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Michy Vicentina

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Se mi permetti, questa petizione non mi sembra particolarmente utile allo scopo che vi siete prefissati. Per questo non la firmerò: la Lega, i dirigenti, i giocatori, i giornali (i soggetti che avete messo come destinatari di questa lettera) se ne farebbero solo grasse risate.

 

L'unica protesta in grado di sovvertire lo stato attuale delle cose è quella di chiudere il portafogli, ovvero:

1) non andare a vedere la partita allo stadio

2) non sottoscrivere contratti per vedere la partita sulle pay.tv

3) non comprare giornali sportivi

4) non guardare le trasmissioni sportive in televisione

5) non comprare i prodotti pubblicizzati su tali giornali e trasmissioni

6) non comprare il merchandising legato alle società calcistiche o ai singoli calciatori

7) non comprare prodotti legati ai proprietari delle società calcistiche (mmm questa la vedo difficile...)

 

Tempo 2 anni e vedrete che i destinatari della vostra petizione si accorgeranno di aver sbagliato qualcosa, garantito al 100%.

 

Dalle macerie può uscire qualcosa di buono, ma solo a patto che nel frattempo si sia portato avanti un progetto di educazione sportiva delle masse. Tipo far capire che il calcio non è il modo giusto per sfogare le frustrazioni della vita ma solo un modo per passare 2 ore piacevoli, tipo che esistono altri sport bellissimi oltre ad esso, tipo che chi va ad assistere all'evento sportivo ha la stessa importanza dei protagonisti in campo, ecc.ecc.

La scuola potrebbe essere un ottimo modo per portare avanti un progetto di questo tipo, ma anche giornali e tv potrebbero (cambiando linea editoriale) dare una mano.

 

Sogni, solamente sogni.

:(

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Se mi permetti, questa petizione non mi sembra particolarmente utile allo scopo che vi siete prefissati. Per questo non la firmerò: la Lega, i dirigenti, i giocatori, i giornali (i soggetti che avete messo come destinatari di questa lettera) se ne farebbero solo grasse risate.

 

L'unica protesta in grado di sovvertire lo stato attuale delle cose è quella di chiudere il portafogli, ovvero:

1) non andare a vedere la partita allo stadio

2) non sottoscrivere contratti per vedere la partita sulle pay.tv

3) non comprare giornali sportivi

4) non guardare le trasmissioni sportive in televisione

5) non comprare i prodotti pubblicizzati su tali giornali e trasmissioni

6) non comprare il merchandising legato alle società calcistiche o ai singoli calciatori

7) non comprare prodotti legati ai proprietari delle società calcistiche (mmm questa la vedo difficile...)

 

Tempo 2 anni e vedrete che i destinatari della vostra petizione si accorgeranno di aver sbagliato qualcosa, garantito al 100%.

 

Dalle macerie può uscire qualcosa di buono, ma solo a patto che nel frattempo si sia portato avanti un progetto di educazione sportiva delle masse. Tipo far capire che il calcio non è il modo giusto per sfogare le frustrazioni della vita ma solo un modo per passare 2 ore piacevoli, tipo che esistono altri sport bellissimi oltre ad esso, tipo che chi va ad assistere all'evento sportivo ha la stessa importanza dei protagonisti in campo, ecc.ecc.

La scuola potrebbe essere un ottimo modo per portare avanti un progetto di questo tipo, ma anche giornali e tv potrebbero (cambiando linea editoriale) dare una mano.

 

Sogni, solamente sogni.

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:clap::clap::clap::clap::clap::clap:

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1) non andare a vedere la partita allo stadio

2) non sottoscrivere contratti per vedere la partita sulle pay.tv

3) non comprare giornali sportivi

4) non guardare le trasmissioni sportive in televisione

5) non comprare i prodotti pubblicizzati su tali giornali e trasmissioni

6) non comprare il merchandising legato alle società calcistiche o ai singoli calciatori

7) non comprare prodotti legati ai proprietari delle società calcistiche (mmm questa la vedo difficile...)

 

Tempo 2 anni e vedrete che i destinatari della vostra petizione si accorgeranno di aver sbagliato qualcosa, garantito al 100%.

 

Dalle macerie può uscire qualcosa di buono, ma solo a patto che nel frattempo si sia portato avanti un progetto di educazione sportiva delle masse. Tipo far capire che il calcio non è il modo giusto per sfogare le frustrazioni della vita ma solo un modo per passare 2 ore piacevoli, tipo che esistono altri sport bellissimi oltre ad esso, tipo che chi va ad assistere all'evento sportivo ha la stessa importanza dei protagonisti in campo, ecc.ecc.

La scuola potrebbe essere un ottimo modo per portare avanti un progetto di questo tipo, ma anche giornali e tv potrebbero (cambiando linea editoriale) dare una mano.

 

Sogni, solamente sogni.

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Effettivamente può anche essere vero...

Però non voglio lasciare nulla di intentato e abbiamo semplicemente piacere che si senta la nostra voce! Tutto qui. Ciao ;)

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L'unica protesta in grado di sovvertire lo stato attuale delle cose è quella di chiudere il portafogli, ovvero:

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2) non sottoscrivere contratti per vedere la partita sulle pay.tv

3) non comprare giornali sportivi

4) non guardare le trasmissioni sportive in televisione

5) non comprare i prodotti pubblicizzati su tali giornali e trasmissioni

6) non comprare il merchandising legato alle società calcistiche o ai singoli calciatori

7) non comprare prodotti legati ai proprietari delle società calcistiche (mmm questa la vedo difficile...)

 

Tempo 2 anni e vedrete che i destinatari della vostra petizione si accorgeranno di aver sbagliato qualcosa, garantito al 100%.

 

:clap::clap::clap:

 

Se gli chiudi li rubinetti si vedrà gente migliore... :D

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Michela mi ha preceduto...cazzo Terni è roba mia...sono io l'inviato speciale qui dentro :lol:

scusami Fabietto... :angel::angel:

perdonata ma che non succeda piu' :D

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Vi chiedo un grosso favore..Qualcuno di voi ha la possibilità di far girare questa petizione?Di diffonderla su altri siti..qualsiasi sito..di diffonderla alle radio e ai giornali?A Vicenza ci stiamo lavorando molto..Vi sarei grata se chi fosse interessato potesse darci una mano.

Grazie mille..

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L'unica protesta in grado di sovvertire lo stato attuale delle cose è quella di chiudere il portafogli, ovvero:

1) non andare a vedere la partita allo stadio

2) non sottoscrivere contratti per vedere la partita sulle pay.tv

3) non comprare giornali sportivi

4) non guardare le trasmissioni sportive in televisione

5) non comprare i prodotti pubblicizzati su tali giornali e trasmissioni

6) non comprare il merchandising legato alle società calcistiche o ai singoli calciatori

7) non comprare prodotti legati ai proprietari delle società calcistiche (mmm questa la vedo difficile...)

 

Tempo 2 anni e vedrete che i destinatari della vostra petizione si accorgeranno di aver sbagliato qualcosa, garantito al 100%.

 

Dalle macerie può uscire qualcosa di buono, ma solo a patto che nel frattempo si sia portato avanti un progetto di educazione sportiva delle masse. Tipo far capire che il calcio non è il modo giusto per sfogare le frustrazioni della vita ma solo un modo per passare 2 ore piacevoli, tipo che esistono altri sport bellissimi oltre ad esso, tipo che chi va ad assistere all'evento sportivo ha la stessa importanza dei protagonisti in campo, ecc.ecc.

La scuola potrebbe essere un ottimo modo per portare avanti un progetto di questo tipo, ma anche giornali e tv potrebbero (cambiando linea editoriale) dare una mano.

 

Sogni, solamente sogni.

:(

Purtroppo è vero anche io la penso così, con tutta la simpatia per iniziative del genere.

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L'unica protesta in grado di sovvertire lo stato attuale delle cose è quella di chiudere il portafogli, ovvero:

1) non andare a vedere la partita allo stadio

2) non sottoscrivere contratti per vedere la partita sulle pay.tv

3) non comprare giornali sportivi

4) non guardare le trasmissioni sportive in televisione

5) non comprare i prodotti pubblicizzati su tali giornali e trasmissioni

6) non comprare il merchandising legato alle società calcistiche o ai singoli calciatori

7) non comprare prodotti legati ai proprietari delle società calcistiche (mmm questa la vedo difficile...)

 

Tempo 2 anni e vedrete che i destinatari della vostra petizione si accorgeranno di aver sbagliato qualcosa, garantito al 100%.

 

Dalle macerie può uscire qualcosa di buono, ma solo a patto che nel frattempo si sia portato avanti un progetto di educazione sportiva delle masse. Tipo far capire che il calcio non è il modo giusto per sfogare le frustrazioni della vita ma solo un modo per passare 2 ore piacevoli, tipo che esistono altri sport bellissimi oltre ad esso, tipo che chi va ad assistere all'evento sportivo ha la stessa importanza dei protagonisti in campo, ecc.ecc.

La scuola potrebbe essere un ottimo modo per portare avanti un progetto di questo tipo, ma anche giornali e tv potrebbero (cambiando linea editoriale) dare una mano.

 

Sogni, solamente sogni.

:(

Effettivamente può anche essere vero...

Però non voglio lasciare nulla di intentato e abbiamo semplicemente piacere che si senta la nostra voce! Tutto qui. Ciao ;)

d'accordo in tutto, tranne il primo punto...

allo stadio tocca annacce... perchè è lì che se fa calcio.....

cmq pe falla più breve, invece de aspettà un paio di anni, come dici tu, resto sempre dell'opinione che tocca fa na manifestazione tutti uniti, senza partiti, raggruppamenti e ideologie de mezzo...

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1) non andare a vedere la partita allo stadio

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6) non comprare il merchandising legato alle società calcistiche o ai singoli calciatori

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Tempo 2 anni e vedrete che i destinatari della vostra petizione si accorgeranno di aver sbagliato qualcosa, garantito al 100%.

 

Dalle macerie può uscire qualcosa di buono, ma solo a patto che nel frattempo si sia portato avanti un progetto di educazione sportiva delle masse. Tipo far capire che il calcio non è il modo giusto per sfogare le frustrazioni della vita ma solo un modo per passare 2 ore piacevoli, tipo che esistono altri sport bellissimi oltre ad esso, tipo che chi va ad assistere all'evento sportivo ha la stessa importanza dei protagonisti in campo, ecc.ecc.

La scuola potrebbe essere un ottimo modo per portare avanti un progetto di questo tipo, ma anche giornali e tv potrebbero (cambiando linea editoriale) dare una mano.

 

Sogni, solamente sogni.

:(

Effettivamente può anche essere vero...

Però non voglio lasciare nulla di intentato e abbiamo semplicemente piacere che si senta la nostra voce! Tutto qui. Ciao ;)

d'accordo in tutto, tranne il primo punto...

allo stadio tocca annacce... perchè è lì che se fa calcio.....

cmq pe falla più breve, invece de aspettà un paio di anni, come dici tu, resto sempre dell'opinione che tocca fa na manifestazione tutti uniti, senza partiti, raggruppamenti e ideologie de mezzo...

falla un po una manifestazione sotto braccio coi conigli.... :P

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se può servire per raggiungere un minimo di risultati.... me metto da una parte saioni e da quell'altra berto...

ovviamente indosserò una maglietta de quelle co scritto

<-----qui a fianco c'è uno stupido----->

:D

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per quanto possa sembrare inutile firmare è importante. Magari non servirà a nulla, ma se uno crede in quello che c'è scritto è giusto firmare.

 

x Acid: la manifestazione che invochi tu c'è stata l'anno scorso a Milano. Con pochi esiti per la verità. Quest'anno si ripeterà SABATO 19 GIUGNO A BOLOGNA (organizzata da Movimento Ultras, che riunisce la maggiorparte delle tifoserie italiane, tranne quelle marcatamente politica, come Lazio, Roma, Livorno, Ternana...).

 

Ecco il comunicato di Movimento Ultras:

 

Comunicato Movimento Ultras

 

"...A nessuna industria televisiva sembra che interessi dei tifosi, ma senza l'urlo e il movimento del pubblico il calcio sarebbe uno zero. Il calcio è una storia di passione. Sarà sempre così. Senza la passione il calcio è morto: solo 22 uomini che corrono su un prato e danno calci a una palla: proprio una gran cagata. E'la tifoseria che fa diventare il calcio una cosa importante..." (John King - Fedeli alla tribù)

 

******

 

Per difendere i diritti dei tifosi ad esercitare la propria passione e per combattere un "calcio moderno" ormai al completo servizio di pay-tv e speculatori economici,

 

BOLOGNA - SABATO 19 GIUGNO 2004 - ORE 14

2° MANIFESTAZIONE UNITARIA MOVIMENTO ULTRAS

 

(Ritrovo dalle ore 12 presso il parco di "Villa Angeletti" -

via Carracci - dietro la stazione centrale)

 

"Movimento Ultras" - sigla che, sulla base di principi e obiettivi comuni, riunisce trasversalmente moltissime tifoserie anche storicamente nemiche - ha sancito il suo primo grande successo ufficiale con la manifestazione di Milano del giugno dell'anno scorso, cui hanno partecipato 72 tifoserie e complessivamente più di 5000 persone.

Con questa seconda manifestazione unitaria, e a conclusione di un campionato sicuramente molto difficile per tutte le tifoserie organizzate,

 

Vogliamo tutti insieme ribadire il nostro NO a questo sistema calcio

 

No al caro prezzi ed a qualsiasi tentativo di trasformare gli stadi in centri commerciali, no alla follia di spalmare ogni giornata di campionato su quasi tutti i giorni della settimana (compromettendo la stessa regolarità del campionato oltre a vietare di fatto ai tifosi di seguire la propria squadra, specialmente in trasferta).

 

Vogliamo contrastare l'attuale gestione fallimentare del sistema calcio

 

Chiedendo regole nuove e certe, organi di controllo sui bilanci, una drastica riduzione degli ingaggi dei calciatori, assoluto divieto di rateizzazione dei debiti, netta divisione dei ruoli tra Lega Calcio e Federazione Gioco Calcio, divieto di cambiare le regole in corso.

 

Vogliamo manifestare, tutti uniti, contro il proliferare di leggi speciali

e la conseguente repressione

 

Senza chiedere (né pretendere) nessun tipo di immunità e senza voler rinnegare la nostra chiara matrice "ultras", ma chiedendo solo il "comune diritto" di non dover sottostare a leggi evidentemente incostituzionali, quali ad esempio l'arresto in flagranza differita, ed a tutti quei provvedimenti, quali diffide indiscriminate, che vengono comminati, sempre più spesso, preventivamente e indipendentemente dalla reale responsabilità in reati da stadio. Chiediamo inoltre il ripristino dei treni speciali, una minore militarizzazione degli stadi e l'introduzione di un codice identificativo sulle divise e sui caschi dei tutori dell'ordine, così come avviene in molti paesi europei. Chiediamo infine la possibilità di comperare i biglietti del settore ospiti il giorno della partita, abolendo così una normativa che si è dimostrata controproducente e fonte di disagi e tensioni sia per i tifosi stessi, che hanno visto costantemente lesa la propria libertà di movimento, sia per le forze dell'ordine, spesso in difficoltà nella gestione dell'ordine pubblico. Tutte misure che, se adottate, contribuirebbero a ridurre di gran lunga molte delle situazioni di tensione dentro e fuori gli stadi.

 

Per questa 2° manifestazione unitaria, l'obiettivo è quello di essere ancora più numerosi, ancora più convinti, ancora più forti e soprattutto mai domi! Queste le semplici regole che, tutti insieme, seguiremo:

 

- Fortemente incoraggiati striscioni, stendardi e cori contro repressione e calcio in tv e per un calcio a misura di tifoso

- Ok sciarpe ed abbigliamento del proprio gruppo o, ancora meglio, contro la repressione e calcio moderno

- Assolutamente vietati scontri o incidenti di ogni tipo tra gruppi o singoli o con gli sbirri

- Vietati simboli o slogan politici di ogni tipo (né destra, né sinistra), anche su sciarpe e abbigliamento

- Vietati cori contro gli altri gruppi o squadre, così come cori a favore della propria

- Vietati striscioni e stendardi del proprio gruppo o bandiere di parte

- No a qualsiasi cazzata che potrebbe distruggere, in un attimo, molti mesi di lavoro comune

 

Ricordatevi sempre che la manifestazione inizia quando si parte dalla propria città e finisce quando vi si ritorna. É evidente che durante il viaggio si potrebbero incrociare altre tifoserie: deve essere assolutamente evitato ogni tipo di (seppur minimo) incidente

 

Tutti quelli che l'anno scorso hanno partecipato alla manifestazione ultras di Milano, comunque, sanno bene quale sia la mentalità giusta da tenere; per tutti quelli che non c'erano, riportiamo alcune righe tratte da un resoconto di quella giornata, che ne spiegano, molto chiaramente, il vero significato:

 

"...:Arrivai con il mio gruppo, in treno... il piazzale davanti alla stazione era già pieno di molti altri gruppi. La prima sensazione (che poi scoprii essere comune a tantissime altre persone) fu quella di difficoltà: anche se ne avevamo parlato già da molto tempo e se si sapevano ormai a memoria le "regole" che ci eravamo tutti autoimposti (nessuna sigla politica, nessuna provocazione, massima attenzione... era indubbiamente molto difficile trovarsi fianco a fianco a "nemici storici" e "colori avversari". Il caldo esagerato e una città semideserta contribuivano a rendere molto strana tutta la situazione... Ma poi quando verso le 14.30 è iniziata la vera e propria manifestazione, i dubbi e le resistenze sono spariti: infatti era ormai chiaro che si era davvero in tanti (almeno 5.000!), ed era evidente che eravamo tutti lì perché volevamo la stessa cosa, perché indipendentemente dai colori diversi delle sciarpe e delle magliette, nessuno di noi poteva diventare un anonimo telespettatore da pay-tv, perché la repressione che noi subivamo ogni domenica in curva era la stessa, ingiusta, repressione del gruppo che ci precedeva e di quello che ci seguiva, perché tutti noi, che eravamo lì, non ci saremmo mai rassegnati a rinunciare al nostro modo di vivere lo stadio e la passione per la nostra squadra..."

******

 

Sappiamo di poter contare sulla auto-responsabilizzazione di gruppi e singoli.

Sappiamo che, tutti insieme, possiamo fare qualcosa di grande.

Assolutamente impensabile non aver voglia di esserci!

 

 

Movimento Ultras

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