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... la vita di un personaggio pur di spessore mondiale dovrebbe valere più di quella di migliaia di sconosciuti ?

 

E, soprattutto, é veramente così perché lo pensiamo spontaneamente o perché ci hanno da sempre indotto a pensarlo ?

 

 

 

Mi rifaccio al testo del professor Marcello Ricci, "Nera '70, quando il fiume ruppe gli argini": "Era il 9 maggio del '78, era stato appena ritrovato il cadavere di Aldo Moro, quando giunse in redazione la notizia della morte per incidente sul lavoro di un operaio della Terni (Sabatino Leopoldi). Questo cambiò radicalmente il clima e il taglio della discussione, le telefonate si susseguirono per ore intorno all'interrogativo che fu subito sollevato dagli ascoltatori: la vita di un operaio, padre di famiglia, é forse meno importante di quella di Moro?"...

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la vita di un operaio, padre di famiglia, é forse meno importante di quella di Moro?"...

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Si

 

Welcome to the real world

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il fatto che la vita di un operaio è meno importante di quella di Moro è dimostrato dalla circostanza che nessuno si sognerebbe di deridere la morte di un operaio.

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il fatto che la vita di un operaio è meno importante di quella di Moro è dimostrato dalla circostanza che nessuno si sognerebbe di deridere la morte di un operaio.

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Allo stesso modo, nessuno si AUGURA la morte di un operaio, parecchi quella di un Politico

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Il mondo reale, il mondo ideale.

 

Il mondo reale: personaggi storico-politici di assoluto rilievo (da Giulio Cesare a Mussolini, da Gandhi a Kennedy, passando per Marx, Kant e Cavour...), globalizzazione, oligopoli economici su scala internazionale, forbice ricchi-poveri sempre più ampia, guerre di religione e fra etnie, guerre di interesse e spartizioni di potere.

 

In mezzo, gli uomini: in un mondo ideale la dimensione del singolo o del piccolo gruppo, gli interessi reciproci, dovrebbero prevalere per rilevanza su quelli globali e economici.

 

A ognuno il suo spazio vitale, a ognuno la STESSA opportunità di "arrivare".

 

Non é mai stato così, mai sarà così: il comunismo storico é stato forse il più grande fallimento dell'umanità.

 

 

 

Non vuole assolutamente essere una considerazione ad effetto, ma si tratta solo ed esclusivamente dell'estrema sintesi del mio pensiero. Qualunquista, utopica, ma per me maledettamente convincente.

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non credo a quello che rappresenta, non condivido l'operato dell'istituzione chiesa, mai però mi sarei aspettato di sentire i brividi alla notizia dell'estrema unzione data al Papa.

Ebbene si, anche una persona come me, una bestia dal punto di vista religioso, dinnanzi alla prossima morte di una GRANDE persona come GIOVANNI PAOLO II non può che sentirsi addolorata e riconoscere la mastodontica attività internazionale condotta da questo uomo.

 

Alcuni la chiamerebbero incoerenza. Io dico solo che quel vecchietto che ha fatto di tutto pur di restare vicino alle persone che credono in ciò che rappresenta ha suscitato in me una tenerezza pazzesca.

secondo me ( e non è la prima volta che lo dico ) giovanni paolo II è un GRANDE UOMO.

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Massimo rispetto per la sofferenza e la morte di un uomo, massimo disprezzo per chi sosteneva la castità come mezzo per combattere l'AIDS (il preservativo fa piangere Gesù, i milioni di morti in Africa no?).

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Il mondo reale, il mondo ideale.

 

Il mondo reale: personaggi storico-politici di assoluto rilievo (da Giulio Cesare a Mussolini, da Gandhi a Kennedy, passando per Marx, Kant e Cavour...), globalizzazione, oligopoli economici su scala internazionale, forbice ricchi-poveri sempre più ampia, guerre di religione e fra etnie, guerre di interesse e spartizioni di potere.

 

In mezzo, gli uomini: in un mondo ideale la dimensione del singolo o del piccolo gruppo, gli interessi reciproci, dovrebbero prevalere per rilevanza su quelli globali e economici.

 

Ma è normale che sia così. TUTTE le società sono gerarchiche e chi sta al vertice della piramide subisce oneri e onori della sua posizione. Se sei li, puoi finire la tua esistenza come appeso a testa in giu' a piazzale Loreto e essere ricordato sempre in modo spregevole oppure salire agli onori della cronaca e avere in ogni città una strada intitolata a te. Ma certamente la tua vita e la tua morte non passerà inosservata.

 

A ognuno il suo spazio vitale

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Quando vedo la frase "spazio vitale" me vengono sempre i brivdi freddi... è più forte de me :paura:

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Sì, non posso che essere daccordo: ma é proprio per il costante prevalere, in me, di una visione ideale come quella che ti ho grossolanamente riassunto, che ho sempre conservato una certa idiosincrasia per l'adulazione dei potenti. E' più forte di me.

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io penso che certe voci come quelle di rinviare le elezioni o i campionati (probabilmente potrebbe saltare solo Lazio-Livorno) e comunque la vita politica del Paese per quanto riguarda oggi è sospesa siano un tantinello esagerate.

 

rispetto per una persona che ha fatto molto, per una figura che è punti di riferimento per milioni di persone, senza tralasciare comunque aspetti del vaticano che a me fanno proprio schifo come quello che ha scritto sopra PJ Fry.

 

comunque sia credo che certi interventi siano tipici di un paese che possa essere definito TEOCRATICO alla pari della Repubblica Islamica dell'Iran.

siamo in ITALIA. i cattolici possono fare ciò che vogliono senza interrompere la vita quotidiana di chi non è credente o di chi ha altre religioni. ripeto: la mia idea è il RISPETTO reciproco ma fermare tutto neanche fossero i tempi del Papa-Re... non sono d'accordo; serenamente, ma non sono d'accordo.

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io penso che certe voci come quelle di rinviare le elezioni o i campionati (probabilmente potrebbe saltare solo Lazio-Livorno) e comunque la vita politica del Paese per quanto riguarda oggi è sospesa siano un tantinello esagerate.

 

rispetto per una persona che ha fatto molto, per una figura che è punti di riferimento per milioni di persone, senza tralasciare comunque aspetti del vaticano che a me fanno proprio schifo come quello che ha scritto sopra PJ Fry.

 

comunque sia credo che certi interventi siano tipici di un paese che possa essere definito TEOCRATICO alla pari della Repubblica Islamica dell'Iran.

siamo in ITALIA. i cattolici possono fare ciò che vogliono senza interrompere la vita quotidiana di chi non è credente o di chi ha altre religioni. ripeto: la mia idea è il RISPETTO reciproco ma fermare tutto neanche fossero i tempi del Papa-Re... non sono d'accordo; serenamente, ma non sono d'accordo.

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La proposta di introdurre, nel testo costituzionale, un riferimento inequivocabile alle radici cristiane del nostro Paese la dice lunga sul grado di dipendenza dalla Chiesa dell'opinione pubblica italiana e di chi dovrebbe essere chiamato a rappresentarla senza distinzioni di sorta...

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... la vita di un personaggio pur di spessore mondiale dovrebbe valere più di quella di migliaia di sconosciuti ?

 

 

la vita di un operaio, padre di famiglia, é forse meno importante di quella di Moro?"...

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non è meno importante, ma fa meno notizia...

 

i valori notizia di un fatto si basano su certi criteri ben precisi...nel caso della morte di due persone (una pubblica l'altra no) nessuno sostiene che la seconda sia di minore importanza della prima...il valore della vita è assoluto...ma giornalisticamente parlando l'assassinio di moro interessa, riguarda, tocca da vicino, inflenza (mettila come ti pare) una quantità maggiore di persone...perciò anche se può sembrare triste, fa più notizia...

 

si potrebbe obiettare sostenendo che trattandosi di un giornale locale, un altro dei suddetti valori notizia riguarda la vicinanza (geografica e sociale) del fatto con la realtà di cui si occupa il giornale...in questo caso la morte di un operaip ternano è "più notizia" di una figura politica nazionale...

 

 

 

certo che la scelta è ardua, e da qualunque punto di vista la vedi non è semplice...soprattutto perchè poi si rischia di cadere nella forse un pò troppo semplicistica questione del "è più importante la vita di x o di y"...

 

per me la vita è vita, di chiunque essa sia...razionalmente però bisogna pure riconoscere che su un piano puramente giornalistico, talvolta è necessario oltre che inevitabile, stabilire delle priorità

Modificato da L.P.

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io penso che certe voci come quelle di rinviare le elezioni o i campionati (probabilmente potrebbe saltare solo Lazio-Livorno) e comunque la vita politica del Paese per quanto riguarda oggi è sospesa siano un tantinello esagerate.

 

rispetto per una persona che ha fatto molto, per una figura che è punti di riferimento per milioni di persone, senza tralasciare comunque aspetti del vaticano che a me fanno proprio schifo come quello che ha scritto sopra PJ Fry.

 

comunque sia credo che certi interventi siano tipici di un paese che possa essere definito TEOCRATICO alla pari della Repubblica Islamica dell'Iran.

siamo in ITALIA. i cattolici possono fare ciò che vogliono senza interrompere la vita quotidiana di chi non è credente o di chi ha altre religioni. ripeto: la mia idea è il RISPETTO reciproco ma fermare tutto neanche fossero i tempi del Papa-Re... non sono d'accordo; serenamente, ma non sono d'accordo.

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In effetti le giustificazioni per sospendere le elezioni sono legate al fatto che molti fedeli potrebbero desertare le urne per recarsi in pellegrinaggio a Roma

 

Purtroppo (a pensar male si fa peccato, ma spesso ce s'azzecca) io penso che la Lega voglia rimandare le partite, perchè teme un basso afflusso di pubblico e di telespettatori non per altri motivi :(

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nessuno dice che la vita dell'uno valga meno dell'altro, o per lo meno io nn mi sogno di dirlo, ma la questione in quasto caso penso riguardi la quantità di persone che si potrebbero sentire "direttamente" toccate e coinvolte nel lutto, indiscutibilmente una quantità maggiore di quella della morte di un singolo operaio.

E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Purtroppo (a pensar male si fa peccato, ma spesso ce s'azzecca) io penso che la Lega voglia rimandare le partite, perchè teme un basso afflusso di pubblico e di telespettatori non per altri motivi :(

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io invece penso che probabilmente non cambierebbe quasi-nulla. :huh:

 

la maggior parte delle persone andranno comunque a VOTARE o andranno allo stadio.

è accaduto l'11 Settembre quando si parlava di III guerra mondiale...

 

molta gente rimane "vicina" anche senza dover necessariamente andare a Roma o barricarsi dentro casa in segno di lutto.

Modificato da Aghy

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nessuno dice che la vita dell'uno valga meno dell'altro, o per lo meno io nn mi sogno di dirlo, ma la questione in quasto caso penso riguardi la quantità di persone che si potrebbero sentire "direttamente" toccate e coinvolte nel lutto, indiscutibilmente una quantità maggiore di quella della morte di un singolo operaio.

E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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nessuno dice che la vita dell'uno valga meno dell'altro, o per lo meno io nn mi sogno di dirlo, ma la questione in quasto caso penso riguardi la quantità di persone che si potrebbero sentire "direttamente" toccate e coinvolte nel lutto, indiscutibilmente una quantità maggiore di quella della morte di un singolo operaio.

E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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il problema è che nessuno si sogna di dire mai niente, però quando uno esprime una semplice sua opinione viene attaccato da dei bigotti semplici semplici... come il concetto che hai espresso...

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nessuno dice che la vita dell'uno valga meno dell'altro, o per lo meno io nn mi sogno di dirlo, ma la questione in quasto caso penso riguardi la quantità di persone che si potrebbero sentire "direttamente" toccate e coinvolte nel lutto, indiscutibilmente una quantità maggiore di quella della morte di un singolo operaio.

E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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il problema è che nessuno si sogna di dire mai niente, però quando uno esprime una semplice sua opinione viene attaccato da dei bigotti semplici semplici... come il concetto che hai espresso...

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mi stai dando del bigotto? Chi sei tu per farlo?

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nessuno dice che la vita dell'uno valga meno dell'altro, o per lo meno io nn mi sogno di dirlo, ma la questione in quasto caso penso riguardi la quantità di persone che si potrebbero sentire "direttamente" toccate e coinvolte nel lutto, indiscutibilmente una quantità maggiore di quella della morte di un singolo operaio.

E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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il problema è che nessuno si sogna di dire mai niente, però quando uno esprime una semplice sua opinione viene attaccato da dei bigotti semplici semplici... come il concetto che hai espresso...

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mi stai dando del bigotto? Chi sei tu per farlo?

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no, no.. parlava de me :)

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E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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il problema è che nessuno si sogna di dire mai niente, però quando uno esprime una semplice sua opinione viene attaccato da dei bigotti semplici semplici... come il concetto che hai espresso...

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mi stai dando del bigotto? Chi sei tu per farlo?

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no, no.. parlava de me :)

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WOW!!! CHE CODA DE PAGLIA!!!!! :P:P:P

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mammamia che cattiveria qua dentro...

 

fortuna che proprio l'intento del Papa era, ed è, insegnarci tutt'altro.

 

 

 

bbbbbrrrrrrrrrrrrrrrrr....

Modificato da Aghy

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E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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Il ritorno del grande pianificatore saggio...

 

:)

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E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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il problema è che nessuno si sogna di dire mai niente, però quando uno esprime una semplice sua opinione viene attaccato da dei bigotti semplici semplici... come il concetto che hai espresso...

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mi stai dando del bigotto? Chi sei tu per farlo?

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no, no.. parlava de me :)

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WOW!!! CHE CODA DE PAGLIA!!!!! :P:P:P

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la tua uscita sulle "scossettine" era veramente di cattivo gusto

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E' l'animo di chi sopravvive che vuole nobilitare ricordare o celebrare la vita di chi se ne va', nn colui che muore, quindi è un esclusivo problema di coscienza individuale, nn collettiva.

Se poi sono in tantissimi a voler piangere la morte di uno o in pochi a voler piangere la morte dell'altro, questo dipenderà evidentemente dall'affetto, e non da altro.

Mi sembra un concetto semplice semplice, molto al di qua di questioni "metafisiche" sul potere, l'autorità e il prestigio etc. etc.

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Finalmente un intervento equilibrato, razionale e semplice

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il problema è che nessuno si sogna di dire mai niente, però quando uno esprime una semplice sua opinione viene attaccato da dei bigotti semplici semplici... come il concetto che hai espresso...

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mi stai dando del bigotto? Chi sei tu per farlo?

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no, no.. parlava de me :)

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WOW!!! CHE CODA DE PAGLIA!!!!! :P:P:P

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la tua uscita sulle "scossettine" era veramente di cattivo gusto

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Penso sia + dicattivo gusto la tua falsità e bigottaggine.... :D:D

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