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Vulcano

Che fare ora?

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Ma a Catania che sarebbe cambiato con il modello Inglese visto che si sono menati fuori dallo stadio?

Tra l' altro lo sanno tutti che nel meridione sfidare istituzioni e autorità è un fatto di cultura.

Basta vedere cosa succede ogni tanto a Napoli, quando vanno ad arrestare un delinquente.

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a parte il fatto che il "modello inglese" non finisce all'uscita dello stadio... la bomba carta che ha ucciso il poliziotto sembra sia stata lanciata dall'interno dello stadio; dall'interno della curva dei tifosi del catania...... per cui se magari quella bomba non fosse entrata nello stadio non ci sarebbe scappato il morto....

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Le bombe carta sono proibite già adesso che non c' è il modello inglese.

Allora bisogna desumere che le regole che già ci sono non vengono pienamente applicate.

Mancanza di volontà, o semplicemente è difficile tenere a freno migliaia di persone, visto che non si tratta di pochi teppisti come alcuni vogliono far credere?

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è ovvio che manca l'applicazione della legge..... direi quasi banale..... poi si può anche discutere se le punizioni previste dalla legge siano sufficienti o no... ma esistono già delle regole che ovviamente per diversi motivi non funzionano....

il modello inglese , che oltretutto non credo sia applicabile in italia, è funzionale perchè fa si che le regole vengeno rispettate.... è inutile fare leggi e poi non dargli applicazione....

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...

 

manca la severità e la ferrea applicazione della legge. poi in Inghilterra ci sono anche leggi diverse.

 

qui ci lamentiamo dei diffidati... lì ti sbattono in galera per direttissima.

1021234[/snapback]

:clap: :clap:

ci si lamenta pure di dover mostrare un documento per entrare allo stadio.....

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mah, io vedo il telediario di qui e mi chiedono che cazzo sia successo..

per quello che conta, l'esperienza spagnola, con tutto il rispetto è molto diversa dalla italiana... innanzitutto è diverso l'approccio che c'è al calcio, già il fatto che si segua moltissimo anche il basket o la pallamano, fa capire le prime differenze..

aldilà del fatto che anche in questa città con la squadra prima in classfica in segunda, in procinto di essere promossa dopo anni, la gente continua a tifare real e barça...... e che allo stadio vanno sempre in non più di sei-settemila (e la città arriva a mezzo milione di abitanti); qui non ci sono stati mai grossi problemi di ordine pubblico, di casini allo stadio e ultras....

diciamo che anche i gruppi più organizzati, come può essere l'ultrassur del real, il frente atletico e i boixosnois del barça, non si fanno mai più di una quindicina di trasferte l'anno, senza contare che squadre come villareal o nastica manco ce l'hanno gli ultras, e quelli che vanno in trasferta, lo fanno cn la società e pagati da questa.

è vero che gli stadi non hanno reti e protezioni e sono tutti abbastanza nuovi, costruiti dalle società stesse e non dai comuni.... cmq molti sono in centro (il bernabeu ad esempio) e altri fuori.......

ma trovarli pieni è possibile solo al camp nou, o al pizjuàn ora che il sevilla è primo... ma gli altri sono a volte desolanti...

esempio, a ottobre si giocò valladolid-salamanca, derby regionale con le due squadre nei primissimi posti e candidate alla vittoria finale.... da salamanca vennero cinque pullman di tifosi, tra ultras e no...... mo diteme se un bologna parma qualsiasi vedrebbe una tale affluenza......

è diversa la mentalità, se chiedi dove comprare i bigletti per lo stadio non te lo sanno dire, e il negozio ufficiale lo sempre visto chiuso....

il discorso politica, beh nn è tanto diverso.... ogni gruppo ha la sua tendenza, tale e quale all'italia, si arriva a tifare in base al colore (sevilla sx, betis dx) o mettersi in curve opposte (ultras violetas, dx, da una parte e fossa, sx, dall'altra..)

 

semplicemente qui le cose "funzionano" perchè c'è una diversa mentalità, la maggiorparte della gente non vede il calcio come una passione, ma ome un divertimento tale e quale al cinema,... certo, ci sono i casi del barcellona o del real (90mila abbonati), ma in tutte le altre città è così....

si, magari anche in italia si arriverà a tifare solo per juvemilaninter, e magari è proprio questa la soluzione...

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Il Modello inglese è assolutamente necessario per estirpare questo cancro dei gruppi organizzati.il mondo ultras allontanato dallo stadio per sempre.le società devono smettere di avere amicizie ambigue con questi "tifosi".repressione rigorosa ma anche attività di prevenzione.o si fa così subito o continueremo a parlare di violenza allo stadio.

1020732[/snapback]

 

 

togli gli ultras dallo stadio hai tolto tutto,ma secondo te qnd se và in trasferta venimo trattati sempre bene?ma ke kazzo centra allontana gli ultras dallo stadio ma ce pensi a quello che scrivi?

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togli gli ultras dallo stadio hai tolto tutto

1021350[/snapback]

 

 

:lol::lol::lol::lol::lol::lol:

 

PS: il calcio è esistito, può esistere e potrà esistere senza gli ultras.

gli ultras non possono esistere senza calcio, che in particolare è una sorta di nascondiglio/giustificazione/legittimazione della violenza per la parte definita "marcia".

Modificato da Aghy

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Io me ne sbatto del tifo all'inglese, noi siamo italiani!!!!!! è come se me dicessero de magna lu bacon, piuttosto che cornetto e cappuccino a colazione!!!!

 

Nel calcio italiano ci sono realta' diverse fra loro, non si puo' generalizzare!!!!

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togli gli ultras dallo stadio hai tolto tutto

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:lol::lol::lol::lol::lol::lol:

 

PS: il calcio è esistito, può esistere e potrà esistere senza gli ultras.

gli ultras non possono esistere senza calcio, che in particolare è una sorta di nascondiglio/giustificazione/legittimazione della violenza per la parte definita "marcia".

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Sono d'accordo con Aghy.

Copio e incollo un bel pezzo di Gianni Mura dalla Repubblica di oggi, di cui condivido molti passaggi.

 

La cose da faredopo la tragedia

di GIANNI MURA

 

Proviamo a chiudere gli occhi e a pensare che Filippo Raciti non sia morto, ma solo ferito. Non si sarebbe fermato il calcio, staremmo a discutere dei risultati di ieri, di Inter e Roma che giocano stasera, e poi della Nazionale con la Romania.

 

La situazione era già grave, ma a molti tornava comodo far finta di niente, una strategia quasi sempre pagante in questo paese. E dunque la differenza, atroce ma casuale, tra un ferito e un morto a rendere urgente un risanamento non tanto degli stadi ma di chi li frequenta per giocare alla guerra. Questo blocco è giusto ma tardivo. Secondo me non è giusto, alla lunga, per tifosi dell'Empoli, dell'Udinese, del Chievo, per tutti quelli che dalla curva non hanno mai lanciato neanche una palla di carta. La brava gente capirà, siamo in emergenza.

 

Siccome questa emergenza riguarda tutti, anche quelli che non vanno allo stadio ma prendono un treno, entrano in un autogrill, ecco un piccolo elenco, senza pretese, di quel che potrebbe essere fatto subito.

 

I tifosi. Basta caschi, basta passamontagna calati, si va a faccia scoperta e con un documento d'identità in tasca. Multa ai possessori di fumogeni (sono stupidi ma non fanno danni), sanzioni più pesanti per possessori di razzi, petardi, bombe-carta. Basta cori contro (in Inghilterra, mai così evocata, non ne fanno).

 

I club. Dovranno risarcire tutti i danni provocati dai loro tifosi allo stadio e nella zona circostante. Dovranno realizzare un valido sistema di sicurezza all'interno dello stadio, evitando di reclutare capi ultrà che passerebbero dal redditizio lavoro di tifoso a quello di sorvegliante. Dovranno impegnarsi perché dirigenti e tesserati non si lascino andare a gesti o dichiarazioni che possano provocare violenza. Stangata nelle tasche alla prima infrazione, squalifica alla seconda, dai e dai capiranno che non si può continuare a lanciare il sasso e ritirare la mano. Per tanti anni il calcio ha chiesto più polizia. Se 1.500 poliziotti (per 21mila spettatori) non bastano a impedire i fatti di Catania, quanti altri ne servirebbero? Comunque, gli incontri a rischio si devono giocare di giorno, non in notturna.

 

I politici. Ho lo stesso imbarazzo di Ulivieri a usare le parole "leggi speciali". Ne ho di più a sentire Cento, Storace, Gasparri, Ronchi, unirsi alle litanie di rito. Cento è la madonnina degli ultrà, appena ce n'è uno in carcere si agita a prescindere. Quelli di An farebbero bene a ricordare che fu soprattutto il loro collega Buontempo, con Cento, ad annacquare i provvedimenti e le sanzioni. E che non solo Catania ma l'80% almeno delle curve italiane è di destra, tosta o estrema. Protrarre la flagranza a 48 ore, permettere alla polizia di usare gli idranti è il minimo. Idem dare la certezza della pena, tra carcere e lavori socialmente utili. Poi: disorganizzare, cioè sciogliere, il tifo organizzato, e togliere alle curve sacralità e senso d'impunità. So che ci possono essere fior di delinquenti in tribuna cosiddetta d'onore, ma è la curva il luogo del malessere e dell'esaltazione (sono tutte "mitiche" per autonomina). Quindi: o si chiudono, come hanno fatto a Parigi, o si tengono aperte, ma senza striscioni, senza arrivi in massa, senza il ciarpame di questi anni. Ma la polizia, poca o tanta, deve esserci, all'interno. Perché ha un ruolo. Cosa significa che i bravi tifosi devono isolare i violenti, se non ci riesce chi ha più poteri e mezzi di un abbonato ai distinti? Si ripartirà da zero, in un pezzo di stadio che deve tornare a essere di tutti, e dove le regole (le leggi, se preferite) valgono per tutti. In casa e in trasferta. Stop ai treni speciali per tifosi speciali. Di speciale, in questa storia, c'è solo l'inciviltà e la violenza. Che Raciti sia stato colpito per caso o seguendo un preciso disegno di vendetta non cambia nulla, purtroppo. E davanti a questo morto e a Ermanno Licursi che si devono fare i conti. E senza sconti.

 

La Figc. D'intesa con i ministeri (Pubblica istruzione, Giovani) avvierà corsi di sensibilizzazione sull'educazione allo sport (già che ci siamo, perché non c'è solo il calcio) a partire dalle elementari. Se qualche calciatore, in attività o meno, vuole unirsi ai comunicatori specializzati, meglio. Per inciso, con poche brutte eccezioni, i calciatori sembrano abbastanza maturi e responsabili (meno simulazioni, meno carognate). A giocare in un ambiente civile, dove non gli arrivi un petardo tra le gambe o una bottiglia in testa, hanno tutto da guadagnare, a costo di rimetterci qualche soldo. Resta da migliorare, in generale, l'atteggiamento nei confronti degli arbitri. I quali dovranno fischiare la fine della partita al primo lancio di oggetti in campo. La squadra del lanciatore avrà partita persa, quale che sia il risultato.

 

L'informazione. Nessuno può chiamarsi fuori, quindi parliamone. Esistono, oggettivamente, trasmissioni (tv e radio) specializzate nel buttare cerini nella benzina. E anche la carta stampata non è del tutto limpida, sia per motivi diffusionali sia per congenito bombarolismo, sia perché esiste un giornalismo-ultrà. Come esiste un Osservatorio per i diritti dei minori propongo un Osservatorio per i diritti del calcio (a vivere in pace, come minimo) nel rispetto dei diritti dell'informazione, che però comportano anche qualche dovere. Una commissione mista, fatta da persone che conoscono l'Italia e lo sport. Per quanto riguarda i giornalisti mi permetto di fare due nomi per la stampa parlata e scritta: Sergio Zavoli e Antonio Ghirelli.

 

La polizia. Esistono anche ultrà in divisa. Sarebbe meglio se non ci fossero. I reati non hanno colori o bandiere.

 

Gli Europei 2012. Evitiamo di parlarne, per un po'. Ce li daranno ugualmente, per mancanza di concorrenza. E oggi non ce li meritiamo. Tra cinque anni forse.

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Il punto è questo: se tu becchi uno che ti sta rubando la macchina e intervieni ...da un punto di vista penale ci sono risvolti pesanti.

Poi vai allo stadio..ti fanno togliere i tappi alla bottiglia d'acqua..e intanto c'è gente che porta di tutto. C'è gente che va lì per dare sfogo alla violenza e subisce pene ridicole. Secondo me l'unica ricetta sono pene severissime e impianti dove sia possibile vedere una partita di calcio.

Io vado allo stadio per divertirmi, per stare con gli amici per vedere una partita. Un modello valido per un vero cambiamento potrebbe essere l'Inghilterra che d'altro canto aveva problemi molto gravi. Quando purtroppo non si può contare sulla maturità e l'educazione delle persone (vedi paradossalmente il pubblico del RUGBY) allora è il momento di intervenire.

BASTA CON IL FESTIVAL DELL'IPOCRISIA che è ripartito con il sul carrozzone:le stronzare che dicono sono un'ulteriore conferma che la pulizia dovrebbe partire dalla testa del sistema.

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soprattutto questo gia nn ne posso più di sentire tutti quei "benpensanti"... Fatela Finita|

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togli gli ultras dallo stadio hai tolto tutto

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:lol::lol::lol::lol::lol::lol:

 

PS: il calcio è esistito, può esistere e potrà esistere senza gli ultras.

gli ultras non possono esistere senza calcio, che in particolare è una sorta di nascondiglio/giustificazione/legittimazione della violenza per la parte definita "marcia".

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Sono d'accordo con Aghy.

Copio e incollo un bel pezzo di Gianni Mura dalla Repubblica di oggi, di cui condivido molti passaggi.

 

La cose da faredopo la tragedia

di GIANNI MURA

 

Proviamo a chiudere gli occhi e a pensare che Filippo Raciti non sia morto, ma solo ferito. Non si sarebbe fermato il calcio, staremmo a discutere dei risultati di ieri, di Inter e Roma che giocano stasera, e poi della Nazionale con la Romania.

 

La situazione era già grave, ma a molti tornava comodo far finta di niente, una strategia quasi sempre pagante in questo paese. E dunque la differenza, atroce ma casuale, tra un ferito e un morto a rendere urgente un risanamento non tanto degli stadi ma di chi li frequenta per giocare alla guerra. Questo blocco è giusto ma tardivo. Secondo me non è giusto, alla lunga, per tifosi dell'Empoli, dell'Udinese, del Chievo, per tutti quelli che dalla curva non hanno mai lanciato neanche una palla di carta. La brava gente capirà, siamo in emergenza.

 

Siccome questa emergenza riguarda tutti, anche quelli che non vanno allo stadio ma prendono un treno, entrano in un autogrill, ecco un piccolo elenco, senza pretese, di quel che potrebbe essere fatto subito.

 

I tifosi. Basta caschi, basta passamontagna calati, si va a faccia scoperta e con un documento d'identità in tasca. Multa ai possessori di fumogeni (sono stupidi ma non fanno danni), sanzioni più pesanti per possessori di razzi, petardi, bombe-carta. Basta cori contro (in Inghilterra, mai così evocata, non ne fanno).

 

I club. Dovranno risarcire tutti i danni provocati dai loro tifosi allo stadio e nella zona circostante. Dovranno realizzare un valido sistema di sicurezza all'interno dello stadio, evitando di reclutare capi ultrà che passerebbero dal redditizio lavoro di tifoso a quello di sorvegliante. Dovranno impegnarsi perché dirigenti e tesserati non si lascino andare a gesti o dichiarazioni che possano provocare violenza. Stangata nelle tasche alla prima infrazione, squalifica alla seconda, dai e dai capiranno che non si può continuare a lanciare il sasso e ritirare la mano. Per tanti anni il calcio ha chiesto più polizia. Se 1.500 poliziotti (per 21mila spettatori) non bastano a impedire i fatti di Catania, quanti altri ne servirebbero? Comunque, gli incontri a rischio si devono giocare di giorno, non in notturna.

 

I politici. Ho lo stesso imbarazzo di Ulivieri a usare le parole "leggi speciali". Ne ho di più a sentire Cento, Storace, Gasparri, Ronchi, unirsi alle litanie di rito. Cento è la madonnina degli ultrà, appena ce n'è uno in carcere si agita a prescindere. Quelli di An farebbero bene a ricordare che fu soprattutto il loro collega Buontempo, con Cento, ad annacquare i provvedimenti e le sanzioni. E che non solo Catania ma l'80% almeno delle curve italiane è di destra, tosta o estrema. Protrarre la flagranza a 48 ore, permettere alla polizia di usare gli idranti è il minimo. Idem dare la certezza della pena, tra carcere e lavori socialmente utili. Poi: disorganizzare, cioè sciogliere, il tifo organizzato, e togliere alle curve sacralità e senso d'impunità. So che ci possono essere fior di delinquenti in tribuna cosiddetta d'onore, ma è la curva il luogo del malessere e dell'esaltazione (sono tutte "mitiche" per autonomina). Quindi: o si chiudono, come hanno fatto a Parigi, o si tengono aperte, ma senza striscioni, senza arrivi in massa, senza il ciarpame di questi anni. Ma la polizia, poca o tanta, deve esserci, all'interno. Perché ha un ruolo. Cosa significa che i bravi tifosi devono isolare i violenti, se non ci riesce chi ha più poteri e mezzi di un abbonato ai distinti? Si ripartirà da zero, in un pezzo di stadio che deve tornare a essere di tutti, e dove le regole (le leggi, se preferite) valgono per tutti. In casa e in trasferta. Stop ai treni speciali per tifosi speciali. Di speciale, in questa storia, c'è solo l'inciviltà e la violenza. Che Raciti sia stato colpito per caso o seguendo un preciso disegno di vendetta non cambia nulla, purtroppo. E davanti a questo morto e a Ermanno Licursi che si devono fare i conti. E senza sconti.

 

La Figc. D'intesa con i ministeri (Pubblica istruzione, Giovani) avvierà corsi di sensibilizzazione sull'educazione allo sport (già che ci siamo, perché non c'è solo il calcio) a partire dalle elementari. Se qualche calciatore, in attività o meno, vuole unirsi ai comunicatori specializzati, meglio. Per inciso, con poche brutte eccezioni, i calciatori sembrano abbastanza maturi e responsabili (meno simulazioni, meno carognate). A giocare in un ambiente civile, dove non gli arrivi un petardo tra le gambe o una bottiglia in testa, hanno tutto da guadagnare, a costo di rimetterci qualche soldo. Resta da migliorare, in generale, l'atteggiamento nei confronti degli arbitri. I quali dovranno fischiare la fine della partita al primo lancio di oggetti in campo. La squadra del lanciatore avrà partita persa, quale che sia il risultato.

 

L'informazione. Nessuno può chiamarsi fuori, quindi parliamone. Esistono, oggettivamente, trasmissioni (tv e radio) specializzate nel buttare cerini nella benzina. E anche la carta stampata non è del tutto limpida, sia per motivi diffusionali sia per congenito bombarolismo, sia perché esiste un giornalismo-ultrà. Come esiste un Osservatorio per i diritti dei minori propongo un Osservatorio per i diritti del calcio (a vivere in pace, come minimo) nel rispetto dei diritti dell'informazione, che però comportano anche qualche dovere. Una commissione mista, fatta da persone che conoscono l'Italia e lo sport. Per quanto riguarda i giornalisti mi permetto di fare due nomi per la stampa parlata e scritta: Sergio Zavoli e Antonio Ghirelli.

 

La polizia. Esistono anche ultrà in divisa. Sarebbe meglio se non ci fossero. I reati non hanno colori o bandiere.

 

Gli Europei 2012. Evitiamo di parlarne, per un po'. Ce li daranno ugualmente, per mancanza di concorrenza. E oggi non ce li meritiamo. Tra cinque anni forse.

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Sono d'accordo su tutto tranne su una cosa: come fai a non insurda' li merdugini dai...... è troppu!!!!!!

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ma quale modello inglese???? ve ce vedete voi a vede' lu derby col perugia tutti seduti carucci senza coreografia, senza striscioni, e se segnamo ce arzamo un minuto in piedi a festeggià e ce armettemo a sede'?? e comunque secondo me in Italia, non sarà mai possibile vedere quello che succede in inghilterra, apparte che c'è un'altra mentalità, ma loro hanno proprio una concezione molto diversa del calcio, basti pensare che anche una squadra ultima in classifica, che non vince da mesi, in casa ha sempre lo stadio pieno, in Italia prendendo come esempio Messina, fino a un po' de anni fa non lo sanno manco loro in che serie stavano, dopo due anni di serie A, co lu stadio nuovo gia non ce va più nessuno

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Punizione esemplare al Catania... che già è stata inflitta direte voi... e invece no... io la radiavo dal calcio e poi je buttavo giù pure quello stadio de merda che s'artrovano... poi vedemo se fanno ancora li ganzi...

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Sarebbe opportuna anche un po' di prevenzione invece di aspettare che certi episodi accadano per applicare la sana repressione, poi capita come venerdì sera che la situazione sfugge di mano e inizia la guerriglia. Vedi ad esempio incidenti alla stazione di Terni prima del derby Perugia - Ternana di 2 anni fa... in quel caso la polizia aveva gran parte delle responsabilità.

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mo è morto un poliziotto e succede tutto sto casino.

 

Ma quanno è morto Sergio Ercolano?

1021101[/snapback]

 

 

Bel paragone: Ercolano è morto perchè è caduto mentre scavalcava la recinzione per non pagare il biglietto, Raciti è stato assassinato...........

Bel paragone.............................ma co ste capocce che soluzioni annamo cercanno?

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Parlate senza sapere solo per preconcetti e partito preso.

 

Alcuni esempi:

 

In inghilterra c'è l' arresto per semplice sospetto (es. tatuaggio) .... inciviltà assoluta! ecc. ecc.

 

Sono state ricordate tutte le vittime dello stadio tranne quelle altamente sospette e riconducibili a pestaggi dell' altra parte ( Bergamo e Trieste su tutte).

 

Non sono state ricordate le tantissime quasi vittime degli ultimi anni ( es. vr-br).

 

Nessuno ha provato minimamente a capire il perchè di tanta tensione e odio verso la polizia soprattutto negli ultimi anni. (ci sarà qualche motivo o no?)

 

Nessuno ha sottolineato le tantissime "anomalie" sul racconto dei fatti di Catania.

 

I finti apolitici e i bempensanti di questo forum e oltre te li raccomanno!

 

Potrei continuare ma penso che basti così. Ricordo solo che la morte è uguale per tutti e è assolutamente inconcepibile morire allo stadio, tutti dobbiamo fare un' esame di coscenza, ma TUTTI !

 

Non ci saranno altri interventi o risposte perchè sarebbe completamente inutile !

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mo è morto un poliziotto e succede tutto sto casino.

 

Ma quanno è morto Sergio Ercolano?

1021101[/snapback]

 

 

Bel paragone: Ercolano è morto perchè è caduto mentre scavalcava la recinzione per non pagare il biglietto, Raciti è stato assassinato...........

Bel paragone.............................ma co ste capocce che soluzioni annamo cercanno?

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che paragoni del cazzo

 

che tristezza

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Parlate senza sapere solo per preconcetti e partito preso.

 

Alcuni esempi:

 

In inghilterra c'è l' arresto per semplice sospetto (es. tatuaggio) .... inciviltà assoluta! ecc. ecc.

 

Sono state ricordate tutte le vittime dello stadio tranne quelle altamente sospette e riconducibili a pestaggi dell' altra parte ( Bergamo e Trieste su tutte).

 

Non sono state ricordate le tantissime quasi vittime degli ultimi anni ( es. vr-br).

 

Nessuno ha provato minimamente a capire il perchè di tanta tensione e odio verso la polizia soprattutto negli ultimi anni. (ci sarà qualche motivo o no?)

 

Nessuno ha sottolineato le tantissime "anomalie" sul racconto dei fatti di Catania.

 

I finti apolitici e i bempensanti di questo forum e oltre te li raccomanno!

 

Potrei continuare ma penso che basti così. Ricordo solo che la morte è uguale per tutti e è assolutamente inconcepibile morire allo stadio, tutti dobbiamo fare un' esame di coscenza, ma TUTTI !

 

Non ci saranno altri interventi o risposte perchè sarebbe completamente inutile !

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ci possono essere tutte le anomalie che vuoi e tutta la rabbia contro la polizia

ce po sta' quello che te pare

 

rimane sempre assurdo.

 

per quanto riguarda l'esame di coscienza hai ragione.

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sullo "scontro senza armi" la parte sana degli ultras cosa ha da dire?

 

rinunceranno allo "scontro senza armi" nel loro vivere ultras oppure porteranno avanti imperterriti questi ideali dentro e fuori lo stadio?

 

questo dovrebbe essere già un primo chiarimento sul futuro, da parte degli ultras definitisi "parte sana" del mondo ultras.

Modificato da Aghy

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ANSA

 

notizia di oggi che si riferisce al derby di Roma del 2004, sospeso.

 

 

DERBY SOSPESO A ROMA: NON CI FU COMPLOTTO

 

ROMA - Non ci fu complotto ordito dalle curve di Lazio e Roma dietro la diffusione della falsa notizia della morte di un bambino, durante il derby capitolino del 21 marzo 2004, sospeso , all' inizio del secondo tempo, per le intermperanze scaturite dalla voce del decesso di un giovane tifoso, a causa di una carica della polizia. Lo ha stabilito l' inchiesta giudiziaria che si è conclusa con il deposito degli atti per sette indagati. Tutti rischiano di finire sotto processo per aver scavalcato il recinto di gioco (violazione della legge sulla sicurezza negli stadi) ed uno, Roberto Maria Morelli, anche per procurato allarme. Delle originarie ipotesi di reato contestate agli indagati, tutti romanisti, sono cadute quelle di violenza privata ed istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, mentre non sono emersi elementi per configurare l' ipotesi del complotto. Gli indagati, oltre a Morelli, sono Stefano Carriero, Stefano Sordini (che furono ripresi dalle telecamere mentre si rivolgevano a Francesco Totti chiedendogli di non proseguire il match), Andrea Frasca, Daniele De Santis, Antonio Schiavo e Gianluca Lucani.

 

L' indagine, condotta dai pm Elisabetta Ceniccola e Vittoria Bonfanti, si è conclusa dopo circa tre anni. A tutti e sette gli indagati - è detto nel capo  di imputazione - si contesta di aver "scavalcato indebitamente il divisorio di vetro che delimita la zona riservata al pubblico della Curva Sud dello stadio Olimpico e di aver invaso il terreno di gioco durante Lazio-Roma; condotta da cui derivava il pericolo concreto per i presenti in considerazione della particolare affluenza di pubblico e del clima di tensione creatosi sia in campo sia sugli spalti". A Morelli, inoltre, viene contestato il procurato allarme per aver "diffuso pubblicamente, consapevole della falsità di quanto dichiarava, circostanze avvaloranti la notizia della morte di un giovane tifoso a seguito dell' investimento da parte di un mezzo delle forze dell' ordine; notizia circolata tra il pubblico presente allo stadio. Notizia e circostanze idonee a turbare l' ordine pubblico in quanto comunicate sul campo di gioco ai calciatori e, in particolare al capitano della Roma Francesco Totti". Il derby fu sospeso dall' arbitro Roberto Rosetti, dopo una consultazione con l' allora presidente della Lega Calcio Adriano Galliani. Contro la sospensione si pronunciarono il questore Nicola Cavaliere e il prefetto Achille Serra, quella sera presenti in tribuna. Quest' ultimo, proprio ieri, ricordando la circostanza della scarcerazione, il giorno dopo il derby, di Morelli, Carriero e Sordini "giusto in tempo per assistere alla partita di coppa Roma-Villareal" che si disputò nei giorni successivi, ha rivendicato la necessità di modificare l' ordinamento. Per le violenze avvenute fuori lo stadio prima e dopo la sospensione del derby sono attualmente sotto processo 11 tifosi di Lazio e Roma. 

 

CAPITO COME FUNZIONA!?

 

"RISCHIANO" di finire sotto processo. cioè NON E' DETTO CHE CI FINISCANO.

 

e ci hanno messo TRE ANNI per stabilire questo.

Modificato da Aghy

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