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Woodstock'73

«Pressing» delle banche su Agarini

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Con un po' di ritardo, ...

 

"Unicredit ha chiesto al management di Enertad il rientro da crediti per una dozzina di milioni in scadenza a fine anno. La richiesta, secondo quanto risulta all'agenzia di stampa Radiocor, è stata presentata nei giorni scorsi e fa parte del pressing effettuato dalla quasi totalità degli istituti creditori nei confronti di Luigi Agarini, l'imprenditore che controlla la società. Agarini sta prendendo tempo rinviando la vendita del gruppo in quanto è convinto che le offerte presentate finora siano inferiori al valore della società.

Le banche, al contrario, premono per la vendita in quanto intendono rientrare dei finanziamenti concessi. In particolare le banche creditrici (tra cui Banca Intesa, Efibanca"

- leggi Fiorani -

", Banca Popolare di Milano e Capitalia) hanno in pegno il 17,3% della quota di Enertad in mano alle due finanziarie della famiglia Agarini. L'imprenditore nei mesi scorsi ha cercato di prendere tempo con l'aiuto della banca d'affari Lazard e nominando un nuovo avvocato, Eugenio Grippo. Scelte che sono risultate del tutto sgradite a buona parte delle banche che, al di là dei professionisti coinvolti, le hanno considerate come il tentativo messo in atto da Agarini per guadagnare tempo. Circa un anno fa l'incarico di selezionare potenziali acquirenti era stato dato alla Poli & Associati, ma nessun passo avanti è poi avvenuto, se non la raccolta di una serie di proposte ritenute da Agarini non soddisfacenti. Ora il 2005 si sta chiudendo con uno scenario critico per Enertad che a fine novembre presentava un debito netto di 230 milioni. La società, nel frattempo, ha necessità di reperire mezzi freschi per sostenere il piano di sviluppo nel settore eolico e recentemente il numero uno Salvatore Russo (già amministratore delegato di Snam Rete Gas) ha dato mandato a Rothschild per cedere le attività dell'acciaio. Il termine per la raccolta delle offerte, con scadenza non vincolante, è stato fissato per fine dicembre 2005 e, nei piani aziendali, l'operazione dev'essere chiusa entro fine gennaio. In questo modo Agarini si libererebbe di un settore considerato non strategico e nello stesso tempo potrebbe fare cassa ottenendo un po' di fiato sul piano finanziario. Ma potrebbe non bastare."

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"Unicredit ha chiesto al management di Enertad il rientro da crediti per una dozzina di milioni in scadenza a fine anno. La richiesta, secondo quanto risulta all'agenzia di stampa Radiocor, è stata presentata nei giorni scorsi e fa parte del pressing effettuato dalla quasi totalità degli istituti creditori nei confronti di Luigi Agarini, l'imprenditore che controlla la società. Agarini sta prendendo tempo rinviando la vendita del gruppo in quanto è convinto che le offerte presentate finora siano inferiori al valore della società.

Le banche, al contrario, premono per la vendita in quanto intendono rientrare dei finanziamenti concessi. In particolare le banche creditrici (tra cui Banca Intesa, Efibanca"

- leggi Fiorani -

", Banca Popolare di Milano e Capitalia) hanno in pegno il 17,3% della quota di Enertad in mano alle due finanziarie della famiglia Agarini. L'imprenditore nei mesi scorsi ha cercato di prendere tempo con l'aiuto della banca d'affari Lazard e nominando un nuovo avvocato, Eugenio Grippo. Scelte che sono risultate del tutto sgradite a buona parte delle banche che, al di là dei professionisti coinvolti, le hanno considerate come il tentativo messo in atto da Agarini per guadagnare tempo. Circa un anno fa l'incarico di selezionare potenziali acquirenti era stato dato alla Poli & Associati, ma nessun passo avanti è poi avvenuto, se non la raccolta di una serie di proposte ritenute da Agarini non soddisfacenti. Ora il 2005 si sta chiudendo con uno scenario critico per Enertad che a fine novembre presentava un debito netto di 230 milioni. La società, nel frattempo, ha necessità di reperire mezzi freschi per sostenere il piano di sviluppo nel settore eolico e recentemente il numero uno Salvatore Russo (già amministratore delegato di Snam Rete Gas) ha dato mandato a Rothschild per cedere le attività dell'acciaio. Il termine per la raccolta delle offerte, con scadenza non vincolante, è stato fissato per fine dicembre 2005 e, nei piani aziendali, l'operazione dev'essere chiusa entro fine gennaio. In questo modo Agarini si libererebbe di un settore considerato non strategico e nello stesso tempo potrebbe fare cassa ottenendo un po' di fiato sul piano finanziario. Ma potrebbe non bastare."

736968[/snapback]

:paura:

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"Unicredit ha chiesto al management di Enertad il rientro da crediti per una dozzina di milioni in scadenza a fine anno. La richiesta, secondo quanto risulta all'agenzia di stampa Radiocor, è stata presentata nei giorni scorsi e fa parte del pressing effettuato dalla quasi totalità degli istituti creditori nei confronti di Luigi Agarini, l'imprenditore che controlla la società. Agarini sta prendendo tempo rinviando la vendita del gruppo in quanto è convinto che le offerte presentate finora siano inferiori al valore della società.

Le banche, al contrario, premono per la vendita in quanto intendono rientrare dei finanziamenti concessi. In particolare le banche creditrici (tra cui Banca Intesa, Efibanca"

- leggi Fiorani -

", Banca Popolare di Milano e Capitalia) hanno in pegno il 17,3% della quota di Enertad in mano alle due finanziarie della famiglia Agarini. L'imprenditore nei mesi scorsi ha cercato di prendere tempo con l'aiuto della banca d'affari Lazard e nominando un nuovo avvocato, Eugenio Grippo. Scelte che sono risultate del tutto sgradite a buona parte delle banche che, al di là dei professionisti coinvolti, le hanno considerate come il tentativo messo in atto da Agarini per guadagnare tempo. Circa un anno fa l'incarico di selezionare potenziali acquirenti era stato dato alla Poli & Associati, ma nessun passo avanti è poi avvenuto, se non la raccolta di una serie di proposte ritenute da Agarini non soddisfacenti. Ora il 2005 si sta chiudendo con uno scenario critico per Enertad che a fine novembre presentava un debito netto di 230 milioni. La società, nel frattempo, ha necessità di reperire mezzi freschi per sostenere il piano di sviluppo nel settore eolico e recentemente il numero uno Salvatore Russo (già amministratore delegato di Snam Rete Gas) ha dato mandato a Rothschild per cedere le attività dell'acciaio. Il termine per la raccolta delle offerte, con scadenza non vincolante, è stato fissato per fine dicembre 2005 e, nei piani aziendali, l'operazione dev'essere chiusa entro fine gennaio. In questo modo Agarini si libererebbe di un settore considerato non strategico e nello stesso tempo potrebbe fare cassa ottenendo un po' di fiato sul piano finanziario. Ma potrebbe non bastare."

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:paura:

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Non sapevo che Sasà fosse così poliedrico :lol:B-)

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NON E' CHE SIA UNA NOTIZIONA...ERA ABBASTANZA PREVEDIBILE: ALLA SCADENZA DELL' ESERCIZIO DI BILANCIO ANNUALE I CREDITORI BUSSANO SEMPRE A SOLDI: IN QUEETO CASO LA TERNANA CALCIO E' SOLO UNA TESSERINA DE LU PUZZLE ENERTAD... ;)

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Per quanto me riguarda il sagace se pò fà riccamente danculo e comincià a vende un rene su e-bay per fare un pò di soldi....

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Per quanto me riguarda il sagace se pò fà riccamente danculo e comincià a vende un rene su e-bay per fare un pò di soldi....

737268[/snapback]

 

 

concordo...

 

ma perchè lo chiamate il sagace? :blink:

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NON E' CHE SIA UNA NOTIZIONA...ERA ABBASTANZA PREVEDIBILE: ALLA SCADENZA DELL' ESERCIZIO DI BILANCIO ANNUALE I CREDITORI BUSSANO SEMPRE A SOLDI: IN QUEETO CASO LA TERNANA CALCIO E' SOLO UNA TESSERINA DE LU PUZZLE ENERTAD... ;)

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e pensare che quasi tutto si stavo risolvendo poi i venti francesi hanno cambiato rotta e soprattutto strategia

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della ternana non gli fregava un cazzo

737620[/snapback]

c'hai ragione....difatti quei migliardi che ha investito l'ha investiti per sbaglio

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della ternana non gli fregava un cazzo

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c'hai ragione....difatti quei migliardi che ha investito l'ha investiti per sbaglio

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beh, certamente non c'aveva la "passione" e li sordi de longarini.....questo no, pero'...... :ph34r:

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per la serie vecchie conoscenze,

sembra che lu vecchiu venne:

 

La Erg, è interessata alla gara per acquistare la maggioranza azionaria di Enertad, società quotata in borsa che fa capo a Luigi Agarini, che ne controlla il 50,669%. La società che dovrebbe raggiungere i 300 milioni di euro di fatturato per quest'anno, è attiva in quattro settori: produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, eolico e rifiuti, trattamento e smaltimento dei rifiuti, trattamento delle acque e trasformazione e distribuzione di semilavorati in acciaio. Nello scorso settembre il consiglio di amministrazione della società aveva dato mandato alla Banca d'affari Rotschild di trovare un compratore per il settore acciaio, ma ora pare che Luigi Agarini abbia deciso di cedere in blocco la maggioranza della società. E la Erg, molto interessata a diversificare la sua attività energetica nei settori con energia rinnovabile ha deciso di puntare su questa società.

 

 

 

 

Enertad: spunta Erg, mentre si defila il fondo Oxen Bridge

 

Radiocor - Milano, 09 feb - Spunta Erg nella gara per conquistare il 51% del capitale di Enertad in mano alle finanziarie della famiglia Agarini (TadFin e FinTad International). Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore Radiocor, mentre si fa avanti il gruppo della famiglia Garrone, si e' sostanzialmente defilato il fondo Oxen Bridge, la cui offerta era stata presentata dalla Lazard, mentre restano in gara Acea, Energia, il fondo Arcapita e la Waste Italia del gruppo Fabiani Colucci. I pretendenti avranno tempo fino al prossimo 20 febbraio per presentare le offerte vincolanti.

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E qui sarebbe molto interessante sapere se noi semo ancora de Agarini o ci ha venduti veramente a li marchiciani. Perchè se semo ancora suoi, una volta che ci hanno acquistato ce dismettono lu giorno dopo.

Modificato da Il Conte di Collebertone

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