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Lu fallacciano

A QUATTR'OCCHI CON RIGONI

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A QUATTR'OCCHI CON... MARCO RIGONI

 

PER INIZIARE, CHI E' MARCO RIGONI?

"Sono nato a Padova dove ho vissuto fino a 16 anni, poi sono arrivato a Torino per giocare con la Juventus. Ho vestito la maglia bianconera per 6 stagioni di cui 2 in prima squadra. Quindi Trieste".

 

E FUORI DAL CAMPO?

"Beh, un ragazzo come tanti, tranquillo, che vive i suoi anni. Quando ho tempo amo giocare a tennis o andare al cinema. Non mi definirei un tipo particolarmente mondano, prima andavo a qualche festa, ora mi sono anche fidanzato e il tempo libero preferisco passarlo a casa in tranquillità".

 

MALGRADO LA TUA GIOVANE ETA' HAI SUBITO DIVERSI INFORTUNI

"Si, ho avuto un incidente ed è saltato il ginocchio. L'ho operato per ben due volte e questo mi ha tenuto lontano dal campo per troppo tempo. Ora però sono due anni che riesco a giocare con continuità e i brutti momenti sono alle spalle".

 

VENIAMO AL PRESENTE. COME MAI TERNI?"

A Trieste stanno vivendo un momento difficile e in tutte le sessioni di calciomercato ho sempre avuto diverse offerte così quando mi è stato proposto il trasferimento qui l'ho accettato con serenità".

"Terni è una piazza calda, con vere tradizioni di calcio e per me rappresenta una nuova scommessa da affrontare con entusiasmo".

 

NESSUN RIMPIANTO QUINDI?

"No, assolutamente, a Trieste ho passato bei momenti, ma che ci si può fare... diciamo che ognuno fa il suo tempo e allora è bene cambiare ogni tanto".

 

CONOSCEVI QUALCUNO DEI COMPAGNI CHE HAI TROVATO QUI?

"Bene conosco Alessandro Frara che era con me nella primavera della Juventus, ma essendo in serie B da diverso tempo anche gli altri li avevo incontrati molte volte".

 

MARTEDI' L'ESORDIO IN ROSSOVERDE E CONTRO LA TUA EX SQUADRA.

"E' stato un po' strano. A distanza di due giorni mi sono ritrovato a giocare contro quelli che per tanto tempo sono stati i miei compagni, ma una volta in campo si dimentica tutto e si da il massimo per i colori che si indossano".

 

SEI PRONTO FISICAMENTE?

"Fino ad ora ho giocato con costanza, quindi direi di si. Certo con la storia del calciomercato, vai-qui-no-vai-lì, nell'ultimo mese è stato tutto un po' scombussolante. Diciamo che mi prendo una settimana per ritrovare gli equilibri, capire la nuova realtà e ritrovare il giusto ritmo gara".

 

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE CHE HAI COLTO APPENA ARRIVATO?

"Credo che a Terni si faccia calcio come si deve. Cioè tutti conoscete il presidente della Triestina, uno a cui piace essere presente, anche troppo. Qui invece mi sembra che ci sia un allenatore che decide quello che è nelle sue competenze. E' così che deve essere in una squadra".

 

BRINI DUNQUE. UNA PRIMA IMPRESSIONE?

"Non ho ancora avuto modo di conoscerlo bene essendo arrivato da così poco tempo, in due allenamenti non è possibile esprimere un parere. Comunque mi ha dato l'impressione di essere una persona decisa, con le idee chiare".

 

VENIAMO ALLA PIU' STRETTA ATTUALITA'. SABATO UNA TRASFERTA DIFFICILE A PESCARA. QUAL'E' SECONDO TE LA RICETTA GIUSTA.

"La squadra viene da una serie positiva anche se la maggior parte sono stati pareggi. Credo che per uscire da questa situazione occorra iniziare a guadagnare i tre punti nelle partite casalinghe e rosicchiare qualcosa in trasferta".

 

HAI PRESO IL NUMERO 10 DI MAGLIA, A TERNI E' UNA BELLA EREDITA'

"Il confronto con Jimenez inizialmente sarà inevitabile, lui è un grande giocatore, di categoria ed infatti è andato a giocare in serie A. Il numero 10 però nel calcio è da sempre una grande responsabilità, personalmente sono 5 anni che vesto queste cifre e fino ad ora è andato tutto bene".

 

PER FINIRE, COSA TI SENTI DI DIRE AI TIFOSI DELLA TERNANA?

"Nulla in particolare, sono qui da poco e non amo i proclami. Posso solo garantire il mio massimo impegno per essere utile alla causa rossoverde".

 

V.Mar

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A QUATTR'OCCHI CON... MARCO RIGONI

 

PER INIZIARE, CHI E' MARCO RIGONI?

"Sono nato a Padova dove ho vissuto fino a 16 anni, poi sono arrivato a Torino per giocare con la Juventus. Ho vestito la maglia bianconera per 6 stagioni di cui 2 in prima squadra. Quindi Trieste".

 

E FUORI DAL CAMPO?

"Beh, un ragazzo come tanti, tranquillo, che vive i suoi anni. Quando ho tempo amo giocare a tennis o andare al cinema. Non mi definirei un tipo particolarmente mondano, prima andavo a qualche festa, ora mi sono anche fidanzato e il tempo libero preferisco passarlo a casa in tranquillità".

 

MALGRADO LA TUA GIOVANE ETA' HAI SUBITO DIVERSI INFORTUNI

"Si, ho avuto un incidente ed è saltato il ginocchio. L'ho operato per ben due volte e questo mi ha tenuto lontano dal campo per troppo tempo. Ora però sono due anni che riesco a giocare con continuità e i brutti momenti sono alle spalle".

 

VENIAMO AL PRESENTE. COME MAI TERNI?"

A Trieste stanno vivendo un momento difficile e in tutte le sessioni di calciomercato ho sempre avuto diverse offerte così quando mi è stato proposto il trasferimento qui l'ho accettato con serenità".

"Terni è una piazza calda, con vere tradizioni di calcio e per me rappresenta una nuova scommessa da affrontare con entusiasmo".

 

NESSUN RIMPIANTO QUINDI?

"No, assolutamente, a Trieste ho passato bei momenti, ma che ci si può fare... diciamo che ognuno fa il suo tempo e allora è bene cambiare ogni tanto".

 

CONOSCEVI QUALCUNO DEI COMPAGNI CHE HAI TROVATO QUI?

"Bene conosco Alessandro Frara che era con me nella primavera della Juventus, ma essendo in serie B da diverso tempo anche gli altri li avevo incontrati molte volte".

 

MARTEDI' L'ESORDIO IN ROSSOVERDE E CONTRO LA TUA EX SQUADRA.

"E' stato un po' strano. A distanza di due giorni mi sono ritrovato a giocare contro quelli che per tanto tempo sono stati i miei compagni, ma una volta in campo si dimentica tutto e si da il massimo per i colori che si indossano".

 

SEI PRONTO FISICAMENTE?

"Fino ad ora ho giocato con costanza, quindi direi di si. Certo con la storia del calciomercato, vai-qui-no-vai-lì, nell'ultimo mese è stato tutto un po' scombussolante. Diciamo che mi prendo una settimana per ritrovare gli equilibri, capire la nuova realtà e ritrovare il giusto ritmo gara".

 

QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE CHE HAI COLTO APPENA ARRIVATO?

"Credo che a Terni si faccia calcio come si deve. Cioè tutti conoscete il presidente della Triestina, uno a cui piace essere presente, anche troppo. Qui invece mi sembra che ci sia un allenatore che decide quello che è nelle sue competenze. E' così che deve essere in una squadra".

 

BRINI DUNQUE. UNA PRIMA IMPRESSIONE?

"Non ho ancora avuto modo di conoscerlo bene essendo arrivato da così poco tempo, in due allenamenti non è possibile esprimere un parere. Comunque mi ha dato l'impressione di essere una persona decisa, con le idee chiare".

 

VENIAMO ALLA PIU' STRETTA ATTUALITA'. SABATO UNA TRASFERTA DIFFICILE A PESCARA. QUAL'E' SECONDO TE LA RICETTA GIUSTA.

"La squadra viene da una serie positiva anche se la maggior parte sono stati pareggi. Credo che per uscire da questa situazione occorra iniziare a guadagnare i tre punti nelle partite casalinghe e rosicchiare qualcosa in trasferta".

 

HAI PRESO IL NUMERO 10 DI MAGLIA, A TERNI E' UNA BELLA EREDITA'

"Il confronto con Jimenez inizialmente sarà inevitabile, lui è un grande giocatore, di categoria ed infatti è andato a giocare in serie A. Il numero 10 però nel calcio è da sempre una grande responsabilità, personalmente sono 5 anni che vesto queste cifre e fino ad ora è andato tutto bene".

 

PER FINIRE, COSA TI SENTI DI DIRE AI TIFOSI DELLA TERNANA?

"Nulla in particolare, sono qui da poco e non amo i proclami. Posso solo garantire il mio massimo impegno per essere utile alla causa rossoverde".

 

V.Mar

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:blink:

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"Beh, un ragazzo come tanti, tranquillo, che vive i suoi anni. Quando ho tempo amo giocare a tennis o andare al cinema. Non mi definirei un tipo particolarmente mondano, prima andavo a qualche festa, ora mi sono anche fidanzato e il tempo libero preferisco passarlo a casa in tranquillità".

750997[/snapback]

e mo chi glielo dice alle commesse?

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Se cambi le date,squadre qualche altra cosetta è la classica intervista di un nuovo arrivato in una squadra: dalla serie A all'eccellenza credo risponderebbero così il 95% dei giocatori.Che doveva di?

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lu motivo perchè se è andato???? no PIJA LU STIPENDIO DA GIUGNO...voi che dite era il caso che restasse???????? poi pole di' quello che je pare....cmq ce sta pue un'antra cosa..,.mesà che jimenez gli ha lasciato i numeri dei cellulari e quelle che se impionbava...

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