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ORACOLO DI DELFO

TOPIC CINEMA

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visto un paio di settimane fa "el hijo de la novia" film argentino del 2002 che fu candidato all'oscar come miglior pellicola straniera....... come in molti film con ricardo darìn protagonista, forte è il richiamo all'italia, in questo caso il padre, vero protagonista del film, è un immigrato italiano che apre un ristorante (il belvedere) e in paio di scene ci sono delle battute in italiano (ovvio che me tocca vede qualsiasi cosa in originale, e l'accento portenho è veramente una figata...)

in questo periodo di pacs, dico e chiese varie, la scena del tentato matrimonio rompe tante ipocrisie..

non so se l'hanno trasmesso anche in italia, e se davvero vinse l'oscar......

 

ps, manuale d'amore 2 lo stanno estrenando anche qui......

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visto un paio di settimane fa "el hijo de la novia"

non so se l'hanno trasmesso anche in italia, e se davvero vinse l'oscar......

 

 

 

Mi sembra che l'abbiano dato anche a Terni ma non ne sono certissimo.

Cmq...non vinse l'Oscar...lo vinse un film bosniaco (No Man's Land ;) )

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visto un paio di settimane fa "el hijo de la novia" film argentino del 2002 che fu candidato all'oscar come miglior pellicola straniera....... come in molti film con ricardo darìn protagonista, forte è il richiamo all'italia, in questo caso il padre, vero protagonista del film, è un immigrato italiano che apre un ristorante (il belvedere) e in paio di scene ci sono delle battute in italiano (ovvio che me tocca vede qualsiasi cosa in originale, e l'accento portenho è veramente una figata...)

in questo periodo di pacs, dico e chiese varie,  la scena del tentato matrimonio rompe tante ipocrisie..

non so se l'hanno trasmesso anche in italia, e se davvero vinse l'oscar......

 

ps, manuale d'amore 2 lo stanno estrenando anche qui......

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Tu che segui il cinema spagnolo hai visto per caso la pelicula spagnola "Reinas"?

Lo davano al Fedora nella rassegna del giovedì. Un film esilerante sugli effetti della riferma Zapatero del matrimonio tra omosessuali. Protagonista la musa di Almodovar C. Maura.

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Quanto sì incitoso!  :lol:

 

 

Sii più mite,caro nipote,col tuo vecchio zio e...ricorda... «La mitezza - dice Bobbio citando Carlo Mazzantini - è l'unica suprema "potenza" che consiste "nel lasciar essere l'altro quello che è"» ;)

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A Zì co sta vecchiaia me sà che ce stai a marcià........intanto venerdì sera vai a cena cò un nugolo de picchia. :D

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Quanto sì incitoso!  :lol:

 

 

Sii più mite,caro nipote,col tuo vecchio zio e...ricorda... «La mitezza - dice Bobbio citando Carlo Mazzantini - è l'unica suprema "potenza" che consiste "nel lasciar essere l'altro quello che è"» ;)

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A Zì co sta vecchiaia me sà che ce stai a marcià........intanto venerdì sera vai a cena cò un nugolo de picchia. :D

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In effetti...da quando feci quel patto col :devil: signor Mefistofele :devil: mi sento molto arzillo e,come si dice a Terni,rinciucciolito... :D

Chiamatemi Faust... :)

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Berlino: l'Orso d'oro a un film cinese

Vince «Il matrimonio di Tuya» di Wang Quan'an. (Corriere della Sera)

 

È un Orso d'Oro della Cina, quello che chiude la Berlinale 57. «Il matrimonio di Tuya» del quarantunenne regista mongolo Wang Quan'an è stato il miglior film del Concorso, conquistando un premio assegnato da una giuria spaccata: 4 contro 5, ha detto durante la cerimonia di chiusura il Presidente Paul Schrader, lasciando intendere non pochi dissapori tra i giurati. Grande sconfitta Marianne Faithfull, apprezzatissima interprete di quello che alla vigilia era uno dei veri favoriti della stampa e soprattutto del pubblico: «Irina Palm» di Sam Garbarski, lasciato invece inesorabilmente alla porta. La Giuria, insomma, s'è spaccata su un film come «Il matrimonio di Tuya», opera cinese di antropologico realismo, ambientata in una Mongolia stentatamente rurale che resiste alle pressioni della nuova Cina industriale, e dedicata alla figura forte di una fiera contadina divisa tra il marito malato dal quale ha divorziato e un nuovo pretendente che la vorrebbe portare con sè in città, lontano dalla steppa.

ITALIA A MANI VUOTE - A mani vuote quest'anno gli italiani, che pure hanno partecipato con opere ben accolte come "La masseria delle allodole", un film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani sulla tragedia del genocidio degli armeni ad opera dei turchi. Minore successo per "In memoria di me" di Saverio Costanzo, piuttosto maltrattato dai critici tedeschi. Il giornalista Gianni Minà è stato premiato con una «Berlinale Kamera» per la sua attività di documentarista.

GLI ALTRI PREMI - Tra gli altri principali premi l'Orso d'Argento/Gran Premio della giuria è andato all'argentino Ariel Rotter per "El Otro", il cui protagonista l'argentino Julio Chavez ha ricevuto l'Orso d'argento per il miglior attore. L'Orso d'Argento per la migliore attrice è invece andato alla tedesca Nina Hoss, per "Yella" di Christian Petzold. L'israeliano Joseph Cedar ha ricevuto l'Orso d'argento per la regia con il film "Beaufort". Il premio Alfred Bauer, per l'opera che apre più prospettive, è andato a 'Sono un Cyborg' del sudcoreano Park Chan-wook

Modificato da ORACOLO DI DELFO

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Visto,stasera,"L'ultimo re di Scozia",film che racconta la tragica parabola del sanguinario dittatore ugandese Amin.

Bel film,sapientemente girato,con ottime interpretazioni da parte degli attori protagonisti...nessuna concessione alla retorica e al buonismo,buonissima produzione di alto artigianato.

Da vedere : 7

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Visto,stasera,"L'ultimo re di Scozia",film che racconta la tragica parabola del sanguinario dittatore ugandese Amin.

Bel film,sapientemente girato,con ottime interpretazioni da parte degli attori protagonisti...nessuna concessione alla retorica e al buonismo,buonissima produzione di alto artigianato.

Da vedere : 7

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Dove lo danno?

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So' annatu a vede' llla lllu Cimena lu firme de Verdone!!! Carino, però rovinato da la politica!!!! Ma mo' Verdone pure s'è missu a fa' come Moretti? Eh no eh no eh no eh no!!!!! Cartellino rossooooooo!!!!!!!!!!

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Al Fiamma ;)

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Di 3 siti che danno la programmazione nelle sale non ce ne sono 2 uguali, uno lo dà al Fedora, uno al Fiamma e uno non lo dà per niente. Roba da matti

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Al Fedora non lo danno proprio.

Consulta,in futuro,i siti del Fedora e del Cityplex (MULTISALA FEDORA e CINEMA TEATRI LUCIOLI) ;) .

Sono sempre aggiornati ;) .

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Visto stasera il film di Verdone.

Direi buono per passare un paio d'ore. Insomma oramai non c'è più nulla che si possa inventare nel genere... Bellucci da brividi per quanto è bona e nota all'attrice spagnola dell'ultimo episodio: figa clamorosa!

 

 

Direi che cmq non avrà nessuna nomination :D

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visto un paio di settimane fa "el hijo de la novia" film argentino del 2002 che fu candidato all'oscar come miglior pellicola straniera....... come in molti film con ricardo darìn protagonista, forte è il richiamo all'italia, in questo caso il padre, vero protagonista del film, è un immigrato italiano che apre un ristorante (il belvedere) e in paio di scene ci sono delle battute in italiano (ovvio che me tocca vede qualsiasi cosa in originale, e l'accento portenho è veramente una figata...)

in questo periodo di pacs, dico e chiese varie,  la scena del tentato matrimonio rompe tante ipocrisie..

non so se l'hanno trasmesso anche in italia, e se davvero vinse l'oscar......

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quell'anno l'oscar per il miglior film straniero lo vinse, come ha già scritto oracolo, la rivelazione no man's land di danis tanovic.

 

il film da te segnalato è uscito in italia con il titolo letterale IL FIGLIO DELLA SPOSA..... la scelta della medusa di farlo uscire a giugno 2003 (con ben 2 anni di ritardo) non è stata vincente e il film è passato praticamente inosservato.... io stesso non l'ho visto........... ;)

Modificato da JOK

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In assoluto una delle scene piu' belle della bellucci quando seduce il suo "paziente" sulla sedia a rotelle!

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Scusate se cito un post de Mando un pò datato ma è un pò che mancavo e leggendo qua e là ho letto questo :huh:

 

Sinceramente la scena in questione non m'è sembrata cosi' erotica,

primi piani privi di gemiti "censurati" dal brano di Elisa,

giochi di luce alquanto scarsi con troppe ombre,

 

deluso inoltre dalla durata della scena "madre",

presentata dai media come un clip hard,

per la quale pare ci siano volute ore ed ore x girarla,

si rivela invece una breve scenetta dalla trama scontata e dal finale scontato.

 

La Bellucci come al solito PESSIMA attrice, che dirà si e no 4 battute in tutto il suo episodio... :mellow:

 

 

Il film in generale caruccio nel suo stile.....voto 6

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Visto stasera il carinissimo "Una notte al museo" con il bravo Ben Stiller e il sempre grande Dick Van Dyke...simpatico momento di intrattenimento : 6,5 ;)

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Confermo il voto,

Ben Stiller cmq non era al massimo per me, in altri film era + coinvolgente e convincente !! ;)

 

Qualche piccola chicca che ho scoperto:

 

La signora all'ufficio di collocamento, che alla fine lo indirizzerà al lavoro al Museo, è la madre di Ben Stiller !! :lol:

 

La statua di Colombo è "interpretata" da un attore Italiano,

che nel film in lingua originale parla con Stiller in.....dialetto genovese !! :D

 

Anche nella realtà, come nel finale del film, il museo di storia location del film ha incrementato i visitatori :)

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per oracolo, visto che conosci un mondo di film.....SENZA TETTO NE' LEGGE.....AGNES VARDA' LEONE D'ORO 1987 (credo)...uno dei miei preferiti....

 

che il critico posti.... ;)

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per oracolo, visto che conosci un mondo di film.....SENZA TETTO NE' LEGGE.....AGNES VARDA' LEONE D'ORO 1987 (credo)...uno dei miei preferiti....

 

che il critico posti.... ;)

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Il film l'ho visto (ma mi sembra,ma non ci insisto,dell'86 o dell'85... <_< ) è mi è piaciuto abbastanza (soprattutto la Bonnaire ;) ).

Ma della Varda ricorderò sempre lo splendido,a mio avviso, "CLEO DALLE 5 ALLE 7",un film struggente...

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Al riguardo la recensione di Morandini :

 

Cléo è una cantante che ha condotto la sua vita senza porsi troppi problemi, viziata e vezzeggiata da quelli che la circondano. Le 2 ore del titolo sono quelle che precedono la consegna dei risultati delle analisi che le riveleranno se è affetta o no dal cancro. Al di là della prodezza tecnica (l'equivalenza tra il tempo del film e il tempo dell'azione), quest'ammirevole dramma intimista indaga sulla trasformazione della psicologia di una donna che esce dall'egoismo e dalla frivolezza per aprirsi alla vita, interessandosi agli altri. Bel commento musicale del trentenne M. Legrand e bellissima la canzone "Sans toi".

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Ho visto un po' di film ultimamente vi posto le mie impressioni su alcuni di loro.

 

Love +Hate di Dominic Savage.

Film ambientato in una piccola città inglese dove si sviluppano due storie d'amore parallele difficili per scontri razziali e di religione, l'ho trovato un po' banale e infarcito di luoghi comuni, superficiale ma decisamente molto efficace nel mostrare che il Regno Unito non si esaurisce con la multirazzialità che convive più o meno pacificamente a Londra. Belle le atmosfere ma non mi ha convinto più di tanto.

 

Travaux - Lavori in casa di Brigitte Rouan.

Avvocato (Carole Bouquet) impegnato nella difesa dei più deboli decide di rinnovare la casa, decisione che le porta in casa un improbabile architetto e una squadra di operai per la maggior parte clandestini capaci soprattutto di procurarle caos e con la peculiarità di non ascoltare le indicazioni di nessuno. Anche qui problema dei clandestini e della convivenza con i "nativi" in primo piano. Non ho capito bene dove volesse andare a parere la regista perchè lo svolgimento è un po' caotico tra momenti seri e momenti surreali che ho trovato anche un po' stucchevoli oltre che noiosi. Mi è sembrata una sorta di denuncia patinata del problema dell' integrazione degli immigrati. Non sempre c'è la capacità di far riflettere attraverso l'ironia e questo per me è stato un chiaro esempio.

 

The Queen di Stephen Frears.

La ricostruzione più o meno attendibile della settimana successiva alla morte di Lady D e le difficoltà incontrare dalla regina Elisabetta II nel gestire l'ondata emotiva dei suoi sudditi a questa notizia.

Il film ci mostra una regina che per ragione di stato e di etichetta rifiuta qualsiasi coinvolgimento della famiglia reale con l’ accaduto, fino a quando, proprio per contrastare i sondaggi che la vedevano con sempre meno sostenitori, si concede al popolo “condividendo” la perdita, grazie anche alle insistenze del neo primo ministro Blair.

Helen Mirren è molto brava, algida come solo una regina può permettersi di essere, voglio vederlo in lingua originale però perché secondo la voce della doppiatrice non era delle migliori.

Frears sa come confezionare bene i suoi film e lo fa anche in questo caso dandoci uno spaccato “umano” della famiglia reale permettendoci di entrare nelle loro dimore al di fuori dei momenti ufficiali. Efficacissimo nel disegnare il progressivo isolamento nel quale si chiude la regina convinta che la morte di Diana non la riguardi. Ho apprezzato molto la fotografia.

 

La Caduta di Oliver Hirschbiegel

Si parla degli ultimi 12 giorni della vita di Hitler nel bunker costruito sotto la cancelleria di una Berlino che sta cadendo inesorabilmente sotto i colpi dell’artiglieria russa.

Un film lunghissimo che non risparmia i particolari più agghiaccianti, che ci mostra la razionalità di una follia che ha trascinato il mondo intero nella sanguinosa seconda guerra mondiale.

Hitler è un uomo e come tale ha diverse sfaccettature quindi anche quelle “umane” nel senso più comune del termine, come dico spesso io “in fondo qualche utile ponte lo ha costruito anche lui”. Il suo fine, però, è la conquista e la supremazia e non si arrende nemmeno di fronte all’inevitabile sconfitta gridando disperato e furioso contro i suoi generali colpevoli di non aver eseguito i suoi ordini.

Bruno Ganz è fantastico. È un film molto crudo, che non lascia spazio all’immaginazione, che non concede scuse o trova giustificazioni. Tutti pronti a morire e a uccidere in nome del Fuhrer come la moglie di Goebbels che preferisce avvelenare i suoi figli piuttosto che pensare di consegnarli a una vita senza il nazionalsocialismo.

Io lo consiglio vivamente.

 

 

Ho preferito fare post unico spero possiate perdonarmi la logorrea :)

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Love +Hate di Dominic Savage.

Film ambientato in una piccola città inglese dove si sviluppano due storie d'amore parallele difficili per scontri razziali e di religione, l'ho trovato un po' banale e infarcito di luoghi comuni, superficiale ma decisamente molto efficace nel mostrare che il Regno Unito non si esaurisce con la multirazzialità che convive più o meno pacificamente a Londra. Belle le atmosfere ma non mi ha convinto più di tanto.

 

La Caduta di Oliver Hirschbiegel

Si parla degli ultimi 12 giorni della vita di Hitler nel bunker costruito sotto la cancelleria di una Berlino che sta cadendo inesorabilmente sotto i colpi dell’artiglieria russa.

Un film lunghissimo che non risparmia i particolari più agghiaccianti, che ci mostra la razionalità di una follia che ha trascinato il mondo intero nella sanguinosa seconda guerra mondiale.

Hitler è un uomo e come tale ha diverse sfaccettature quindi anche quelle “umane” nel senso più comune del termine, come dico spesso io “in fondo qualche utile ponte lo ha costruito anche lui”. Il suo fine, però, è la conquista e la supremazia e non si arrende nemmeno di fronte all’inevitabile sconfitta gridando disperato e furioso contro i suoi generali colpevoli di non aver eseguito i suoi ordini.

Bruno Ganz è fantastico. È un film molto crudo, che non lascia spazio all’immaginazione, che non concede scuse o trova giustificazioni. Tutti pronti a morire e a uccidere in nome del Fuhrer come la moglie di Goebbels che preferisce avvelenare i suoi figli piuttosto che pensare di consegnarli a una vita senza il nazionalsocialismo.

Io lo consiglio vivamente.

 

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Dove lo hai visto il primo?! :) .......cmq la colonna sonora è proprio bella....l'ho sentita nel sito ufficiale del film.....

 

 

Per quanto riguarda la caduta.......è un film che è piaciuto molto anche a me.....l'attore protagonista è bravissimo e convincente......emerge pienamente la lucidità della follia di chi era vicino al Fuhrer.......considera che l'ho visto due volte ........ ;)

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Dove lo hai visto il primo?! :) .......cmq la colonna sonora è proprio bella....l'ho sentita nel sito ufficiale del film.....

 

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:ph34r::fischia:

 

:P

 

la colonna sonora è bella condordo :)

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Ri-visto ieri sera Quarto Potere di Welles......è assolutamente geniale.....ha 1 innovazione inequiparabile rispetto ai film del suo periodo e non solo.....x ogni singola immagine ci sarebbero 1000 cose da dire.......

 

 

......e poi la fine mi commuove sempre...... :)

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Visto,stasera,"L'ultimo re di Scozia",film che racconta la tragica parabola del sanguinario dittatore ugandese Amin.

Bel film,sapientemente girato,con ottime interpretazioni da parte degli attori protagonisti...nessuna concessione alla retorica e al buonismo,buonissima produzione di alto artigianato.

Da vedere : 7

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Voglio andare a vederlo. Anche se non è la cosa migliore da fare ho cercato qualche critica sul film... Secondo te com'è, calzante?

L'ultimo re di scozia

 

Negli anni Settanta un giovane, appena laureato in medicina, Nicholas Garrigan (James McAvoy), decide di dare una svolta alla sua vita e di cercare l'avventura oltre i confini del suo paese, la Scozia. Impulsivo e viziato, convinto di avere l'avvenire nelle proprie mani, sceglierà la destinazione affidandosi al caso. Ruotando un mappamondo e puntando il suo dito troverà la meta: l'Africa e, per la precisione, l'Uganda.

Sospinto da un vago desiderio di fare del bene e dalla ricerca di esotismo, Nicholas si recherà in Uganda, dove la situazione non è certo delle migliori, il popolo versa in condizioni estreme e i medici scarseggiano: Garrigan, che di fatto è un buon medico, si dà subito da fare, conquistandosi la fiducia di chi lo conosce e gli chiede aiuto.

 

Sarà per caso che incrocerà il suo cammino con quello di Idi Amin (Forest Whitaker), il dittatore dell'Uganda. Aiutandolo dopo un incidente in auto, di cui è stato involontario testimone, Garrigan si guadagnerà, grazie al suo spirito fuori dalle regole, al suo senso di indipendenza e, soprattutto, al suo essere scozzese, terra per cui Amin ha un'incondizionata ammirazione, la totale fiducia del dittatore, che lo vorrà come medico personale.

Sia perché Garrigan è un individuo ambizioso, sia perché difficile rifiutare qualcosa a un dittatore, sia perché sente un'indefinibile attrazione verso il carismatico Amin, Garrigan accetta l'incarico.

In fretta diventerà confidente e amico di Amin, quasi un figlioccio: spesso il dittatore lo convocherà per consulti, per chiedergli un parere, per invitarlo a feste magnifiche e opulenti, in cui inizia a mostrarsi la megalomania dell'uomo.

Proprio standogli accanto quasi giorno per giorno, Garrigan scoprirà poco alla volta la vera natura di Amin, venendo a conoscenza di nefandezze e ingiustizie inaudite. Se, in un primo tempo, rifiuterà l'evidenza, Garrigan dovrà poi cedere alla ragione e al suo senso di giustizia e del dovere. Lo psicopatico Idi Amin deve essere fermato e le sue azioni denunciate al mondo intero.

 

Prendete un regista come Kevin Macdonald, reduce dal successo del documentario mozzafiato Touching the Void - La morte sospesa: Macdonald ha l'indubbia capacità di tenere incollata l'attenzione dello spettatore, di coinvolgerlo in una spirale di suspense, grazie anche all'uso frenetico della macchina da presa, alle tecniche di ripresa ravvicinata, ai lunghissimi primi piani sui volti dei protagonisti. Il regista costruisce, mescolando fatti storici e finzione, un action thriller che segue le regole classiche del genere, in un'escalation di rivelazioni e violenze che intrappolano sempre di più, nelle maglie della follia di un uomo, il giovane e, all'inizio ingenuo, protagonista.

 

Prendete poi Forest Whitaker, un attore che riesce a far rivivere con brivido Idi Amin, rendendoci in pieno la sua follia, la sua sete di sangue, nascoste dietro un carattere debordante, carismatico, apparentemente alla mano, disposto ad ascoltare il suo popolo, che sa trovare le giuste e semplici parole per farsi amare dalla sua gente. Avrete un film da non perdere, che sa equilibrare, in favore dell'intrattenimento, realtà storica e finzione, scene di azione adrenaliniche e spettacolari a fatti reali, di una crudezza a tratti insopportabile.

Uno dei grandi meriti del regista, aiutato dalla performance del giovane McAvoy, e dalla sceneggiatura di Peter Morgan e Jeremy Brock, dal romanzo omonimo di Giles Foden, è di mostrare quanto, per tutti, anche per i più idealisti, sia facile la discesa all'inferno, il pericolo di farsi affascinare dalla sete di potere e dal male, e di farci poi assistere alla faticosa e dolorosa risalita, alla ricerca della propria identità smarrita, rischiando tutto, anche la vita. Per l'attore McAvoy, Nicholas si trasforma in una specie di ‘mostro’: "Nicholas compie degli errori colossali, mostrando quanto una singola persona riesca a essere inconsapevolmente tanto distruttiva", dichiara. "Con il suo egoismo, la vanità e l'io smisurato, Nicholas dissemina rovina e distruzione con fare assolutamente regale. Questo film ha un lato affascinante, cioè mostra che i cattivi non fanno sempre tutte le cose cattive e i buoni non fanno sempre tutte le cose buone, e il tracollo di un paese è un evento complesso in cui si mescolano buone e cattive intenzioni".

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Ri-visto ieri sera Quarto Potere di Welles......è assolutamente geniale.....ha 1 innovazione inequiparabile rispetto ai film del suo periodo e non solo.....x ogni singola immagine ci sarebbero 1000 cose da dire.......

 

 

......e poi la fine mi commuove sempre...... :)

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Sottoscrivo con 10 firme.

 

Il Film.

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Ri-visto ieri sera Quarto Potere di Welles......è assolutamente geniale.....ha 1 innovazione inequiparabile rispetto ai film del suo periodo e non solo.....x ogni singola immagine ci sarebbero 1000 cose da dire.......

 

 

......e poi la fine mi commuove sempre...... :)

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Il Film.

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:) ........ ;)

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Visto,stasera,"L'ultimo re di Scozia",film che racconta la tragica parabola del sanguinario dittatore ugandese Amin.

Bel film,sapientemente girato,con ottime interpretazioni da parte degli attori protagonisti...nessuna concessione alla retorica e al buonismo,buonissima produzione di alto artigianato.

Da vedere : 7

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Voglio andare a vederlo. Anche se non è la cosa migliore da fare ho cercato qualche critica sul film... Secondo te com'è, calzante?

L'ultimo re di scozia

 

 

 

Sì,una recensione che condivido e che ha centrato,a mio parere,in pieno quella che,una volta,si chiamava la morale del film :

 

"Questo film ha un lato affascinante, cioè mostra che i cattivi non fanno sempre tutte le cose cattive e i buoni non fanno sempre tutte le cose buone, e il tracollo di un paese è un evento complesso in cui si mescolano buone e cattive intenzioni".

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