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ORACOLO DI DELFO

TOPIC CINEMA

Messaggi raccomandati

Nomination Golden Globe 2010

 

NOMINATION CINEMATOGRAFICHE

Best Picture - Drama

Avatar

The Hurt Locker

Inglourious Basterds

Precious

Up in the Air

 

Best Picture - Musical/Comedy

500 Days of Summer

The Hangover

It’s Complicated

Julie & Julia

Nine

Best Actor - Drama

Jeff Bridges, Crazy Heart

George Clooney, Up in the Air

Colin Firth, A Single Man

Morgan Freeman, Invictus

Tobey Maguire, Brothers

 

Best Actress - Drama

Emily Blunt, The Young Victoria

Sandra Bullock, The Blind Side

Helen Mirren, The Last Station

Carey Mulligan, An Education

Gabourey Sidibe, Precious

Best Actor - Musical/Comedy

Matt Damon, The Informant

Daniel Day-Lewis, Nine

Robert Downey, Jr., Sherlock Holmes

Joseph Gordon-Levitt, 500 Days of Summer

Michael Stuhlbarg, A Serious Man

 

Best Actress - Musical/Comedy

Sandra Bullock, The Proposal

Marion Cotillard, Nine

Julia Roberts, Duplicity

Meryl Streep, It’s Complicated

Meryl Streep, Julie & Julia

 

Best Supporting Actor

Matt Damon, Invictus

Woody Harrelson, The Messenger

Christopher Plummer, The Last Station

Stanley Tucci, The Lovely Bones

Christoph Waltz, Inglourious Basterds

 

Best Supporting Actress

Penelope Cruz, Nine

Vera Farmiga, Up in the Air

Anna Kendrick, Up in the Air

Mo’Nique, Precious

Julianne Moore, A Single Man

 

Best Director

Kathryn Bigelow, The Hurt Locker

James Cameron, Avatar

Clint Eastwood, Invictus

Jason Reitman, Up in the Air

Quentin Tarantino, Inglourious Basterds

 

Best Screenplay

District 9

The Hurt Locker

It’s Complicated

Inglourious Basterds

Up in the Air

 

Best Score

Up

The Informant!

Avatar

A Single Man

Where the Wild Things Are

 

Best Song

“Cinema Italiano,” Nine

“I Want to Come Home,” Everybody’s Fine

“I Will See You,” Avatar

“The Weary Kind,” Crazy Heart

“Winter,” Brothers

 

Best Animated Film

Cloudy With A Chance of Meatballs

Coraline

Fantastic Mr. Fox

The Princess & The Frog

Up

 

Best Foreign Language Film

Baaria

Broken Embraces

The Maid

A Prophet

The White Ribbon

Modificato da krillin

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Beh AVATAR si prende 4 nomination senza che il film sia ancora uscito....cos'è sulla fiducia a Cameron?

1705325[/snapback]

 

Imdb sentenzia con un :

 

8.3/10 2,507 votes

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Beh AVATAR si prende 4 nomination senza che il film sia ancora uscito....cos'è sulla fiducia a Cameron?

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1705534[/snapback]

si ma sti voti non contano motlo visto che il film l'ha visto solo poca gente ad una premiere a Londra, in tutto il mondo ancora non è uscito

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Beh AVATAR si prende 4 nomination senza che il film sia ancora uscito....cos'è sulla fiducia a Cameron?

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si ma sti voti non contano motlo visto che il film l'ha visto solo poca gente ad una premiere a Londra, in tutto il mondo ancora non è uscito

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Apposta me sapeva curioso :D

 

237 milioni di dollari ed è anche stralungo...pensa se è na schifezza che botto :lol:

 

anche se Cameron de solito...

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Beh AVATAR si prende 4 nomination senza che il film sia ancora uscito....cos'è sulla fiducia a Cameron?

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si ma sti voti non contano motlo visto che il film l'ha visto solo poca gente ad una premiere a Londra, in tutto il mondo ancora non è uscito

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Apposta me sapeva curioso :D

 

237 milioni di dollari ed è anche stralungo...pensa se è na schifezza che botto :lol:

 

anche se Cameron de solito...

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io sapevo anche più di 400 i milioni spesi....si dura 160 minuti.....beh poi Cameron son praticamnete 12 anni che non fà un film quindi penso che li riprenderanno i soldi spesi

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se non avete già fatto questo errore non andate a vedere dorian gray...che se non fosse per la londra vittoriana sarebbe paro paro uno di quei filmetti da teen ager senza un minimo di spessore in cui il sesso e il sangue ti fanno passare quell'oretta di svago in una afosa notte estiva.

Il protagonista ha quella fissità nello sguardo, come direbbe la gialappa, tipica dell'ottuso, e Colin Firth recità con la stessa enfasi e convinzione di quando leggi le istruzioni delle sorprese dell'ovetto, tutti gli aforismi del povero Wilde.

 

Pessimo.

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Beh AVATAR si prende 4 nomination senza che il film sia ancora uscito....cos'è sulla fiducia a Cameron?

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si ma sti voti non contano motlo visto che il film l'ha visto solo poca gente ad una premiere a Londra, in tutto il mondo ancora non è uscito

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Apposta me sapeva curioso :D

 

237 milioni di dollari ed è anche stralungo...pensa se è na schifezza che botto :lol:

 

anche se Cameron de solito...

1705540[/snapback]

io sapevo anche più di 400 i milioni spesi....si dura 160 minuti.....beh poi Cameron son praticamnete 12 anni che non fà un film quindi penso che li riprenderanno i soldi spesi

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Allora quello sara' il trailer :lol:

Beh se ha aspettato tanto magari non è per fare na cagata...sperem :D

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vi prego sto periodo boicottate il cinema.

 

intanto un mezzo flop Pieraccioni lo ha avuto ora confido nell'altro cinepanettone.

 

Ma secondo voi perchè Avatar in Italia lo fanno uscire solo a metà gennaio? è l'unico paese al mondo......i cinepanettoni sono così potenti?

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vi prego sto periodo boicottate il cinema.

 

intanto un mezzo flop Pieraccioni lo ha avuto ora confido nell'altro cinepanettone.

 

Ma secondo voi perchè Avatar in Italia lo fanno uscire solo a metà gennaio? è l'unico paese al mondo......i cinepanettoni sono così potenti?

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Esatto.

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checco zalone film ganzo nel deserto dei film (non) comici degli ultimi anni ;)

1699839[/snapback]

 

 

"Cado dalle nubi" di Checco Zalone.

Da sentisse male da lu ride.

Sala 2 del cinema planet in delirio.

 

:hail:

1701327[/snapback]

 

 

"Cado dalle nubi" di Checco Zalone.

Da sentisse male da lu ride.

Sala 2 del cinema planet in delirio.

 

:hail:

1701327[/snapback]

 

confermo :lol:

 

alcune sequenze sono da antologia del cinema comico!

1702200[/snapback]

 

confermo... grandissimo checco!!!!! :lol:

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RIFORMA URBANI APPLICATA ALLA COMMEDIA CON DE SICA. RISCHI PER I PICCOLI CINEMA

 

«Natale a Beverly Hills» è film d'essai

O almeno così lo riconosce la legge

 

Le nuove norme e le scelte del ministero. Il riconoscimento anche a «Winx Club 2»

 

MILANO — Nemmeno nei suoi sogni più azzardati Christian De Sica aveva osato tanto: il cinepanettone dichiarato ufficialmente «film d’essai». E non per un qualche colpo di mano dei fan del supertrash o una resa incondizionata del fronte unito Critici & Castigamatti, ma per «merito» della legge italiana sul cinema. Per aggirare i deprecati cedimenti ideologico-consociativi (leggi: favori ai fanigottoni del cinema sempre pronti a autofinanziarsi coi soldi dello Stato), la riforma dell’allora ministro della Cultura Urbani istituiva precisi parametri matematico-quantitativi per valutare i meriti di un film. Era il reference system che dava punti alla solidità produttiva, alla ricchezza del cast, al valore dei registi o dei direttori della fotografia, eccetera eccetera.

Quei punteggi servivano, e servono, per ottenere finanziamenti «bipartisan» oppure per accedere alla qualifica di «film d’interesse culturale e nazionale». Naturalmente le domande si presentano prima che il film sia girato (per ottenere le sovvenzioni) o comunque prima dell’uscita (per avere la qualifica) e la commissione che li concede si riserva poi di confermarli «previa visione della copia campione». Ma salvo improbabili colpi di scena, nessuna qualifica viene mai revocata. Da qualche mese, poi, questa qualifica è diventata vitale per ottenere i tanto agognati «crediti d’imposta»: per ridare fiato all’industria del cinema senza ricadere nelle sovvenzioni d’antica memoria, sono stati introdotti dei meccanismi di riduzione fiscale (i crediti d’imposta, appunto) capaci di favorire il reimpiego di capitali nella produzione. Ma per evitare che diventassero finanziamenti indiscriminati (e quindi fuori legge), la Comunità europea ha imposto che ne potessero usufruire solo i film di qualità, quelli cioè dichiarati «di interesse culturale e nazionale».

E qui si torna a «Natale a Beverly Hills», che ha chiesto e ottenuto la qualifica in questione per aver diritto ai sacrosanti crediti d’imposta ma che si è conquistato in sovrappiù una «qualifica di film d’essai» che per la legge Urbani spetta di diritto a tutti i film di interesse culturale e nazionale. E qui le cose si complicano. E in peggio. Perché diventare film d’essai vuol dire permettere al cinema che ti programma di ottenere quegli aiuti (fiscali e monetari) che sostengono gli esercenti più attenti e coraggiosi, quelli cioè che dovrebbero dare spazio ai film più difficili, controversi, stimolanti e culturalmente validi. Non certo a quelle megastrutture che magari riempiono tutte le sale con tre o quattro blockbuster e non si preoccupano di far quadrare le logiche del botteghino con quella della qualità. Invece «trasformando» in cinema d’essai anche i multiplex che proiettano opere come «Natale a Beverly Hills» (nella stessa riunione ha già ottenuto lo stesso riconoscimento «Winx Club 2») si finisce solo per sottrarre ulteriori finanziamenti a quei piccoli esercenti che, con un pubblico più attento alla qualità dei film che del pop corn, sono l’ultimo baluardo per la difesa di un cinema degno di questo nome. Altrimenti rischiano di diventare pura demagogia tutte le richieste di maggior efficienza e moralizzazione che la Politica rivolge a questo settore: se non si cambia al più presto questa legge, le occasioni per essere orgogliosi della nostra cinematografia diventeranno ogni giorno più esigue. Con o senza il marchio d’essai.

 

Paolo Mereghetti - Corriere della sera

23 dicembre 2009

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RIFORMA URBANI APPLICATA ALLA COMMEDIA CON DE SICA. RISCHI PER I PICCOLI CINEMA

 

«Natale a Beverly Hills» è film d'essai

O almeno così lo riconosce la legge

 

Le nuove norme e le scelte del ministero. Il riconoscimento anche a «Winx Club 2»

 

MILANO — Nemmeno nei suoi sogni più azzardati Christian De Sica aveva osato tanto: il cinepanettone dichiarato ufficialmente «film d’essai». E non per un qualche colpo di mano dei fan del supertrash o una resa incondizionata del fronte unito Critici & Castigamatti, ma per «merito» della legge italiana sul cinema. Per aggirare i deprecati cedimenti ideologico-consociativi (leggi: favori ai fanigottoni del cinema sempre pronti a autofinanziarsi coi soldi dello Stato), la riforma dell’allora ministro della Cultura Urbani istituiva precisi parametri matematico-quantitativi per valutare i meriti di un film. Era il reference system che dava punti alla solidità produttiva, alla ricchezza del cast, al valore dei registi o dei direttori della fotografia, eccetera eccetera.

Quei punteggi servivano, e servono, per ottenere finanziamenti «bipartisan» oppure per accedere alla qualifica di «film d’interesse culturale e nazionale». Naturalmente le domande si presentano prima che il film sia girato (per ottenere le sovvenzioni) o comunque prima dell’uscita (per avere la qualifica) e la commissione che li concede si riserva poi di confermarli «previa visione della copia campione». Ma salvo improbabili colpi di scena, nessuna qualifica viene mai revocata. Da qualche mese, poi, questa qualifica è diventata vitale per ottenere i tanto agognati «crediti d’imposta»: per ridare fiato all’industria del cinema senza ricadere nelle sovvenzioni d’antica memoria, sono stati introdotti dei meccanismi di riduzione fiscale (i crediti d’imposta, appunto) capaci di favorire il reimpiego di capitali nella produzione. Ma per evitare che diventassero finanziamenti indiscriminati (e quindi fuori legge), la Comunità europea ha imposto che ne potessero usufruire solo i film di qualità, quelli cioè dichiarati «di interesse culturale e nazionale».

E qui si torna a «Natale a Beverly Hills», che ha chiesto e ottenuto la qualifica in questione per aver diritto ai sacrosanti crediti d’imposta ma che si è conquistato in sovrappiù una «qualifica di film d’essai» che per la legge Urbani spetta di diritto a tutti i film di interesse culturale e nazionale. E qui le cose si complicano. E in peggio. Perché diventare film d’essai vuol dire permettere al cinema che ti programma di ottenere quegli aiuti (fiscali e monetari) che sostengono gli esercenti più attenti e coraggiosi, quelli cioè che dovrebbero dare spazio ai film più difficili, controversi, stimolanti e culturalmente validi. Non certo a quelle megastrutture che magari riempiono tutte le sale con tre o quattro blockbuster e non si preoccupano di far quadrare le logiche del botteghino con quella della qualità. Invece «trasformando» in cinema d’essai anche i multiplex che proiettano opere come «Natale a Beverly Hills» (nella stessa riunione ha già ottenuto lo stesso riconoscimento «Winx Club 2») si finisce solo per sottrarre ulteriori finanziamenti a quei piccoli esercenti che, con un pubblico più attento alla qualità dei film che del pop corn, sono l’ultimo baluardo per la difesa di un cinema degno di questo nome. Altrimenti rischiano di diventare pura demagogia tutte le richieste di maggior efficienza e moralizzazione che la Politica rivolge a questo settore: se non si cambia al più presto questa legge, le occasioni per essere orgogliosi della nostra cinematografia diventeranno ogni giorno più esigue. Con o senza il marchio d’essai.

 

Paolo Mereghetti - Corriere della sera

23 dicembre 2009

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benissimo

mò filmo una sequenza di rotti, scorregge, parolacce , ingaggio due budelloni a zucche di fuori e pretendo il finanziamento

  • Voto Positivo 1

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visto The sky crawlers

 

ultimo anime di Mamoru Oshii (quello di Ghost in the shell)

ambientato in un presente alternativo in cui ragazzi "particolari" (detti Kildren) vivono solo per combattere con aereoplani stile retrò in una guerra voluta dagli adulti. Di questa guerra però non si conoscono i motivi, non si conoscono i nemici (se non il nome della ditta che li "finanzia", dato che anche la guerra viene appaltata), non si conosce lo scopo. Per certi versi ricorda un pò l'alienazione del deserto dei tartari (le basi militari sono luoghi semideserti con 4 o 5 piloti, in tutto il film non credo si vedano mai più di 10 persone insieme in una sola scena) , le battaglie, dal punto di vista di quanto "spostano" in questa specie di guerra, sembrano un pò quelle descritte in 1984.

I ragazzi del film sembrano fantasmi, spesso inespressivi fino all'apatico.

La stessa trama gira come un orologio nel senso che non ci sono veri colpi di scena e tutto si ripete ciclicamente in un circolo vizioso che non può essere rotto ... salvo uccidere il Professore, l'unico pilota che nessuno può abbattere.

 

Molto particolare, lento (Oshii adora le scene riflessive in cui non succede nulla, direi), triste

Da un punto di vista tecnico mischia un pò il 2d delle scene a terra con il 3d dei duelli aerei e di alcune altre scene, con risultati altalenanti

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visto Sherlock Holmes

hanno esagerato su alcune scene (sembrava James Bond!) ma m'è piaciuto tantissimo

 

qualcuno ha visto quello di Verdone?

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esce l'8gennaio se non sbaglio.

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visto sherlock holmes. divertente, entusiasmante a tratti, molto carino. inferiore per ovvi motivi a lock & stock e the snatch, ma assolutamente consigliato

 

per i fan di sherlock: sbaglio o è una storia totalmente inventata?

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chiedo informazioni in merito al film il mio amico eric del grande ed unico kennet loach. erro o a Terni non è stato programmato per niente?grazie per 'informazione

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ieri ho visto sherlock holmes bello bello a me è piacito molto

la parte in cui spiega la mosse è bellissima!!

poi ci dovrebbe essere per forza un seguito o sbaglio?

Modificato da bardoultras

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ieri ho visto sherlock holmes bello bello a me è piacito molto

la parte in cui spiega la mosse è bellissima!!

poi ci dovrebbe essere per forza un seguito o sbaglio?

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in quella parte si vede la mano del regista! è una specie di firma

anche su snatch ci sono scene simili

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Sherlock Holmes sono stato praticamente obbligato da una mia amica ad andare a vederlo: è stato molto bello come film, ma è parente lontanissimo di quello di Conan Doyle...

 

Film da vedere

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ottimo Sherlock Holmes

anche se manca la frase fondamentale che lo ha reso celbre a tutti........."elementare Watson"!

1711215[/snapback]

vabè almeno in quello si sono attenuti ai libri (lo Sherlock "canonico" non l'ha mai detta)

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ieri mi son visto Ponyo sulla scogliera

 

quindi bisogna dire ancora una volta bravo a Miyazaki, film dolcissimo

 

tutti i bambini dovrebbero vederlo (e non solo)

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