bene! :D

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

Almeno lì puoi mangiare la piadena!

si me sa che li' te magni sto cazzo!!!! in provincia de cremona....a piade'na!!!!!!!!!

:lol::lol::lol:

Che sfiga!!

 

Vabbè, te magnerai la crema!!!!!!!!!!

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

Almeno lì puoi mangiare la piadena!

si me sa che li' te magni sto cazzo!!!! in provincia de cremona....a piade'na!!!!!!!!!

:lol::lol::lol:

Che sfiga!!

 

Vabbè, te magnerai la crema!!!!!!!!!!

s'e' fatto senti' tu cugino?

 

 

annamo a magna' la cioccolata!!!!!

:lol::lol::lol:

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Il magico mondo delle ferrovie

Carlo Scarpa

 

 

C’erano una volta le Ferrovie dello Stato. Funzionavano bene o male, a seconda, ma almeno non cercavano di "gabbare" i passeggeri. Ora tutto è cambiato, e forse anche quest’ultima convinzione dovrebbe essere messa in discussione. Permettetemi di raccontare un paio di storie.

 

L’interregionale dei desideri

Cerco di fare un biglietto da Pordenone a Brescia. Mi dicono che all’ora che mi interessa devo cambiare a Mestre (vero) e che posso prendere solo l’Eurostar. Obietto: guardi che mi hanno detto che c’è un Intercity. Il bigliettaio mi guarda un po’ torvo, finge di faticare un po’ al terminale, e mi fa il biglietto Intercity (treno che partiva prima dell’Eurostar, si noti.). Stava cercando di farmi arrivare dopo, facendomi pagare più del necessario? Strano.

 

Cerco poi altri treni alla biglietteria automatica, e noto che sistematicamente, per andare da A a B, ti suggeriscono sempre se possibile l’Eurostar o l’Intercity, nascondendo gli interregionali fin quando possibile, ovvero te li propongono per la tratta minima.

Esempio? Per andare da Mestre a Treviglio (che è tra Brescia e Milano) si può andare in Intercity fino a Brescia, e poi prendere l’interregionale (che viene da Verona) per l’ultimo pezzetto; oppure prendere l’Intercity solo fino a Verona, e poi salire sullo stesso interregionale di cui sopra fino a Treviglio. Orari di partenza e di arrivo sono gli stessi. Ma la "macchinetta" ti nasconde la seconda combinazione, proponendo solo la prima, che ha una tratta Intercity più lunga, e quindi costa di più. Ripeto: a parità di orari di partenza e arrivo.

Il dubbio che effettivamente stiano cercando di far pagare al cliente più del necessario si rafforza. Esempi di questo tipo, da pendolare "storico" e cliente "affezionato" delle nostre ferrovie ne potrei fare tanti, ma mi sono chiesto se stavo sviluppando una mia paranoia, o se c’era qualcosa di vero in quanto osservavo. E ho cominciato a chiedere.

 

A ciascuno la sua Divisione

La separazione tra chi gestisce la rete (i binari, eccetera, Rfi) e chi gestisce il "materiale rotabile" (i treni, Trenitalia) è nota da tempo, sulla scorta di una qualche moda politica e intellettuale, secondo la quale si può avere sufficiente concorrenza tra diverse compagnie ferroviarie da più che compensare gli intuibili scompensi, frammentazione di responsabilità e così via, che la separazione comporta. Speriamo sia vero.

La cosa meno nota è che in questa riorganizzazione sono state effettuate ulteriori suddivisioni all’interno di Trenitalia, che è articolata non in vere e proprie società, ma in "divisioni", che non solo non si coordinano come dovrebbero, ma hanno proprio interessi divergenti.

Per quanto ci riguarda più direttamente, da una parte abbiamo la "Divisione passeggeri", a cui fanno capo tra l’altro Eurostar, Intercity e la maggior parte delle biglietterie; dall’altra, troviamo la "Divisione trasporto regionale", ove stanno invece i treni regionali e interregionali. A parte il dubbio gusto nella scelta del nome (sono passeggeri pure le persone che viaggiano sui treni regionali) dove sta il problema? Facciamo un paio di esempi.

 

Ogni divisione ha i suoi treni e i suoi centri di manutenzione. In Lombardia, i due centri di manutenzione ancora aperti sono destinati uno ai treni merci ("Divisione cargo", che meriterebbe un altro articolo), l’altro agli Intercity e Eurostar (della Divisione passeggeri). I locomotori del trasporto regionale vengono sottoposti a manutenzione un po’ da una parte e un po’ dall’altra, "ospiti" delle altre divisioni. Lo stato dei mezzi alimenta il sospetto - che ambienti sindacali non provano neppure a soffocare - che ciascuna divisione privilegi la manutenzione dei propri mezzi, a scapito di quelli regionali.

 

Secondo esempio? Quello dei biglietti. Poiché il grosso delle biglietterie appartiene alla stessa "Divisione passeggeri" insieme agli Intercity, mentre gli interregionali "stanno da un’altra parte", può capitare (capita spesso) che, appena ci riesce, una biglietteria vi vende un biglietto per l’Intercity e non per il meno costoso interregionale.

Infatti, ogni divisione ha i suoi obiettivi distinti di ricavo, e se una di queste biglietterie vende un biglietto per un interregionale invece di uno per Intercity, una parte del ricavato passerà alla "Divisione trasporto regionale", ovviamente a scapito degli obiettivi di reddito della "Divisione passeggeri".

Morale? Abbiamo trasformato un’impresa statale che non pareva avere limiti nella capacità di bruciare denaro pubblico in un’impresa che cerca di perseguire l’utile (siamo realisti, basterebbe una riduzione delle perdite) con successi tra l’altro discutibili.

 

Non ho nostalgie per il passato, ma si vorrebbe almeno una qualche tutela per i passeggeri.

Perfino quelli dei treni locali, che forse non riguardano la "Divisione passeggeri", ma non sono ancora bestiame.

A quando un’autorità per i trasporti che controlli quello che si sta facendo in questo settore alle spalle degli utenti? Per ora c’è solo una supervisione "tecnica", effettuata tra l’altro dalla Rete ferroviaria italiana, anch’essa del gruppo Trenitalia.

Se tutti gli altri settori, una volta orientati al mercato, sono stati assoggettati a un controllo indipendente, cosa stiamo aspettando per i trasporti ferroviari?

:tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola::tribola:

 

 

 

 

 

 

 

 

quando si parla di ferrovie eccomi sempre.... è tutto vero!! quando andai a Caserta mi venivano indicate informazioni per prendere Intercity ed Eurostar, diretti a Roma via Cassino, ignorando i regionali che da Caserta portano ad Aversa e lì cambiare con i diretti provenienti da Napoli C.le o Salerno per Roma Termini. Loro ci vorrebbero guadagnare, ma con me non lo faranno mai. Io sono quello che per andare a Terni non spende 11.4 € con un biglietto di categoria 1-REG come tutti gli altri. Io da Roma a Orte uso per la zona A (Roma) il mio abbonamento integrato, per le zone B-C-D compro un biglietto regionale giornaliero da 3 zone (Perchè la zona A, Roma, costa come 2 zone quindi dovrei comprare un BIRG da 5 zone se non sfruttassi il mio abbonamento). Da Orte a Terni faccio il biglietto FS. Quindi così spendo 6 € per il BIRG + 3.4 € per i 2 biglietti Orte Terni e Terni Orte. Totale 9.4 € anzichè 11.4.... manco quei 2 euro ve meritate... da vedere le faccie scioccate ogni volta che esibisco 3 titoli di viaggio al controllore che non può fare altro che approvare, visto che ciò che faccio è totalmente regolare, visto che ho chiesto più e più volte a capitreni vari..... E pensate che io amo pure i treni... no trenitalia!

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Nella Pianura Padana, tra i fiumi Oglio e Po, ad una altitudine di 35 metri circa sul livello del mare c'è PIADENA. Fa parte della provincia di Cremona, da cui dista 30 Km in direzione ovest; oltre a Cremona, Piadena è quasi equidistante da Parma (ca. 40 Km), Brescia (ca. 50 Km) e Mantova (ca. 35 Km) e questa posizione geografica ha fatto del paese un centro di riferimento importante per i piccoli paesi del suo circondario. Infatti Piadena è anche un importante nodo ferroviario, con una stazione ed è collegata con la città citate sopra dalla ferrovia. Il paese è attraversato, in direzione ovest-est, dalla S. S. 10 Padana Inferiore e in direzione nord-sud dalla S. S. 343 Asolana. Queste importanti strade, che fino a poco tempo fa non creavano intralci alla vita dei Piadenesi, al giorno d'oggi, con il traffico sempre più caotico, sono motivo di una certa apprensione. Da qualche anno, per cercare di risolvere questo problema, è stata costruita una nuova strada sulla direttrice Cremona - Mantova che, tagliando fuori il paese, lo ha alleggerito di una parte del transito di autoveicoli ed è in previsione la costruzione della parte sud della tangenziale (speriamo).

I paesi confinanti con Piadena sono: a nord Canneto sull'Oglio (MN) a 2 Km di distanza, a est Calvatone (6 Km), a sud San Giovanni in Croce (6 Km) e Voltido e a ovest Drizzona che ora è quasi unita a Piadena. L'economia locale è basata soprattutto sull'agricoltura, anche se qualche industria, alimentare e metallurgica, è rimasta.

Ma il fiore all'occhiello di Piadena sono gli scavi archeologici che hanno portato alla luce le vestigia del suo passato. Nella zona sono stati rinvenuti reperti che risalgono all'età preistorica e che sono conservati nel locale Museo Archeologico.

 

 

 

 

Ho miseramente toppato...e dire che quando vivevo a PR avevo un caro amico che risiedeva proprio a Piadena.... :)

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si perche' voi nn conoscete parma-brescia......con intermezzo o cambio a piadena!!!!!

 

:vomito:  :vomito:  :vomito:  :vomito:

Almeno lì puoi mangiare la piadena!

si me sa che li' te magni sto cazzo!!!! in provincia de cremona....a piade'na!!!!!!!!!

:lol::lol::lol:

Che sfiga!!

 

Vabbè, te magnerai la crema!!!!!!!!!!

s'e' fatto senti' tu cugino?

 

 

annamo a magna' la cioccolata!!!!!

:lol::lol::lol:

Mio cugino si laurea la settimana prossima!!!!

 

.. s'aripijerà tra un mese!!!!

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I paesi confinanti con Piadena sono: a nord Canneto sull'Oglio (MN) a 2 Km di distanza, a est Calvatone (6 Km), a sud San Giovanni in Croce (6 Km) e Voltido e a ovest Drizzona che ora è quasi unita a Piadena.

 

 

 

Ho miseramente toppato...e dire che quando vivevo a PR avevo un caro amico che risiedeva proprio a Piadena.... :)

e' vero! m'ero dimenticato della grandissima metropoli di s. giovanni in croce!!!!! :lol::lol:

 

vabbe'...nn te proeccuoa' v aver toppato...capita...vorra' dire che ci sfideremo sui paesi della neo provincia "Lecco"!!!!!!! :lol::lol::P

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