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Ussaro

LE CAGATE CHE NON TI HO DETTO

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Nulla in confronto al racconto di Cargapassuni (che ai posteri sarà tramandato come il racconto del berrettino verde) però anche io mi sento in dovere di dare il mio contributo all'argomento.

 

Il mio deretano ha testimoniato a parecchie defecate fuori controllo però ce n'è in particolare una che mi ricordo vivida come se fosse accaduta ieri.

Inverno 1991/1992, cena a casa di amici a Piedimonte, la serata stava riuscendo proprio bene: a cena viene servita un'ottima porchetta ancora calda con tanta bella crosticina croccante mentre birra e vino scorrono a fiumi, insieme alle allegre cazzate che se possono sparà tra amici di vecchia data.

Premetto che al tempo abitavo all'altezza delle cinque strade, diciamo, mentre la mia ragazza stava a Terni, per cui, quando è ora di rientrare saliamo sul pandino bianco che tanto mi fu caro e ci dirigiamo alla volta della magione della mia ganza giù a valle.

Mentre venivo giù dal discesone di Piedimonte cominciai ad avvertire prepotente qualcosa di non esattamente solido che mi si stava insinuando tra i glutei e ho cominciato a sudare freddo: evidentemente la adorata cristicina di porchetta stava già prendendo la via d'uscita senza sottostare alle usuali attività digestive.

La mia conversazione in macchina ormai languiva da qualche curva (anzi, proprio non proferivo parola, concentrato com'ero a tenere l'onda maligna all'interno del mio corpo).

A un certo punto ho guardato in faccia la realtà e ho capito che mai sarei arrivato ad accompagnare la mia ragazza fino a Terni per cui le ho dovuto confessare che mi stavo letteralmente cagando sotto e che per questo motivo avremmo dovuto fare una sosta non programmata a casa mia, prima di riprendere la via verso il centro.

Non so se la mia ragzza ha annuitpo, fatto sta che in meno di cinque secondi sono riuscito: a coprire la distanza che mi separava da casa, sono sceso dalla macchina senza dire alcunché alla mia ragazza che, intuendo in quale stato fossi, nel frattempo non ha fatto una mossa ed è rimasta in macchina ad aspettare.

La preparazione delle chiavi del portone ha coinciso con le prime avvisaglie di irrimediabile cedimento delle barriere fisiche che separavano la mia cena dall'atmosfera terrestre, non so come sono riuscito a guadagnare la via del primo bagno disponibile ma, ahimé la calata dei pantaloni non è stata così lesta, per cui mi sono ritrovato un Pollock proprio fra le caviglie.

 

Morale: mai, dico "mai" trangugiare chili di crosta di porchetta calda con la birra fredda.

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Nulla in confronto al racconto di Cargapassuni (che ai posteri sarà tramandato come il racconto del berrettino verde) però anche io mi sento in dovere di dare il mio contributo all'argomento.

 

Il mio deretano ha testimoniato a parecchie defecate fuori controllo però ce n'è in particolare una che mi ricordo vivida come se fosse accaduta ieri.

Inverno 1991/1992, cena a casa di amici a Piedimonte, la serata stava riuscendo proprio bene: a cena viene servita un'ottima porchetta ancora calda con tanta bella crosticina croccante mentre birra e vino scorrono a fiumi, insieme alle allegre cazzate che se possono sparà tra amici di vecchia data.

Premetto che al tempo abitavo all'altezza delle cinque strade, diciamo, mentre la mia ragazza  stava a Terni, per cui, quando è ora di rientrare saliamo sul pandino bianco che tanto mi fu caro e ci dirigiamo alla volta della magione della mia ganza giù a valle.

Mentre venivo giù dal discesone di Piedimonte cominciai ad avvertire prepotente qualcosa di non esattamente solido che mi si stava insinuando tra i glutei e ho cominciato a sudare freddo: evidentemente la adorata cristicina di porchetta stava già prendendo la via d'uscita senza sottostare alle usuali attività digestive.

La mia conversazione in macchina ormai languiva da qualche curva (anzi, proprio non proferivo parola, concentrato com'ero a tenere l'onda maligna all'interno del mio corpo).

A un certo punto ho guardato in faccia la realtà e ho capito che mai sarei arrivato ad accompagnare la mia ragazza fino a Terni per cui le ho dovuto confessare che mi stavo letteralmente cagando sotto e che per questo motivo avremmo dovuto fare una sosta non programmata a casa mia, prima di riprendere la via verso il centro.

Non so se la mia ragzza ha annuitpo, fatto sta che in meno di cinque secondi sono riuscito: a coprire la distanza che mi separava da casa, sono sceso dalla macchina senza dire alcunché alla mia ragazza che, intuendo in quale stato fossi, nel frattempo non ha fatto una mossa ed è rimasta in macchina ad aspettare.

La preparazione delle chiavi del portone ha coinciso con le prime avvisaglie di irrimediabile cedimento delle barriere fisiche che separavano la mia cena dall'atmosfera terrestre, non so come sono riuscito a guadagnare la via del primo bagno disponibile ma, ahimé la calata dei pantaloni non è stata così lesta, per cui mi sono ritrovato un Pollock proprio fra le caviglie.

 

Morale: mai, dico "mai" trangugiare chili di crosta di porchetta calda con la birra fredda.

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:rotfl:

 

Uno dei modi più eleganti che mi sia mai stato dato di ascoltare per definire la mierda traditrice

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Nulla in confronto al racconto di Cargapassuni (che ai posteri sarà tramandato come il racconto del berrettino verde) però anche io mi sento in dovere di dare il mio contributo all'argomento.

 

Il mio deretano ha testimoniato a parecchie defecate fuori controllo però ce n'è in particolare una che mi ricordo vivida come se fosse accaduta ieri.

Inverno 1991/1992, cena a casa di amici a Piedimonte, la serata stava riuscendo proprio bene: a cena viene servita un'ottima porchetta ancora calda con tanta bella crosticina croccante mentre birra e vino scorrono a fiumi, insieme alle allegre cazzate che se possono sparà tra amici di vecchia data.

Premetto che al tempo abitavo all'altezza delle cinque strade, diciamo, mentre la mia ragazza  stava a Terni, per cui, quando è ora di rientrare saliamo sul pandino bianco che tanto mi fu caro e ci dirigiamo alla volta della magione della mia ganza giù a valle.

Mentre venivo giù dal discesone di Piedimonte cominciai ad avvertire prepotente qualcosa di non esattamente solido che mi si stava insinuando tra i glutei e ho cominciato a sudare freddo: evidentemente la adorata cristicina di porchetta stava già prendendo la via d'uscita senza sottostare alle usuali attività digestive.

La mia conversazione in macchina ormai languiva da qualche curva (anzi, proprio non proferivo parola, concentrato com'ero a tenere l'onda maligna all'interno del mio corpo).

A un certo punto ho guardato in faccia la realtà e ho capito che mai sarei arrivato ad accompagnare la mia ragazza fino a Terni per cui le ho dovuto confessare che mi stavo letteralmente cagando sotto e che per questo motivo avremmo dovuto fare una sosta non programmata a casa mia, prima di riprendere la via verso il centro.

Non so se la mia ragzza ha annuitpo, fatto sta che in meno di cinque secondi sono riuscito: a coprire la distanza che mi separava da casa, sono sceso dalla macchina senza dire alcunché alla mia ragazza che, intuendo in quale stato fossi, nel frattempo non ha fatto una mossa ed è rimasta in macchina ad aspettare.

La preparazione delle chiavi del portone ha coinciso con le prime avvisaglie di irrimediabile cedimento delle barriere fisiche che separavano la mia cena dall'atmosfera terrestre, non so come sono riuscito a guadagnare la via del primo bagno disponibile ma, ahimé la calata dei pantaloni non è stata così lesta, per cui mi sono ritrovato un Pollock proprio fra le caviglie.

 

Morale: mai, dico "mai" trangugiare chili di crosta di porchetta calda con la birra fredda.

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:rotfl:

 

Uno dei modi più eleganti che mi sia mai stato dato di ascoltare per definire la mierda traditrice

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non ce la faccio piu me sto a mori da lu ride :lol::lol::lol:

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anno del signore 1998 - Riccione

 

me ne stavo tranquillo e beato a prendere il sole ,piu che altro smaltivo la botta della sera prima, quando mi sveglio arso come un tufo. mi alzo e con molta nonchalance mi vado a prendere una birra gelata al bar ... tempo 2 minuti e ,vuoi la birra gelata, vuoi i 4 giorni precedenti di stravizi insomma una mar de panza mai provato prima...scappo tutto e me fiondo in albergo ,chiedo la chiavi e l'omino me dice che ci stavano già due miei amici in camera...me magno le scale,quasi butto giu la porta,finalmente me aprono e trovo uno dei sti due con du zoccole... me ne frego e entro fiondato dentro al cesso

TRAGEDIA !!! quello che non stava con la zoccola in piu stava cagando a sua volta... classico tipo che mentre la fa legge il giornale,fa le parole crociate,fuma una sigaretta...insomma pe caga je ce vole 1 giorno de ferie!! lo imploro de levasse ma lui niente... gli offro del denaro contante ma niente...gli offro alcolici,stupefacenti ero arrivato a digli che je facevo una pompa basta che se levava da quel cesso visto che erano passati 10 minuti e io avevo cambiato 8/9 colori in volto....LUI NIENTE !!!

preso dalla disperazione e dai dolori lancinanti me abbasso il costume e sfeccio dentro al lavandino ... una cagata a spruzzo che oltre a riempi il lavandino ha schizzato tutto lo specchio e anche un po di muro

lui inizia a ride a mo di somaro che raja attirando l'attenzione dell'altro e delle due zoccole che entrano di corsa e trovano a me,seduto sul lavandino con i piedi a penzoloni e con un aureola de merda intorno.

scena patetica

tralascio i particolari della pulizia del tutto

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anno del signore 1998 - Riccione

 

me ne stavo tranquillo e beato a prendere il sole ,piu che altro smaltivo la botta della sera prima, quando mi sveglio arso come un tufo. mi alzo e con molta nonchalance mi vado a prendere una birra gelata al bar ... tempo 2 minuti e ,vuoi la birra gelata, vuoi i 4 giorni precedenti di stravizi insomma una mar de panza mai provato prima...scappo tutto e me fiondo in albergo ,chiedo la chiavi e l'omino me dice che ci stavano già due miei amici in camera...me magno le scale,quasi butto giu la porta,finalmente me aprono e trovo uno dei sti due con du zoccole... me ne frego e entro fiondato dentro al cesso

TRAGEDIA !!! quello che non stava con la zoccola in piu stava cagando a sua volta... classico tipo che mentre la fa legge il giornale,fa le parole crociate,fuma una sigaretta...insomma pe caga je ce vole 1 giorno de ferie!! lo imploro de levasse ma lui niente... gli offro del denaro contante ma niente...gli offro alcolici,stupefacenti ero arrivato a digli che je facevo una pompa basta che se levava da quel cesso visto che erano passati 10 minuti e io avevo cambiato 8/9 colori in volto....LUI NIENTE !!!

preso dalla disperazione e dai dolori lancinanti me abbasso il costume e sfeccio dentro al lavandino ... una cagata a spruzzo che oltre a riempi il lavandino ha schizzato tutto lo specchio e anche un po di muro

lui inizia a ride a mo di somaro che raja attirando l'attenzione dell'altro e delle due zoccole che entrano di corsa e trovano a me,seduto sul lavandino con i piedi a penzoloni e con un aureola de merda intorno.

scena patetica

tralascio i particolari della pulizia del tutto

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:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

 

me sto a sentì male.....

1649258[/snapback]

 

 

..direi...EPICA.... :lol::lol:

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anno del signore 1998 - Riccione

 

me ne stavo tranquillo e beato a prendere il sole ,piu che altro smaltivo la botta della sera prima, quando mi sveglio arso come un tufo. mi alzo e con molta nonchalance mi vado a prendere una birra gelata al bar ... tempo 2 minuti e ,vuoi la birra gelata, vuoi i 4 giorni precedenti di stravizi insomma una mar de panza mai provato prima...scappo tutto e me fiondo in albergo ,chiedo la chiavi e l'omino me dice che ci stavano già due miei amici in camera...me magno le scale,quasi butto giu la porta,finalmente me aprono e trovo uno dei sti due con du zoccole... me ne frego e entro fiondato dentro al cesso

TRAGEDIA !!! quello che non stava con la zoccola in piu stava cagando a sua volta... classico tipo che mentre la fa legge il giornale,fa le parole crociate,fuma una sigaretta...insomma pe caga je ce vole 1 giorno de ferie!! lo imploro de levasse ma lui niente... gli offro del denaro contante ma niente...gli offro alcolici,stupefacenti ero arrivato a digli che je facevo una pompa basta che se levava da quel cesso visto che erano passati 10 minuti e io avevo cambiato 8/9 colori in volto....LUI NIENTE !!!

preso dalla disperazione e dai dolori lancinanti me abbasso il costume e sfeccio dentro al lavandino ... una cagata a spruzzo che oltre a riempi il lavandino ha schizzato tutto lo specchio e anche un po di muro

lui inizia a ride a mo di somaro che raja attirando l'attenzione dell'altro e delle due zoccole che entrano di corsa e trovano a me,seduto sul lavandino con i piedi a penzoloni e con un aureola de merda intorno.

scena patetica

tralascio i particolari della pulizia del tutto

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gesù cristo

 

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

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anno del signore 1998 - Riccione

 

me ne stavo tranquillo e beato a prendere il sole ,piu che altro smaltivo la botta della sera prima, quando mi sveglio arso come un tufo. mi alzo e con molta nonchalance mi vado a prendere una birra gelata al bar ... tempo 2 minuti e ,vuoi la birra gelata, vuoi i 4 giorni precedenti di stravizi insomma una mar de panza mai provato prima...scappo tutto e me fiondo in albergo ,chiedo la chiavi e l'omino me dice che ci stavano già due miei amici in camera...me magno le scale,quasi butto giu la porta,finalmente me aprono e trovo uno dei sti due con du zoccole... me ne frego e entro fiondato dentro al cesso

TRAGEDIA !!! quello che non stava con la zoccola in piu stava cagando a sua volta... classico tipo che mentre la fa legge il giornale,fa le parole crociate,fuma una sigaretta...insomma pe caga je ce vole 1 giorno de ferie!! lo imploro de levasse ma lui niente... gli offro del denaro contante ma niente...gli offro alcolici,stupefacenti ero arrivato a digli che je facevo una pompa basta che se levava da quel cesso visto che erano passati 10 minuti e io avevo cambiato 8/9 colori in volto....LUI NIENTE !!!

preso dalla disperazione e dai dolori lancinanti me abbasso il costume e sfeccio dentro al lavandino ... una cagata a spruzzo che oltre a riempi il lavandino ha schizzato tutto lo specchio e anche un po di muro

lui inizia a ride a mo di somaro che raja attirando l'attenzione dell'altro e delle due zoccole che entrano di corsa e trovano a me,seduto sul lavandino con i piedi a penzoloni e con un aureola de merda intorno.

scena patetica

tralascio i particolari della pulizia del tutto

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gesù cristo

 

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dio mio me sto a crepà..... :rotfl::rotfl::rotfl:

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rilancio con storia patetica capitata non a me ma ad un caro amico e confermata dalla di lui ragazza.

 

Il tipo in questione in ungiorno d'estate di qualche anno fa, preso d'amore, decide di assecondare la fidanzata e presentarsi a casa sua per far conoscenza con i "suoceri". Vestito di tutto punto e tirato a lucido inforca lo scooter e attraversa Roma per raggiungere l'elegante condominio dove l'amata vive con i genitori. Sale in casa, presentazioni, aperitivo quattro chiacchiere brillanti per rompere il ghiaccio... poi al momento di sedersi a tavola la tragedia. Crampi allo stomaco, sudore freddo e gambe flaccide. L'amico sceglie la via elegante e chiede dove sia il bagno per lavarsi le mani. Si chiude nel cesso, si siede e spara un cagatone da prolasso anale nell'elegante toilette degli ospiti. Terminato il tutto, con immane solievo, si pulisce il culo e senza troppo farci caso si lava le mani con un profumato sapone borghese. Poi getta lo sguardo in quello che era stato fino a 30 secondi prima il suo trono e la sua salvezza e si accorge dell'irreparabile: il suo plebeo stronzo, in un inusuale rigurgito di lotta di classe, non si arrende alla teoria dei vasi comunicanti e se ne resta aggrappato al gomito del cesso, fasciato di carta igienica quale un novello Cesare in Senato. Lui scarica di nuovo, ma niente. Anzi il livello dell'acqua sale pericolosamente. Il mio amico trema, non sapendo cosa fare, quando fuori dalla porta la sua amata bussa chiedendo se sta bene e di affretarsi visto che il pranzo è in tavola e i genitori già seduti. Terribile disagio, cosa fare?

 

Ma che cos'è il genio, dicevano su amici miei? "È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!". Così il mio nobile amico non ci pensa due volte. GUarda il cesso, guarda la fionestra dall'alto dell'ottavo piano, scorge un cortiletto poco frequentato, infila la mano nella troppo stretta benchè signorile tazza, afferra con vigore la cagata rivoluzionaria e la scaglia con violenza fuori dalla finestra. Si terge le mani rimboccandosi le maniche di camicia e si avvia a pranzo convinto di aver risolto ogni problema.

 

Passano due ore e quattro portate, un caffè e qualche sigaretta quando il campanello suona. E' un vicino di casa con la erre moscia e la puzza sotto al naso che, inorridito racconta ai signori padroni dell'appartamento, di un terribile gesto sabotatorio compiuto da un anonimo maniaco. Racconta di come spruzzi di merda, quasi eplosi da un ordigno caricato a feci, abbiano insozzato l'ingresso del parcheggio sotterraneo imbrattando almeno tre macchine. Di come il portiere si sia rifiutato di pulire quello schifo e dell'intenzione di chiamare i carabinieri per denunciare il gesto sabotatorio.

 

Il mio amico, uomo di mondo, se l'è cavata con una lunga dissertazione sull'imbarbarimento dei costumi urbani, sulla progressiva asocializzazione delle classi medie e sul disagio minorile che è primo passo verso il bullismo. Quando non verso la delinquenza pura.

Solo anni dopo ha confessato alla fidanzata, che ancora medita di lasciarlo per questo. I suoceri (ormi si sono pure sposati) non sanno nulla ancora.

 

 

:lol:  :lol:  :lol:

1649261[/snapback]

aiuto

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

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rilancio con storia patetica capitata non a me ma ad un caro amico e confermata dalla di lui ragazza.

 

Il tipo in questione in ungiorno d'estate di qualche anno fa, preso d'amore, decide di assecondare la fidanzata e presentarsi a casa sua per far conoscenza con i "suoceri". Vestito di tutto punto e tirato a lucido inforca lo scooter e attraversa Roma per raggiungere l'elegante condominio dove l'amata vive con i genitori. Sale in casa, presentazioni, aperitivo quattro chiacchiere brillanti per rompere il ghiaccio... poi al momento di sedersi a tavola la tragedia. Crampi allo stomaco, sudore freddo e gambe flaccide. L'amico sceglie la via elegante e chiede dove sia il bagno per lavarsi le mani. Si chiude nel cesso, si siede e spara un cagatone da prolasso anale nell'elegante toilette degli ospiti. Terminato il tutto, con immane solievo, si pulisce il culo e senza troppo farci caso si lava le mani con un profumato sapone borghese. Poi getta lo sguardo in quello che era stato fino a 30 secondi prima il suo trono e la sua salvezza e si accorge dell'irreparabile: il suo plebeo stronzo, in un inusuale rigurgito di lotta di classe, non si arrende alla teoria dei vasi comunicanti e se ne resta aggrappato al gomito del cesso, fasciato di carta igienica quale un novello Cesare in Senato. Lui scarica di nuovo, ma niente. Anzi il livello dell'acqua sale pericolosamente. Il mio amico trema, non sapendo cosa fare, quando fuori dalla porta la sua amata bussa chiedendo se sta bene e di affretarsi visto che il pranzo è in tavola e i genitori già seduti. Terribile disagio, cosa fare?

 

Ma che cos'è il genio, dicevano su amici miei? "È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!". Così il mio nobile amico non ci pensa due volte. GUarda il cesso, guarda la fionestra dall'alto dell'ottavo piano, scorge un cortiletto poco frequentato, infila la mano nella troppo stretta benchè signorile tazza, afferra con vigore la cagata rivoluzionaria e la scaglia con violenza fuori dalla finestra. Si terge le mani rimboccandosi le maniche di camicia e si avvia a pranzo convinto di aver risolto ogni problema.

 

Passano due ore e quattro portate, un caffè e qualche sigaretta quando il campanello suona. E' un vicino di casa con la erre moscia e la puzza sotto al naso che, inorridito racconta ai signori padroni dell'appartamento, di un terribile gesto sabotatorio compiuto da un anonimo maniaco. Racconta di come spruzzi di merda, quasi eplosi da un ordigno caricato a feci, abbiano insozzato l'ingresso del parcheggio sotterraneo imbrattando almeno tre macchine. Di come il portiere si sia rifiutato di pulire quello schifo e dell'intenzione di chiamare i carabinieri per denunciare il gesto sabotatorio.

 

Il mio amico, uomo di mondo, se l'è cavata con una lunga dissertazione sull'imbarbarimento dei costumi urbani, sulla progressiva asocializzazione delle classi medie e sul disagio minorile che è primo passo verso il bullismo. Quando non verso la delinquenza pura.

 

Solo anni dopo ha confessato alla fidanzata, che ancora medita di lasciarlo per questo. I suoceri (ormi si sono pure sposati) non sanno nulla ancora.

 

 

:lol:  :lol:  :lol:

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me ricorda la scena de "scemo e più scemo" quando nella casa di Aspen (che come spiegano sui film, sta sugli Aspennini) in cui quello biondo smonta il cesso e lo svuota dalla finestra!

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Il tipo in questione in ungiorno d'estate di qualche anno fa, preso d'amore, decide di assecondare la fidanzata e presentarsi a casa sua per far conoscenza con i "suoceri". Vestito di tutto punto e tirato a lucido inforca lo scooter e attraversa Roma per raggiungere l'elegante condominio dove l'amata vive con i genitori. Sale in casa, presentazioni, aperitivo quattro chiacchiere brillanti per rompere il ghiaccio... poi al momento di sedersi a tavola la tragedia. Crampi allo stomaco, sudore freddo e gambe flaccide. L'amico sceglie la via elegante e chiede dove sia il bagno per lavarsi le mani. Si chiude nel cesso, si siede e spara un cagatone da prolasso anale nell'elegante toilette degli ospiti. Terminato il tutto, con immane solievo, si pulisce il culo e senza troppo farci caso si lava le mani con un profumato sapone borghese. Poi getta lo sguardo in quello che era stato fino a 30 secondi prima il suo trono e la sua salvezza e si accorge dell'irreparabile: il suo plebeo stronzo, in un inusuale rigurgito di lotta di classe, non si arrende alla teoria dei vasi comunicanti e se ne resta aggrappato al gomito del cesso, fasciato di carta igienica quale un novello Cesare in Senato. Lui scarica di nuovo, ma niente. Anzi il livello dell'acqua sale pericolosamente. Il mio amico trema, non sapendo cosa fare, quando fuori dalla porta la sua amata bussa chiedendo se sta bene e di affretarsi visto che il pranzo è in tavola e i genitori già seduti. Terribile disagio, cosa fare?

 

Ma che cos'è il genio, dicevano su amici miei? "È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!". Così il mio nobile amico non ci pensa due volte. GUarda il cesso, guarda la fionestra dall'alto dell'ottavo piano, scorge un cortiletto poco frequentato, infila la mano nella troppo stretta benchè signorile tazza, afferra con vigore la cagata rivoluzionaria e la scaglia con violenza fuori dalla finestra. Si terge le mani rimboccandosi le maniche di camicia e si avvia a pranzo convinto di aver risolto ogni problema.

 

Passano due ore e quattro portate, un caffè e qualche sigaretta quando il campanello suona. E' un vicino di casa con la erre moscia e la puzza sotto al naso che, inorridito racconta ai signori padroni dell'appartamento, di un terribile gesto sabotatorio compiuto da un anonimo maniaco. Racconta di come spruzzi di merda, quasi eplosi da un ordigno caricato a feci, abbiano insozzato l'ingresso del parcheggio sotterraneo imbrattando almeno tre macchine. Di come il portiere si sia rifiutato di pulire quello schifo e dell'intenzione di chiamare i carabinieri per denunciare il gesto sabotatorio.

 

Il mio amico, uomo di mondo, se l'è cavata con una lunga dissertazione sull'imbarbarimento dei costumi urbani, sulla progressiva asocializzazione delle classi medie e sul disagio minorile che è primo passo verso il bullismo. Quando non verso la delinquenza pura.

 

Solo anni dopo ha confessato alla fidanzata, che ancora medita di lasciarlo per questo. I suoceri (ormi si sono pure sposati) non sanno nulla ancora.

 

 

:lol:  :lol:  :lol:

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oddio :lol::lol::lol::lol::lol:

 

me immagino sot stronzo de merda che vola dall'ottavo piano :lol:

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rilancio con storia patetica capitata non a me ma ad un caro amico e confermata dalla di lui ragazza.

 

Il tipo in questione in ungiorno d'estate di qualche anno fa, preso d'amore, decide di assecondare la fidanzata e presentarsi a casa sua per far conoscenza con i "suoceri". Vestito di tutto punto e tirato a lucido inforca lo scooter e attraversa Roma per raggiungere l'elegante condominio dove l'amata vive con i genitori. Sale in casa, presentazioni, aperitivo quattro chiacchiere brillanti per rompere il ghiaccio... poi al momento di sedersi a tavola la tragedia. Crampi allo stomaco, sudore freddo e gambe flaccide. L'amico sceglie la via elegante e chiede dove sia il bagno per lavarsi le mani. Si chiude nel cesso, si siede e spara un cagatone da prolasso anale nell'elegante toilette degli ospiti. Terminato il tutto, con immane solievo, si pulisce il culo e senza troppo farci caso si lava le mani con un profumato sapone borghese. Poi getta lo sguardo in quello che era stato fino a 30 secondi prima il suo trono e la sua salvezza e si accorge dell'irreparabile: il suo plebeo stronzo, in un inusuale rigurgito di lotta di classe, non si arrende alla teoria dei vasi comunicanti e se ne resta aggrappato al gomito del cesso, fasciato di carta igienica quale un novello Cesare in Senato. Lui scarica di nuovo, ma niente. Anzi il livello dell'acqua sale pericolosamente. Il mio amico trema, non sapendo cosa fare, quando fuori dalla porta la sua amata bussa chiedendo se sta bene e di affretarsi visto che il pranzo è in tavola e i genitori già seduti. Terribile disagio, cosa fare?

 

Ma che cos'è il genio, dicevano su amici miei? "È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!". Così il mio nobile amico non ci pensa due volte. GUarda il cesso, guarda la fionestra dall'alto dell'ottavo piano, scorge un cortiletto poco frequentato, infila la mano nella troppo stretta benchè signorile tazza, afferra con vigore la cagata rivoluzionaria e la scaglia con violenza fuori dalla finestra. Si terge le mani rimboccandosi le maniche di camicia e si avvia a pranzo convinto di aver risolto ogni problema.

 

Passano due ore e quattro portate, un caffè e qualche sigaretta quando il campanello suona. E' un vicino di casa con la erre moscia e la puzza sotto al naso che, inorridito racconta ai signori padroni dell'appartamento, di un terribile gesto sabotatorio compiuto da un anonimo maniaco. Racconta di come spruzzi di merda, quasi eplosi da un ordigno caricato a feci, abbiano insozzato l'ingresso del parcheggio sotterraneo imbrattando almeno tre macchine. Di come il portiere si sia rifiutato di pulire quello schifo e dell'intenzione di chiamare i carabinieri per denunciare il gesto sabotatorio.

 

Il mio amico, uomo di mondo, se l'è cavata con una lunga dissertazione sull'imbarbarimento dei costumi urbani, sulla progressiva asocializzazione delle classi medie e sul disagio minorile che è primo passo verso il bullismo. Quando non verso la delinquenza pura.

 

Solo anni dopo ha confessato alla fidanzata, che ancora medita di lasciarlo per questo. I suoceri (ormi si sono pure sposati) non sanno nulla ancora.

 

 

:lol:  :lol:  :lol:

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comunque aggiungo una cosa... il tuo amico si è dimenticato di una cosa importante... troppo importante....

prima di ricorrere all'insano gesto doveva ricordarsi del suo fidato amico... di quello che per te mangia anche la merda... il fidato e unico "spezzastronzi!"...

giacchè ti sei riferito al monumento di ceramica bianca definendolo TRONO, beh allora dico che allo spezzastronzi spetta il titolo di SCETTRO. è il simbolo del potere!

 

[attachmentid=67859]

post-4312-1251887842_thumb.jpg

Modificato da Signore dei draghi

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Si era nell'anno del signore 1998, nel mese di agosto,

1646852[/snapback]

 

 

anno del signore 1998 - Riccione

 

1649249[/snapback]

 

1998

 

un'ottima annata per la sfecciarola

1649259[/snapback]

 

 

Un anno de merda oserei dire :lol::lol::lol:

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Virtuosi della cagata, benvenuti nel topic che glorifica la nostra passione. Perchè cagare in tutte le situazioni, noncuranti della gente che passa o dei drammi di chi ci circonda, non ha prezzo. Virtuosi della cagata, io ve conosco. Voi sete gli ultimi figli della "tribù dei genuini". Voi sete quelli che cagano de sopra, de sotto, a curtello, co l'addome a squadra, verso l'alto (qualcuno ce riesce), dentro li pantaloni vostri, dentro li pantaloni de qualcun altro. Voi sete quelli che, bene che va, non riuscita non guardà la cagata appena fatta, prima de vedella portata via dallo sciacquone (maledetto chi l'ha inventato)

 

 

Questo topic nasce per raccontare imprese, scherzi e gag aventi la merda al centro della situazione.

 

 

Comincio io.

 

Seconda media. L'Ussarittu, nonostante i 12 anni ben portati, evidenziava già chiaramente i segni della colite che ad oggi lo attanaglia. Ancora inesperto nel controllare l'esplosiva mistura di gas intestinali contenenti metano e grisù e i lapilli di merda, chiedo di andare in bagno in preda a "qualche doloretto". La prof mi da l'ok e mi dirigo nei cessi conpassi brevi e veloci; tipici di chi sta per cagare addosso. Gli unici che ti consentono di avanzare tenendo strette le chiappe.

Apro la porta del cesso e noto, con orrore, che manca la tavoletta de plastica su la tazza. Schifato dal dover far entrare le mie terga in contatto con la ceramica fredda e spisciacchiata, me calo le braghe e me metto quasi a pecorone. Appena m'abbasso, rilascio le cataratte e sento una specie de "SBRUFZZZZ!!!". Liberazione, svuotamento totale, goduria. Soddisfatto me giro e guardo nella tazza. Linda. Arzo l'occhi e me rendo conto de avè fatto una specie de quadro naif su le mattonelle de lu cesso. Me pulisco alla svelta e scappo via. Dopo un'ora si sente il bidello urlare un bestemmione da paura. La nostra aula era la più vicina ai cessi. Il bidello apre la porta senza bussare e dice: "Chi è stato al bagno? Chi è stato al bagno?". La prof indica me, notoriamente zozzo, spregiudicato, farzo e soprattutto ateo. Poi indica "silvietta", la zecchiona della classe. Non c'era partita. Il bidello fa alla prof: "Venga venga...venga a vedè...hganno fatto un rosone cucì grosso...su lu muro". La prof non capendo segue il bidello e torna dopo .Poi in lontananza si sente distintamente la voce del bidello affermare : "A quistu j'è scoppiato lu culu" e giù un altro bestemmione. La prof rientra. Guarda me e "silvietta". Poi guarda ancora me e dice due sole parole: "Dal preside". Ho provato a intavolà una difesa, facendo la faccia tipica de chi non sà che cazzo è successo. La conoscete? Quella faccia da ebete che quando stai davanti a un posto de blocco in macchina e porti chiccosa che non dovresti portà, non fai altro che assume un'espressione stupita da suorina di convento. E per dà maggiore realismo all'intepretazione entri nel perosnaggio e pensi: "Che cazzo è successo? Che cazzo è successo? che cazzo è successo? Un incidente? Se saranno fatti male?". Ecco quella faccia. Poi so passato alla seconda strategia: "Ma sul corridoio ci sono altre due classi!". E lì, lu bidello che già me lo vedevo co la tonaca da pubblica accusa me fa: "La seconda A sta a fa scienze in giardino, la seconda B sta a fa ginnastica quindi usano i cessi de la palestra".

 

E' stata la mia prima condanna. Mentre la prof me epitetava come "vandalo, maleducato, animale" io pensavo già a come dà la notizia a mi padre: "Papà per sbaglio ho cagato su lu muro a scuola, il preside te vole parlà" frase alla quale avrei aggiunto un adolescenziale quanto inutile " ma io non volevo", che non è il massimo per un genitore. La prof scrive la nota, me dà lu registro e prega lu bidello de accompagnamme dal preside. Lu bidello me pija in consegna. Provo ad aparì lu registro, più che altro perchè so curioso de sapè che cazzo ha scritto la prof.... "L'alunno Lattanzi caga sul muro", oppure "L'alunno Lattanzi lascia un rosone sulle pareti del bagno". Appena provo a aprì lu registro, lu bidello me da na manata e me lu leva. Seduti davanti all'ufficio del preside...lu bidello apre lu registro e comincia a ride. Io je chiedo "che ha scritto?". E lui, giuro: "Che chi caga paga e la merda è la sua".

 

Di lì a breve è seguita da parte del preside la richiesta di vedere papà :(

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anno del signore 1998 - Riccione

 

me ne stavo tranquillo e beato a prendere il sole ,piu che altro smaltivo la botta della sera prima, quando mi sveglio arso come un tufo. mi alzo e con molta nonchalance mi vado a prendere una birra gelata al bar ... tempo 2 minuti e ,vuoi la birra gelata, vuoi i 4 giorni precedenti di stravizi insomma una mar de panza mai provato prima...scappo tutto e me fiondo in albergo ,chiedo la chiavi e l'omino me dice che ci stavano già due miei amici in camera...me magno le scale,quasi butto giu la porta,finalmente me aprono e trovo uno dei sti due con du zoccole... me ne frego e entro fiondato dentro al cesso

TRAGEDIA !!! quello che non stava con la zoccola in piu stava cagando a sua volta... classico tipo che mentre la fa legge il giornale,fa le parole crociate,fuma una sigaretta...insomma pe caga je ce vole 1 giorno de ferie!! lo imploro de levasse ma lui niente... gli offro del denaro contante ma niente...gli offro alcolici,stupefacenti ero arrivato a digli che je facevo una pompa basta che se levava da quel cesso visto che erano passati 10 minuti e io avevo cambiato 8/9 colori in volto....LUI NIENTE !!!

preso dalla disperazione e dai dolori lancinanti me abbasso il costume e sfeccio dentro al lavandino ... una cagata a spruzzo che oltre a riempi il lavandino ha schizzato tutto lo specchio e anche un po di muro

lui inizia a ride a mo di somaro che raja attirando l'attenzione dell'altro e delle due zoccole che entrano di corsa e trovano a me,seduto sul lavandino con i piedi a penzoloni e con un aureola de merda intorno.

scena patetica

tralascio i particolari della pulizia del tutto

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rilancio con storia patetica capitata non a me ma ad un caro amico e confermata dalla di lui ragazza.

 

Il tipo in questione in ungiorno d'estate di qualche anno fa, preso d'amore, decide di assecondare la fidanzata e presentarsi a casa sua per far conoscenza con i "suoceri". Vestito di tutto punto e tirato a lucido inforca lo scooter e attraversa Roma per raggiungere l'elegante condominio dove l'amata vive con i genitori. Sale in casa, presentazioni, aperitivo quattro chiacchiere brillanti per rompere il ghiaccio... poi al momento di sedersi a tavola la tragedia. Crampi allo stomaco, sudore freddo e gambe flaccide. L'amico sceglie la via elegante e chiede dove sia il bagno per lavarsi le mani. Si chiude nel cesso, si siede e spara un cagatone da prolasso anale nell'elegante toilette degli ospiti. Terminato il tutto, con immane solievo, si pulisce il culo e senza troppo farci caso si lava le mani con un profumato sapone borghese. Poi getta lo sguardo in quello che era stato fino a 30 secondi prima il suo trono e la sua salvezza e si accorge dell'irreparabile: il suo plebeo stronzo, in un inusuale rigurgito di lotta di classe, non si arrende alla teoria dei vasi comunicanti e se ne resta aggrappato al gomito del cesso, fasciato di carta igienica quale un novello Cesare in Senato. Lui scarica di nuovo, ma niente. Anzi il livello dell'acqua sale pericolosamente. Il mio amico trema, non sapendo cosa fare, quando fuori dalla porta la sua amata bussa chiedendo se sta bene e di affretarsi visto che il pranzo è in tavola e i genitori già seduti. Terribile disagio, cosa fare?

 

Ma che cos'è il genio, dicevano su amici miei? "È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!". Così il mio nobile amico non ci pensa due volte. GUarda il cesso, guarda la fionestra dall'alto dell'ottavo piano, scorge un cortiletto poco frequentato, infila la mano nella troppo stretta benchè signorile tazza, afferra con vigore la cagata rivoluzionaria e la scaglia con violenza fuori dalla finestra. Si terge le mani rimboccandosi le maniche di camicia e si avvia a pranzo convinto di aver risolto ogni problema.

 

Passano due ore e quattro portate, un caffè e qualche sigaretta quando il campanello suona. E' un vicino di casa con la erre moscia e la puzza sotto al naso che, inorridito racconta ai signori padroni dell'appartamento, di un terribile gesto sabotatorio compiuto da un anonimo maniaco. Racconta di come spruzzi di merda, quasi eplosi da un ordigno caricato a feci, abbiano insozzato l'ingresso del parcheggio sotterraneo imbrattando almeno tre macchine. Di come il portiere si sia rifiutato di pulire quello schifo e dell'intenzione di chiamare i carabinieri per denunciare il gesto sabotatorio.

 

Il mio amico, uomo di mondo, se l'è cavata con una lunga dissertazione sull'imbarbarimento dei costumi urbani, sulla progressiva asocializzazione delle classi medie e sul disagio minorile che è primo passo verso il bullismo. Quando non verso la delinquenza pura.

 

Solo anni dopo ha confessato alla fidanzata, che ancora medita di lasciarlo per questo. I suoceri (ormi si sono pure sposati) non sanno nulla ancora.

 

 

:lol:  :lol:  :lol:

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penso questo sia il podio di questo topic! :lol::lol::lol::lol:

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:inchino::inchino::inchino::inchino::inchino:

Applausi a scena aperta per Ussaro e per tutti quelli che hanno contribuito... strepitosi!

Me sto ancora a cappottà dalle risate :lol::lol:

 

P.s.

cito sto messaggio per suggerire una causa di plagio verso lupoeta :P

 

ne avrei a fiotte da raccontare di cagate 'rubate' in questo o in quel posto

 

in un'altra vita ero soprannominato dai miei amici 'mani di merda' per la mia attitudine di riuscire a cagare in qualcunque posto e in qualunque circostanza, nelle posizioni più impensabili

 

credo di fare riferimento a quella filosofia di vita che si riconduce alla bellezza del cagare all'aperto, come atto liberatorio e affermazione della propria fisicità organica

 

credo che il mio dono (che custodisco gelosamente) derivi dall'impronta scout del 'cagare è bello te lo dice fiorello'...è risaputo infatti che i boy scout sono noti cagatori, in qualunque posto e circostanza, e senza alcuna remora

 

viva la merda

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Me ne ricordo una tremenda.

per la prima volta il pokerino "a casa di amici"si sposta a casa di un "amico di amici";ad un certo punto sento il mio stomaco borbottare ma faccio finta di niente.

continuo a fumarci sopra,a sgranocchiare qualche stuzzichino e a bere del whiskey:

non l'avessi mai fatto.

inizio a sudare freddo,le gambe mi tremano e capisco che non riesco piu' a stare nemmeno in posizione retta,mi appoggio al tavolo come se avessi la gobba.

resisto per 20stoici minuti dopo confido a tutti di essermi dimenticato una cosa importante a casa, quindi di mettermi in sit out che tanto sarei ritornato presto.

 

non sapevo se il tempo della strada per casa mia mi sarebbe bastato ma siccome non avevo confidenza col proprietario di casa(ho scritto che era piu' un amico di amici che un amico mio),ho preferito rischiare visto che era certo l'intasamento del bagno e una forzata evacuzione dello stabile per il fetore che sarei andato ad emanare.

salgo sulla macchina(la smart di mia sorella)e ad ogni staffa o buca stringo i denti(ed il buco del culo),rischio l'incidente almeno un paio di volte(correndo a 180kmh fissi)fino ad arrivare al cancello automatico di casa mia dove avviene il fattaccio:

avendo subito un effetto centrifuga durante la corsa; appena la macchina si ferma sento che e' la fine,la punta dell'iceberg di questo maledetto stronzo esce dal mio buchetto piu' sacro e me lo fa pulsare;dondola in continuazione facendo "entra ed esci" mentre io nel frattempo scendo dalla macchina e cerco di aprire la porta di casa.

sara' stato il momento critico,sara' stato perche' grondavo di sudore e non vedevo un cazzo,non sono riuscito ad aprire la porta per almeno 3/4 tentativi.

 

al quinto tentativo la beffa:apro la porta e proprio sull'uscio di casa mia mi cago addosso.

tra l'altro una cagata davvero particolare:un misto di sciolta e dura che non avevo mai visto prima.

la cosa bella e' che in quel momento non me ne e' fregato piu' un cazzo,ho sollevato il visu all'insu',socchiuso gli occhi,aperto la bocca e goduto come un pazzo per la liberazione appena avvenuta!!

 

tralascio quando ho finito e realizzato cio' che mi era appena capitato!! :lol::lol:

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Me ne ricordo una tremenda.

per la prima volta il pokerino "a casa di amici"si sposta a casa di un "amico di amici";ad un certo punto sento il mio stomaco borbottare ma faccio finta di niente.

continuo a fumarci sopra,a sgranocchiare qualche stuzzichino e a bere del whiskey:

non l'avessi mai fatto.

inizio a sudare freddo,le gambe mi tremano e capisco che non riesco piu' a stare nemmeno in posizione retta,mi appoggio al tavolo come se avessi la gobba.

resisto per 20stoici minuti dopo confido a tutti di essermi dimenticato una cosa importante a casa, quindi di mettermi in sit out che tanto sarei ritornato presto.

 

non sapevo se il tempo della strada per casa mia mi sarebbe bastato ma siccome non avevo confidenza col proprietario di casa(ho scritto che era piu' un amico di amici che un amico mio),ho preferito rischiare visto che era certo l'intasamento del bagno e una forzata evacuzione dello stabile per il fetore che sarei andato ad emanare.

salgo sulla macchina(la smart di mia sorella)e ad ogni staffa o buca stringo i denti(ed il buco del culo),rischio l'incidente almeno un paio di volte(correndo a 180kmh fissi)fino ad arrivare al cancello automatico di casa mia dove avviene il fattaccio:

avendo subito un effetto centrifuga durante la corsa; appena la macchina si  ferma sento che e' la fine,la punta dell'iceberg di questo maledetto stronzo esce dal mio buchetto piu' sacro e me lo fa pulsare;dondola in continuazione facendo "entra ed esci" mentre io nel frattempo scendo dalla macchina e cerco di aprire la porta di casa.

sara' stato il momento critico,sara' stato perche' grondavo di sudore e non vedevo un cazzo,non sono riuscito ad aprire la porta per almeno 3/4 tentativi.

 

al quinto tentativo la beffa:apro la porta e proprio sull'uscio di casa mia mi cago addosso.

tra l'altro una cagata davvero particolare:un misto di sciolta e dura che non avevo mai visto prima.

la cosa bella e' che in quel momento non me ne e' fregato piu' un cazzo,ho sollevato il visu all'insu',socchiuso gli occhi,aperto la bocca e goduto come un pazzo per la liberazione appena avvenuta!!

 

tralascio quando ho finito e realizzato cio' che mi era appena capitato!! :lol:  :lol:

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...glielo hai detto il giorno dopo ai tuoi di montare una "serratura ..anticagata"? :D

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A me è successo nella casa al mare della mia ragazza. Stavamo insieme da più di un anno e i suoi mi avevano invitato una settimana.

Il tutto successe il primo giorno, come dire... un bel biglietto da visita.

 

La giornata stava passando tranquillamente senza intoppi. Alla sera, però, comincio a percepire una serie di picchi allo stomaco. Sempre più forti con il passare delle mezz'ore. Non so bene come sia successo, sarà stata l'emozione e la tensione della sitazione, qualcosa che ho mangiato o bevuto... fatto 'sta che arrivo ad un punto di non ritorno. Non ce la faccio proprio più, mi serviva urgentemente un bagno.

 

Eravamo usciti e ci trovavamo lungomare abbastanza distanti da casa. Stringo i denti e con passo svelto irregolare per i dolori oramai insopportabili mi rintorno con la mia ragazza dietro che (per via delle scarpe) procedeva più lenta.

 

Riesco ad arrivare alla casa (fortunatamente l'ho ritrovata subito) e becco i suoi che stanno uscendo a loro volta. Mi riaprono la porta ed io mi fiondo in bagno. Quando esco sono tutti lì ad aspettarmi...

 

Vabbè passati quei 5 minuti, passata la figura, qualche battuta ("è l'aria di mare" mi dicono) e pian piano la serata volge al termine.

 

 

Sembra ormai tutto alle spalle. Invece durante la notte mi riprendono di nuovo delle forti forze di stomaco. Mi alzo dal letto almeno 5 volte nel cuore della notte. Ero arrivato da un giorno e avevo già monopolizzato il bagno.

 

La mattina dopo avevo il buco del culo incandescente neanche me l'avessero buttato sù. Ancor di più, però, mi premeva la figura e il disturbo che avevo arrecato alzandomi continuamente nel cuore della notte. I giorni successivi ero tremendamente a disagio e non vedevo l'ora che quella settimana volasse.

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E' tempo di aggiornamenti.

 

Anni fa, dopo una vita spesa a mantenermi in forma frequentando palestre e insegnandovicivisicisicivisi pure, decisi all'improvviso che la routine del palestrame non faceva più per me e dal giorno alla notte smisi di fare tutto tranne magnà.

Il risultato di tutto ciò si tradusse in un tragico aumento di peso, che mi portò, qualche tempo fa, a sfiorare i 90 chili, ed essendo io alto un metro e una lametta, vi assicuro che era meglio parlamme co' l'occhi chiusi.

Qualche tempo fa, infine, visto che me veniva lu fiatone pure pe' allacciamme le scarpe, la risoluta decisione di mettermi a dieta, e dopo aver cercato quale fosse la migliore, la scelta cadde sulla terrificante dieta disintossicante e depurativa scarsdale, una dieta da fringuelli, non nel senso che te li magni, ma nel senso che magni COME un fringuello.

Tra le tante atrocità previste da questa tortura medievale, frutta di stagione a pranzo il 3° giorno.

Si cominciò quindi a fare questa dieta, e dopo un par de giorni passati a soffrire la fame e a conversare con la Madonna che non m'era mai apparsa così di frequente, arriva il pranzo del terzo giorno. M'attrezzo alla grande e mi compro una fornitura di frutta che sembrava di stare ai mercati generali, e a pranzo me metto a magnà frutta a 4 ganasse.

A fine pranzo penso soddisfatto che il diavolo non è così brutto come lo si dipinge e mi faccio un bel caffè, per poi fumarmi una bella sigaretta.

Ora, io non so di preciso quale tipo di reazione chimica hanno scatenato la caffeina e la nicotina, fattostà che dieci minuti dopo stavo assettato su la tazza co' le cinture de sicurezza e all'improvviso ho capito perchè Cristo è risorto il 3° giorno: sta a vedè che sta dieta la faceva pure lui?

Me so' dimagrito, per carità, ma per 4 mesi, ogni 3° giorno della settimana c'ho avuto lu culo roscio come li babbuini.

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